Polemiche sul Fondo anticrisi: Bagnasco e Stracquadanio

“Avvenire”, con un editoriale di Davide Rondoni, attacca Brunetta, chiedendosi se le parole del ministro “volevano essere una sferzata alla Chiesa” o un modo per riprendersi “in modo un poco brusco una presunta iniziativa sul tema”. La pretesa di Brunetta, che chiede alla Chiesa di dare di più, potrebbe suonare “strana e mistificatoria”, se non si avesse “conoscenza della misura dell’impegno” della Chiesa. Quindi Rondoni continua: “se l’invito è un sincero incoraggiamento allora figuriamoci se dopo l’alto segnale del Papa non si accoglie quello di un ministro. Ma non si possono accogliere su questo campo inutili polemiche”. Alludendo alle espressioni di Brunetta, l’editorialista parla di “estemporanee battute di un politico in cerca di applausi”. Il cardinale Angelo Bagnasco, rispondendo su “Avvenire” alle polemiche suscitate dalle recenti dichiarazioni del ministro Renato Brunetta, afferma che la Chiesa ha compiti distinti rispetto allo stato e che “non deve e non vuole surrogare lo stato, offre piuttosto la sua collaborazione”, anche perché “il suo compito non sarebbe completo se non aggiungesse all’annuncio la dimensione della carità, della vicinanza e dunque della promozione umana sul piano sociale e su quello culturale”. Bagnasco afferma: “Sinceramente non so a cosa si riferisca il ministro quando parla di ragioni di immagine. Sono duemila anni che la Chiesa interviene a favore dei più poveri e dei più deboli”. Il prelato sostiene che “una parte elevata” dei fondi dell’otto per mille “è già ora destinata a opere di carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo” e che “accanto a questi fondi per i quali siamo profondamente grati al popolo italiano viene mobilitata un’altra massa assai considerevole di denaro che arriva dalle raccolte nelle singole parrocchie, dall’impegno di enti e associazioni cattoliche e, non ultimo, dai contributi di tanti laici che ripongono la loro fiducia nella trasparenza e nell’efficacia delle opere della Chiesa”.

Giorgio Stracquadanio, deputato del Pdl, scrive per il quotidiano “Liberal” un articolo in cui difende Brunetta, sostenendo che “l’iniziativa di Tettamanzi appariva più di propaganda contro il governo, che efficace verso i bisognosi”, dato che la somma impiegata “è in apparenza ingente, ma si rivela meno significativa se si tiene conto di quanto arriva alla Chiesa attraverso l’8 per mille”. Stracquadanio ricorda che la Chiesa impiega “solo il 20% (170 milioni)” dell’otto per mille “in carità”, “mentre il 16% (136 milioni)” viene impiegato per i costi amministrativi delle diocesi (escluso il sostentamento del clero). “E’ certo che la diocesi di Milano non ha grandi difficoltà ad avere a disposizione una cifra molto vicina a quella dichiarata con grande enfasi da Tettamanzi”, continua il deputato.
Stracquadanio risponde inoltre al cardinale di Torino, Severino Poletto, il quale aveva affermato che “i poveri in Italia quando hanno bisogno di un piatto di minestra vengono da noi, non dagli assessori”. Sarà anche vero, afferma l’esponente del Pdl, ma sono i sacerdoti “a battere cassa dagli amministratori locali”: “la Caritas Ambrosiana riceve ogni anno una parte molto consistente dei 22 milioni di euro che costituiscono il bilancio dei servizi sociali del Comune di Milano”. Stracquadanio fa notare che l’impiego di tali fondi non è ottimale, dato che “su 100 euro destinati alle organizzazioni di volontariato, solo 20 finiscono in tasca a chi ha veramente bisogno, mentre 80 servono a mantenere le organizzazioni”. Il deputato sostiene che sia meglio “dare l’intera somma di 100 euro a chi ha veramente bisogno, attraverso – ad esempio – la ‘carta acquisti'” e che la Chiesa potrebbe “almeno” raddoppiare il 20% dei fondi che “effettivamente giunge a destinazione”.

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27 commenti

DF1989

“…che ripongono la loro fiducia nella trasparenza e nell’efficacia delle opere della Chiesa”

Ah ah ah ah ah ah ah ah ah!

