Si avvicina il Natale, e come ogni anno all’UAAR cominciano a giungere copiose le segnalazioni di messe in orario scolastico o di lavoro. Fa piacere constatare come, questa volta, a denunciare il malvezzo sia sceso in campo anche la CGIL. Il sindacato della Funzione Pubblica ha infatti criticato la decisione dell’Agenzia del Territorio di organizzare una cerimonia liturgica il prossimo 18 dicembre presso la Basilica di S. Prassede. Si chiede la FPCGIL: “quale tipo di trattenuta verrà fatta a chi parteciperà alla Messa e agli auguri? In tempi di furia anti-assenteismo, che rimettono in discussione, per fare solo esempi, i permessi per donare il sangue o che tagliano i salari se ci si assenta per visite mediche, una risposta ci è dovuta”.
Messa in orario di lavoro? La denuncia della CGIL
44 commenti
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Il 18 è un giovedì. Se un cattolico non va a messa non è peccato, e se schiatta dopo mezz’ora non va all’inferno a farsi inforcare dai diavoloni nel didietro. Non capisco… non c’è neanche nessun’appiglio alla libertà di culto.
Adesso siamo pure alla messa pagata dai contribuenti?
Not in my name!
Io ho mandato questa mail al ministro Brunetta, invito a fare altrettanto:
A: r.brunetta@governo.it
Oggetto: Fannulloni a messa in orario di lavoro
Buongiorno sig. Ministro,
vorrei invitarla a vigilare su comportamenti da “fannulloni”, come si usa dire definirli recentemente anche da parte ministeriale, che avvengono in orario di lavoro e/o sul luogo di lavoro con partecipazioni a messe, visite pastorali, benedizioni e altri riti religiosi.
Oltre al danno economico per la Funzione Pubblica, tali atti sono da considerarsi gravi violazioni del principio costituzionale della laicità dello stato, ed anche violazioni della privacy dei lavoratori che si vedono messi di fronte alla scelta se partecipare o meno ad un rito religioso invadente, spesso con l’aggravante di esser invitati a partecipare da un superiore.
Nello specifico le segnalo il caso dell’Agenzia del Territorio: dal comunicato stampa della Funzione Pubblica CGIL Nazionale, al seguente indirizzo:
http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8931
si legge “Apprendiamo che il 18 dicembre alle ore 10.00 presso la Basilica di S. Prassede, il Direttore dell’Agenzia del Territorio, alla fine della celebrazione liturgica, formulerà gli auguri di Natale al personale. […]l’iniziativa in questione […] si svolge in orario di lavoro.”
Cordiali saluti
Roberto Grendene
Ogni volta che arrivano le feste scattano le solite trappole. Uno dei modi è anche quello di mascherare le cose. Ad esempio, nelle messe scolastiche vengono inserite anche delle performances recitative o musicali. Per cui se uno ha un figlio a scuola che fa musica e suona uno strumento, il bambino finisce ugualmente in chiesa e va ad assistere alla messa anche se non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica.
A scuola capanna, natività e/o rito religioso sostengono sia chiesto principalmente dai bambini, fa parte della tradizione (dei credenti) e della cultura (cattolica).
In fabbrica dove sei sanzionato per minuti di ritardo o assenteismo, limitato il monte-ore per assemblea e permessi sindacali, interrompere invece il lavoro per la messa diventa cosa “buona e giusta”.
Il crocifisso imposto a scuola sostengono che sia simbolo non solo religioso, ma anche culturale, ma in tutte le altre istituzioni pubbliche cosa simboleggia?
Nel carcere, negli ospedale, negli uffici postali cosa c’entra un simbolo culturale, è mai possibile una religione im-posta?
e dove sta la novità?
sono l’unico che vede dipendenti pubblici in divisa, in alta uniforme, presenziare a messe, benedizioni, varie ed eventuali?
@Otto Permille
si dice al bambino in questione:
“Figliolo, durante la messa il tuo papino (mammina) ti autorizza a fare ca… ehm! gazzarra buriana baldoria babilonia … se la maestra ti dice di stare zitto rispondi che la messa non ti piace che è pallosa che preferisci suonare la batteria e la tromba e che il tuo papino (mammina) ti hanno dato licenza di turbare tutte le funzioni religiose perché non hai ancora compiuto 14 anni perciò non sei punibile penalmente”.
