Il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, durante la sua rubrica settimanale su Rtl 102.5, ha affermato che ritiene una “iniziativa positiva” l’istituzione un fondo sociale da parte della diocesi di Milano per i bisognosi. Ha precisato però che “si tratta di soldi che lo Stato dà alla Chiesa e che la Chiesa destina per le sue funzioni pastorali” e che – nonostante apprezzi tale “segno di concretezza” – la Chiesa “potrebbe fare di più”.
Il ministro ha aggiunto che la Chiesa svolge funzioni importanti, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza, ma “altre volte svolge funzioni di immagine che poco si raccordano con le funzioni sociali”. Lodando casi esemplari come i francescani, Brunetta ha sostenuto che ciò dovrebbe “valere anche all’interno della Chiesa”.
Sulle critiche degli ecclesiastici al mondo politico, il ministro ha affermato che “é altrettanto vero che la politica deve poter criticare la Chiesa”. Il ministro ha continuato: “sono a favore della reciprocità di giudizio. Io penso di fare bene il mio lavoro e Don Mazzi fa il suo. ma perché lui può parlare di me e io non di lui? Io sono laico e non ho il dono di essere credente ma ho un grandissimo rispetto del ruolo sociale della Chiesa. A volte però lo svolge in maniera straordinaria, altre volte no. Così come la politica. Per tutti, ci deve essere trasparenza. Ripeto, io nella coscienza ho grande stima per Don Mazzi, però mi sento libero di criticare la Chiesa se non fa il suo dovere”.
Brunetta: Chiesa deve fare di più e si può criticare
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… certo è che se la chiesa dovesse fare il suo dovere, allora sparirebbe dalle tv, rinuncerebbe ai NOSTRI SOLDI: On. Brunetta, i soldi dello Stato sono anche miei, io li do allo Stato perchè riconosco che in una comunità ci voglia un organo di cittadini eletti dagli stessi cittadini che agiscono affinchè ci sia equilibrio, giustizia, e tutte quelle cose che ci dovrebbero essere in uno Stato. I miei soldi non li voglio dare alla chiesa e non mi è mai stato chiesto se fossi d’accordo o meno, nè a me, ne a nessuno dei cittadini italiani. Dal momento che chi decide di dare il denaro alla chiesa (che sono CITTADINI, NON LO STATO) è un misero 36%, allora mi chiedo per quale motivo lo STATO, senza motivo, si arroga il diritto di decidere di dare quasi il 90% del denaro preso dai redditi delle persone. Ricordo che quel versamento E’ OBBLIGATORIO, e se io scelgo di non darlo a nessuno, dovrebbe come minimo rimanere allo STATO, cioè a ME, che non ho firmato a favore di alcuna religione.
Grazie
Saluti
Ricordo quindi che lo Stato, che gestisce I MIEI SOLDI (ma non sono suoi: non è un’azienda alla quale io verso del denaroper acquistare un servizio!!!!!), vista la situazione odierna, dovrebbe prendere la percentuale del 8×1000 dei non firmatari (su cui la chiesa non può vantare alcun diritto) ed utilizzarlo per il sociale, per la ricerca, per le scuole, per l’infanzia, per le famiglie disagiate, per un fondo precari, ecc., cosa CHE IO PRETENDO VENGA FATTO CON LE MIE TASSE. Tutto questo è lecito, dal momento che sono i cittadini, con la loro firma, che decidono di donare quei soldi: ed avendo la possibilità di darli alla chiesa e non facendolo, danno un chiaro segnale che, secondo le loro volontà, quei soldi non le spettano.
Quindi On. Brunetta, le chiedo cortesemente di prelevare quell’importo non destinato tramite firma ed usarlo al meglio per tutti i cittadini e non solo (eventualmente) quelli che un’altra istituzione decide a suo insindacabile giudizio.
vabbe’…il solito politically correct…é già tanto che un ministro di questo governo di centro(?)destra abbia detto che la chiesa “si può criticare”. Attendiamo le repliche sdegnate dei suoi colleghi di governo e di maggioranza, e del centrosinistra, oltrechè del clero naturalmente.
Ho fatto un caos.
Scusate , ma è lo sfogo.
