Pisa: rogo devasta importante monastero buddista

Pomaia, piccolo paese vicino a Pisa, ospita uno dei maggiori monasteri buddisti di tutta Europa. Il centro religioso questa mattina è stato devastato da un incendio.
L’origine più probabile del rogo sembra essere un corto circuito innescato dalle lucine che circondavano l’altare di meditazione; il fuoco ha bruciato altare, statue e cuscini, oltre a testi tibetani antichi e immagini di Buddha, di cui una risalente al XIX secolo. Anche il tetto è crollato, dopo che il fuoco ha distrutto le travi di legno.
I monaci hanno informato che da tempo le candele non venivano più accese nella sala di meditazione proprio per motivi di sicurezza.

Fonte

Sito del monastero

L’antico castello che ospita il monastero buddista

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65 commenti

Fede

Un vero peccato.
Da ateo riconosco che il buddismo mi sembra una delle poche religioni buone (se di religione si può parlare e non di filosofia e modo di essere), o per lo meno la preferisco alla maggior parte delle altre.

robertus

Esprimo piena solidarietà ai monaci buddisti il grave danno di carattere religioso-culturale che l’incendio ha causato al monastero di Pomaia.
Il monachesimo sia per la religione cristiana che per qualla buddista rappresenta un grande risorsa spirituae e culturale. Come non ricordare, ad esempio, che in Tibet i monaci rappresentano l’unica forma di resistenza alle violenze che da quasi mezzo secolo il regime ateo di Pechino infligge al popolo tibetano?
Il monachesimo cristiano ,poi, sia orientale che occidentale, ha dato un contributo essenziale alla civilizzazione europea, non solo sotto l’aspetto religioso. Basti ricordare la funzione dei monaci benedettini e cistercensi nella salvaguardia del patrimonio letterario dell’antichità e nel campo della coltivazione e dell’architettura.Montecassino è stato un faro che ha illuminato l’Eupopa in ogni epoca della sua storia.

Roberto Grendene

Mi rammarico per il monastero

Riguardo ai monaci, la loro e’ una scelta di vita.
In Tibet ora sono perseguitati, pochi decenni fa erano loro che perseguitavano attraverso la teocrazia.
Anche i “nostri” monaci” ora sono abbastanza mansueti (merito delle radici illuministiche dell’Europa) ma qualche secolo fa erano gli inquisitori (persecutori per eccellenza)

C. J.

…daranno anche stavolta la colpa ad atei o agnostici o omosessuali? per la serie…
“E’ la mancanza di fede nel nostro amico immaginario la causa di questa malaugurata sciagura. Se non vi raccogliete immediatamente in preghiera (…tra poco passera’ il parroco per la colletta; si preferiscono banconote a monetine…) altri incendi porteranno terrore e distruzione.
PROSTRATEVI E PENTITEVI DEI VOSTRI PECCATI!
Ps.: Non si accettano assegni o carte di credito… c’e’ un bancomat all’angolo della strada…”

eridanus

se non fossi ateo sarei buddista…almeno li non ti mandano all inferno se ti fai le pippe!

robertus

Roberto Grendene

Non sapevo che le radici dell’Europa fossero solo illuministiche. Nella migliore delle ipotesi sono “anche” illuministiche, perchè prima e soprattutto sono giudaico-cristiane. Se i monaci benedettini non avessero trasmesso la cultura dell’antichità classica, integrandola con la loro profonda spiritualità e le scoperte in campo scientifico, l’Eupopa sarebbe rimasta ad uno stadio di civiltà ben inferiore all’attuale.

fabrizio

@ robertus
non so se vuoi trollare con ‘ste fregnacce delle radici giudaico-cristiane. Comunque se ci tieni alle priorità e ai “soprattutto”, le radice dell’Europa (anche se mi domando cos’è quest’ossessione per le radici: come se si trattasse veramente di piante e piantagioni!) sono “prima e soprattutto” ellenistico- romane, e senza di esse ii “bravi monaci” ci avrebbero trasmesso molto, ma mooooolto, meno di interessante, e saremmo molto ma moooolto più poveri, conditi o meno di spiritualità. Ripiantiamole noi, le radici, se ci riusciamo, cercando di vedere bene nel passato quali sono state le “specie” ragionevoli e raccomandabili. Quelle giudeo cristiane si sonio rivelate un OGM pericolosissimo!

Ema

@robertus

1) Nessun regime può essere ateo, l’ho già scritto e lo ripeto—

2)Non credo che qui ci sia qualcuno che dica che il cristianesimo non abbia influenzato l’europa…..ma l’affermazione “radici illuministiche” non mi sembra che impliche la negazione dell’influenza cristiana sull’europa….. Si può cmq discutere sul tipo di e di peso che hanno avuto l’illuminismo, il cristianesimo…volendo anche il mondo greco e latino e la lista potrebbe essere molto lunga…

Cmq siadispiace anche a me per l’incendio…

eridanus

@ robertus

Ma basta con sta storia dei monasteri culla della civiltà europea. Hanno tramandato solo quello che volevano e come lo volevano rispetto all’antichità, come è stile della Chiesa, che infatti ha cambiato e tradotto anche la Bibbia come meglio ed utile gli tornava.

don alberto

@ eridanus
-cambiato la bibbia, proprio no!, magari NON tradotta.
-rob si riferiva soprattutto alla coltivazione delle terre e a quello che ci andava dietro

eridanus

@ albertus

Perchè? Tu c eri li nei monasteri a curiosare in quello che facevano negli scrittòri? Se c eri vuol dire che hai vissuto un altra vita precedente ed allora facci sopra un pensierino e diventa buddista…

Roberto Grendene

non ho scritto da nessuna parte “radici solo illuministiche”

il mio parlare di radici era ironico.
parliamo chiaro: non abbiamo radici, abbiamo un passato.

e il passato giudaico-cristiano a fondamento della nostra societa’ mi sembra inferiore agli sforzi di superamento di tale passato. Tanto per stare in Italia, la nostra unità nazionale e’ stata combattuta dallo stato Pontificio con gli eserciti, per non parlare di conqiuste come l’istruzione pubblica, osteggiata dalla CCAR.

