Leggi razziali: pesanti critiche cattoliche alle dichiarazioni di Fini

Le dichiarazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini, secondo cui la Chiesa cattolica, nei confronti delle leggi razziali, non avrebbe dato vita a “manifestazioni particolari di resistenza”, hanno suscitato un vero e proprio diluvio di critiche da parte cattolica. Secondo il gesuita padre Sale, le dichiarazioni di Fini sono “sconcertanti”: Fini non conoscerebbe “una pagina di storia nazionale che vede contrapposti Mussolini e Pio XI [che per la verità arrivò a definire il duce “l’uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare”, NDR] o forse sono frutto di una “svista”, di un cercare un correo a delle responsabilità che il presidente Fini vuole in parte coprire che fanno parte della sua storia, anche se non di quella recente”. Radio Vaticana ha dato spazio a due storici cattolici, Andrea Riccardi e Francesco Malgeri, per negare la verità delle dichiarazioni di Fini. Secondo l’Osservatore Romano, “sorprende e amareggia il fatto che uno degli eredi politici del fascismo […] chiami ora in causa la Chiesa cattolica. Dimostrando approssimazione storica e meschino opportunismo politico”.
Il presidente della Camera ha nel frattempo incassato il sostegno del leader dell’opposizione, Walter Veltroni, secondo il quale il mancato impegno vaticano è “una verità storica, una verità palmare”.

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54 commenti

Maxym

Certo non potevano fare mea culpa. Oltretutto le bugie fanno parte delle fondamenta della chiesa perchè avrebbero dovuto ammettere di aver avuto una responsabilità, anche se parziale, o un ruolo in tutto il contesto storico del ventennio fascista? Mi sarei sorpreso se avessero detto “è vero noi facemmo poco e niente”. Forse, e sottolineo forse, tra 400 anni ci sarà un papa che dirà “bè effettivamente potevamo….”(vedi le “”scuse”” per le atrocità dell’inqusizione del mondo).. Ma ormai saremo nel 2400….

stefano

2 cose;

1. mai mi sarei apsettato che un giorno io e Fini ci saremmo trovati d’accodro su qualcosa, meno che mai in materia di religione.

2. “egli è uno mentitore di professione, capace di giurare e sperigiurare allo stesso tempo su tutti e due i piatti della bilancia” – Shakespeare (riferito ai gesuiti).

Giol

Due cose mi scandalizzano profondamente:

1- che i cattolici abbiano anche la faccia tosta di fare del revisionismo storico;

2- Fini ha detto una verità storica innegabile, ma proprio lui parla di fascismo???

MetaLocX

La Chiesa per sua natura è molto ambigua e può giocare su queste ambiguità. Magari riferendosi a se stessi come “popolo di Dio” e non come istituzione. O citando casi particolari.
Insomma, mostrando eccezioni come se fossero regole.

stefano

il massimo dell’ilarità grottesca lo ha raggiunto Volontè dell’udc, al tg2 di stasera ha avuto il coraggio di dire che “la chiesa cattolica protesse la vita di milioni di ebrei” 🙂 hahahahahaha come no? 6 milioni e mezzo son finiti nei forni crematori, un milione sono scappati all’estero e il resto ha trovato rifugio sulle montagne con i partigiani o vivendo come un topo, rifugiandosi in orridi nascondigli per anni con la famiglia.
questi politici faccendieri dei preti mi fanno ancora più schifo dei loro datori di lavoro.

eraldo

Duemila anni di antisemitismo predicato e praticato dalla chiesa cattolica in tutte le forme possibili hanno determinato orrori a non finire e lo sterminio da parte dei nazisti ne costituisce solo l’ultimo atto. Chiamarsi fuori da responsabilità circa leggi razziste e persecuzioni dopo averle stimolate e prodotte per venti secoli è il capolavoro dell’ipocrisia dei cristiani , gesuiti in testa, maestri dell’imbroglio e della menzogna.

stefano

“dire che la terra gira intorno al sole e non il contrario è come dire che le sacre scritture affermano il falso” – cardinale Bellarmino, responsabile del rogo di G.Bruno e inquisitore di Galileo 🙁

Stefano Grassino

Povero veltroni, non vorrei essere nei suoi panni. Stasera nonna Binetti se lo metterà sulle ginocchia e dopo avergli tirato giù i pantaloncini corti gli farà un sederino rosso a suon di sculaccioni, come quello di una scimmietta. “Come ti permetti cattivone di dire queste cose su nostra madre chiesa? A letto senza cena.”

Masque

mi piace questa cosa.
penso che mi sederò in riva al fiume, mentre entrambi tirano fuori dal fango gli orrori del proprio avversario, e la gente guarda e legge.

Silvio

“una verità palmare”
sarà anche l uomo che ha calato le braghe su ogni opzione di laicità nel PD
sarà anche l uomo che ha permesso il ritorno di Berlusconi come premier
sarà anche l uomo che dopo 50 anni che ci provava la CIA Gladio etc
è riuscito a scacciare la sinistra dal parlamento..
Sara anche tutto questo e in effetti è anche peggio.
Ma come parla bene il Walter.

vomitino

secondo me il fini con questa uscita, in termini di consenso, c’ha solo guadagnato, ed è questo che il gonnella teme: che criticarlo porti consensi.

meditate

antonietta

Ormai questi populisti fascisti ci vogliono dare lezioni su tutto: anche sulle accuse alla chiesa di complicità con il fascismo. Detto da fini fa inorridire un po’, ma comunque questa volta ha detto solo la verità

jsm

non credo che fini abbia da guadagnare molto da questa dichiarazione. direi anzi che rischia parecchio.

le leggi razziali erano solo una scusa per prendersela con gli ebrei per motivi religiosi. se la vera ragione fosse stata quella razziale, non sarebbero mai state istituite le SS islamiche capeggiate dal gran muftì di gerusalemme: gli arabi non sarebbero stati degli alleati ma, in quanto semiti, vittime dello stesso tratamento subito dagli ebrei.

