Il papa, in una lettera che commemora i 700 anni dalla scomparsa del teologo Giovanni Duns Scoto, ha riaffermato la necessità di un rapporto di armonia tra scienza e fede, affermando che occorre “comprendere, spiegare e difendere le verità della fede alla luce della ragione umana”, cercando la “consonanza tra tutte le verità, naturali e soprannaturali, che promanano da un’unica e medesima fonte”.
Benedetto XVI presenta come modello di questo approccio proprio la figura di Duns Scoto, che cercò di presentare “vari argomenti, tratti dalla ragione teologica” per giustificare l’immacolata concezione di Maria in contrasto con gli orientamenti teologici del tempo, ma che però “era assolutamente pronto anche a rigettare questa persuasione, qualora fosse risultato che essa non fosse in sintonia con l’autorità della Chiesa”. Questo atteggiamento riuscirebbe secondo Benedetto XVI ad unire “la pietà con la ricerca scientifica”.
Benedetto XVI: scienza deve accordarsi alla fede, “modello” è Duns Scoto
71 commenti
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Giovanni Duns Scroto…?
essere “assolutamente pronto anche a rigettare questa persuasione, qualora fosse risultato che essa non fosse in sintonia con l’autorità della Chiesa” sarebbe una cosa razionale e giusta? Sarebbe accettare il confronto?
sarebbe, e lo e’ stato, il totalitarismo teocratico.
Terribile….
sconfortante e anacronistico.
C’è qulcuno che nutre ancora dubbi sul fatto che B16 non ha minimamente idea di cosa sia la scienza? Anche un bambino delle elementari ha una percezione della scienza migliore. Fino a che punto la religione può danneggiare il cervello alla gente?
Quando manderanno la Croce Viola ???
La scienza può servire solo se sostiene i dogmi della fede.
In caso contrario possiamo pure buttarla al cesso.
La cosa incredibile è che lor signori continuano a leggere Duns Scoto, e quanti scrivevano in pieno medioevo, come se da allora nulla fosse cambiato. Come se le scritture (manco a dirlo, sacre) fossero ancora al centro dell’universo.
Non entra nel loro cervello l’idea che gli equilibri tra scienza e religione siano oggi un pochino diversi.
Ma forse è vero: qui da noi in italia in realtà le cose non sono poi troppo cambiate.
Ma per fortuna nel consesso del mondo civile ormai noi non contiamo assolutamente nulla, e questo proprio grazie a benny e ai suoi amichetti, che stanno frenando il progresso civile nel nostro paese, rendendolo un caso ridicolo nel consesso europeo.
E così, mentre altrove la ricerca avanza, noi siamo ancora alle prese con una legge che impedisce la ricerca medica e biologica, una legge degna del medio evo più oscuro.
L’immacolata concezione di Maria e l’autorità della chiesa sono i nostri dilemmi fondamentali.
E di fronte ad essi cosa volete che sia la ricerca sulle staminali?
E allora tutti in coro: “T’adoriam ostia divina, t’adoriam ostia d’amor…” (qualcuno in falsetto, per favore).
“Giovanni Duns Scroto…?”
Battuta troppo facile e scontata, Buttiglione, via! 😀
Scherzi a parte, dal nome ricordo di averlo studiato al liceo, anche se non ricordo esattamente cosa diceva; comunque se non vado errato dovrebbe essere un esponente di quelle correnti filosofiche dalle parti della patristica e della scolastica medievale, ossia fra le più arcaiche ed anacronistiche al giorno d’oggi. Giusto (non vorrei aver detto uno sfondone)?
Duns Scoto… chi è costui? :-O ;_)
Duns Scoto, un teologo vissuto 700 anni fa… un maitre à penser all’avanguardia!
Insomma la scienza scopre un nuovo medicinale ma se non è in linea con la religione cattolica non lo somministrerà a Benedetto e lo lascerà morire tra atroci sofferenze. Ok!!!
Non so se c’è da ridere o da piangere a sentire le str…te di B16.