Sulle “radici” cito Savater: “Gli esseri umani hanno gambe, non radici. Le radici sono proprie delle piante e delle verdure che non si possono muovere.
Noi siamo stati fatti con delle gambe per camminare in giro per il mondo. Le tradizioni sono spesso inventate mentre i rituali antichi sono crudeli, atroci e discriminano le donne.
La diversità umana esiste, ci piacciono vestiti e cibi diversi, ma convertire questo in un progetto politico e passare dalla cittadinanza all’etnia, ecco, questa mi pare una deriva reazionaria.”

Otto Permille

Buddismo e cristianesimo originario hanno molte affinità, al punto che alcuni storici interpretano il secondo come una ulteriore variante del primo. In generale le varie figure di riformatori religiosi (Mosé, Budda, Gesù, Maometto e quant’altri) sono una identica figura che ha subito variazioni e mutamenti a seconda tei tempi e dei luoghi.

don alberto

@ eridanus
-I diversi codici concordano.
-mi sa che la differenza tra Gesù e Buddha è questa: Gesù ha cambiato l’acqua in vino, Buddha avrebbe cambiato il vino in acqua.
Grazie, mi tengo la mia ciofeca.

Augusto

Mi dispiace per la perdita di tale patrimonio culturale, stavolta buddista, così come mi dispiacerebbe di vedere andar perso un edificio religioso e non, di utilità culturale pubblica o privata.
Sul monachesimo buddista, tradizionalmente protetto dal regime secolare di turno a cambio di prestare servizi come l’istruzione e il censimento della popolazione (fatta eccezione per i monaci tibetani che fino all’intervento di Mao erano le due cose, teocrazia), sta rivelandosi superfluo nella società.
Così suona una orientazione buddista: “Il Buddismo è ragione: quindi è di estrema importanza che le nostre vite e le nostre azioni nella società siano in accordo con essa. Vi prego di manifestare il principio di “fede uguale vita quotidiana”, così che gli altri si fidino di voi, vi rispettino e vi prendano come modello. Far fiorire la fiducia e l’umanesimo nella società è uno degli scopi del Buddismo. Comportarsi in modi strani o innaturali, che vanno contro il buon senso, contrasta con i principi fondamentali del Buddismo ed equivale a offendere la Legge”.
Di rinchiudersi in un monastero a meditare/ruminare, neanche a parlarne.

Sul monachesimo cristiano, non mi risulta nei 4 vangeli e neppure in quelli apocrifi (correggetemi se sbaglio, per favore) che Gesù abbia mai accennato alla vita monastica come pratica salvifica, bensì abbia fomentato il contrario il giorno di Pentecoste con il suo: “Andate e predicate a tutte le genti!”.

@ Don Alberto
In India ai tempi di Shakyamuni Gautama Siddharta, il Budda storico (VI sec. a.C.), il vino non esisteva in quanto prodotto dapprima in Mesopotamia e poi diffusosi nel Mediterraneo. I primi vigneti in India sono degli anni ’90 del secolo scorso.

Alessandro Bruzzone

In questo blog iniziano a esserci più troll che partecipanti seri. E io inizio a rompermi le balle.

sti.ca1970

X robertus
Quello che tu chiami regime ateo di pechino, per me è un’altra forma di religione.
La ccar e pechino sono entrambi x la limitazione dei diritti umani, e contro la determinazione dell’individuo. Riguardo il monachesimo, non bisogna affatto dimenticare cos’era l’inquisizione e, soprattutto, chi erano gli esecutori.

Stefano Grassino

@ Alessandro Bruzzone

Hai perfettamente ragione. Propongo, visto che ho anch’io questo problema (tra l’altro non vorrei che in un improbabile ma non impossibile incontro sentimentale tra me e Monica Bellucci mi trovassi menomato) di aprire una campagna di sensibilizzazione contro tutti questi interventi, creati ad arte per confondere le acque. Ignoriamoli per favore perchè solo così si leveranno dalle suddette.

Toptone

Per come la vedo io, invece, i ‘troll’ arricchiscono la conversazione e offrono spunti di confronto e dibattito.

Altrimenti la politica del sito si riduce a quella di molti siti cattolici o anche giornalistici. Cioè, parlarsi addosso. Provate a postare qualcosa di poco ortodosso sul sito del Giornale e col cavolo che ve la pubblicano, oppure pubblicano soltanto il primo post e censurano le eventuali vostre risposte alla valanga di insulti gratuiti. Provare per credere.

Perciò sarebbe bene non abbassarsi al loro livello. Cassare gli insulti gratuiti ok, ma non censurare quei post che meritano discussione.

Così perlomeno la penso io.

