Presso l’ospedale torinese delle Molinette una giovane ventenne di Gassino Torinese è stata risvegliata dallo stato di coma vegetativo ritenuto permanente con un innovativo intervento di stimolazione corticale extradurale bifocale, attuato dai neurochirughi Sergio Canavero e Barbara Massa Micon.
La giovane era entrata in coma vegetativo nel 2005, in seguito ad un grave trauma cranico: nel luglio 2007 è stata sottoposta al suddetto intervento e dopo quattro mesi ha iniziato a dare i primi segnali di miglioramento. Dopo un periodo di riabilitazione e terapie, oggi la ragazza riesce, come spiega il professore Canavero, a “obbedire agli ordini semplici” (come alzare le braccia se richiesto) e a nutrirsi: i “circuiti della coscienza” sono stati “ricostruiti”. La tecnica però non può essere considerata una soluzione per tutti i casi di coma vegetativo permanente (più di 2000 in Italia): secondo i medici che hanno seguito questo caso, circa la metà potrebbe ottenere dei miglioramenti. Lo studio italiano sul caso verrà pubblicato a breve dal Journal of Neurology.
Torino: tecnica innovativa fa uscire giovane da coma vegetativo
46 commenti
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Ho appena commentato la notizia, indirettamente, in un altro dei post dedicato al caso Eluana.
Riferivo di un titolo di un TG (non ricordo se Rai o Mediaset), che più o meno recitava così:
“Evento miracoloso (preso atto adesso della notizia riportata dal post, credo dicesse proprio ‘alle Molinette di Torino’). In coma COME ELUANA (sottolineatura mia), torna a vivere.”
E chi vuol capire capisca…
(questo l’ho aggiunto io, ma è come se fossa stato scritto a grandi lettere).
Ovviamente di questa notizia i clericali ne faranno un uso improprio e “fariseo”. Immagino che dal punto di vista del neurochirurgo sia qualcosa di importante. Non so quanto invece sia possibile parlare di miglioramento reale, esistenziale. per i malati. Dall’incoscienza allo stato di zombie, più o meno, parrebbe di capire… Certo bisognerebbe sapere qualcosa di più su questa coscienza “ricostruita”.
miseria che culo che bella vita
Grande passo per la neurochirurgia!!!
Concordo poi sullo scetticismo riguardo al possibile recupero come paziente, insomma, quella è una valutazione del tutto soggettiva: io preferirei crepare piuttosto che diventare uno “zombie”, ma sicuramente qualcuno dissente dalla mia opinione… A maggior ragione, se queste tecniche dovessero diventare prassi, il testamento biologico diventa una necessità assoluta e imminente.
La cosa è certamente molto interessante da un punto di vista scientifico. Dal punto di vista pratico, però, per quanto mi riguarda preferirei che mi staccassero la spina piuttosto che essere cosciente e intrappolato nel mio corpo… Ci vuole il testamento biologico!
Uh che bello!
Sbattere le palpebre, aprire una mano, sentire dolore al polpaccio, questa sì che è vita!!!!
Grazie per avere ridato a tutti la speranza di continuare a soffrire!!!!!
Ma col c@zzo che mi farei trattare così.
Appena sembra non ci siano speranze, via la spina di qualsiasi macchinario.
Ma io devo tribolare per far essere felice qualche medico credente in chicchessia dio?
Ma la vita è la mia!!!!!!!
importante scoperta, che conferma nuovamente l’infinitesimale possibilità di risveglio di Eluana. due anni di coma vegetativo sono ben diversi da diciassette. ed i danni neurali probabilmente molto minori.
sospettoso che proprio adesso ne esca la notizia…
anche la chiesa vuole il testamento biologico – scritto da loro, pero’…
e quale migliore penna potrebbe scriverlo, se non una ispirata da un dio cosi’ paterno?
Post: “[…] stimolazione corticale extradurale bifocale […]”
Ci manca solo più Actarus con la sua alabarda spaziale e le lame rotanti, poi siamo a posto.
P.S. Siamo davvero convinti che essere sottoposti a un trattamento del genere costituisca un vero vantaggio? Mmm… Fosse sulla mia pellaccia non ne sarei per niente convinto.
