Bulgaria, dibattito sull’insegnamento religioso a scuola

Segnaliamo un articolo dal sito OsservatorioBalcani.org, riguardante il dibattito intorno alla reintoduzione dell’insegnamento religioso nelle scuole in Bulgaria. La Chiesa ortodossa bulgara pretende che sia reso obbligatorio per tutti gli studenti e da qualche anno si sta mobilitando per questo (con l’appoggio della componente islamica), ma il ministro dell’Istruzione Daniel Valchev è contrario, sostenendo che una materia del genere non può essere imposta a tutti per legge e che creerebbe problemi nell’organizzazione della didattica.
Esperti ed esponenti della società civile, rivendicando la laicità dello stato, affermano che la religione non dovrebbe essere imposta nelle scuole, ma le istituzioni religiose ne vogliono l’introduzione in nome della tradizione.

Archiviato in: Generale

32 commenti

Daniela

ma guarda, guarda, ci provano in tutti i modi, la chiesa ortodossa alleata con l’islam, non mi suona strano, anzi direi che è un’alleanza “naturale”

davide

Esperti ed esponenti della società civile, rivendicando la laicità dello stato, affermano che la religione non dovrebbe essere imposta nelle scuole, ma le istituzioni religiose ne vogliono l’introduzione in nome della tradizione.
niente di nuovo sotto il sole

Filippo

Basta con questa scusa delle tradizioni! Se una cosa è stupida e/o inutile va tolta e basta!
E non vale solo per la religione! Anche ad esempio per l’insegnamento del latino e della letteratura latina!

Ema

@Filippo

Per qual motivo il latino e la letteratura latina sono iinutili e stupide materie?

Sulla Religione…direi che come al intendono i religiosi è effettivamente inutile…dal punto di vista storico un po’ di meno….La conoscenza seria di una religione come il cristianesimo e tutte le sue appendici non pò che farti allontanare dal cristianesimo stesso…..

Nietzsche---

@ Filippo
dire che la letteratura latina è stupida o inutile è la più grande boitata che io abbia sentito in questi giorni, anche a confronto di dichiarazioni del papa.
Essere atei non significa certo essere ignoranti, anzi.
Se poi per te è “inutile” ciò che non ha una pura attinenza pratica, allora potremmo cominciare a togliere anche la letteratura italiana, quella inglese, la filosofia, la storia..
La tua dichiarazione non è meno pericolosa è sciocca di quelle della chiesa.

Filippo

@Ema:

Al posto di un corso di religione si potrebbe mettere un corso sulla storia delle religioni. La nostra insegnante di religione continuava a ripetere che atei, mussulmani, buddisti ecc… andranno all’inferno. Un’ora così è completamente inutile.
Per quanto riguarda il latino e la letteratura latina non sono inutili di per sè. E’ il tempo impiegato che è eccessivo ed è dovuto alla tradizione umanistica e antiscientifica italiana che risale almeno ai tempi della riforma Gentile. Inoltre chi vuole dilettarsi di inutilità, che vada al liceo classico. Trovo assurdo che si sprechino parecchie ore settimanali con il latino e la religione in un liceo scientifico. Il numero di ore di matematica è di molto inferiore, assurdo. Se si chiama liceo scientifico, ci sarà un motivo? Comunque questo è il sito dell’UAAR, non vorrei andare fuori-tema.

fab

Pretendo l’ora obbligatoria sulla materia di Bretagna. Se non altro, sfoggia un fascino che nessuna religione si sogna.
In ogni caso, avendo avuto a che fare con ragazzi che hanno studiato di recente in Bulgaria, so che la qualità dell’insegnamento scientifico e matematico è talmente alta che non vorrei essere nei panni di un insegnante di religione da quelle parti.

ignazio

E’ proprio vero che l’erba cattiva e dura da estirpare. Cinquant’anni di comunismo dove questa gente non aveva nemmeno il coraggio di pensare a certe “tradizioni” non è servito proprio a nulla!
(a scanso di equivoci non sono mai stato comunista; sempre di sinistra ma mai comunista)

Proprio come in Italia, appena si è allentata l’attenzione antifascista i fascisti rispuntano da dove si erano rintanati, e si autolegittimano pure.

