Negli Stati Uniti sempre più chiese vengono messe in vendita a causa della crisi: in centinaia hanno chiuso i battenti e dichiarato bancarotta.
La Chiesa cattolica è centralizzata e non ha di questi problemi, ma le numerose religioni protestanti, soprattutto gli evangelici, permettono spesso ai loro preti di comprare edifici da convertire in chiese tramite enormi mutui bancari.
L’esempio più eclatante riguarda la chiesa anglicana di Sant’Andrea a Easton nel Maryland: un vescovo la acquistò nel 2005 con un prestito privato di 100 mila dollari, e un mutuo di 850 mila della banca Talbot. In seguito il numero di fedeli è diminuito, e la chiesa è stata messa all’asta. Naturalmente è stata acquistata dalla banca Talbot per un prezzo inferiore al mutuo: 700 mila euro.
Fonte
USA: sempre più chiese in vendita per la crisi
14 commenti
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🙁 🙁 🙁
oh nooooo non voglio più vivere noooooooooooooo 🙁
Evangelici, TIE’!
Facciamo una colletta e ne compriamo una per organizzarci conferenze Uaar? 😀
La notizia mi fa molto piacere….oh che questa religiositaà americana sia in realtà (in molti casi) superficiale e consumistica non c’erano dubbi…ora che il mercato è in crisi…anche questi mercanti di favole sono nei guai 🙂
Possono sempre tornare alla stalla con bioriscaldamento…..
Cari fratelli atei, facciamo tutti una petizione per chiedere a quel grande uomo di fede che è Berlusconi di comprarle e di portarle in Italia.
Come diceva il grande cardinale Biffi, parlando dei bolognesi, “sazi e disperati”.
E’ vero, gli italiani oggi sono sazi ma disperati. Hanno tutto: case, soldi, lavoro, vacanze di tutti i tipi, ma hanno perso il contatto con il trascendente.
Ecco perché gli italiani sono sazi ma disperati.Solo se ritroveranno la dimensione della fede, essi si sentiranno sazi ma felici!
Saranno piu’ fondamentalisti sti evangelici, ma almeno si autotassano per pagarsi le loro chiese e gli stipendi dei loro pastori.
da noi non succede: paghiamo con le nostre tasse.
E non solo con l’8×1000, non dimentichiamoci i nostri comuni, che ogni anno versano migliaia di euro per edilizia di culto e nemmeno per edifici di proprieta’ comunale da condividere, ma per edifici privati adibiti al culto (ma anche a residenza del prete, terreni, campi sportivi, centri ricreativi… tutti privati che si autodefiniscono “privati sociali”):
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/
Ma una volta acquistata una chiesa, che cosa ci si fa? La si affitta?
si ristruttura in appartamenti o altro
Una sola parola: GODO!!!
@albertino: “Cari fratelli atei, facciamo tutti una petizione per chiedere a quel grande uomo di fede che è Berlusconi di comprarle e di portarle in Italia”
per il trasporto non ci sarebbe problema, si potrebbe incaricare l’angelo ke ha trasvolato la casa della madonna a loreto
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“E’ vero, gli italiani oggi sono sazi ma disperati. Hanno tutto: case, soldi, lavoro, vacanze di tutti i tipi”
sei tanto fumato di incenso ke ti sei perso la crisi mondiale delle borse
IL VERO PIACERE IL MASSIMOSARA’ ; QUANDO AL POSTO DELLE CHIESE ROBA INUTILE FARANNO
AULE ,OSPEDALI E CASE.
Le chiese rendono belle le nostre città.
Come sarebbero spente le nostre città senza le chiese, senza i campanili che torreggiano nell’alto dei cieli, senza il suono melodioso delle campane che coi loro rintocchi chiamano dolcemente l’ anima del fedele ad incontrarsi col suo Sposo celeste.
Voi che non avete fede e siete senza speranza di vivere una vita ultraterrena, immedesimatevi per un momento nell’ anima di un consacrato o di una consacrata alla verginità perpetua e cercate di sentire il profumo di cielo che promana da quelle persone.
Al mio paese c’ è una suora che ha novant’ anni e profuma di santità e di cielo e per ottant’ anni si è mantenuta casta.
A lei per prima si apriranno le porte del Paradiso, quel Paradiso che Lei già sta vivendo su questa terra, rimanendo vergine e consacrata.
Nella Corea del Sud, in particolare a Seoul, le chiese evangeliche sorgono come i funghi proprio per questa “usanza” che hanno. Speriamo che anche lì ne chiudano a migliaia.