Druso

Se Fini va avanti così, potrebbe diventare simpatico. Con queste ultime dichiarazioni, contro il fascio, si è messo più a sinistra del PD (non era difficile) e ha fatto perdere le staffe alla chiesa; è un mondo alla rovescia!
Come sempre la chiesa perde buone occasioni per tacere….

vico

dai tempi del referendum sulla fecondazione propongo lo scambio rutelli fini, perchè mi sembra che il piacione giochi peggio, questo è da pallone d’oro.

Daniele

X stefano ( vista la tua incredulità sull’importanza dell’aiuto della Chiesa, ti cito non saggi storici ma interviste a persone che quei momenti li hanno vissuti)

INTERVISTA:
Nelle tenebre di un’Europa dominata dal Nazismo, furono molti coloro che misero in pericolo la loro vita e quella delle loro famiglie per salvare gli ebrei perseguitati e discriminati dalle leggi razziali stabilite dal regime di Hitler.

Emanuele Pacifici: Tutti i documenti che avevamo, le carte d’identità… avevano scritto sulla copertina: “razza ebrea”.

Settimio di Porto: Avevamo perso i diritti civili. Non potevamo fare nulla. Non avevamo neanche tessere per il razionamento.

Emanuele Pacifici: In base a tutte queste leggi, che non ci permettevano di fare nulla, io venni espulso dalla scuola. Venne espulso il direttore di quella scuola, perché era ebreo, chi lavorava in banca, il notaio, l’avvocato, il medico… Il medico non poteva occuparsi di nessuno, solo ebrei.

L’Yad Vashem, museo ed archivio dell’Olocausto a Gerusalemme, ricorda tutti questi uomini e donne che strapparono dalla morte tanti ebrei e li onora con il titolo di “Giusti d’Israele”.

Lisa Palmieri-Billig: Sono gente che ha obbedito a un richiamo della propria coscienza.

Andrea Tornielli: Agirono per salvare gli ebrei, in un momento in cui non si sapeva quale sarebbe stato l’esito della guerra, e pertanto come un atto totalmente disinteressato.

Per la comunità ebrea a Roma il 16 ottobre 1943 fu una giornata specialmente dolorosa. Più di mille ebrei romani vennero deportati . In tutta Europa si ripetevano operazioni simili.

Settimio Di Porto: Il 16 ottobre fu una mattinata tremenda. Sto ancora vedendo quella scena. Se li portavano via tutti nei camion, fu una gran razzia, entravano nelle case e si portavano via le famiglie: donne, vecchii, bambini, malati…

Le autorità tedesche avevano promesso di rispettarli in cambio della consegna di 50 kili di oro. In un gran gesto di solidarietà, tutta la città collaborò per ottenere la quantità stabilita.

Emanuele Pacifici: Chiedono 50 kili d’oro dalla comunità ebreaica. Però era impossibile riunire 50 kili d’oro nelle poche ora che avevamo. Senza averne fatto pubblicità con nessuno, la città di Roma collaborò in tutti i modi che poté: con denti d’oro,- perché prima si portavano denti d’oro-, con un anello, con quello che avevano… Si raccolsero i 50 kili d’oro.

Ma la promessa di sicurezza non si mantenne e gli ebrei si videro obbligati a nascondersi per cercare di scappare da una morte sicura. L’azione del Papa Pio XII fu fondamentale in quei momenti difficili.

Matteo Luigi Napoletano: I documenti dei servizi segreti statunitesi ci dicono anche il motivo per il quale Hitler odiava il Papa: perché stava nascondendo ebrei. Poiché dava ordini ai conventi, ai santuari e nascondendoli nello stesso Vaticano .

Settimio Di Porto: Qui a Roma aprirono le porte tutti i conventi.

Emanuele Pacifici: Il Vaticano era pieno. C’era gente che dormiva anche nei corridoi.

Claudio Della Sera : Questo sono io.
Io Sono Claudio Della Sera, nato il 31 giugno 1931, sono di religione ebreaica. Venni salvato al tempo dei tedeschi dai Fratelli Maristi del Collegio di San Leone Magno.

Settimio Di Porto: Nei conventi stavamo tranquilli.

Emanuele Pacifici: L’aiuto che noi, ebrei italiani o stranieri che stavamo qui ( nei conventi , ndr) , è stato eccezionale.

Don Aldo: Ad Assisi avevamo quasi 6.000-7.000 rifugiati di guerra dall’Italia meridionale. Tra quei rifugiati fu facile nascondere alcune centinaia di ebrei.

Settimio di Porto: Molte vite salvate.

Azzardarsi ad aiutare gli ebrei implicava mettersi in un grave e reale pericolo.Don Aldo: Il 15 maggio del ’45 venni arrestato. Mi ritrovai la polizia sulla porta.

Emanuele Pacifici: I tedeschi entrarono dentro e deportarono da questo convento 33 donne, tra le quali c’era anche mia madre. Capisci? La Madre Superiora Suor Ester Busnelli venne arrestata perché aveva fatto qualcosa che non doveva fare.

Don Aldo: Mi portarono a un campo di concentramento a Perugia.