Bruno Moretti Turri

@ Alessandro Bruzzone

In effetti siamo troppo democratici.
Qui girano troppi ciellini.
Secondo me solo i soci uaar in regola con l’iscrizione dovrebbero poter postare.

robertus

sti.ca

è abbastanza singolare( e comoda!) questa distinzione di ateismo; il fatto è che i regimi più criminali della storia recente hanno tutti praticato ed imposto un rigoroso ateismo, basato sul materialismo scientifico. Un motivo ci sarà!
In merito all’inquisizione (che monotonia!) su venti secoli di cristianesimo il fenomeno è legato a circa tre secoli.
Forse erano più teneri gli esecutori che durante la rivoluzione francese, bolscevica, messicana e spagnola (tutte ispirate laicisti massoni atei)massacravano cittadini inermi, colpevoli solamente di restare fedeli alle loro credenze?

Asatan

Poveracci. Sinceramente mi spiace per i buddisti, se c’è gente che vive la porpria fede pacificamente sono loro. Considerando poi che non è che siano ricchissimi il danno è doppio.
Fatevi due risate: a Milano ci sono 2 templi buddisti uno zen e uno mahayano, ogni tanto vado a farci un salto. Devo dire che sono parecchio interessanti e abissalmente dal credente medio.

Lubomir

Alessandro Bruzzone
Direi di attenersi al tema principale, senza tante censure o inquisizioni.
Mi dispiace per i monaci buddisti.

Daniela

per alessandro
ma perchè ti infastidisci? Il rimedio è non leggere le loro stupidate tutto qui.

N2RT

Casomai l’europa e l’italia possono avere una cultura anche, in parte, cristiana. Sicuramente non giudaica. Ma il cristianesimo si è imposto su altro, modificandosi in base alle esigenze del momento. Quindi cos’è la cultura cristiana???? Per quel che riguarda le radici, beh… basta guardare la storia, e visto che il cristianesimo ha un inizio ben preciso, la civiltà in europa esisteva già da prima. Da molto prima. E secondo la definizione cristiana, erano tutti pagani. Quindi se proprio si vuole dare una radice religiosa all’europa e all’italia (ma perchè poi?) allora quella radice è pagana, e sfido chiunque a dimostrarne il contrario.

Per quel che riguarda i monaci nostrani, ringraziarli di aver mantenuto dei documenti antichi dopo che loro ed i loro correligionari hanno distrutto tutto il resto e soprattutto ciò che a loro non faceva comodo mi sembra quantomeno assurdo.
Non si ringrazia chi ha distrutto solo perchè ne ha mantenuta una parte minuscola.
Senza la distruzione di templi, biblioteche e del sapere antico avremmo ben di più di ciò che essi hanno deciso di mantenere.

Nifft

Lasciate perdere Robertus per carità. E solo un povero cattotroll (ed anche un po’ ignorante, storicamente parlando)…

Tornando alla notizia: non sapevo neanche che esistesse un monatesro buddista in Italia. Mi sarebbe piaciuto visitarlo.

gabriel

Per Robertus
Non è assolutamente vero che l’inquisizione è roba solo di tre secoli perchè le persecuzioni risalgono al concilio di Nicea con l’imperatore Costantino e sono state comuni in tutti i secoli.
Poi il progresso e la ricerca sono cominciati o accelerati dopo i monasteri, con l’illuminismo perche nei monasteri venivano tradotte solo determinate opere e nel modo che si voleva.
Per finire ti ricordo tutte le dittature del Sud America. TUTTE CRISTIANISSIME a cui il papa a stretto la mano. Dittature che hanno sterminato intere generazioni di giovani. La Cina a tutte le ragioni a tenere le religioni sotto il pugno di ferro ed è solo questo che da tanto fastidio a SANTA MADRE CHIESA!

Pozz

Un vero peccato per il monastero che doveva essere un bel luogo da visitare.

Lubomir

gabriel
Purtroppo l’inquisizione ha una sua data di nascita: il 1233, quando il papa Gregorio IX° investi l’ordine domenicano.Quello che c’è stato prima era sbagliato ma era altra cosa.
Attenzione alle generalizzazioni.

robertus

NIFF
GABRIEL

L’affermazione che nei monasteri venivano tradotte solo determinate opere e che il progresso e la ricerca sono cominciati o accellerati dopo i monasteri con l’illuminismo è ridicola; bastino due esempi tra i tanti contributi offerti da esponenti degli Ordini religiosi:Luca Pacioli, autore della prima opera generale di aritmatica e algebra pubblicata a stampa era FRATE FRANCESCANO; Gregor Mendel, il biologo boemo a cui è legata la celebre legge sull’ereditarietà dei caratteri ERA MONACO AGOSTINIANO;
Il pugno di ferro della Cina verso le religioni significa morte, perseguzione, soffocamento di ogni manifestazione di libertà civile e religiosa( mai tra loro disgiunte): alla faccia del libero pensiero e dell’ateismo razionalista! certe giustificazioni sono proprio significative!
In ogni caso l’ateismo a lungo andare non paga: dopo settant’anni di rigido ateismo di stato(contrassegnato da persecuzioni e stragi inaudite) , la Russia ha riscoperto che solo la religione può rappresentare la vera anima della nazione. I recenti funerali di Alessio II hanno dimostrato quanto sia grande e significativo il ruolo della Chiesa Ortodossa nella società russa. UIn Cina avvverrà presto o tardi la stessa cosa.

