Domenica scorsa nella chiesa di Cassone di Malcesine, in provincia di Verona, il parroco ha ordinato di fare uscire un cane presente durante la cerimonia della messa. Tuttavia il cane in questione era una guida per una donna non vedente, che senza di lui non avrebbe potuto raggiungere il luogo.
Il cane, come tutti i cani-guida, era tranquillo e accucciato tra due sedie, oltre a portare la pettorina. Il parroco è stato però irremovibile e ha insistito fino a quando cane e padrona sono usciti. Dietro di loro diverse persone, per manifestare solidarietà alla donna e per opporsi alla decisione del prete. L’evento ha avuto risonanza sul Messaggero e su La Stampa.
Alcune ore dopo, probabilmente spinto dai superiori, il prete ha commentato “Ho capito di aver sbagliato”.
Verona: parroco caccia dalla chiesa il cane-guida di una cieca
81 commenti
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Quanto vorrei capire cos’ha davvero poi capito questo prete!
Il commento successivo del prete, più che altro volto a parare le apparenze per l’atto discriminatorio, appare quanto mai ipocrita. La “fedele” non vedente col cane aveva tutto il diritto di assistere e partecipare alla messa cane compreso. Secondo me sarebbe come cacciare dai locali della Chiesa quelli che portano gli occhiali o protesi varie (strumenti necessari), e per la signora non vedente il cane è uno “strumento” indispensabile.
Quanta stupidità, d altronde è un prete!
Si è comportato da cristiano caritatovole! Ma cosa predicava durante la messa?
Dietro di loro diverse persone, per manifestare solidarietà alla donna e per opporsi alla decisione del prete. L’evento ha avuto risonanza sul Messaggero e su La Stampa.
direi che a volte i fedeli sono più razionali e giusti dei loro pastori
Questa notizia dovrebbe interessare le varie associazioni di non vedenti e in generale di diversamente abili, perché questo gesto si configura in un ben più ampio contesto di inciviltà verso le persone portatrici di handicap, tanto da far credere ad un prete che il “divieto di ingresso” agli animali nelle chiese si dovesse estendere comunque anche ad un animale, che in questo caso è, parte ausiliaria di un fedele.
Chissà se questo episodio non abbia fatto nascere qualche dubbio alla Signora in questione, nel caso Le consiglierei di rivolgersi alla sede UAAR più vicina, quantomeno nelle nostre sedi gli animali sono beneaccetti; e se vengono anche i preti non verranno cacciati.
preti….
allora …..perchè fa entrare le “pecore”?????????? ^^^^===^^^^^
va be’ dopo si è scusato……..
Se non ricordo male ho letto da qualche parte che nella bibbia, ove si parla di cani, quasi sempre se ne parla male.
Il prete ha seguito alla lettera il “libretto delle istruzioni” che gli hanno fatto imparare a memoria.
Credo sia proprio questo uno dei punti fondamentali di quella gente: l’imparare a memoria i versi di un libro senza comprenderne il significato.
Un po’ come quando si viene costretti ad imparare a memoria una poesia: fai esercizio mentale ma se non ti interessa ciò che dicono i versi sei solo un’automa che conosce a memoria una valanga di parole.
E se poi, come nel caso della bibbia, l’argomento trattato fa acqua da tutte le parti, i risultati sono questi.
Ah, dal punto di vista puramente umano: quel prete mi fa schifo.
@saibaba: bellissima quella sulle pecore 🙂
la poveretta sarà costretta ad andare a LURDESSE??? li finalmente sarà guarita ,secondo i costruttori di menzogne : LA C.C.A.R. AMEN. VOGLIA IL SUO DIO RENDERGLI PAN PER FOCACCIA.
Considerato il disprezzo con cui la chiesa tratta gli animali di specie non umana, non mi stupisce per nulla
“Alcune ore dopo, probabilmente spinto dai superiori, il prete ha commentato “Ho capito di aver sbagliato”.”
Ecco, appunto, il modus operandi cattolico: agisci male, fai un po’ come ti pare e piace, poi vai da un altro prete, gli dici cosa hai fatto, lui ti dà 2 o 3 preghierine da ripetere e voilà. Il discorso è chiuso.
Facile eh?
Intanto il prete domenica prossima si rimetterà sul pulpito a predicare, e io mi domando davvero con quale coraggio…
beh, il papa chiede scusa per Galileo, un prete chiede scusa per un cane
le debite proporzioni…
per daglator:
penso (non sono sicurissimo) che nel medio/vicino oriente, anche prima di maomette, il cane venisse considerato equivalente allo sciacallo e quindi nocivo e pericoloso per l’uomo. la bibbia è stata scritta da persone di quelle parti e quindi …
Non tutti i preti sono così ottusi: al finerale di mia nonna ha assistito anche il suo cane, seduto dietro la bara al centro della navata….nessuno ha fiatato.
