Russia: si fa strada il culto di “santo Stalin”

In Russia, il culto della personalità di Stalin è da decenni sfociato in una forma di vera e propria religiosità popolare, tanto che alcuni settori di credenti e della chiesa ortodossa e persino gli eredi del Partito Comunista chiedono esplicitamente la beatificazione del dittatore. Le alte sfere ortodosse parlano di “blasfemia”, ma in alcune chiese sono addirittura comparse icone religiose che raffigurano Stalin. L’arciprete Vsevolod Chaplin spiega che per alcuni Stalin è “quasi uno zelante ortodosso”, ma afferma che “non ebbe nemmeno un momento di pentimento e quando ridiede libertà alla Chiesa, lo fece solo per interesse politico”.
Secondo una ricerca della All-Russian Public Opinion, quasi la metà degli intervistati giudica “positivo” l’operato di Stalin: in Russia la sua figura viene sottilmente rivalutata, anche con l’indiretto supporto governativo, per esaltare la potenza russa. In questa strategia rientra anche il revisionismo di stampo religioso: verso la fine della sua vita, Stalin avrebbe assunto secondo alcuni “posizioni cristiane”, tanto da essere ritenuto un “segreto credente”.

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63 commenti

Simone De Lorenzis

C.V.D.: Religione&Politica: un binomio eccellente per tutte le Dittature

Sergio

Gramsci, Stalin … mancano all’appello Kruscev e Gorbacev, ma forse arriveranno anche loro.
Siamo tutti credenti, anche se non ce ne rendiamo conto o lo neghiamo. Tutti siamo alla ricerca di qualcosa, del senso della vita, dunque di Dio.

Bruno Moretti Turri

@ Sergiotroll

Se il senso della vita fosse l’osceno dio dei monoteisti…
io, astronomo, pregherei gli asteroidi di impattare contro la Terra.

Meglio la fine dei dinosauri che ridursi a indecente cristicolo o maometticolo.

A me è andata bene.
L’amore per la scienza e l’astronomia mi hanno guarito dall’osceno cancro morale del papismo a 12 anni.

A 19 me so’ fatto ‘na canna e so’ guarito pure dal marxleninismo.

rolling stone

.. del senso della vita, DUNQUE, del castoro che incarta la cioccolata ..

Giona sbattezzato

Cercare il senso della vita con stalin o con dio e’ come segarsi una gamba e ingoiare veleno per diventare centometrista alle olimpiadi. Se io sono credente anche se lo nego, allora sarei triplamente fesso, una volta perche’ credo, una volta perche’ non me ne accorgo e una volta perche’ lo scopro leggendo sergio che se ha ragione allora certo conosce i pensieri di tutti…
Non sono il piu’ furbo, ma neanche io vivo col cancro della religione, non mi sono mai ammalato pur vivendo in mezzo agli infetti.

Valdesius

Io voglio Sant’ Hitler, protettore dei Nazingher.

E che si faccia festa il 30 febbraio!

Bruno Gualerzi

Non condivido certe critiche che alcuni hanno mosso al commento di Sergio… che ritengo invece contenere almeno un dato inequivocabile.
Lui dice: siamo tutti credenti, anche se non ce ne rendiamo conto o lo neghiamo. Personalmente condivido molto di questa affermazione, quale che siano le conseguenze che poi ognuno ne può trarre. E per non farla troppo lunga, mi avvalgo, come per altre volte, di una citazione da Nietzsche (che non è l’oracolo – ha detto anche tante stupidaggini – ma che secondo me anticipa in questo caso bene ciò che stiamo verificando).
Da ‘La gaia scienza’ – libri III, par. 108:
“Dopo che Buddha fu morto, si continuò per secoli ad additare la sua ombra in una caverna – una immensa orribile ombra. Dio è morto: ma stando alla natura degli uomini, ci saranno forse ancora per millenni caverne nelle quali si additerà la sua ombra. – E noi – noi dobbiamo vincere anche la sua ombra”
Ora, non so se occorreranno millenni per liberarci di questa ombra, o se basterà meno tempo, ma quel che è certo è che, ora come ora, molti che credono di aver ‘ucciso dio’ lo hanno solo SOSTITUITO CON LA SUA OMBRA.
A volte ancora più mostruosa (per es. Stalin, ma certamente non solo lui) del dio stesso. La grottesca proposta di ‘santificarlo’ non deve trarre in inganno: è l’espressione – diciamo così – di una patologia nel suo momento parossistico, ma è pericoloso negare l’esistenza della malattia che ne sta alla base. E’ pericoloso negarla (‘rimuoverla’, per usare il linguaggio della psicanalisi) perché rischia di riscontrarne gli effetti quando sarà troppo tardi per curarla.