Se non mi sbaglio questa notizia non fa che confermare quello che già si sa sul caso si Eluana… ed è sconcertante come proprio chi dice di credere in una vita terrena si aggrappi poi indecorosamente alle spoglie mortali, anche a quelle degli altri!!!
Questa “tecnologia innovativa” mi ricorda tanto gli esperimenti di un certo Alessandro Volta sulle rane….
corrigitemi, sempre se sbalio 🙂
E’ grazie ai progressi scientifici che certe malattie sono state sconfitte e viviamo tutti più a lungo; ma tuttora alcuni danni possono essere solo alleviati e accuditi.
Ma ogni caso è un caso a sé e ogni scelta su di sé deve essere prodotta in modo strettamente personale.
E ora partiranno i discorsoni di chi non capisce che 2 anni di “svp” non sono 17…
Dubito che eluana abbia ancora un cervello che possa essere stimolato… e anche se fosse non sono convinto che sarebbe una cosa positiva, dato lo stato attuale della ragazza “risvegliata”… se nei prossimi mesi recupererà la sua personalità ok, se no questa tecnica la eviterei…
Daccordissimissimo con Sailor-Sun
Spero sinceramente che qualcuno non si debba pentire di avere provocato questo “risveglio”.
La notizia riportata da Repubblica contiene questo titolo nell’url:
http://torino.repubblica.it/dettaglio/IL-RISVEGLIO-DELLELUANA-DI-TORINO/1563671
L’Eluana di Torino?
Concordo con tutti i post sopra riportati.
Questo tipo di “risveglio” è peggio dello stato vegetativo permanente.
Urge il testamento biologico!!!
Però….. come mai la notizia esce oggi? Che tempismo!!!
Spero che sia un grande passo per la neurochirurgia.
Come qualcuno ha già detto, è necessario però aspettare maggiori informazioni sui risultati ottenuti, altrimenti il giudizio può essere fortemente falsato.
Una volta, circa trenta anni fa, operava in Italia un cardiochirurgo, Chidichimo mi sembra il nome, che a leggere i giornali otteneva risultati ineguagliati nel mondo per la sopravvivenza dei suoi operati.
Poi mi capità fra le mani uno dei report scientifici sui risultati delle sue operazioni; la sopravvivenza era realmente fra le più alte, ma significava solo che i suoi pazienti invece di morire dopo due o tre giorni morivano dopo 7, 15 o 90 giorni, in genere senza aver ripreso conoscenza. Questo aspetto non era mai riportato da nessun giornale.
Per questo ripeto: spero che sia un grande passo per la neurochirurgia;
è necessario però aspettare maggiori informazioni sui vari aspetti dei risultati ottenuti, altrimenti il giudizio può essere fortemente falsato.
Come spesso capita, le notizie riferite dai telegiornali (non ha importanza se rai o mediaset) sono spesso lacunose, inconcludenti, insomma poco affidabili; ovviamente dalla notizia ci speculeranno solo i Ned Flanders ed i clericali, pensanti che la vita altrui è un giocattolo da bistrattare a loro piacimento dei testi sacri (pure mal letti, interpretati, filtrati e travisati) al fine di strumentalizzare ancora una volta tramite il loro cupo verso di uccelli del malaugurio la vicenda Englaro.
Che SCHIFO!!!
Paragonare poi una persona in coma da 2 anni (sottoposta ad un intervento sperimentale il cui risultato non mi è chiaro, almeno in termini umani) con una in coma da almeno 20 e ponendoli sullo stesso piano (nonostante sia evidente che persino gli stati di coma sono diversi) mi sembra un espediente puerile a cui purtroppo abboccheranno tanti polli…
Mah, a prescindere dalle inevitabili strumentalizzazioni che verranno, sta poverina mi fa pena. Una cavia…
ma casi di risveglio dal coma vegetativo permanete nei primi anni si sono più meno verificati anche altre volte, ma mai dopo 17 anni. mi meraviglio di certi quotidiani che diffondono notizie così ambigue e capziose.