Mun Rafun

Potrà dispiacere al collezionista di orologi ma non posso fare altro
che gioire quando leggo queste notizie.
Mi auguro che “monasteri”, “chiese”, “moschee”, “stupa”, “sinagoghe”
etc etc etc siano distrutti una volta per sempre da qualcosa di più grandioso del big one e che la Natura si riapprori di ciò che le è stato scippato, con la violenza, dai costruttori di Morte. Senza coinvolgere animali umani e non umani: come già detto, sono animalista, vegan e nonviolento.

Dujihlios

Il buddhismo non è una religione. Il cosiddetto christianesimo è assurto a religione… di Stato e… al giorno d’oggi continua ad esserlo.
Voi tutti continuate solo a discutere…. fare bolle di sapone….
come i molti che blaterano l’affrancamento da detta religione e dai suoi accoliti (a qualunque titolo e grado)…
eppure è più fattibile scendere in piazza e dimostrare -come spesso avviene anche violentemente- per l’aumento del prezzo delle caramelle.
E’ così impensabile…. decidere di presentarsi -TUTTI- anche più volte davanti al Presidente della Repubblica?
Perchè continuate a fare bolle di sapone?

giovanni da livorno

A Lubomir

E’ vero che l’inquisizione non compare prima del XIII sec., ma è pur vero che le violenze dei cattolici contro ogni altro gruppo religioso e non religioso siano cominciate già in epoca costintiniana.

Anche se non portavano il nome di “inquisizione” le relative colpe sono ugualmente ascrivibili alla CCAR.

A Robertus

Certamente molti regimi laicisti, massoni, atei hanno commesso dei crimini ma essi non partivano dal presupposto logico ed ideologico di “amare il prossimo”……………

Saluti. GdL

robertus

giovanni da livorno

Perchè parlare di violenze di cattolici contro ogni altro gruppo religioso? Perchè non ricordare le persecuzioni contro i cattolici in Inghilterra e nei Paesi che aderirono alla Riforma; fino alla fine dell’800 nel Regno Unito i cattolici erano discriminati in ogni campo e milioni di irlandesi cattolici furono costretti a lasciare la loro isola. E le attuali persecuzioni in India e nei paesi l’islamici?
Chi ha detto che che i regimi laicisti e massonici non pretendevano anch’essi di amare il prossimo: in cosa consisteva allora la fraternité proclamata dei rivoluzionari francesi. E se non amavano il prossimo, perchè desideravano tanto affrancarlo dall’oscurantismo clericale? Per divertimento?

robertus

LUBOMIR

Straordinario! E allora se non amavano il prossimo, perchè i rivoluzionari laicisti e atei proclamavano la fraternité e dichiaravano di volerlo liberare dall’oscurantismo clericale? Da cosa erano mossi allora?

robertus

A Lubomir

e allora se non era amore verso il prossimo in che consisteva la fraternité proclamata e diffusa dai rivoluzionari francesi?

ateopisano

Abitando da quelle parti devo riconoscere che questi monaci si sono sempre fatti “gli affari loro”a differenza di altre fedi, non li condivido ma li rispetto.

gabriel

La Russia usa la religione solo a scopi politici per controllare la popolazione e quindi il governo non certo per una riscoperta interiore. Non per nulla la religione è l’oppio dei popoli!
Per quanto riguarda la Cina sono gli stessi sistemi che da oltre 2000 anni usa la religione, mascherati da verita’ assoluta e da VOCE DI DIO.
Per i 2 esempi che mi hai portato se ne possono trovare 2000 e più do oscurantismo e repressione sia antichi che moderni. Vedi il blocco alla ricerca sulle staminali bloccata da fanatici sottanoni. Comunque quello che da molto fastidio alla chiesa cattolica in cina è il non potersi intromettere nella politica interna dello stato o eventualmente di andare a braccetto con il regime (es. Cile, Argentina, Spagna, ecc. ecc.)

robertus

GABRIEL

mi sembra che sotto l’Unione Sovietica, regime ateo per eccellenza, il controllo della popolazione fosse ancora più rigoroso, tale da spedire i dissidenti in Siberia o sottoterra….
All’anima dell’oppio dei popoli

Manlio Padovan

Sarebbe stato meglio per loro se avessero riflettuto un po’ sulla legge di Ohm.

Anonymous

@robertus: in Cina sta già avvenendo.

http://www.china.org.cn/culture/2008buddha/2008-07/10/content_15988233.htm
http://www.china.org.cn/2007-05/01/content_1209824.htm

Con tanto di cerimonia taoista annuale, di Stato, per il compleanno di Huangdi.

http://www.chinadaily.com.cn/china/2008-04/08/content_6600765.htm
http://english.gov.cn/2008-04/08/content_939841.htm (<– SITO GOVERNATIVO)

I politici ovviamente partecipano a tutte le occasioni religiose, inclusi anniversari di fondazione, come quello dell’Associazione Taoista Cinese: http://english.gov.cn/2007-09/19/content_755854.htm

Lubomir

giovanni da livorno
“Quello che c’è stato prima era SBAGLIATO ma era altra cosa.” Diverso dall’inquisizione.
Scusami Giovanni perchè avrei dovuto esprimermi meglio.
Approfitto per ringraziare, perchè non ho fatto a tempo, STI.Ca1970 e Giuseppe Murante per le risposte date.