Avrà i risultati di un qualche sondaggio, dove si dice che quelli che si sono rotti le scatole del Vaticano sono in tanti. L’avranno pure informato che votano.
In questa montagna di affermazioni avrei anche potuto trovare qualcosa di valido ma…vorrei capire questa frase: “é altrettanto vero che la politica deve poter criticare la Chiesa”
MA CHI HA DETTO IL CONTRARIO!?! Basterebbe semplicemente farlo no?
Ma coa aspetta l’autorizzazione papale?!?!
Tanto per cominciare, potrebbe utilizzare toni meno ossequiosi verso la CCAR…
nel panorama politico attuale, la sola dichiarazione di poter criticare la Chiesa (intesa come gerarchi ecclesiastici) e’ una boccata d’aria fresca.
in un paese laico sarebbe una ovvieta’, naturalmente.
In uno stato moderno le funzioni di sussidiarietà e assistenza devono essere fornite dallo stato in base a un patto sociale, mica vogliamo la carità da organizzazioni confessionali o di altro genere! Per il resto libera chiesa e libero stato possibilmente senza concordati e 8/°°°
A parte la solita boiata del “non ho il dono dell’essere credente” tutto ok. Inoltre, guardando bene, da queste dichiarazioni emerge netta l’immagine della Chiesa come Antistato.
Ma l’8 per mille non era stato istituito come quantità provvisoria e ridimensionabile? Brunetta, che facciamo: lo ridimensioniamo? 6 per mille? 2 per mille? Quanto? Orsù, non fare il fannullone e prendi in mano la calcolatrice!
P.S. E con gli oltre cento milioni di euro prima tagliati e poi ridonati alla scuola privata appena la Chiesa ha fatto “bu!” come la mettiamo?
non l’ho mai sentito esternare in questi mesi, adesso perché don mazzi lo avrà criticato chissà per quale cosa, lui ha avuto la necessità di fare questa importante precisazione
@ Daniela
a dire il vero, aveva fatto un progetto di legge con il ministro Rotondi per concedere diritti alle coppie difatto, beccandosi critiche dal fronte confessionalista:
http://www.uaar.it/news/2008/10/12/didore-per-cattolici-non-servono-parlare-discriminazioni-irragionevole/
Non ci stanno più dentro neanche Fini e Brunetta 😀
Va a finire che intervrrà la sinistra per difenderci contro tutto questo relativismo dilagante.
Prima Fini e poi addirittura Brunetta.
Incredibile, la destra si sta sforzando un attimo di portarci verso un paese infinitesimalmente più laico.
Attendiamo le critiche della sinistra, che dovrebbe invece tutelarci ^_^
@ Aldo
Dei soldi destinati alla scuola da parte del governo,solo lo 0,92% è stao destinato alla scuola privata,e di questa percentuale,all’incirca la metà è destinata alle scuole cattoliche e dunque solamente lo 0,46% del totale.Scuole cattoliche che poi hanno all’interno tutti ragazzi che nessuna scuola si vorrebbe prendere,ovvero parecchi ragazzi disagiati.
w la destra laica.
Stai a vedere che risorge la destra nazionale cavouriana che ha fatto l’Italia e Porta Pia e che da un secolo è stata fagocitata da DC e MSI.
Una destra nazionale cavouriana che tanto manca al nostro Paese.
Speriamo in MicroMega perchè sennò, con Brunetta e Fini che superano a sx in laicità i Veltroni e i D’Alema, a sinistra siamo messi molto male.
Mdp: “Scuole cattoliche che poi hanno all’interno tutti ragazzi che nessuna scuola si vorrebbe prendere,ovvero parecchi ragazzi disagiati.”
questa e’ una battuta, vero?
mi sa invece che le scuole cattoliche rifiutano i casi sociali, quelli che farebbero storcere il naso ai danarosi che ci portano ci portano i figli.
Una inchiesta delle Iene, di circa due anni fa, faceva vedere di come una finta madre chiedesse a 6 segreterie di scuole cattoliche l’iscrizione per suo figlio: tutte a stendere tappeti rossi. Poi quando diceva che era down, cominciavano i problemi, e in modo anche esplicito dicevano di andare alla scuola pubblica. Solo una delle scuole non caccio’ la madre con figlio down.
il Partito di Dio si becca una lezione di laicità da brunetta.
che tristezza!