E poi si chiedono come mai calano le vocazioni: oggi i ragazzi/e ragionano con la loro testa
Bravo che si è scusato!
Al contrario di chi non si è mai scusato per aver permesso la legalizzazione dell’omiciodio di milioni di vite innocenti.
Auspico che la signora riveda le sue credenze alla luce dei comportamenti messi in atto dagli stregoni che ci campano sopra. Di conforto se ne trova quanto se ne vuole senza per questo andarsi a cacciare nelle mani di ciarlatani vestiti da carnevale che blaterano vecchie formule residuo di antiche tirannie orientali.
Ai disabili bisogna dare, noi come societa’, aiuto dignita’ e realizzazione. Invece si delega discutibilmente il conforto a dogmatici e fobici approfittatori con una croce appuntata in petto.
ma smettela. date notizia di tutti quei preti che stanno assistendo i poveri vecchi malati ecc e che quadagano meno di un operaio lavorando anche il sabato e la domenica.
Al di la dell’illegalità del gesto (che è anche querelabile) ha dato una prova illuminante di carità cristiana. Se fossi quella donna non mi accontenterei delle scuse verbali.
Se è così ottuso da non riconoscere un cane guida nonostante la pettorina, il guinzaglio speciale e la non vedente al seguito figuriamoci cosa possa aver capito. Probabilmente avrà solamente capito l’ira del vescovo.
Bisogna comprenderlo, povero prete: un cane, per quanto socialmente utile, non mette euro nella cassettina delle elemosine. Invece un pluripregiudicato, divorziato, convivente, mafioso, corruttore, e per questo pieno di soldi, di euro ne mette parecchi… Bisogna pur vivere, no?
L’unico cane abilitato in chiesa è il Pastore Tedesco.
evidentemente andrebbe fatto un “tagliando” a molti preti,figli loro malgrado di un epoca che ormai fù,l’epoca del perbenismo/formalista a tutti i costi anche se poi si nega il principio cardine di questa tanto importante religione:l’amore e la tolleranza che ne vien fuori…
Nelle agiografie di santi e beati della chiesa cattolica ci sono innumerevoli casi di prediche fatte agli animali come fossero esseri umani: si parla di prediche fatte a cani, lupi, cinghiali, animali da fattoria, uccelli e addirittura pesci(!)… Evidentemente al padre e parrocco il cane con la pettorina gli sembrava troppo esotico 🙂
Non ho parole. Altro che scuse: una bella querela e cacciare soldini, grazie!
Quei soldini ai quali il pretame è tanto attaccato…
Semmai era il cane che doveva rifiutarsi di stare lì.
@Stefano: non credere che a noi divorziati ci trattino meglio sai? Sono tolleranti (che buoni, vero?) mentre un assassino che si pente torna immacolato…a calci nel culo andrebbero presi, altro che…
Io ora inizio la procedura per sbattezzarmi, così mi scomunicano con ragione toh…
Ha capito di avere sbagliato, meglio: gli hanno fatto capire di avere sbagliato, perché hanno soprattutto capito che sono cambiati i tempi ed un calcio nel sedere lo si dà oggi pure al prete ed al suo dio.
Di solito in Veneto si usa spesso l’imprecazione “diocane”: sarà stato un atto riparatorio o di vendetta contro la specie canina, da parte di questo prete? No, scusate la battuta squallida, ma se avessi dovuto commentare seriamente questa notizia, sarei ricorso al turpiloquio che preferisco evitare.
Trovo su un altro sito e quoto:
L’accesso dei cani guida nei luoghi pubblici e sui mezzi di pubblico trasporto è sancito da due leggi specifiche, che prevedono, in caso di violazione, un’ammenda di Euro 25.000,00. Il prelato doveva essere semplicemente multato e diffidato dal ripetere gesti sconsiderati di razzismo psicologico. Dura lex, sed lex.
http://www.handypatico.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=2736
Una persona che ho conosciuto usava dire a chi lo chiamava non vedente: “io sono cieco, giammai non vedente!” Bene, credo che in questa storia il vero non vedente sia il prete.
L’importante è che il prete abbia capito di aver sbagliato. Se anche la Chiesa ogni tanto riconoscesse i propri errori sarebbe un bene per tutti. Mi fa anche piacere sentire che ci sia stata solidarietà nei confronti della donna non vedente. E’ un periodo in cui di solidarietà se ne vede poca in giro.
@enrico mini
Condivido. Ci potremmo riallacciare ai Veda indiani, cioè alla capacità di “vedere” che va oltre la percezione visiva. La vicenda è emblematicamente molto valida. La donna che non vede coi suoi occhi ed il prete che non vede col suo cuore.