Gnappo

“Sono duemila anni che la Chiesa interviene a favore dei più poveri e dei più deboli”

AHAHAHAHAHAHAHAH. Galileo si stara rivoltando nella tomba, insieme alle vittime dell’inquisizione e a qualche strega bruciata viva. Sono 2000 anni che la chiesa semina odio e il cristianesimo provoca morti tra i poveri e i deboli.

Davide

Ah Ah… Ora che stanno al governo anche i baciapile della dx si sentono pungere il sedere dai soloni clericali, e chissà come mai ora qualcuno di loro osa criticare il vaticano…

Paolo Garbet

la situazione è gravissima… di questo passo potrei iniziare a provare qualche barlume di simpatia per questo governo… HELP!!!

fabrizio

@Gnappo
Guarda, anch’io avevo fatto subito il “taglia-incolla” di quella frase perché veramente bisogna avere la faccia come il deretano per fare affermazioni del genere senza scoppiare a ridere:

> “Sono duemila anni che la Chiesa interviene a favore dei più poveri e dei più deboli”.

Me la rileggo e resto senza parole!
Per il resto, è abbastanza evidente, dati alla mano, la ragionevolezza delle affermazioni di Stracquadanio.

Arcturus

Quanta retorica, da ambo le parti! Che dispendio di energia elocutiva! Eppure, sarebbe tutto tanto semplice: si tolga alla chiesa e a tutti i suoi affiliati ogni tipo di sussidio o gettito che non provenga ESPLICITAMENTE da un’autentica volontà del contribuente. La chiesa viva, come è opportuno, della beneficienza volontaria dei suoi adepti, e tolga DEFINITIVAMENTE le grinfie dal prelievo fiscale a cui gli italiani sono sottoposti. Questa sorta di simbiosi perversa che tuttora sussiste tra uno stato che non riesce ad essere modernamente laico e un parastato che non può trovare un senso costituente alla propria esistenza, è disgustosa quanto pluralmente simbolica. E’ la metafora esplicita di un tumore allo stato metastasico, è un termitaio gigante, la cui cura radicale è l’estirpazione e la disinfestazione. Come è stato rilevato anche in altri post recenti, la chiesa cattolica, grazie soprattutto a figure mediocri come l’attuale pontefice, sta palpabilmente vivendo il suo declino, la cui rapidità è direttamente proporzionale alla voce grossa che tenta di emettere. L’Italia si affranchi da tale rovina: la storia del vaticano NON è più la storia d’Italia, da decenni e da secoli. Ma santi numi! Retorica per retorica, dov’è finita tutta la retorica che celebrava il Risorgimento, e che fino a pochi anni fa era ancora il pane di ogni scuola elementare?

ignazio

… però non è male vedere esponenti di un governo fascista bisticciare con la chiesa…
(malgrado Brunetta si sia dichiarato socialista! Matteotti nella sua tomba ha avuto conati di vomito)

Maurizio

Pur lodando la concretezza dell’intervento di Giorgio Stracquadanio, nel leggere le percentuali da lui enunciate (16% e 20%), sopra la mia testa prende forma un enorme punto di domanda a causa di quel 64% che manca all’appello; visto che sembra cosi bene informato, forse poteva essere anche più esaustivo.

Poi mi piacerebbe che qualcuno risolvesse questa equazione: se per Bagnasco “una parte elevata” dei fondi dell’otto per mille è uguale al 16%, quale sarebbe l’ammontare della “parte molto consistente dei 22 milioni destinati alla Caritas Ambrosiana” indicata da Stracquadanio?
…non credo che in questo caso sia possibile applicare la matematica 😉

@ Barbara: mi associo al tuo sfogo

Macklaus71

La chiesa ha compiti distinti rispetto allo stato? Ma questo è vero solo quando le si chiede di scucire il portafoglio, vero mr. Bagna? Per il resto, si vada avanti con le intromissioni “etiche” sulle libere e laiche scelte dei cittadini, in materia di vita di coppia, cure mediche et similia.

Third Eye

“Sono duemila anni che la Chiesa interviene a favore dei più poveri e dei più deboli” <=a me ha fatto venire in mente un vecchio film di Buzzanca in cui lui vedeva stuoli di avidi preti andare verso la meta e rimarcava ad un'”eminenza” che loro erano più organizzati della mafia, sentendosi rispondere bonariamente “figliolo, abbiamo 2000 anni di esperienza in più”…

Mikele

La Chiesa ha smesso di essere accanto agli ultimi quando Costantino ne fece la sola religione di stato

cartman666

Non credevo che dal pdl giungesse una critica cosi’ circonstanziata e precisa, Veltroni se ci sei, batti un colpo, in ogni caso chapeau a Stracquadanio.