………………

Popinga

La chiesa si ricorda dei trascorsi politici di Fini solo quando costui la critica. Una coerenza esemplare. Rilancio un bell’articolo, in sintesi:

DISCRIMINAZIONI SOAVI

Da Critica liberale n. 120

di Felice Mill Colorni

Nei giorni immediatamente successivi al 25 luglio 1943 il governo Badoglio procedeva allo smantellamento di gran parte delle leggi e delle strutture portanti del regime fascista. Si salvarono però le leggi di discriminazione razziale contro gli ebrei. Omissione stupefacente, dato che la politica antisemita del fascismo non era mai stata altrettanto popolare né aveva goduto dello stesso consenso di massa di cui aveva fruito il regime negli “anni del consenso”.
La principale ragione di quell’omissione è ampiamente nota agli storici, ma non all’opinione pubblica anche qualificata ed informata, quell’opinione pubblica cui, esibendo un analfabetismo civile che sfida il grottesco, la maggior parte dei giornalisti e dei politici italiani vorrebbe far credere che la Chiesa cattolica sia stata per secoli antesignana e paladina dell’affermazione dei diritti umani e della “dignità della persona umana”, anche indipendentemente dalle appartenenze religiose.
La mancata tempestiva abrogazione delle leggi razziali fu dovuta principalmente all’intervento del Vaticano, tramite il padre Pietro Tacchi Venturi, uno dei più eminenti gesuiti del tempo, già grande tessitore della “conciliazione” fra Papato e Italia fascista, e intellettuale cattolico così autorevole e qualificato da essere stato imposto a Gentile nella redazione dell’Enciclopedia italiana come ufficioso controllore e supervisore cattolico.
Nella sua veste di rappresentante non ufficiale del Vaticano presso il governo italiano, il 10 agosto 1943 Tacchi Venturi «scrisse al Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Luigi Maglione. Suggeriva di cogliere l’occasione del rovesciamento del vecchio regime per ottenere un cambiamento delle leggi razziali. Ma quello che aveva in mente l’inviato del Vaticano non era il cambiamento delle leggi antiebraiche. Anzi, rispecchiando le preoccupazioni di Pio XI di cinque anni prima, proponeva che il Vaticano prendesse l’iniziativa di espungere solamente le clausole che discriminavano gli ebrei convertiti al cattolicesimo. Il 18 agosto il cardinale Maglione rispose con entusiasmo a questa proposta, presumibilmente dopo averne discusso con Pio XII. Disse a padre Tacchi Venturi di fare il possibile per ottenere tre cambiamenti nelle leggi razziali: primo, le famiglie formate da coppie costituite da cattolici di nascita ed ebrei convertiti al cattolicesimo dovevano d’ora in poi essere considerate pienamente “ariane”; secondo, gli individui che si accingevano a diventare cattolici all’epoca in cui le leggi razziali erano entrate in vigore (1938) ed erano stati successivamente battezzati dovevano essere considerati cattolici e non ebrei; terzo, i matrimoni celebrati fin dal 1938 tra cattolici di nascita e cattolici che fossero nati ebrei dovevano essere considerati validi dal punto di vista legale. Il 29 agosto padre Tacchi Venturi riferì di nuovo al Segretario di Stato. Dall’epoca della sua ultima lettera era stato contattato da un gruppo di ebrei italiani, che vivevano nel terrore dell’arrivo delle truppe naziste. Scriveva che lo avevano pregato di tornare completamente “alla legislazione introdotta dai regimi liberali e rimasta in vigore fino al novembre 1938”. In breve chiedevano il ripristino delle leggi che garantivano agli ebrei parità di diritti. Ma, come riferiva l’inviato del Vaticano, aveva respinto le loro suppliche. Preparando la sua petizione al nuovo Ministro italiano degli Interni, “mi limitai, come dovevo, ai soli tre punti precisati nel venerato foglio di Vostra Eminenza del 18 agosto […] guardandomi bene dal pure accennare alla totale abrogazione di una legge [cioè delle leggi razziali] la quale secondo i principii e le tradizioni della Chiesa cattolica, ha bensì disposizioni che vanno abrogate, ma ne contiene pure altre meritevoli di conferma”. […].
In conseguenza di questo passo della Santa Sede, le leggi razziali fasciste contro gli ebrei non furono abrogate per un atto di volontà autonoma dello Stato italiano all’indomani della caduta del fascismo, ma solo più tardi, e in esecuzione di una clausola dell’armistizio dell’8 settembre imposta all’Italia dagli alleati angloamericani.[…].

Bruno Moretti Turri

«Conosco Herr Hitler molto bene, di persona, e siamo in grande intimità.
È uomo di rara rettitudine e profonda bontà, religioso, un buon cattolico.»
Rudolf Hess

«Solo un cattolico poteva unire la Germania.»
Hermann Göring

«Rimarrò sempre cattolico.»
Adolf Hitler al generale Gerhard Engel

http://cfivarese.altervista.org/SI_poesie25.html

E’ un vero peccato mortale che Bonvi, il mitico autore di Sturmtruppen, sia defunto.
Col nazinger in vaticano, Bonvi ci farebe morire dalle risate.

darik

confesso ke la notizia mi ha lasciato di stucco!?
nemmeno riesco a farmene una ragione; visto ke per un politico (italiano)
inimicarsi la grande setta vuol dire mettersi contro un bel po’ di gente; ke
siano credenti convinti o, semplcemente politicanti ke si servono della c.c.
per le loro manovre.
ovviamente la notizia mi ha fatto piacere:
(i nemici dei miei nemici sono miei amici )
pur se fini non milita dalla mia parte.
ke dire? staremo a vedere gli sviluppi del caso.

darik

Giorgio Villella

@Daniele 17 Dicembre 2008 alle 22:51

Bene, hai portato testimonianze su cattolici che hanno aiutato ebrei anche a rischio della loro vita. Come sempre nella chiesa cattolica si trovano esempi di fedeli e di gerarchie sia di destra che di sinistra.

Ma Fini ha criticato la “Chiesa cattolica” e allora leggiti [Popinga 17 Dicembre 2008 alle 23:02] quello che ha fatto la Chiesa cattolica (il “Re assoluto” Pio XII e il cardinale Maglione, suo “Primo ministro”) nel 1943, quando si opposero all’abrogazione delle leggi razziali.

Come puoi pensare che se nel 1943 Re e Primo ministro erano contro l’ABROGAZIONE delle leggi razziali, nel 1938 non fossero FAVOREVOLI? E dunque la Chiesa cattolica nel 1938 e nel 1943 era in Italia favorevole alle leggi razziali, era RAZZISTA.

