“Prima pagina” clericale

Qual è, secondo Radio 3 Rai, il giornalista ideale per condurre la seguita rubrica “Prima pagina” durante le feste? Matteo Zuppi. Anzi, per la precisione, don Matteo Zuppi. Il prescelto, infatti, è un sacerdote della Comunità di Sant’Egidio, attualmente parroco presso la Basilica di S. Maria in Trastevere in Roma.

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30 commenti

Marvin

Beh, comunque non potrà mai essere peggio del commento alla stampa di [padre] Livio Fanzaga su radio Maria!

Pablo

C’è una cosa che ho difficoltà a capire.
Secondo me (ve lo assicuro, sono in assoluta buona fede), uno stato realmente laico non dovrebbe essere uno stato che esclude totalmente il fenomeno “religione” come fenomeno importante della vita civile, ma che pone tale fenomeno sullo stesso piano di tutte le altre espressioni della società civile.
Per questo motivo non vedo nulla di male nel fatto che, in una rubrica radiofonica di opinione che alterna ogni settimana un conduttore diverso, fra tanti laici ci sia anche un sacerdote, messo sullo stesso piano di tutti gli altri conduttori che si avvicendano, i quali come è noto esprimono le più diverse convinzioni. Che cosa c’è di non-laico in tutto questo?
Grazie, e complimenti a R. Carcano, e agli altri collaboratori, per questa rubrica, sempre seria e stimolante.

emiddio

il fatto di essere sacerdote nn vuol dire che farà la predica in diretta…

ci sono anke alcuni laici tra i religiosi..poki ma ci sono! nn so se il signore in questione è o meno laico..ma nn ci vedo niente di male a fargli condurre un tg

Giacomo Grippa

Se non Zuppi è pan bagnato e la predica la farà diretta!
Ma non vi accorgete che il confessionalismo ha ormai schierate le truppe dal livello istituzionale all’ultimo parrocchiano?

Giorgio Villella

@Pablo
C’è di male che se Matteo Zuppi è stato scelto perché è un sacerdote, allora dovrebbero scegliere anche Maria Turchetto, o Raffaele Carcano nella settimana del 20 settembre; e un giornalista rabbino, un giornalista monaco buddista, ecc. ecc. in occasione delle feste delle varie religioni.
In fatto di diritti fondamentali non vale il numero, la maggioranza; ma uguali diritti per tutti; altrimenti non siamo uno stato occidentale laico formato da cittadini, ma un regime di sudditi infelici. g

Mun Rafun

Quto Giacomo Grippa, aggiungo che è il loro ultimo diseperato quanto vano tentativo di salvarsi.
Non mi preoccupo più di tanto.

giuseppe

Ma lo avete sentito prima di sproloquiare?
Questa si chiama laicismolatria, o più semplicemnete, ignoranza e malafede!
Ma fatemi il piacere!

strangerinworld

giuseppe, siamo stanchi

avete occupato tutto

anche il sito UAAR?

purtroppo è nel vostro DNA da secoli

il POTERE

Roberto Grendene

La rubrica un questione e’ condotta di norma da un giornalsta
Ora la persona in questione, oltre ad essere un prelato, e’ un giornalista?
E se e’ un giornalista, perche’ dare risalto e presentarlo come sacerdote?
Il mio dubbio e’ che non sia affatto un giornalista, ma sia stato invitato al posto di un giornalista perche’ e’ un sacerdote, e a loro e’ tutto permesso.

Attendo smentite e prove contrarie

Rothko61

@ giuseppe

Dopo la statolatria ti sei inventato il laicismolatria?
Bravo.
Io il prete non l’ho sentito e non lo voglio sentire. Constato solo che mentre vi riempite la bocca di tante “latrie” l’Italia continua ad essere una clericolatrina.

Pablo

Per Giorgio Villella,
D’accordissimo con Lei.
Penso che però occorra lottare e spendere tutte le energie non affinché prima pagina non ospiti Zuppi a Natale, bensì affinché ospiti Carcano, o Lei, o Odifreddi nella settimana del 20 settembre, e così per le altre ricorrenze. Già questo in parte accade, ma c’è ancora da lavorarci. Sono pronto a combattere con voi questa battaglia.

