Quando Dio è in minoranza nel Triveneto

Segnaliamo un articolo dall’edizione del 31 dicembre di “Repubblica”, intitolato Quando Dio è in minoranza, di Marco Politi. L’articolo commenta una ricerca svolta dall’Osservatorio Socio-religioso Triveneto nel 2007, sull’appartenenza religiosa tra i giovani (18-29 anni), diretta da Alessandro Castegnaro (Religione in standby, Marcianum Press).
La ricerca, svolta col beneplacito del vescovo di Trieste Eugenio Ravignani nelle zone di Trieste, Venezia e Perdenone, fornisce dei risultati non molto positivi, come ammettono gli stessi religiosi: la fede è sempre meno importante nella vita dei giovani, anche in zone meno secolarizzate come Pordenone. Per quasi la metà dei giovani intervistati a Trieste, la religione è “poco importante”, mentre non viene presa in considerazione per il 10% ed è molto considerata da un altro 15%. I credenti sarebbero l’89% a Pordenone, l’86% a Venezia, il 77% a Trieste. Nonostante le alte percentuali, in realtà l’immagine che si ha di Dio è molto lontana da quella cristiana: solo il 46% dei giovani di Pordenone, il 43% di Venezia e il 38% di Trieste segue i canoni del cristianesimo; gli altri si rifanno ad una vaga “entità superiore”.
L’idea che Gesù sia il figlio di Dio (punto cardine del cristianesimo) è sempre meno sostenuta: il 24% dei giovani di Pordenone, il 33% di Venezia e il 41% di Trieste ci crede poco o per niente; incerti sono rispettivamente il 29%, 34% e il 26%; coloro che ci credono fermamente sono il 46% di quelli di Pordenone e 1/3 circa a Venezia e Trieste.
La credenza in un “Dio personale” (altro punto cardine del cristianesimo) è sostenuta solo dal 46% dei giovani di Pordenone e da 1/3 di quelli di Trieste e Venezia. La Chiesa come istituzione viene valutata nel complesso positivamente solo a Pordenone. I promotori della ricerca si rendono conto che il “revival religioso” tanto esaltato a livello mediatico si rivela più apparente che reale e non corrisponde ad un concreto riavvicinamento alla Chiesa.

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32 commenti

SLizard

Ottimo, ottimo!
Se non ci fossero in ballo potere politico e soldi, la religione organizzata durerebbe ancora poco.

Daniela

ma guarda, guarda, questi sono dati davvero interessanti. E mi fa piacere constatare che trieste è una delle città più secolarizzate. Ci sono stata recentemente per lavoro, è devo dire che mi è sembrata una bellissima città.

dobor

“la fede è sempre meno importante nella vita dei giovani”
devono rassegnarsi a questa tendenza – la chiesa cattolica prima o poi crollerà, magari all’improvviso, come il muro di Berlino

Nietzsche---

Mi ricordo di un precedente troll che dichiarava che, visto che la maggioranza della popolazione era cattolica, bisognava fare ciò che i cattolici volevano.
Ora quale commento darebbe alla notizia?

Andrea77

Speriamo non mettano in atto una “crociata” per “avvicinare” i giovani alla religione (cattolica). Dal momento che la classe politica sembra essere più bigotta e tradizionalista dei suoi elettori stiamo a vedere che succede nel nord est.

Andrea77

Sono di Verona e leggendo questi dati non posso fare a meno di pensare al sindaco della mia città che si appende con orgoglio la foto del papa nel suo ufficio (pubblico).

patrizia

x dobor – non illudiamoci troppo, troppi gruppi scout, troppi teatri in parrocchia, troppi papaboys.
L’unica soluzione sarebbe insegnare il pensieri ateo agnostico razionale già dalle elementari, così come si studia “Storia delle religioni”. Anche l’ateismo ha una storia di pari se non maggiore dignità.
Consideriamo che gli Istituti tecnici, differentemente dal liceo, non studiano nemmeno Filosofia, dove fortunatamente, non c’è solo Agostino o Tommaso, ma Ferbuak per esempio, Marx, Epicuro, Lucrezio. Però la “Storia delle religioni” non manca in nessun istituto, purtroppo.

