Caso Englaro: per il giudice di Milano “il decreto è già esecutivo”

Il giudice Filippo Lamanna, estensore del decreto di luglio con cui Beppino Englaro, padre di Eluana, in stato vegetativo permanente da quasi 17 anni, era stato autorizzato a interrompere i trattamenti forzati impartiti a sua figlia, decreto poi confemato dalla Corte di Casazione, ha commentato l’ordinanza di blocco emanata dal ministro Sacconi. ”Il decreto non ha bisogno di alcuna ulteriore certificazione di esecutività perché la legge dice che tutte le volte che un provvedimento giudiziario non è più soggetto a impugnazione diventa definitivamente esecutivo”, ha dichiarato il magistrato.
Nel frattempo Claudio Riccobon, amministratore delegato della casa di cura ‘Città di Udine’, ha dichiarato che “Eluana morirà a Udine”. Riccobon ha dunque confermato la disponibilità della sua clinica ad accogliere la donna, purché all’interno di un quadro chiaro dal punto di vista legale. L’amministratore non ha comunque mancato di definire il provvedimento di Sacconi “di una tempestività quantomeno sospetta”.
Infine, un sondaggio lanciato dal sito del Corriere della Sera sta confermando, ancora una volta, come le decisioni del papà di Eluana siano condivise dalla popolazione: al momento, il 79% dei partecipanti al voto si è dichiarato in disaccordo con il ministro Sacconi.

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17 commenti

Rothko61

Come ho scritto qualche giorno fa, il giudice Lamanna – e con lui molti giuristi – ha confermato che il problema non è giuridico ma politico.
La clinica che darà esecuzione alla sentenza della Cassazione non rischia processi ma la convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Vi pare poco come minaccia?

Vassilissa

Quindi c’è un filo di speranza che questa orrida vicenda si concluda presto e che la famiglia Englaro possa finalmente ritirarsi nel silenzio del proprio dolore.
Auguri di cuore

Bruno Gualerzi

Penso che – pur nel susseguirsi di prese di posizione che ‘sembrano’ di ora in ora avvicinare la conclusione del ‘caso’ – sia sempre di attualità, per chi già non la conoscesse, questa ‘poesia incivile’ di Camilleri apparsa su MicroMega.

Giocano un ignobile tennis i due contendenti
l’uno in nome di Dio, l’altro in nome della Legge,
e i tifosi dell’una e dell’altra parte applaudono
ad ogni colpo messo a segno dai loro campioni.

La coppa in palio è una ragazza in coma,
alimentata da macchine che simulano la vita.
Decidrà per lei chi vince la partita.
Lei no. Lei è solo l’oggetto del contendere.

Rothko61

@ Bruno Gualerzi

Concordo con te e ti ringrazio perché non conoscevo la “poesia incivile” di Camilleri

Rothko61

Avete l’indirizzo email del ministro Sacconi? Mi piacerebbe scrivergli…

Maurizio

Anche i politici italiani si evolvono, dalle leggi “ad personam” promulgate dal parlamento si passa alle leggi “contra personam” emanate direttamente dai ministri (del vaticano?)
😕

eraldo

Papà Englaro ponga termine al martirio della figlia operando il distacco del sondino privatamente, a casa sua, e, immediatamente dopo, denunci quella specie di ministro per abuso di potere avendo contrastato l’operatività di una sentenza definitiva della Cassazione.
L’Uaar si ponga a fianco di Englaro con la sua struttura legale

Roberto Grendene

La poesia di Camilleri dimentica il fatto che il contendente in nome della Legge vorrebbe che sia rispettata la decisione dell’individuo.
Non e’ cosa da poco.

Barbara

@Roberto Grendene

Concordo pienamente!!E ritengo la faccenda un atto estremamente grave,anticostituzionale e lesivo della libertà e del volere dei cittadini italiani.Questa volta abbiamo il dovere di non lasciargliela passare!!

Bruno Gualerzi

La poesia di Camilleri è stata scritta evidentemente un pò di tempo fa… ma credo sia comunque sempre di attualità nel senso che – mio parere personale più volte espresso – le questioni relative a questo tipo di scelte non dovrebbero, in una società veramente civile, essere sottoposte a regolamentazione, ma solo rispettate.
Naturalmente, al punto in cui sono giunte le cose, c’è solo da augurarsi che sia la legge ad essere rispettata.

Rothko61

Concorderei con Eraldo se non fosse che, effettuando il distacco del sondino in una casa privata, la si darebbe vinta a Sacconi & C. e la civilissima campagna condotta dal signor Englaro verrebbe di fatto vanificata.
Eluana non va nascosta in una dimensione domestica: c’è una pronuncia della Cassazione e lo Stato deve far applicare la sentenza, senza la necessità di ricorrere alla clandestinità.
Il caso Englaro ha avuto il suo corso legale.
Se a Sacconi non sta bene, si dia da fare – come ministro e come senatore – per predisporre una nuova legge (tremo al pensiero…) che non potrà però avere efficacia retroattiva.
Se il suo schieramento politico non è in grado, con la maggioranza schiacciante che ha in Parlamento, di approvare una nuova normativa, allora si risparmi i suoi “atti di indirizzo”, i suoi veti e le sue minacce.

Tafano

Il sondaggio del Corriere.it e tutti i sondaggi di questo tipo non dicono praticamente niente sulla popolazione nel complesso: infatti non hanno valore statistico, perché il campione non è elaborato scientificamente. A questi sondaggi rispondono infatti solo coloro che: a) utilizzano Internet, b) visitano il sito del Corriere, c) hanno voglia di partecipare al sondaggio (autoselezione). Decisamente un gruppo molto ristretto, e ben poco rappresentativo della popolazione italiana, che, per il 60%, nemmeno usa Internet (fonte: Annuario ISTAT 2007).

Third Eye

Stavo per dire lo stesso del sondaggio: intanto vi risponde solo chi abitualmente legge un giornale (o più giornali), cosa che nella mia modesta esperienza personale NON riscontro nel credente tipo di qualsiasi età, che di solito manco si ferma sugli organi dichiaratamente ufficiali della Santa Sede (con tutto che poi in Italia il grosso di chi scrive non è certo schierato contro).

Resta comunque una forte spaccatura tra le cifre ufficiali dei credenti sotto il logo di Santa Romana Chiesa e quella che invece è la realtà delle cose, una realtà in cui spesso ci si professa credenti più per il gusto dell’appartenenza che per una reale sensibilità e adesione verso una dottrina che si conosce appena tra mille pressapochismi…

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