Anche Duns Scoto, però, che ipocrita, che ruffiano…ecco perché va a genio al bendetto…che Dio li gabia in gloria tuti do, benedeti.
“era assolutamente pronto anche a rigettare questa persuasione, qualora fosse risultato che essa non fosse in sintonia con l’autorità della Chiesa”.
Lo scienziato che piace al papetto è Simplicio, il “cretino” del Dialogo dei Massimi Sistemi di Galileo. Posto di fronte alla inoppugnabile verità del sistema eliocentrico diceva che a rigor di logica l’avrebbe dovuto senz’altro accettare, ma non poteva farlo perchè nelle pagine di Aristotile (o della bibbia, non ricordo bene) era chiaramente affermato il contrario.
ricordiamo al B16 che è inutile a scomodare un poveretto di 700 anni fa i odierni e modernissimi teologi islamici applicano alla lettera negli confronti della scienza la frase “non cade il foglio se il dio non vuole” curiosamente pero non riconoscono la CCAR. Ma sono sicuri che il loro dio è lo stesso??
Chi era Duns Scoto? Ma possibile che non sappiate chi era Duns Scoto?
Grazie che tu sai chi era, hai passato tanti anni a insegnare Filosofia nei licei!!
Volete sapere la verità? Sono diventato insegnante di storia e filosofia senza una adeguata preparazione universitaria (erano gli anni degli ‘esami collettivi’), quindi tirandomi dietro tutti i complessi di colpa immaginabili in merito alla mia ‘professionalità’… e solo in seguito, quando mi sono trovato a dover trasmettere il ‘sapere filosofico’ agli studenti, me ne sono in gran parte liberato constatando quanto fossi stato fortunato trovandomi a dover parlare di certi autori con la mente sgombra, partendo da zero, scoprendoli assieme agli studenti – che lo sapevano perchè avvertiti da me – per la prima volta consentendomi tutta la libertà di giudizio possibile. Gli studenti, dopo tanti anni, me ne sono ancora grati.
Vengo a Duns Scoto. Era uno di quei filosofi/teologi che – dovendo pur fare una scelta tra tutti quanti i manuali di storia della filosofia proponevano di trattare – con atto dettato da puro istinto di sopravvivenza culturale, vergognosamente egoistico, scartavo subito… e non avendone avuto la più pallida idea prima, non l’ho avuta nemmeno dopo.
Adesso ho letto quanto ne richiama B16…
Ebbene, anche i residui complessi di colpa in merito alle mie inadempienze culturali sono spariti!
Talvolta penso di non capire bene (purtroppo) quello che leggo.
Il papa vuole forse dire che per rendere possibile “la necessità di un rapporto di armonia tra scienza e fede” quando uno scienziato dimostra, con le prove, gli esperimenti ripetuti e replicati, qualche nuova “verità”, deve essere pronto a rinnegarla se non è in accordo con quello che dice la chiesa?
Se non ho capito niente, scusate l’intervento.
Se invece è questo che sta dicendo “il raffinato studioso”, penso che i cardinali dovrebbero cercare il modo di eleggere un altro papa.
Perdonatemi, ma secondo le parti virgolettate mi sembra di capire che è “l’argomentare teologico che deve rispettare la ragione” (e non “la scienza che deve accordarsi alla fede”).
Presumo che la “scienza” di cui si parla sia quella “teologica”, che non ha regole diverse dalle altre scienza.
BUON SOLSTIZIO D’INVERNO!
(Qui c’è un sole che spacca le pietre e da voi?)
@
bruno dei
“La scienza può servire solo se sostiene i dogmi della fede”… se li sostenesse non sarebbero più dogmi in quanto ci sarebbere spiegazioni valide…..
Cmq fondamentalmente da quello che ho capito io la questione è la seguente:
“Scienza se dimostri ciò che dice la fede vai bene, altrimenti rimani in disparte e lascia le persone nell’ignoranza”…
Conseguenza logica di ciò….la sicenza deve tacere!
Credo sia questo che intenda B16
Niente da fare. Non mi passano la mia lezione di filosofia su Duns Scoto. Peggio per voi, che rimarrete ignoranti.
