Giarre (CT): atti di culto cattolico a scuola, mamma diffida

Da Giarre, in provincia di Catania, viene segnalata l’ennesima situazione di disparità tra alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e quelli che non si avvalgono. Questa volta la signora Delittoso, madre di una bambina che frequenta una scuola dell’infanzia della cittadina ma non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica, ha appreso dalla figlia che durante l’orario scolastico si svolgono ripetutamente atti di culto (come preghiere quotidiane).
Nonostante la richiesta della signora di sospendere tali pratiche in presenza di sua figlia, non c’è stato alcun intervento da parte della scuola, tanto che la signora ha deciso di scrivere una lettera formale di diffida al preside, diffusa anche tra enti istituzionali, associazioni (anche l’Uaar di Catania), confessioni religiose non cattoliche e giornali. Dopo aver segnalato leggi e sentenze che affermano il principio di laicità e la non confessionalità dello stato e delle sue istituzioni, la signora chiede che le pratiche religiose in orario di lezione non vengano reiterate, altrimenti procederà “giudizialmente in sede civile, amministrativa e penale”.

Archiviato in: Generale

25 commenti

Francesco M.Palmieri

Se la signora volesse aprire una colletta per sostenere le spese legali, lo faccia sapere tramite questo sito.

Io personalmente sono disposto a contribuire !

Roberto Grendene

E’ allucinante che vengano fatte dire le preghierine a scuola, oltretutto a bimbi di 3-5 anni
E sarebbe ugualmente grave se tutti i bambini fossero figli di genitori cattolici.

ma quelli che parlano di “religione cattolica a scuola = cultura” cosa dicono?
si rendono conto che il programma e’ tutto centrato su una presentazione di “fatti”, tipo la storicita’ dell’esistenza di Gesu’, la realta’ della creazione, ecc.?
E che invece dovrebbe essere tutto un “i cattolici credono che Gesu’ sia esistito realmente”; “i cattolici credono che esiste un peccato originale del quale si sono macchiati dei nostri antenati che che successivamente sia passato ai loro figli”; ecc.
Mio figlio (7 anni) che e’ felice di fare attitivita’ didattica con alcuni suoi compagni mentre la restante parte della classe fa religione cattolica, mi ha raccontato della “verifica” che avevano fatto i suoi compagni: una serie di test sulla creazione ai quali bisognava rispondere creato dall’uomo/creato da Dio. Esempio:
orologio (risposta giusta: creato dall’uomo)
Luna (risposta giusta: creata da Dio)
e via cosi’. Allucinante

TalebAteo

perche’ non mandare ad una gita di istruzione in iran gli zelanti docenti?
tanto per fargli vedere le conseguenze di una teocrazia

Simone De Lorenzis

… e poi blaterano di laicità…
viva madre (coraggio) Delittoso!

Aldovaldo

Ottimo! Spero che iniziative come questa si moltiplichino sempre più.

Manlio Padovan

Speriamo che la causa non cada nelle mani del Consiglio di Stato del Veneto, perché sarebbero capaci di “dimostrare” che lo fanno per la laicità della scuola.

Vash

La signora fa bene, d’altra parte il concetto di laicità e rispetto della legge da parte delle istituzioni italiane sono sempre più rarefatti!

Ivo Mezzena

Siamo alla propaganda per minori, e i preti pedofili ne approfitteranno sempre più, attenti genitori a far pregare i vostri figli.

cartman666

Incredibile, proprio dal mio paese e io non ne sapevo nulla, che vergogna.
Tra l’altro credo che il cognome sia sbagliato, dovrebbe essere Dilettoso. Purtroppo Giarre e’ un paese schifoso, dove lo stesso sindaco, non fa mistero di essere cattolicissima, all’epoca della morte di Woitila scrisse una vergognosa marchetta su La Sicilia.
E nonostante il comune sia sull’orlo del dissesto, i suoi bravi finanziamenti agli enti religiosi non li fa mancare.
Che vomito.

