“In questi giorni stiamo assistendo a troppo caos”: sono parole di Beppino Englaro, padre di Eluana, da quasi 17 anni in stato vegetativo permanente. Tutti, aggiungem sembrano “aver perso di vista la tragedia umana”. E si rivolge in particolari ai giornalisti e ai politici, “di qualsiasi schieramento”. Beppino Englaro chiede di “poter rimanere tranquillo in questa fase molto delicata” esortando a “tener sempre presente che per me, per mia moglie, è una tragedia non una festa di piazza”.
Pronta la risposta a papà Englaro del sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella: “il ministero non ha potuto fare a meno di mettere in chiaro alcuni aspetti su quello che il Servizio Sanitario Nazionale può o non può fare: da parte nostra non c’è mai stata la volontà di intromissione nella sfera privata. Siamo sempre stati rispettosi abbiamo del dolore della famiglia che in alcuni momenti ha parlato pubblicamente e ha promosso iniziative legali fino ad una sentenza pubblica”.
Sull’altro fronte, davanti al ministero del Welfare si è svolto questa mattina un sit-in organizzato da Sinistra Democratica, con la partecipazione delle Comunità Cristiane di Base, Articolo 21 e l’Associazione Luca Coscioni: “Sacconi, taci. Non spetta a te decidere su queste cose. Lasciate Eluana e la famiglia in pace” uno degli slogan più forti.
Sulla vicenda di Eluana Englaro è intervenuto anche il presidente della Camera Gianfranco Fini: “è una questione di fronte alla quale ciasuno si confronta con la propria coscienza”. Il parlamento, tuttavia, “non può sfuggire al dovere di legiferare: quando la scienza porta il proprio confine più avanti il legislatore deve rispondere, altrimenti si crea un vuoto legislativo”.
Dal mondo cattolico si è nel frattempo alzata la voce di alcuni sacerdoti di frontiera, autori di un appello, pubblicato sul sito dell’associazione Noi siamo Chiesa. Il documento è critico nei confronti dell’atteggiamento mantenuto dalle gerarchie ecclesiastiche: a detta dei suoi sottoscrittori, “sembra che la pietà sia dimenticata e che non ci sia serenità nell’esaminare la situazione di fatto. […] Sembra che ci si accanisca nei confronti di Eluana e che non si rispettino le sue precedenti accertate dichiarazioni di volontà prima dell’incidente, secondo la testimonianza dei genitori e di altri, e che non si prenda atto della sua attuale perdita definitiva della coscienza”. L’appello si chiude chiedendo di lasciare che Eluana “vada in silenzio e in pace nel Regno della Vita. Per lei e per la sua famiglia”.
L’appello ha già ricevuto una risposta del vescovo di Trieste, Eugenio Ravignani: il documento “non corrisponde all’insegnamento del Magistero della Chiesa, come appare dalle note dichiarazioni della Santa Sede e della Conferenza Episcopale Italiana”.
L’appello di Beppino Englaro: politici e stampa riflettano
9 commenti
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Come sempre, per quel che può servire 🙁 , massima solidarietà alla famiglia Englaro; e grande stima per le posizioni dei cattolici illuminati come quelli di Noi siamo chiesa, non a caso osteggiati dalla Cei e dalle altre voci della chiesa “ufficiale”.
Il fatto che prima o poi, chiunque potrebbe essere interessato da una vicenda analoga, non giustifica il fatto che uno stato dovrebbe offrire leggi chiare e giuste per tutti?
Credevo che le leggi dovessero interessare tutti ed essere giuste, invece scopro che è tutta una questione altamente soggettiva.
mi pare che fini indirettamente abbia voluto far intendere che quella di eluana è una questione talmente personale che la sua valutazione deve essere rimessa alla coscienza individuale, e quindi all’autodeterminazione dell’individuo…non sono certo un suo elettore, ma se questo è il senso mi pare assolutamente condivisibile.
questo perchè il giorno che ci sarà una legge sul testamento biologico, vorrà dire che la stessa proviene dall’oltretevere….aiuto!
solidarietà alla povera famiglia Englaro, sfortunatamente per loro sono nati in italia…
«Eugenio Ravignani: il documento “non corrisponde all’insegnamento del Magistero della Chiesa, come appare dalle note dichiarazioni della Santa Sede e della Conferenza Episcopale Italiana”.»
e allora?
il discorso verte sul fatto che il documento dica cose umanamente condivisibili o meno
il paese delle ipocrisie
Nel nostro bel paese non si devono reclamare diritti, cone fà papà Englaro o come Welbi, bisogna ricorrere ai sotterfugi, in fondo Como è a due passi dalla Svizzera………………con quel che segue, quindi la massima ammirazione per il coraggio di quest’uomo che lotta non solo per se stesso e per sua figlia, ma per tutti noi.
SCIACALLI!!!!!
Al vatiCANO e ai suoi schiavi ( i politicacci ) della vita delle persone, non importa proprio nulla. Per loro un principio vale + di una persona.
Cattolicume dove siete?
S.C.I.A.C.A.L.L.I.
Al vaticano e ai suoi schiav.i ( i politicac.ci ) della vita delle persone, non importa proprio nulla. Per loro un principio vale + di una persona.
C.A.T.T.O.L.I.C.U.M.E. dove siete?
Io Barbara come cittadina italiana non credente nella religione cattolicho il diritto di decidere come vivere e come morire e non secondo i dettami del vescovo di Trieste e company e questo vale anche per Eluana e tutto il resto degli italiani!!!!!!!