Gran Bretagna, al via la campagna dei bus “atei”

E’ iniziata ufficialmente oggi, con una presentazione di Richard Dawkins a Londra, la campagna “atea” della British Humanist Association sugli autobus: grazie ad una raccolta fondi organizzata dalla scrittrice Ariane Sherine che ha raggiunto la cifra record di 140.000 sterline (la maggior parte con piccole donazioni di 5-10 sterline), ben 800 bus diffonderanno lo slogan “There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life” per le strade delle maggiori città della Gran Bretagna. La raccolta fondi è andata ben oltre le modeste previsioni degli organizzatori, permettendo una campagna massiccia sugli autobus britannici, destinata a risollevare il dibattito sulla presenza dei non credenti nella società britannica e sul ruolo della religione.

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79 commenti

*Eva Whitemary*

Andrò in Inghilterra solo per farmi un giro su uno di quegli autobus xD

fabio l'anticristo

se qualcuno riesce a fare un foto la linki che voglio vederla!

Roberto Grendene

come gia’ successo per notizie collegate a questa, immagino che qualcuno chieda che l’uaar faccia qualcosa di analogo.
Visto che le cifre in ballo non sono banali, e che nel nostro bilancio le entrate sono rappresentate quasi totalmente dalle quote associative (non ci sono finanziamenti da 8×1000, da oneri di urbanizzazione secondaria, non abbiamo insegnanti pagati dallo stato e scelti dall’UAAR, ecc. ecc.) sarebbe utile sapere chi e’ disposto a finanziare una uniziativa del genere.
C’e’ un sondaggio aperto in home page: http://www.uaar.it

Daniela

sono davvero stupita,non credevo che sarebbero riusciti a raccogliere così tanti soldi, 140.000 sterline, davvero complimenti

Daniela

http://www.guardian.co.uk/world/video/2009/jan/06/atheist-bus

questo è un video dove viene presentata la campagna e c’è anche un delizioso dialogo tra dawkins e polly toynbee(presidentessa dellla BHA), parlano dell’uso della parola “probabilmente”, sottolineano che la campagna è stata fatta più con l’intento di far riflettere le persone e che non volevano essere troppo “diretti”, una campagna “soft”.

e qui c’è un articolo del guardian, http://www.guardian.co.uk/world/2009/jan/06/atheist-bus-campaign-nationwide , alla fine, non mi vorrei sbagliare, parlano anche di noi, dell’Uaar, e di come stiamo pensando di esportare tale campagna anche qui in italia, sta diventando un fenomeno globale.

Jude

Io ci sono!!!! Facciamo sapere agli atei d’Italia che non sono soli! Facciamo in modo che non abbiano più paura di dichiararsi!!! Altro che 90% degli italiani cattolici!!!

c.j.

…scusate ma invece di complimentarvi o di riempire lo schermo di punti esclamativi… perche’ non lo fate davvero? Che aspettate? Ci si lamenta cosi’ spesso in Italia del fatto che “Solo all’estero si possono fare certe cose”. Ma allora organizzatevi e fatelo davvero. Il coraggio ce l’hanno solo in UK? Fate DAVVERO un Atheism Pride oppure organizzate ateobus e ateocarri. Fate sentire la vostra anche fuori dalla rete, altrimenti come si dice a londra, rischiate di fare un’unica cosa: YOU ARE SINGING TO YOUR “OWN” CHOIR

ps.: “!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Nifft

Vi immaginate che cosa succederebbe se lo facessero anche qui in Italia… Gia mi vedo gli autisti obiettori di coscienza che si rifiutano di guidare l’autobus del demonio…

Comunque si, mi piacerebbe veramente se si potesse fare anche qui.

lorenzocer

richard dawkins numero uno…
facciamolo pure noi, e se tutti l’ignoreranno (molto probabile viste le inclinazioni dei media nazionali)…pazienza ci abbiamo provato!!!
enjoy your life!!

TalebAteo

@ Roberto Grendene

Qualcosa bisogna fare ma va studiata con calma. Intanto visto che c’e’ stata una iniziativa di successo e che siamo razionalisti, perche’ non applicare allo studio dell’iniziativa le logiche della ricerca di mercato e del pensiero creativo? Suggerisco di rileggerci tutte le notizie delle 2-3 ondate di bus atei in GB, senza innamoramenti aprioristici, comparando i personaggi, le idee, le strutture (anche i veri e propri autobus) e la societa’. Oltre che i successi, pero’ bisognerebbe studiare i flop o le “tiepidate”: le iniziative tenutesi altrove non hanno avuto lo stesso successo. Ecco perche’ e’ un lavoro lungo.