Sergio

@ Tutti

Grazie dei complimenti. Ma possibile che non vi siate accorti dell’ironia? Non è il primo messaggio che mando, anzi non so quanti ne ho già mandati, e dovreste sapere come la penso.
Bruno Moretti Turri, sei astronomo? Sapessi come t’invidio. “E quindi uscimmo a riveder le stelle.”
Penso persino che questa scienza sia il miglior antidoto contro le fesserie religiose.

Bruno Gualerzi

@ Sergio
Credo di aver inteso – avendo letto con interesse tanti tuoi commenti su questo blog – il tuo intento ironico… ma, con un intervento in attesa di approvazione… ti ho preso sul serio al di là delle tue intenzioni.

Sailor-Sun

Le conversioni in punto di morte (o poco prima) sono le balle più usate dalla chiesa come revisionismo storico.

Maybe

Non mi stupirei se anche il PluriOmicidaNonSoNemmenoIoQuantiPoveracciHoSterminato Stalin verrà beatificato e difeso dalla chiesa, dopo aver difeso Hitler ai suoi tempi questa pare addirittura una passeggiata ^.^

@Bruno Moretti Turri

io a 12 mi sono fatto una canna e sono guarito dal marxleninismo a 19 me ne sono fatta un’altra e sono guarito pure dalla “politica” 😀

MAC

Beh non dimentichiamo che Stalin è stato pur sempre un seminarista per diversi anni al seminario di Tbilisi…..

Andrea B.

# rolling stone scrive:
>19 Dicembre 2008 alle 7:31

>.. del senso della vita, DUNQUE, del castoro che incarta la cioccolata ..

E io credevo che fosse una marmotta, ora sono in crisi esistenziale… 🙂

vito

caro Gualerzi…hai ragione!
Il problema è che la ricerca di Dio è una “necessità” per ogni uomo (magari anche solo con la negazione più violenta)… il problema è incontrare un’idea di Dio che faccia crescere la tua umanità e non la riduca.

stefano

Josiph Visiaronovic Jugasvily? detto S’talin (d’acciaio) ? stiamo parlandodi di lui? alleato di Hitler? assassino sanguinario di 7 milioni di russi? allora sì, santo subito…

Bruno Gualerzi

Ogni totalitarismo ha come modello – tanto più imitata quanto più dice di volerla combattere – una teocrazia. Dello stalinismo, in questo senso, è stato già detto tutto… e non devono sorprendere più di tanto queste apparentemente incomprensibili manifestazioni.
Il problema è non rendersi conto che pure dalle nostre parti i ‘culti della personalità’ abbondano. Con conseguenze per fortuna non ancora così tragiche come per un un recente passato…
Almeno non ancora.

stefano

x Gualerzi.

hai ragione infatti in itaGlia si prende a modello, quasi un culto, uno statista alto un metro e 40 con i capelli finti 🙂 bugiardo compulsivo però non credo sia pericoloso come Stalin o Hitler, al massimo lo paragonerei ad un mediocre cabarettista per cui tale tale nuovo culto popolare lo chiamerei “cabarettismo mediaticamente indotto ai bischeri di ogni regione d’italia” 🙂

Halftrack

“Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana… e non sono sicuro della prima.”
Albert Einstein

Popinga

“Verso la fine della sua vita, Stalin avrebbe assunto secondo alcuni “posizioni cristiane”, tanto da essere ritenuto un “segreto credente”. Esattamente come Gramsci.
Tra un po’ scopriremo che in via Gradoli le BR celebravano messa e che Andreas Baader portava il cilicio. Erano tutti cristiani.

stefano

x Popinga

macchè, molto di più! pensa che Platone Aristotele e Pitagora erano cristiani senza sapere di esserlo 🙂 e Giulio Cesare prima di morire si convertì al cristianesimo! come dici? ai tempi di Cesare il cristianesimo non esisteva ancora!? appunto, è un miracolo!!!!! 🙂

Bruno Gualerzi

@ Popinga
Però le BR (Andreas Baader non saprei) i loro riti sacrificali li celebravano e come! E tantp più tragici in quanto la vittima da immolare era allo stesso tempo simbolica (‘ucciderne uno per educarne cento’) e reale.

