Il Papa: “No al precariato”

Benedetto XVI ha voluto esprimere oggi «preoccupazione per l’aumento di forme di lavoro precario» e ha lanciato un appello «affinchè le condizioni lavorative siano sempre dignitose per tutti».
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28 commenti

antonietta dessolis

ma perchè non lo candidano direttamente alle prossime politiche? almeno parlerebbe da primo ministro, o minimo da ministro! anziche fare da “semplice” suggeritore, ma… dimenticavo, c’è il diritto canonico che lo impedirebbe 🙂
a dire il vero ci sarebbe anche la nostra Costituzione, ma quella è ormai carta straccia da tempo 🙁

Masque

se a natale lui si mette a parlare di precariato ed economia, suppongo che ora dovrò aspettarmi che i sindacati facciano un discorso su Gesù bambino e tutte quelle cose lì…

Mun Rafun

La direzione generale si preoccupa perchè anche i suoi procacciatori d’affari (preti) cominciano ad essere precari, molto.

B.M.

Avranno visto calare sensibilmente donazioni, mance e mazzette varie.

Bruno Gualerzi

Ma quanto siete cinici voi atei! Il papa è preoccupato (a proposito avete sentito che è preoccupato anche per ciò che sta succedendo a Gaza?) e voi fate le battute.
Io, quando sento che il papa è preoccupato, mi commuovo sempre. Ma come fa quest’uomo a reggere a tanta preoccupazione?

Sergio

I precari sono refrattari a fondare una famiglia e a far figli. Ergo il lavoro precario è contro la sacra famiglia.
Mi piacerebbe comunque sapere come si potrebbe ovviare al precariato in regime capitalista: posti stabili e sicuri per tutta la vita li offrono solo lo stato e la Chiesa, anche se le loro retribuzioni non sono principesche (comunque è sempre meglio pochi ma sicuri).

nasoblu5

>Ma come fa quest’uomo a reggere a tanta preoccupazione?

con 10 miliardi di euro all’anno anch’io potrei reggere tutte queste preoccupazioni (degli altri), con assoluta nochalance edificando la multinazionale dell’indignazione a pagamento…..

Rothko61

Perché non scende sotto casa a vedere come lavorano i ragazzi impiegati nei bus turistici dell’Opera romana pellegrinaggi? Non solo precari: tutti lavoratori “in nero”!!!
Lo ha documentato anche una puntata della trasmissione de “Le iene”. Il servizio (partito dalle denunce del radicale Mario Staderini) si apriva con un’intervista a Valeria Pireddu, a lungo impiegata come hostess sugli open bus di “Roma Cristiana”: «Ho lavorato in nero per
l’ Opera romana pellegrinaggi (Orp). Non avevo contratto, non avevo busta paga e se mi ammalavo non mi pagavano». Non solo. «Ho fatto una denuncia all’lspettorato del lavoro e grazie alla minaccia di una vertenza sindacale mi hanno trovato un lavoro a tempo indeterminato nell’ azienda del trasporto pubblico».
Cos’è I’Orp? E’ un’attività istituzionale del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede.

Augusto

Se non ricordo male, non è un servizio di poco tempo fa delle Iene sul precariato proprio in Vaticano? Da che pulpito vien la predica!

MetaLocX

Anche ieri il papa ha detto BAL BLA BLA BLA.
Quant’è bravo quest’uomo!
Pensate invece che io spero che tutti possano avere un lavoro precario, incerto e schiavizzante. Ma io infondo, io non sono il papa…

Giovanna

Trovo piuttosto strano che b4x4 o comunque un religioso di qualsiasi ordine e grado ammetta di essere preoccupato per le vicende terrene… Non esiste più neanche per loro la divina provvidenza? Avrà mica fatto la stessa fine del limbo…

Stefano Grassino

@ Giuseppe Carlesi

I sindacati servono per far leggere all’omino vestito di bianco che fà tanto lo spiritoso, il commento di RothKo61 caro il mio troll.

Barbara

Cercano solo consensi affinchè i fedeli si riavvicinino:lotta al precariato,destinazione soldi ai bisognosi etc.sono iniziate le grandi manovre!!

Manlio Padovan

Mai uno, compresa la sedicente sinistra, che abbia il coraggio di pronunciare la parola agricoltura e di difendere l’idea della distribuzione della terra a chi abbia il desiderio di coltivarla e, meglio ancora, di eliminare la proprietà privata della terra, del terreno agricolo: è così che l’Italia è diventata paese manifatturiero per il vantaggio dei padroni e dei politici, ma contro la volontà di molti italiani e sul loro sangue (non è populismo o demagogia). Nemmeno la chiesa, pur avendola abbandonata quando più la terra aveva bisogno di essere difesa, perché da essa non ricavava più potere e ricchezze, ma che deve continuare a difendere l’ipocrisia della proprietà privata come diritto naturale per difendere l’interesse dei padroni.

