Dal gennaio del 2009 entrerà in vigore in Vaticano una legge che riorganizza l’ordinamento giuridico del piccolo stato, modificando il testo precedente del 1929. Ne parla José María Serrano Ruiz, presidente della Corte di Appello dello Stato della Città del Vaticano e presidente della Commissione per la revisione della Legge sulle fonti del diritto Vaticano, in un lungo e minuzioso articolo su “L’Osservatore Romano”.
La riforma ridefinisce le fonti principali del diritto: mentre prima l’ordinamento canonico era “annoverato nell’insieme del resto delle fonti principali, anche se in primo luogo”, ora “autonomamente scorporato, viene riconosciuto come la prima (prima e principale, dunque, fonte normativa e primo criterio di riferimento interpretativo”.
L’ordinamento canonico nel suo complesso (non solo il Codex, come sanciva il testo precedente) rientra formalmente nell’elenco delle fonti del diritto vaticane, di modo che “si inseriscono tra le fonti del diritto altre norme che implicitamente sono presenti con la loro necessaria e trascendente principalità”, come il “diritto divino, naturale e positivo”, i “diritti fondamentali della persona umana, accolti dallo stesso Codice sotto la formalità di diritti e obblighi di tutti i fedeli e, qualificatamente, dei fedeli laici”.
In questo modo, la recezione delle norme esterne (come quelle italiane) – che fino ad ora sarebbe stata “generosa” – diventa più difficile: “Mentre nella legge precedente operava una sorta di recezione automatica che si presumeva come regola, solo eccezionalmente rifiutata per motivi di radicale incompatibilità con leggi fondamentali dell’Ordinamento canonico o dei trattati bilaterali, nella nuova disciplina si introduce la necessità di un previo recepimento da parte della competente autorità vaticana”. Anche verso i trattati internazionali ci saranno maggiori riserve, perché dovranno essere in linea con la nuova impostazione.
Tre motivi essenziali vengono presentati da Serrano Ruiz per giustificare tale impostazione: il numero “davvero esorbitante di norme dell’ordinamento italiano, non tutte certamente da applicare in ambito vaticano”; “l’instabilità della legislazione civile per lo più molto mutevole e come tale poco compatibile con l’auspicabile ideale tomista di una lex rationis ordinatio” che tende all'”immutabilità dei concetti e dei valori”; infine a causa di “un contrasto, con troppa frequenza evidente, di tali leggi con principi non rinunziabili da parte della Chiesa”.
Vaticano: riforma ordinamento, più difficile recezione di leggi italiane e internazionali
37 commenti
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Non capisco che danno possa arrecare all’umanità il fatto che uno stato arretrato come il vatik-ano non recepisca più le leggi di stati moderni… temo tuttavia che i politici di questo italicume arrivino a farsi qualche scrupolo in proposito.
Si può invocare la reciprocità e smetterla di tradurre in leggi statali la morale cattolica?!
… “lex rationis ordinatio” che tende all’”immutabilità dei concetti e dei valori”. Se i valori non fossero fortunayamente mutati nel tempo, oggi sarebbe ancora in vigore il cannibalismo. (Mmm.. a dire il vero dimenticavo che in un certo senso è ancora in vigore, visto l’uso di cibarsi del corpo di cristo)
le leggi no, pero’ i soldi, dall’Italia continuerà a recepirli, vero????
Bene, bene.
Sempre più in auto-apartheid per i fattacci sua, er vati-cano.
Nazinger santo subito.
Assieme a bellarmino, stepinac e pinochet.
Si tratta di uno stato con poco più di 500 cittadini, in buona parte alti prelati. Credo che il diritto internazionale se ne farà una ragione. 🙂
Semplicemente, si estraniano ancora di più dal mondo moderno. Prima o poi verranno travolti da tutto questo. Prima o poi…
mi sembra un’ottima notizia
chissa’ che prima o poi ratzy riesca a convincere
quei cagosotto dei nostri politici a mandarlo a quel paese…
@ Ulv
Alti prelati?
Veramente sono più larghi, iperobesi e adiposi, che “alti”.
Quaresima, digiuno e anoressia? Per il vulgus ignorans.
“Populus vult decipi; decipiatur.”
“Il popolo vuole essere ingannato; che sia ingannato”
Cardinale Carlo Carafa (1517-1561)
Più chiaro di così…
Vogliono imporre a noi le loro leggi però non accettano le nostre.
Giulio Andreotti diceva “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”…..
Non è per caso che vogliano salvare dalle leggi degli altri Stati i loro pedofili, bancarottieri, eccetera eccetera?