Andrea

Il vaticano ha fatto santi i papi dell’inquisizione, che i russi facciano santo Stalin.

Ciao a tutti

Andrea

Il vaticano ha fatto santi i papi dell’inquisizione, che i russi facciano santo Stalin.

Ciao a tutti

Vassilissa

Notizia OT ma è interessante per capire il panorama russo:
un’esponente di governo ha proposto una legge che vieti ogni esibizione di Babbo Natale perchè non fa parte della tradizione della santa madre russia.
Solo l’autentico Nonno nonmiricordo cosa potrà portare doni ai bimbi o pubblicizzare dolci e affini.

In un contesto di nazionalismo spinto vedrete che anche il buon Josip verrà sdoganato, e se ha commesso qualche peccatuccio si sorvolerà, tanto si sarà pentito in punto di morte…

giancarlo

Sarebbe comunque in ottima compagnia : se non sbaglio Costantino il grande viene venerato come santo da qualche chiesa in oriente, e il prode Carlo Magno che diffuse il Cristianesimo presso i Sassoni ecc. compiendo stragi memorabili, fu anche lui proposto per la canonizzazione.

Aldovaldo

Chiedo la santifihazione di Pinochet!

(l’accento toshano mi dona)

Otto Permille

E’ bene non giudicare la storia quando non la si è studiata. Stalin non è Hitler. Uno ha trasformato la Russia da un crogiolo medioevale in una grande potenza moderna. L’altro ha trasformato la Germania in un cumulo di rovine. A questo punto, se vogliamo fare di ogni erba un fascio, diamo pure del criminale anche a Napoleone, visto che i metodi sono poi sempre gli stessi. Però, senza Napoleone non sarebbe esistita l’Europa moderna. Vedete voi!

Bruno Gualerzi

@ Stefano
Certamente il nostro ‘statista’ non è pericoloso come Stalin e Hitler, ma intanto molti aspetti del culto della personalità che fu riservato a Mussolini sono pari pari riservati a lui… mentre come sempre in questi casi non è tanto Lui ciò a cui bisogna guardare, quanto a ciò che intorno a lui si è andato formando. In un altro contesto storico/culturale il caporale/imbianchino Hitler probabilmente sarebbe finito a declamare il suo Mein Kampf in una clinica psichiatrica, mentre il seminarista Josip Vissarionovic sarebbe diventato un pope di campagna… e invece sappiamo come siano riusciti ad incarnare per tanta gente – e non tutti sprovveduti, si pensi ad un Heidegger, tanto per dirne uno – l’Atteso, il Messia. Qui da noi, una mente lucida come Benedetto Croce, ha impiegato un bel pò di tempo per ricredersi dal suo considerare il fascismo un sorta di fisiologica, e quindi passeggera, ‘crisi di crescita’ della società italiana.
Quanti bravi italiani oggi, sull’onda del revisionismo imperante, considerano Mussolini tutto sommato un bravo (per il Fini dell’altro ieri il più grande di tutti) statista? C’è stata poi la ‘macchia’ costituita dalla sua alleanza con quel paranoico di Hitler, in un contesto, tra l’altro di conflitto mondiale non certo provocato da lui, ma a parte questo…
Quanti bravi italiani considerano le intemperanze verbali del Nostro, come del suo compare Bossi, più che dei pericolosi segnali di involuzione culturale semi-barbarica, dei simpatici tratti propri di personalità fuori del comune?
Berlusconi, se non altro per ragioni anagrafiche, uscirà di scena, ma il consensi che si è coagulato intorno a lui, non sparirà tanto presto, e se questa crisi economica di cui nessuno conosce verosimilmente l’esito, si aggraverà ulteriormente… ecco lì pronto il terreno per il prossimo ‘Uomo della Provvidenza’.