Bene ha fatto Fini a ricordarlo. g

fabio

La telenovela che sta ora battendo in ascolto l’sola dei famosi e il grande fratello messi insiene, si era interrotta, come ricoderete, sull’affermazione di Fini…sulla via di Damasco.
Vi anticipo la prossima puntata.
Bagnasco furente: “lui lo ha detto”, (non: non è vero!), quindi si straccia le vesti gridando allo scandalo e qui…dissolvenza in chiusura fino alla prossima (duemillesima) stagione.

Aldovaldo

Tettamanzi è un pericoloso cattocomunista noglobal, Fini è un meschino opportunista… Interessante vedere come i giudizi si adattino di volta in volta in modo molto fazioso e senza la minima capacità seria di analisi. Fini sarà anche opportunista nel voler deresponsabilizzare il fascismo, ma ha detto una cosa vera: la Chiesa sapeva e non fece praticamente nulla. Quindi io direi, ognuno si accolli le proprie responsabilità e faccia tesoro degli errori del passato. Sembra invece che spesso dalla Storia nessuno impari niente e si ripetono sempre gli stessi errori.

Massi

Nella presentazione che Ernesto Balducci fa del libro di Zahn (ed. Vallecchi) “I cattolici tedeschi e le guerre di Hitler”, Scrive: “In un discorso con Mussolini, Pio XI si compiacque – eravamo nel 1932 – di stabilire una convincente analogia tra il totalitarismo fascista e il totalitarismo “cattolico””. E aggiunge: “I concordati non furono che il sigillo giuridico di una complicità di natura ideologica che nel mondo moderno ha sempre messo la chiesa – anzi le chiese – all’unisuono con le classi dominanti”.

Questo raccontato da un intellettuale religioso.

Ma allora qual’è il problema, dove sta l’inghippo?

L’inghippo sta nel fatto che “il gregge” si fida dei suoi “pastori”, la dove invece il mestiere dei pastori è quella di fare regolari consegne di armenti ai loro macellai preferiti.

Bruno Gualerzi

Prima c’era da prendere posizioni o per Calderoli o per Tettamanzi, adesso o per Fini o per l’Osservatore Romano…
Non per fare i ‘duri e puri’ (o forse sì, visto che lo si fa tante volte per molto meno…), ma, mentre questi scambi grotteschi di accuse possono dare lo spunto per affontare temi ben più seri – e tanti commenti lo stanno facendo – lascerei proprio perdere il ‘i nemici dei miei nemici sono miei amici’… anche perché, nella confusione imperante, si fa presto a diventare ‘amici dei propri nemici’.

PS. Personalmente credo molto poco nei ‘secondi fini’ di Fini o altri… ma non perché non ci siano, quanto perché questi personaggi sono molto meno furbi di quanto l’opinione pubblica ritiene che siano. Vanno a naso, e cercare di capire cosa c’è dietro le loro uscite serve solo ad accreditare questo giudizio.

Sandra

Io invece penso che Fini sia furbo, o comunque che non dica le cose semplicemente perche’ sono vere, non e’ cosa da politici di razza, e lui lo e’. Potrebbe essere un segnale al vaticano, una conferma al fatto che governo e vaticano sono stati, siano e saranno soci (o complici), ma anche un “consiglio” di non allargarsi troppo: soci si’, ma il vaticano dovrebbe in teoria essere sottoposto allo stato italiano quando di faccende politiche si tratta. Mi sembra che ultimamente il vaticano, vedi il ripristino dei fondi per la scuola privata, si intrometta senza ritegno, e che quindi Fini abbia voluto ricordare che dovrebbero cercare di tenere un profilo piu’ basso, almeno pubblicamente, perche’ “l’etat c’est nous”. Valori condivisi cattolici si’, ma anche della sana italianita’.

Rothko61

Radio Vaticana cita sempre i “soliti amici”, Riccardi (fondatore della comunità di sant’egidio) e Malgeri (studioso cresciuto all’ombra di don Sturzo).
Non sono in grado, ovviamente, di valutarli come storici ma il dubbio che siano “di parte” è più che legittimo.

stefano

x Daniele

mi sa che non mi sono spiegato; il comportamento lodevole e coraggioso di molti cattolici (anche preti) che si opposero alla barbarie nazifascista non esenta il vaticano dalle sue pesanti responsabilità nell’affermazione di tali sanguinarie ideologie per interessi e scopi largamente personali.
Daniele per quanto possa darti fastidio il pio 12 e il suo predecessore 11 sono colpevoli di aver incorraggiato il fascimo in italia e il nazismo in germania, la storia parla chiaro, se poi vuoi credere alle favole padronissimo ma non cercare proseliti fra chi pensa con la propria testa.

Bruno Gualerzi

@ Sandra
A mio parere, che vuol essere parere di ateo, i ‘politici di razza’ li evochiamo noi, li inventiamo noi… e per certa opinione pubblica sempre bisognosa di tutele funzionano come ‘surrogati di dio’.
Ed è così che nascono ‘gli uomini della Provvidenza’, i ‘leader carismatici’, gli individui ‘cosmico-storici’ (quelli che incarnano l”astuzia della Ragione’ e ‘fanno la storia’)… insomma tutti quelli che hanno fatto pagare la loro ‘grandezza’ al gregge che li ha scelti come guida convinto di progredire sotto la loro guida mentre in realtà sempre gregge resta, preda indifesa del lupo di turno.

Daniele

@ Giorgio Villella
“Come puoi pensare che se nel 1943 Re e Primo ministro erano contro l’ABROGAZIONE delle leggi razziali, nel 1938 non fossero FAVOREVOLI”

Gurda che dal ’38 al ’43, si passa da Pio XI a Pio XII.

