Betlemme: il vin santo dei salesiani non potrà essere più spedito

Il “vin santo” del Monastero di Cremisan, a Betlemme, non potrà più essere spedito.
I salesiani italiani imbottigliano questo vino dal 1885, ed è sempre stato venduto in tutto il mondo. Cinque settimane fa la polizia di frontiera israeliana ha informato che le spedizioni non saranno più consentite “per motivi di sicurezza”.
E’ dalle due intifade che Israele ha aumentato i controlli, arrivando a costruire un muro a ridosso della Casa di Don Bosco senza consultazione. Un quartiere di Betlemme di cristiano-ortodossi ha ricevuto un ordine di demolizione dalle autorità israeliane, sempre “per motivi di sicurezza”, e la vita per la minoranza cristiana è diventata un inferno.
Un accorato articolo per la causa dei salesiani è stato pubblicato sul Corriere

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35 commenti

Rothko61

Di passiti, vendemmie tardive e vin santi nazionali, la nostra Italietta è piena.
Riusciremo a sopravvivere anche senza il vin santo dei salesiani…

Emi

Spero che il commento in corsivo non rappresenti la posizione ufficiale dell’UAAR in proposito, visto che non mi pare siano analizzati nè considerati i problemi e le strategie della sicurezza in questo caso specifico ma si abbocca facilmente ai belati vittimistici dei soliti noti.

Barbara M.

Ho messo il commento in corsivo proprio perchè è un’opinione mia personale, scritta senza consultare nessun comitato UAAR.

fresc ateo

io preferisco il passito di pantelleria , il vin santo mi da la nausea ,sara’ il nome..santo??????

Giacomo Grippa

Che problemi di sicurezza ci possono essere per le spedizioni?
Si trattasse di importazioni, ma probabilmente è un taglio alla produzione e alla vendita che se diffusa in tutto il mondo, rappresenta un buono utile.
Quel Cremisan che brutta etichetta.
A Betlemme comunque è stata donata dalla Regione Puglia la stella cometa.
Anche questa che brutto cedimento al confessionalismo.

kappa

Non c’è nessuna somiglianza tra la questione mediorientale e il nazismo, forse dovresti informarti un pò meglio. Il fatto che poi tu dica “gli ebrei” mi pare proprio una generalizzazione fuori luogo.. forse ti sfugge che non tutti gli ebrei sono israeliani.
E poi non mi pare molto professionale aggiungere commenti propri.

Barbara M.

In ogni articolo, che sia di Repubblica, del Corriere o dell’Uaar ci sono commenti propri. Io ho l’onestà di ammetterlo, e di separarli distintamente.
Israele è stato assegnato agli ebrei

“La popolazione israeliana superava i sette milioni di abitanti nel 2006. È l’unico Stato a maggioranza ebraica al mondo (circa il 76,4% della popolazione), con una consistente minoranza di arabi (in prevalenza di religione musulmana, ma anche cristiana o drusa).”
“Nella sua relazione l’UNSCOP[11] si pose il problema di come accontentare entrambe le fazioni, giungendo alla conclusione che soddisfare le pur motivate richieste di entrambi era “manifestamente impossibile”, ma che era anche “indifendibile” accettare di appoggiare solo una delle due posizioni. Nel decidere su come spartire il territorio considerò, per evitare possibili rappresaglie da parte della popolazione araba, la necessità di radunare tutte le zone dove i coloni ebrei erano presenti in numero significativo (seppur spesso in minoranza [12]) nel futuro territorio ebraico.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Israele

Mi pare un po’ ipocrita dire che Israele non concide con gli ebrei: lo Stato discrimina apertamente tutte le minoranze.

rolling stone

Barbara
guarda che per la perdita della loro terra
i palestinesi devono ringraziare anche e soprattutto la Lega Araba (A. Saudita, Iraq, Siria, Egitto, Libano e Giordania), che dopo la risoluzione dell’ONU nel 1947 e l’assegnazione degli stati palestinese e israeliano, hanno attaccato il nuovo stato Israele passando sopra la testa dei palestinesi.
Ancora oggi, parte dei territori palestinesi sono in mano ai giordani. I loro fratelli arabi hanno tenuto e continuano a tenere i palestinesi in campi profughi ai confini con Israele, senza concedere loro il diritto di cittadinanza (lavoraro, istruzione, ecc) solo per poterli usare contro Israele.