Così imparano!
Bravo Roberto Grendene: ottima lettera.
@ Roberto Grendene
Ho spedito anche io il tuo messaggio. Facciamo quello che possiamo……….
Davvero molto azzeccata la mail di Roberto Grendene al mini-ministro. Ho girato l’iniziativa a diversi amici e conoscenti che lavorano in posti pubblici, a cui capita di sorbirsi riti magici durante l’orario di lavoro.
@Kaworu in risposta a un messaggio di ieri.
Penso che tutti gli omosessuali abbiano fatto fatica, chi più, chi meno, ad accettarsi in una società che come sappiamo non tollera diversità o sfumature, ma solo ruoli predefiniti. Se la Chiesa avesse un briciolo di umanità, di coscienza, di bontà, di altruismo cristiano, dovrebbe avere a cuore sia la felicità collettiva che si traduce in Stato di diritto, sia quella personale che significa accettarsi per come si è, anzi, esserne felici, appagati. Insomma si sta bene con gli altri se si sta bene in primo luogo con se stessi. Ci rendiamo conto tutti quindi di quale azione assolutamente negativa sotto tutti i punti di vista la Chiesa eserciti sull’individuo e sulla società. Si tratta di questioni estremamente pesanti, di grande impatto sociale, che non possono essere considerate in modo superficiale con la scusa della fede. Spero che molti riescano prima o poi a capire che c’è un etica laica di gran lunga superiore a quella religiosa.
Attendo anch’io con curiosità la dovuta risposta alla FPCGIL,fateci sapere l’esito nei prossimi pst.
mail inviata al solerte brunetta:
vediamo cosa succede!
quasi certamente la cosa non avrà alcun seguito.
darik
Il problema fondamentale secondo me è soprattutto fare sapere ai ragazzi delle superiori che le messe in orario scolastico non sono legali. Io l’ho scoperto solo l’anno scorso quando ho scoperto l’UAAR e sono diventata socia. Nessuno sa che ci si può opporre a queste cose!!
Bisogna fare delle campagne, volantinaggi, informazione. I ragazzi devono sapere che possono far cessare queste invadenze!
e si potrebbe aggiungere anche una bella richiesta ai propri datori di lavoro in cui gli sbattezzati rinunciano a che i giorni come il Natale, Ferragosto, il Capodanno, l’Epifania ecc. vengano considerati come giorni festivi, (e nel caso cadano di domenica si rinunci anche agli indennizzi che molti contratti collettivi prevedono). Così, giusto per un fatto di coerenza…
Si potrebbe aggiungere un allegato sul modulo dello sbattezzo che dite?
Per Asdrubale: io distinguerei tra il diritto all’ozio e il fatto che questo diritto, nel nostro paese, in molti casi coincide con le festività della religione cristiana. Per quanto mi riguarda, e credo d’interpretare il pensiero degli atei e degli agnostici che ci leggono, sarei dispostissimo a sostituire le festività religiose con quelle civili.
Io eliminerei tutte le vacanze e le festività di carattere religioso. Mi rendo conto che questo significherebbe più giorni lavorativi, ma si potrebbe rimediare con qualche breve periodo di vacanze invernali in aggiunta a quelle estive. Insomma che Stato laico è se prevede feste di carattere religioso? La prima cosa da boicottare sarebbero proprio queste feste.
@ Asdrubale
D’accordo. Però, sempre per coerenza, poichè b16 ripete ogni giorno come la chiesa debba essere superiore allo Stato, allora chi è battezzato rinuncia a sua volta a festività laiche come il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno… Coerenza per coerenza!
Inoltre gli sbattezzati hanno il diritto di starsene a casa il 20 settembre (presa di Porta Pia), il 4 luglio (nascita di Garibaldi)… Aggiungerei, se oltre che sbattezzato è anche tifoso del Torino allora aggiungerei il 4 maggio (tragedia di Superga), il 16 maggio (ultimo scudetto), il 15 ottobre (morte di Gigi Meroni)… naturalmente per i tifosi di altre squadre saranno individuate altre date rappresentative. Così si pareggia il conto con le festività cattoliche.
Ok?
Messa in orario di lavoro?