Se parliamo di Pio XI, si deve considerare che gli ultimi anni del suo pontificato furono spesi per la lotta ai totalitarismi, e alle derive antisemitiche. ”. In diversi articoli, anche recenti, che illustrano la posizione del Vaticano contro il manifesto della razza, padre Sale ha evidenziato il ruolo di primo piano di Pio XI, evidenziandone la chiara opposizione a queste leggi, a costo di essere semmai isolato. Papa Ratti – lo stesso che aveva definito Mussolini “uomo della provvidenza” – ha scritto più volte al dittatore e al Re Vittorio Emanuele III per impedire la promulgazione delle leggi, parlando di “vulnus” del Concordato, e arrivando allo scontro aperto. Nel settembre 1938 pronunciò in Vaticano il famoso e memorabile discorso in cui affermò che “l’antisemitismo è inammissibile. Spiritualmente siamo tutti semiti”. Quando Hitler arriva a Roma ,accompagnato da Mussolini, Pio Xi lascia volutamente la città, ordina che i musei vaticani restino chiusi, e da Castelgandolfo dice: A roma è stata innalzata un’altra croce che non è certo la croce di cristo!!!
Pio XI, dopo la “Mit Brennender Sorge” del marzo 1937 sul carattere radicalmente anticristiano del nazismo, era intenzionato a scrivere anche una enciclica ce condannasse in modo ancora più esplicito il razzismo e l’antisemitismo.

Questa enciclica fu poi bloccata , probabilmente da Pio XII che scelse una via più silenziosa e diplomatica per contrastare il nazismo. E a ragion veduta! Infatti in Olanda nell’estate del ’42 i rappresentanti della Chiesa cattolica e protestante inviarono una lettera di biasimo per le persecuzioni contro gli ebrei e annunciano una pubblica condanna al comandante delle SS , il quale minacciò che se ciò fosse avvenuto i rastrellamenti si sarebbero estesi a tappeto. Risultato: i protestanti rinunciano, i vescovi cattolici NO. Le SS allora presero di mira anche diverse migliaia di cattolici e di ebrei convertiti , tra cui anche la famosa Edith Stein, suora carmelitana, morta nel campo di concentramento, poi canonizzata con il nome di Santa Teresa Benedetta della Croce, compatrona d’ Europa. Ma in generale sono tantissimi i religiosi cattolici vittime del nazismo (specia in Polonia) : 6 vescovi,1932 preti, 580 religiosi 113 chierici , 289 religiose.
Accanto ia martiri ci sono anche i Giusti come Mons. Rotta che fa evacuare migliaia di ebrei dalla Romania, Mons. Roncalli che in Turchia aiuta i convogli carichi di ebrei , della Jewish agency, i 155 istituti religiosi, che solo a Roma nascondono più di 4000 ebrei, ci sono le suore di assisi , di cui ho parlato nel mio post precedente, ci sono 15 preti insigniti del titolo di” Giusto fra le Nazioni”.
Ora mi chiedo come poteva Pio XII essere all’oscuro o peggio contrario a questa sforzo sinergico di tutta la Chiesa? Come potevano realizzare tutto questo senza l’approvazione,almeno silenziosa, di Pacelli?

Una testimonianza finale, per non farla troppo lunga:
Già nel dicembre 1940 Albert Einstein – in un articolo pubblicato su Time, così scriveva: «Essendo un amante della libertà, quando avvenne la rivoluzione in Germania, guardai con fiducia alle università sapendo che queste si erano sempre vantate della loro devozione alla causa della verità. Ma le università vennero zittite. Allora guardai ai grandi editori dei quotidiani che in ardenti editoriali proclamavano il loro amore per la libertà. Ma anche loro, come le università vennero ridotti al silenzio, soffocati nell’arco di poche settimane. Solo la Chiesa rimase ferma in piedi a sbarrare la strada alle campagne di Hitler per sopprimere la verità. Io non ho mai provato nessun interesse particolare per la Chiesa prima, ma ora provo nei suoi confronti grande affetto e ammirazione, perché la Chiesa da sola ha avuto il coraggio e l’ostinazione per sostenere la verità intellettuale e la libertà morale. Devo confessare che ciò che io una volta disprezzavo, ora lodo incondizionatamente.

fab

L’importante è che Fini e il Vaticano litighino.
Se lo facessero più spesso, finirebbero anche loro per credere che sono in disaccordo, si occuperebbero l’uno dell’altro e non ci coinvolgerebbero più nei loro deliri.

Giuseppe Murante

Questo e’ quello che pensa Einstein della chiesa cattolica nel 1954:

“I am convinced that some political and social activities and practices of the Catholic organizations are detrimental and even dangerous for the community as a whole, here and everywhere. I mention here only the fight against birth control at a time when overpopulation in various countries has become a serious threat to the health of people and a grave obstacle to any attempt to organize peace on this planet. ”

Traduco:
“Sono convinto che alcune attivita’ politiche e sociali ed alcune pratiche delle organizzazioni cattoliche sono di deterimento ed anche pericolose per la societa’ nel suo complesso, qui e dovunque. Menziono qui solo la lotta contro il controllo delle nascite in un tempo nel quale la sovrappopolazioe in vari paese e’ diventata una seria minaccia per la salute della gente ed un grave ostacolo ad ogni tentativo di organizzare la pace su questo pianeta.”

Sottolineo l’affermazione
pericolose per la societa’ nel suo complesso.

Quanto agli sproloqui sull’opposizione del vaticano al nazismo, ricordo anche in questo post che Hitler prese il potere nel 1934 grazie allo scioglimento del partito centrista cattolico, ottenuto dal futuro furher con il concordato stipulato col vaticano del luglio del 1933 (PRIMO atto di riconoscimento internazionale di Hitler).
La vera ragione per cui ALCUNI vescovi cattolici si opposero ad Hitler fu che questi non stava rispettando i termini del concordato – specie quelli economici.

Riscrivere la storia e’ un vizietto che i cattolici non perderanno mai, come quello di appropriarsi di grandi figure di pensatori dopo la loro morte (ricordo la ridicola uscita sulla conversione di Gramsci in punto di morte di qualche giorno fa).
Quel che pensava Einstein su religione e chiesa e’ molto chiaro, ed e’ tutto il contrario di cio’ che si evince dalla citazione riportata sopra.

