Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è stato pubblicato sul sito UAAR. Questa la domanda: “La Pasqua è la più importante festa del cristianesimo. Per la gran parte dei fedeli sembra invece che sia il Natale. Quale, tra quelli che ti proponiamo, ti sembra il motivo più plausibile alla base di questa mancanza di sintonia?”
Sei le possibili opzioni:
– È una falsa percezione: per i fedeli è comunque più importante la Pasqua
– È la conseguenza di recenti difficoltà nella trasmissione della dottrina, ma con un maggior impegno catechetico sarà possibile cambiare la situazione
– La Pasqua è una festa triste, preceduta dalla Quaresima e dal Venerdì Santo: la menta umana fa più fatica ad apprezzarla
– La maggioranza dei fedeli cristiani vede ormai Gesù più come ‘grande uomo’ che come Dio, e la sua nascita è considerata un evento molto più plausibile della sua resurrezione
– È un chiaro indice di secolarizzazione: ai fedeli interessano soprattutto i risvolti mondani delle feste
– Non so / altro

Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. Il quesito era: “Presepi, canti natalizi, messe in orario di lezione: perché il clero preme che si facciano, a dispetto della laicità della scuola e delle polemiche che spesso ne scaturiscono?”
Questi i risultati:
78% Il clero vuole lasciare il proprio imprinting nella mente dei bambini
8,5% Il clero sa di non poter condizionare gli studenti, ma vuole far capire loro quanto grande è il suo potere
6% È giusto che la festa cristiana più importante trovi ampio spazio nelle scuole di un paese cristiano come l’Italia
6% È il frutto dell’impulso evangelizzatore del cristianesimo
1,5% Non so / altro

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26 commenti

SilviaBO

Secondo me è perché il Natale è seguito da altre feste: ultimo dell’anno, capodanno, befana… è un periodo di festeggiamenti. Per chi va a scuola sono due settimane di vacanza.
Pasqua è più povera di occasioni di festeggiamento. Ha anche la disgrazia di cadere sempre di domenica, per cui per chi lavora è festa solo il lunedì successivo: un po’ pochino.

Sol

È un chiaro indice di secolarizzazione: ai fedeli interessano soprattutto i risvolti mondani delle feste.

piccolo-uomo

“78% Il clero vuole lasciare il proprio imprinting nella mente dei bambini”

Direi un sondaggio per misurare un certo odio clerofobico di molti lettori UAAR.
Ma davvero si pensa che i preti studino “plagiologia”? Suvvia…
Ovviamente la risposta corretta al sondaggio è quella meno votata:
“È il frutto dell’impulso evangelizzatore del cristianesimo”
(Indipendentemente da giusto o sbagliato che sia)

STRACCI!
(Se Taluno Riuscirà A Convincermi Cambierò Idea)

Andrea

piccolo-uomo, è ovvio che i preti non studiano plagiologia. Ci sono semplicemente portati, altrimenti farebbero un altro lavoro, o meglio, un lavoro.

Vassilissa

Secondo me è il messaggio di resurrezione che non ha più presa sui credenti, quindi il natale è più sentito perchè tocca valori più profondi come l’amore verso i bambini, la famiglia, la convivialità, il piacere del riposo invernale.
Sono cose più comprensibili

Giovanni Bosticco

E’ perché il cattolico è una montagna d’ignoranza.
Il cuore del Cristianesimo è la Pasqua,
seguito dalla Pentecoste (Spirito Santo sugli apostoli).
Lo so io, miscredente dal 1970.
Forse la loro religione è quella di andare a sciare.

Sara

Ma sì, è chiaro che per la maggior parte dei sedicenti cattolici la festa consiste in: stare a casa dalla scuola o dal lavoro; ricevere e fare regali; preparare il presepio e l’albero; rimpinzarsi di cibo. A parte l’ultima, le altre cose a PAsqua non si fanno, o si fanno in scala minore. Come al solito, la religiosità della maggior parte dei cristiani secondo me è del tutto superficiale e ignorante. Altrimenti è chiaro che le cose starebbero all’opposto! Bisognerebbe provare a mettere due settimane di ferie a Pasqua e due giorni a Natale, spostando pure il rito dei regali da una festa all’altra. SAi come fa in fretta a cambiare tutto?