Rognardo

Il comunismo ha tutte le caratteristiche di una religione monoteista dogmatica, è logico che abbia sviluppato i suoi santi. La santificazione di stalin non è una novità, quand’era ancora in vita veniva divinizzato ed insieme a lui tutte le altre figure, a dir poco deteriori, del comunismo, da lenin a mao a pol pot, a kim jong etc. il buffo è che le reazioni dei creduloni in questa religione-partito, quando si pongono delle critiche, è la medesima che hanno i creduloni cristiani o islamici: spettacolari arrampicate sui vetri, tanto ardite quanto esilaranti. Con il crollo del mito del paradiso in terra dei lavoratori, i creduloni comunisti si sono ritrovati senza divinità credibili sulla piazza, così l’antica superstizione cristiana ha lentamente inglobato le divinità comuniste, un po’ come fece con quelle pagane…

Pelizza Simone

@Otto PerMille

Invece credo proprio che Stalin e Hitler si assomiglino molto. Entrambi volevano trasformare le rispettive nazioni in grandi potenze, ed hanno sacrificato a tale ambizione milioni e milioni di vite umane. Entrambi hanno usato metodi terrificanti per raggiungere i loro scopi: deportazioni, campi di lavoro forzato, guerra totale e genocidio (come definire altrimenti la politica adottata dal Cremlino nei confronti di molte minoranze etniche dell’URSS, tipo tedeschi del Volga e cosacchi ?). Per un certo periodo, i due dittatori sono stati pure alleati, e si sono spartiti l’Europa orientale con gravissime conseguenze per i popoli di tale regione. Quindi, sono molto più simili di quanto si creda (o si faccia finta di credere).
La differenza principale risiede nel fatto che Stalin ha vinto il secondo conflitto mondiale, Hitler no. E la Storia la scrivono quasi sempre i vincitori, specialmente se sono in grado di vendere bene la loro versione dei fatti. E in questo, il regime sovietico è stato veramente un maestro, almeno sino alla fine degli anni Ottanta. Oggi Putin ha semplicemente recuperato tale abilità, rinnovandola per l’età globale in cui viviamo.

P.S.: Pure Napoleone è stato un grande criminale. Ad esempio, le sue truppe hanno fatto macelli sia in Italia che in Spagna, scatenando la resistenza armata delle popolazioni locali (vedi insorgenze e nascita della guerriglia). Per non parlare della repressione interna, affidata alle abili mani di Fouché.

MAC

@Vassilissa
Si tratta di Nonno Gelo (Ded’ Moroz) che in pratica esplica le stesse funzioni di Babbo Natale.
Secondo me non è così retrogrado nè negativo rifiutare qualche volta le sostituzioni di una figura (fittizia)tradizionale con un’altra (fittizia) importata dalla cultura dominante. Mi sembra positivo dal punto di vista della molteplicità culturale.
@Bruno Gualerzi
In effetti, visto il discredito che investe la gran parte del mondo politico italiano, quello che temo è l’apparizione di qualcuno con sufficiente carisma che prometta a tutti di fare “piazza pulita” del sistema democratico che ha creato tanto casino. Per ora ci salva l’inconsistenza dei maggiori protagonisti della vita politica italiana: sono troppo ridicoli. Ma in futuro chi sa….

Toptone

Evidentemente i russi sono così abbonati a guerre, oppressioni, stragi ed orrori che cercano sempre occasioni per magnificarne i più grandi protagonisti.

Tra 50 anni Putin salirà sugli altari ortodossi, e Stalin lo aiuterà a salire i gradini.

Red Passion

Io ho sentito dire che Papa Woitila poco prima di morte ha lasciato l’abito si è fatto una sana trombata e poi ha urlato a squarciagola: Dio non esiste! e si è sbattezzato da solo. A quel punto hanno chiamato Milingo per esorcizzarlo, ma, vista la donna ancora mezza ignuda, ha esclamato: Evvaii! E si è lanciato in un’orgia collettiva. Poi tutti i presenti hanno convenuto nel non far trapelare nulla all’esterno, per non destare scandalo. E così fu! Cmq Woitila si è sbattezzato ed io lo so per certo!
PS la notizia è tanto vera quanto la conversione di Gramsci

Ernesto

In Italia succede lo stesso con la figura di Mussolini, che in molti tentano “sottilmente di riabilitare”.