“FANTO….. ZZATE…. ZATE… ATE.. TE. E”
in ambito militare (e sono pubblico impiego anche quelli) non solo fanno le messe ad ogni occasione in orario di servizio (mascherate da rappresentanze) ma ti ordinano all’occorrenza di andarci “come obbligo di servizio” e non puoi fare molto per evitarlo senza esporti ad una sanzione disciplinare che potrebbe essere seria…
Ora bene o male i soldi latitano ed allora il fenomeno si è ristretto ma in passato si facevano fior fiore di missioni a tale scopo…
Stefano Bottoni scrive:
15 Dicembre 2008 alle 11:40
@ Asdrubale
Complimenti a Stefano che risponde alle provocazioni di Asdrubale!! In ogni caso a me il Natale piace, mi sembra una bella festa! Per me è la festa del Sol Invictus, è come dare un po’ di luce in un periodo di giorni brevi,un occasione di incontro in famiglia ecc…..
Comunque mi piace anche Halloween!!
Questi preti si imposessano di feste non loro e poi pretendono che si ringrazi la Chiesa per il “dono” di queste festività!! Da non crederci!!!
@Otto Permille
Cosa?? Messe scolastiche? Sei pregato di portare le fonti, perchè a me non risulta proprio che esistano.
Già dimenticavo…per voi vale sempre il solito detto “Calunnia Calunnia, qualcosa resterà”
@ Maria
“Calunnia Calunnia, qualcosa resterà”.
Cara Maria, cosa hai citato, il motto della Chiesa ? E’ così che i preti si sono affermati nel mondo, vero? E’ con questo sistema di menzogne verso le menti deboli che vivete alle spalle dell’umanità? E’ per questo che il vostro capo è contro il sapere, quel sapere che vi smaschererà inesorabilmente, furbetti del quartierino di trastevere.
A me la feste cristiane vanno benissimo, aumenterei quelle civili, inserirei delle feste atee, nonchè le relative feste di ogni religione, vecchia e nuova, presente in Italia.
Ho sempre pensato che ogni scusa fosse buona per fer festa: si giustifica da sola, è coerente in se.
@asdrubale
Pienamente daccordo…. ma siccome tutti i cittadini hanno pari diritti i giorni di festività andrebbero commutati in giorni di ferie prendibii a scelta. Così come al posto del sabato e della domenica obbligatori, chi vuole potrebbe sceglieri altri 2 giorni di risposo alla settimana.
Ovviamente mi aspetto di vedere i cattolici a lavoro il 25\4, 1\5,2\6 ecc… coerenza per giove! Visto che sputano sulla laicità che lavorino durante le feste laiche!!
@Maria
Ehm le visite pastorali e le gite culturali a messa sono pane quotidiano in italia, fatti una ricerchina fra le news e ne trovi a chili.
O secondo te quando un vescovo viene a parlare 3 ore in una scuole facendo indottrinamento non è attività di culto? Ti risulta che altre confessioni religiose godano del privilegio di perpetrare atti culto in orario scolastico?
Per favore taci… i rumore di unghie sul vetro che emetti è decisamente sgradevole.
@Maria
per me sei tu che usi il “chiaggne e fotte”
Esempi come questo ce ne sono:
http://www.uaar.it/news/2007/10/28/preside-nega-messa-studenti-fanno-soli/
e se non sono messe sono visite pastorali, beneddizioni, ecc. ecc.
Vedo poi che glissi sulle messe in orario di lavoro: queste invece ammetti che siano un malcostume, una discriminazione, una truffa ai danni dello stato?
25 dicembre nascita delle seguenti divinità:
1. Dionisio o Bacco o Libero
3. Sol Invictus
2. Ercole
4. Elio Gabalo
5. Mithras
6. Mithra di Persia
7. Mitra indiano
8. Adone
9. Attys
10. Atargatis di Siria
11. Kybele
12. Astarte
13. Shamash
14. Dumuzi
15. Baal – Marduk
16. Osiride
17. Horus
18. Ra
19. Krishna
20 Scing-Shin
21. Baldur
22. Freyr
23. Joshua Ben Josef
25. Huitzilopochtli
26. Quetzocatl
…ed altri.
Nell’elenco c’è anche quello che dai cristiani è stato chiamato Gesù.
…Insomma, il nostro, o meglio il “LORO” 25 dicembre appare proprio come una scusa dei soliti fannulloni per abbuffarsi, ubriacarsi, litigare ecc. ecc.