Aldovaldo

La gente preferisce il Natale perché il periodo di vacanza è molto più lungo, è come 3 feste in una e quindi viene percepito come più importante, c’è molto più tempo per addobbi, alberi, presepi, regali, pranzi e cenoni.

Fabio

@piccolo-uomo:
nei confronti dei bambini di 10 anni non si va evangelizzazione,
si fa condizionamento…

*Eva WhiteMary*

Io, da ex cattolica (chissà perchè),ho sempre sentito dire che la Pasqua teologicamente parlando, ha un’importanza maggiore rispetto al Natale perchè è con la Resurrezione di Jesus Christ che diciamo “si ha la prova della verità delle sue parole”. La sua nascita, va celebrata in conseguenza a come è morto e perchè. Queste sono le argomentazioni -alquanto stupide dato che vengono da me xD- che da ex cattolica so darvi.

Da agnostica, osservandomi intorno, vedo che il Natale è molto più sentito della Pasqua, probabilmente per i risvolti consumistici che la festività ha preso… La gente non osserva magari nemmeno i principi base della religione cristiana però ogni occasione per fare festa è buona (cit. il carnevale, -festa tipicamente pagana poi continuata fino a noi -, quando la chiesa reprimeva con roghi etc. etc. talvolta si trasformava in una vera e propria orgia antireligiosa, ma i cattolici si mascherano cmq ^^). Poi io lo sento di più il Natale perchè il 24 è il giorno del mio compleanno xD…

Asatan

@Piccolo-uomo

Certo costringere bambini dai 3 anni in sù ad attività a sfondo religioso con il palese scopo di farli entrare nella propria setta non è plagio… è un carciofo. Se lo fà Scientology nelle proprie scuole invece è plagio.
Scientlogy almeno ha la decenza di non imporre le proprie menate ai figi di non-scientologist. Mentre invece voi catto-taliba imponete ai non cattolici: di fare il presepe, i canti natalizi, le recite a tema religioso, i temi in classe su gesù bambino… non è plagio no.
Si chiama lavaggio del cervello. Chissà coem mai fate di tutto perchè NON si insegni mai la verità storica sul vostro personaggio preferisto: ovvero che prove scientifiche, storiografiche e archeologiche stanno a zero.

don alberto

Nell’ambiente mi pare si propenda per la tre.
La “teologia espiatoria”, per cui l’importante era il “sacrificio della croce”, purtroppo ha lasciato il segno.
Per quanto può sembrare incredibile, la scoperta dell’importanza della risurrezione è relativamente recente.
Poi c’è tutto il contorno.

Druso

Regali, tredicesima (x chi la riceve), baldoria, ponte lungo, capodanno: questo è il natale!
Della pasqua: la gita di pasquetta e il gp dell’Argentina…
Fate voi…

Filippo

Quando frequentavo la seconda elementare la maestra di religione aveva dettato questa domanda: Perchè aspettiamo il Natale? Lei si aspettava che scrivessi: per il messaggio di Gesù o cose del genere. Io scrissi che i motivi principali sono tre: ci sono circa 15 giorni di vacanze, si mangia bene, si hanno tanti regali. Inutile dire che il voto fu la lettera E (A significava ottimo, B buono ecc… ed E male). Secondo voi avevo fatto bene a dare le risposte che avevo dato o avrei dovuto assecondare l’insegnante?

alessandra

Hahahahaha grande Filippo:)Infatti pure secondo me si tratta se non di plagio perlomeno di ‘indottrinamento forzato’…ciò che Hitchens definisce abuso di minore in effetti

Rothko61

Confesso che i sondaggi del sito non mi fanno impazzire e spesso non mi ritrovo in alcuna delle risposte. Per esempio, in questo manca il riferimento a festività pagane preesistenti e quindi alle tradizioni culturali, nonché un cenno al fatto che arrivi l’anno nuovo (non a caso si festeggia anche in Paesi non a maggioranza cristiana).
Non ho votato.

stefano

la 5 al 100% e vale anche per la pasqua, doni regali cenoni soldi soldi soldi ecc.