Occorrono più notizie per capire esattamente di che cosa si tratta. Esperimenti di questo tipo tendenti alla riattivazione di funzioni vengono portati avanti da tempo, almeno da quando si è riusciti a conoscere più dettagliatamente (utilizzando la risonanza magnetica funzionale o la PET) le regioni precise del cervello che governano determinate funzioni. E’ dunque logico che, stimolando quelle determinate aree, le funzioni si ravvivano. Però la coscienza è un fenomeno complessivo e dinamico, organizzativo. Non vorrei che si arrivasse al concetto di un “coma” meccanicamente allargato, scambiando tutto questo come un “successo”. Tra l’altro è un poco sospetta questa “tempestività” della scoperta proprio nel momento in cui si sta concludendo il caso Eluana. Cioè si vuol far credere al “popolino” che stimao commettendo un assassinio perché in fondo, con un buon elettrodo, Eluana ritornerebbe a correre in automobile. Questa però è una carognata.
Sto con la tesi di Ignazio Marino: il punto non e’ se ci sono possibilita’ di riprendersi.
Anche se dopo 5 anni si tornasse a vivere come prima (e non c’e’ un lontano barlume che possa accadere una cosa del genere) deve sempre valere la volonta’ dell’individuo.
Cosi’ come per una amputazione posso decidere di subire una operazione che mi salverebbe la vita, o per una emorragia accettare una trasfusione se sono testimone di Geova, cosi’ se sono in stato vegetativo persistente e ho detto in anticipo che non voglio alimentazione e idratazione forzate deve essere fatta la mia volonta’, e non quella di nessun altro.
nell’articolo non viene specificato, o non lo riesco a trovare io, se si trattasse di situazione dichiarata “irreversibile” o no
ha ragione Daniela: giornalismo capzioso.
la medicinia è una cosa seria, inadatta a titoloni tendenziosi.
è già un bel coraggio guardarsi allo specchio dopo i 50 anni chissà risvegliarsi in quelle condizioni… comunque speriamo in bene…
Toh, oggi la Scienza è la Nemica…
forse perchè dimostra che non è dimostrabile l’irreversibilità di nessuna situazione neurologicia e manda gambe all’aria la sicumera dei giudici che hanno deciso che la situzione di Eluana è sicuramente irreversibile (una delle premesse principali per l’esecuzione della sentenza)? mah!
Ho sentito in televiosione, qualche settimana fa, Ignazio Marino dire che non esiste nessun risveglio documentato scientificamente dopo la dichiarazione di morte cerebrale.
Ho adesso letto su una rivista assolutamente non scientifica, letta dal barbiere, il caso di un givane, leonardo Riccioli, dichiarato pronto in seguito ad un incidente ad essere considerato donatore di organi, che si è ripreso totalmente e, dopo il risveglio, conduce una vita del tutto normale e si è pure laureato.
Qualcuno sa qualcosa di più del poco che si riesce a reperire in rete?
Sarei curioso per sapere chi racconta le balle più grosse.
Egr. sig. Vito
mi sa che lei di neurologia ne sa come un barattolo di marmellata vuoto.
Foss’anche che certi stati di SVP, siano reversibili ( al momento è assurdo ), il fatto nel caso di Eluana è il RISPETTO della SUA VOLONTA’! E si informi bene ( se non l’ha fatto ) sul caso di Eluana.
Con stima e senza rancore.
@Ottopermille
Sottoscrivo tutti i dubbi!
Premetto che la mia conoscenza in materia è puramente auto-indotta, quindi niente affatto affidabile (mi basta saperne un pelo di più di qualche tonnellata di giornalisti)
Aggiungo che occorre considerare che:
1-Ogni trauma è un caso a sè stante, e quindi le dichiarazioni del dott. Cordero appaiono quantomeno troppo ottimistiche rispetto alla realtà dei fatti (se è il primo caso documentato, come ancora “certificano” solo un paio di giornali e nessuna rivista scientifica [aspettiamo di leggere le prove fornite su non-sappiamo-ancora-quale-numero-del-Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry], a maggior ragione occorrerebbe usare cautela: è il caso di dire che un quarto di una piuma di mezza rondine non fa primavera. Bisogna – tra l’altro – considerare che tra stato vegetativo permante e persistente ci possa essere una zona d’ombra, per cui qualche elemento “a favore” dell’uno può far pendere l’ago della bilancia verso una parziale riattivazione di alcune funzionalità cerebrali – si badi, solo alcune. Qui il tempo è una variabile “pesante”, e si uniforma al 3° corollario di Whitehead del 2° principio della termodinamica, che più o meno recita: “una barca lasciata alla deriva, forse non affonda subito, ma difficilmente vince la coppa America, figuriamoci due!”.