#Aldo#

Giuseppe Carlesi: “E ora i sindacati che C…zo ci stanno a fare?”

A parte la battuta, a me invece vien da chiedermi: coloro che lavorano per i sindacati (non i sindacalisti, intendo gli impiegati) sono tutti lavoratori a tempo indeterminato? Lo so che è in parte fuori tema, ma m’è venuta fuori così, spontaneamente.

rego

Bla bla bla…
il Papa ha detto cose condivisibili e voi lo criticate, mentre quando dice cose non condivisibili (ossia la maggiorparte delle volte), lo criticiate…
insomma criticate sempre…
Forse tanto per criticare?

jsm

beh!
mi rendo conto che quello del papa è mero populismo ma, per una volta che non dice stron..zate, accontentiamoci!

don alberto

@ Giovanna
mah? forse b4x4, in un momento di distrazione ha letto il vangelo, magari matteoventicinque … chissà …

Bruno Gualerzi

@ rego
Non si tratta tanto di criticare il papa anche quando dice cose condivisibili, quanto il fatto che le poche cose condivisibili che dice… intanto quasi sempre sono poco più che ovvietà (“Bisogna combattere la povertà, la violenza, la guerra, l’odio… adesso anche il precariato! Vorrei vedere che dicesse il contrario)… ma poi soprattutto, come suol dirsi, predica bene (quando predica bene) e razzola male.

Bruno Moretti Turri

Ma ve lo immaginate un prete precario che lavora 8 mesi
e pratica la castità 8 mesi all’anno?

E poi per 4 mesi da libertario peccatore disoccupato… 😉

No. La religione è incompatibile col precariato.

rego

@Bruno Gualerzi
Carissimo, mi sembra che si stia esagerando! per una volta che anche il Papa fa un discorso serio e la chiesa (cei) pone in essere misure compatibili con esso, lo si critica comunque!
a me sembra che in questo triste caso l’unico ad uscirne criticabile sia lo stato, che si nasconde dietro la caritas, la lascia andare avanti dove ci dovrebbe essere lui!
in questo caso è l’ateismo a perdere… appunto la religione è incompatibile con il precariato.

agostino

Il nostro grande Benedetto XVI ha un cuore grande così!
Egli si preoccupa di tutti i poveri. Se dipendesse da Lui, venderebbe tutte le ricchezze della chiesa per distribuirle ai poveri.
Questa è la grandezza dei credenti: essi si privano di tutto per aiutare chi sta nel bisogno.
Pensate a Madre Teresa di Calcutta che ha fatto tanto per i poveri.
Un giorno che Madre Teresa stava pulendo un Vecchio morente, un americano esclamò: Io quella pulizia a quel vecchio non la farei neanche per un miliardo di dollari.
Madre Teresa, già santa su questa terra, rispose: Nemmeno io lo farei per un miliardo di dollari, ma per il Signore, sì.
Che risposta sublime! Che santità!
Si trovano tra gli atei di queste persone?
Penso proprio di no!

don alberto

@i creduloni
suor Riccetta, Arturo, Agostino, ormai lo si capisce benissimo, non è dei miei e cerca di far fare ai cristiani figure peggiori di quelle che sanno fare benissimo da soli.
Mi stupisce solo che qualcuno non l’abbia capito e perda tempo per rispondergli “a tono”.

saibaba

@don
una domanda …visto che sei molto informato (io ho fatto solo la 5 elamentare)senza polemica io non lo sò…..
i” vangeli “sono stati scritti da persone che hanno conosciuto gesù?????????
o sono stati scritti dopo?????????
grazie per la risposta……….
buon3009

don alberto

@ saibaba
Concilio vaticano II (un minimo sforbiciato):
“Ciò che gli apostoli predicarono, dopo, fu DAGLI STESSI E DA UOMINI DELLA LORO CERCHIA tramandato in scritti, cioè l’evangelo quadriforme, secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni.”
“…scegliendo alcune cose tra le molte tramandate, altre sintetizzando, altre spiegando in relazione alla situazione delle chiese (*), sempre però con sincerità e verità”
(*) p. es. da un parte il falegname dice: “Chi non è per noi è contro di noi” (intollerante?) e da un’altra: “Chi non è contro di noi è per noi ” (buonista?): era diversa la situazione degli uditori, buonisti i primi, intolleranti i secondi.
ciao

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