A mio parere non ci sono le stesse condizioni tra italia e GB, ma cio’ non deve scoraggiare, anzi se ci si mette davvero a studiare qualcosa di “pubblicitario” forse si trova anche un’idea piu’ originale dei britannici e piu’ adatta al pubblico italiano.

C’e’ un sacco di gente che aspetta almeno un anelito di speranza di essere un giorno libera dalla teocrazia vaticana, ma bisogna saperla avvicinare se non si vuole l’effetto boomerang.

Bruno Moretti Turri

@ Roberto Grendene

Io avvierei la raccolta fondi da parte dell’UAAR.

Tanto poi in vaticalia non ce lo permetteranno MAI!
(A parte il fatto che i ciellini diventerebbero tutti verniciatori di bus…)

E l’UAAR troverà senz’altro un altro modo per impiegare + utilmente i fondi raccolti.

Cavoli, 140.000 sterline! L’UAAR non le ha mai viste manco col telescopio spaziale Hubble!

Giorgio Villella

Se la campagna si fara’ mi impegno a versare all’Uaar 200 euro; se ci impediscono di farla mi impegno a versare 50 euro per le spese legali che dovremo affrontare per far valere i nostri diritti. g

ignazio

Mi associo all’idea di Giorgio Villella. Mettiamoci in moto subito!

Pozz

Anch’io non vedo l’ ora di vedere (se non concretizzarsi) almeno un tentativo di questo genere in Italia. Pensate che bello avere bus con lo stesso slogan “Probabilmente non esiste nessun Dio. Qundi non preoccuparti e goditi la vita”. Chissà le reazioni! Sarebbe un sogno.

Enrico

Sul sito di Dawkins si possono anche comperare le magliette della campagna con la scritta “There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life”. I ricavi della vendita vanno al finanziamento della campagna. Invito tutti i membri UAAR a comperare le magliette e a portarle quando possibile, sarebbe un buon modo di dare visibilità alla nostra causa e contribuire allo stesso tempo a quella inglese.

Macklaus71

Io penso che sarebbe meglio promuovere la vendita delle sole magliette, per ora come quella indossata nella 3a foto dalla ragazza inglese qui: http://www.atheistbus.org.uk/
Secondo me sarebbe un mezzo meno dispendioso e più sicuro dalle inevitabili polemiche… (questo però, solo per i primi tempi)

Butch.er

Dal sondaggio:

Se non costa troppo, perché no?
27% – 202 Voti

Sono favorevole, a prescindere dal costo.
15% – 115 Voti

Sono favorevole, e sono anche disponibile a inviare un contributo.
33% – 245 Voti

Dai parziali emerge una netta (75%) maggioranza favorevole a considerare la cosa, almeno a discutere un progetto nei suoi dettagli (fine ultimo, slogan, costi) e poi fare le valutazioni del caso.

Orsù, proviamoci 😀

Valerio

Mi auto tasso di 100 euro.

@ Macklaus71 Credo che vendere solo le magliette sia inutile, potrebbe dare qualche fondo in più all’associazione ma non porterebbe vantaggi in termini di visibilità del messaggio.

Bisognerebbe fare tutti e due più qualche altra dimostrazione pesante, stile Greenpeace, come arrampicarsi sul vaticano e appendere una mega bandiera con su scritto “No God”.
Asd che bello che sarebbe!!!

Cmq ragazzi, una critica che spero sia accettata come costruttiva e non come affermazione per fare polemica, mi sembra che l’UAAR sia un po’ mediaticamente sotto tono, molto “addomesticata”.

Siamo la raccolta delle poche menti razionali italiane, abbiamo alcune delle più grandi menti MONDIALI fra di noi, ma il massimo che riusciamo a fare sono presentazioni di libri, e banchetti spersi da qualche parte per le piazze italiane.
Dobbiamo essere più mediaticamente aggressivi, meno “signore che prendono il thè” (cit.)