Stefano Bottoni

La notizia non mi stupisce più di tanto. Anzi, per nulla. Infatti, come ebbi modo di dire in passato, le dittature non fanno altro che sostituire un dio trascendente a un dio immanente. Da questo punto di vista il fascismo, il nazismo, lo stalinismo e il maoismo furono religioni in tutto e per tutto. Mussolini aveva sempre ragione. Un alzo di sopracciglio di Hitler e il destinatario, come minimo, si sarebbe trovato in un lager, oppure con una capsula di cianuro in bocca. Quando Stalin si alzava di cattivo umore, un suo protetto avrebbe potuto trovarsi su un treno diretto in Siberia. Mao Zedong ebbe a dire che “ribellarsi era sempre giusto” e la rivoluzione culturale fece milioni di vittime soprattutto fra insegnanti che furono entusiasti sostenitori della rivoluzione maoista. Pol Pot fece giustiziare chiunque sapesse leggere e scrivere (ma anche chi semplicemente indossasse un paio di occhiali).
Sempre di religione (o meglio, di fanatismo religioso) si tratta. Le conseguenze non devono stupire. Chi si ricorda che fu santificato pure Carlo Magno?

Stefano Grassino

Quando Stalin era vivo era temuto e rispettato. Dopo morto, per puro calcolo politico venne infangato ed oggi per un’altro calcolo politico torna ad essere esaltato. Secondo me lo storico serio deve esere molto vicino al pensiero del matematico: freddo come i numeri. In questo sito, nonostante ci dichiariamo razionalisti, di razionalità e di analisi seria e lucida non ne vedo molta. Può anche darsi che sia io a non capirla o che faccia un errore basato su di una presunzione che ho e che non mi riconosco; vorrei soltanto sottolineare che non si può liquidare un periodo storico come la rivoluzione Russa, gli anni che vanno dal 1933 al 1953 ed il loro capo con tre battute. Certo, santificare un uomo politico ( a meno che non sia una provocazione abilmente cercata) è sempre un pò fuori luogo.Un non credente può accettare la santificazione di S. Luigi che ha trascorso la sua vita tentando di sfamare i trovatelli delle vie di Roma ma quando la chiesa, come è stato ricordato, ha fatto santi i papi dell’inquisizione allora mi cadono le braccia. Oltretutto non capisco cosa possa avere a che fare un uomo politico con il fattore religioso, inteso come idealizzazione. Non sarà mica opera della CCAR che vuole allungare le mani su tutto ed il contrario di tutto?

Vassilissa

ma vedi MAC
un conto è difendere le proprie tradizioni e il bagaglio culturale di un popolo, un altro è vietare per legge un personaggio o una festa. Con questo ai bambini russi dovrebbe essere vietato leggere le fiabe dei Grimm o Andersen e consentire solo quelle di Afasief.
E’ la stessa polemica che c’è da noi per Halloween, se ai bimbi piace anche il babbo natale vestito di rosso, oltre a quello vestito di blu ghiaccio, che facciamo glielo proibiamo?
Certo i russi, come è successo a noi dopo la guerra, sono stregati da tutto quello che c’è di occidentale, babbo cocacola in testa.

Massi

Stalin è stato un feroce dittatore: perché lo è stato anche con i suoi.
Ma ho come l’impressione che tanti “democratici nostrani” non sia questo che non riescano a perdonare a Stalin, ma il fatto di aver sconfitto il nazifascismo (cioè loro).

Maurizio D'Ulivo

@ MAC
Si potrebbe anche dire che Stalin ha prima di tutto concorso a invadere e smembrare la Polonia insieme ai nazisti.

Si potrebbe anche dire che lo ha fatto con gli stessi mezzi di Hitler (massacro degli ufficiali polacchi a Katyn, che per anni l’URSS ha cercato di attribuire ai nazisti mentre invece lo aveva commesso con il suo esercito).

