Darwin Award al “prete volante”

Repubblica rende noto che il Darwin Award 2008 è stato assegnato al prete brasiliano sparito in volo mentre cercava di volare appeso a mille palloncini.
Il premio viene assegnato da una nicchia di appassionati che indagano sulle morti più stupide dell’anno.
Il riferimento a Darwin è dovuta a questa spiegazione: il premio viene assegnato a chi “migliora il patrimonio genetico umano rimuovendosi da esso”, in modo spettacolarmente stupido.
Il sacerdote brasiliano, padre Adelir Antonio De Carli, per finanziare un rifugio spirituale voleva rimanere in volo con i mille palloncini per 19 ore consecutive. Nessuno però aveva previsto la possibilità di correnti, e il parroco è sparito in mare aperto.

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127 commenti

Tafano

Mi sembra una trovata di pessimo gusto quella di deridere la morte di qualcuno, qualunque sia il modo in cui è avvenuta. Trovo che, in questi casi, la pietas debba sempre prevalere.

nemo

Io invece credo che facciano bene! E vorrei sottolineare che non si deride la morte di nessuno, ma il modo in cui è avvenuta. Si deride un comportamento idiota, ridicolo. Se il tizio in questione non fosse morto, rideremmo tutti di cuore. Ci dispiace che sia morto, ma il modo in cui si è suicidato resta degno di scherno.

vito

Hanno dato il premio alla memoria a Hitler, mi auguro: tanti deficienti, pazzi, portatori di malattie genetiche quanti ne ha eliminati lui dalla linea di riproduzione umana non l’ha fatto nessuno!

fabio l'anticristo

in effetti quell parroco è stato veramente stupido, come la sua morte!

marco

non si deride la morte ma la stupidità di certi personaggi, in questo caso l’evoluzione ha portato il prete nell’alto dei cieli (o in fondo al mare). Ma visto che un vero credente ha il suo regno nell’aldilà, di che dobbiamo rattristarci? Felicità e tante caramelle a loro….

Alberto Majorana

vito vito…
evidentemente non hai letto il regolamento dei Darwin Awards.
I premi vengono assegnati a coloro che si suicidano in maniera molto stupida (o fanno qualcosa di altamente stupido per cui diventano sterili). Non a chi ha eliminato più persone. Il “suicido” stupido è il requisito, non l’omicidio.

Cmq sono d’accordo con chi bardhi: la inventrice è un genio, i DA sono qualcosa di bellissimo (io li seguivo da ben prima che uscisse il film) e il film stesso, che mostra le storie di alcuni di coloro che hanno conseguito questo premio, è estremamente divertente! 🙂

Lapalisse

Mi sembra che il premio sia stato più che meritato: la morte è stata decisamente stupida, le circostanze non sono state fortuite ma pianificate dal vincitore, infine il prete (si spera) non ha inquinato il patrimonio genetico dell’umanità replicandosi, dunque il premio è meritatissimo ed ogni reclamo pretestuoso.

vito

jean meslier

perchè, non è forse vero che voleva “migliorare la razza umana”? Ha “rimosso” gli altri a milioni e alla fine ha “rimosso” pure sè stesso: un campione del premio in questione.

bardhi

@ vito

il premio si assegna esclusivamente a quelli che si fanno fuori da soli senza causare la morte degli altri, poi se tu vuoi istituire un premio per i criminali falla pure e assegnalo a chi ti sta piu a cuore

Jean Meslier

http://it.wikipedia.org/wiki/Darwin_Awards#Requisiti

“Migliorare la razza umana” (o meglio il pool genetico umano) autoeliminandosi, non eliminando gli altri. Inoltre bisogna eliminarsi in maniera incredibilmente stupida.

Da wikipedia pagina in inglese:

«The candidate’s foolishness must be unique and sensational, perhaps because the award is intended to be funny.»

Non c’è niente di eccezionalmente stupido e divertente nel suicido di Hitler (e non è involontario; e non è compiuto tentando un’impresa folle, tipo librarsi in volo con dei palloncini).

Riprova ad assimilarci ai nazisti un’altra volta, sarai più fortunato, forse.

Vash

Quando sul sito è stata postata la notizia del prete scomparso, io nel mio commento dell’epoca l’evevo detto!!!!!!!!! Lo sapevo!!!!!!

cartman666

Hitler era comunque cattolico, a differenza di Mussolini. E sali’ al potere con la complicità della chiesa, che tra l’altro firmo’ subito il concordato. Non mi risulta che abiuro’ la fede.

Tornando in topic, difficilmente si puo’ trovare un premio piu’ meritato.

TalebAteo

Tralasciando i commenti degli spirituali poveri di spirito che non capiscono l’aspetto goliardico del premio, segnalo, anche a beneficio di costoro che esiste un film (commedia) sul Darwin Award che e’ spassosissimo.

Manlio Padovan

Grazie a SLizard, primo ed ottimo commento.
Che dire di più?

Maybe

@Cartman666

quoto:

Il più grande criminale del XX secolo era cattolico.
Alla facciazza dei troll.

Stefano Bottoni

L’idiozia umana fa ridere, volenti o nolenti, qualunque sia il risultato finale. Di per sè la morte di un essere umano è sempre una tragedia (mentre la morte di un milione è solo una statistica, diceva Stalin), ma una risata può essere più profonda di qualunque finto lutto. Se non vado errato un Darwin Award qualche anno fa fu assegnato anche a una donna che volle fare bungee-jumping, gettandosi da 35 metri di altezza con un elasticone lungo 35 metri… vi lascio immaginare il risultato.

Biondino

C’è poco da girargi intorno: è stato un modo davvero stupido di morire. Che a farlo sia stato un prete, un architetto, un autista di bus, un presidente del consiglio (un milardario tempo fa morì mentre tentava il giro del mondo con una mongolfiera ipertecnologica) cambia poco, pensare di volare appeso ai palloncini significa vivere nei cartoni animati più che nella realtà.

Simone Blasetti

Questa volta mi sento di dare ragione a Vito. Nei razionalisti a volte noto qualcosa che mi ricorda vagamente il nazismo… la teoria del superuomo di Nietzsche malamente interpretata. Sento Carcano parlare di selezione naturale tra noi esseri umani e ne sono inorridito. No, non ci siamo. Prendo decisamente le distanze da questa mentalità. Non apprezzo né questo articolo, né tanto meno il premio che viene assegnato a chi “migliora il patrimonio genetico umano rimuovendosi da esso”. E’ uno schifo ed una vergogna. Questo è il mio pensiero, non mi bollate come ostruzionista o cose simili, sono solo un libero pensatore e voglio restarlo. Ovviamente sono aperto a critiche e disponibile a cambiare idea in qualunque momento se lo riterrò giusto.

piero

non vedo perchè non ci si possa fare una bella risata sulla cretineria altrui.

fabio

suvvia simone, un po’ di senso dell’umorismo.
al limite puoi bollare la cosa come “di cattivo gusto”
(un po’ di cattivo gusto lo e’ imho), non certo come nazista
non so cosa dica Carcano, a me sembra evidente che l’evoluzione umana
sia ormai da molto tempo tecnologico-culturare, non certo genetica.

bardhi

@ Simone Blasetti

Non ho capito, cosa c’entra il “Darwin Award” con la selezione naturale degli umani, cosa centra il nazismo con la spontanea risata causata dalle scellerate azioni degli emeriti imbecilli, che rischiano di uccidere altri esseri umani ma che per fortuna grazie a certe coincidenze rimango soltanto loro vittime.
Non sono un appassionato ne di paperisima ne di Candit Camera ma quando mi viene da ridere non vedo perche mi devo vergognare, forse non avrò la tua sensibilità ma al massimo mi potresti dare del cinico ma niente di piu.

Ema

…siamo sicuri che la mente umana possa progettare il “miglioramento della specie unamana” meglio della natura stessa?….

Simone Blasetti

@fabio
Io non so Carcano di quale orientamento politico sia, ma il discorso che fece sulla selezione naturale per difenderci dai troll non lo condivido perché parlare di selezione naturale tra le persone per me è eticamente inaccettabile. E questo per chiarire il mio punto di vista complessivo. Io sono di sinistra e sono quindi per l’uguaglianza sociale e per dare stessi diritti e doveri a tutti indipendentemente da questioni meritocratiche. In ogni caso l’UAAR è fatta da tante persone che non la pensano tutte allo stesso modo, quindi non vedo problemi. Sinceramente a me la morte di un prete per stupida che sia non fa ridere. Considero invece realmente stupido il premio in questione. Sulla cretineria altrui rido anch’io, ma non se ha esiti fatali, diamine! Leggere poi di quella motivazione che si configura a tutti gli effetti come istigazione al suicidio è veramente uno schifo. Consiglio all’UAAR di stare attenta, basta pochissimo per passare dalla parte del torto e perdere popolarità.