kappa

io ho detto che non tutti gli ebrei sono israeliani, che è diverso! Ci sono ebrei italiani, francesi..tedeschi etc Fai ricadere la questione israelo-palestinese su “gli ebrei” e mi pare un grave errore. Comunque ripeto che paragonare il nazismo al conflitto mediorientale non ha senso… significa che non sai bene che cosa sia. Forse potevi analizzare meglio la questione della sicurezza senza discorsi vittimistici.

crespo

chi ha scritto: “Gli ebrei non perdono occasione per rivendicare la loro posizione di vittime durante la Seconda Guerra Mondiale, tralasciando il fatto che lo Stato assegnato loro, Israele, si comporta come i nazisti verso le altre popolazioni”?

Dissento da questa affermazione assolutistica, ed ancora una volta denuncio che nelle ultimissime dovrebbero sempre comparire autori e fonti.

crespo

@ Barbara M

Pensala pure come vuoi ma è un’errore inserire commenti propri alle ultimissime. Il fatto che errori simili vengano perpetrati dalle testate giornalistiche nazionali non ti scusa.

L’errore, a mio parere, è grave perché fa pensare che la linea dell’UAAR sia la tua che, se mi permetti, risulta un po’ antisemita. Se si vuole ragionare sulle colpe di Israele lo si può e deve fare, ma con argomentazioni serie e non con commenti sarcastici (questo vale per qualunque argomento trattato dalle ultimissime).

Inoltre resta il fatto che nell’ultimissima non appare il tuo nome e manca la fonte. L’ho detto più volte, le fonti sono essenziali. Infatti mi chiedo: da dove hai preso questa notizia? perché dovrei credere vera una notizia riportata su un blog che non specifica nessuna fonte?

crespo

Mi accorgo adesso che la fonte all’articolo c’è.
Quindi mi scuso per il rimprovero immotivato.

Non ritratto però le altre considerazioni, anche quelle di un mio post che è in attesa di essere approvato

B.M.

Scusate, non volevo far nascere un flame sulla questione mediorientale.
Ho cancellato il mio commento.

piero

@ Mun Rafun:
non sai cosa ti perdi (non mi riferisco al vin santo…)

Silvio

Non so certo paragonare la repressione in Palestina al nazismo mi pare fuorviante
la mostruosità dell’ olocausto ebraico sono molto più shockanti della lenta agonia del popolo palestinese.
Come ancora più mostruoso del olocausto fu lo sterminio quasi totale dei nativo americani.
La storia è piena di olocausti, che poi vengano enfatizzati quelli compiuti da chi perde la guerra non mi stupisce (la svastica è fonte di profonda vergogna per i tedeschi; le stelle e strisce per gli americani rimangono nella bandiera).
Quindi inutile e anche ingiusto fare paragoni fra repressione israeliana e il nazismo.
Ingiusto e scorretto accusare gli ebrei come gruppo etnico per la politica d Israele.
Ingiusto e scorretto tacciare di antisemita chi boicotta Israele e denuncia i suoi crimini.
Ingiusto e scorretto trincerarsi dietro un lio storico per compiere crimini contro un popolo

Stefano Sorani

Personalmente ritenevo un vantaggio il fatto che Barbara M. non selezionasse più gli articoli sul sito. Questo ritorno mi sembra estremamente negativo

B.M.

Potresti avere anche il coraggio di firmare col tuo vero nome, caro “Stefano”.
Ops, volevo dire Tiziana.