@Mdp
Quali statistiche utilizzi? No perché a me risultano cifre differenti(anche in considerazione del fatto che essendo private le scuole cattoliche hanno una retta che i disaggiati “dei parioli” possono pagare mentre i disaggiati di “Tor Bellamonaca” no….esempi fatti con quartieri di Roma)
Brunetta,dimettiti sei di troppo la chiesa il tuo lavoro lo fa per molto meno.
“altre volte svolge funzioni di immagine che poco si raccordano con le funzioni sociali”. da che pulpito verrebbe da dire….
per il resto una volta tanto non il solito delirio febbricitante,bravo brunetta piano piano ce la fai a disintossicarti!!!
Ho grande stima di Brunetta, uomo intelligente, ma soprattutto, autentico. Magari ce ne fossero come lui! Ha messo mani laddove mai nessuno aveva osato: la PA. Per il post in questione non posso che accogliere con soddisfazione la, seppur tiepida, presa di posizione nei confronti della ccar. Anche qui, da evidenziare il silenzio assordante (passato e preente) della “sinistra” sul tema, posto e visto che c’è ancora qualcuno, anche in questo consesso, che igenuamente (?) continua a differenziare “destra” e “sinistra”. Gaber docet.
dobbiamo aspettarci qualche misera critica da uno come brunetta, visto che la sinistra oramai sinistrata non apre bocca. Che miseria
Ha fatto un discorso contraddittorio… prima dice che ognuno fa il suo lavoro, che ognuno è libero di criticare… poi dice di non avere il “dono” della fede, quindi non facendo parte della chiesa la può criticare comunque se non fa bene il suo lavoro… allora qual’è il lavoro della chiesa? se ne ha uno… mah… come al solito si fa tanto per parlà!
sarebbe come dire:<>… io dico che ognuno deve fare il suo lavoro, lo stato DEVE ESSERE LAICO, E LA CHIESA SE LA SORBISCE SOLO CHI LA VUOLE… ALTRO CHE IO CRITICO TU , E TU CRITICHIU ME… un altro leccaculismo sottobanco.
Eccone un altro che usa il termine laico al posto di ateo. E che, ovviamente, subito dopo si premura di specificare che non ha avuto il “dono” della fede. Chissà se è una caratteristica tipica dei nani batrani.
Forse, senza la sinistra anticlericale, in mancanza di voci “critiche” riguardo la chiesa, è possibile che escano allo scoperto anche le voci del centro destra che fino ad oggi, di fronte a questo ruolo critico esercitato dalla sinistra, si sono forse astenute per una serie di calcoli politici.
Staremo a vedere.
Può darsi che comincino ad assumersi la responsabilità di uno stato laico.
Se si scioglie lo stereotipo del comunista-mangiapreti in favore di una visione laica seria e condivisa è tutto a vantaggio dello stato italiano e dei cittadini italiani.
Purtroppo, non mi stupirei se il PD scendesse in campo per difendere la chiesa su questi punti.
Come ha fatto già notare qualcuno probabilmente si sono accorti che la Chiesa sta antipatica sta davvero antipatica forse alla ,aggioranza della popolazione, non solo i fedeli di altre confessioni religiose e gli atei, ma anche molti cattolici delusi e se ne possono incontrare tantissimi nella vita di tutti i giorni. Si sa anche che i politici più sono confessionali e più sono considerati pericolosi, antidemocratici e generalmente negativi. Forse Brunetta si è accorto di tutto questo e lo dice facendo finta che gli sia arrivata un’improvvisa illuminazione!
Per la fretta ho scritto il post in un modo agghiacciante, scusate tanto!
@ Bruno M.T.
1) La sinistra? E dov’è?
2) Noi pecorelle smarrite di sx senza capi né organi dirigenti, né validi ed onesti rappresentanti, in balia di parlamentari non da noi scelti ma autoproclamatisi nostre guide calabraghe nei confronti della CCAR, dobbiamo sperare, come dici giustamente tu, nel risveglio di una destra Cavouriana, repubblica e giustamente distaccata dalla chiesa come è stata dal 1860 al 1924. Siamo davvero messi bene.