Fra Gigetto

Bravo Simone! Chiedi ai nostri fratelli atei se li ha fatti divertire la figlia di quel boss che per festeggiare Capodanno, si è messa a sparare ammazzando un povero giovane che dal balcone stava chiamando il fratello

piero

fra gigetto, non hai capito niente!
mi avrebbe fatto da ridere se la figlia del boss sparando dal balcone avesse fatto fuori suo padre!

Jean Meslier

Hitler non era razionalista (anzi si nutriva di e propagandava miti, leggende, esoterismi vari), probabilmente non era neanche ateo (“Gott mit uns” non è proprio una frase da ateo), non aveva capito nulla di scienza né di darwinismo (del resto, come ho detto, non era razionalista…): infatti 1) non esistono razze umane, 2) la selezione naturale è cosa diversa da quella artificiale, né si può pensare di “migliorare” la specie umana scegliendo arbitrariamente chi deve riprodursi e chi no (rispetto a quale criterio?), in realtà il concetto stesso di “miglioramento” è poco scientifico quando riferito all’evoluzione come è intesa oggi (lasciando da parte ciò che scriveva Darwin)

3) (cosa più importante e che tantissimi fanno fatica a comprendere, compresi quelli che ci paragonano ai nazisti, siano essi credenti o non credenti): una teoria scientifica non fornisce nessuna indicazione di tipo morale o in alcun modo vincolante per le scelte umane, si limita a tentare di descrivere la natura per quello che è, non per quello che si vorrebbe che fosse o per quello che dovremmo fare.

Fra Gigetto

Cari fratelli atei, in questo c’è la differenza tra noi credenti e voialtri atei: che per noi la vita è sacra; per voi la vita è una casualità della natura. Per noi l’uomo ha un progetto ed un fine; per voi è un capriccio della natura. Noi riteniamo che ogni uomo abbia una specifica volontà di Dio da compiere nella Storia e compiendola realizza il suo progetto esistenziale. La volontà di Dio è un raggio di sole. L’uomo compiendola si avvicina sempre di più al Sole che rappresenta l’unità del genere umano. Come l’uomo fa a conoscere la volontà di Dio? Esistono due volontà, quella significata e quella di beneplacito. Quella significata è relativa alla propria condizione. Se uno è un genitore, la sua volontà di Dio specifica è quella di accudire ed educare i figli. Poi c’è quella di beneplacito che consiste nel rimuovere il proprio egoismo per far spazio alle esigenze degli altri. Ad es. stai vedendo una partita che ti piace da morire, ma un tuo amico ti chiede di ascoltarlo. Compiere una volontà di Dio di beneplacito consiste nel non vedersi la partita e mettersi ad ascoltare l’amico.

fabio

@simone
“quella motivazione che si configura a tutti gli effetti come istigazione al suicidio”…

vabbeh, se proprio non vuoi (o non puoi)
cogliere il (un po’ macabro) lato umoristico non so che farci.
ciao

Alessandro Bruzzone

@ vito

Questo tuo ricorrere continuamente a Hitler sta diventando preoccupante…

Alessandro Bruzzone

@ Simone Blasetti

Comprendo le tue ragioni, ma in che modo essere di sinistra ti porterebbe a essere contro la selezione naturale tra gli uomini? Se la selezione è naturale c’è di suo, non è che puoi sceglierla o meno. Fai un po’ di confusione con il socialdarwinismo o sbaglio?

Mikele

Mmm…non mi piace sto premio: per ridere, preferisco guardare film comici o cartoni animati. Che poi i candidati a questo “premio” siano imbecilli e che loro morti siano avvenute in maniera buffa è un altra questione

Giovanni Bosticco

Forse non è il caso di sottolineare una strampalata
solo perché la fa un prete anziché un ateo come noi.
Certi orrori, come la pedofilia, mi sembrano più
diffusi tra loro che tra noi, ma quella dei palloncini
può saltare in testa a chiunque.

MetaLocX

Mi spiace un sacco per quell’uomo. Infondo stava proponendo qualcosa di poetico, anche se notevolmente stupido 🙁

Simone Blasetti

@Alessandro Bruzzone
Dunque… esiste la selezione naturale, è un dato di fatto, non l’abbiamo inventata noi. Proprio perché esiste in natura, noi che siamo animali dotati di intelligenza e cultura non dovremmo comportarci come le bestie nella savana. Noi soccorriamo l’elemento debole, il disabile, non lasciamo che una persona come Stephen Hawking utilizzi le sue sole forze per vivere e andare avanti. I nazisti invece pensavano di dover assecondare la selezione naturale ed anzi darle una mano. Così hanno sterminato tutti quelli che consideravano imperfetti. Io sono di sinistra e penso che la selezione naturale tra gli uomini debba essere CONTRASTATA. Spero di essermi spiegato.

sergico

la morte è una tragedia per chi resta vivo, ma se chi resta vivo ride, che tragedia è? Il morto non ha certo la capacità di dispiacersi. Ha pure vinto un premio… tra l’altro meritato al 100%.

HCE

la selezione naturale tra gli umani esiste nei fatti, per quanto si possa e si debba tentare di contrastarla.

la grossa differenza rispetto agli animali è che gli umani costituiscono società complesse, dove la selezione naturale agisce non solo sulla base del patrimonio genetico, ma anche sulla base della nascita (luoghi più o meno fortunati in cui nascere, status dei propri genitori…).
ma questo accade anche nelle società animali più complesse, in cui il figlio dell’animale dominante viene trattato meglio dei figli degli altri membri del branco, sempre che questi abbiano la possibilità di fare figli.
si tratta sempre di un fenomeno di selezione naturale: l’animale in posizione di potere favorisce la propria discendenza rispetto a quella deglia altri, perché questo aumenta le probabilità di propagazione del suo patrimonio genetico.

ma per quanto ci si impegni ad aiutare i più deboli a sopravvivere, o magari anche a fornire a tutti uguali opportunità di sopravvivenza e di sviluppo, non si può sempre impedire ad una persona di compiere gesti palesemente stupidi e pericolosi. e sono proprio questi i casi che i darwin awards vanno a cercare. non è un’iniziativa politically correct, ma ha un suo lato educativo verso quanti potrebbero essere propensi ad avere comportamenti simili.

consideriamo poi il caso dei preti e delle suore, e di tutti quanti scelgono di astenersi volontariamente dall’attività sessuale (e che sono fedeli alla loro scelta).
tutti questi individui, pur senza ammazzarsi, eliminano il loro patrimonio genetico dal pool evolutivo. non potrebbero essere nominati per un darwin award alla categoria?
e naturalmente lo stesso vale per quanti scelgono di sterilizzarsi permanentemente.

Simone Blasetti

@Jean Meslier
Vorrei chiarire che non considero affatto nazisti i razionalisti (cui io stesso appartengo). In questo non condivido le tesi di certi nostri detrattori. Anzi, spesso mi sembrano un po’ nazisti certi credenti. Però certi articoli, certe frasi dette da alcuni razionalisti mi sembrano un po’ eccessive e per questo consiglio di fare attenzione. Se siamo per lo Stato di diritto siamo anche per la giustizia sociale, per l’altruismo e per i buoni sentimenti che non sono certo monopolio dei credenti, anzi… Cerchiamo di dimostrare che la nostra etica laica è superiore a qualsiasi etica religiosa. Questo articolo è un passo falso.

udo

@Fra Gigetto:
l’esempio non calza, per i motivi esposti nel sito e ribaditi qui un post di Bardhi.
Cosi’ mi dai l’impressione di essere piu’ interessato a far partire un “flame” che a chiacchierare.

@Simone:
Non trovo il post di Carcano a cui ti riferisci, quindi non entro nel merito della questione “selezione naturale”. Sono pero’ interessato alla seconda parte del tuo intervento, in cui
dici che sulla cretineria altrui ridi anche tu, a meno che non abbia esiti fatali.
Affrontiamo il tema della morte e reagiamo all’esperienza (indiretta) della morte in molti modi, quindi comprendo che una cosa come il Darwin Award possa disturbarti.
Tuttavia non sono d’accordo quando lo definisci “stupido”: a mio parere il D.A. ha il pregio di essere libero dal tradizionale tabu’ secondo il quale la morte e’ un argomento che merita piu’ rispetto di altri.
Leggendo gli articoli, si scopre che esistono persone che credono che il mondo abbia la stessa dinamica dei cartoni di tom & jerry. Questo in se’ non e’ comico, se ci si pensa.
Il sorriso che mi strappa il D.A. e’ un sorriso amaro, non e’ uno sfotto’ ai danni di un poveretto che e’ morto. Si ride della morte e della stupidita’, e secondo me non c’e’ nulla di male, ma sopratutto non c’e’ nulla di nuovo.
Piuttosto, io trovo pericoloso un atteggiamento, abbastanza diffuso, per cui la morte “monda da tutti i peccati”, e, sempre piu’ spesso, porta a riabilitare/sdoganare personaggi che in vita erano perfetti farabutti.
Ciao,

U.

alberto tadini

per simone blasetti

scusa ma da biologo non posso non intervenire: come fai a contrastare la selezione naturale? e poi se vogliamo la selezione naturale è addirittura “incoraggiata” dalla stessa specie umana: dove metti la persona anziana che “si sacrifica” per uno più giovane?. oppure il “pòrima l donne e i bambini” non è anche (non solo ma anche) selezione naturale? le donne sono basilari per la riproduzione e i bambini saranno i riproduttori di domani (per riproduttori intendo chi può perpetuare ulteriorment la specie umana) se puoi leggi dawkins “il gene egoista”
bisogna stare attenti a distinguere tra evoluzione (e qauindi anche genetica) ed eugenetica applicata alla specie umana.

alberto tadini

per simone blasetti

ho scritto un post datato oggi ore 18,21 in attesa di approvazione (non capisco perchè sia in attesa, comunque pf buttaci un occhio. grazie!)

fab

@Fra Gigetto
E qual è la volontà divina che il demente dei palloncini stava assecondando?
In effetti, la risposta ce l’ho già: dato che era un prete, di sicuro si trattava di volontà signifi cata, dato che è nel suo ruolo mostrarsi in tutta la sua irrazionalità.

