Iran: chiuso il centro per i diritti umani del Nobel Ebadi

Le forze dell’ordine iraniane ha fatto irruzione nella sede del Circolo dei difensori dei diritti umani di Teheran, sequestrando i locali e chiudendoli al pubblico, il giorno in cui doveva svolgere un incontro per ricordare i sessanta anni dalla Dichiarazione universale, mentre era presente anche il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi, che dirige il circolo. Ebadi denuncia che la chiusura è avvenuta “senza mandato giudiziario” e in maniera “illegale”; secondo alcune fonti, gli uffici sarebbero stati chiusi per mancanza di autorizzazione da parte del ministero dell’Interno.
Negli ultimi mesi si registrano restrizioni nei confronti degli attivisti iraniani per i diritti umani, tra cui quelli del Circolo diretto da Ebadi, che denunciano l’inasprimento del codice penale islamico.

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10 commenti

MicheleB.

Le teocrazie sono le dittature peggiori. Però, a fronte di una evidente recrudescenza della repressione, giungono molti segnali positivi dall’Iran: gli iraniani semprano averne le scatole piene, aumenta l’associazionismo laico e l’attivismo per i diritti civili, crescono le manifestazioni di piazza (in frequenza e partecipazione) e si allargano i rapporti fra questa parte sana del paese ed il resto del mondo, mentre il governo di Teheran è sempre più solo.

davide

Come sempre se potere religioso e potere politico sono nelle stesse mani o sono in rapporti di strettissima collaborazione chiunque dissente dal potere viene continuamente perseguito e annichilito. Nulla di nuovo sotto il sole

Paolo Garbet

Per la serie delle profezie auto-avverantisi: almeno una parte di quello che dicono le religioni è vero, cioè l’inferno esiste. Però è qui sulla terra, e riguarda i vivi, non i morti.

Rothko61

Mi meraviglia di più il fatto che fossero riusciti ad aprire il Circolo. Che l’abbiano chiuso, purtroppo, è nella normalità di quella teocrazia.

Ivo Mezzena

a quando un irruzione all’UAAR da parte delle guardie svizzere?

rolling stone

certo che ce ne vuole di coraggio
per battersi per i diritti umani di donne e bambini a Teheran.
Grande Shirin Ebadi
(e non porta neppure il velo).

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