Stefano Bottoni

Veltroni? Appena ha letto le parole di Stracquadanio ha tirato fuori il rosario, lo ha recitato per dodici volte e poi è corso a confessarsi per aver letto quelle bestemmie (purtroppo il prete lo ha convinto che non era il caso di strapparsi gli occhi)…
Ma esiste ancora qualcuno a sinistra che dica qualcosa di sinistra?
O almeno, esiste ancora qualcuno a sinistra?

luciano

@ Stefano Bottoni: nel PD,nessuno. Figurati se dicono qualcosa di sinistra: sono moooooooooolto impegnati a scannarsi tra di loro e a ………..rubare.

piersky

E’ comunque sorprendente che dal PDl si osi tanto, mentre il PD e’ stato e sta zitto…Questo e’ un’altro indizio, se mai ce ne fosee ancora bisigno, che l asinistra non esiste piu’ ed e’ la destr ache puo’ permettersi di dire cose sensate da parte doi qualche suo esponente…Del resto Silvio e’ abbastanza forte da potersi permettere dsi attacare la chiesa…la sinistra no, purtroppo…

Giuseppe Murante

non c’e’ niente da fare.
Secondo la chiesa, la chiesa non si puo’ criticare.
Nessuno puo’ osare farlo. Al max si possono aspettare quei quattro-cinque secoli che faccia lei autocritica e chieda scusa al suo spaghetti monster, mai ai colpiti.
E’ per un umanista fonte di sconforto profondo che una simile organizzazione sia cosi’ potente da 1700 anni.

OT:
@bruno moretti turri
mi riferisco ad altro post ora chiuso… sei un astrofisico? dove lavori?
mi scusino tutti gli altri

don alberto

@ Arcturus
“la storia del vaticano NON è più la storia d’Italia, da decenni e da secoli. Ma santi numi! Retorica per retorica, dov’è finita tutta la retorica che celebrava il Risorgimento, e che fino a pochi anni fa era ancora il pane di ogni scuola elementare?”

I collanti dell’Italia sono il cattolicesimo e la pastasciutta.
Considerati i problemi di obesità, la pastasciutta è in declino.

Giuseppe S.

@don alberto
“I collanti dell’Italia sono il cattolicesimo e la pastasciutta.
Considerati i problemi di obesità, la pastasciutta è in declino.”

Considerando i problemi economici e il “vaticano”, la pastasciutta non se la può permettere più nessuno…il vaticano parla di carità, poverta e misericordia, se non è ipocrisia questa! Un uomo che parla di poveri vestito da re, con la sua bella sedia d’oro, il suo bel castello di marmo, il suo anello e il suo vestino di lusso e con i servi che lo nutrono e gli stirano la tonaca, rappresenta la più grande delle ipocrisie. Mi dica lei se questo è cristianesimo? Se solo volesse il vaticano potrebbe estinguere il problema del terzo mondo, ma poi come faranno questi altri prelati ad andare a casa loro con una fiat invece che con una limousine?

N2RT

@ Don Alberto

I collanti dell’Italia sono il cattolicesimo e la pastasciutta.
Considerati i problemi di obesità, la pastasciutta è in declino.

Non saprei… Sentire un tizio, che può avere anche autorevolezza in alcune argomentazioni e per alcune persone, che parla di sobrietà vestito d’ORO con un medaglione al collo che peserà qualche chilo… beh, mi sembra più in declino di qualsiasi pastascviutta. Ma non in declino per aderenti o usufruitori, ma in declino di credibilità e di coerenza, perlomeno con quel che dice….. Come se uno dice che bisogna abolire le guerre nel mondo mentre al collo ha un mitra…. Oppure uno che sperpera in cene lussuose e mentre mangia davanti ad un banchetto principesco, tera un boccone e l’altro, afferma che bisogna sacrificare il proprio cibo perrchè c’è la fame nel mondo…

Quando il papa parla di sobrieta dovrebbe perlomeno limitarsi nell’abbigliamento… o perlome noell’ostentazione dell’oro…. Altrimenti non ha molto senso quello che dice.
Il filmato del suo messaggio agghindato d’oro l’ho visto su skynews, ma credo lo abbiano fatto girare in tutte le tv (tanto per cambiare).