patrizia

Le tradizioni non vanno obbligate, ma scelte. I media e tutta la società ce le impongono alla grande. Atei di tutto il mondo uniamoci, altrimenti qui nel giro di mezzo secolo se non prima, per noi finisce male, nel senso che ci leveranno voce e libertà

Otto Permille

Cito un capoverso dell’articolo: “La professoressa Klimentina Ivanova (…) ricorda che dopo la nascita del regime comunista, nel settembre del 1944, alcune generazioni di bulgari sono state educate a pensare che “la religione è l’oppio dei popoli”, ostacolo al progresso e arma nelle mani degli sfruttatori, colpevole della miseria del proletariato e delle masse contadine.” Questa interpretazione della religione non è però comunista, bensì illuminista. Il comunismo ha avuto solo il merito di averla diffusa.

ilaria

a EMA non vorrai paragonare la lingua greca o latina con l’insegnamento della religione!! la letteratura è capace di farti pensare, divertirti e riflettere ma non ti vende niente per verita’ assoluta o dogmi a cui obbligatoriamente credere!
rifletti!!

ilaria

chiedo scusa ad ema
avevo letto erroneamente il suo messggio!
chiedo venia!

Giuseppe Carlesi

Se riuscite a spiegare senza la cultura religiosa(in genere) l’80% dell’arte,della letteratura mondiale,della musica e della scienza fino al1800 siete bravi, anzi fantasiosi.

Giovanni

Ilaria, sicuramente nella scala dell’ inutilità la religione è più in basso della letteratura greca e latina.

Rothko61

@ Giuseppe Carlesi

Ancora con questa palla dell’arte, della musica, della letteratura, ecc. ecc.
La chiesa, grazie al suo immenso patrimonio, è sempre stata uno dei principali committenti d’arte (hai dimenticato l’architettura…). E anche i privati, tra religioni e superstizioni, pensavano di comprarsi il paradiso commissionando una pala d’altare o una cappella votiva. Nessuno lo discute, anzi.
Ma il tuo ragionamento non c’entra il problema. Potrei semplicemente farti osservare che negli ultimi 200 anni la tua affermazione perde di valore. Per fortuna!
E in futuro l’arte sarà prevedibilmente sempre più laica.

Ema

@Filippo

Penso che avrei dovuto esplicitare meglio cosa intendevo per religione come materia: anche io intendo storia delle religioni che implica ovviamente anche lo studio delle religioni stesse…ovviamente non in ottica fideista ma razionalista come si conviene ad uno studio scientifico. Le religioni hanno influenzato molto(purtroppo) la storia umana, quindi un suo studio serio non può che migliorare la comprensione del mondo in cui viviamo.

Per quanto riguarda latino e letteratura, anche li stiamo sulla stessa lunghezza d’onda: ho fatto il liceo scientifico e non riesco proprio a capire perché in 2° liceo avessi 5 ore di Latino e 4 di matematica…quindi pur ritenendo utili sia il latino che la letteratura latina(così come quella greca per chi la fa) penso anche io che bisognerebbe dare più spazio alla parte scientifica.

Per dare un giudizio conciso sul’ultimissima…la struttura scolastica indipendentemente da tutto non può subire pressioni da ambienti religiosi: solo i cittadini tramite gli organi che hanno eletto devono decidere ed intervenire a riguardo!

e-sugar

@Giuseppe

Appunto: cultura religiosa in genere, che può tranquillamente essere inserita, con un approccio storico-critico, nelle ore di letteratura, arte, musica… e storia della scienza!
No, però, a simil-catechismi a scuola!

Stefano Grassino

@ Giuseppe Carlesi

Caro Mons. Ruini ma perchè si cela sotto mentite spoglie? Noi siamo persone civili non ci tema sù.

Stefano Grassino

@Filippo

Nel sito UAAR non si và mai fuori tema quando si parla di cultura. Magari occorre stare attenti nel centrare bene l’argomente ed applicarla ad esso. Tranquillo.