Cesare B

Ricorre spesso, in queste discussioni, l’accusa di “plagio” contro il clero.
Faccio osservare che il “plagio” era previsto e condannato dal Codice Rocco, e che tale ipotesi di reato fu combattuta con sdegno dai Radicali e da intellettuali non precisamente clericali e passatisti, come Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia, quando fu invocata contro l’ artista Aldo Braibanti, che si riteneva avesse indotto due diciannovenni ad intrattenere con lui una relazione sentimentale omosessuale, affascinandoli con le sue idee ispirate a Marcuse e ad una visione libertaria della vita.
Braibanti fu condannato, ma in seguito la Corte Costituzionale abrogo’ la norma.
Ora, io non capisco come mai il “plagio” sia, per certe correnti di pensiero, cosa deplorevole soltanto se conduce ad una visione del mondo a carattere religioso. E non capisco neppure perche’ in Italia si esalti la liberta’ di prestare valido consenso sessuale fin dall’eta’ di 14 anni e poi si lodino le puritanissime norme degli Stati Uniti, quando si viene a sapere di condanne irrogate e di risarcimenti concessi, in quel Paese, in molti casi per rapporti con soggetti d’eta’ ben superiore al limite ritenuto giusto presso di noi.
Saluti.

rothko61

@ Cesare B

Scusa ma credo tu abbia fatto un po’ di confusione. Il fatto che il plagio non sia più previsto dal codice penale (la Corte Costituzionale lo ha dichiarato incostituzionale per ragioni “tecniche” poiché la condotta criminosa prevista dal legislatore era eccessivamente generica) non significa che non esista più.
Per me il plagio è sempre negativo, sia quello di Wanna Marchi che vende i sacchettini di sale alla vecchietta che crede di avere il malocchio, sia quello che “conduce ad una visione del mondo a carattere religioso”.

P.S.: forse mi sono perso qualcosa ma su questo blog non ho mai trovato lodi sperticate per le norme americane. Si è inneggiato talvolta alla libertà degli USA (come quando al Campidoglio si è permessa l’esposizione di una targa atea), non a quel sistema di norme, dove è permessa una prigione come Guantanamo, dove i ricchi possono uscire di galera su cauzione, dove la sodomia può essere prevista come reato anche quando riguarda due adulti consenzienti (Florida), dove il Prosecutor (pubblico ministero) è elettivo e l’azione penale è discrezionale… Una cosa è certa: gli USA non sono la culla del diritto.

Sandra

piccolo-uomo, in un sondaggio non c’e’ una risposta corretta!! Nello specifico caso, il motivo ufficiale puo’ essere l’evangelizzazione, ma mi sembra che sia solo da tempi relativamente recenti (fine diciannovesimo secolo) che la chiesa cattolica abbia anticipato l’eta’ della comunione, il che fa proprio pensare a un tentativo di arginare la diminuzione di fedeli dovuta alla minore presa che la religione ha sugli adulti. Quanti tredicenni pensi si metterebbero a fare il corso per la comunione? Eppure, penso che dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, essere interesse della chiesa avere persone convinte delle proprie scelte, che scelgono cioe’ di iniziare una vita di fede con consapevolezza. Invece, incredibilmente!, si preferisce forzare quello che per voi e’ un sacramento, quindi qualcosa che ha un grande valore immagino, su bambini che non sono in grado di capire questo valore. La scelta di posticipare la comunione, e perche’ no? anche il battesimo, sarebbe molto coerente, ma significherebbe, cosa? la perdita dei veri credenti? no, la perdita del potere. Ed e’ per questo che entrano nelle scuole, e preferibilmente scuole materne e elementari, che dalle medie in su secondo me hanno paura.
A proposito, ci sono dati su benedizioni/presepi ecc. in rapporto all’eta’ degli allievi? Questi dati potrebbero essere la risposta corretta alla tua obiezione.