Pero’ mi fa piacere che ci siano persone che abbiano il coraggio di reagire!!

Colapesce

@ cartman666

di Giarre e di Riposto ho conosciuto molta gente simpatica. W piazza Carmine! Scusate il fuoritema.

Daniela

adesso pure le preghierine, non bastavano le messe, le benedizioni, i crocifissi, etc. Basta, bisogna opporsi, date un dito ai fondamentalisti, e questi si prenderanno mano, braccia e tutto il resto. Davvero non se ne può più

MicheleB.

Tanto di cappello a questa signora così coraggiosa. Probabilmente verrà crocifissa.

Francesco

La buona educazione ai figli nella famiglia Cattolica prevede che cia sia la preghierina del mattino e della sera.
La Società attualmente è cambiata e spesso e volentieri al mattino si è di corsa. Mi pare normale che i genitori cattolici favoriscano la scuola in qualsiasi dovere laddove per diversi motivi loro non possono.

D’altra parte la Scuola, fin dall’antichità nasce proprio per questo: se tutti i genitori avessero avuto tempo e cultura completa non sarebbe emersa l’esigenza della scuola, come se tutte le mamme potessero essere a casa dalla pausa pranzo in poi non sarebbe mai nato il servizio mensa delle scuole. La scuola deve arrivare proprio là (anche nelle preghierine) dove le famiglie non possono arrivare, a causa del tempo, della cultura, della predisposizione, della voglia di tutti i problemi che si vogliono aggiungere.

don alberto

@ Francesco
eh no! se tocca alla famiglia, tocca alla famiglia.
In queste cose la scuola non c’entra niente.
Così si crea solo malumore e si “assolvono” ingiustamente le famiglie.

Lola

@ Francesco
Anzichè rispondere le chiedo solo di RILEGGERE (con cervello in modalità ON, se dotato) le assurdità appena scritte!!!!!

Mun Rafun

Piena solidarietà alla mamma coraggio; anche in concreto, se richiesto e/o necessario, come esposto nel (primo) commento di Francesco M. Palmieri.

bardhi

nel cattolicesimo Suedtirol nelle scuole elementari e medie di lingua tedesca ogni mattina e alla fine delle lezioni si fa la preghiera.
triste ma vero, pure io avevo escluso il mio figlio dalla ora di religione ma i zelanti maestri lo facevano lo stesso pregare

don alberto

@ bardhi
Dev’essere la famosa “religione civile”.
(e poi non è stato il S. Cuore a salvarvi da Napoleone?)
Ciao.

Giona sbattezzato

Nella mia scuola elementare statale a cavallo tra anni ’70 ed ’80 la preghiera era quotidiana e non mancavano le discriminazioni.
Inizio lezioni: padre nostro.
Fine lezioni: ave maria.
In questo momento di preghiera, un nostro compagno testimone di geova doveva stare seduto e veniva frequentemente rimproverato dalla maestra di non essere cattolico. Il bambino spesso piangeva e aveva i voti peggiori.

don alberto

@ Giona
Lo dico sempre, che c’è da meravigliarsi di quanta gente vada ancora in chiesa …

Ate*- Giarre

CIT. “DIFFIDA AL PRESIDE, diffusa anche tra enti istituzionali, associazioni (anche l’Uaar di Catania), CONFESSIONI NON CATTOLICHE e giornali.”

spero, conoscendo il mio paese, che questa madre non voglia sospendere la preghiera cattolica solo perchè testimone di geova o evangelista o robe simili…come succedeva nella mia classe alle elementari.
Non credo in questo caso sia una scelta “meno confessionale”.
Spero che la scintilla della laicità possa divampare anche qui…ANCHE SE DUBITO FORTEMENTE.

Sol

Brava signora!!! Se si fa una colletta per sostenere le spese legali ci sto anch’io!

Commenti chiusi.