Matteo

@Giuseppe Carlesi

Ti ricordo che (giustamente) si studia anche l’ architettura del periodo fascista (giusto per fare un esempio). Ti sembra un buon motivo per poter parlare in termini positivi di quel periodo storico?
Qualsiasi forma d’ arte è espressione del suo tempo ma, specie nel passato, vincolata da diversi fenomeni. La chiesa, le nobiltà, l aristocrazia s’è sempre potuta permettere grazie a ingenti somme di denaro di accapparrarsi i più grandi artisti (si pensi a Michelangelo, Bernini, Raffaello, o al più vicino Canova) Per non fare elenchi chilometrici: gran parte dell’ arte dal 400 (ma anche da prima) al 700 era legata e vincolata dalla Chiesa. (Guardacaso il fenomeno cominciò a scemare in periodo illuminista, con l’ avvento del neoclassicismo e la ripresa di modelli classici) In fondo l’ arte specie quella figurativa era per i committenti un mezzo autocelebrativo e pubblicitario, un modo sicuramente efficace per sottolineare la propria potenza politica e cercare di attirare quante più persone possibili. E’ un fenomeno che è sempre esistito (e che venne utilizzato non certo solo dalla Chiesa) e tutt’ oggi esiste, ovviamente rimpiazzato dal potere dell immagine nei media ad esempio, in quanto nell’ arte contemporanea l’ artista si è liberato nella maggior parte dei casi della figura della comittenza o del fenomeno della censura, tipicamente vaticano tra l’ altro. (vedi il caso di Daniele Da Volterra e dei suoi perizomi del 1565 nella Capella Sistina giusto per tirarne in ballo uno).
A me risulta che la chiesa, la sua storia, la sua influenza sia già (giustamente) presente nei testi di storia dell’ arte, letteratura, storia etc.
L’ ora di religione, l’ insegnamento religioso è un discorso a parte. Per il catechismo ci sono le chiese. Le scuole sono fatte per sviluppare negli studenti un senso critico e logico, e non per allevare le pecorelle.

Mefistofelico

@ Giuseppe Carlesi

Provo ad esprimere la mia opinione a riguardo. La chiesa ha sempre e comunque favorito l’arte che le andava bene, che seguiva i suoi canoni. Ovviamente un artista, per quanto potesse essere di talento, se avesse mai ritatto quadri, composto musiche o scritto libri che andavano “contro” al cristianesimo non avrebbe avuto fortuna nel migliore dei casi, e sarebbe finito male nel peggiore. Credo quindi che basti questo a spiegare la presenza cosi massiccia della cultura religiosa nell’arte di quei tempi, semplicemente perchè arte di diverso “tipo” non avrebbe potuto avere successo. In più aggiungo che non serve assolutamente avere una qual sorta di cultura religiosa per apprezzare un’opera d’arte, infatti alcune opere a carattere religioso di Michelangelo (per fare un esempio) non sono sicuramente meno degne di nota per chi non crede in alcun dio, o in un dio diverso da quello cristiano.

Saluti

agnese l'apostata

sììììì poveri bulgari indottrinati pure loro 🙁
le mie più sincere condoglianze

Corbelli Riccardo

Sentenza Corte Costituzionale n. 203 del 12 aprile 1989
…Nella prima proposizione («La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principî del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado») sono individuabili quattro dati significativi: 1) il riconoscimento del valore della cultura religiosa; 2) la considerazione dei principî del cattolicesimo come parte del patrimonio storico del popolo italiano; 3) la continuità di impegno dello Stato italiano nell’assicurare, come precedentemente all’Accordo, l’insegnamento di religione nelle scuole non universitarie; 4) l’inserimento di tale insegnamento nel quadro delle finalità della scuola.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, l’11 aprile 1989.
http://www.uaar.it/laicita/ora_di_religione/ora_religione_sentenza_203.html

Ema

Questione arte: a mio avviso l’espressione artistica(dalla scultura alla pittura alla letteratura ecc..) è insita nel genere umano; per fare un paragone l’arte è come un fluido che si riversa su delle forme, rappresentanti la storia umana. Il predominare politico e quindi culturale del cristianesimo in europa e quindi in gran parte della terra ha fatto si che questo stupendo fluido prendesse certe forme ben determinate….cmq io ritengo che a giovarsi dell’arte sia stata la cultura religiosa piuttosto che l’arte della cultura religiosa(ma cultura religiosa non è un ossimoro? :D): l’arte si sarebbe espressa in altri modi senza la religione mentre per la religione l’arte è stata oltremodo fondamentale per le varie ragioni citate da altri(forte mezzo di comuncazione ed ostentazione di ricchezza e potere).

P.S.: cmq l’arte religiosa è cmq arte ed io l’apprezzo molto 🙂

Bruno Moretti Turri

@ filippo

Non confondere il mungere con il tettare.