@Simone Blasetti
Guarda che è proprio questo prete che non ha voluto contrastare la selezione naturale, mica gli abbiamo dato una mano noi.
E, proprio perché non vogliamo contrastare la selezione naturale e dobbiamo accettarci così come siamo, riconosciamo che è antropologicamente naturale farsi due risate.

Simone Blasetti

@HCE
“consideriamo poi il caso dei preti e delle suore, e di tutti quanti scelgono di astenersi volontariamente dall’attività sessuale (e che sono fedeli alla loro scelta).
tutti questi individui, pur senza ammazzarsi, eliminano il loro patrimonio genetico dal pool evolutivo. non potrebbero essere nominati per un darwin award alla categoria?
e naturalmente lo stesso vale per quanti scelgono di sterilizzarsi permanentemente.”

Potrei accettarlo come divertissement, ma mai seriamente. Non credo assolutamente che tutti i preti o monaci o monache persino di clausura siano degli idioti, è un pregiudizio che fortunatamente non ho. Quindi non credo a questa scemenza dal vago sapore nazista. Ti dirò di più, non amo nemmeno i palloni gonfiati del MENSA. Preferisco la famosa frase di Socrate che dice: “Il più saggio degli uomini è colui che sa di non sapere”. E’ l’umiltà del dubbio ad essere prolifica, non la presunta superiorità di chi si fa beffe di qualche disgraziato.

Simone Blasetti

@HCE
“consideriamo poi il caso dei preti e delle suore, e di tutti quanti scelgono di astenersi volontariamente dall’attività sessuale (e che sono fedeli alla loro scelta).
tutti questi individui, pur senza ammazzarsi, eliminano il loro patrimonio genetico dal pool evolutivo. non potrebbero essere nominati per un darwin award alla categoria?
e naturalmente lo stesso vale per quanti scelgono di sterilizzarsi permanentemente.”

Potrei accettarlo come divertissement, ma mai seriamente. Non credo assolutamente che tutti i preti o monaci o monache persino di clausura siano degli idioti, è un pregiudizio che fortunatamente non ho. Quindi non credo a questa scemenza dal vago sapore nazista. Ti dirò di più, non amo nemmeno i palloni gonfiati del MENSA. Preferisco la famosa frase di Socrate che dice: “Il più saggio degli uomini è colui che sa di non sapere”. E’ l’umiltà del dubbio ad essere prolifika, non la presunta superiorità di chi si fa beffe di qualche disgraziato.

Simone Blasetti

@udo
Condivido tutto quanto hai scritto, tuttavia noi siamo immersi in un certo contesto culturale, inutile fingere… o sforzarsi di mangiare vermi caramellati, giusto per fare un esempio. Daniele Luttazzi ha più volte cercato di infrangere il tabù della morte. Ne condivido gli intenti, ma è un tabù che ho anch’io e certe scenette mi hanno dato molto fastidio. Essere razionalisti non significa dover infrangere a tutti i costi ogni tabù. Qui sul blog dell’UAAR abbiamo un filtro che farebbe invidia all’indice dei libri proibiti della Chiesa Cattolica. Non siamo proprio i porci con le ali di raveriana memoria ^_^

Simone Blasetti

@fab
Certamente non abbiamo spinto noi il prete a questo suicidio, ma dire che ha fatto bene perché ha ripulito il nostro genoma non lo accetto. Mi sembra di sentire quelli che parlando dei delitti di mafia dicono “finché si ammazzano tra loro…”. No, non mi sta bene.

HCE

@Simone Blasetti: certo era un divertissment. e non comprendeva nemmeno il dare degli idioti ai preti come categoria. notavo solamente che si rimuovono volontariamente dal pool genetico, che è una delle condizioni per essere candidati al dawin award. l’altra è la morte con modalità stupide, che non è una conseguenza dell’essere prete.

oltre tutto, era un divertissment a doppio taglio, visto che su quella china ci stanno anche tutti quelli che usano anticoncezionali in modo regolare.

da questo punto di vista, la chiesa può essere vista come un’istituzione che pretende il monopolio sulla non adesione al modello di famiglia patriarcale: o ti sposi o ti fai prete/suora.

Simone Blasetti

@HCE
Ecco, diciamo che è solo un divertissement senza molte pretese. Tutta la faccenda “genetica” è assai poco verosimile. I fattori in gioco sono così tanti… Forse poteva funzionare per l’uomo primitivo, ma nella società di oggi sarebbe molto difficile valutare eventuali miglioramenti. Siamo ormai troppo intelligenti ed evoluti per poter stabilire chi sia migliore di un altro. E in base a quali parametri effettuare una valutazione?

Simone De Lorenzis

Darwin non ha mai promosso, tra le altre cose, il “darwinismo sociale”, che è sottoprodotto volgare (e volgarizzato anche nelle scuole, purtroppo) dei suoi scritti, spesso con non troppo celati fini egemonici (tra gli esiti felici di questa volgarizzazione, ricordiamo i progetti di eugenetica hitleriana).

La natura non ha “progetti”, solamente l’interazione, caotica, degli organismi con l’ambiente – determina NON il “miglioramento” del dna, MA l’ADATTAMENTO – nelle generazioni – all’ambiente degli organismi stessi – attraverso il DNA, ovvero almeno la capacità di riprodursi a condizioni mutate. Le “migliorie” in natura non esistono, il “miglioramento” è solo un’idea umana, intrisa peraltro di aspetti ideologici difficilmente emendabili da un positivismo di maniera.

Se la notizia è vera, occorrerrebbe che gli stessi vetero-goliardi che hanno dato il premio tornassero a leggere Darwin.

Simone Blasetti

@alberto tadini
Certamente la selezione naturale è nei nostri comportamenti anche i meno istintivi ed è parte della nostra cultura. La discriminante è tutta nel nostro senso etico. E anche qui occorre distinguere, perché parte del nostro senso etico è proprio in linea con la selezione naturale. C’è però una parte che è contro ed è dovuta all’evoluzione del nostro pensiero. L’uomo non si comporta in modo totalmente naturale. Ci cibiamo di pane, pasta, latticini, vino, olio, tutti alimenti che non si trovano in natura e che sono frutto dell’ingegno umano. Secondo certe teorie non dovremmo bere latte da adulti perché il latte in natura è destinato solo ai cuccioli, quindi ai bambini. Ma noi abbiamo sviluppato gli enzimi per digerirlo da adulti. Allo stesso modo nel nostro pensiero vi sono comportamenti che contrastano la selezione naturale. Sono comportamenti non naturali e fanno parte del nostro senso etico. Quindi sono certi aspetti della selezione naturale che debbono essere contrastati (che sentiamo il bisogno di contrastare) e infatti li contrastiamo. Un esempio lo abbiamo già fatto: non lasciamo il disabile in balia di se stesso ma lo aiutiamo. Ci prendiamo cura degli anziani, dei bambini nati prematuramente, dei malati. Insomma non lasciamo che la natura faccia il suo corso. Lo riteniamo eticamente corretto.

Simone De Lorenzis

…Ovvero: se le condizioni ambientali lo richiedessero, i discendenti lontani degli esseri umani potrebbero diventare più stupidi nel corso dei millenni, non più intelligenti, e la remota progenie dell’ornitorinco finalmente soppiantare i mammiferi.
Quando gli ornitorinchideidi saranno la razza dominante, queste futili discussioni avranno finalmente termine, e si potrà sguazzare in un mondo più giusto, ovvero più anfibio, splut 😉

Alessandro Bruzzone

@ Simone Blasetti

La cooperazione tra conspecifici (“altruismo”) è comunque un prodotto della selezione naturale. Quello di “selezione naturale” non è un concetto morale, tienilo ben presente.