@aldovaldo
Insomma la scienza scopre un nuovo medicinale ma se non è in linea con la religione cattolica non lo somministrerà a Benedetto e lo lascerà morire tra atroci sofferenze
Questa è la prassi, nel xix secolo papa gregorio scomunicò la vaccinazione antivaiolosa dicendo che essendo il vaiolo un castigo divino andava accettato e non curato e tantomeno prevenuto.
non pensavo che b16potesse tornare così indietro, e la cosa più grave che il nostro paese è governato da persone che gli danno ragione!
Se la scienza deve accordarsi alla fede, allora è bene che nelle facoltà di medicina si incominci a insegnare che è possibile morire e poi resuscitare dopo 3 giorni.
@ don alberto
anche io ho letto le parti virgoletate, mi dispiace ma noto un incoerenza fra “comprendere, spiegare e difendere le verità della fede alla luce della ragione umana” e “consonanza tra tutte le verità, naturali e soprannaturali, che promanano da un’unica e medesima fonte”
Nel caso applicazione della ragione umana arrivasse alla conclusione che la dio e fede sono accessori superflui la seconda frase lo contraddirebbe poiché è stato gia dato per vero che esiste “unica e medesima fonte” che guarda caso per B16 è il dio.
Per B16 cosa è primario; “la ragione umana” o “unica e medesima fonte”??
Duns Scoto sarà stato un altro pedofilo!
la scienza e’ la scienza, il cattolicesimo sappiamo bene infamia è e lo sanno anche coloro che
venivano torturati e arsi sui roghi, come eretici (GLI SCIENZIATI ) veri benefattori dell’umanità .E non portatori di illusioni come la cosi detta C.C.A.R. VERI fannulloni millenari.
@Paolina
“Non so se c’è da ridere o da piangere a sentire le str…te di B16”
Ci sarebbe da ridere se i nostri (pseudo)politici non lo prendessero in considerazione.
Quindi c’è da piangere. Soprattutto per me che faccio ricerca scientifica. Meno male che mi è rimasto il diritto di andare a vivere in una Nazione più seria, civile ed evoluta.
Come se la “questione Galileo” non fosse mai esistita.
il pastore tedesco dovrebbe ricordare ;che gli esseri umani sono esseri liberi di pensiero e di cuore, e non esseri succubi delle sue pie e mere illusioni, LA SCIENZA CURA E GUARISCE.
LA CATTO RELIGIONE FUORVIA E ILLUDE SPECIE CON I VIAGGI AI COSI DETTI LUOGHI DELLA SPERANZA ,CHE NATURALMENTE GLI RENDONO MILIONI DI EURO.
ASPETTIAMO CON ANSIA CHE COMINCIANO A FARE COME I VARI MAGHI TELEVISIVI::::::
A DISPENSARE MIRACOLI X VIA TELEMATICA..
Ma Joseph si fuma i cavi della palystation? Che mattacchione! Anzicchè dire idiozie potrebbe leggere per natale: Penrose, Monod, Hodges, Dawkins, Hofstadter, Henderson, Odifreddi, Smullyan, Dennett, Gardner, Paulos, Hack, Augias, Russell e tutti gli altri autori segnalati proprio su questo sito.
Siamo di fronte all’ennesimo slogan vaticano: la mia preoccupazione non è tanto il considerare errati i concetti che il papa proclama, quanto quella di constatare che le sue parole hanno presa su molta gente, pur esprimendo tali errati concetti.
E qual è il motivo per cui questi proclami attecchiscono? La beata ignoranza della gente. Beata ignoranza che fa sì che la gente non sappia assolutamente che cosa siano nè la scienza, nè la religione. Quindi la gente non può capire che, essendo la scienza basata sulla ragione e la religione sulla fede, le due risultano incompatibili alla radice.
Ecco perchè vogliono lasciare la gente nell’ignoranza.
Ci sono poi quelli che dicono che ragione e fede sono conciliabili. Qualcuno è anche in buona fede (come lo era Newton), ma molti, secondo me, sono in malafede, in quanto risulta comodo alle gerarchie ecclesiastiche e ai loro sostenitori dare alla fede una verniciata di credibilità scientifica nei loro slogan.