Dubito che questo irrigidimento porterà qualcosa di buono per i cittadini italiani;
il Vaticano ammette la sua natura teocratica ed antidemocratica, ma questo non significa che rinuncerà al dominio spirituale sugli esseri umani, anzi, ne approfitterà per fare la vittima e lamentare presso i nostri politici il suo isolamento ad opera dei laicisti cattivoni, una mistica da primi cristiani circondati da un mondo ostile e senza Dio, aspetto la prossima mossa,
Speriamo che decidano di non recepire più nemmeno le sovvenzioni per le scuole cattoliche e l’8×1000, in quanto denaro malvagio.Per coerenza dovrebbero altresì abrogare unitelateralmente il Concordato e smettere di interferire con le leggi dello Stato Italiano,applicando finalmente quel “libera chiesa in libero stato” in attesa che storia ed evoluzione umana li cancelli finalmente dalla memoria di ognuno.Troppa Grazia?
a flavio
Ecco volevo dire la tua stessa cosa. Ma poi mi chiedo: perchè si continua a star dietro a uno stato assolutista e intrisecamente dittatoriale come il Vaticano
CHE TUTTI I PRETI E FRATI E SUORE CHE NON GIURANO FEDELTA ALLA COSTITUZIONE ITALIANA VENGHINO IMMADIATAMENTE RIMAPATRIATI NELLO STATO EXTRACOMUNITARIO DETTO VATICANO , COSI SARANNO LIBERI DI OBBEDIRE ALLE LORO LEGGI . E FINALMENTE GLI ITALIANO SARANNO COME VOLLE IL SOMMO CAVUR UNO STATO LIBERO E LAICO.
Che disonore… non recepiranno piu le leggi italiane. Speriamo che i politici ne tengano conto…:) nell’attesa che leggi siano sempre piu “cattoliche” potrebbero optare per recipire quelle dell Afghanistan oppure dell Iran.
Siccome il mondo evolve, loro vogliono assolutamente rimanere indietro.
@ Bruno Moretti Turri
LOL!!!
In ogni caso, a camminare sulle schiene delle loro pecore i pastori (anche se ingobbiti dalla decrepitezza) diventano pure alti, no? Almeno così li vedono le pecore, costrette a quattro zampe… 😉
Buon 2009 a te e a tutti i frequentatori del sito UAAR!!
Ciao a tutti.
Secondo voi, per quanto tempo lo Stato Italiano sopporterà ancora queste ingerenze prima di chiudere completamente e definitivamente la bocca a questi presunti seguaci di Cristo ???
Dal mio punto di vista, se l’amminstratore tedesco e i suoi accoliti vanno avanti come nelle ultime settimane, non resta loro un granchè….. diciamo un paio d’anni e poi goodbye ????
Mi sa che sia solo una delle ultime tiratine di corda che si possono permettere ancora in pompa magna mentre vanno sulla via del tramonto… Nike, Apple o Sony sono religioni molto migliori ed al passo con i tempi…
E poi, diciamocelo: se il Vaticano prendesse le leggi dall’Italia, il sistema giuridico di entrambi gli stati andrebbe in loop…
Beh … direi che a seguito di quesa evidente discrepanza di vedute, sia arrivato il momento di estinguere definitivamente il Concordato.
In fondo due paesi che hanno un sistema giuridico così distante non possomo mantenere dei rapporti bilaterali (così come li definisce Napolitano).
sentivo al tg che le leggi italiane venivano definite “contraddittorie”
curioso, detto da parte di chi sbrodola sulla bibbia…
Spero che valga anche per il contrario….
Il Vaticano:Leggi italiane e principi cristiani fanno a pugni
Vabbe’, la solita rissa fra balordi
Ecco quella che, mi pare, una delle prime reazioni del nostro politikume:
http://www.asca.it/news-VATICANO__CALDEROLI__SU_POSIZIONE_DETERMINANTE_IL_CASO_DI_ELUANA-799639-ORA-.html
E’ interessante notare come quel fenomeno di Calderolone giustifichi il broncio del vatik-ano con il dilemma posto dal caso Eluana piuttosto che con le “leggi del passato”. Immagino si riferisca a divorzio e aborto…
Ma io non ho capito niente. Cioè fino a oggi il Vaticano considerava automaticamente valide sul suo territorio le leggi italiane? E perché mai? Ho capito bene?
Ogni stato deve avere leggi proprie, che c’entrano quelle di un altro stato? Per gli accordi internazionali, ci sono i trattati.
Ed è anche buona norma non fare ingerenze e non commentare pesantemente le leggi altrui, cosa che purtroppo i nostri politici di ogni parte consentono ampiamente (non solo, ma soprattutto, da parte del Vaticano).
E se per la reciprocità dessimo alle fiamme quella vergogna che è il concordato?