Simone Blasetti

Vorrei aggiungere che occorrerebbe anche specificare cosa si intende per selezione naturale quando ci riferiamo all’essere umano. Se includiamo in essa tutta la nostra scienza e tecnologia e magari anche superstizioni e religioni, beh… questo taglia la testa al toro, è come parlare di disegno intelligente. Faccio un esempio per chiarire. Potremmo includere nella nostra selezione naturale anche la nostra scienza medica e ciò sposterebbe inevitabilmente il punto di vista. Si tratta di questioni esistenziali complesse che inevitabilmente vanno a toccare i “massimi sistemi”. Mi fermo qui.

Alessandro Bruzzone

@ Simone Blasetti

Circa la tua risposta ad Alberto Tadini: ho capito cosa intendi dire, ma fidati che stai facendo un casino enorme pensando che il “senso etico”, come lo chiami tu, sia contro la selezione naturale e di conseguenza addirittura innaturale (cito: “l’uomo non si comporta in modo totalmente naturale”).
Il senso etico dell’uomo, in una prospettiva evoluzionistica, viene dalla selezione come tutto ciò che esiste. Sottolineo: in una prospettiva evoluzionistica. Pensarla diversamente porta a soluzioni metafisiche di dubbio valore scientifico (vedi la CCAR e la loro idea di morale di discendenza divina).
Sul piano etico, che questi premi siano discutibili è un altro conto… ma alla fine tutto sto confondere etica ed evoluzione mi pare sia derivato solo dal nome dei premi. Se si chiamavano diversamente mi sa che c’ingarbugliavamo tanto! ^_^

Simone Blasetti

Vorrei aggiungere che occorrerebbe anche specifiare cosa si intende per selezione naturale quando ci riferiamo all’essere umano. Se includiamo in essa tutta la nostra scienza e tecnologia e magari anche superstizioni e religioni, beh… questo taglia la testa al toro, è come parlare di disegno intelligente. Faccio un esempio per chiarire. Potremmo includere nella nostra selezione naturale anche la nostra scienza medica e ciò sposterebbe inevitabilmente il punto di vista. Si tratta di questioni esistenziali complesse che inevitabilmente vanno a toccare i “massimi sistemi”. Mi fermo qui.

Alessandro Bruzzone

Per fortuna, perché non capisco proprio che c’entra il disegno intelligente. 🙂

Alessandro Bruzzone

Esistono in antropologia linee di ricerche che separano evoluzione e cultura, ma eccedere porta alla metafisica.

Simone Blasetti

@Alessandro Bruzzone
“Il senso etico dell’uomo, in una prospettiva evoluzionistica, viene dalla selezione come tutto ciò che esiste. Sottolineo: in una prospettiva evoluzionistica. Pensarla diversamente porta a soluzioni metafisiche di dubbio valore scientifico”

Qui stai facendo confusione tu perché non consideri che in tale ottica anche le religioni sono iscritte nella stessa istanza evolutiva naturale. Come ho già detto è una questione di punti di vista, tutto dipende da dove posizioniamo il nostro punto di vista. Nel momento in cui includiamo ogni aspetto della nostra esistenza il discorso ha termine. Non andiamo a toccare i massimi sistemi ad ora di cena, ti prego ^_^

udo

@Simone Blasetti:
E’ proprio il “contesto culturale” che mi preoccupa negli ultimi tempi!
In ogni caso, ribadisco che rispetto e comprendo il tuo punto di vista. Se una cosa disturba, disturba: in quel caso la si evita come la morte (non ho resistito – sono per le facezie).

Comunque, ma e’ solo una mia opinione, credo tutta la questione riguardante l’evoluzione
sia qui stata presa troppo sul serio e ben molto al di la’ delle intenzioni goliardiche degli ideatori
del Darwin Award.
Ciao,

U.

Simone Blasetti

@Alessandro Bruzzone
Il disegno intelligente è l’azione ontologica che, includendo ogni attività evolutiva, elimina ogni possibilità dialettica. In altre parole è il mirror climbing che taglia la testa al toro. Similmente se per selezione naturale intendiamo ogni nostra attività abbiamo eliminato ogni possibilità dialettica. Occorre quindi determinare un punto di vista. Comunque ci siamo capiti.

Alessandro Bruzzone

Infatti Simone esistono studi che dimostrano come le religioni, e in generale tutte le ideologie siano coerenti alla socialità dell’uomo, considerabili tanto in prospettiva storica quanto in prospettiva evolutiva.
Chiariamo: la selezione naturale e il progresso sono 2 cose diversissime. Ciò che si “genera”, in ottica evolutiva, non è necessariamente perfetto o superiore a quanto l’ha preceduto.
Anche la scienza medica che citavi prima mica è perfetta e infallibile, può tranquillamente ritorcersi contro l’uomo. Eluana Englaro è, secondo la mia prospettiva, un tragico esempio di questo.

HCE

la selezione naturale privilegia gli individui che sono meglio adattati all’ambiente e alle situazioni che via via si presentano, e che per questa ragione hanno – statisticamente – migliori possibilità di tramandare il loro patrimonio genetico.
in una società complessa, entrano in gioco anche altri fattori, che non sono nel patrimonio genetico ma nello status sociale della propria famiglia, clan, gruppo sociale, branco….
e questo non riguarda solo gli uomini.
attenzione, questa è una osservazione dello stato di fatto, non una posizione etica.

ad esempio: se con lo stesso patrimonio genetico nasco in italia o in ghana, oppure se in italia i miei genitori hanno un reddito annuo di 10K€ o di 100k€, se ho o meno la cittadinanza di un paese del “nord del mondo”, saranno diverse le mie probabilità di sopravvivere all’infanzia e all’adolescenza, di diventare o meno un drop-out, di avere una buona educazione, di trovare un lavoro stabile e ben remunerato, di avere o meno problemi psichichi. e tutti questi fattori influiscono – in modi non sempre lineari – sulla probabiltà che io abbia un figlio, e sul suo status socio-economico atteso.

e questo non è disegno intelligente, è sempre una osservazione sulle dinamiche delle società umane, che nelal propagazione del patrimonio genetico continua a funzionare sulla base della stessa spinta evolutiva. e quindi oggi tra le qualità che influenzano positivamente la propagazione del patrimonio genetico ci sono anche l’intelligenza, la capacità di manipolare gli altri, il mettere i propri interessi davanti a quelli degli altri ed all’etica, la capacità di esercitare violenza. e sono fattori che hanno basi sempre più sociali e sempre meno genetiche.

e certo la scienza medica entra in gioco: ad esempio – e senza dare su questo un giudizio etico – il livello di conoscenza, di tecnologia e di risorse mediche disponibili influenzano la probabilità che un individuo fisicamente svantaggiato sopravviva, si faccia una vita, e possibilmente abbia dei figli.

dal punto di vista etico, siamo d’accordo che queste possibilità devono essere il più alte possibile per tutti, ma questo implica una redistribuzione di reddito verso il basso, ovvero le tasse dei ricchi devono finanziare anche le cure, gli ausili e l’assistenza che consentono ad un disabile fisico di avere una vita normale e di arrivare a procreare.

ma se i ricchi mettono questi soldi in tasse ne avranno meno disponibili, e infatti hanno la tendenza a cercare di evitarle usando in tutti i modi possibili il loro potere. e questo non è diverso dal comportamento del capobranco che dà da mangiare ai suoi cuccioli anche se sono deboli.

Alessandro Bruzzone

La possibilità dialettica ce l’abbiamo eccome, ma sicuramente non trascende la selezione naturale. Il punto è che tirando in ballo una teoria scientifica per spiegare una riflessione morale, hai confuso le acque.
L’intelligent design c’entra nulla perché parte da un assunto finalistico. La selezione naturale è cieca statistica.

Alessandro Bruzzone

Mio commento in attesa… vado a cena pure io, bon appetit. 🙂

Simone De Lorenzis

@simone blasetti

Non esiste un “naturale” e un “non naturale”. Tutto il mondo segue le stesse leggi della fisica, della biologia e chimica organica-inorganica. E’ la cultura che crede di riconoscere in questo o in quell’aspetto della natura la primigenità…
Se l’uomo manipola l’ambiente, le altre specie animali fanno lo stesso (anzi, le specie neanche tanto elementari fanno “i chimici” per professione: entra energia, esce movimento e replicazione – un po’ lo sballo del sabato sera senza condom, ma anche senza le complicazioni del sesso…)

La selezione naturale, come ne state parlando, è solo frutto della fantasia di alcuni filosofi e politici, non corrisponde alla versione scientifica.
Andrebbe sempre tenuto conto che la “natura” non esiste, è un concetto come tanti altri: forse così le cose apparirebbero un po’ più chiare.
La vita e i suoi derivati sono il “prodotto” di processi per lo più caotici, ingovernabili, per i quali, mescolando e rimescolando le carte a casaccio, prima o poi 2 mattoncini si uniscono con legame chimico matrimoniale, e – 2 miliardi di anni dopo – dài e ridai, altre molecole casualmente entrano in una conformazione in grado di riprodurre se stessa: primo balzo in avanti – peraltro non necessario: semplicemente, casuale. Certo, una sola molecola non poteva farcela, tra trilioni di trilioni di trilioni, dopo qualche miliardo di anni, ci scappa un tritone.