Jude

Io cerco di portare regolarmente una maglietta comprata dall’UAAR con su scitto “Se dio esiste…è ateo!!!” Molti mi hanno così chiesto che sito è “www.uaar.it” e io ne ho approfittato per parlargli dello sbattezzo (mi sono liberato del giogo vaticano il 02 Febbraio 2007: data storica!!!)
Ora a Gennaio vorrei andare in copisteria a stampare qualche centinaia di volantini sia sullo sbattezzo che sull’8 per mille scaricati proprio da questo sito: vorrei solo informazioni riguardo ai permessi perchè ho paura di trovare qualche vigile che sia anche iper cattolico che mi faccia passare i guai o qualche impiegato in comune anch’egli iper cattolico che mi neghi l’autorizzazione al volantinaggio adducendo qualche scusa inventata lì sul momento per fregarmi infrangendo ogni legge sulla libertà di espressione…
Insomma credo che per preparare la Vaticalia ai bus atei (e io ripeto: sono disposto a contribuire!!!) bisogna preparare il terreno facendo campagna attiva tutti i giorni senza aspettare che siano solo i membri dell”uaar ai banchetti a muoversi!!!

marwin82

dai facciamolo anche in italia, una cosa del genere alzerebbe il morale a tutti noi ateacci oppressi in questo stato accucciato all’ombra del vaticano!!!!!

l’uaar dovrebbe subito predisporre un conto (postale o quello che volete) dove la gente possa fare il proprio versamento…e se per caso nel giro di qualche mese la cifra raggiunta non fosse sufficiente l’uaar potrebbe sempre usare quei soldi per qualcos’altro. io il mio contributo lo depositerei subito!!!!

Asdrubale

“Probabilmente non esiste nessun Dio. Qundi non preoccuparti e goditi la vita”.

Potreste usare come testimonial Pietro Maso, secondo me funzionerebbe…

Simone Blasetti

“Quello che è stato adorato come Dio – scriveva Nietzsche – noi non lo troviamo affatto divino, ma al contrario pietoso, assurdo, dannoso, non solo perché è un errore, ma perché è un crimine”: un crimine contro l’uomo. Perché? Perché, inevitabilmente, l’idea del divino nega l’uomo come soggetto in-sé-per-sé: l’individuo, al contrario, viene considerato come un oggetto, dipendente ontologicamente da un creatore/padrone di fronte al quale è tenuto a prostrarsi. Qualsiasi concezione teologica, dunque, è contro l’uomo innanzitutto perché è contro la sua autonomia esistenziale: la libertà di Dio e quella umana sono contrapposte mortalmente l’una all’altra.

“Se Dio esistesse – affermava Bakunin – bisognerebbe distruggerlo”. Solo rifiutando Dio, infatti, rifiutiamo qualsiasi forma di trascendenza rispetto all’individuo, determinando, così, la metamorfosi del weberiano “uomo che si sente creatura” in un uomo che si percepisce come l’unico, reale, produttore di senso. Solo rifiutando Dio, dunque, si può realizzare il passaggio da una significazione imposta all’individuo, ad una significazione da lui generata. Solo rifiutando Dio, inoltre, neghiamo l’esistenza di un fondamento assoluto ai valori: solo rifiutando Dio, quindi, possiamo definitivamente tirare un calcio a qualsiasi pretesa di verità indiscutibile, permettendo, così, il pieno sviluppo di uno spirito critico verso ogni principio di autorità. Solo negando Dio siamo, davvero, “condannati ad essere liberi”.

http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/317/56.htm

(Nota: ho tratto questi scritti da una rivista anarchica. Ciò non signifiha che io lo sia. Occorre sempre mettere le cose in chiaro perché molti tendono ad affibbiarti etichette di tutti i tipi senza nemmeno conoscerti.)

Butch.er

>>Ma al di là di tutte queste belle elucubrazioni teologiche, di Ariane Sherine – la ragazza che compare assieme a Dawkins, classe 1980 e organizzatrice della campagna – ne vogliamo parlare?

Eh già, notevole ;D

rego

sarebbe più utile dimostrare la nostra intelligenza finanziando progetti per l’eliminazione della fame nel mondo, ricerca scientifica, ecc.
queste sono solo comportamenti esteriori, tipici da vaticanisti, che vorebbero croci ovunque.

marwin82

ciao rego, sul finanziare la ricerca scientifica potrei anche essere d’accordo (ma dipenderebbe sempre da quale ricerche finanziare) ma sulla fame nel mondo sono in disaccordo totale…l’uaar non è un ente che deve risolvere il problema della fame del mondo, ma il problema della laicità in italia (a dire la verità non so quale dei 2 problemi abbia una soluzione meno utopistica), quindi ben vengano azioni -anche pubblicitarie- che possano aiutare a raggiungere tale obiettivo

Emilio Gargiulo

@Valentino Salvatore: Istituiamo il concorso di “Miss Atea”…

Stefano Bottoni

@ Asdrubale

“non preoccuparti” ha un ben diverso significato da “non farti scrupoli”. D’altro canto non penso che Pietro Maso si sia goduto granchè la vita quando si trovava in galera.