Ministro Brunetta: abroghi il Natale!
x Stefano Grassino:
Non hai risposto al mio commento.
X asatan:
Cosa sono le gite culturali a messa? Visite pastorali a scuola? Mi sa che non sai di che parli. cmq taci dillo a tua sorella!
X Roberto:
Il caso di Taranto mi sembra un fatto un po’ particolare non certo una prassi delle scuole in genere. Te lo dico perchè ci lavoro a scuola e lo so bene che le messe non sono per niente contemplate e giustamente. Non sono nemmeno d’accordo con le messe sul lavoro, ovviamente. Cercate di essere onesti perchè qui si fa una cattiva informazione.
scusate…
come Roberto Grandene ho scritto anch’io al Min. Brunetta.
Gli ho anche allegato l’elenco delle divinità nate il 25/12 così può sgamare i credenti delle altre fedi che inventano date di nascita diverse per il loro dio… ho anche citato che quasi tutte queste divinità sono morte e risorte dopo 3 giorni durante l’equinozio primaverile…più o meno pasqua per tutti…
@ Maria
certo che “cerchiamo di essere onesti”, e chiedo che anche tu lo sia.
Allora vedo che siamo d’accordo sul fatto che messe e riti religiosi siano fuori luogo sia nell’ambito lavorativo che soprattutto nella scuola.
Io ci aggiungo anche in ambito istituzionale (funerali religiosi di stato, ed esempio), per non parlare di messe all’inizio dell’anno accademico.
Se ho ben capito allora per te il problema e’ la misira del fenomeno: i casi sono cosi’ isolati che lamentarsene e’ “essere disonesti”.
Mi sembra un po’ forzato. Il problema e’ che i casi ci sono, prendine atto, anche se non nella tua scuola. Certo non in ogni scuola c’e’ la messa in orario scolastico, ma capita. E come saprai c’e’ gia’ l’ora di religione cattolica con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato. Sulla discriminazione dei bambini in base alle ideologie religiose dei genitori anche l’UNICEF si e’ espressa con preoccupazione.
@ Maria
http://www.uaar.it/news/2008/03/12/genova-messa-pasquale-orario-scolastico/
http://www.uaar.it/news/2007/09/20/cronaca-una-messa-annunciata/
http://www.uaar.it/news/2008/10/11/ronciglione-vt-tutti-gli-studenti-messa-genitori-non-cattolici-protestano/
posso fermarmi?
tutti casi isolati?
@ sig. Bottoni
mentre chi si è sbattezzato rinuncia ad essere considerato cattolico, un battezzato non rinuncia ad essere un cittadino italiano. é un concetto abbastanza semplice non confondere i piani. Il 25 aprile, il primo maggio ecc. sono festività civili, non laiche. Almeno per chi come te confonde laico con ateo. Mi stupisco della povertà del tuo ragionamento.
@ Maria
@Asdrubale
Siete stati addestrati dall’ENTITA’?
@Maria
Una persona che nega la presenza di atti culto (benedizioni, messe, visite pastorali, attività a tema religioso esterne all’IRC) è una persona chenega la realtà. Quindi ripeto: TACI LA TUA MALFEDE E’ PIU’ CHE EVIDENTE.
Lo sai cos’è una visita pastorale? Un membro del clero che, sottraendo tempo alle ore di lezione, fà indottrinamento religioso cattolico. O far stare 3 ore dei ragazzi con un tizio che cerca di rafforzarne la fede o convertire (se gli studenti non sono cattoici) cosa sarebbe? Alta cultura?
Per favore
@asdrubale
No caro. Inq uanto battezzato tu sei PIRMA un suddito della chiesa e poi qualsiasi altra cosa. Visto poi come SPUTATE quotidianamente sui valori di laicità e repubblica con che diritto vi apparopriate di feste civili che rappresentano valori antitetici ai vostri? Come fai a festeggiare il primo maggio quando preghi un dio che approva la schiavitù (leggiti BENE i vangeli e le epistole di Paolo?).