@ Andrea77
Il PD scenderà sicuramente in campo a difesa di eminenza. Cosa ti puoi aspettare da uno come veltroni? (la v minuscola è e sarà sempre voluta).
Brunetta (che ha affermato di meritare il nobel per l’economia:
– è entrato all’università nel 1982 ope legis (cioè senza concorso);
– ha fatto il concorso nel 1992 ed è stato bocciato;
– ha fatto il concorso nel 1999 ma lo ha fatto a Teramo (un cattivo maestro per la Gelmini)
– nel 2005 ha comprato un appartamento di 4 vani con vista sul parco dell’Appia Antica a 113 mila euro (era dell’ente INPDAI);
– ha comprato in anni recenti un rudere a Ravello di 120 mq con vista sulla Costiera amalfitana a 65 mila euro. Ora ne ha oltre 170, con piscina ed accessori (l’assessore del comune di Ravello che gli ha curato le pratiche è ora giunto al Parlamento nelle file del Pdl)
– ha una megavilla vicino Todi;
– ha lavorato per avere una linea aerea low cost che lo portasse al Parlamento europeo ma i rimborsi li prendeva per la linea ordinaria;
– a Strasburgo le sue assenze sfiorano il 50%, il fannullone;
– le BR lo “perseguiterebbero”, per cui (paghiamo noi) ha una scorta da 25 anni.
Io da quest’uomo non comprerei un’auto usata. Figurarsi se gli credo. Secondo me ha ragione Matteo: si sarà accorto che cresce l’anticlericalismo.
@brunetta
comincia tu a fare il tuo dovere………
es,,,,insegnanti di religione cattolica “””” di ruolo …stipendio maggiore rispetto a altri insegnanti”””””ASSUNTI SENZA CONCORSO………ecc,,,ecc……..
che farai??????li licenzi????????li renderaiprecari???????
Ma visto l’ultimo””” consiglio””””.. di B16…………
^=^=^=^=^=
@brunetta
sara dura convincere la gelmini …volonte….ecc..??????????
forza e coraggio che la vita è di “passaggio”
Brunetta si definisce laico ma non sa neanche cosa vuol dire… Poche persone ormai in Italia sanno cosa vuol dire. La chiesa non fa parte dello stato e no può quindi assumere una funzione sociale pubblica, quale è quella degli ammortizzatori sociali, al posto dello stato.
E non ha senso nessuna critica nei confronti alla chiesa in questo caso. La chiesa come soggetto privato fa quello che gli pare. La critica dovrebbe essere interamente rivolta allo stato italiano ed ai sui politicanti che non hanno previsto un sistema di ammortizatori sociali per la disoccupazione e la precarietà, sistemi peraltro diffusi in tutti gli altri paesi europei.
Lo stato non può sindacare sugli affari della chiesa!
La chiesa non può sindacare sugli affari dello stato e sostituirsi ad esso!
Come ha già affermato, Brunetta magari parla “come uomo di sinistra”! 🙂
Speriamo comunque che alla parole faccia seguire i fatti, e inizi davvero a criticare la chiesa… tanto di argomenti ce ne sono a iosa!
è tutto molto strano: la sedicente sinistra parlamentare ( il PD o Hezbollah che dir si voglia) che teoricamente dovrebbe portare avanti i temi della laicità dello stato, della parità dei diritti di tutti, ecc.non sa fare altro che inginocchiarsi ai poteri forti parastatali (chiesa e confindustria) con la speranza (o illusione) di prendere voti al centro per poi prenderselo nel di dietro sempre e categoricamente. Mentre la destra che in teoria dovrebbe essere più conservatrice rimarca l’autonomia dello stato. Ma a tutti e due forse fa comodo che la funzione degli ammortizzatori sociali sia delegata a terzi (in questo caso alla Chiesa), senza assumewrsi le proprie responsabilit di classe dirigente
Mdp quali statistiche hai consultato? Quanto poi ai ragazzi disagiati come li chiami tu che troverebbero asilo solo nelle scuole cattoliche…non so cosa intendi per disagiati, dovresti forse spiegare meglio cosa intendi. Se pensi a ragazzi con problemi veri (non figli di papa’ parcheggiati), cioe’ problemi di apprendimento o psicologici, e che per questi problemi hanno bisogno di personale extra (sostegno), stai pur tranquillo che la scuola privata – cattolica e non – non ha alcun vantaggio a farsene carico.