Massi

Il fatto è che i cattolici anelalo all'”onnipotenza di un essere superiore” e poi (quando tale “onnipotenza” entra in atto e prende forma) se ne meravigliano (negativamente) loro stessi.

Magari vorrebbero che non fosse quella potenza ma quella delle loro fantasie: quella di un essere infinitamente buono, infinitamente sapiente e infinitamente potente.

Ma le cose non funzionano così e, perciò, i conti non tornano (ma il danno è ormai fatto).

Bruno Gualerzi

Nell’ipotesi della autentica paternità einsteiniana di quanto viene riportato da Daniele e da Giuseppe… intanto per una volta si può anche ‘contestualizzare’ storicamente – proprio come fa sempre la chiesa – le due affermazioni (1940 l’una, 1954 l’altra, cioè in due circostanze ‘personali’ di Einstein molto diverse)… in secondo luogo non credo che sia a suon di citazioni, o di atteggiamenti, personali, sia pure di personaggi prestigiosi come Einstein, che si possa ‘dimostrare’ più di tanto…
In quanto alle prese di posizione ufficiali, ce ne sono sia in un senso che nell’altro, e ognuno mette in rilievo e interpreta ciò e nel modo che più è aderente alle proprie convinzioni. Per quanto mi riguarda in ogni caso ce n’è più che a sufficienza per definire quanto meno come ambiguo l’atteggiamento della ccar di fronte al nazismo… il che dimostra più che a sufficienza ancora una volta quanto ridicola sia la pretesa di questa istituzione di costituirsi come diversa da tutte le altre perché portatrice di verità assolute ricavate da una presunta rivelazione divina con relativa delega ad esercitare un magistero storico.

Daniele

@ Giuseppe Murante
Io non mi approprio di nessuno , nè , tantomeno, riscrivo la storia!

Testo originale: «Being a lover of freedom, when the revolution came in Germany, I looked to the universities to defend it, knowing that them had always boasted of their devotion to the cause of truth; but, no, the universities immediately were silenced. Then I looked to the great editors of the newspapers whose flaming editorials in days gone by had proclaimed their love of freedom; but they, like the universities, were silenced in a few short weeks… Only the Church stood squarely across the path of Hitler’s campaign for suppressing truth. I never had any special interest in the Church before, but now I feel a great affection and admiration because the Church alone has had the courage and persistence to stand for intellectual truth and moral freedom. I am forced thus to confess that what I once despised I now praise unreservedly».
Time, 23 dicembre 1940, pag. 38 Articolo completo nell’archivio storico del TIME …..http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,765103,00.html

Se poi ritieni che l’impegno di vari cattolici ( non tutti, lo ammetto) , ecclesiatici , religiosi o semplici fedeli , siano solo sproloqui, , essendo un’offesa alla loro memoria ( considerando che molti sono morti per questo loro impegno) alla fine è un problema che riguarda la tua coscienza, non la mia.

Saluti

Sandra

@Bruno,
forse hai ragione, ma Fini ormai e’ un politico di razza (ahime’) se confrontato a un Gasparri o un Cicchito o a un Veltroni, come lo poteva essere un D’Alema. Gli altri sono, secondo me, completamente incapaci di cogliere e poi di manipolare sia il bisogno dal basso sia le opportunita’ a livello politico. I politici di razza non parlano per dare aria ai denti, perche’ vogliono dire la verita’ vera, o perche’ la sparata di turno accarezza la loro vanita’ di essere protagonisti di un servizio del telegiornale o essere invitati per proseguire la polemica in qualche dibattito. Fini, secondo me, resta ancora uno che fa delle scelte mirate, e quando parla non lo fa mai a caso. Lo fa con una strategia politica, perche’ dosa il messaggio per il “basso” ma anche con un occhio, e attento, all'”alto”. Io non lo sottovaluterei. Politico di razza poi non vuol dire grande statista, ma semplicemente uno che sa fare il suo mestiere, nel senso di opportunismo politico, per se’ e per l’idea di societa’ che vuole rappresentare. Del resto ha fatto una carriera straordinaria, e’ riuscito a ripulirsi, dall’immagine del fascista col manganello, e a sapersi rendere presentabile a buona parte dell’elettorato medio, che lo vede come moderato (ri-ahime’), impresa che il suo maestro Almirante non era riuscito a fare. Che poi gli italiani sentano sempre questo bisogno di un uomo forte che li governi con mano paterna e autorevole, lasciandoli tranquilli a guardare la partita…questo e’ un altro discorso. Anche in questo pero’ c’e’ in italia la capacita’ di alcuni politici di riconoscere e incarnare questo bisogno, di essere l’uomo che risolve tutto. Purtroppo c’e’ una grande immaturita’ sociale, e una grande grandissima tolleranza per i manipolatori. Non per niente il vaticano sta qui da noi.

Andrea

La responsabilità morale della chiesa sulle leggi razziali è evidente, il regime fascista aveva posto fine alla c.d. questione romana e il binomio croce e manganello sembrava essere un buon strumento di controllo delle masse italiane per la maggior parte composte da analfabeti indigenti.
Tuttavia come osservano alcuni, furono tanti a tacere difronte alla tragedia delle leggi razziali, tra questi anche molti “intellettuali” liberali, laici o di sinistra.
Tuttavia in politica le cose non sono mai come sembrano e, ho il sospetto che la “sparata” di Fini possa essere stata un tentativo di smarcarsi dalla convinzione (giusta) che il presidente del Senato sia, alla fine, uno sgherro del vaticano.
Per giungere a questa conclusione basta sentire cosa ha detto Fini in una conferenza con Aznar, sulle radici cattoliche dell’Europa e i mali del relativismo ec…
Ciao

Giuseppe Murante

citare UNA frase del 1940 senza considerare il pensiero di Einstein nel complesso, ben documentato e piuttosto ampio, E’ appropriarsi di qualcuno.