Penso che un’iniziativa del genere possa essere utile, per l’UAAR (che, ammettiamolo, non è molto conosciuta al di fuori di noi che siamo iscritti o fra coloro che pur non essendo iscritti frequentano questo blog) e per tutti coloro che, pur essendo a tutti gli effetti almeno agnostici non sanno che esiste un’organizzazione come la nostra.
Senza contare l’effetto mediatico: sono sicuro che parecchi TG ne parlerebbero. Magari male, ma ne parlerebbero. Ora, non vorrei sembrare cinico, ma di pubblicità certamente abbiamo bisogno. Cartelloni pubblicitari su mezzi pubblici certamente incuriosirebbero un vasto numero di persone. Dunque sono d’accordo che tali cartelloni, oltre a un messaggio semplice e diretto (come quello utilizzato in GB), mostrino molto bene il simbolo dell’UAAR e l’indirizzo Internet.
Poi verrà l’effetto valanga (scusate, ma abito e lavoro nel pinerolese e con le nevicate di questi giorni è il primo esempio che mi è venuto in mente…).

Simone Blasetti

Oddio, l’atea più bella è certamente più brutta della credente più brutta. Loro hanno la Carfagna, Claudia Koll, la Binetti e Rosy Bindi… ehm… come non detto ^_^

Antonio

Farlo in Italia sarebbe controproducente: scatenerebbe un rigurgito mediatico asfissiante pro-religione. Già me le immagino le puntate riparatrici di Porta a Porta con 9 religiosi che affrontano un mezzo ateo poco convinto. Per non parlare degli spazi che darebbero i tg alle sternazioni del papa, Bagnasco e Co.

Rabbrividisco solo a pensarlo

Ivano

Io invece penso che sarebbe una mossa azzeccatissima, sia per far conoscere il pensiero ateo che l’UAAR. Certo, immagino che difficilmente ci farebbero fare una simile campagna, ad ogni modo se non ci si prova non si otterrà mai nulla. Anche se i media non ne dovessero parlare, rimane il fatto che tanti cittadini vedrebbero ugualmente la pubblicità sugli autobus circolanti. Per quanto mi riguarda, ho risposto al sondaggio offrendo la mia disponibilità a donare un contributo. Non vedo perchè in Italia dovrebbe andare peggio che in GB

saibaba

@rego
d’accordo con tè…………………………………..
@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Peppe

Concordo con chi dice che i ciellini promuoverebbero l’obiezione di coscienza per non guidare i bus atei. E magari quelli di forza nuova (dio, patria e stupidità) si metterebbero a vandalizzarne i manifesti pubblicitari… perchè allora buttare soldi?

La pubblicità sulle riviste sarebbe più sensata.

Bruno Moretti Turri

@ rego

Per aiutare la ricerca scientifica
non è indispensabile spendere dei soldi.

Senza spendere una lira, basta partecipare
a uno o più progetti di calcolo scientifico distribuito,
installando un programmino che gira in background
senza disturbare il normale uso del pc perchè impiega
solo la potenza elaborativa non utilizzata dall’operatore
(cioè sprecata anche se la corrente elettrica la paghi lo stesso).

L’iniziativa è sponsorizzata da The Planetary Society,
associazione no profit fondata dai grandi atei razionalisti
Isaac Asimov, Arthur C. Clarke e Carl Sagan.

L’iniziativa è assolutamente no profit, no military,
i risultati scientifici sono no copyright
e messi a disposizione di tutti i ricercatori del mondo.

Per ogni progetto si può ricevere un attestato di partecipazione.

C’è solo l’imbarazzo della scelta:
quali ricerche scientifiche aiutare?
http://cfivarese.altervista.org/SETI_ITALIA_Cocconi.html

N.B.: x l’Italia il referente è il libero pensatore sottoscritto,
membro di UAAR, CICAP, Center for Inquiry, The Planetary Society
e aderente ai princìpi del naturalismo filosofico
come l’amico (purtroppo prematuramente scomparso) Carl Sagan.

Bruno Moretti Turri

@ Raffaele Carcano & responsabili nazionali UAAR

(N.B.: quanto segue NON E’ una critica alla Segreteria UAAR,
ma una proposta e uno stimolo a migliorarci.)

Questo dibattito offre l’occasione preziosa di discutere
sulle entrate dell’UAAR, rappresentate quasi totalmente
dalle (purtroppo ancora poche, troppo poche) quote associative.