Cesare B., credo che l’eta’ del consenso (se e’ quello a cui ti riferisci) negli Stati Uniti non e’ stabilita a livello federale, ma ogni stato ha il suo. Quando si seppe che la figlia della Palin era incinta, infatti, qualcuno fece osservare che in un altro stato ci sarebbero stati gli estremi per accusare il suo ragzzo di abuso sessuale su minore, mentre in Alaska no.

La risposta tre, don Alberto, contiene un piccolo errore, questo si’: l’Italia non e’ un paese cristiano, quanto piuttosto un paese a maggioranza cattolica. Quindi non e’ giusto che si compiano riti a scuola che e’ per tutti.

Anch’io ho sempre sentito che la pasqua e’ la festa religiosa piu’ importante, e mi sembra anche che la predicazione di san Paolo partisse proprio da li’, dal fatto che la tomba fosse vuota. Nessuno si era ancora inventato un dio che si faceva uomo e che sconfiggeva la morte. Sicuramente per i veri cristiani e’ la pasqua, per tutti gli altri e’ la festa della famiglia, ci si ritrova e come dice Filippo si mangia bene.

vito

ma a chi sono rivolte le domande?
ai credenti? sono domande assurde con ipotesi fatte davvero da chi non sa di cosa parla.
agli atei? cosa può saperne di cosa pensano i credenti.

non capisco il senso di questi “sondaggi”. me lo può spiegare chi se li pensa?

SilviaBO

@ Filippo
Queste cose mi fanno imbestialire. Le maestre devono correggere la grammatica e la sintassi, non i pensieri. Possono spingere alla riflessione, ma non cassare senza pietà le opinioni diverse dalla loro. Fossi stata al posto di tua madre, glie ne avrei dette quattro.
Non c’entra niente con la religione, ma ricordo che una volta, svolgendo il tema “Che cos’hai fatto ieri”, mi inventai una storia assurda. Il maestro mi rimproverò perché non avevo detto la verità. E perché, di grazia, Dante e Manzoni hanno forse detto la verità?
Potevi invocare la libertà di espressione letteraria.

darth wanax

Diciamo che oltre il tropico del cancro il natale, con l’atmosfera creata dalla natura e dal moto della terra, attrae di più. Secondo me gli ebrei scismatici e i loro amici politeisti convertiti hanno semplicemente sbagliato a scegliere le date delle loro festività. Potevano associare la risurrezione del loro messia con il solstizio d’inverno e morta lì. Hanno fatto uno sbaglio sul piano del marketing, insomma.

don alberto

@ Sandra
Cosa c’entra la risposta N° 3 con i riti a scuola?
Era Forse l’altro sondaggio?
(io a scuola devo quasi litigare con le maestre per NON andare a benedire; faccio comunque la benedizione per gli adulti -ovviamente chi vuole- come “lavoratori”)

Cesare B

@rothko61
Le mie obiezioni si riferivano al fatto che l’ipotesi di reato denominata “plagio” fu aspramente combattuto da politici ed intelletuali molto vicinio a quelle che oggi sono le posizioni dell’ UAAR. E certamente non la combatterono per ragioni di mera forma giuridica, ma perche’ la ritenevano contrario alla liberta’ individuale, che implica anche di eleggere chi si voglia a propria guida e di farsi convicere a qualsivoglia stile di vita, ancorche’ deplorato dai piu’ e, in paticoare, dalla propria famiglia. Il guaio e’ che i “libertari” cosi’ fatti sono pronti a difendere le scelte personali da ogni costrizione giuridica quando vanno nella direzione che essi reputano progressiva, mentre, se la dichiarano regressiva, parlano diversamente.
Quanto all’ordinamento giuridico statunitense, mi sembra che in queste pagine sia stato superlodato quando ha sanzionato (in sede penale e civile “punitiva” … altra perla!) esponenti della Chiesa Cattolica anche per fatti che in un sistema piu’ evoluto quali sono quelli europei non avrebbero potuto essere presi in considerazione. I giudici americani hanno, infatti, irrogato condanne anche per fatti che da noi sarebbero prescritti, oppure sarebbero penalmente irrilevanti, essendo consititi in rapporti non con bambini, ma con giovani che nella maggior parte dei Paesi del mondo possono esprimere valido consenso sessuale.
Saluti.

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