Sullo studio del latino e della letteratura latina ti sei preso una cantonata megagalattica che evidenzia un tuo scarsissimo livello d’istruzione.
Tale studio non è nè stupido nè inutile.

C’è gente come Odifreddi e, più modestamente, il sottoscritto, che alle superiori hanno fatto geometri.
Poi si son studiati greco e latino da autodidatti.
In campo scientifico il greco e il latino si studiano anche negli USA e in India.
L’intera taxonomia scientifica mondiale presuppone la conoscenza del greco e del latino.

Studiati Lucrezio e non confondere la emme col puré. Please.

Filippo

Ho capito male o Giuseppe Carlesi sarebbe in realtà Mons. Camillo Ruini?
Che onore! Ho sempre desiderato parlare con lui!

saibaba

@arte……
rana con bottiglia di birra in mano…..no??????
maria vergine con burca….no????????
gesu nudo su un crocifisso ….si????????
^^^^^^^^^^^========^^^^^^^^^

Silvano

l’indottrinamento è sempre stato un modo per conquistare le menti umane ,quindi costituire un centro di potere o partito religioso, per poi condizionare il potere politico a suo favore.
Questi due poteri sono sempre andati a braccetto traendone vantaggi reciproci.
Quando il genere umano si accorgerà che nessun mammifero può parlare a nome di dio, spariranno i teologi e si coltiveranno filosofia e scienza.
Per quanto riguarda L’ARTE sono d’accordo con EMA

Filippo

@Bruno moretti turri: credo mi abbia frainteso.
Fra l’altro tutto quello che fa e dice Piergiorgio è sicuramente giusto.
Uso il principio di autorità: ipse dixit!

don alberto

@ Ema
Grazie per avermi smontato quel pregiudizio inconsciamente annidato nei miei superstiti neuroni .

Marco Bazzato

Ci sono delle forti inesattezze sui commenti.
In primo luogo, sembra assurdo, ma anche l’ultimo dittatore Bulgaro Todor Zhivkov era credente, ma in private, in quanto l’egemonia Sovietica di quell tempo, impediva al popolo, ufficialmente, di professare qualsiasi religione, infatti erano state create anche delle “festività sostitutive a quelle religiose, che però al popolo rimandavano alla tradizione ortodossa.
Di una cosa son certo, la Bulgaria, in quanto ci vivo, ha una forte connotazione religiosa, viva nelle tradizioni familiari, ma non manifestate – ipocritamente come accade in Italia – in modo palese. Per fare un esempio, secondo il calendario ortodosso, ieri si festeggiava il battesimo di Cristo nel fiume Giordano, con il tradizionale lancio della croce.
Cosa diversa comunque è l’eventuale insegnamento della religione a scuola, in quanto credo che di ciò a nessuno, genitori e studenti, praticamente interessi, non per ateismo, ma perchè in primo luogo il Bulgaro, se vuole pregare va in chiesa, poi non bisogna dimenticare la presenza di molti cittadini di religione islamica, che seppur professando liberamente la propria fede, entro le mosche, dubito che vorrebbero un ripristino di una qualche religione di Stato.
Il retaggio comunista, tendo a ribadirlo, non centra nulla con l’ateismo o quant’altro, ma con sano concetto di Laicità stessa dello Stato. Basti pensare che qui nessuno si sognebbe di mettere un crocifisso in un luogo aperto al pubblico, proprio per un rispetto delle singole identità come credenti e come atei. Se un Bulgaro vuole, privatamente, si mette in borsa o nel portafoglio qualche immagine benedetta, principalmente icone, traendo giovamento dal senso di “protezione” che essse dovrebbero dare.
Per concludere, voglio aggiungere, che secondo i miei conoscenti qui, presenti già dal tempo del socialismo, la maggioranza di loro, rimpiangono la precedente forma di governo, in quanto la democrazia, ha portato oltre che povertà smodata e potere economico concentrato nelle mani di pochi, anche confusione, caos e un senso di libertà inteso democraticamente, per alcuni anni, senza regole. Come se democrazia fosse sinomimo di anrchia.

jsm

@ giuseppe carlesi,
dovrei pensare che, siccome qualcuno ha dipinto la cappella sistina i nostri ragazzi devono studiare religione a scuola?
io adoro “amore e psiche”: cosa dovrei studiare???

Commenti chiusi.