Amiche, amici, voi che comprendete questi discorsi, spiegate alla gente che fede e ragione non hanno niente a che fare l’una con l’altra. Essendo la prima puramente soggettiva, e la seconda squisitamente oggettiva.
x il don
la teologia non è una scienza e lei lo sa molto bene 🙂
A questo punto occorrerebbe una chiara e netta posizione da parte di tutti gli operatore della ricerca e del mondo scientifico in genere. Non si può rimanere impassibili davanti a certe affermazioni (o per meglio dire diktat).
OBIETARE, RESISTERE, RIFIUTARE!
@il done
Sono scienza anche la teologia ebraica, buddista, induista, pagana, ecc? Per favore rifletta su quel che dice: studiare miti pretendendo di traene verità assolute è tutto men che scienza.
@ Filippo
Ti sei dimenticato nel tuo elenco il più importante di tutti: Bruno Gualerzi.
(E bada che dico sul serio, tanto è vero che non metto alla fine la ‘faccina che ride’)
probabilmente ha il morbo di alzheimer….
A don alberto e a bardhi: ma come la mettete sul difficile! La frittata, a chiunque la si nomini, si può fare solo con le uova…tutto il resto non è frittata.
Il mio malcontento cresce sempre più… Incomincio ad odiare questo paese !!!
La sua politica neofascista asservita ad un clero delirante…
Serve una risposta uguale e contraria altrimenti è la fine !!
Vorrei essere il dottore di Ratzingher così al primo malanno gli prescriverei tanta buona preghiera filosofia e teologia, poi vediamo cosa succede…
ma la cosa più allucinante è che benedetto sedicesimo viene ritenuto un fine intellettuale, ma perché? Dovrebbe esser chiamato un fine irrazionale, sarebbe più appropriato secondo me.
Ma secondo voi c’è qualche scienziato, a parte quelli italiani cattolici, che presta ascolto seriamente a quanto dice questo papa?
Per Bruno Gualerzi: Chiedo scusa per la mancanza, corro subito ai ripari.
La scienza dovrebbe “comprendere, spiegare e difendere” un dogma? Questa frase è così assurda che a cercare di commentarla mi viene il mal di testa…
Duns Scoto è uno dei più importanti filosofi medioevali e studioso del pensiero di Aristotele. Solitamente uno che studia Aristotele non dovrebbe credere a certe stupidaggini. Però il B16 ha dimenticato di dire che il Duns Scoto inventò questa teoria dell’immacolata concezione al momento di conservare la cattedra di insegnamento a Parigi. La tesi fu presentata in mezzo ad una confratenita di prelati che avevano già i fiammiferi in mano, pronti ad usarli nel caso lo Scoto avesse detto qualche parola non opportuna.
Vogliamo dare una aggiustatina a ‘sti filtri automatici? E che diamine.
@ non possumus
Credo che la storia di Papa Leone XII (non Papa Gregorio) e la “scomunica del vaccino” sia un falso. Ma attendo conferme da persone più preparate.
In tal caso sarà bene toglierla da qui:
http://www.uaar.it/ateismo/citazioni/citazioni_appendici/
Sto con Ignazio: il mondo scientifico dovrebbe indignarsi bubblicamente per un così sfacciato appello alla sua sudditanza.
ALLUCINANTE!!
@ Jean Meslier
La cosa sta diventando imbarazzante. Siccome ho giocato forse un pò troppo in questo post, ormai mi corre l’obbligo di informare che non si tratta affatto di una ‘lezione’, ma solo di un pretesto per dare sfogo a certe personali idiosincrasie. Una lezione, se mai, indiretta.
Grazie comunque per la partecipazione.
Io ho trovato questo. Per chi vuole digerirsi dei mattoni
http://www.filosofico.net/scoto2.htm#n1
E’ incredibile come riesce a modificare a suo piacimento il pensiero di autori poco noti al pubblico. Prima Feyerabend, ora Duns Scoto: colui che di fatto pose fine alla scolastica, che riteneva l’esistenza di dio dimostrabile solo a posteriori e l’immortalità dell’anima solo un dogma di fede.