Ogni persona apparentemente seria -ricordate per esempio Enzo Biagi?- diventa un tirapiedi e si frega nel momento in cui afferma, qualunque cosa affermi e per evidente pura ipocrisia, che quello della fede sarebbe un dono; trascurando l’ignoranza e le angosce irrisolte che stanno dietro. Così si frega il popolo che, per forza di cose, non può che essere bue.
USCITO DALL’ULTIMA FAVOLA DI NATALE ??? Bincaneve lo sta ancora cercando.
@ Manlio Padovan
La tua ricetta non è completa e se permetti aggiungo i miei ingredienti al fine di renderla più saporita. Al bue aggiungere una buona dose di ignoranza, una bella manciata di opportunismo condito con molta ipocrisia. Versare il tutto in un brodo di tornaconto, aggiungere tre o quattro bei pizzichi di furbizia all’italiana e versare molto calda in un bel piatto d’oro con liturgie e promesse di vita eterna. Per il conto, presentarsi con il mod. 730 e l’8×1000 a Santa Madre Chiesa dietro beneplacit di tutti i partiti dell’arco costituzionale e non.
Caro Stefano Grassino,
hai reso di certo più saporita la mia ricetta. A me, però, pare un po’ troppo semplicistica: Io sono marxianamente dell’idea, suggeritami da Michel Foucault, che la gente non sia in genere così male come viene descritta e che essa si ponga sempre obiettivi che può raggiungere per soddisfare le sue esigenze vitali.
Ho scritto seriamente alcune cose su questo fatto; ma, per essere breve, le sintetizzo, senza nulla perdere in realtà vissuta, come segue: i politici assumono in modo specifico, come compito divertente della loro carriera, la direttiva politica di prendere per il culo la gente: quella gente che deve lavorare per mantenere se stessa, i politici e coloro che arrivano alla spossatezza col dire messa; quella gente che è costretta a vivere nell’atmosfera da coglioni che la religione sa tanto creare quanto mantenere, che le fonti di informazione favoriscono e della quale i politici ringraziano perché essa consente al loro mestiere di restare quello che è; quelle persone, cioè, che col loro lavoro, quello vero fatto di arte manuale e concreta, hanno costruito e costruiscono ogni giorno il mondo e la politica, non quella “politica” la quale preferisce favorire l’arricchimento furbesco e truffaldino anziché il lavoro vero.
E se fosse nostalgia di cesaropapismo?
Mdp, da voci di corridoio (qualcuno si è addirittura spinto a citare la Costituzione) mi sembrava d’aver capito che i soldi dello stato dovrebbero andare alla scuola privata in una misura pari allo 0% secco…
Anche quel quasi 1% di Irpef sarebbe da ridiscutere: le stesse voci di corridoio indicavano la quantità come una quantità da adeguare negli anni. Visto come è aumentato il gettito dal momento dell’istituzione della gabella e come ci si straccia le vesti con la crisi corrente, verrebbe da pensare che la percentuale in questione sarebbe da ridurre considerevolmente.
Anche le tecniche di computo delle scelte di destinazione del “quasi 1%” sarebbero da ridiscutere! (In effetti, sarebbe da ridiscutere l’esistenza stessa di quella gabella, indipendentemente da chi la riscuote.)
P.S. Notate lo stratagemma linguistico: “8 per 1000” sembra molto meno che “quasi 1%”; eppure, a ben pensarci, “8 per 1000” equivale a 0,8 per cento, che a sua volta è “quasi l’1%”. Pensate che effetto sulla pubblica opinione se si adottasse un’espressione del genere. Ovviamente si è fatta la scelta opposta per puro caso.
per me brunetta è tutto fumo e niente arrosto, non l’ho visto sbilanciarsi molto sui “didore”, e nemmeno sulla questione della laicità, dei diritti civili in generale e dei finanziamenti a pioggia alla chiesa cattolica e alle sue propaggini. Parliamoci chiaro, politici laici nel nostro parlamento ce ne sono pochi.