Barbara

@eridanus

Essere buddisti è essere atei.Il Budda non è un essere trascendente o superiore è un essere umano che dopo anni di ricerca e meditazione intuì che la causa del problema della sofferenza:gli esseri umani soffrono perchè la loro visione della realtà è falsata-Lui si era illuminato alla REALTA’ della vita(Budda in lingua sanscrita significa illuminato).Il SUTRA DEL LOTO è uno dei suoi ultimi insegnamenti in esso rivela l’esistenza di una FORZA VITALE UNIVERSALE che permea tutti i fenomeni della vita.Egli afferma che ogni essere umano possiede questa condizione vitale illuminata(chiamata BUDDITA’)che rappresenta il potenziale per lo sviluppo di una energia positiva illimitata.
Se hai voglia di approfondire l’argomento ti consiglio di leggere “Felicità in queso mondo”-Un percorso alla scoperta del buddismo e della Soka Gakkai,lo trovi nelle librerie Feltrinelli.

gabriel

E non è la stessa cosa che vorrebbe SANTA MADRE CHIESA siberia o rogo e minaccia di dannazione non è la stessa cosa??
Da persone che si considerano infallibili e non criticabili??

don alberto

Sul monachesimo cristiano, non mi risulta nei 4 vangeli e neppure in quelli apocrifi (correggetemi se sbaglio, per favore) che Gesù abbia mai accennato alla vita monastica come pratica salvifica, bensì abbia fomentato il contrario il giorno di Pentecoste con il suo: “Andate e predicate a tutte le genti!”.

@ Augusto
Ognuno ha la sua vocazione, il monachesimo è una.
C’è chi lasciava il “mondo”, sapendo di essere debole di fronte alle tentazioni (diciamo così), chi andava, come il falegname, nel deserto, per combattervi il ‘nemico’.
Si guadagnavano da mangiare lavorando, se c’era bisogno tornavano in città (Antonio per assistere i perseguitati e poi per difendere l’ortodossia).
Davano consigli, facevano direzione spirituale, … (in parrocchia una ragazza è andata in clausura; sa più lei quel che succede in paese, che io.)
(continua)

don alberto

@ Augusto
per dirla con Benny 16 al college des Bernardins (vale la pena di leggerlo tutto):
“non era loro intenzione di creare una cultura e nemmeno di conservare una cultura del passato. La loro motivazione era molto più elementare. Il loro obiettivo era: quaerere Deum, cercare Dio. Nella confusione dei tempi in cui niente sembrava resistere, essi volevano fare la cosa essenziale: impegnarsi per trovare ciò che vale e permane sempre, trovare la Vita stessa. Erano alla ricerca di Dio”.
(fine)

robertus

Daniela

Sei una fedele seguace della Papessa Hark che, incapace di dialogare in modo costruttivo, sa solo ripetere come un disco rotto: sono atea!

stefano

io abito a meno di 30 km da Pomaia e di recente avevo visitato il monastero buddhista, sono stato ben accolto nonostante mi sia proclamato da subito ateo ma interessato alla loro cultura trovando comunque simpatia e disponibilità.
la perdita più grande è costituita da quello che ho capito dalla completa distruzione di alcuni antichi manoscritti.

stefano

x robertus

fossi in te lascerei perdere.
se non l’hai ancora capito questo non è un luogo che ospita pecorelle da ricondurre al gregge romano.

robertus

Stafano

Siamo nell’anno paolino. Paolo di Tarso, anche se non era una pecorella ma un leone ruggente, fu folgorato sulla via di Damasco e si convertì. Chissà….

Augusto

@ don alberto
Davvero non comprendo il monachesimo. Le istruzioni del maestro per realizzare il suo progetto erano ben chiare. La confusione dei tempi non esiste se si hanno idee ed obbiettivi chiari. Devo dedurre che il monachesimo cristiano fu una involuzione, un detour dalle direttive “per cause di forza maggiore”? La vita/Vita già l’avevano.
Ancora meno comprendo la clausura.
In ambo i casi, allontanarsi dalle faccende della vita quotidiana per dare consigli e dritte a chi ci vive davvero è paragonabile per esempio a un sacerdote celibe che dà consigli ai genitori di una famiglia. Fuori dall’esperienza c’e solo la teoria.

Augusto

@ Robertus
Paolo di Tarso era epilettico visionario, misogeno, omofobo e condannava gli schiavi a rimanere tali invitandoli a ringraziare Dio per la loro condizione! Non c’è proprio da vantarsi di un tipo del genere.

GABRIEL

Per Agusto
Solo un tipo così poteva convertirsi dopo aver preso una sassata in testa

Asatan

@Barbare

La Soka Gokkai non è buddismo, ma un culto distruttivo plurimionario. Dottrinalmente è lontano dal buddismo quanto il cristianesimo dai raeliani.

La soka gokkai nasce all’inizio del 20° secolo come movimento laico moralizzatore, anche se ben preso si butta sulla religione distorcendo i concetti del buddismo (Si ispiravano su per giù al Maestro Nichiren) per tirare fuori quella che non è che una pratica superstiziosa volta all’ottenimento di superpoteri e vantaggi materiali.

DOTTRINA DELLA SOKA GAKKAI

L’insegnamento della Soka Gakkai, esprime quanto di più lontano ci possa essere dal buddismo, principalmente perché anziché tendere all’eliminazione dei desideri bramosi, secondo il Buddha causa di attaccamento e sofferenza, essi vengono quasi incoraggiati, con la promessa secondo la quale la recitazione di un particolare mantra può far avverare i propri obiettivi in qualsiasi campo, persino finanziario, lavorativo e sessuale.

Inutile dire come queste mirabolanti promesse alimentino le false speranze dei soggetti psicologicamente più indifesi e fragili, nonché stimolino una mentalità materialista e consumistica.