In my very humble opinion, l’UAAR,
in quanto APS Associazione di Promozione Sociale,
deve “aprirsi” a nuove fonti di autofinanziamento.

Secondo me esiste una valanga di gente che,
per ragioni sue che evito di discutere qui,
mai e poi mai si iscriverebbe all’UAAR,
ma sarebbe felicissima di donare 5-10-50 o più euri
per valide iniziative in difesa della laicità,
dei diritti dei non credenti e dei diritti di tutti
contro la invadente spocchiosissima arroganza
di tutte le superstizioni religiose
e di tutti i loro magnaccia politici di dx e di sx
(compresi campanari&perpetue della chiesa/moschea marxisticola,
fortunatamente in via di rapida estinzione/suicidio).
Come l’iniziativa del grande Richard Dawkins in UK.
Ma, con un po’ di creatività latina che manca agli anglosaxoni,
si possono trovare decine/centinaia di alternative,
per poi attuare le più valide.

I circoli UAAR non hanno un centesimo.
Il bilancio annuale dell’UAAR è pari a 15 gg.
di ricavi lordi di una tabaccheria di paesino.
Mediaticamente siamo una frana.
Valerio ha, purtroppo, ragione da vendere:
«Siamo la raccolta delle poche menti razionali italiane, abbiamo alcune delle più grandi menti MONDIALI fra di noi, ma il massimo che riusciamo a fare sono presentazioni di libri, e banchetti spersi da qualche parte per le piazze italiane. Dobbiamo essere più mediaticamente aggressivi, meno “signore che prendono il thè”.»

Dobbiamo fare MOLTE più iniziative
e avere una visibilità decente
perchè adesso siamo talmente invisibili
che quando ci dedicano un miserabile trafiletto
formato necrologio, facciamo i salti mortali dalla gioia.

Adesso tocca a noi uscire dalle catacombe! 😉
per fare il nostro legittimo e democratico lavoro di lobbing.

jaro

Ma l’avete letto l’articolo, e le dichiarazioni di quei gruppi religiosi?
“Pensiamo che la campagna sia un gran modo per indurre la gente a pensare a Dio”
e ancora:
“Siamo grati a Richard per il suo continuo interesse nei confronti di Dio.”
Evidentemente i credenti inglesi sono amanti del paradosso.

@Asdrubale
Vuoi dire che la religione è una bugia a fin di bene?

daigoro

premesso che sono d’accordissimo con l’iniziativa del bus ateo, specialmente perchè si attirerà l’attenzione sull’ateismo, come è accaduto per lo sbattezzo-day, vorrei anche sollecitare iniziative meno costose ma più facili, come la stampa di adesivi da attaccare al vetro dell’auto, con la stessa frase che vogliamo appendere agli autobus. da attaccare ovunque si veda un analogo adesivo di argomento religioso

costo dell’adesivo 10 centesimi.

Giorgio Villella

@ daigoro:
> vorrei sollecitare iniziative meno costose ma più facili, come la stampa di adesivi da attaccare al vetro dell’auto, con la stessa frase che vogliamo appendere agli autobus. da attaccare ovunque si veda un analogo adesivo di argomento religioso.

L’impressione che ci darebbero degli adesivi sarebbe quella di un gropposcolo semiclandestino, sarebbero notati da pochissimi e i media non ne parlerebbero; mentre la pubblicità sugli autobus darà una impressione di forza e sono sono solari; i giornali di tutto il mondo hanno parlato degli autobus inglesi, se ci fossero stati solo degli autoadesivi nessuno ne avrebbe parlato. g

Giorgio Villella

E circolano in tutto il mondo le foto dei bus; quelle degli autoadesivi non apparirebbero da nessuna parte. g

Upanisad

Vi prego, fatelo! Io ci metto 50 euro a disposizione fin da subito!
Oggigiorno basta creare una Causa su Facebook per far partire rapidissimamente il passaparola!

Lorenzo G.

Facciamola, ma, come ho già detto nella precedente ultimissima sull’argomento, personalmente preferirei molto si facesse su questioni più concrete e meno ideologico-filosofiche come l’esistenza di dio, che suonerebbero troppo come delle provocazioni inutili; meglio un po’ di propaganda per i diritti civili e contro l’invadenza della chiesa, e a favore della logica contro tutte le oscene ipocrisie e dei capovolgimenti della realtà da parte del clero e di chi lo difende (un altro esempio potrebbe essere: “Esprimere le proprie idee non vuol dire imporle!”; oppure “Noi non vogliamo imporre niente a nessuno, vogliamo solo che nessuno ci imponga niente” o anche “Gli atei non vogliono convertire nessuno, vogliono che nessuno li converta”, ecc.).
In ogni caso, se c’é da versare un contributo lo verserò anche se non condividerò la forma dell’iniziativa perchè di questi tempi bisogna provarle tutte per respingere l’attacco di chi vuole restringere i nostri spazi di libertà.

