Guido Ceronetti: La ballata dell’angelo ferito

Segnaliamo una poesia di Guido Ceronetti dedicata ad Eluana Englaro, dal sito di “Repubblica”.

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12 commenti

Leo55

Si….ma non si era chiesto di tacere su Eluana……..adesso anche le poesie…….

Popinga

Un poeta come Ceronetti non si dovrebbe occupare di cronaca. La poesia è di molto inferiore ai livelli consueti di questo grande intellettuale. Questa volta Ceronetti ha toppato, come Pasolini su Valle Giulia, come Camilleri su Berlusconi. Le emozioni, anche se condivisibili, devono sedimentare.

Daniela

ho trovato la poesia molto toccante e bella, questo è solo il mio parere da profana, ovviamente

Roberto Grendene

@Popinga
avra’ toppato come grande poeta, non so giudicare, ma non come uomo che si esprime con il mezzo che conosce meglio
io, non amante della poesia, ho apprezzato.

Bruno Moretti Turri

“Priva di morte e orfana di vita”

Terribile!
E’ una fotografia della tortura.
E’ una fotografia della infinita cattiveria “per il tuo bene”.

“Maledetti voi, scribi e farisei ipocriti! (…) brucerete nel fuoco della Geenna. [1]” Matteo 23, 13 e segg.

[1] Geenna: valletta vicino a Gerusalemme ove si buttavano rifiuti ed escrementi e poi si dava fuoco al tutto perchè puzzasse un po’ di meno. Discarica, cloaca e inceneritore e cielo aperto. Se esistesse sarebbe la giusta pena eterna per monoteisticoli. Il minimo della pena.

Sergio

Sì, d’accordo, non sarà grande poesia. Ma averla scritta e fatta pubblicare rispondeva a un suo bisogno. I versi saranno pure in parte brutti ma io mi ci sono ritrovato: Ceronetti ha espresso qualcosa che io sentivo e quindi lo ringrazio.

Nonostante tutti i libri di Ceronetti che ho letto e apprezzato non ho ancora capito perché Ceronetti disprezzi gli atei (di Sartre ha detto una volta schifato: ma è un ateo). Ceronetti, gran traduttore di testi biblici, crede in Dio. Ma mi sembra che non sia il Dio cristiano. Vorrei tanto chiedergli che cosa significhi credere in Dio, chi o cosa è Dio.
Ceronetti è uno dei pochi o non tanti inorriditi per la spaventosa proliferazione degli esseri umani. Da San Pietro apprendiamo invece che 6,8 miliardi non sono poi troppi, anzi un raddoppio è previsto nel piano di Dio che non dobbiamo contrastare (la contraccezione è un crimine).

Manlio Padovan

Io ho qualche dubbio sul Ceronetti grande intellettuale. Non ho la forza né la preparazione per confrontarmi con lui, ma se si pretende di essere intellettuale, soprattutto se “grande”, bisognerebbe essere almeno comprensibili da tutti: un esempio concreto di scrittura semplice, da grande intellettuale, lo si ritrova, per esempio, in Goffredo Parise per il quale la comprensione di chi scrive da parte di chi legge era norma che dettava democraticamente soprattutto una scrittura comprensibile (l’unica difficoltà che può trovare un appartenente alle classi subalterne, tra quanto di Parise ho letto, è in “Il ragazzo morto e le comete” soprattutto, però, per la costruzione del testo, non per il testo in sé.)

Adriano

Assolutamente di pessimo gusto.

Non si coglie mai l’occasione per tacere.

antonietta dessolis

io la trovo bella, toccante, efficace e ricca di quella pietas che manca al popolo bue, ai pavidi e insipienti politici, per non parlare di coloro che predicano la “morte naturale” applicando la tortura dell’artificio più tecnologicamente più avanzato, che predicano il rispetto della “vita umana” negandole la libertà che la rende tale, che predicano la necrofilia istituzionalizzata dalle loro leggi ad immagine e somiglianza di necrofili, appunto.

paniscus

Quella poesia è di una bruttezza raccapricciante, senza se e senza ma.

E che un retrivo oscurantista come Ceronetti passi per “pensatore laico” solo perché ogni tanto tira un’invettiva contro il Vaticano, farebbe ridere se non ci fosse in realtà da piangere.

saluti
Lisa

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