L’impegno contro la dittatura di varie PERSONE e’ assolutamente da rispettare (quando non sia un paravento per interessi di natura economica, si intende) a prescindere dalle loro opinioni politiche o religiose. Persino alcuni NAZISTI cercarono di aiutare gli ebrei (vedasi film di Spielberg).

Ignorare le accertate collusioni del vaticano con nazismo e fascismo, prima (concordato con hitler) durante (benedizioni alle camice nere) e dopo (odessa, ratline…) la seconda guerra mondiale (nonche’ con un certo numero di altri regimi totalitari di destra… dagli ustascia’ croati a Pinochet) tentando di sminuirle, o addirittura negarle, citando l’impegno PERSONALE di un certo numero di cattolici, laici o preti che fossero, E’ mistificazione o sproloquio, come preferisci.

Dario

concordando con cio detto da Sandra vorrei aggiungere una ipotesi sulla quale vorrei rifletteste
Fini puo’ aver detto questo perche’ potrebbe essere un massone, in questo caso l’alleanza con la comunita’ ebrea potrebbe significare molto di piu’ di quella con la chiesa… che dite,

Giacomo Grippa

Più che ricordare il pedissequo, ovvio detto: il nemico del mio nemico è mio amico, farei notare che Fini, più che fascista o non fascista, ateo, devoto o massone, è Presidente della Camera.
Un suo pronunciamento ha un rilievo diverso da altri o da quello di un leader di partito.
Un suo pronunciamento su responsabilità della chiesa cattolica ampliano il panorama del dissenso, in particolare sulle responsabilità sostanziali, storiche del vaticano, perchè il razzismo nazifascista è figlio di secoli e secoli dell’antisemitismo cattolico.
Tralasciando il discorso sullo strumentalismo dei politici, tralasciando il discorso anche per noi di vantaggi e svantaggi, la cosa più importante in questa vicenda è veder accreditati maggiormente o definitivamente le tante responsabilità del Vaticano.
Ma pensate alla risonanza del discorso a livello europeo, pensate allo scacco in cui viene messa la chiesa cattolica in Spagna!
Ci interessa solamente questo, tralasciando la critica del cittadino malpensante che ci sarà sempre sotto tutte le latitudini e sopra tutte le vicende, non dimenticando che il malpensiero è sì frutto di grettezza e qualunquismo, ma è anche la sub-cultura, una delle barriere create dalla chiesa per neutralizzare il buonpensiero.

Giacomo Grippa

CandyFruit

ma è noto che l’antisemitismo è un’invenzione della chiesa cattolica, poi, verso la fine dell’Ottocento, soprattutto in Austria e in Germania, è stato rielaborato alla luce delle teorie razziali sorte sulla scia degli studi antropologici, ovviamente distorti ed impiegati per fini politici che originariamente erano ad essi estranei, tuttavia, senza secoli di antesemitismo cattolico forse le teorie sull’ebreo razza degenerata pericolosa per l’umanità non avrebbe trovato un terreno così fertile per attecchire anche tra le persone comuni.

CandyFruit

e poi le leggi razziali esistevano anche prima del regime fascista, in molti degli stati dell’Italia preunitaria, poiché si trattava di stati confessionali cattolici, le persone che non fossero di confessione cattolica e battezzate erano escluse dalle università,dai pubblici uffici e da diverse professioni, ora, in Italia, la maggior parte di questi non battezzati erano ebrei…

CandyFruit

se il fascismo è stato un male, la chiesa cattolica è il male assoluto, non esiste,e non è mai esistito, in Occidente, un potere più totalitario, tirannico, retrivo e antilibertario

Sandra

Io invece direi che e’ preoccupante che uno come Fini sia presidente della camera. Non molti mesi fa, si espresse a favore delle interruzioni volte a non lasciare parlare un avversario politico dato che “ovviamente dipende unicamente da ciò che si dice”. Definita come gaffe, ma secondo me, proprio perche’ Fini e’ molto misurato e calcolatore, della gaffe ha veramente poco, semmai un lapsus linguae.

Dal punto di vista del confronto con l’Europa, mi ricordo ancora l’espressione di imbarazzato fastidio di Fini quando Berlusconi, in piedi di fianco a lui, propose al parlamentare tedesco Schultz di comparire in una fiction nel ruolo di Kapo. Non mi sembra che neanche a quel punto non solo la voce, ma neanche il linguaggio del corpo di Fini tradi’ qualche emozione: gli altri parlamentari, quelli piu’ omertosi, strabuzzarono gli occhi.

Sulla frase di Einstein sopra citata, mi sembra di ricordare che se ne sia gia’ parlato nel forum, e che con la parola “church” Einstein si riferisse alle due chiese, la cattolica e la protestante. Se ricordo bene a quel punto le persecuzioni degli ebrei non avevano ancora avuto luogo, mentre il nazismo si era occupato degli oppositori politici, tra cui alcuni prelati, sia cattolici che protestanti.

Vime

‘ hai portato testimonianze su cattolici che hanno aiutato ebrei anche a rischio della vita. Come sempre nella chiesa cattolica si trovano esempi di fedeli sia di destra che di sinistra.’

Ben detto! Quelli sono dei singoli e non la Chiesa! Sarebbe come dire che la Chiesa è pedofila perché alcuni preti lo sono.
Un argomento che viene deformato in base a come fa più comodo.

In matematica 2+2 fa sempre 4, ma per la Chiesa no. Chissà come mai?