Ratzy, torna al prossimo appello!
B16 è un fine secchione, un erudito e basta. Non ha nessun diritto di pontificare sulla scienza.
@ Bardhi
Sì forse ho letto tra le righe delle cose che non c’erano.
-2° tentativo:
“Comprendere le verità della fede”, significa che neanche il credente deve “credere perché sì”.
“Spiegare e difendere”, direi che significa che non si possono presentare agli altri se non nella loro razionalità e logicità
-Se c’è contraddizione, si aspetta (qualche secolo) finchè la cosa non si chiarisce.
-direi che è primaria “la volontà salvifica del creatore”, infatti l’ateo che segue la sua ragione/coscienza si salva, come voluto dalla “fonte”.
@ Stefano
L'”annuncio kerigmatico” non è una scienza; la teologia invece sì, infatti va avanti a cucci e spintoni e con non poche cantonate.
@ 8×1000
Non ci giurerei, ma era a sostenere la nuova verità (ai domenicani quasi non va giù ancora adesso) che si rischiava, non il contario.
@non possumus
Quello era Leone XII
« Chiunque procede alla vaccinazione cessa di essere figlio di Dio: il vaiolo è un castigo voluto da Dio, la vaccinazione è una sfida contro il Cielo. »
Ma è una notizia falsa, come non autentica è pure la citazione, in quanto Papa Leone si limitò a togliere l’obbligatorietà della vaccinazione (invisa a larghi strati della popolazione per la sua supposta o reale pericolosità, sebbene fosse stata resa obbligatoria nello Stato Pontificio pochi anni prima dal conte Monaldo Leopardi, gonfaloniere e padre di Giacomo Leopardi) pur mantenendone il carattere gratuito.
http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Leone_XII
@ Asatan (U’belezeb?)
“Sono scienza anche la teologia ebraica, buddista, induista, pagana, ecc? Per favore rifletta su quel che dice: studiare miti pretendendo di trarne verità assolute è tutto men che scienza.”
Se non ho capito male, la tua obiezione nasce dall’equivoco di ritenere che la “scienza teologica” sia qualcosa che voglia “dimostrare sperimentalmente” (e inoppugnabilmente) la verità dei dati di fede.
Invece la “scienza teologica” cerca di ragionare sui dati di fede (creduti), da cui parte e a cui cerca di ritornare dopo averci riflettuto sopra.
E quando “parte” non sa né quali strade finirà per prendere (vi sono varie teologiE per spiegare le stesse verità di fede), né quando tornerà (nel 1600 due scuole teologiche si scontrarono con tanta violenza su una certa questione, che il papa l’avocò a sè, riservandosene la soluzione. La stiamo ancora aspettando).
@ Bruno
Il beato Giovanni Duns Scoto è stato quello che ha (ri)messo al suo posto il primato dell’incarnazione.
(Tradotto: l’incarnazione di Dio in Gesù era voluta da sempre e non è stata -come hanno venduto a molti- la ruota di scorta per riparare il peccato originale).
E fa una bella differenza, perché mette in crisi la tesi del Padre che VUOLE la morte del Figlio per andare in pari con il “peccato di adamo” (tesi che molti -giustamente- rifiutano, fino -magari dal mio punto di vista un po’ meno giustamente- alle più estreme conseguenze).
E’ un grande!
Ciao lo stesso …
Secondo alcuni il papetto sarebbe uno dei massimi pensatori viventi. Sta di fatto che qualsiasi persona normodotata quando sente le sue esternazioni non può non restare colpita dalla banalità dei suoi interventi. Da questo punto di vista assomiglia molto al nano. Le banalità condivise da molti vengono fatte passare per la profonda saggezza del “popolo”. Così ci troviamo una “chiesa di popolo” che si identifica col “popolo della libertà” che hanno in comune il compito di “cretinificare” (= cristianizzare) il “popolo”. I risultati purtroppo si vedono.
mi scuso per aver sbagliato papa, e mi scuso anche per non aver controllato l’autenticità della notizia.
x il don
la teologia studia il nulla da lei stessa creato.
non è una scienza, non comprende in se fenomeni ne cause naturali riscontrabili misurabili e argomentabili.