Masque

@Andrea77: la classe politica attuale, a parte alcune rarissime eccezioni, non è quasi per nulla cattolica o bigotta. semplicemente va a cercare elettori e consensi dove crede ve ne siano di più. se il vaticano attraverso i media vende l’immagine che la stragrande maggioranza degli italiani è cattolica osservante, ecco che anche i politici diventano miracolosamente cattolicissimi.
ma anche questo ultimamente sembra cambiare (evidentemente si sono accorti di essere stati imbrogliati) e si assistono a certe spassose dichiarazioni da gente dalla quale non te le aspetteresti, come Fini o Brunetta, che si mettono a battibeccare con vescovi e cardinali. (meglio così, dico io, così ognuna delle due parti si da da fare per mostrare alla gente il peggio dell’altra. e la gente così riesce a vedere il peggio di entrambe)

comunque, se l’indagine è stata fatta nelle province di Trieste, Venezia e Perdenone, non è corretto associarla al “Triveneto”… dov’è sparito il Trentino Alto Adige?

Lucia

A me frega poco o niente di quante persone credono e quante no e in che cosa.
Quello che interessa a me sono l’imparzialità delle istituzioni e della stampa!

Lorenzo T.

@patrizia: trovo anche io assurdo che non venga insegnata filosofia al posto di IRC, e lo dico soprattutto da studente (sono al 4° anno di istituto tecnico). Anche perchè di fatto tutti i professori che ho avuto da 5 anni a questa parte non fanno realmente lezione, ma tramutano la loro ora in vera e propria ricreazione. Fortuna che ho UN professore (di matematica) che nelle sue rare ore di supplenza ci delizia con delle chiacchierate molto interessanti su filosofia e sociologia.

Lorenzo G.

“..d’altro canto le bugie hanno le gambe corte..”

Non si direbbe proprio, quelle delle ccar camminano da 2 millenni. 🙁 Ma forse questo sondaggio potrebbe indicare che cominciano almeno a rallentare.

Third Eye

Mh, temo che i dati in certe realtà arretrata, per lo più deurbanizzate o meridionali, siano assai meno confortanti :(…

oxyuranus

Si son dimenticati della Carnia (zona montuosa del Friuli, lo preciso… purtroppo non tutti lo sanno) ove gli abitanti vengono additati come “senza dio e senza speranza”, e queste statistiche sarebbero di certo diverse.

N2RT

Da quelche so a Trieste la percentuale, soprattutto tra i giovani, è ancora più bassa, questo è anche dovuto alla massiccia presenza di una istituzione austro ungarica ancora presente: quella dei ricreatori, che tolgono presenza giovanile negli oratori, e quindi alle imposizioni religiose sui giovani.
I ricreatori infatti sono una sorta di doposcuola con attività di aggregazione (anche sportiva). Gestiti dal Comune con un costo irrisorio per le famiglie, hanno all’interno insegnanti validi che seguono i giovani in vari aspetti della vita. secondo me andrebbero replicati anche nelle altre città.

fresc ateo

ESSI CREDETTERO SEMPRE PIU’ AIL DIO MARDUK ,(SOLDI, SESSO ,SUCCESSO)
CON BUONA PACE PER TUTTI QUELLI DELLA CEI E DEI POLITICI PRONI.

Sol

dobor scrive:
“la fede è sempre meno importante nella vita dei giovani”
devono rassegnarsi a questa tendenza – la chiesa cattolica prima o poi crollerà, magari all’improvviso, come il muro di Berlino

Dobor….. DIO T’ASCOLTI!!! :))))))))))))

Piergiorgio

“risultati non molto positivi”……….ma è una buona notizia! molto positiva.