Ad ogni modo questo era un ragionamento surreale. Per me sarebbe molto megio dare “X” giorni di festività uguali in numero per tutti e poi ognuno festeggi quel che gli pare (i cattolici il natale, i mussulmani il ramadan, glia atei il darwin day, ecc). Questo sarebbe un vero discorso di parità religiosa e pluralismo. Mentre invece l’idea di voi teopitechi è quella di arrogarvi privilegi e negarli agli altri, voi a stare a casa 360 giorni su 365 per questo o quel festival religioso e gli altri a lavorare… il feudalesimo è finito.
x Roberto Grendene
Certo, il dirigente scolastico sbaglia perchè non rispetta la normativa. Siamo d’accordo. Ma da come ho letto in alcuni commenti il fenomeno sembrava assai diffuso (tra l ‘altro mi rimane da capire cosa intendeva asatan con gite culturai a messa), cosa che non è(hai presente quante scuole ci sono sul territorio nazionale?)Dopo di che è giusto lamentarsi e segnalare i casi. L’ultima tua citazione “Sulla discriminazione dei bambini in base alle ideologie religiose dei genitori anche l’UNICEF si e’ espressa con preoccupazione.” Non capisco in quali termini ci si possa preoccupare. Veramente. Mi sa che i bambini non guardano tanto questo aspetto(religioso), sono più preoccupati per ciò che possiedono(possibilità economiche dei genitori e ciò che ne consegue: belle case belle vacanze etc..), su questo fanno i confronti.
@ Asdrubale
Avrei voluto risponderti prima, ma Asatan mi ha di poco preceduto dicendo più o meno quello che avrei detto io.
Aggiungo solo che la povertà di ragionamento, di cui mi accusi, a mio avviso ce l’ha il tuo capo (eh sì, se ti dichiari cattolico un capo assoluto cui obbedir tacendo ce l’hai, altrimenti sei un eretico). La mia si chiama ironia, ed è universalmente ritenuta un sintomo di possesso di materia cerebrale. Non voglio certo autocelebrarmi (sintomo di mancanza di materia cerebrale), ma un minimo di neuroni li posseggo e vedo di farli funzionare al meglio, senza che nessuno, se non la legge, le elementari regole di convivenza civile e la mia coscienza (ebbene sì, ce l’abbiamo anche noi atei) mi dicano cosa fare o non fare. Nè voglio imporre a nessuno la mia visione della vita. Sempre al contrario del tuo capo.
Ora che ci penso… Io rifuggo la mancanza di ironia e l’autocelebrazione… non c’è da stupirsi che rifugga i preti e la loro dottrina.
X Stefano Bottoni
Scusa se mi intrometto nel vostro discorso, ma è per dirti che secondo me tu parli di ciò che ignori o ritieni di saperne di più dei cattolici? vedi: “capo assoluto cui obbedir tacendo”, mi sembre impropria o miri a distorcere il vero punto?
L’uomo si definisce per la sua responsbiltà, verso i fratelli e la storia(Gaudium et Spes n.55). La centralità spetta alla responsabiltà, rispetto all’obbedienza. Infatti l’uomo è dotato di consapevolezza e libetà e si definisce per la sua responsabilità cioè se sa rispondere personalmente delle sue scelte davanti alla sua coscienza. Guarda che ad esempio i vangeli ci fanno vedere Gesù che adempie leggi e consuetudini del suo tempo, ma poi in altri passi è presentato come colui che prende posizione e le trasgredisce. Il fine della legge non è la legge stessa, ma l’uomo e la sua dignità. S. Agostio diceva “ama e fa’ ciò che vuoi. Se si ama davvero si sa anche davvero obbedire, fare il bene ed evitare il male. e comunque il magistero della chiesa non insegna imponendo , ma argomentando e persuadendo e non domanda certo una adesione acritica e passiva (gaudium et spes n. 17).
@maria
Ehi psss.
Dal catechismo della ccar
1269 Divenuto membro della Chiesa, il battezzato non appartiene più a se stesso, ma a colui che è morto e risuscitato per noi. Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri, a servirli nella comunione della Chiesa, ad essere « obbediente » e « sottomesso » ai capi della Chiesa, trattarli « con rispetto e carità ».
Magari Stefano Bottoni ignora, ma tu imbelli!
