Le pagine di cronaca regionale pugliese del “Corriere della Sera” del 6 gennaio, trattano ampiamente della denuncia dell’Uaar sul teomostro che la Chiesa vuole realizzare a Leuca, sul crinale della costa, proprio sul mare.
Riferiscono anche del favore espresso dalla gente del Comune di Castrignano del Capo, a cui appartiene la località di Leuca e quella della vicina Patù, perchè non si “CROCIFIGGA IL PAESAGGIO”, come dice il nostro slogan, in aggiunta a quello di Italia Nostra: “più preghiere e meno cemento”.
Dopo un accenno al volantino e alla nota inoltrata al Sindaco e al dirigente l’Ufficio tecnico comunale, nonchè all’Assessorato Regionale, al Prefetto e alla Sovrintendenza competente, per il ritiro della delibera d’approvazione della variante allo strumento urbanistico, viene riportata la replica da parte del Sindaco.
“Non so quante persone abbia coinvolto l’Uaar” dichiara il Sindaco “ma è certo che progetto e permesso a costruire sono confortate da 4mila firme di fedeli e, dopo aver approvato la variante, aspetto la presentazione dell’elaborato tecnico definitivo. E se questo acquisirà tutti i pareri necessari non ci saranno più ostacoli”.
Per il Sindaco vale prima di tutto il voto, cioè, il vincolo dei fedeli per legittimare progetto e permesso a costruire!
Penso sia consapevole che il varo del teomostro per 22mila metri cubi per oltre 2.600 metri quadrati, su tre livelli interrati e con altezze fino a 13 metri, proprio sulla costa, è condizionato dai pareri necessari di Regione e Sovrintendenza che mai potranno assentirlo.
La partita per lui si sposta sul piano politico, alle porte di un altro voto, quello elettorale.
Nel frattempo, visto che non prevede altri ostacoli, dopo i sperati nulla osta, sarà inevitabile chiamarlo a comprovare la rispondenza degli atti adottati con lo stato dei luoghi, a comprovare la conformità delle delibere e degli elaborati tecnici alle normative, urbanistiche e vincolistiche, vigenti, a comprovare soprattutto la integrità dei luoghi, destinati ad ospitare la nuova opera.
Giacomo Grippa, coordinatore del Circolo Uaar di Lecce (lecce@uaar.it)
Tutto il mio sostegno al Circolo UAAR di Lecce.
In un Paese dell’Africa nera (non ricordo quale)
è stata costruita una copia esatta della basilica
di S. Pietro, e quando è stato obiettato a un prete
(l’ho visto in televisione) che era meglio sfamare
i poveri, questi ha risposto che la cosa è utile alla
gloria di Dio.
Quindi, se raccogliessi 4mila firme per dipingere di rosso le colonne di piazza san pietro, o le torri spagnole sulle coste sarde, o per fare un ampliamento massiccio della piazza di san marco a venezia sarei legittimata a farlo?
Bel modo di ragionare.
Il patrimonio culturale, artistico e naturale italiano è di tutti gli italiani… non di uno sparuto gruppo di fanatici.
@ Giovanni Bosticcio @
E’ verissimo!!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Nostra_Signora_della_Pace_di_Yamoussoukro
Mi raccomando, da buoni razionalisti, citate sempre le fonti quando parlate di fatti realmente accaduti (basta una piccola ricerca su internet tramite google…) altrimenti i cattolici, con la faccia di bronzo che si ritrovano, possono dire che ci inventiamo le cose per buttare discredito su di loro!!!
Dallo stesso link, notare bene la frase:
“Giovanni Paolo II accettò di essere presente alla consacrazione solo a patto che accanto alla basilica fosse costruito un ospedale. L’inizio dei lavori era inizialmente previsto per il 2000 MA LA COSTRUZIONE E’ ANCORA FERMA (AL GIUGNO 2006) AD UNA SIMBOLICA PRIMA PIETRA.”
jude e g.bosticco
Verissimo: ma non è stata la Chiesa a costruirla ma il presidente della Cote d’Ivoire (con il suo patrimonio personale, pare) e il vescovo ha continuato a rimanere nella vecchia cattedrale. Immagino che l’ospedale avrebbe dovuto costruirlo lo stato.
stima assoluta per Giacomo Grippa ed i soci di Lecce.
La risposta del politicante sindaco tradisce arroganza per come e’ formulata ed ignoranza o disprezzo delle leggi, oltre che dell’ambiente.
Forza UAAR di Lecce. Hai tutto il mio sotegno e se non basta così fammelo sapere.
Però, se il sindaco ci tiene tanto, da andare contro logica e buon senso, alla soddisfazione della firma dei 4000 fedeli, avrà i suoi interessi! Si possono scoprire?
Perché io non credo più che si tratti solo di poltrona, né per lui né per gli altri sindaci.
Complimenti all’UAAR di Lecce, denuncia fondatissima.
@Vito
Quel che dici è verissimo,
ma la CCAR ha approvato
un simile schiaffo alla miseria!
@giovanni, un mio amico cattolico ci andò con gli scout (sempre cattolici) e restarono tutti un po’ scossi da questa costruzione imponente visibile anche da case ancora di fango e paglia, però furono aspramente redarguiti quando provarono a sollevare educate obiezioni…
Vedi tu…
Vista la risposta del sindaco, mi chiedo cosa direbbe se gli si presentasse una bella controraccolta di firme contro il cattomostro(ma se non sbaglio era già stata fatta?) che sicuramente sarebbero più di 4mila.
Come Uaar abbiamo in programma di raccogliere le firme qui nel capoluogo.
Le centinaia di firme già raccolte sono state curate da Italia Nostra che non ci ha avvisato, nè ci propone azioni congiunta.
Noi li abbiamo affiancati nella raccolta di firme l’altra domenica e ci hanno ringraziati per l’apporto, poi abbiamo continuato come Uaar a distribuire il volantino ed il testo della diffida al sindaco nei paesi e su Lecce, registrando il disappunto per le mene speculative della chiesa.
Stamane un operatore dell’ Enel in pensione accogliendo i volantini mi ha accennato che di fianco al santuario di Leuca che si affaccia direttamente sul mare esiste un altro stabile, adibito a casa -alloggio per anziani, i cui lavori non sarebbero regolari.
Un altro aspetto da verificare, la battaglia contro la speculazione edilizio-turistica religiosa deve continunare.