Tutto il resto, è interpretazione culturale di come/cosa dovrebbero fare gli uomini in quanto dotati di un cervello emotivo e sociale: camere a gas a un estremo, jainismo all’altro. Questo non contraddice la selezione naturale, che peraltro NON è una legge, non nel senso forte attribuito alle leggi della fisica (le quali, per altro, sono anch’esse secondo la maggior parte degli scienziati, un’evoluzione da uno stato X pre bigbang/bounch non determinabile), ma una valutazione di come-vanno-le-cose-nel-mondo, trattandosi dell’emergenza statistica di una massa caotica di interazioni fisico-chimiche-biologiche-geologiche.

Di fatto, che ci sia un agente cosciente dietro la selezione o meno non cambia le carte in tavola: maggiori risorse dovranno essere devolute per sostenere la vita di chi non è in grado di farlo da sè: la selezione e la 2a legge della termodinamica vanno a braccetto, non ci sono santi che tengono. Il quid in ogni caso è: la selezione è un processo che opera sempre, perché si avvantaggia della 2a legge della termodinamica, per contrastare gli effetti della quale non basta la buona volontà, ma energia, energia, o ancora: meglio risparmio energetico.

Quindi, anche se gli uomini riuscissero a “dominare” gli effetti “perversi” della vita (malattia e morte), occorrerebbe poi convicerli a non consumare il seno che li nutre, cosa per altro ardua… e qui entra in gioco il fattore ornitorinchide…

marcolfo

su hitler,
vorrei ricordare che alla sua morte in vaticano si celebro’ una messa di onoranza funebre, come solo ai papi o ai grandi capi di stato e imperatori cattolici si fa’.
Il mein kampf era dedicato al papa.
Quindi del suo cattolicesimo non ci sono dubbi

Simone De Lorenzis

@HCE

Son d’accordo.
Per la relazione genetica-società, in ogni caso si tratta anche di punti di osservazione: il secondo è più “facile” da impiegare che il primo nel suo ambito proprio – ma potrebbero esserci delle eccezioni importanti. Il tempo ci dirà – aspetto che gli studiosi si accapiglino su questo, mentre io studio da ornitorinco 2.0a

don alberto

@ tadini
Nel post c’era una parola proibita: s a c r i f i c a

don alberto

“Quindi del suo [di Hitler] cattolicesimo non ci sono dubbi.”

Sono d’accordo con quello che ha detto (o qui o nell’altro thread] che l’evoluzione ha preso la strada sbagliata.

Simone Blasetti

Dunque… torniamo per semplicità al patrimonio genetico vero, escludendo ogni questione sociale. Abbiamo un individuo che

1) ha un certo QI
2) una certa cultura
3) vive in un certo ambiente
4) ecc.

Tale individuo può per i motivi più vari fare cose buone o cattive per se stesso. In un certo periodo della vita può fare una grande scemenza e rimetterci la vita. Ad esempio uno scienziato molto bravo può avere un incidente d’auto per aver lanciato la sua macchina a velocità eccessiva. E’ opportuno che quell’errore come in un freddo motore d’inferenza da rete neurale spazzi via il suo corredo genetico? Oltretutto nei geni non è contenuto certo il bagaglio culturale dell’individuo. Il genoma esprime solo certe potenzialità che possono trovare espressione e dar luogo ad un individuo particolarmente utile per la società. Quindi la perdita di uno scienziato come lui rappresenta un grosso danno per la società, mentre la perdita del suo genoma non rappresenta realmente nulla di importante. Vorrei ricordare a tal proposito quelli che vorrebbero clonare Einstein o Gesù pensando di avere un duplicato di Einstein e di Gesù. Avrebbero certamente dei gemelli dal punto di vista fisico e con pari potenzialità intellettive, ma da qui ad ottenere una copia degli originali ce ne passa. Quindi la motivazione secondo la quale il premio viene assegnato a chi “migliora il patrimonio genetico umano rimuovendosi da esso”, in modo spettacolarmente stupido è solo una boutade priva di qualunque fondamento scientifico e razionale. Per me questa motivazione è eticamente inaccettabile, contiene un concetto estremamente negativo persino nel volerla vedere in chiave umoristica.

marcolfo

caro fratello don alberto l’evoluzione non ha preso la strada sbagliata (effetto di un ragionamento teleologico), e’ che noi guardiamo il soggetto errato. I bonobo sono i veri sapiens tra le grandi scimmie :o)
http://www.paniscus.net/

stefano b

ma insomma… sulla morte è meglio che ci si rida sopra, se no dobbiamo iniziare a piangere fin dal nostro primo vagito… e tutto sommato la vita è più sacra per un ateo che non per uno che crede nell’oltretomba. O no, Fra Gigetto?

…se non ricordo male, poi, il mondo è stato dominato per diversi (centinaia) milioni di anni dai dinosauri mentre i mammiferi erano esseri piuttosto insignificanti…poi un lampo dal cielo e patatrac, piano piano i mammiferi hanno preso il sopravvento. Ma per arrivare a dominare il mondo per diversi milioni di anni, agli esseri umani manca ancora un po’ tantino, e vedendo come vanno le cose non credo che ci arrivino nemmeno al primo di milione… ma noi non ci saremo.

…Clonare Gesù… oddio, un altro ebreo che predica l’avvento dello stato d’Israele (predicava solo quello e solo agli ebrei, non a tutto il mondo) che va ad aggiungersi alle schiere armate di Sion… se mai Yoshua sia mai esistito!

kefos93

Hitler fu eletto grazie ai votanti cattolici (33%).

Un suggerimento: doniamo palloncini al posto dell’8×1000, dei soldi elargiti ai preti da tutte le istituzioni italiane, delle elargizioni, dei benefits, delle questue ecc….e fra un po’ ce la faremo a levarceli dalle scatole.

bruno dei

Dopo le tante profonde riflessioni che ho letto qui sopra, tornando a padre de carli… trovo che sia un DA strameritato.
Si fa un po’ troppa filosofia, mi pare, su un’iniziativa che per principio sfugge ai filosofemi di ogni risma.
Volentieri entrerei a far parte della giuria che attribuisce annualmente il premio.
Dove ci si iscrive?

HCE

@Simone Blasetti: si, darwin awards è un gioco, non un argomento scientificamente solido. avevi bisogno di conferme su questo?

Bruno Gualerzi

@ Alberto Tadini
@ simone blasetti
@ Alessandri Bruzzone e altri
Ho letto con molto interesse i vostri interventi sull’evoluzione. Ebbene, proprio per il livello della discussione, per le competenze in essa dimostrate, trovo confermata una convinzione: più si va a fondo nella conoscenza di certi processi evolutivi, più si è costretti a rendersi conto che in realtà si sta scandagliando un pozzo senza fondo. E questo io credo accada in ogni attività dell’uomo che comporti il ricorso alla speculazione. Perché? Perchè si dà vita necessariamente ad un circolo vizioso dal quale non si può uscire.
Il concetto – detto molto alla buone e in breve – è questo: l’evoluzione ha ‘dotato’ l’animale uomo di quella che chiamiamo coscienza, intesa come capacità speculativa… Ebbene, QUANDO, COME, CON QUALE SCOPO ciò è accaduto? Non lo sapremo mai, perché ‘saperlo’ sarebbe possibile solo applicando quella facoltà di pensare che ‘opererebbe’ solo e sempre ‘dopo’ l’acquisizione di una coscienza. Lo ‘strumento’ può essere usato in vari modi (magari anche per autodistruggersi), ma da dove provenga, quali ‘finalità’ persegua, sarà possibile conoscerlo solo applicando lo strumento. Insomma, circolo vizioso: conosceremo sempre ciò che la mente umana, in continua biologica trasformazione, ci permetterà di conoscere, ma questa conoscenza non andrà mai oltre il dovere rifarsi sempre necessariamente a se stessa. Anche, e soprattutto, quando vuole ‘conoscersi’.
Scusate la citazione, non certo di uno scienziato, ma che gli scienziati, soprattutto quelli che indagano sui processi evolutivi, farebbero bene ad avere sempre presente. E’ di Schopenhauer: “L’io (inteso come fonte di ogni conoscenza) è ciò che tutto conosce e da nessuno è conosciuto”. Scetticismo, nichilismo, inconsistenza conoscitiva della ricerca scientifica, allora? Al contrario, significa riconoscere che quella scientifica – basata sul dare credito a ciò che individua come esperibile con lo strumento razionale – è l’unica strada percorribile per arrivare alle uniche conoscenze possibili, essendo ogni altra strada (religiosa, ideologica, filosofica praticando la filosofia in un certo modo) solo in grado di condurre in un vicolo cieco, ad un approdo metafisico… costituito dall’illusione di aver ‘rotto’ il circolo vizioso proprio quando invece non si fa altro che girare a vuoto su stessi senza rendersene conto.
Cosa per altro che corre il rischio di fare anche la scienza quando non si attiene scrupolosamente al proprio statuto epistemologico, ai limiti conoscitivi propri della condizine umana… applicando con questo senza rendersene conto, oppure accettandola per motivi che con la scienza non hanno nulla a che fare, la ‘teoria’ del Disegno Intelligente.