Roberto Grendene

@Valerio
Abbiamo organizzato una Giornata dello Sbattezzo, con piu’ di mille cittadini che hanno richiesto ufficialmente la cancellazione degli effetti civili del battesimo.
Qui a Bologna abbiamo raccolto 105 richieste.
Ma i mezzi di informazione non ci hanno considerato piu’ di tanto.
Abbiamo organizzato conferenze con 400 persone:
http://movies3.arcoiris.tv/movies/28_01_2006/uaar_28_01_2006_big.wmv
(A Genova con piu’ di mille!)
Non sottovalutiamoci.
Consideriamo il fatto che i mezzi di informazione, TV in particolare, sono piu’ papisti del papa.
Per cui fare banchetti non e’ affatto una attivita’ da trascurare

Roberto Grendene

Asdrubale: “Potreste usare come testimonial Pietro Maso, secondo me funzionerebbe…”

no, come testimonial Maso lo lasciamo ad altri…
da
http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Maso
«…I genitori sono molto religiosi anche se non eccessivamente rigidi; Pietro stesso fa il chierichetto da bambino e frequenta la prima media in seminario.»

Francamente sono convinto che criminali e persone civili siano distribuiti uniformemente tra le persone che pensano a vivere e convivere nell’aldiqua e le persone credenti nel soprannaturale religioso.
“stop worrying and enjoy your life” si traduce in “Non angosciarti e vivi serenamente”.
Insomma non pensare a punizioni nel fuoco eterno, ma prenditi le tue responsabilita’ e vivi questa vita pienamente.

kefos93

Non ci posso credere!
Un flash di TG4 in merito!! Ore 01,04!!

Pozz

Se non ho letto male mi pare di aver capito che da lunedi’ anche a Barcellona gireranno bus con lo slogan sull’ ateismo. Forza ragazzi. non c’è che da provare! come detto poi da altri, se alla fine i soldi non bastassero, potranno comunque essere usati per altre iniziative.

chiericoperduto

hanno fatto un passaggio filmato sulla notizia dei bus anche su TGCOM ieri sera.

Simone Blasetti

@luca t
Ho visto, ma sinceramente mi convince poco. “Probabilmente Dio non c’è”… se sei credente, nel senso di credente vero, non attacca. Se sei uno dei tantissimi sedicenti cattolici, sedicenti cristiani e sedicenti qualsiasi cosa, non serve, perché anche per loro probabilmente Dio non c’è.

Forse è quel “probabilmente” che mi lascia perplesso. Sarebbe molto più efficace: “There’s any God out there?” (rifacendo il verso a The Wall dei PF).

Oppure in italiano: “C’è qualche Dio lassù?”. E sotto l’indirizzo web dell’UAAR.

Simone Blasetti

@luca t
Ho visto, ma sinceramente mi convince poco. “Probabilmente Dio non c’è”… se sei credente, nel senso di credente vero, non attacca. Se sei uno dei tantissimi sedicenti cattolici, sedicenti cristiani e sedicenti qualsiasi cosa, non serve, perché anche per loro probabilmente Dio non c’è.

Forse è quel “probabilmente” che mi lascia perplesso. Sarebbe molto più effikace: “There’s any God out there?” (rifacendo il verso a The Wall dei PF).

Oppure in italiano: “C’è qualche Dio lassù?”. E sotto l’indirizzo web dell’UAAR.

Asdrubale

@ Grendene
il fatto che a 10 anni fosse in seminario probabilmente farà aprire una causa di beatificazione, ti ringrazio per l’informazione. Magari aveva fatto le elementari dalle suore!

“stop worrying and enjoy your life” si traduce in “Non angosciarti e vivi serenamente”.
mi sembra una traduzione un pò ad hoc diciamo. Non dico non sia corretta, mi sembra solo un pò poco letterale.

@jaro
sul fatto che sia o no una bugia puoi pensarla come vuoi, di certo è a fin di bene.