Inoltre, nella Soka Gakkai l’amore per tutti gli esseri viventi non è un impegno prioritario, sebbene il movimento, a parole, si proclami pacifista. Si è persino giunti a delle vere e proprie campagne diffamatorie e persecutorie contro gli ex aderenti e, in Giappone, contro il clero della Nichiren Shoshu, l’antico alleato oggi visto come “rivale” e “nemico”.

Nella Soka Gakkai non c’è alcuna pratica di meditazione, che è invece la pratica buddista per eccellenza, atta a risvegliare la mente alla retta consapevolezza.

Sebbene nella Soka Gakkai si parli spesso di “buddhità”, non c’è una chiara visione del significato di questo termine.
Essere un buddha significa essere un “risvegliato”, cioè aver sperimentato con consapevolezza la vera natura di noi stessi e di tutti i fenomeni. Quindi la buddhità esprime una condizione di particolare consapevolezza DELLA NOSTRA MENTE.

Non si tratta quindi di una “energia”, né una “forza”, né di un “superpotere”, né di uno stato psicofisico, come gli insegnamenti devianti della Soka Gakkai lasciano intendere.

Gli adepti della Soka Gakkai vengono indotti a ricercare ipotetici “benefici” che scaturirebbero dalla cosiddetta pratica, la quale aumenterebbe sia il proprio “stato vitale” che il proprio “karma positivo”.

Per pratica si intende in modo pressoché esclusivo la RECITAZIONE VOCALE di particolari formule. Ciò sarà spiegato più dettagliatamente nel punto successivo.

La Soka Gakkai ha provveduto ad ALTERARE LE TRADUZIONI in lingua corrente degli scritti di Nichiren. Ad esempio, ogni qualvolta egli parla, da buon buddista, di “meriti”, le traduzioni “ufficiali” della Soka preferiscono tradurre con “benefici”, in modo da rendere più attraente e più convincente l’insegnamento proposto.

Per “completare” l’opera di persuasione, a volte gli adepti vengono spaventati circa il “pericolo” di attirarsi addosso del “karma negativo” nel caso in cui si decida di abbandonare la sétta e le sue pratiche.

Promesse materiali da una parte e ricatti morali dall’altra: la “ricetta” perfetta per esercitare una convincente pressione psicologica, come peraltro accade in tutte le sétte.

LA “PRATICA BUDDISTA” DELLA SOKA GAKKAI

La Soka Gakkai, ritenendo di seguire l’insegnamento del monaco Nichiren, sostiene che tutto il buddismo sia perfettamente realizzato con la semplice ripetizione vocale della frase Nam-myoho-renge-kyo, che non è precisamente un mantra bensì il titolo del Sutra del Loto.

La recitazione di questo titolo, consiste in una interminabile e frenetica ripetizione verbale, ed è detta anche “daimoku” che significa appunto “titolo” in giapponese.

In realtà il titolo del Sutra del Loto è soltanto Myo-ho-renge-kyo, che significa: “La Legge del Sutra del Loto”. Quel “Nam” davanti, che dovrebbe essere più precisamente un “Namu”, esprime devozione, dunque Nam-myoho-renge-kyo significa “Sono devoto alla Legge del Sutra del Loto” o anche “Onoro la Legge del Sutra del Loto”.

A completare la “recitazione”, l’adepto deve leggere, mattina e sera, i capitoli 2 e 16 del medesimo Sutra, non in italiano ma in giapponese medioevale, quindi senza comprendere ciò che si dice.

Per la Soka Gakkai, comprendere il testo di ciò che si recita oppure no è un problema del tutto secondario, in quanto l’efficacia della pratica sarebbe data dall’esecuzione materiale della pratica stessa, non dalla comprensione di ciò che il Sutra del Loto vuole dirci! E questo, tra l’altro, OFFENDE il Sutra del Loto, perché lo riduce a semplice talismano, altro che pretendere di esserne gli unici veri interpreti!

Questa posizione magico-religiosa è stupefacente, perché evidenzia ulteriormente l’abissale distanza con il buddismo storico, che privilegia decisamente la consapevolezza sui rituali.

Una pratica ossessivamente ripetitiva e senza un chiaro significato consapevole non è altro che una tecnica psicologica che manipola la volontà e la personalità.

IL BUDDHISMO E’ CONSAPEVOLEZZA, MA……….CHE CONSAPEVOLEZZA CI PUO’ ESSERE NEL RIPETERE MECCANICAMENTE DUE CAPITOLI DI UN SUTRA IN UNA LINGUA SCONOSCIUTA?

Quando Nichiren proclamò Nam-myoho-renge-kyo lo fece, perlomeno, nella lingua corrente della sua epoca e tutti capivano che cosa si stava dicendo!

Per capire cosa voleva realmente trasmettere Nichiren con questa pratica, occorre però capire il CONTESTO STORICO dell’epoca.

Giuseppe Murante

@lubomir:
mi spiace, ma l’informazione che riporti e’ errata. L’inquisizione e’ stata stabilita nel 1184 da Lucio III e dall’imperatore Barbarossa (vedi wikipedia, per esempio).

Quanto alle radici giudaico-cristiane (…bell’accostamento, dato l’amore sempre mostrato dai cristiani per i giudei, anche quelli marrani) ell’europa, sono SEMPRE quelle di Bezier.
Fossi un cattolico, radici tali cercherei di tenerle ben sotterrate, non di esibirle.