Si potrebbe anche dire che quando Hitler attaccò l’URSS il confine fra questa e la Germania era presidiato da forze sovietiche in massa e in pieno assetto di guerra: ma erano preparate e disposte per una guerra di tipo offensivo (chissà come mai, eh?) e non si aspettavano di doversi difendere: è per questa ragione che furono travolte dall’esercito tedesco.

Si potrebbe dunque dire che con un altro al posto di Stalin l’URSS forse non sarebbe nemmeno stata attaccata da Hitler o, se comunque lo fosse stata, avrebbe saputo reagire ben prima anzichè andare incontro a quasi due anni di rovesci prima di riuscire a invertire la tendenza.

Si potrebbe anche dire che quanto a persecuzione di ebrei e omosessuali Stalin e Hitler si assomigliano molto, sia come crudeltà dei metodi che come pervicacia di azione.

Si potrebbe poi dire che nei confronti dei religiosi e degli avversari politici Stalin sia stato addirittura peggiore di Hitler (sono agnostico, ma questo non significa affatto giustificare un massacro di una persona religiosa).

La differenza più sensibile fra questi due funesti personaggi è che uno ha perso una guerra e l’altro l’ha vinta, per cui il secondo ha avuto potere, modo, tempo e mezzi comunicativi in abbondanza per nascondere le proprie terribili malefatte o spacciarle addirittura per meriti.

Del nazismo invece, che per fortuna del genere umano è stato annichilito dalla guerra, abbiamo saputo tutto senza grandi filtri.

La vera differenza secondo me sta qui.

(ovviamente quando parlo di Stalin mi riferisco allo stalinismo in senso lato, ma non estendo affatto la mia valutazione al comunismo che secondo me, nella sua accezione migliore, è stato una cosa ben distinta).

Paolina

Se i russi vogliono santificare Stalin significa che un virus si è introdotto nel loro cervello. Stalin è stato un pazzo paranoico che, come Erode e certi imperatori romani, se l’è presa innazitutto con i parenti. A proposito della grandezza della nazione mi chiedo cosa avrebbe potuto fare contro i nazisti se non ci fossero stati gli aiuti americani. Attuò l’industralizzazione forzata della Russia, ma a quali costi?

CandyFruit

comunque sia io Stalin lo vedrei bene nel pantheon cattolico, sarebbe andato d’accordo anche con Ratzinger

MicheleB.

Vedo che molti hanno esplorato il concetto di “equivalente funzionale”.
Ogni ideologia è come una religione: ha un messia, una teodicea, dei testi sacri, dei santi/eroi mitici/semidei, dei dogmi, una liturgia, un fine supremo ed un carattere universale.
Ogni cavolo di ideologia (anche quando non sembrano tali).

Br17is

Beh via, anche De Gasperi nel ’44 diceva che ciò che Stalin stava facendo in Russia era “cristiano, eminentemente universalistico nel senso del cattolicismo”… insomma, tutto quadra, no?

Nathan

Stalin sicuramente è stato quello che ha trasformato il marxismo, una grande filosofia critica, nata ed elaborata da giovani ribelli radicali, in una “religione” senza dio, almeno trascendente, ma con Papi, inquisizioni, processioni, auto da fè etc, tutto il peggio delle religioni costituite. Non a caso si è fatto la sua cultura (non eccelsa) in seminario. Di suo ha aggiunto lo scandaloso e incredibile regresso al culto delle mummie imbalsamate dei tempi faraonici, voluto da lui per Lenin (contro il parere della vedova, credo, e di molti dirigenti bolscevichi) per poter mettere insieme anche la sua salma, in seguito. Purtroppo molti capi comunisti, nelle nazioni asiatiche, Cina, Vietnam, hanno seguito questo orrido esempio. Nella Corea del Nord si è arrivati alla divinizzazione postuma del segretario del partito, Kim il Sung, con creazione di leggende sugli uccelli che si adunavano sul suo mausoleo e simili baggianate, molto comiche se non fosse per un popolo intero che soffre la fame e la oppressione sotto in caro leader, suo figlio.