Mdp

La cosa certa è che la Chiesa in quanto comunità dove sono presenti ecclesiastici e laici ha fatto tantissimo per aiutare gli ebrei e tutti gli altri che dovevano essere deportati.Certo,non tutti gli appartenenti alla Chiesa Cattolica hanno offerto il loro aiuto,ma ci sono stati coloro che hanno fatto il loro dovere.E non sono pochi,anzi sono stati molti.Conoscete Don Pietro Pappagallo?è un esempio.Ce ne sono tantissimi di esempi.Un esempio che vi posso dare è quello di un uomo che si è opposto alla guerra in generale.Quest’uomo,pochi mesi fa beatificato dall’attuale papa,rifiutò di prendere le armi,poichè non riteneva fosse giusto uccidere un altro uomo,chiunque sia,nonostante sapesse che sarebbe stato giustiziato in tale caso(poichè era obbligatorio andare in guerra e il rifiuto veniva punito con la pena di morte).Egli riteneva che i propri figli avrebbero imparato molto di più da questo suo gesto che se fosse rimasto in vita e avesse avuto tutta la vita per educare loro.Quest’uomo,o meglio questo beato,aveva solo la licenza di scuola elementare,tanto per far capire quanto non serve a niente badare solo alla cultura,ma la cosa più importante è sapersi comportare bene nella vita,e questo beato ha fatto un qualcosa di coraggioso,è morto per i propri ideali,è morto poichè non voleva togliere la vita a nessuno,perchè la vita è il valore più importante tra tutti gli altri.Giusto per sottolineare l’impegno dei cattolici.Poi c’è da dire che nel documento scritto da quest’uomo c’era scritto anche che prese questa decisione nonostante non erano arrivati segnali da Roma(dalla Chiesa)in questo senso,cioè contro l’andare in guerra.Questo potrebbe far pensare che la Chiesa sulle le leggi razziali non si oppose,ma in realtà lo fece.Poi,si può dire che ufficialemente lo fece in maniera lieve,o non lo fece proprio,ma se successe questo,era solamente perchè ci sarebbero state ripercussioni anche sui cattolici e sugli ebrei che proprio la Chiesa accoglieva.Appunto perchè la Chiesa accoglieva gli ebrei.Poi si può dire quello che si vuole sulla posizione ufficiale della Chiesa e dei suoi vertici alti,ma di certo non si può dire che i credenti in Cristo e facenti parte della comunità della Chiesa Cattolica non abbiano fatto nulla,perchè in realtà hanno fatto tanto,tantissimo.E poi non si possono sentire simili cose dette da un fascista come Fini,facente parte di un partito politico chiamato alleanza nazionale,molto ma molto fascista.

Sandra

Il topic con il link all’articolo di Einstein e’ reperibile qui:

http://www.uaar.it/news/2008/10/18/ebrei-francesi-beatificazione-pio-xii-mette-rischio-rapporti-con-chiesa/

mdp, mi sembra che tu ti stia arrampicando sui vetri. Sappi che ci fu persino un fascista, partito anche per la guerra di Spagna, che si trovo’ a salvare molti ebrei. Leggiti “La banalita’ del bene” di Deaglio, e vedrai che non bisogna essere “qualcosa” per essere brave persone. Il punto e’ la posizione di un’istituzione: il fascismo fu per le leggi razziali, e noi giustamente lo condanniamo, il fatto che ci furono persone convinte del fascismo che non diedero il loro contributo ma anzi si comportarno umanamente, non toglie colpe al fascismo: anzi. Da cui deriva che il fatto che singoli cattolici, persone comuni, colti o meno, sacerdoti o alti prelati, che si comportarono umanamente, non fa che accrescere la vigliaccheria della chiesa perche’ sono stati esempi viventi di come fosse possibile opporsi, non come ente che incarni ideali di umanita’, ma come centro di potere. Se leggi la storia di Perlasca narrata da Deaglio vedrai come il suo intervento per certi versi fu paradossale, un uomo solo che finisce per recitare un ruolo non suo, senza che nessuno lo riesca a smascherare, firmo’ migliaia di salvacondotti diplomatici spagnoli falsi (lui non era ne’ diplomatico ne’ spagnolo). Alla partenza per un campo in stazione strappo’ due fratelli mettendoli nella sua auto, territorio diplomatico. Ebbe a battibeccare, pensa un po’, con un ufficiale tedesco, ma alla fine i fratelli furono salvi. E anche lui. L’ufficiale era Eichmann.
Un imprenditore ha tenuto testa a Eichmann, salvando due ragazzini. Non risulta che il papa si fece vedere alla stazione di Roma, con la sua auto per sottrarre quante piu’ persone alla prospettiva di una morte sicura.
Che schiaffo morale in faccia a tutti i portatori di pace nel nome di Cristo.

Giuseppe Murante

Per una persona esterna alla chiesa, quello che conta per quanto concerne la medesima e’ l’effetto che i suoi atti hanno sulla societa’ in generale e sulla propria vita in particolare, non la valutazione se “la chiesa in quanto comunita'” sia buona o cattiva.

La storia che tutti gli errori sono stati compiuti dalla cattiva chiesa come gerarchia mentre la chiesa come comunita’ invece e’ buona e santa, me la raccontavano i gesuiti al liceo, non mi convinceva allora e tantomeno mi convince adesso.

Nel caso in esame, gli atti dei “vertici alti” della chiesa hanno portato al potere Hitler e rinforzato il potere di Mussolini, generando le condizioni storiche in cui i campi di contentramento e l’olocausto hanno potuto verificarsi. Nessuno dubita che poi tra i cattolici ci fosse allora e ci sia adesso un mucchio di brava gente che si sia opposta; questo non alleggerisce di un grammo le responsabilita’ storiche della chiesa cattolica.

Fini, fascista, ha probabilmente voluto fare una strumentale chiamata di correo, con quella frase. Cio’ non toglie che abbia semplicemente detto una verita’ storica.

Aggiungo che anche la “chiesa come comunita'”, nel periodo del nazifascismo, non e’ che abbia fatto tutta questa gran bella figura. La “chiesa come comunita'” allora praticamente coincideva con la stessa societa’ italiana che non si e’ opposta in massa alle leggi razziali. Anche per ripulire la coscienza della “chiesa come comunita'”, non mi pare che episodi sia pure eroici, ma comunque disperatamente minoritari, siano sufficienti.

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