A parte che ovviamente mi dispiace sia bruciato qualcosa, occhio a considerare troppo favorebolmente il buddismo, senza conoscerne gli aspetti militaristi…
consiglio la lettura di “Dio non e’ grande” di Hitchens, si parla pure del buddismo.

Augusto

@ Giuseppe Morante
Menziona, per favore, gli aspetti militaristi del buddismo.

Giuseppe Murante

@Augusto
…sono rimasto un po’ sorpreso anche io… comunque, andando a memoria perche’ la mia copia del testo di Hitchens e’ in prestito. pare che i buddisti giapponesi abbiano fortemente appoggiato l’impero del sol levante nelle sue mire espansionistiche, giusto per citare la cosa piu’ eclatante.

don alberto

@ Augusto
Senza polemica, per carità (altrimenti non sarei qui)
1-Anche il falegname galileo disse che queste cose “le capiva solo colui cui era dato di capirle”.
2-Quanto a un celibe ecc ecc:
“mogli” e “figli” a modo nostro ne abbiamo anche noi, il sacerdote è capo e sposo della sua chiesa; ma anche non ammettendolo, ne sentiamo e ne vediamo tante che qualcosa possiamo dire.

don alberto

PS @ Augusto
“la confusione dei tempi” erano le invasioni barbariche e in generale l’altissimo medioevo

Augusto

E’ vero. Non tutti però.
Leggo dalla web di Soka Gakkai:

“Con l’inizio della seconda guerra mondiale il governo militarista avvia una politica fortemente repressiva. In nome della pace e della sicurezza nazionale tutte le religioni sono costrette a unificarsi sotto l’egida dello Shintoismo, il culto legato all’imperatore, che diventa religione di stato.

Tsunesaburo Makiguchi, insegnante di scuola elementare, fondatore e 1º Presidente della Soka Kyoiku Gakkai (Società educativa per la creazione di valore) rifiuta il decreto governativo (nota bene: un laico, non un sacerdote).
Nel 1943 Makiguchi e Josei Toda (suo discepolo) con altri leader dell’organizzazione vengono arrestati e incarcerati con l’accusa di blasfemia. Per Makiguchi, già anziano e di salute malferma, gli stenti del carcere sono fatali. Muore il 18 novembre 1944 all’età di 73 anni.

Il 3 luglio del 1945 Josei Toda viene rilasciato. Nonostante la salute estremamente compromessa decide di ricostruire l’organizzazione. Nel 1946 decide di rinominarla Soka Gakkai (Società per la creazione di valore), convinto che la missione dell’organizzazione non debba fermarsi solo all’educazione ma debba aprire la strada all’applicazione concreta del Buddismo come modello di vita e di azione per la gente comune.”

Alessandro S.

Barbara scrive:
27 Dicembre 2008 alle 16:52

Essere buddisti è essere atei.

Nel Majjhima nikāya (100, II-212), facente parte del più antico canone buddhista conosciuto, quello theravāda, quando il brahmano Sangarava gli chiese se esistessero i Deva (gli dei), il Buddha storico rispose: «I Deva esistono! È questo un fatto che io ho riconosciuto e su cui tutto il mondo è d’accordo». Vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo#I_fondamenti_del_Buddhismo e http://it.wikipedia.org/wiki/Definizione_di_Buddhismo#Buddhismo_ed_ateismo

Il SUTRA DEL LOTO è uno dei suoi ultimi insegnamenti

Difficile dire un suo insegnamento un sutra apparso secoli dopo la morte del Buddha Sakyamuni. O, chi intendi quando scrivi “suo”?

Alessandro S.

# Augusto scrive:
28 Dicembre 2008 alle 12:28

@ Giuseppe Morante
Menziona, per favore, gli aspetti militaristi del buddismo.

Si è trattato ogni volta di deviazioni, anzi, di autentici ribaltamenti delle basi dell’insegnamento delle varie scuole buddhiste. Comunque, ecco un articolo da leggere in proposito riguardo il Giappone:
http://groups.google.com/group/it.cultura.religioni.buddhismo/msg/6c89e11e35726c93 . Prendi in considerazione anche questo, per inquadrare una delle fonti del problema:

In Giappone, infatti, colui che diveniva monaco, continuava a godere dei privilegi posseduti nella precedente vita laicale, per cui il principe o il nobile che entravano a far parte della comunità portavano con sé i loro beni (terre, denaro) e, ben lontani dalla primitiva comunità di Buddha che poneva in primo piano la santità di vita, diventavano i primi nel monastero. Tutti questi beni avevano bisogno di essere difesi: per questo motivo e per mantenere l’ordine interno in grandi territori, fu necessario servirsi delle armi. Inevitabile il formarsi di una rivalità con il potere imperiale, che provocò disordini e scontri. L’intero medioevo giapponese fu negativamente segnato da questa realtà.

Gianpietro Sonô Fazion, “Viaggio nel buddhismo Zen”, Cittadella Editrice, Assisi 1990, pagg. 129-130.

Non conosco abbastanza bene la storia della Cina e della Corea per potermi esprimere a riguardo, ma sicuramente episodi di violenza si sono prodotti nella storia del buddhismo in questi paesi. Per la Cina, si dovrebbero cercare informazioni, ad esempio, sulla comunità dei monaci-guerrieri Shao-Ling, credo. Nello Sri Lanka un re antico, Duṭṭhagāmaṇi (101-77 PEV), aveva creato uno stato che fondeva la religione buddhista con un forte nazionalismo bellicoso, che sfruttò per condurre a termine la guerra contro gli invasori Tamil (è una storia antica la guerra civile nello Sri Lanka, come vedi: ha più di duemila anni di storia!). La guerra fu sanguinosissima, un autentico macello, che i monaci buddhisti presso la corte del re dell’isola però si affrettarono a giustificare.