Colapesce

La TRInità soffre quando se la deve vedere col TRIveneto, abituata com’è alla superiorità numerica…

Suor Artemisia

Ma perché siete così astiosi e rancorosi contro la santa e venerata Chiesa cattolica?
La mia vita, prima di entrare nel santo convento, non aveva senso e significato. Poi un meraviglioso giorno il Signore si è manifestato e mi ha detto: “Artemisia, tu non sei fatta per il matrimonio, ma ti devi consacrare vergine per servirmi nei poveri e nei derelitti”.
Io non volevo, avevo anche il ragazzo che mi aveva già iniziato alle delizie dell’amore, ma la chiamate del Signore è stata così forte che non ho potuto dire di no.
Adesso sono felice di aver lasciato questo mondo pieno di peccato e di malizia e vivo il mio sposalizio con il Signore in modo intimo ed esclusivo.
Voi pensate che le cose materiali facciano la felicità delle persone. Non è vero!
La felicità consiste nello stare in pace con il Signore e con se stessi.

tan

wow beh è una buona notizia !! io vivo a venezia, per la verità mestre e devo dire che qui il pretume ha parecchio potere anzi troppo !!!! si fanno le case di riposo con soldi pubblici e poi vengono gestite dal clero !!!!!!!!!! ma siamo matti !!!! in varie parrocchie è diffusa l’abitudine di scegliere i nuovi pazienti dei medici della mutua direttamente dal prete !! è una cosa gravissima !! se solo si pensa che qui la ASL 12 non ha neppure una sala conferenze e che………………….. viene chiesta un’aula facente parte di una parrocchia per fare le conferenze !!! ma siamo matti !!! potrebbero chiedere all’università ca’ foscari un’aula !! e coi tempi che corrono un minimo introito farebbe bene !! ah una ultima chicca a mestre dopo 40 anni è stato fatto il nuovo ospedale e indovinate come è stato chiamato ………L’ANGELO !!!!!!
fortuna che mi sono appena sbttezzato !!!!! e che bene che fin da tenera età mi sono sempre rifiutato (ma non mi hanno mai costretto ) ad andare in chiesa !! sono puro e incontaminato da cresima e comunione !
Adesso sono sicuro che nessuno parlerà a nome mio e che se dovessi morire giovane nessun prete potrebbe mai osare farmi il funerale ! che sollievo 🙂 mi dispiace solo per alcuni miei amici a cui sono legatissimo che sono molto credenti( sono rimasti male quando mi sono sbattezzato ma non me la sentivo di nascondere nulla… per fortuna siamo ancora amici anzi ancora di più !) ma con cui vado d’accordissimo tranne che per la religione , argomento che evitiamo.

cartman666

@third eye, io vivo in sicilia, e i giovani se ne fottono allegreamente di frequentare le chiese.
Vedo sempre chiese semivuote e tutti anziani.

Zarathustra

Non è un caso che il triveneto, per quanto riguarda l’istruzione, è forse la zona più sviluppata d’Italia…
Suor Artemisia vergognati

Suor Artemisia

Scusa, fratello ateo Zarathustra, di cosa dovrei vergognarmi?
L’esperienza di fede vissuta insieme ad altre consorelle vergini è qualcosa di ineffabile, è qualcosa di cui non si può parlare se non la si sperimenta direttamente.
Noi siamo le spose di Cristo e quest’unione con il mistico sposo ci rende così felici, ci rende così appagate che non abbiamo bisogno di null’altro.
Il mondo di fuori crede che noi siamo insoddisfatte perché non abbiamo le stesse cose che hanno le altre donne. Non abbiamo un marito con cui confidare le nostre pene, non abbiamo le gioie della maternità, non abbiamo un focolare domestico a cui badare. Tutte queste cose sono importanti e belle, ma sono niente rispetto alla felicità di sentirci spose del Signore e di Lui soltanto. La grande Santa spagnola Teresa D’Avila viveva questa unione mistico-spirituale con il Signore quasi fosse un amplesso erotico e giustamente il Goya la rappresenta in un’estasi mistica che ricorda una donna che raggiunge l’ame del piacere.
Cari fratelli atei, andando appresso alle cose di questo mondo, voi vi perdete il vero senso della vita che è soprattutto amore verso il Signore e verso i fratelli.