*Eva Whitemary*

Che morte originale. Beh.. da agnostica credo che ognuno abbia il diritto ad avere la morte che vuole.

Il Signore come sempre, -posto che ci sia- dirà “Come al solito la specie umana non ha capito un cazzo di me”.

Simone Blasetti

@Raffaele Carcano
Sai com’è, a volte ridendo e scherzando si dice quel che realmente si pensa, quindi credevo tu dicessi sul serio. Mi fa piacere sapere di essermi sbagliato. Ci sono persone che magari hanno ottime cose da dire, ma scarse difese immunitarie nei confronti dei troll. Forse non faranno parte del MENSA, ma possono avere idee buone ugualmente ^_^

Simone Blasetti

@HCE
Che era una specie di gioco si capiva, ma ci sono giochi stupidi e giochi più seri. Ad esempio il CICAP assegna la “Bufala d’oro” a chi si è distinto per la migliore bufalata nel mondo del paranormale. E’ ispirata al premio Uri Award (dal nome di Uri Geller – è un premio vagamente simile al Darwin Award)
http://www.cicap.org/new/images/a/c/bufala.jpg

Lo ripeto, l’unica cosa che mi ha dato fastidio è stata quella motivazione per la quale lo stupido si autoelimina dal patrimonio genetico… orrendo concetto dal sapore vagamente nazista.

Simone Blasetti

@Bruno Gualerzi
Condivido quanto hai scritto e lo reputo estremamente importante soprattutto per i credenti che ancora non hanno ben chiara l’essenza della scienza e della ricerca scientifica. Assistiamo a tentativi di voler indirizzare la conoscenza su basi etiche o politiche o commerciali, sentiamo dire di tanto in tanto che la scienza pretende di spiegare tutto (attribuiscono alla scienza una peculiarità della religione). Mi piace la frase di Schopenhauer perché sintetizza l’essenza della conoscenza umana attraverso i suoi limiti. Io sono un nichilista, ma se lo vado a dire in giro mi guardano come un alieno. Non si rendono conto che è molto più logico, razionale, forse istintivo e naturale non credere in un ente che tutto spiega e comprende. “Il mare, il nostro mare ci sta ancora aperto dinanzi. Forse non vi è ancora mai stato un mare così aperto.”

Simone Blasetti

@Bruno Gualerzi
Condivido quanto hai scritto e lo reputo estremamente importante soprattutto per i credenti che ancora non hanno ben chiara l’essenza della scienza e della ricerca scientifiha. Assistiamo a tentativi di voler indirizzare la conoscenza su basi etiche o politiche o commerciali, sentiamo dire di tanto in tanto che la scienza pretende di spiegare tutto (attribuiscono alla scienza una peculiarità della religione). Mi piace la frase di Schopenhauer perché sintetizza l’essenza della conoscenza umana attraverso i suoi limiti. Io sono un nichilista, ma se lo vado a dire in giro mi guardano come un alieno. Non si rendono conto che è molto più logico, razionale, forse istintivo e naturale non credere in un ente che tutto spiega e comprende. “Il mare, il nostro mare ci sta ancora aperto dinanzi. Forse non vi è ancora mai stato un mare così aperto.”

Sandra

E’ un premio sulla stupidita’, incidentalmente riguarda la stupidita’ che porta alla morte della persona. Un’altra e’ quella dell’uomo che nel tentativo di salvare la sua Porsche Cayenne che e’ gia’ oltre il passaggio a livello, si mette di fronte al treno per fermarlo, con conseguente decesso.
Ma… stupidita’ della stupidita’: la notizia viene riportata sul sito di DA, con tanto di dati anagrafici del patito del suv, tale Ivece Plattner di 68 anni.
Incuriosita, e volendo appurare se il patrimonio genetico fosse gia’ passato data l’eta’, ho cercato la notizia. Il nome esatto e’ Gerhard Adolf Zeitler Plattner, un bolzanino: il nome “Ivece” non esiste, il comitato che seleziona le notizie per valutarne la veridicita’ ha considerato probabilmente l’inizio dell’agenzia, un “invece” mal scritto, come primo nome dell’uomo, dopodiche’ e’ passato al cognome….

bardhi

@ Simone Blasetti

Hai ragione nel vedere del cinismo nel DW, ma penso che qualsiasi nostro azione o/e opinione visto in un certa prespetiva potrebbe aver leggermente sapore di nazismo, di stalinismo, di santità o di pura vigliaccheria d’altronde sono tutte manifestazione di natura umana. Sinceramente non me la sento di censurare o di biasimare qualsiasi attività di questo genere, altrimenti la vita sembrerebbe una camminata sulle uova.

alberto tadini

per Simone Blasetti:
tu scivi che “Secondo certe teorie non dovremmo bere latte da adulti perché il latte in natura è destinato solo ai cuccioli, quindi ai bambini. Ma noi abbiamo sviluppato gli enzimi per digerirlo da adulti.”
e questa non è selezione naturale?
al giorno d’oggi esiste il latte adatto anche a chi non lo digerisce (anche se per esempio certe popolazioni ancra oggi non hanno enzimi per metabolizzarlo). millenni fa, se non metabolizzavi il latte materno moriv.
selezione naturale.
attenzione: non sto dicendo che chi non ha il tal gene deve crepare. non faccio eugenetica, faccio solo un esempio!!!

aggiungo poi un’altra cosa – che forse mi farà considerare un ingenuo – ma che scrivo lo stesso: non penso che la scienza possa riuscire a spiegare tutto, lo scienziato penso cerchi di capire qualcosa. dopo averlo capito, nel senso di spiegarlo, verificarlo e confermarlo “popperianamente” si ritrova altri problemi di fronte. allora continua a ricercare. è un po’ come lo scalatore che vuole arrivare in vetta e poi da lì ne vede un’altra e ci vuole andare.
datemi dell’ingenuo ma la vedo così.

alberto tadini

aggiungo per precisare il mio post
non è corretto dire abbiamo sviluppato enzimi….
è più corretto dire che hanno avuto maggior probabilità di sopravvivenza chi era dotato di enzimi per la metabolizzazione del latte.
poi, riproducendosi, questi geni si sono diffusi nella popolazione
scusate la’ppunto ma preferisco unpo’ di precisione quando si tratta di queste cose.

HCE

@ simone biasetti:
sbagli bersagli dando del nazista al darwin awards: i nazisti pretendevano di effettuare loro la “selezione naturale”, e non sulla base dei dati di fatto (chi fosse effettivamente più adatto a sopravvivere ed a prosperare) né sulla base di una qualsiasi etica condivisibile (ad esempio, usare la scienza medica e la redistribuzione di risorse per aiutare i più deboli – fisicamente e socialmente – a sopravvivere ed a confrontarsi alla pari con gli altri), ma sulla base di un criterio identitario.
se vuoi, è la degenerazione di un fenomeno che in altre misure è assolutamente pervasivo anche nella società moderna, percui chi detiene potere lo usa per favorire sé stesso e chi considera “affine”.

vista da questo punto di vista, la differenza tra i campi di sterminio e le corporations che avvelenano il mondo e schiavizzano i più deboli per portare profitti ai più forti è tattica, non strategica: in entrambi i casi ci si identifica in un sottoinsieme dell’umanità, e si usa il proprio potere per favorirlo ai danni di altri, causando consciamente morte e sofferenze dall’altra parte. e non di rado la religione è un utile strumento di queste strategie.

i darwin awards si limitano invece a prendere atto e raccontare dei fenomeni del mondo reale, e oltre al divertimento non politically correct, in qualche caso potrebbero anche aiutare qualcuno a rendersi conto della pericolosità delle proprie azioni, e quindi evitare alcune morti individualmente stupide.

per le morti stupide socialmente accettate e favorite, come quelle causate da traffico, alcol o obesità diffusa, bisognerebbe usare altri strumenti.