è lo studio sistematico della divinità (del nulla) creato dall’immaginazione dell’uomo in ogni parte del mondo con un milione di nomi diversi (dio, yawhè, murasha, zeus, amaterasu ecc.) per questo al massimo può essere considerata una branca della letteratura fantastica.
Scusa don Alberto, ma dopo la tua sintesi del pensiero teologico di Duns Scoto mi sento sempre meno in colpa m per averlo depennato dai miei programmi scolastici. Sarà perché sono insensibile al problema della corretta collocazione dell’incarnazione, della vera volontà del Padre e in genere insensibile a tutto ciò che riguarda il peccato originale (ma davvero ci si può sentire in colpa per ‘quella’ colpa?), ma quando i teologi fanno i teologi mi sembra sempre che stiano cercando il modo di complicare il più possibile il loro discorso per non dover pansare davvero alla condizione umana che loro stessi stanno vivendo.
Comunque, tra i cervelloni di quel periodo l’unico che – forse interpretandolo, come del resto credo si faccia sempre per chiunque, a mio uso e consumo – mi dice ancora qualcosa è quel Guglielmo di Ockam che ha inventato lo splendido ‘slogan’ “entia non sunt moltiplicanda praeter necessitatem”, che mi è sempre venuto da tradurre con “non creiamo anti inutili!”
Indovina un pò quale per me (ma non solo) risulta il più inutile di tutti…
Ciao
@ don Alberto
“Dopo aver provato con vari argomenti, tratti dalla ragione teologica, il fatto stesso della preservazione della Beata Vergine Maria dal peccato originale, egli era assolutamente pronto anche a rigettare questa persuasione, qualora fosse risultato che essa non fosse in sintonia con l’autorità della Chiesa”
Rimane che, secondo BXVI, un fatto “provato” dalla ragione (ancorchè “teologica”) dovrebbe essere rigettato se in contrasto con l’autorità della Chiesa.
Ora , don Alberto, a casa mia quando si accetta di definire qualcosa come “provata” essa diventa irrefutabile.
Fino a “prova contraria”.
Questo dovrebbe valere anche per la teologia che, come tu dici, “non dovrebbe avere regole diverse dalle altre scienze”.
Ma cosa vuoi , caro don Alberto, la nostra preoccupazione non è per la teologia che, secondo una battuta oramai inflazionata, è per noi “solo un ramo della letteratura fantastica”…
Noi ci preoccupiamo piuttosto per le Scienze, quelle vere, che sono ancora ritenute da molta parte del clero “ancillae theologiae”.
Fiiguriamoci in che considerazione possono essere tenute dai preti le prove da loro prodotte.
x stefano
Dal tuo punto di vista, assolutamente sì.
Bruno
Dammi un altro indizio.
Oltre che inutile è anche dannoso … ?
PS: il cosiddetto ‘peccato’ originale NON è una colpa
@ Woland
D’accordissimo. (Avevo anche scritto, e poi ho cancellato per non moltiplicare … , che per i noncredenti la teologia è aria fritta).
PS: Scoto era pronto a rigettare la sua tesi, se in contrasto con il magistero, quando ancora l’indagine era all’inizio, e non si poteva dire “provata” (e poi la Chiesa sa di avere tempo, e allora …!).
@ don Alberto
Se il peccato originale non è una colpa, cos’è? La drammatizzazione di una vicenda intesa a rappresentare la condizione umana, una metafora della condizione umana, come io ho sempre ritenuto? Se così è, come io credo, attribuire verità storica, cioè ritenere questa narrazione in grado di descrivere, al di là degli strumenti narrativi utilizzati (è questo il significato del tuo ‘cosiddetto’?), ciò che è realmente accaduto all’inizio del tempo umano, e trarne tutta una serie di indicazioni in grado di condizionare strutturalmente la storia umana, più che inutile diventa sommamente dannoso. Drammaticamente alienante, in quanto distoglie dal considerare la condizione umana per quello che è, mobilitando energie intellettuali (la teologia, anzi, le teologie, tra le quali personalmente metto tutte le ideologie quando finiscono per svolgere la stessa funzione teologizzante) che si potrebbero usare in ben altro modo.