Mun Rafun

@Piero
de gustibus non disputandum est.
Buon Natale Augh!
Glugluglugluglu

piero

@ mun rafun,
sed perseverare est diabolicum…
Buon natale, ops… buone feste
ciao
hic hic

Roberto Grendene

grazie per aver tolto il commento.
Era fuori luogo.
Israele avra’ i suoi difetti, ma gli stati confinanti e le rappresentanze palestinesi non mi sembrano esempi superiori

Otto Permille

Situazione assurda e irrisolvibile in quel lembo di terra. I palestinesi sognano la cancellazione di Israele, gli israeliani invece non sognano lo sterminio dei palestinesi, ma lo stanno mettendo in pratica creando le condizioni perché si estinguano per malattie e stenti come gli indiani d’America nelle riserve. I frati sono stati puniti e bloccati nella loro produzione di vino perché in qualche modo sono vicini alla comunità palestinese e perciò ritenuti potenziali nemici di Israele.

Don Zauker

Ho letto la notizia dopo che Barbara aveva tolto il suo commento, quindi non posso esprimermi in un senso o nell’altro.
Leggo però dei commenti che esprimono una certa simpatia nei confronti di Israele.
Simpatia a mio avviso del tutto ingiustificata.
Uno Stato in cui non vale il principio che la responsabilità penale è strettamente personale, ad esempio, semplicemente non può dirsi democratico.
Gli israeliani invece applicano costantemente rappresaglie pesanti che vanno dai bombardamenti alle demolizioni di case di persone che non sono accusate di alcunchè.
Questo viola ogni elementare principio di legalità.
Mi si obietterà che la dirigenza palestinese è pressochè una banda di criminali, o che gli altri Stati della regione sono tutti antidemocratici.
Non ho problemi ad ammetterlo.
Questo però non fa di Israele uno Stato democratico, non lo pone al di sopra delle critiche e tantomeno lo rende “l’unica democrazia del medio oriente”, come a volte mi è capitato di leggere.

ignazio

… siccome siamo pluralisti e democratici e nello stesso tempo non siamo anticlericali e tanto meno razziati, il vino che non potrà raggiungere Israele potrà essere consumato dai soci UAAR; se arriva in tempo anche per brindare al nuovo anno. Prosit!

Cesare B

L’articolo presenta due inesattezze.
Una casa dei Salesiani non puo’ essere un “monastero”, nome che si addice soltanto alle abitazioni dei monaci di vita contemplativa.
Il vino da Messa non e’ “vin santo”, ma vino di normale gradazione (10 / 12 gradi). Il termine “vin santo” si addice soltanto ad un particolare vino liquoroso (oltre 15 gradi) che si produce in Toscana con uva passita, ed il suo nome deriva dalla somiglianza con un vino greco analogo prodotto nell’isola di Xantos. Tale somiglianza fu notata dai prelati greci venuti a Firenze per i Concilio che si tenne in quella citta’ negli anni 30 / 40 del ‘400. I quali prelati, a quanto pare, erano profondi teologi, ma non proprio asceti, e ammirarono talmente anche l’ arrosto di maiale che si faceva a Firenze, che lo chiamarono “arista” (“cose ottime”), nome rimasto a tale cibo nell’ uso toscano.
Se farete verifiche personali (caldamente raccomandate) constarete che, almeno nell’apprezzare vini e cucina di Toscana, quegli ecclesiatici avevano ragione.
Saluti.

Maurizio D'Ulivo

Più passiti,
meno parassiti!
🙂

Francamente questa mi pare che si avvicini molto a una “non notizia”…

rothko61

@ Don Zauker

Forse hai ragione ma devi ammettere che è difficile rispondere con la legalità a 20.000 razzi Katiusha che ti piovono in casa ogni anno.
Non è una questione di simpatie.

P.S.: complimenti per il sito. Trovo strepitoso “La messa è finita. Levatevi dai coglioni”

stefano

preferisco la vernaccia di s.gimignano o in alternativa un brachetto d’alba annata 2003 🙂 comunque anche un buon rosso di montalcino andrebbe bene.

pastafarian

ecco cosa succede dove e quando si incontrano le tre principali religioni monoteiste (incluse le loro sette). Meditate gente, meditate.

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