Simone Blasetti

@alberto tadini
Non abbiamo più un corpo ricoperto da una folta peluria perché da nomadi siamo diventati stanziali e a abbiamo avuto bisogno di coprirci con pelli di altri animali per difenderci dal freddo. La nostra evoluzione è determinata anche dai nostri comportamenti. Possiamo dire che essere stanziali non è stata una libera scelta, ma una scelta obbligata e dovuta proprio al nostro livello evolutivo in relazione alle condizioni ambientali. Come ho già detto tutto dipende dal punto di vista che arbitrariamente scegliamo. Così come non è possibile dimostrare la non esistenza di Dio, allo stesso modo non possiamo sapere se il nostro comportamento gode di libero arbitrio o tutto è già scritto nel libro del destino. Sappiamo ad esempio che l’effetto farfalla è imprevedibile, ma sapiamo anche che è regolato da rapporti di causa-effetto (escludendo questioni di fisica quantistica dove a quanto dicono tale rapporto di causalità non è sempre rispettato). Potremmo includere persino la casualità pura in una sorta di disegno intelligente o di predestinazione. Insomma dobbiamo stabilire un punto di vista prima di poter discutere sulla selezione naturale. Per quale motivo fumiamo, beviamo alcolici e pratichiamo sport estremi? Le guerre sono evitabili? L’omosessualità serve a contenere la sovrappopolazione? Perché alcuni guardano Magalli fino all’automummificazione tipica solo di alcune sante? E conoscibile la Conoscenza? E se non lo è, come facciamo a saperlo? Esiste una realtà realmente impermeabile, o mi bagnerò comunque? E ti chiedi i “quasi quasi” e miagoli nel buio. Ma la risposta non la devi cercare fuori, la risposta è dentro te. E però è sbagliata! ^_^

Insomma lasciamo perdere i massimi sistemi, se no non ne usciamo più ^_^

Simplicius

insomma, Darwin Award al prete pallonaro, + Darwin Award bonus alla categoria, + constatazione che i preti con la loro presunta castità uccidono i figli potenziali che non concepiranno 🙂

Giovanni Bosticco

A riguardo delle obiezioni per cui la teoria di Charles Darwin
giustificherebbe comportamenti nazisti, a prima vista sembrerebbe
così: il motore dell’evoluzione è stata la soppressione naturale di
esseri fisicamente inferiori.
Ma c’è un fatto da considerare. In che misura un animale è in grado
di prevalere per il suo patrimonio genetico, e in che misura per elementi
appresi? Più consideriamo animali simili a noi, più diventa schiacciante
il secondo elemento che ho detto. Un leone cresciuto in gabbia e
liberato nella savana può solo morire di fame.
Quanto all’uomo dominavano i forti all’epoca dell’Iliade o dei tornei
cavallereschi. Poi, da quando si è scoperta la polvere, non c’è più
nessuno forte.
Hitler resisteva sperando nell’arma definitiva, e chi sapeva farla era
per lui fisicamente inferiore, e la stava costruendo negli Stati Uniti…

Stefano Bottoni

Sono andato per curiosità sul sito http://www.darwinawards.com (fortunatamente ho un’ottima conoscenza della lingua inglese, anche dello slang). Non vedo l’ora di averlo letto tutto.
Certo, si parla di morti violente. Ma sinceramente, lasciatemelo dire, non mi fiderei di chi non sogghignasse (come minimo) leggendo almeno alcune delle notizie riportate.
Non prendetemi per cinico.
OT: Ehi, Giovanni Bosticco! Ma ancora non sei in pensione? Peruglia ci è andato il 31 dicembre!

alberto tadini

per simone blasetti
scusa se insisto ma quando dici:
“Non abbiamo più un corpo ricoperto da una folta peluria perché da nomadi siamo diventati stanziali e a abbiamo avuto bisogno di coprirci con pelli di altri animali per difenderci dal freddo.” fai un grossolano errore. la perdita di pelo non è stata causata dall’uso delle pellicce.
anche quando scivi
“La nostra evoluzione è determinata anche dai nostri comportamenti. ”
fai un errore marchiano, nel senso lamarckiano, sembra quasi che tu creda ancora che le giraffe hanno il collo lungo perchè si sono allungate a cercare di arrivare in cima agli alberi.
La perdita di pelo è avvenuta ancora nella zona del rift africano quando, scendendo dagli alberi e camminando nella savana era necessaria una migliore omeotermia e quindi una migliore dispersione di calore provocata dal movimento (prova a correre ad agosto con un piumino indosso e poi mi dici.
se tu sostieni qullo che ho ora criticato allora per completare il discorso dovresti scrivere anche che l’arrivo dll’Homo sapiens in climi più freddi avrebbe dovuto comportare la ricrescita della pelliccia. se non sbaglio gli esquimesi sono quasi glabri.
e poi, scusa, guarda che anche l’uomo di oggi ha un forte retaggio animale; pensa solo al fatto che d’inverno sia più piacevole per noi fare le abbuffate di cibo. non è forse per aumentare il grasso che ci difende dal freddo? l’uomo come tale e non come specie Homo sapiens è troppo giovane per avere avuto modificazioni importanti a liello evolutivo se confrontato con gli Homo sapiens di 20.000 o più anni fa.
tanto è vero che si parla di una stessa specie e quindi interfeconda.

per giovanni bosticco:
attenzione! esseri inferiori a cosa?
l’evoluzione dice sopravvivenza del più atto, quindi nella situazione del momento e per atto si intende quello che può propagare al massimo i suoi geni! E’ sbgliatissimo parlare di inferiori!!!

per entrambi:
scusate questo tentativo malriuscito di lezione: non vuole essere tale ma sono stato insegnante di scienze e come il lupo perdo il pelo ma non il vizio…

alberto tadini

ho postato or ora (è in approvazione) all’attenzione di simone blasetti e giovanni bosticco.
pf dateci un occhio quando appare.

molte grazie!!!!

Giovanni Bosticco

@Stefano Bottoni
E piantatela con ‘sta pensione.
Fate che prenotarmi un funerale!
O convincetemi che Dio esiste e
mi darà qualcosa dopo…

Simone Blasetti

@alberto tadini
Io… sinceramente non lo so a cosa sia dovuta la perdita del pelo… Io ne ho ancora una certa quantità malgrado i vestiti ^_^ Io dico quel che so e certe volte lo so male o meglio non lo so. Chiedo venia. Però se da neri che eravamo siamo in parte diventati bianchi è perché siamo venuti via dall’Africa o è una scemenza anche questa? Ma allora perché i cammelli non hanno perso il pelo? Il pelo serve anche a difendere dal caldo e dai raggi solari, o no?

Giovanni Bosticco

@Alberto Tadini
Forse la penso così perchè non sono un protozoo,
ma penso che dagli unicellulari ad Einstein ci sia
stato qualche progresso…
Va ribadito che a preparare l’ambiente dove ci
sono stati uomini di questo calibro è stata, dalla
fine dell’uomo di Neanderthal, una prevalenza
delle idee, non del DNA, che erano più adatte
all’ambiente, o meglio alla situazione storica.

alberto tadini

faccio alcuni commenti poi torno a lavorare. lavoro in proprio e non ho molto tempo. tra ieri e oggi ho passato troppo tempo qui a scapito del mio lavoro!

– colore pelle: alla grossa, la pelle filtra i raggi solari che servono per modificare certe sostanze per avere vitamina D. se ho pelle scura e vivo dove c’è poca radiazione uv, avrò problemi di produzione di vitamina D.
– pelo e raggi solari: vero, il pelo difende ma dipende anche dai tipi di pelo, dalla colorazione dalla densità.
– giraffe: perchè se non ho il collo lungo non raggiungo un maggior numero di foglie degli alberi, non mi nutro meglio e non posso figliare perchè sono debole. viceversa più figli faccio più PROBABILITA’ avrò che i miei figli abbiano il collo un poco più lungo.
– DNA e idee: drasticamente dico che senza DNA le idee non hanno gambe, anzi non riescono a sopravvivere!

NON sono disponibile a dare ripetizioni di scienze (ah ah aha)

non voglio fare il saputello ma un bel libro di scienze aiuterebbe a capire.
penso che sul sito uaar siano segnalati. altrimenti i siti tipo

http://www.pikaia.eu/homepage.htm

aiutano moltissimo!!!

Simone Blasetti

E’ pur vero che quando si parla di selezione naturale non si fa riferimento necessariamente a mutazioni genetiche e a evoluzione della specie.

stefano c

E’ ovvio che l’uomo è stato creato da dio ed è a immagine e somiglianza . Basti vedere chi ci governa….

Daniela

per simone blasetti,
guarda che hai le idee molto confuse sulla teoria delle evoluzione e sulla selezione naturale, tanti e tali sono i tuoi errori che non so da dove iniziare. Alberto Tadini ha cercato invano di darti qualche input, ma vedo che non hai recepito, non lo dico per offenderti, mi puoi credere, ma le lacune che hai sono davvero tantissimi e soprattutto i pochi concetti che hai acquisito sono parecchio distorti. Comunque alberto ti ha consigliato un ottimo sito, dagli un’occhiata, ma soprattutto leggi, leggi tantissimi libri sull’evoluzione, dawkins, dennett, boncinelli, visita anche il sito di le scienze o perchè non frequenti darwin day organizzati dall’uaar?