Brunetta è socialista e si comporta come tale.
@ Manlio Padovan
Non concordo con te, almeno per quanto riguarda il popolo italiano, allevato da secoli dalla genìa pretesca. Sopporta figlio mio, rassegnati cristianamente……….vedi Manlio si può essere d’accordo o no con Grillo o Di Pietro ma solo 350.000 firme raccolte dal primo e sei o sette milioni di firme che non saranno raccolte dal secondo contro il lodo Alfano, riguardano non i politici ma noi stessi. Mi dispiace per te ma sulle ultimissime ho sempre contestato chi invoca Zapatero. Il leader Spagnolo è stato eletto da un popolo maturo che voleva un capo con i fiocchi ed i controfiocchi; se Zapatero si fosse presentato da noi non se lo sarebbe filato nessuno. Come scrisse a Gramsci rinchiuso in carcere, un suo amico dalla Sardegna . Siamo ancora oggi un popolo immaturo, pieno di opportunisti ed irresponsabili, di furbetti da quattro soldi che non hanno il minimo senso del bene sociale. La resistenza e gli anni che vanno dal dopoguerra al 1980 sono stati un caso fortuito, La vera italia è quella del Re, del fascismo, del clero, della DC, di Berlusconi.
Sono mesi che lo dico: BRUNETTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO!!!!!!!!
Per carita’: ma brunetta non e’ quel tizio che collaboro’ con craxi e tremonti allo scellerato
8per mille? non era consigliere economici di quel craxi che in dieci anni porto’ il debito
pubblico da 300000 miliardi di lire ad oltre un milione di miliardi di lire?
Ed io lo dovrei santificare per questa sua timida uscita?
D’altra parte la tecnica del poliziotto buono e di quello cattivo e’ antica come il mondo,
da una parte si danno 130 milioni di euro alle scuole private , leggi cattoliche, dall’altra
si fanno critiche inconsistenti e dico inconsistenti perche’ non sono seguite mai dai fatti.
Per il resto quoto Stefano Grassino: e’ proprio vero basta un po’ di demagogia per essere
applauditi, in questa nazione.
sarà pure una critica, ma mi sembra un po troppo blanda, e poco chiara, almeno secondo me doveva circostanziarla con maggior chiarezza, dicendo che con tutti i soldi dell’otto per mille che la chiesa percepisce, sono utilizzati in maniera impropria e poco trasparente.
Con i tempi che corrono magari ci si accontenta, sperando che la sinistra si rianimi.
desiderio di cesaropapismo
lettera aperta a Brunetta:
per una volta, bravo signor ministro , MA…anche lei potrebbe fare un pochino di più: correggere il meccanismo che regola l’8permille, per esempio, la 222 dell’85 è una legge ordinaria, (IL TESTO DELLA LEGGE in questo sito: L’otto per mille…)
basterebbe cassare queste due righe: “In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse.” all’art.47 della stessa…
in fondo ci vorrebbe poco SE ci fosse la volontà politica di favorire gli interessi generali dello Stato! (cioè di tutti noi cittadini), anziché nutrire e abbuffare il cavallo di troia che si è insinuato come una zecca nel corpo pubblico, sarebbe il minimo da fare, se non lo fa è l’ennesimo ipocrita ateodevotoclericale che vorrebbe “investire un po’ troppo su operazioni di mera immagine», come lei dice a coloro che fanno elemosina facendosi belli con i nostri soldi;
grazie di un po’ di razionalità, anzi di semplice buon senso e coerenza,
futura prossima a venire (?)
Da l’Espresso, 20 novembre 2008:
Appena venticinquenne, Brunetta entra nel dorato mondo dei consulenti (di cui oggi critica l’abuso). Viene nominato dall’allora ministro Gianni De Michelis coordinatore della commissione sul lavoro e stende un piano di riforma basato sulla flessibilità che gli costa l’odio delle Brigate rosse e lo costringe a una vita sotto scorta. Poi diventa consigliere del Cnel, in area socialista. Nel 1993, durante Mani Pulite firma la proposta di rinnovamento del Psi di Gino Giugni. Nel 1995 entra nella squadra che scrive il programma di Forza Italia e nel 1999 entra nel Parlamento europeo.
Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la ‘legge dei tornelli’ invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da ‘L’espresso’, in dieci anni è andato in seduta plenaria poco più di una volta su due. Per la precisione la frequenza tocca il 57,9 per cento. Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12 mila euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l’anno. Ferie escluse. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. “Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l’indennità per le spese generali viene dimezzata”, spiegano i funzionari di Strasburgo. Nello stesso periodo il collega Giacomo Santini, Pdl, sfiorava il 98 per cento delle presenze, il leghista Mario Borghezio viaggiava sopra l’80 per cento. Il trend di Brunetta migliora nella seconda legislatura, quando prima di lasciare l’incarico per fare il ministro firma l’elenco (parole sue) 148 volte su 221. Molto meno comunque di altri colleghi di Forza Italia: nello stesso periodo Gabriele Albertini è presente 171 volte, Alfredo Antoniozzi e Francesco Musotto 164, Tajani, in veste di capogruppo, 203.
La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non sembra primeggiare: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l’efficienza degli eletti a Strasburgo. L’ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le interrogazioni scritte, che sono – a detta di tutti – prassi assai poco impegnativa. Lui ne ha fatte 78. Un confronto? Il deputato Gianni Pittella, Pd, ne ha presentate 126. Non solo. Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L’ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per “denunciare l’atteggiamento scortese e francamente anche violento” degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare. Persino gli odiati politici comunisti, che secondo Brunetta “non hanno mai lavorato in vita loro”, a Bruxelles faticano molto più di lui: nell’ultima legislatura il no global Vittorio Agnoletto e il rifondarolo Francesco Musacchio hanno percentuali di presenza record, tra il 90 e il 100 per cento.
Perché chi si dichiara non credente in tv, radio o giornali deve sempre dire di “non avere il dono”?
Io ho il dono di non essere credente. Me l’ha donato la ragione.
Per farsi “perdonare” dal suo pubblico (fans, elettori, compratori) “credenti”, presumo
un po troppo duri nei confronti di brunetta
constato il fatto che 2 esponenti di primo piano del governo “dei sondaggi”, fini e brunetta, hanno parlato contro la ccar. e questo non può essere casuale.
In fondo Brunetta ha detto un ovvietà:”Se don mazzi critica me io posso criticare don mazzi e la chiesa.”Mi sembra il minimo. Chi sta in pubblico deve accettare le critiche del pubblico.
No! Non posso essere d’accordo con Brunetta!
Perché certe cose giuste non le dicono quelli preposti a dirle (a sinistra)?
Prima Fini, poi Brunetta: c’è stata una laicizzazione del centro destra e non me ne sono accorto o stanno cercando consensi tra i laici?
@ lorenzo e Druso
Non per spegnere gli entusiasmi, ma Fini (ho sentito per caso parte del suo discorso su grparlamento), dopo la “chiamata in correità della chiesa” ha sottolineato soprattutto gli italiani “indifferenti” (citando Moravia), cioè: c’eravamo dentro tutti, non dite che il cattivo ero solo “io”; e Brunetta, mi sa che sta cercando dei “complici”, insomma mostra il bastone, ma ha già la carota nell’altra mano.
(Ma è solo il parere di uno che in queste cose ci prende poco …)
Brunetta, che ci fai nel PDL se non sei credente?
per rothko 61,
anche a me fa venire i nervi una frase del genere. Il dono, io la chiamerei la prigione.
Ecco quello che da’ il fastidio in questi pseudoatei di comodo, e’ il rincrescimento di esserlo,
quasi si scusassero per il fatto di essere atei e , per questo, si sentissero menomati.
Pensate veramente che alla gente interessino le religioni o l’ateismo?
Gli interessano i soldi e poco più.Illusi.
E’ vero…prima attacca Fini, poi Brunetta…e i miei amici di sinistra? Tutti cattocomunisti?
Ma non confondiamo. Atei, agnostici, razionalisti non significa “partitica”, stiamoci attenti, altrimenti noi pochi, col pensiero libero, rischieremmo di dividerci e sarebbe la fine
@ Giuseppe Carlesi
Sei caduto nel qualunquismo più becero