don alberto

@ giuseppe e N2RT
Salve, buon anno!
Due o tre cose, così, come attorno al caminetto.
Per la verità mi sembra si esageri un po’ con tutto quest’ “oro” (un medaglione di qualche chilo? non si riuscirebbe neanche a portare).
Certe cose ci sono già, che si fa?
-le opere d’arte, finchè sono nei musei “producono reddito”, per le necessità nel mondo;
-si potrebbero vendere, ma si disperderebbe un patrimonio che finirebbe (come la tiara di paolo VI) nella cassaforte di qualche privato; si lascia i palazzi del vaticano allo stato e si costruiscono altri uffici da qualche latra parret (altre spese…?)
-certi paramenti fanno parte della dignità del rito, non sono parures personali.
Io non ho mai avuto l’impressione che la gente (anche chi non nuota nell’oro, penso anche a me da laico) si scandalizzi delle “ricchezze” della chiese (quelle che servono nelle liturgie: calici, quadri, …), perchè se li sentono loro: le chiese sono casa loro, non “del prete” (quanti parrocchiani anche meazzi atei si danno da fare per la mia e “loro” parrocchia!).
La gente vede benissimo il prete vestito da “albero di natale” a messa e in pantaloni rappezzati tutti i giorni … (chi ha ricevuto un invito ha detto che mai ha mangiato così poco e male come da GP II)
E i poveri sanno che se suonano alla porta qualcosa fanno sempre su.
Mi sembra di capire che siamo in molti ad avere una certa età: vi ricordate Raoul Follereau che richiese ad usa e urss l’equivalente del costo di UN bombardiere e avrebbe debellato la lebbra?
Ed è poi utile che la chiesa deve sopperisca con la carità quello che gli stati dovrebbero dare come giustizia?

Giuseppe S.

@don alberto
Buon anno anche a lei.
So benissimo che sono oggetti della “chiesa” e non parures personali. Quindi diciamo le cose come stanno veramente, i musei non vanno “suggerendo” agli altri di essere più misericordiosi e caritatevoli, perchè io e penso tutto il mondo ne resterebbero scioccati, visto il quantitativo di introiti. Allo stesso modo non significa nulla “sono già li” o “sono pezzi da conservare”, se le cose si voglio cambiare e se si ha la volontà di farlo, se si prende una causa con il cuore si fa tutto il possibile per attuarla e non addurre scuse del tipo “sono richezze ereditarie e devono esserer conservate al vaticano”. La vostra è una religione dell’abbandono del superfluo per donarlo ai più poveri, almeno sulla carta, ma non vivete in povertà e il vaticano ha una ricchezza infinita, visto il numero di opere d’arte trafugate in tempi più lontani. Dico solo che visto la decantata vostra morale, di cui penso sono l’1% rispetta e vive visto alcune mie conoscenze di poveri preti che vivono solo ed esclusivamente per gli altri e danno realmente tutto quello che ricevono agli altri più sfortunati, come può un rappresentante del vostro cristo vestirsi con abiti regali? le sembra una scusa che quell’abito è un patrimonio del vaticano? non è mica lo stato a decantare la sua misericordia e il suo altruismo, come dice lei perchè il vaticano dovrebbe incaricarsi l’onere di risollevare un altro stato più povero? non avrebbe niente da guadagnare…invece spendere soldi per costruire templi e cappelle è invece giusto…se il vostro cristo fosse ancora in vita non apparterrebbe di certo alla chiesa cattolica romana, visto il potere, la corruzione e la ricchezza che ha accumulato nel corso degli anni…gli stati di tutto il mondo sono costituiti da cittadini come me e lei, e molti di questi non arrivano a fine mese, ma nel loro piccolo cercano di dare anche qualcosa ai più poveri di loro e alla ricerca delle malattie, ma se una comunità che si definisce cristiana accumula ricchezze fini a se stesse dove va quel senso di altruismo? la concezione più esatta del vaticano è che è soltanto uno stato confessionale a monarchia elettiva con un patrimonio immenso, punto e basta…L’unica cosa che chiedo è che almeno la chiesa smetta di esortare gli altri a fare quello che lei, avendo i mezzi, non fa…

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