Se invece il ‘cosiddetto’, riferito al peccato originale, sta a indicare qualcoss che non ho afferrato… fammelo conoscere tu.
@ don Alberto
Ti segnalo che, non so quando perchè ‘in attesadi approvazione’, potrai, se vorrai, leggere un mio riscontro al quesito che mi hai posto..
@ Bruno
prova a scrivere che te lo sblocchino
@ don Alberto
Temo che per questa tornata tempo per continuare il dialogo non ne resti più. Io comunque vado a dormire.
Sogni d’oro.
@ don alberto
“PS: Scoto era pronto a rigettare la sua tesi, se in contrasto con il magistero, quando ancora l’indagine era all’inizio, e non si poteva dire “provata” (e poi la Chiesa sa di avere tempo, e allora …!).”
E no,
Qui non ci stiamo occupando del fatto storico e cioè di ciò che fece e pensò Duns Scoto un millennio, fa ma di ciò che dice e pensa Ratzinger OGGI!
Ci stiamo occupando di un tedesco, capo di una chiesa, che, attualmente, trova apprezzabile che, anche difronte a prove razionali, si debba cedere all’autorità della chiesa…
Questo conferma quello che penso da molto tempo: vi siete trasformati in una setta.
Se la religione si equipara alla scienza, all’ora la stregoneria gli è sorella,
infatti cosa è il cattolicesimo se non un invensione di magia .
Meglio henry potter ,meglio merlino, più tolleranti e simpatici e loro non hanno mai ucciso nessuno ,nel nome del loro signore, ne hanno approfittato della loro magia x vivere da nulla facenti. come i don;;;;;; sparsi in questo paese. nullafacenti maghi del nulla.
@ Bruno
per quel che mi ricordo.
-il peccato originale ORIGINANTE è un fatto accaduto all’alba dei tempi che ha messo in braghe di tela i discendenti di chi l’ha commesso (la perdita della grazia e il caos che ricordavi anche altrove).
Scusa l’esempio bambinesco: se il papà si ubriaca e viene licenziato i figli qualche problema ce l’hanno.
-il peccato originale ORIGINATO (il nostro) NON è una colpa (che può essere solo personale)ma la condizione in cui ci troviamo (e viene sanato ‘gratis’ dal battesimo, senza “che ce se ne debba pentire”, come per gli altri peccati).
> il PO è l’unico dogma che anche qualche bello spirito ateo … si sente di condividere, visto il caos del mondo (“Qualcosa che non funziona ci deve essere, se tutto quello che piace va contro la morale o ingrassa” …)
>in cosa è consistito?
per la lettera ai Romani il peccato dell’adamo (forse)
per mè è stata la crocifissione di Cristo (il cui perdono redentivo, lo ha “preceduto”)
per il card. Biffi il peccato degli angeli, che ci ha preceduti tutti
>A differenza di te penso invece che sia l’unico modo per capire il mondo così com’è: nonostante tutti i progressi e i collaudi, un pezzo … si romperà sempre …!
il che non significa lasciar perdere, perchè tanto …, ma anzi significa
-avere una visione più lucida della condizione umana e prendersi quindi meno mal di pancia
-e soprattutto raddoppiare gli sforzi perchè la lotta non è solo contro un male “quantificabile e prevedibile”, ma molto più profondo.
@ woland
Il papa penso volesse elogiare l’umiltà (che è sempre una virtù) di Scoto.
Poi resta vero che le verità di fede (la cui “prova” non deriva proprio da esperimenti di laboratorio, e che comunque richiede moooolto tempo) sono dichiarate “dalla Chiesa per bocca del papa” -e NON “dal papa”- (se, come penso, sai come è andata per la dichiarazione dell’Immacolata, capisci cosa intendo).
