Uno studio condotto in Danimarca, di cui dà notizia il Copenhagen Post, rivela che dal 2003 le offerte per il volontariato sono aumentate del 50%. Per contro, gli ultimi anni registrano un calo delle offerte alle Chiese: meno 6% dal 2005. Un fenomeno analogo si è verificato in Italia con l’introduzione del meccanismo del Cinque per mille: per ogni due sottoscrittori per l’Otto per mille ce ne sono ben tre che sottoscrivono per il Cinque per mille.
Danimarca, più soldi al volontariato, meno alle Chiese
13 commenti
Commenti chiusi.
Notare inoltre che:
– il 5×1000 e’ in realta’ limitato da un certo tetto (e’ molto inferiore al 5×1000 del gettito IRPEF)
– per il 5×1000 le scelte inespresse rimangono allo stato (nell’8×1000 sono spartite in base alle preferenze espresse!)
– con il 5×1000 si ha una grande varieta’ di possibili scelte (l’8×1000 viene comunque spartito, e per intero, da soli 7 soggetti: tranne lo stato, che in realta’ e’ colui che regala i fondi, sono tutte confessioni religiose, con grande discriminazione per cittadini atei e agnostici)
Roberto aggiungi anche che le due confessioni religiose con più aderenti dopo la Chiesa cattolica (musulmani e testimoni di geova) non beneficiano dell’8×1000. Così il quadro è completo.
Un altro bel quadretto di iniquità tutta italiana. Complimenti a Roby ed a Ydnac.
@ Ydnac
vero, ma sono i cittadini atei e agnostici i piu’ penalizzati
primo perche’ superano di gran lunga le altre confessioni religiose di minoranza (stime non nostre danno sui 9 milioni gli atei e agnostici in Italia)
secondo perche’ capita anche se raramente che siano dati terreni o locali per la centri islamici, e capita abbastanza sistematicamente che i Testimoni di Geova percepiscano gli oneri di urbanizzazione secondaria.
A Torino nel 2007 hanno preso 90.000 euro, a Milano nel 2002, 74.000, a Bologna dal 2001 al 2003 al 2005 tra i 22.000 e i 48.000 euro. Vedere la banca dati UAAR sugli oneri di urbanizzazione secondaria che i comuni devolvono alle chiese per edilizia a scopi religiosi:
http://www.fileden.com/files/2008/11/4/2173585/Onus.zip
Si roberto, secondo me hai ragione da vendere. Ma visto l’andazzo delle cose in italia, l’*estensione* dell’8×1000 ai testimoni e musulmani sarebbe un passo avanti in fatto di laicità. Per l’abolizione di questa tassa non mi voglio illudere.
…almeno per qualcosa potremmo copiare dagli Usa…correggetemi se sbaglio ma credo che lì l’8×1000 o altri balzelli del genere a favore delle religioni non esistano. Chi vuole prende i soldi di suo e li dona alla sua religione/confessione…
Mi sembra ovvio, utile e morale… quando “il potere” non ci costringe a fare quello che non si vorrebbe fare (con meccanismi antidemocretici come l’8×1000).
@ iononcistopiù
Contributi federali sarebbero in contraddizione col primo emendamento. Non che non ci siano eccezioni piu’ o meno scandalose, ma quando meno le basi sono solide.
In Italia l’art 3 della Costituzione basterebbe a cancellari ogni privilegio garantito alle chiese, in forza del fatto che i non aderenti sono discriminati, ma sai come funziona… ormai anche la corte costituzionale sta diventando terreno di conquista dei partiti.
giusto iononcistopiu’ , se ti vuoi sedere in una chiesa americana, e’ come andare al cinema, devi pagare dindini che qui in italia si sognano.
Io mi accontenterei piu’ realisticamente che l’otto per mille fosse ripartito al netto delle quote inespresse, che provocherebbe alla ccar una bella purgona da 550 milioni di euri.
Ma il mio sogno sarebbe come in Germania, imposta obbligatoria a carico dei battezzati,
cosi’ la prossima campagna x lo sbattezzo fatta dalla Uaar avrebbe un successo epocale. 😈
A fine mese me ne andrò quattro giorni a Copenhagen (viaggio già programmato da un paio di mesi). Questa notizia me lo farà gustare ancora di più.
Aboliamo entrambi, in tal modo riduciamo di oltre l’1% la pressione fiscale.
Basta con la solidarietà obbligatoria.
Negli stati uniti non c’è un finanziamento statale diretto, ma le associazioni riconosciute come religioni godono di esenzione fiscale… mica bau bau micio micio.
In Italia un provvedimento che porterebbe una equa distribuzione dei finanziamenti,sicuramente gioverebbe alla ricerca,ma gli interessi vaticani sono altri primo tra tutti il profitto…..perciò a malincuore scordiamoci il tutto e per l’ennesima volta non ci resta che ammirare gli stati laici nordici (nel frattempo anche Zapatero sta lavorando con successo alla laicizzazione) con una punta grossa d’invidia.