2-il fatto che la paziente risponda ad alcuni stimoli elementari non significa affatto che possa recuperare nemmeno parte delle funzioni cerebrali più elevate.
3-Lo stesso medico “pare” (ma qui le fonti giornalistiche fanno partigianeria, come al solito, e forniscono lacunose e vaticinanti versioni pro domo sua) abbia escluso una reale vantaggio per casi come quello di Eluana.
4-la strana “tempestività” con cui viene data la notizia
Quindi:Attendiamo con calma ulteriori e molto più circostanziati responsi!
@vito
La scienza è nemica da sempre, ma solo della chiesa.
In un momento diverso, anche solo 5 anni fa, la chiesa e i cristicoli su questo caso se ne sarebbero usciti con assurdità del tipo “Esperimenti del Dott. Frankenstein”.
Ciao a tutti
@ Vito
La scienza non è mai nemica di nessuno, dato che dalla conoscenza non può provenire alcun male (contrariamente a quanto riteneva chi ha scritto la storiella di Eva e Adamo).
Le sue applicazioni invece possono anche essere pericolose e dannose.
Ma non mi sembra questo il caso.
Ciò che dà fastidio a me e a tanti altri commentatori di questa notizia, è che come al solito è stata fatta disinformazione. Perché giornali e tg non sono capaci di dare informazioni serie e complete? Perché non pubblicano una risonanza del cervello di una persona normale, di una in coma vigile e di Eluana, con commento di un medico, in modo che la gente possa capire le differenze? Perché si deve sempre speculare sull’ignoranza?
Sul Carlino era riportato il commento dei genitori di questa ragazza riguardo il caso Englaro. Dicevano che non erano in grado di giudicare, non conoscendo nel dettaglio le condizioni di Eluana. Sottolineavano il fatto che ogni caso è diverso. La loro speranza è che la figlia continui a migliorare: se la situazione rimanesse quella attuale, certo non esulterebbero.
@Vito
no, guarda, non è proprio la scienza ad essere nemica, continuano ad esserlo invece le teste di pinolo. Per tali teste di pinolo potrebbe andar bene anche continuare a vivere da zombie o da piantine da appartamento. Contenti voi!
appunto, contenti loro…ma io preferisco disporre della mia vita come mi pare e una vita da zombie non si può considerare tale.
@vito
(che comunque nn replica mai ai messaggi dopo aver fatto una magra figura)
se per te è vita essere uno zombie, vai ad haiti.
il fatto che la ragazza – cavia in questione ora ubbidisca a ordini semplici non significa “ora la ragazza ha recuperato coscienza di sè, parla e ragiona”.
Che sia fatta la mia VOLONTA’!!!!
….e non quella di un’altro, per di più dalla moralità depravata come i gerarchi cattodemen!!
@ vito
La scienza NON è nemica del progresso se viene usata al beneficio collettivo, bensì dell’oscurantismo millenario medievale imposto dal papato (Galileo e Giordano Bruno sono gli esempi più chiari) il quale (oggi il vaticano) tenta di arrampicarsi su specchi sempre più scivolosi ed oliati con la ragione.
Il problema è la strumentalizzazione di un esperimento in cui ci si trovi due condizioni differenti (prime fra tutte il tempo del coma vegetativo e l’estensione qualitativa e quantitativa del danno riportato) la cui pretesa è di parificarle onde poter strumentalizzare un caso che (quello di Eluana Englaro) dal punto di vista medico è irrecuperabile.
Non solo: l’esperimento condotto sul giovane in coma vegetativo ha riattivato alcuni circuiti neuronali (almeno così è stato detto) con un chiaro significato clinico, ma cosa ha significato umanamente? Ha mosso di qualche centimetro un dito? Ha percepito dolore? Ha mosso una palpebra? L’esperimento ha avuto un’indubbia rilevanza a livello cellulare, ma come ha reagito l’organismo intero? Queste sono le domande a cui bisognava rispondere (ed ovviamente nessuno ha risposto)!!!