Third Eye

Visti i santi venerati qui, non fa manco tanto notizia…

Mi immagino già tra i miracoli di Stalin la sparizione di un sacco di miscredenti, chissà di cosa lo faranno patrono…

Stefano Grassino

@ Paolina

Studia la storia prima di parlare. La Russia ha vinto la guerra grazia a se stessa e stai tranquilla, non lo dico io ma tutti gli storici. Secondo i tuoi mi sembrano discorsi da prete.

stefano

a prezzo di molto sangue la russia riuscì a respingere l’invasore nazista bloccandolo nelle nevi di Stalingrado dove trovarono la morte 3 milioni di russi tra civili e militari e circa 400mila tedeschi della Wermacht e delle divisioni SS, ovviamente ad occidente si facevano strada gli angloamericani ma è indubbio che i russi si liberarono della minaccia tedesca praticamente da soli, pagando un prezzo in vite umane perdute ed in danni economici (città distrutte, industrie rase al suolo ecc.) immenso.

Tiziano

Conoscevo un detto che recitava: “Quando una persona non può più far del male (perché morta) tanto vale parlarne bene!”. Ma qui si esagera proprio; non c’è proprio limite alla stupidità umana…

Massi

Santificazioni e demonizzazioni hanno la stessa radice… fideistica.

Massi

… poi ci sono i fatti storici (molto più articolati di certe semplificazioni unilaterali).
Ad esempio, noi tutti sappiamo che gli ebrei uccisi nei campi di sterminio furono sei milioni ma, in verità, i morti nei campi di sterminio furono ben undici milioni.
Gli altri furono zingari, apolidi, oppositori politici, omosessuali, ecc.
Diettro a questa verità soltanto a metà vi è forse la volontà di nascondere qualcosa, onde avvallare altre tesi politiche?
Cioè ci sono vittime del nazismo sconvenienti ancora oggi ad essere ricordate come tali?
Il perché me lo spieghi chi si sente tanto intellettualmente onesto ma così privo di memoria.

Bruno Gualerzi

@ Massi
“Santificazioni e demonizzazioni hanno la stessa radice fideistica”.
Figurati se non sono d’accordo, essendo una tesi che ho sempre sostenuto.
E non tanto in linea teorica (‘teologica’, a suo modo), abbastanza scontata, quanto soprattutto in relazione alle vicende storiche…
ed è per questo che – pur sapendo che è una semplificazione che si usa nel linguaggio corrente (‘Stalin’ sta per Unione Sovietica) – andrei cauto nell’affermare che – come scrivi più sopra – “Stalin ha salvato la Russia dall’invasione nazista”. Direi piuttosto che il popolo russo ha salvato la Russia dall’invasione nazizsta. Anzi, cosa che si dimentica volentieri (la storia, intesa come storiografia, si sa, la fanno i vincitori… e l’URSS in quanto tale ‘ha perso’), è con Stalingrado che l’andamento della guerra ha trovato il vero punto di svolta, che è iniziata la parabola discendente del nazismo come micidiale macchina militare. E questa ‘dimenticanza’, se ho capito bene, spiega anche il tuo giusto richiamo a certe vittime del nazismo giudicate ‘sconvenienti’ e quindi rimosse.
E’ poi significativo, tra l’altro – come tante testimonianze confermano – che proprio sul piano tecnicamente militare le direttive dei Grandi Capi (Hitler da una parte e Stalin dall’altra), in questa come in altre occasioni, si sono dimostrate disastrose, e se, sempre sul piano strettamente militare, ‘successi’ (tra virgolette, perché per me si tratta sempre comunque di sconfitte… ma questo è un altro discorso) si sono ottenuti, lo si deve alle scelte strategiche e tattiche dei capi militari che conducevano le battaglie.
Qualcuno potrà dire che – per esempio sempre a Stalingrado – l’eroica resistenza dei soldati e del popolo russo è stata tale proprio perchè dovuta alla ‘fede’ nel Grande Capo, e forse questo non è da escludere, ma allora – almeno per me – il discorso si sposta sul significato delle guerre in generale che, appunto, sono sempre ‘guerre di religione’ rese possibili dalla disponibilità al sacrificio, cioè a trasformarsi in carne da macello, dei ‘credenti’.

