Verona: sikh non toglie turbante, perde aereo e chiede rimborso

Lo scorso ottobre, Sukhdev Singh – un fedele sikh che vive e lavora da 10 anni in Italia – si è recato all’aeroporto Catullo di Verona assieme alla famiglia perché doveva prendere un volo per Francoforte. Gli è stato chiesto durante i controlli di togliersi il turbante dopo aver già tolto il tipico braccialetto, poiché era suonato l’allarme del metal detector, ma si è rifiutato perché avrebbe richiesto un rigidissimo rituale, eccessivamente lungo.
L’uomo ha quindi scelto di perdere il volo, rifiutandosi di togliere il turbante, rivolgendosi poi ad un avvocato per chiedere il rimborso dei biglietti aerei.

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27 commenti

fabris

Ma non poteva prendere il tappeto volante invece dell’aereo?
Con esso (almeno per quanto ne so) non ci sono controlli; al massimo il turbante gli volava via in quota …

Colapesce

Il turbante si chiama così perché turba quelli che lo indossano.

Stefano Grassino

E se saliva Calderoli e gli chiedevano di togliersi quelle due cose che porta sulla testa (tra l’altro oggetti appuntiti e di conseguenza possibili strumento per un’attentato a bordo) come faceva a togliersele? La legge deve essere uguale per tutti.

Mun Rafun

Io penso che nel turbante ci sia una turbina per migliorare
le prestazioni cerebrali. Ecco perchè è partito il metal detector.

stefano

ci voleva un rituale per togliere il turbante? ma in che mondo vivono questi qui…

Otto Permille

I sik sono una comunità preziosa nella nostra economia perché sono occupati a lavorare nelle stalle e nelle porcilaie, per cui rendono ancora possibile in Italia la produzione del parmigiano e del prosciutto. Secondo la loro cultura devono portare un bracciale, un piccolo stilo (ricordo di una antica spada) e il turbante entro il quale raccolgono i capelli (che non vanno mai tagliati). Sono sorti ovviamente problemi con le varie autorità locali, sia per potere portare lo stilo, sia perché il turbante impedisce di mettersi il casco per andare in moto. Però con il buon senso si è cercato di superare questi problemi. Comunque in Italia ci sono oltre 600 tra tipi di tradizioni, usanze, culture, religioni diverse, mentre non esiste nessuna norma che abbia mai affrontato seriamente il problema del multiculturalismo che prima non c’era ed adesso c’è.

Stefano Grassino

@ Otto Permille

Tutto quello che vuoi ma mica puoi pretendere che sessantamilioni di persone si adattino a seicento che cavolo………mi farai mica Pannella.

Roberto Grendene

@ Otto Permille
uno puo’ anche avere usanze particolari, ma ne paga le conseguenze (in questo caso perdere l’aereo)
e scegliere una certa religione non deve essere motivo di particolare attenzione (leggasi privilegio)
il “dovere” sciogliere il turbante secondo un rituale particolare e’ pari al “dovere” contare fino a 1000 a voce alta prima di ottemperare alla richiesta del controllore aeroportuale che impone ad esempio la religione del Flying Spaghetti Monster

Flavio

Io dico se il metal detector è scattato, avrebbe dovuto toglierlo. E in previsione di questa evenienza, avrebbe potuto presentarsi in aeroporto “con largo anticipo”… come raccomandano sempre le compagnie aeree.

Insomma l’onere di osservare norme religiose è del fedele, mica degli altri!

Comunque se ottiene il rimborso, sosterrò che riti religiosi mi hanno trattenuto ogni volta che perdo un aereo…

Francesco

Tutto quello che vuoi ma mica puoi pretendere che sessantamilioni di persone si adattino a seicento che cavolo.

Quoto in tutto!

Asatan

Cioè lui si è rifiutato di ottemperare alle norme di sicurezza e ha perso il volo per colpa sue e poi pretende il rimborso? Me è scemo o ci fà?

venezia63jr

@ Flavio
“Comunque se ottiene il rimborso, sosterrò che riti religiosi mi hanno trattenuto ogni volta che perdo un aereo…”
Tienimi informato s vince la causa.

agnese l'apostata

quella del rituale è una cosa un po’ (tanto) triste,ma anche i metal detector squillano per un nonnulla
paranoici dell’undici settembre!
@stefano
hai ragione 😉 ne regaliamo uno al papa?
ps:però personalmente il risarcimento col cavolo che glielo darei