Stando alla bibbia il prete non si sarebbe dovuto limitare a cacciare il cane :<Perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi ha una deformità per difetto o per eccesso, o una frattura al piede o alla mano, né il gobbo, né il nano, né chi ha un difetto nell’occhio, o ha la rogna o un erpete o i testicoli ammaccati. Nessun uomo tra i discendenti del sacerdote Aaronne, che abbia qualche deformità, si avvicinerà per offrire i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore. Ha un difetto: non si avvicini quindi per offrire il pane del suo Dio. Egli potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose santissime e le cose sante; ma non si avvicinerà alla cortina, e non si avvicinerà all’altare, perché ha una deformità. Non profanerà i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico». [Levitico 21:18-23] (Handicappati e deformi, via dalle Chiese! Dio lo comanda!)
il somaro era geloso del cane e della sua libertà di pensiero
@babaciu
E ti dirò di più: vicino al tempio di Gerusalemme vi era una “piscina” nella quale gli ebrei facevano le loro abluzioni prima di recarsi a pregare (è anche uso musulmano). Tutti gli handicappati vi si potevano recare solo di notte, quando insomma non era usata dai “normali”. Aggiungo anche che (mi pare sia nelle lettere degli apostoli) i sordi non potevano accedere al Regno dei Cieli perché non potevano materialmente ascoltare la “parola” di Dio. Insomma il verbo di Dio, il Logos, non giungeva ai sordi. Le donne mestruate poi non potevano entrare nel tempio (tale usanza è diffusa in varie religioni) perché “impure”.
Grazie, grazie a babaciu e a Simone Blasetti per averci riportato notizie di buon livello culturale.
Poi si lamentano di chiese vuote dove non entra “neanche un cane”.
Teneteli stretti che fanno numero 😀
@Marco
Guarda che c’è addirittura la benedizione degli animali a Cagliari:
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant%27Antonio_Abate_(Cagliari)
Comunque per farci due risate ecco a voi L’UCCELLETTO (di Trilussa)
Era d’Agosto e un povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
andò per riparare l’ala offesa
a finire all’interno di una chiesa.
Dalla tendina del confessionale
il parroco intravvide l’animale
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando sommessi le preghiere.
Una donna che vide l’uccelletto
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
Pio pio, pio pio, pio pio.
Qualcuno rise a sto cantar d’uccelli
e il parroco, seccato urlò: “Fratelli!
Chi ha l’uccello mi faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!”
I maschi un po’ sorpresi a tal parole
lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e: “Fermi – disse – mi sono espresso male!
Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l’uccello deve uscire!”
A testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte uscirono pian piano.
Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
“Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l’ha preso in chiesa!”
Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzarono tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.
“Per tutti i santi – gridò il prete –
sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l’equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l’uccello in mano.
Ben celata in un angolo appartato
una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male
E con il volto di un pallore smorto
disse: “Che ti dicevo? Se n’è accorto!”
^_^
Noi del Convento dei mendicanti scalzi, non solo accogliamo cani, ma accogliamo pecore, buoi, mucche, conigli, quaglie, beccacce e pappagalli.
Dovreste venire al nostro convento per vedere com’è bella la messa con tutti questi animali!
Noi siamo veramente seguaci di San Francesco, oltre a parlare con gli uomini, parliamo anche con gli animali. Veramente questo prete veronese ha sbagliato e bene farebbero i Superiori a sgridarlo.
beh ma dai, fa come fanno i suoi superiori…
si scusa sempre dopo e soprattutto dopo che la notizia è diventata di dominio pubblico.
se non finiva sul giornale, col biiip che si scusava con la signora.
bah il cane in chiesa sì perchè solo un ausilio necessario. Cioè se è un mezzo per l’uomo va bene, sennò fuori a calci.
Ecco perchè non potrò mai essere cattolica.
Se esiste un dio, di sicuro non è razzista ma nemmeno specista.
…E poi vengono a parlarci di amore!
Quanto sono ipocriti, chiusi nel loro mondo fatato….
Ecco………questa, secondo me, è una notizia che con l’UAAR e i suoi compiti istituzionali c’entra quanto un cavolo a merenda.
Nelle chiese del mio paese c’è sempre almeno un cane… del prete.
Gran bell’esempio di civilta’.
Il prete in questione dovrebbe essere invitato in uno uno degli infiniti salotti tv, dove altri suoi colleghi dispensano sapienza su ogni umano scibile, a disquisire amabilmente di carita’ cristiana…
Concordo con:
chinsky scrive:
7 Gennaio 2009 alle 14:07
Kaworu scrive:
7 Gennaio 2009 alle 17:27
Il prete voleva dare prova del suo potere, commettendo impunemente, un’azione malvagia, dietro la maschera del ministro di un dio buono e caritatevole. Ma “molti” se ne sono andati, non erano ne cani ne pecore.