#Aldo#

Non sono abbastanza esperto della lingua inglese da capire se lo slogan, così formulato, è abbastanza ampio da comprendere ogni divinità. In caso contrario, non lo considererei per niente costruttivo, perché uno slogan ateo dovrebbe includere la negazione di ogni entità soprannaturale, indipendentemente dalla forma ad essa attribuita. Inoltre, andrebbe cassato quel “probably”, che trovo particolarmente inopportuno.

#Aldo#

Grendene: “Per cui fare banchetti non e’ affatto una attivita’ da trascurare”

Capisco perfettamente il significato del termine “banchetto” nel contesto nel quale lo impieghi, ma non ritieni che sarebbe una mossa astuta da parte di UAAR proporre “banchetti” anche nell’altro senso, ovvero in senso gastronomico? Praticamente ogni partito, movimento, associazione… propone una sua manifestazione che, di riffa o di raffa, include l’aspetto gastronomico attirando frotte di persone. Aggiungi qualche bello spettacolino e la ricetta è vincente. Che dici, sono sciocchezze?

Pozz

Mi pare che un po’ troppi utenti vedano in questa possobile campagna un modo per convertire il maggior numero di persone all’ ateismo, e non uso la parola convertire a caso. Non dimentichiamo che l’ essere o il diventare ateo deriva da una domanda interna dell’ individuo. Questa campagna serve semplicemente NON a convincere ma a PORSI DELLE DOMANDE (ecco il perchè a mio avviso di quel probabilmete, lo slogan serve a domandare “sei sicuro che esista un dio?” e non “guarda che dio non esiste!”. È inutile avere la risposta a una domanda se non si è indotti a porsela). Leggo in alcuni post frasi come “non attecchisce”, “non fa presa” ma la frase in se’ non é fondamentale che dimostri l’inesistenza di dio. Deve solo servire a porsi un quesito. Non é per via di una frase che un credente diventerà ateo e come sappiamo bene non é una frase che mantiene credenti i fedeli. Essendo dunque una serie di fattori interni della persona a far nascere la comprensione del proprio essere ateo o credente, la frase in se’ non ha tutta quell’ importanza che mogli gli vogliono dare. L’ iniziativa resta comunque importante per consentire a molti (quelli appunto che si pongono delle domande sull’ esistenza di un dio) a sapere che possono trovare delle risposte sul sito UAAr o da persone gi atei da tempo.

Asdrubale

e vi sembrerà assurdo ma nessun credente si sente angosciato e smette di “vivere serenamente” o “godersi la vita” per il fatto che Dio esista.
Anzi, la frase potrebbe essere anche girata con “probabilmente Dio esiste…”. non mi pare vi sia meno angoscia nell’essere atei. o perlomeno nell’esserlo coscientemente.

MAC

Scusate ma da ex iscritto (non pentito ) al PCI ritengo che si potrebbe classicamente iniziare con un classico manifesto murale “per il tesseramento” 2009 all’UAAR.
Bisognerebbe trovare un soggetto grafico che salti all’occhio e comunque spiegare con un breve testo, magari per punti, la necessità e l’utilità di iscriversi all’UAAR.
In fondo, i dati del sito e quelli del C/C per eventuali versamenti a sostegno.
Mi pare che un’iniziativa del genere dovrebbe costare molto meno di quella inglese e forse essere più efficace dal punto di vista organizzativo.
Va da sè che sono comunque disposto a finanziare (con cautela,essendo di Genova) altre vostre iniziative in questa direzione.

rego

@ Bruno Moretti Turri
Cosa stai dicendo? secondo te possiamo ricercare scientificamente, semplicemente condividendo scede Ram? cellule staminali, tumori ossei, occhi pigri, retine, reni , polmini, diabete, genetica, eristoblastosi? ricordati che viviamo su ferri che hanno ancora i pistoni!
urlate tanto <> poi riduciamo tutto all’inesistenza di dio, poi? tutto il resto?
l’uaar è per la promozione sociale, senza dio, allora puntiamo anche l’attenzione sulla soluzione dei problemi senza attendere l’inesistente mano di dio… o aspettiamo che intervenga uno pseudo angelo?

saibaba

@@@@@
sono PIENAMENTE d’accordo con rego……
slogan …dio non esiste “godiamoci” la vita………..
il papa crede in dio e non mi sembra che non si GODA la vita……..
lo trovo anche un pò “offensivo” verso quelle persone fanno fatica “a godersi la vita”
@l’uaar è per la promozione sociale.senza dio, allora puntiamo anche l’attenzione alla soluzione dei problemi “sociali” senza attendere la mano di dio (visto che diciamo che dio non esiste) o aspattiamo
che intervega ,solo,.. lo stato…la chiesa …i ciellini…ecc????????????
tra il dire e il fare c’è di mezzo il …..???????????meditate……..

jaro

@Roberto Grendene
“Insomma non pensare a punizioni nel fuoco eterno, ma prenditi le tue responsabilita’ e vivi questa vita pienamente.”
anche perché è l’unica che hai.
@Asdrubale
Dunque secondo te alla religione bisognerebbe crederci indipendentemente dal fatto che sia vera o meno?