Stefano Grassino

@ agnese l’apostata

Un amico mio cacciatore è andato a caccia in Argentina. Si è scordato nel giubbotto quattro pallottole da carabina 7.65 testa blindata (non cartucce per uccellini) ed un coltello serramanico con lama da 15 centimetri. Si è accorto di averli in tasca quando sull’aereo gli si è rovesciato il giubbotto. Un amico mio, commissario della digos mi ha detto che non è la prima volta che cose del genere capitano al passaggio del metal-detector.
Comunque, tornando al nostro amico, dal mio punto di vista l’ospite è sacro ma se tu vieni a casa mia devi anche rispettare la mia dimora. Purtroppo i religiosi, partono sempre dal principio di avere la verità in tasca e di avere il diritto divino di imporla a chicchessia in nome di una presunta loro verità assoluta.

bruno dei

@ colapesce
se è come tu dici, la prossima volta facciamogli indossare lo sturbante!

don alberto

Se avesse chiesto un “risarcimento”, capirei l’inserimento di questa notizia, ma il solo rimborso? (o per l’aereo è necessaria una giusta causa anche solo per il rimborso?)

Lorenzo

Stefano,
vuoi forse dire che dato che la nostra “dimora” è a maggioranza cattolica io non posso dire che il papa è il capo di un’associazione di gay pedofili, anche se esistono le prove? Ma stiamo scherzando???
La notizia detta così non mi convince. Bisogna vedere come è stato trattato il sikh. Spesso le guardie aeroportuali sfogano i loro pregiudizi sulle persone di colore, in particolare vestite in un certo modo.
Se la procedura è stata corretta e impeccabile, è chiaro che l’uomo non avrà diritto al rimborso. Ma se c’è prova di pregiudizi a causa del ritardo credo che gli debba essere concesso, dal momento che questa persona è venuta per lavorare nel nostro paese, noi dobbiamo garantirgli di poter seguire tutte le abitudini e gli usi che non contrastino direttamente con la Legge del nostro paese.
La pretesa che i “teste di panno” (come li chiamano gli equivalenti americani dei leghisti) si adeguino ai nostri usi e costumi è una pretesa razzista e insensata, basata su una rozza legge del taglione.

watchdogs

@ stefano

ma qui non è nemmeno questione di ospiti, se pure fosse stato un italiano a perdere il volo per colpa delle sue credenze religiose, non meriterebbe alcun rimborso… non è possibile che la religione renda gli uomini più uguali degli altri

Stefano Grassino

@ Lorenzo

Caro Lorenzo, se io e mia moglie facciamo un viaggio in Iran, la mia signora si deve mettere il velo in testa o la rispediscono a casa. Se tu sei un calabrache fatti mettere i piedi in testa a casa tua non a casa mia. Sappi che il casco è obbligatorio per legge, la legge italiana lo prescrive e chiunque stia in questo paese lo deve mettere. Tempo fà ci fù una protesta da parte della comunità Sikh perchè con il turbante loro non potevano indossarlo. Problemi loro e di Lorenzo che è libero di prendere un’aereo in partenza per l’India con biglietto di sola andata. Io rispetto e voglio essere rispettato, altrimenti fondo una religione che dice che è cosa buona e giusta mettere al rogo tutti quelli che si chiamano Lorenzo. Offenditi pure se vuoi ma vedi di non offendere tu dando del leghista a chi non conosci. Io da ateo ed anticonfessionale, hò il massimo disprezzo per i leghisti che vanno a spargere urina di maiale sui luoghi dove sanno che verrà edificata una moschea perchè i sentimenti, anche se diversi dai nostri, restano un valore nobile se non sono figli dell’odio della violenza e della prevaricazione.

agnese l'apostata

@stefano grassino
anedotto:a un mio amico invece il metal detector è squillato eccome!purtroppo,era solo la piccola pellicola metallica del suo pacchetto di sigarette…
qua non vedo come il tipo abbia cercato di imporre checchè…non si è tolto il suo copricapo per motivazioni religiose(beh,io le considero risibili)
però hai ragione,i credenti hanno IMMANCABILMENTE ragione.o,al meglio,fingono di ascoltare le tue ragioni,salvo poi disprezzarle in maniera mielosissima e finto-rispettosa se non sono le loro…

Daniela

come la vedo io se il signore si è tolto il braccialetto, poteva anche togliersi il turbante, però in base a che cosa ha chiesto il rimborso? Non l’ho capito

Bruna Tadolini

In India i sikh giocano ad hockey con un turbante ridotto/simbolico (una specie di fiocco!). In Inghilterra vanno in motorino col casco usando lo stesso sistema.

Il turbante non è quindi un problema “generale” insuperabile …… Il problema “generale” è che ci sono sempe, ovunque, persone che trovano ogni scusa per creare problemi

Stefano Grassino

@ Bruna Tadolini

Infinite grazie per l’informazione. Mi servirà per rispondere meglio ai calabraghe del nostro paese che amano farsi prendere in giro dagli altri e pretendono che anch’io mi adatti alla loro stupidità.
Cara Bruna, io aborro il nazionalismo ma l’esterofilia è sua sorella.

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