Toptone

Cara suor Artemisia,

invece di andare appresso alle cose di chiesa (che con dio non c’entra nulla), nascondendoti in un convento dove di sicuro mangi 4 volte al giorno e da cui nessuno ti licenzierà, vieni in mezzo a noi poveri “mortali”. Spòsati, fai figli e mantieniteli col sudore della TUA fronte.

Solo allora capirai bene cos’è la vita.

La tua Chiesa vive del lavoro degli altri, cara mia, e dovresti vergognarti del tuo Papa ingioiellato e coperto d’ermellini che regala rose d’oro a idoli che ne sono carichi, mentre a un tiro di schioppo dal suo palcoscenico la gente occupa per disperazione le misere case altrui. Cagliari, settembre 2008, cara mia.

Il vescovo in fondo alla mia via si è rifatto a nuovo la sua “umile magione” con i soldi di TUTTI. La facciata del nostro palazzo, invece, sta cadendo a pezzi, ma per rifarla i soldi li dobbiamo tirar fuori noi.

Tu stai tranquilla perchè sai che il tuo “matrimonio” con dio non porterà figli e le preoccupazioni annesse, crisi finanziarie, contratti di lavoro precari, angoscie notturne da perdita del posto di lavoro, levatacce la mattina per allattare e poi correre in ufficio, la retta dell’asilo e poi le spese di scuola e università.

Beata te: il tuo dio non ti chiederà mai il divorzio e gli alimenti, se le cose vanno storte.

A te, chi ti tocca? E, soprattutto, chi te lo fa fare a vivere nel mondo reale?

Lucia

@ Suor Artemisia

Lei crede davvero che ci sia un senso della vita?
Io non lo so. Personalmente cerco solo l’esperienza dell’essere viva.

rego

La ricerca non dice che ci sono TANTI ATEI, ma dice che i giovani (la maggioranza), crede in qualcosa che non è proprio Cristo…
ossia non aumenta un granche l’ateismo, ma diminuiscono i cristiani…
magari come si diceva , la chiesa crollerà nel giro di una decina d’anni… non riuscirà più a far fronte a crisi economiche e numeriche, così si concentrerà solo in centri cittadini grossi, come stà avvenendo in Germania o Svezia, ecc.
notizie che non mi confortano molto, gli atei aumentano poco.

SalSbattezzato

D’infamia vestiti (omaggio al prete stupratore)

Non sanno della tonaca
importante
quagli uomini d’infamia vestiti

Stuprano all’incanto
All’unisono si accodano si accendono
Scalciano silenti vibrano bestemmiano
Si nutrono di sangue e d’innocenza

Intanto nei cortili salesiani
o in altri spazi consacrati
dei bimbi inchiodano le carni

Ed è un martirio

Andrea77

Beh ma non si può pretendere che nel giro di poche generazioni diventino quasi tutti atei. Soprattutto se si guarda alla situazione italiana.
Ci vuole una fase di transizione, nella quale è positivo che la religione diventi un fatto privato e l’idea di dio un’ipotesi, non più un fatto politico-economico-sociale come è accaduto nei secoli.

Barbara

Negli ultimi secoli l’umanità ha vissuto 3 grandi rivoluzioni:scientifica/industriale/tecnologica:Ma sono tutte rivoluzioni esterne:gli esseri umani hanno accumulato una immensa mole di conoscenze ma rimangono con una immensa ignoranza spirituale perchè manca la saggezza per usare al meglio queste conoscenze.Il progresso tecnico-scentifico non è sufficente da solo a cambiare il destino del ns pianeta:Serve un rinascimento spirituale,una rivoluzione dell’essere umano che parta dal cambiamento profondo nei cuori delle prsone.

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