E resta purtroppo vero che molti (voglio essere buono) teologi rischiano di essere arroganti e presuntuosi (oltre a friggere aria), e un richiamino di traverso ti assicuro che non ci sta male.
@ don alberto
“Il papa penso volesse elogiare l’umiltà (che è sempre una virtù) di Scoto.”
Tu dici che Ratzinger, su un’argomento di questa portata, è così minimalista???
Don Albè!!
Non ci credi manco tu!
Quello, come al solito in queste occasioni, parla a nuora perchè suocera intenda!
a quando la riabilitazione di Tertulliano??
errata corrige (grottesca):
Tertulliano è già stato riabilitato da Ratzinger nell’udienza generale di mercoledì, 30 maggio 2007…
la mia ignoranza (reale – perché non mi ricordo la paginetta liceale sul Nostro) su Duns Scoto e la battuta “abbondiana” voleva riprodurre, a parti invertite, l’ignoranza pressoché totale delle grandi conquiste contemporanee del sapere… da parte della prelatura cattolica.
In Italia si discetta ancora di Pascal, Platone, Aristotele, Hegel, ecc. ecc. (per carità, interessantissimi, storicamente e letterariamete tutti quanti!) – ma si tralascia del tutto – per esempio – la filosofia contemporanea della scienza, o meglio ancora, la nuova scienza, le sue origini sei, sette e ottocenteche – i grandissimi filosofi e normatori inglesi, francesi – e italiani – dei Lumi (Hume, Condorcet, Adam Smith, Beccaria, ecc. ecc.).
Chiedeno perdono per Galileo, ma TEMONO le implicazioni filosofiche della meccanica quantistica, dell’evoluzionismo (come correttamente letto), delle ricerche nelle neuroscienze (che confuntano nell’ordine: la presenza di un “ordine” divino, la necessità di un “decisore intelligente” esterno all’universo che giustifichi la presenza della vita e dell’uomo, il dualismo mente-cervello – che sottilmente dia spazio all’idea balzana di un’anima “disincarnata”).
Sarebbe bello che Platone entrasse nel luogo che gli compete: la Grande Letteratura Greca (o la Grande Storia del Mediterraneo) e uscisse finalmente, come tanti altri, dalla Filosofia Attuale, dato che per riempire i libri dei progressi intellettuali filosoficoscientifici degli ultimi 4 secoli non basterebbero 10 enciclopedie, figurarsi 4 o 5 anni di scuola o di università.
@ don Alberto
Sono stato via tutto il giorno e vedo solo adesso il tuo commento.
Solo una cosa (per ora).
Scrivi: “A differenza di te penso invece che sia l’unico modo per capire il mondo così com’è, nonostante tutti i progressi e i colluadi, un pezzo… si romperà sempre”
A differenza di me? Ma se non faccio che sostenere questo!! La differenza vera è che per me il male, o la fatica, di vivere (Shopenhauer è uno dei miei autori preferiti… e se hai visionato il mio sito anche solo nei titoli, lo avrai constatato), nella scena biblica trova quella ‘spiegazione’ nella trascendenza (come del resto tante altre religioni) che è solo un tantativo di esorcizzare i limiti propri di una condizione umana di cui la coscienza, prodotto dell’evoluzione, ci ha reso consapevoli. Ciò che – per quel che se ne sa – distingue l’uomo dagli altri esseri viventi, ma non per questo lo rende superiore. Anzi, probabilmente molti di loro sopravviveranno come specie, mentre la nostra si sarà già estinta. Magari per autodistruzione (i ‘mezzi’ ci sono!), con la mentalità religiosa (ne ho scritto ia più riprese in vari modi) a dare una mano in questo ‘abbandono della valle di lacrime’.
A questo punto, tu capisci che, quale che sia l’interpretazione del PO – se, pretende di essere altro dalla trasposizione fantastica, suggestiva come ogni altra leggenda ma leggenda, di questa consapevolezza – non riveste per me alcun significato.
Un saluto