Pablo

Per Roberto Grendene. MI sono posto lo stesso problema, identico, anche io. Però penso che, finché si tratta di eccezioni (il fatto cioè di invitare saltuariamente un non-giornalista in occasione di ricorrenze particolari) ciò sia accettabile con un minimo di elasticità. Purché ciò non avvenga solo per la chiesa, ma, come dicevo, anche per altre circostanze attinenti all’ateismo o ad altri sistemi di pensiero.

fabio l'anticristo

giuseppe te credi in dio e dai a noi degli ignoranti? il bue che da del cornuto all asino…

antonietta dessolis

sono anni che ascolto prima pagina ed è la prima volta che la conduce qualcuno che non si presenta come giornalista, ma come sacerdote: che sia l’ulteriore segnale della clericalizzazione crescente anche a radio tre? brutto segno, ma non quanto il catechismo quotidiano dei giornali radio e soprattutto dei telegiornali, che hanno un ascolto ben più rilevante e dove gli interventi del papa superano di gran lunga quelli del presidente della repubblica

anguria beffarda

RAITRE……. che dire:c’e’ ancora, in questo Paese ,qualcuno che si ostina a considerare questa rete INVASA DA COMUNISTI………. BALLEEEEEE,COLOSSALI BALLE!! il telegiornale nazionale e’ perfettamente allineato a tutti gli altri….. anche qui inchini ed ossequi di fronte ad ogni minimo colpo di tosse di benedetto/maledetto. Vogliamo parlare poi della prima serata,robaccia di pochi mesi, interamente dedicata all’ormai onnipresente padre pio?? e siccome sono tutti di sinistra su raitre, doveroso che la rubrica giornalistica non sia affidata ad un giornalista ma ad un prete. Nemmeno la papalina raidue era arrivata a tanto…..

RazioCigno

raitre è la rete che ha trasmesso il documentario sugli scout cattolici prodotto da se stessi, il direttore di rete è notoriamente cattolico

i.v.

non guarderò più raitre, ne nessun altro canale che di spazio, in modo irragionevole, a questi rappresentanti di uno stato estero….

i.v.

non guarderò più raitre, nè nessun altro canale che dia spazio, in modo irragionevole, a questi rappresentanti di uno stato estero…

Pablo

Mi sembra che molti parlino senza sapere che “prima pagina” è una trasmissione del canale rai tre alla radio, e non di rai tre alla tv. Questo significa che queste persone già non seguivano radio tre, per cui non capisco come facciano a dire che “non lo seguiranno più”.
In particolare, la posizione di i.v. mi sembra un po’ eccessiva, e poco consona ad una visione pluralista. Io preferisco seguire una radio dove parlano esponenti di tutti gli stati, di tutte le culture e di tutte le convinzioni, per cui ben venga un rappresentante della chiesa, sperando che accanto a lui ci siano presto anche rappresentanti dell’ateismo, del buddismo, del razionalismo, dell’agnosticismo ecc. Cosa che peraltro già accade: ho sentito spesso a “prima pagina” conduttori che sono dichiaratamente atei.
Ma sono d’accordo con voi sul continuare la battaglia per dare spazio a tutti.

Aldovaldo

Io a volte seguo Padre Cantalamessa (nomen omen ^_^) su RAI1, riesce sempre a strapparmi qualche risata con le scemenze che dice. Anche “A sua immagine” è una trasmissione divertente. Oggi che la satira è un po’ censurata ed autocensurata, almeno ci divertiamo con le trasmissioni religiose. Ormai i razionalisti in TV non ci vanno più, o forse non li invitano nemmeno, tanto non li fanno parlare. La RAI ormai è completamente piegata al volere della Chiesa e non è possibile alcuna voce di dissenso. Non fanno entrare più nemmeno gli antropologi. Ormai si parla solo di politica ed economia.

Aldovaldo

Azz, la rete neurale quantistica mi ha ancora una volta segato il messaggio.

fresc ateo

si si radio tre radio quattro radio maria radio padre pio radio vaticano radio ce li avete spappolati eccome no.

marcoboccaccio

io prima pagina la ascolto sempre, anche quando ci sono conduttori di destra: ma appunto giornalisti, non preti che fanno la predica. ora, a dirla tutta, questo qui non l’ho sentito, perché lunedì quando hanno dato l’annuncio del nome del conduttore come don qualcosa, né qualificandolo come giornalista, ho spento e ho detto “il prete te lo senti te!”. perché il punto è: come mai stavolta anziché un giornalista i commenti li fa un parroco? forse perché dato che a messa non ci va più nessuno la predica così si diffonde di più? boh, mi chiedo perché pago ancora il canone rai.

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