Alessandro S.

# robertus scrive:
26 Dicembre 2008 alle 22:28

Se i monaci benedettini non avessero trasmesso la cultura dell’antichità classica, integrandola con la loro profonda spiritualità e le scoperte in campo scientifico, l’Eupopa sarebbe rimasta ad uno stadio di civiltà ben inferiore all’attuale.

Vediamo qualche altra opinione:

http:// http://www.ronaldbrucemeyer.com/rants/0424almanac.htm

Abbiamo prove archeologiche di grandi biblioteche in Assiria, un regno antico incentrato nell’odierno Iraq ma che comprendeva gran parte del moderno medio oriente, e biblioteche in Egitto, risalenti a circa il 1300 AC. La biblioteca di Alessandria, fondata nel III secolo AC, raccoglieva manoscritti dall’intero mondo antico e fu un centro mondiale di insegnamento e di studio, di copia dei testi e archiviava oltre 400.000 rotoli. La sua collezione si erose nel corso degli anni, forse a causa di incendi e saccheggi deliberati, fino a che l’intera biblioteca svanì poco tempo dopo l’assassinio di Ipazia da parte di una banda di cristiani nel 415 DC.

Ma guardiamo al periodo completamente cristiano che va dal 500 al 1300: non si trova neanche una biblioteca in tutta europa con più di 2000 volumi, molti dei quali copie dello stesso titolo. Il mito ben intessuto nel XIX secolo che i monaci del medioevo abbiano preservato i classici per la posterità è doppiamente falso. Non solo c’era stato un grande olocauso cristiano di libri del vecchio impero, ma solamente uno o due abati, dei migliaia che ci sono stati in Europa in qualsiasi secolo, hanno mai incaricato i loro abati [forse intendeva scrivere monaci? NdT] di copiare qualsiasi cosa che non fossero opere religiose: questa era la regola benedettina, dopo tutto. Non era solo colpa dei monaci: nella più grande abbazia del XIII secolo, l’abbazia di San Gallo, neanche un monaco sapeva leggere!

Si stenta a credere che monaci di reclusione preponderantemente analfabeti si mettessero a copiare e preservare classici latini infusi di un abominevole paganesimo. Quel poco che si copiava nel cristianesimo era incentrato nelle terre ostrogote dove si odiavano i papi. La sola biblioteca del medioevo che mai si avvicinò alla profondità e alla varietà di quella alessandrina fu la biblioteca del califfo della Spagna musulmana dello scettico X secolo, lo stesso periodo n cui la conoscenza greca si era spenta nell’Europa crisitana e i classici latini eranno denunciati come “ispirati dal demonio”.

Alessandro S.

# robertus scrive:
26 Dicembre 2008 alle 22:28

Se i monaci benedettini non avessero trasmesso la cultura dell’antichità classica, integrandola con la loro profonda spiritualità e le scoperte in campo scientifico, l’Eupopa sarebbe rimasta ad uno stadio di civiltà ben inferiore all’attuale.

Non è così secondo Ronald Bruce Meyer. Nel suo articolo: “A speculative look inside
the ancient Library of Alexandria” scrive:

Abbiamo prove archeologiche di grandi biblioteche in Assiria, un regno antico incentrato nell’odierno Iraq ma che comprendeva gran parte del moderno medio oriente, e biblioteche in Egitto, risalenti a circa il 1300 AC. La biblioteca di Alessandria, fondata nel III secolo AC, raccoglieva manoscritti dall’intero mondo antico e fu un centro mondiale di insegnamento e di studio, di copia dei testi e archiviava oltre 400.000 rotoli. La sua collezione si erose nel corso degli anni, forse a causa di incendi e saccheggi deliberati, fino a che l’intera biblioteca svanì poco tempo dopo l’assassinio di Ipazia da parte di una banda di cristiani nel 415 DC.

Ma guardiamo al periodo completamente cristiano che va dal 500 al 1300: non si trova neanche una biblioteca in tutta europa con più di 2000 volumi, molti dei quali copie dello stesso titolo. Il mito ben intessuto nel XIX secolo che i monaci del medioevo abbiano preservato i classici per la posterità è doppiamente falso. Non solo c’era stato un grande olocauso cristiano di libri del vecchio impero, ma solamente uno o due abati, dei migliaia che ci sono stati in Europa in qualsiasi secolo, hanno mai incaricato i loro abati [forse intendeva scrivere monaci? NdT] di copiare qualsiasi cosa che non fossero opere religiose: questa era la regola benedettina, dopo tutto. Non era solo colpa dei monaci: nella più grande abbazia del XIII secolo, l’abbazia di San Gallo, neanche un monaco sapeva leggere!

Si stenta a credere che monaci di reclusione preponderantemente analfabeti si mettessero a copiare e preservare classici latini infusi di un abominevole paganesimo. Quel poco che si copiava nel cristianesimo era incentrato nelle terre ostrogote dove si odiavano i papi. La sola biblioteca del medioevo che mai si avvicinò alla profondità e alla varietà di quella alessandrina fu la biblioteca del califfo della Spagna musulmana dello scettico X secolo, lo stesso periodo n cui la conoscenza greca si era spenta nell’Europa crisitana e i classici latini eranno denunciati come “ispirati dal demonio”.

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