BELLISSIMA QUELLA DI FRANCESCO COCCO:
“Il Vaticano:Leggi italiane e principi cristiani fanno a pugni…Vabbe’, la solita rissa fra balordi”
Se il dittatore di un qualunque altro piccolo stato senza risorse autonome decidesse di non rispettare più le leggi degli altri stati che gli danno da mangiare, e anzi tentasse ogni giorno di più di imporre le proprie, in men che non si dica le frontiere sarebbero chiuse, ogni tentativo di uscire respinto, fino al crollo per fame della popolazione o il rovesciamento del tiranno.
Proviamo a immaginare: l’esercito italiano (suggerirei i bersaglieri, per coerenza) che mettono posti di blocco a tutte le uscite del vaticano. Con tutto l’occorrente: sacchi di sabbia, filo spinato, mitragliatrici, mezzi corazzati. Chiunque tenti di forzare il blocco verrebbe respinto a manganellate se si tratta di civili. Se invece si tratta di guardie svizzere, si tratterebbe di un tentativo di invasione da parte di un esercito straniero e dunque i nostri soldati sarebbero autorizzati (in questo caso anche dalla Costituzione) a reagire di conseguenza.
Con qualunque altro staterello tirannico sarebbe esattamente ciò che succederebbe.
Dunque cosa aspettiamo, signori (?!?) politici?
Bruciate il concordato e agite di conseguenza.
Già, quando mai? Sono pecore, no? Dunque a loro piace stare alla pecorina.
IL contesto di una parrocchia mi pare debba essere considerato territorio vaticano, se sommiamo tutti quei contesti il territorio fuori giurusdizione credo diventi molto più del solo Stato del Vaticano che sta dentro Roma, e con circa 300.000 persone se calcolo prelati, suore e servitù.
Poi questa gente vota ma non vota nel Vaticano…credo che sia un problema non da poco questa questione, almeno per quanto riguarda l’ingegneria costituzionale.
se la loro legge fosse immutabile, avrebbero ancora la pena di morte come fino al 1870.
barbari.
Il Vaticano 2: Le leggi italiane cambiano troppo in fretta per i nostri gusti.
In effetti, la condanna a morte recitata in latino era tutta un’altra cosa.
Roberto Calderoli: “Le parole del Vaticano mi obbligano a un esame di coscienza”. Dopo Bossi jr., un altro esponente della Lega rischia di essere bocciato da una commissione imparziale .
http://www.brioches.ilcannocchiale.it
Il Vaticanon e’ uno Stato sui generis: nessuno e’ obbligato ad esserne cittadino, ne’ a restarvi. La cittadinanaza vaticana la si ottiene in eta’ adulta, su richiesta, per concessione del Papa. Generalmente i cittadini vaticani hanno doppia cittadinanaza, e se ad uno di loro non piacesse piu’ come vanno le cose sotto il governo pontificio, potrebbe venirne via in qualsiasi momento, per avvalersi dei diritti che gli competono grazie all’altra cittadinanza che possiede.
Tuttavia, se il Vaticano aspira allo status di Stato Sovrano, e’ del tutto ragionevole (direi doveroso) che abbia leggi proprie. Mi meraviglio, anzi, che fino ad ora non sia stato cosi’.
I luoghi di culto cattolico situati in qualsiasi Paese – anche in quelli concordatari – non sono territorio vaticano, e sono, ovviamente, soggetti alle leggi dello Stato di cui fanno parte.
Saluti e buon anno.
@ gieffeemme
più che altro riguarda un’ingegneria cerebrale da ricostruire …
300 000 servi del vaticano??? ; no 300 000 braccia rubate al lavoro .
impressionante 300 000 persone che vivono alle spalle del popolo, una vera vergogna
e sono 2000 anni e erano anche di più ,ma quanto consumano 300 000 persone che non producono nessun bene e non pagano nessuna tassa . Veramante impressionante,
e quanto costano alla assistenza sanitaria ??che naturalmente grava sulle povere spalle dei lavoratori e penzionati .DOMANDA : di quanto potrebbero aumentare le penzioni se venisse a mancare questa spesa x le casse statali???
Sul Corriere di ieri, a pagina 22, e’ riportato testualmente questo passo:
Parere opposto per il politologo Gianfranco Pasquino, gia’ senatore della sinistra: “Mi sembrano preoccupazioni infondate: le leggi italiane le fa il Vaticano, no?”.
Uscendo dal paradosso Pasquino spiega: “Questo provvedimento arriva durante il pontificato di uno dei papi piu’ reazionari degli ultimi 50 anni. Trovo che si tratti di una pressione ostile e di una ingerenza intollerabile per lo Stato italiano”.
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