@ Maria
Non so dove tu sia stata a scuola, ma, per quanto mi riguarda, non c’è nemmeno bisogno che vada a fare una ricerca ad hoc per confermare quanto è stato osservato da altri interlocutori, bensì mi basta ricordare tutte le messe a cui ho partecipato in orario scolastico, “caldamente” consigliate da insegnanti e funzionari scolastici…
E non parlo di “scuola privata”, ma di “scuola pubblica”…
@ Maria
Sono ignorante su un sacco di cose (alzi la mano chi non…), ma ho avuto un’educazione cattolica come era “normale”. Poi ho cominciato a pormi domande con la mia testa. Arrivando dopo anni e anni di letture e riflessioni a determinate conclusioni, che determinate non saranno mai visto che mai smetterò di riflettere.
E la prima cosa che mi viene in mente dopo il tuo intervento è: tu citi la “Gaudium et spes” e Agostino di Ipponia. Sbaglio o manca fra le fonti il fondatore? No, non sto parlando di Yeoshua ben Yosef (personaggio oltretutto mai citato in nessuna fonte storica… eppure una volta erano molto pignoli. E se non ne parla neppure Giuseppe Flavio, che pure cita innumerevoli nomi di condannati del tutto dimenticati, qualcosa credo vorrà significare…). Sto parlando di Paolo di Tarso fu Saul. Il fondatore del paolinesimo, universalmente (?) ma erroneamente noto come cristianesimo. Se lo hai letto, mi domando come donna come tu non possa rabbrividire.
Certo, c’è da rabbrividire anche a leggere l’antico testamento e il corano, ma io considero i tre libri cosiddetti sacri tutti alla stessa stregua, così come tutte le religioni.
Ma, per riprendere il filo del discorso, se ad esempio voglio capire bene la teoria della relatività vado a leggere direttamente i testi di Einstein (ne ha scritti vari, dai meno complessi ai più ostici) e non certo Zichichi. Con il vantaggio che so che Einstein è veramente esistito e ha scritto LUI quei testi. Quindi al limite torna ai quattro vangeli. E chiediti come si può arrivare da ciò che vi è scritto al catechismo ufficiale e alle sparate che quotidianamente escono dale bocche del papa o di qualche cardinale. Sarebbe come se dicessi: -Lo spazio-tempo è curvo, il tempo è relativo, dunque mangiare crostacei è peccato e gli unici preservativi ammessi sono di cotone giallo!-. Quale sarebbe il nesso?
Eppure ben poco (quasi nulla) della dottrina ufficiale della chiesa è scritto nei vangeli. In compenso c’è molto di altrettanto assurdo del mio assurdo esempio.
segnalai all’inizio di quest’anno scolastico un link all’ UAAR..in una scuola in provincia di Campobasso “l’inaugurazione” dell’anno scolastico era avvenuta con tanto di messa e benedizione di un alto prelato neppure un parroco semplice!!
A gratis! Cosi è se vi pare…come diceva Pirandello!
Maria: “Non capisco in quali termini ci si possa preoccupare. Veramente”
hai presente l’insegnamento della religione cattolica con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato? Inizia dai 3 anni di eta’, due ore la settimana (quando riguarda un altro paese scuotiamo la testa dicendo che indottrinano i bambini, ed e’ esatto)
Il problema e’ che chi vuole sottrarsi a questo indottrinamento, chi vuole fare scuola a scuola e non stiudiare religione cattolica in modo confessionalista, e’ discriminato: l’ora alternativa molto spesso e’ stare nel corridoio, oppure essere accompagnati in una altra classe in “esilio”.
Sei insegnante, le capisci e le conosci queste cose, su.
Comunque puoi leggere qui la segnalazione Unicef (pagina 2):
http://www.fileden.com/files/2008/5/17/1916222/volantino_oraalternativa_uaarBOb.pdf
x Roberto
L’ins. rel catt. non ha finalità confessinali, non mira a convertire nessuno, nemmeno non si richiede un certificato di battesimo. é un servizio culturale per tutti. Anche la valutazione non riguarda l’adesione ad un’opzione religiosa, ma la scelta di un percorso formativo e culturale. Ci sono diversi atei che vi partecipano. Dove sta allora la discriminazione? Nella mia scuola l’ora alternativa è attivata anche se sono solo due gatti a richiederla. Il dirigente scolastico è tenuto a fare ciò. In corridoio dubito ci stia qualcuno, i minori non li puoi lasciare soli e alle superiori semmai escono da scuola(visto che c’è pure questa opzione. Ma forse tu la vedi in maniera diversa alle elementari, dove ci sono i bambini.