Mutilazioni genitali femminili, 30mila casi in Italia

Secondo Emma Bonino, vicepresidente del Senato, sono almeno 30.000 in Italia i casi di donne e bambine che hanno subito mutilazioni genitali, nonostante la normativa approvata all’inizio del 2006. Manca infatti una campagna di sensibilizzazione e soprattutto non vengono puniti coloro che effettuano o accettano tali pratiche (non c’è stato nessun processo, nè condannati), perché i fatti non vengono denunciati.
Marian Ismail, presidente dell’Associazione Donne in Rete di Milano, denuncia la situazione: dopo la legge “e un po’ di pubblicità con poster per le strade”, c’è stato “un totale silenzio”; i fondi destinati “non si capisce come vengano gestiti”. “Quasi nessun immigrato sa che le mutilazioni da noi sono proibite, chi lo sa vede che la legge non è applicata: così continua a portare le figlie ‘in vacanza’ in patria per farle mutilare, o trova chi lo fa in Italia. Duemila bambine a rischio ogni anno si dice, ma di certo non sappiamo niente”, continua Ismail.

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22 commenti

dysphoria_noctis

40 anni di galera a pane ed acqua ed ai lavori forzati 14 ore al giorno…

e se passa la voglia.

PS: che tristezza vedere come ancor’oggi, nel 2009, le “tradizioni”, “le consuetudini” ed i “rituali” vengano imposti come menomazioni fisiche a chi non può nemmeno difendersi…

eridanus

ma quando si decideranno ad istituire in Italia fin dalla scuola elementare l ora settimanale di ateismo e di educazione civile? Va a finire che non troverebbero abbastanza insegnanti…

Pablo

Per Eridanus. “Ora di ateismo”? Chi è per la libertà di idea e di opinione dovrebbe essere contrario, alla stessa identica maniera, sia all’ora di religione cattolica che all'”ora di ateismo”.

Kaworu

in effetti pablo ha ragione.

sarebbe bene che ci fosse un’ora di educazione civica a settimana, e un’ora di educazione sessuale e alla sessualità (laica, poi all’oratorio possono pure dirgli di cercare sotto ai cavoli, ma a scuola no) a partire dalle elementari fino al liceo (ovviamente in modi adeguati all’età).

Daniela

educazione civica come si insegna nelle scuole spagnole, questo ci vorrebbe anche in italia. Educare i ragazzi ai diritti e ai doveri di un buon cittadino, a rispettare gli altri.
Comunque mi stupisco di come anche donne che vivono da molti anni in italia facciano fare cose del genere alle proprie figlie, non riesco a concepirlo.

Dario

ed intanto partono ambulatori in strutture pubbliche (Burlo Garofolo di Trieste) dove praticare la circoincisione…

Roberto Grendene

Spregevoli queste “culture” che portano a queste mutilazioni (sia quelle femminili che, anche se meno gravi, quelle maschili)
Ma non assolviamo gli individui: la responsabilita’ e’ individuale, che i genitori siano precessati e puniti.
Controlli periodici pediatrici, per tutti naturalmente e non solo per una categoria di persone, e se dalla visita risulta una mutilazione, scatta l’arresto per i genitori.

Ovviamente da adulto uno puo’ poi mutilarsi come vuole (a sue spese)

cesare

Capisco che sia piuttosto difficile contrastare simili pratiche in Africa o negli altri posti dove avvengono simili orrori, ma che non si possa fare niente per le bambine residenti qui in Italia, questo mi sembra veramente pazzesco. Quando ero bambino, nell’immediato dopoguerra, l’Ufficiale Sanitario ogni tanto andava nelle scuole e controllava che non ci fossero casi di pidocchi, scabbia, denutrizione e altro. Bisognerà pure censire e controllare queste bambine. E non appena si scoprono mutilazioni allontanarle immediatamente dalla famiglia. Forse subito soffriranno ma è l’unico modo per garantire un futuro vivibile.

Mun Rafun

Che il fenomeno ci sia è indubbio, ma
sinceramente questi numeri mi sembrano un pò
esagerati.

bruno dei

Sono d’accordo con Roberto Grendene: la responsabilità individuale va punita.
Va punita anche perchè mi pare uno strumento importante per agire sul problema centrale, quello ‘culturale’, che dietro al paravento delle tradizione nasconde (neanche poi tanto, ma bisogna abituare le persone a percepirla sul serio) una quantità inaudita di violenza.
Una violenza tanto più odiosa in quanto poi le vittime ne sono dei bambini, che per ‘scelte culturali’ dei genitori si trovano ad essere menomati, fisicamente e/o psichicamente, per tutta la vita.
Si parla tanto di bambini, di rispetto e protezione dell’infanzia. Bene, come crediamo che sia possibile iniziare ad esercitare sul serio questa protezione? Regalando loro le Barbie?
Oppure insegnando agli adulti, genitori o meno che siano, che il loro primo dovere è dare ai bambini (gli adulti di domani) l’opportunità di crescere liberi dai vincoli che hanno limitato, ostacolato, impedito, la nostra maturazione?

stefano

basterebbe istituire fin dalle lementari l’ora di libero pensiero e uso della ragione…

Asatan

@cesare

Aaaamen!!! Concordo con te. Ma non lo faranno mai perchè significherebbe istituire vistite ginecologiche e non sia mai che le ragazzine possano pensare che la patata serve ad altro oltre che a fare la pipì.

don alberto

Con le benedizioni ficchiamo il naso un po’ dappertutto.
Datemi qualche idea.

Aldovaldo

Ma a questa gente le donne non piacciono? Come si fa a deturpare proprio una delle parti più belle e interessanti dal punto di vista sessuale? Insomma questi potrebbero fare l’amore con una pecora, sarebbe la stessa cosa? C’è poco da fare, certa gente è proprio scema.

Flaviana

Dal momento che i comuni hanno bisogno di fondi, salassino a sangue i portafogli di questi genitori, fintanto che non pagano, non capiscono!

robertus

Quanta ipocrisia! Quando si ammette e si favorisce l’aborto legale, cioè la soppressione di una vita umana innocente anche per futili motivi ( l’ineffabile Valeria Marini ha dichiarato di aver fatto tre aborti perchè i figli le avrebbero compromesso la carriera artistica(!?!) come ci si può strappare le vesti di fronte ad eventi moralmente meno gravi, seppur incivili e inconciliabili con una società avanzata?

Lola

@robertus
ci fai o (non) ci sei??
Ti sembrano due situazioni analoghe o comparabili?? Che ipocrita!!

robertus

Lola

Perchè l’aborto , ovvero l’uccisione di un essere umano è uno scherzo? O è meno grave delle mutilazioni?

cesare

X robertus

l’aborto è la libera scelta di una donna. Le mutilazioni non credo proprio.

Lubomir

cesare
Purtroppo l’indottrinamento culturale arriva a tal punto che le bambine lo fanno pensando di essere libere ed in sintonia con la propria società.Basta parlare con sudanesi, egiziani ed altri che arrivando in occidente trovano un metodo di confronto e almeno alcuni, più liberi, si rendono conto.
Neppure l’aborto è una scelta libera:Mi sono trovato in situazioni in cui donne cinesi o indiane erano costrette ad abortire perchè incinte di bambine. Ultimamente persino due donne macedoni-albanesi hanno fatto lo stesso. In tante società comanda l’uomo e la donna non esiste.
L’aborto serve più all’uomo che alla donna che ne subisce le conseguenze.

Lola

@robertus
Constato che non ci sei.
Non ti scriverò più. Parla con quelli come te. Ciao.

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