Scientology e l’autismo del figlio di John Travolta

Il figlio di John Travolta, Jet, è morto a 16 anni. Soffriva di un problema neurologico, ed è caduto nella vasca da bagno sbattendo la testa. L’autopsia definirà la causa della caduta, se è un attacco epilettico.
Il ragazzo era stato immortalato da alcune fotocamere mentre teneva il braccio del padre con sguardo perso, ma i genitori hanno sempre negato che il figlio soffrisse di autismo.
Dopo la sua morte si spargono le voci sul modo in cui è stato trattato: nel 2007 il gestore di un ristorante a Ocala, in Florida, dove abitano i Travolta ha rilasciato un’intervista. «Quando venne da me con sua figlia gli chiesi, da padre a padre di una bambina autistica, se faceva seguire qualche cura particolare a Jett. Lui rispose che cercava di stimolarlo nelle arti. E si offrì di spedirmi un libro di Scientology… Ecco, non posso dire che quel ragazzino abbia subito degli abusi, ma di sicuro Scientology ha una grossa responsabilità nella negligenza con cui è stato curato».
Joey Travolta, sorella di John, ha prodotto un documentario dedicato proprio all’autismo, Normal People Scare Me. L’attore non si è presentato all’anteprima. «Scientology — scrisse allora — non permette di riconoscere un disordine neurologico, non concepisce l’idea che si possa trattare con i farmaci».
I Travolta hanno sempre preferito negare i problemi neurologici del figlio, attribuendoli alla Sindrome di Kawasaki, malattia causata dalle tossine ambientali prodotte dai detersivi domestici. Nel 2001 John ha dichiarato: «Jett a due anni quasi morì. Ebbe un attacco terribile, tremava tutto, la febbre alta. Lo portammo all’ospedale e gli diagnosticarono la sindrome. A lungo fui ossessionato dai germi che mio figlio poteva prendere dentro e fuori casa. Grazie a un programma di detossificazione proposto da Scientology le sue condizioni di salute sono molto migliorate».
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9 commenti

Toptone

C’è poco da dire. Questi qui sono a livello dei Testimoni di Geova riguardo alle trasfusioni.

Spero che ora Jet sia felice.

Stefano Grassino

Esprimo qui la mia personale opinione su come risolvere il problema su scientology, parlando chiaramente a titolo personale.

Plotoneeeee aaaalt. Fianco sinistr, sinistr!!!!!!!
Prima fila in ginocchio.
Caricate………
Puntate……….
Il seguito ve lo lascio immaginare.

MicheleB.

Una volta sono stato contattato da scientology. Mi sono sottoposto ad un test ed un colloquio.
Mi hanno fatto una tristezza… Per forza non riconoscono “disordini neurologoci” : sarebbero costretti ad ammettere i propri. Così, invece, offrono un rifugio gratificante per tutti i disperati che riescono ad arruolare.

Pelizza Simone

Spero che questa notizia non sia vera. Perchè se lo fosse, Travolta meriterebbe il carcere a vita per le sofferenze inutili a cui ha sottoposto il suo povero figlio.
Che tristezza…

sergio

io vi posso solamente dire che l’ unica religione è Cristo Gesu’ morto di croce per la redenzione di chiunque lo voglia accettare nella propria vita .Il sangue sparso su quella croce è motivo di salvezza e di guarigione.Dio è prpprio li davanti a voi, se desiderate incontrarlo basta solamente che apriate l vostro cuore a Lui.La mia vita è cambiata dal momento che ho fatto cio’.Provatelo anche voi.Rivolgo una preghiera particolare per la morte del figlio di Travolta e per coloro che vivono nella confusione spirituale.
GESU’ CRISTO E’ LA RISPOSTA.
N:B Per chi volesse avere sostegno o parlare di Cristo puo’ contattarmi all’indurizzo e.mail
sergiogalletta@gmail.com

Antonio

Anche a me è successo di averne a che fare: fuori da un cinema un tizio dopo qualche generica domanda per un fantomatico sondaggio ci offrì un test gratuito della personalità. Lo seguimmo e fuori al palazzo dove entrammop c’era l’insegna di Scientology. Capii tutto ma lo seguimmo comunque. Ci fecero quel ridicolo test (tra l’altro senza azzeccarci) con dei sensori in mano mentre rispondi a delle domande. Finale della storia: volevano venderci il solito libro.

La cosa che mi impressionò furono le loro facce e i modi fuori dal mondo di approcciarsi sia fra loro che con noi. Come fossero consapevoli di essere coinvolti in qualcosa che non condividono ma dalla quale non riescono ad uscire, come fosse una droga.

Barbara

I minori non dovrebbero essere coinvolti nelle scelte “religiose” dei genitori.

Stefano Bottoni

@ sergio

Bacigalupo Ballarin Maroso
Grezar Rigamonti Castigliano
Menti Loik Gabetto Mazzola Ossola

Egri Erbstein Leslie Lievsley

Almeno questi sono esistiti.
E sono morti contro una chiesa.
Costruita da Juvarra.
Il cui nome comincia per Juv… (quest’ultima considerazione non è mia, è di Massimo Gramellini, ma mi piace).

E più non dimandare.

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