Il sistema nervoso umano è una macchina estremamente specializzata e complessa, ma il principio di base è quello di un circuito elettrico chiuso (i nervi) associato ad un processore di calcolo plastico (l’encefalo ed il midollo spinale), ovvero capace di parziali e limitate modifiche nel tempo: se una parte del processore viene danneggiata la funzione non può essere recuperata facilmente ed efficientemente (altre zone tendono a prendersi il compito, ma non essendone deputate non sarà mai come la zona che lo svolgeva), se perdi un dito (non te lo auguro) la zona del processore che lo controllava viene riadattata ad altre funzioni.
Se il circuito viene interrotto da un qualunque evento, il segnale elettrochimico veicolato dai nervi danneggiati non può più passare in quanto i nervi non sono capaci di rigenerarsi (questo vale anche per i collegamenti interni al processore).
Dopo questa parentesi sul funzionamento biologico del cervello umano, sappi che esperimenti siffatti riferiti dai telegionali vanno presi con le pinze proprio per le ragioni che ho specificato nel mio intervento prcedente: le notizie date sono spesso inconcludenti e/o incomplete al fine di far capire davvero l’esperimento e la sua utilità: per questo si devono leggere le pubblicazioni scientifiche per poter dar credito ad una notizia grossolana riportata da un telegiornale!!!
chi ha orecchi intenda.
…lasciate stare ‘sto Vito sarà qualche emissario del PDL o del PDmenoL o meglio dell’UDC o dell’avvenire o non chi ce l’ha mandato!!
ma qualcuno di voi ha visto il titolo apparso oggi sulla stampa?
” Eluana torinese riportata in vita dal coma”
Propongo una protesta scritta da parte dell’UAAR per un titolo cosi infido, degno di un cattogiornalucolo di provincia,( o forse la Stampa lo e’.)
@ Flaviana
Se pensi possa essere utile, alla lettera di protesta contro tale orribile e illusorio titolo, aggiungi anche la firma di un ex-comatoso padovano.
Roberto
@fox o roberto
perchè no?
se ha ripreso l’uso degli arti e vuole firmare, può firmare anche lui.
se invece è come un pupazzo a letto la vedo dura.
Dal blog dei genitori di Greta:
“Sono rimasta disgustata sia dagli articoli di questi giorni sui giornali sia dai servizi televisivi. Chi conoscela storia di Gig (mi permetta la confidenza) sa perfettamente che la situazione di Greta è cosa ben diversa da quella di Eluana. Non posso che essre dispiaciuta per la strumentalizzazione che, a mio modesto avviso, è stata fatta della storia di Sua figlia per accostarla a quella di Eluana e per dare sostegno a chi non condivide la scelta della famiglia Englaro. Si vuole così fare credere che la scelta degli Englaro e la via dagli stessi percorsa sia sbagliata e che Eluana possa “risvegliarsi” come Greta. Peccato che le condizioni siano profondamente diverse e che parlare di “risveglio” sia del tutto improprio.”
RISPOSTA DELLA MAMMA DI GRETA:
“Quello che ha espresso lei è esattamente la verità. E’ da ieri mattina che noi siamo letteralmente assaliti dai giornalisti che vorrebbero entrare in casa e fotografare Greta. A loro la notizia scentifica non interessa minimamente, non l’hanno neanche capita. Per loro è importante che la notizia faccia scalpore, non pensando che in questo momento ci sono altri genitori come noi che pensando al miracolo si fanno un sacco di illusioni. Sul giornale che è uscito in Toscana Greta addirittura ballava con il papà. Forse mi sono persa qualcosa e devo andare a prenotare il veglione per capodanno….Ho ricevuto un sacco di telefonate da parenti e amici che si sono illusi che veramente fosse successo un miracolo….Ed è di qualche minuto fa il fatto che alcuni giornalisti hanno rintracciato la scuola di teatro che frequenta l’altra mia figlia (minorenne) e sono andati ad assiedarla…. Detto questo penso che nessun giornale valga la pena di leggere e idem per i vari telegiornali. Scusate per lo sfogo e sappiete che se mai avverrà il “miracolo” sarò io stessa a dirlo al mondo intero. mamma Laura”
GIORNALISTI: VERGOGNATEVI, SE NE SIETE ANCORA CAPACI.
@ Vito
Ti sei unito al coro degli sciacalli