Simone Blasetti

Io considero troll gli utenti che invece di rispondere nel merito preferiscono esprimere giudizi sulla persona. Chi non ha tempo perché deve lavorare farebbe meglio a lavorare appunto e non insultare la gente. Comunque lo avevo capito da tempo che queste polemiche servivano per generare una situazione di tensione. Purtroppo il blog è moderato in base alle “parolacce” e non al comportamento scorretto degli utenti. Male.

Simone Blasetti

@alberto tadini
Adesso che hai riso di me come ti senti? Un po’ più colto? Avresti potuto semplicemente rispondere educatamente come faccio sempre io senza scadere nella cafonaggine, ma evidentemente la buona educazione non è il tuo forte. Se non c’è buona educazione la cultura serve a poco.

@Daniela
Lezione di bonton n.1: rispondere nel merito degli argomenti senza esprimere giudizi di carattere personale. Imparalo bene, ti servirà nella vita.

Daniela

per simone,
nel merito ha già cercato di risponderti albero tadini, ma con scarsi risultati. Non è questione di ridere o di piangere, ti assicuro che non sto facendo nessuna delle due cose, ma semplicemente sto cercando di spronarti, la teoria dell’evoluzione è una teoria affascinante e interessante ed è un peccato non conoscerla. Forse sono stata troppo diretta e posso esserti sembrata maleducata, ti chiedo scusa, ci tengo a dirti che non volevo offenderti o mancarti di rispetto.

HCE

“peccato”?
sul forum dell’UAAR?
ma come parli?
le parole sono importanti!

Simone Blasetti

@Daniela
Esistono delle regole ben precise del vivere civile. Hai presente lo Stato di diritto? Ecco, un’altra legge, non scritta, ma che tutti dovrebbero conoscere è che tu puoi dire tutto quel che ti pare finché non ledi la mia dignità offendendomi. Come vedi è simile allo Stato di diritto. Osservazioni di carattere personale non se ne fanno, mai, per nessun motivo. Addirittura si usa dire “non mi sono spiegato” piuttosto di “non hai capito”. Nel primo caso tu mostri buona educazione, nel secondo offendi. E’ una regola semplicissima da capire e da rispettare. Ben diverso è fare critiche (anche pesanti) su personaggi pubblici. Anche in quel caso non bisognerebbe mai giudicare la persona (possono addirittura querelarti) ma ciò che la persona dice. La libertà di pensiero e di espressione ti autorizza ad esprimere qualsiasi giudizio su ciò che un’altra persona ha detto o scritto, ma non ti autorizza ad esprimere giudizi di carattere personale. Per intenderci un conto è dire “hai detto una scemenza”, altra è dire “sei scemo”. In ogni caso sarebbe meglio argomentare tali considerazioni piuttosto che buttar lì un giudizio che lascia il tempo che trova e non fa certo onore a chi lo esprime. Mi fa piacere comunque che tu abbia recepito il senso del mio risentimento. Spero che lo abbia recepito anche il Signor tadini.

Daniela

a tutti,
mi scuso per l’ot, non andrò oltre.

per simone,
guarda che non ho fatto affermazioni sulla tua persona, ho detto, molto semplicemente, che hai molte lacune sulla teoria dell’evoluzione (infatti sei fermo a Lamarck) e ti ho consigliato dei autori e dei siti dove poter studiare. Il mio è stato un consiglio, mal riuscito evidentemente. C’est la vie. Comunque, l’importante è che ci siamo capiti.

Ritornando sull’argomento in discussione, il darwin award, quest’anno, è ben assegnato.

Simone Blasetti

Il tuo collega tadini prima ha detto che sbagliavo nel pensare che le giraffe hanno il collo lungo per poter mangiare le foglie sugli alberi, poi ha detto che le giraffe hanno il collo lungo per poter mangiare le foglie sugli alberi. Insomma una stupida polemica palesemente strumentale.

Riporto le frasi che ha scritto:
1) “fai un errore marchiano, nel senso lamarckiano, sembra quasi che tu creda ancora che le giraffe hanno il collo lungo perché si sono allungate a cercare di arrivare in cima agli alberi.”
2) “giraffe: perchè se non ho il collo lungo non raggiungo un maggior numero di foglie degli alberi, non mi nutro meglio e non posso figliare perché sono debole. viceversa più figli faccio più PROBABILITA’ avrò che i miei figli abbiano il collo un poco più lungo.”

Come volevasi dimostrare. Polemica strumentale per cercare di colpire un avversario, demolire la persona piuttosto che confrontarsi sulle idee. Non è una novità.

Simone Blasetti

@Daniela
“guarda che non ho fatto affermazioni sulla tua persona, ho detto, molto semplicemente, che hai molte lacune sulla teoria dell’evoluzione”

Insomma non ti rendi conto nemmeno di quello che dici. Poi il confuso sarei io.

Argomento chiuso.

Daniela

non credo che tadini sia un mio collega, ed in effetti anche lui ha detto una cosa inesatta. La selezione naturale è quel meccanismo dell’evoluzione per cui sopravvivono in determinate condizioni ambientali gli esseri viventi con i geni, e sottolineo la parola geni, più adatte a tale ambiente.
Ora prendiamo il caso di questa povera giraffa, nel corso dei secoli le mutazioni gentiche casuali, hanno permesso di avere animali dai colli per così “diversi”, chi più lungo, chi più corto, ed è qui che entra in gioco la selezione naturale , che in pratica premia, in termini di sopravvivenza, chi meglio riesce a procracciarsi il cibo, chi sopravvive procrea, e procrendo genera figli con gli stessi geni (. tieni presente che le mutazioni genetiche avvengono molto lentamente, ed in modo del tutto casuale, non è roba di anni.
Sostanzialmente, non è possibile che una giraffa durante la sua vita, per proccacciarsi il cibo, allunghi il collo, e poi trasmetta questa caratteristica

Daniela

Scusate , ho sbagliato ad inviare, completo il mio pensiero
non credo che tadini sia un mio collega, ed in effetti anche lui ha detto una cosa inesatta. La selezione naturale è quel meccanismo dell’evoluzione per cui sopravvivono in determinate condizioni ambientali gli esseri viventi con i geni, e sottolineo la parola geni, più adatte a tale ambiente.
Ora prendiamo il caso di questa povera giraffa, nel corso dei secoli le mutazioni gentiche casuali, hanno permesso di avere animali dai colli per così “diversi”, chi più lungo, chi più corto, ed è qui che entra in gioco la selezione naturale , che in pratica premia, in termini di sopravvivenza, chi meglio riesce a procracciarsi il cibo, nel caso della giraffa il collo lungo ha aiutato, chi sopravvive procrea, e procreando genera figli con gli stessi geni (a meno di possibili, imprevedibilie più o meno marcate e rare mutazioni genetiche). tieni presente che le mutazioni genetiche avvengono molto lentamente, ed in modo del tutto casuale, non è roba di decenni, si parla di migliaia e migliaia di anni.
Sostanzialmente, non è possibile che una giraffa durante la sua vita, per proccacciarsi il cibo, allunghi il collo (cosa non so fino a che punto verosimile comunque), e poi trasmetta questa caratteristica al figlio, perchè in questo caso è come se l’animale avesse allenato il collo modificando le cellule muscolari e non certo i suoi geni, che si trasmettono per ereditarietà. Quindi la chiave di tutto è il gene. Ecco perchè prima avviene la mutazione genetica e poi la selezione naturale fa il resto, determinando se l’essere che è nato con quei determinati geni è adatto all’ambiente in cui vive.

Daniela

Sostanzialmente, non è possibile che una giraffa durante la sua vita, per proccacciarsi il cibo, allunghi il collo (cosa non so fino a che punto verosimile comunque), e poi trasmetta questa caratteristica al figlio, perchè in questo caso è come se l’animale avesse allenato il collo modificando le cellule muscolari e non certo i suoi geni, che si trasmettono per ereditarietà. Quindi la chiave di tutto è il gene. Ecco perchè prima avviene la mutazione genetica e poi la selezione naturale fa il resto, determinando se l’essere che è nato con quei determinati geni è adatto all’ambiente in cui vive.
La genetica è fondamentale per capire la teoria dell’evoluzione

Daniela

ho completato il mio commento delle 0:38, ovviamente incompleto, con uno delle 0:51, in attesa di approvazione, chiedo scusa

Simone Blasetti

Daniela, ho la vaga sensazione che mi si voglia prendere per i fondelli. Stiamo parlando di evoluzione, quindi va da sé che si tratta di mutazioni genetiche casuali che si stabilizzano se utili nell’ambiente in cui vive quell’animale e che riguardano la specie e non l’individuo. Dobbiamo specificarlo ogni volta come tra ragazzini delle elementari? Le vostre sono state palesemente delle polemiche pretestuose.

Simone Blasetti

@Daniela
Ti ho risposto con un commento inviato alle ore 10.21 che non è stato pubblicato. Comunque puoi leggerlo sul mio blog.

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