Asdrubale

@ jaro
non ho scritto da nessuna parte che bisogna “credere alla religione”. Non capisco a cosa ti riferisci.

Ho detto solo che non vedo nessuna evidenza del fatto che chi creda viva meno pienamente di chi non lo fa. e che si possa essere più frustrati, passatemi il termine, dall’ esistenza di Dio che dalla sua non esistenza.

don alberto

@ saibaba
-Per noi godere è servire e servire è godere, quindi il papa è il più gaudente di tutti.
-Anche i cattolici se la godono, poi si confessano e ricominciano, nel bene e nel male …
(in inghilterra i protestanti e presumo anche gli anglicani non hanno la confessione e lo slogan può avere più efficacia)
-darti una mano come? mica posso farvi la predica che dovete imitare gesù …
I volontari sono pochi dappertutto -e provengono pochino da quelli “che si godono la vita”.

don alberto

@ saibaba (2° lancio)
-Per noi godere è servire e servire è godere, quindi il papa è il più gaudente di tutti.
-Anche i cattolici se la godono, poi si confessano e ricominciano, nel bene e nel male …
(in inghilterra i protestanti e presumo anche gli anglicani non hanno la confessione e lo slogan può avere più effikacia)
-darti una mano come? mica posso farvi la predica che dovete imitare gesù …
I volontari sono pochi dappertutto -e provengono pochino da quelli “che si godono la vita”.

Simone Blasetti

@don alberto
Più che godere direi POTERE… insomma è un po’ come il “godere operaio” di tanti anni fa. Godere perché si ha il potere. Il Papa è il più gaudente perché è il più potente di tutti. Ora sì! In quanto a servire… ha uno stuolo di politici sempre pronti ai suoi ordini. Come servo lui è un “servo padrone”… come l’opera di Pergolesi… aspettare e non venire, stare a letto e non dormire, ben servire e non gradire son tre cose da morire.

saibaba

@don
” imitare gesu” nò …è un po troppo”difficile”….mi accontenterei un po di meno……
@rispetto ai volontari…
è vero quello che dici…parlo per esperienza “personale”e spesso mi arrabbio anche io con “”i miei”””
è vero…..è più facile incontrare i “”tuoi”””
poi io molto spesso non sono d’accordo su quello che dici tu…ma su questo hai ragione
e questo mi dispiace ..ma è così….per la mia esperienza……..
meditate…….

#Aldo#

saibaba: “il papa crede in dio”

Visto che pare sia più opportuno porre domande che asserire certezze: “Come dimostrarlo?”

don alberto

@ saibaba
imitare gesù è difficile?
ma se è stato proprio lui a dire che faremo cose più grandi di quelle che ha fatto lui … (giovanniquattordicidodici)

don alberto

@ #Aldo#
Magari mettendo da parte -per quanto possibile- le proprie precomprensioni
magari usando un po’ di empatia
magari provando ad “uscire” -sempre per quanto possibile- dal proprio brodo di coltura
magari provando ad andare alle fonti (e non pappandosi acriticamente notizie mal ritagliate, peggio cucinate e pessimamente condite)

jaro

@Asdrubale
Non l’hai scritto lettera per lettera, ma il paragone con Pietro Maso mi pare abbastanza eloquente.

saibaba

@aldo@
il riferimento “il papa crede in dio”
era lo slogan ..dio non esiste .godetevi la vita..
c’è “il papa e molti altri che credono in dio e si godono la vita….
tu puoi dimostrare che dio non esiste??????penso che anche il papa non
possa dimostrare che dio esiste…
quello che voglio dire che non mi piaceva lo slogan….
credo che nessuno sia in grado di dimostrare sia che dio esiste o che dio non esiste…tutto li!!
per me non è importante” c’è o non c’è”…ma cosa faccio io per cercare di aiutare chi non può
“”””godere la vita””” a goderla un pochettino di più……
saro un po strano ma la penso così………..

ciao……..

don alberto

se le persone normali vengono convinte, dall’ambiente in cui vivono, di essere strane, siamo a posto!

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