Stefano Grassino

@ Bruno Gualerzi

Era una battuta per dire a tutti due cose: la prima è che trovo aberrante santificare un capo di stato, chiunque sia. Ci ha già pensato la chiesa a comportarsi ignobilmente santificando pontefici inquisitori, corrotti etc. etc. per cui lasciamo ai religiosi tali responsabilità. La seconda è che trovo da parte di tutti voi un modo superficiale di giudicare la storia e gli uomini che l’hanno fatta. Capisco che in due righe non si può fare ciò che gli storici fanno in anni ed anni di ricerche ma allora fermiamoci a discutere sulla assurda storia della santificazione e non entriamo nel giudizio storico.

Massi

@ Bruno Gualerzi
Una volta di più devo dirmi d’accordo con ciò che scrivi.
Ma occorre anche che ti faccia notare che “Stalin ha salvato le Russia dall’invasione nazista” non l’ho scritto io.
Anche per me, comunista, Stalin è stato un dittatore sanguinario (ovviamente non da solo, nessuno può divenire un dittatore senza che altri lo seguano).
Ciò non toglie che nell’ordine dei fatti se non mettiamo tutte le caselle al loro posto giusto si finisce col perdere il quadro delle cose.
E nel quadro delle cose, a differenza di Hitler e del nazismo, Stalin e il comunismo sono morti nel loro letto.
Ancora nel quadro delle cose, in quanto a dittature, fascismo e nazismo stipularono concordati con la Chiesa cattolica e furono alleati, mentre “il bolscevismo ateo, peggior nemico della fede cristiana” (queste le parole di Pio XI nel 1937), fu appunto nemico in campo aperto.
Ricordo che ancora nel ’43, dopo l’armistizio, Pio XII rimprovero alle forze alleate di essersi schierate con la Russia anzichè con i nemici del bolscevismo e questo, da un punto di strategia militare mette sotto un’altra luce anche il patto fra Hitler e Stalin sulla pelle della Polonia: poichè fu proprio l’invasione della Polonia da parte tedesca che il 1 settembre 1939 determinç l’entrata in guerra contro la Germania della Francia e dell’Inghilterra, rompendo cosi l'”accerchiamento sovietico”.
Mi sento a questo punto di poter affermare che solo in questo modo si capisce quali furono le alleanze, gli schieramenti e perché (incluse le responsabilità della Chiesa cattolica).
Altrimenti ci si capisce davvero poco.

Bruno Gualerzi

@ Massi
Tutte le mie scuse per aver attribuito a te quanto aveva scritto un altro (e infatti mi sembrava strano)!! Diamo la colpa alla vecchiaia e alla vista…
In quanto alla distinzione tra comunismo e nazismo, assolutamente d’accordo: anche se il comunismo sovietico e il nazismo sono stati innegabilmente due totalitarismi, tra ideologia comunista – nella misura in cui ha come riferimento teorico il marxismo (oltre che per le vicende che hanno caratterizzato la storia dell’URSS) – e l’ideologia nazista esiste un abisso.
Resta il ruolo di una figura come Stalin: pur in un contesto sociale e culturale non paragonabile, le analogie con Hitler sono innegabili. Anzi, da un certo punto di vista il giudizio su Stalin e sulla ‘teocrazia’ costruita intorno a lui, può essere anche più negativo, in quanto ha deluso le aspettative più che legittime, e sempre attuali, di riscatto di milioni di persone.

Bruno Gualerzi

Scusa Stefano, ma non mi sembra proprio di essere andato ‘fuori tema’, al contrario.
Che la proposta di ‘santificazione’ di Stalin sia grottesca, anzi comica, è un dato di fatto, ma, a me come ad altri nel post, non è sembrata liquidabile solo come tale, e si è cercato di delineare l’humus storico-culturale da cui è potuto germogliare un simile mostro.
In quanto alla storia, porta pazienza, ma mi sono, dotato con impegno direi esistenziale, una mia personale chiave di lettura – inscindibile dalla visione atea – delle vicende storiche, di cui ti ho già dato qualche scampolo, che mi sento di poter adottare senza per questo sentirmi ‘superficiale’.

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