@paolo
ma potrà l’UAAR selezionare le notizie che ritiene più interessanti o no?!
Smettila tu casomai.
-La norma del Levitico riguardava solo i sacerdoti, non il popolo.
-Se la piscina era la Betzata, era affollata di invalidi tutto il giorno tutti i giorni (giovanni 5, 3).
“-Come potranno udire, se non c’è nessuno che annunci” (romani), mi pare sia uno spot vocazionale, non una condanna dei sordi.
-L’impurità era un fatto “legale”, non morale (tipo il digiuno prima della comunione).
Come “notizie di buon livello culturale” non c’è male …
non è prerogativa dei cristiani considerare le bestie esseri degni di essere trattati benevolemente.
leggersi certi autori cristiani antichi e moderni cosa pensavano degli animali (da Tertulliano a Tommaso d’Aquino passando per certi papi di fine 800 e primo 900).
@don alberto
Questa prescrizione credo che non valesse per i soli sacerdoti:
“Non entrerà nella comunità del Signore chi ha il membro contuso o mutilato.”
(Deuteronomio 23,2)
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_P4W.HTM
Nella lettera di San Paolo ai Romani è scritto (Romani 10, 17):
“La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo.”
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PX7.HTM
Sant’Agostino interpretò tale frase in questo modo (Contro Giuliano, 3, 4):
——
Tu scrivi: “All’inizio della vita, la natura umana è arricchita del dono dell’innocenza”. D’accordo per quanto riguarda i peccati personali. Negando, però, che sono soggetti al peccato originale, perché tanti innocenti talvolta nascono ciechi e talvolta sordi?. Rispondete. Questo ultimo difetto può addirittura impedire la fede, come ci attesta l’Apostolo che scrive: La fede dal sentire.
——
A riprova della validità del detto: ‘Sentirsi come un cane in chiesa’.
Splendida chicca!!!
Più idiozie fanno, più si rendono ridicoli.
Forza preti! Fateci vedere di cosa siete capaci (sempre per l’amore di dio, naturalmente…)!
L’ho sempre detto che la religione è il male dei popoli. Qualcun altro diceva che ne era l’oppio. Già. solo che questo oppio fa male!
mah, i compertamenti imbecilli li esrpimono i preti ma anche gli atei e gli agnostici.
Il problema e’ un altro.
E’ che la categoria dei preti e’ considerata come “superiore”, portatrice di “valori” che devono avere una considerazione piu’ alta dei principi degli altri.
Almeno questo e’ cio’ che esce dai mezzi di informazione che danno un particolare spazio pubblico alla religione e hai religiosi: lo definirei un “pulpito pubblico”, ossia uno spazio per esternare al riparo da critiche e contradditori.
argh:
“ai religiosi” non “hai religiosi”!
@Leo55
invece per me c’entra.
non tanto perche’ si debba denigrare chi ha fatto la scelta (per me curiosa) di castita’, obbedienza, fede dogmatica e altre cose che non conosco poi troppo bene.
ma perche’, come dicevo sopra, se stai a sentire i mezzi di informazione (o se guardi le serie TV della RAI) la categoria dei preti sembra che faccia e dica solo cose buone.
Insomma, non c’e’ ragione di pensare che sia una categoria di esseri umani che tra le proprie fila abbia meno criminali, imbecilli e persone in gamba di altre categorie (con la differenza che hanno privilegi e immunita’ riservate loro per legge)
E’ proprio vero che i cani sono spesso vittima dei parassiti.
@ Biondino
Le chiese sono luoghi aperti al pubblico ma non pubblici, anzi sono vere e proprie proprietà private, compreso il suolo in cui sorgono; il proprietario è la curia vescovile.
Fortunatamente per noi non sono luoghi pubblici!
Quanto al razzismo psicologico concordo pienamente con te.
@roberto grendene
100per100
Ci fu un sacerdote anni fa che vietò ai non credenti e ai credenti in altre religioni non solo di entrare in chiesa ma persino di avvicinarsi a meno di non so quanti metri (evidentemente c’è uno spazio antistante, il sagrato, che appartiene alla chiesa stessa). Mi chiedo come potesse essere attuato un simile controllo.
@ Simone Blasetti
L’informazione che riporti è errata.
L’autore della trovata non era un prete, bensì il sindaco del paese in cui abito, Rovato in provincia di Brescia. Con un’ordinanza, Roberto Manenti proibiva ai non cattolici praticanti (sic) di avvicinarsi a meno di 15 metri dalle chiese.
Per questa (non unica) trovata Manenti fu espulso dal suo partito (Lega Nord).
L’ordinanza è stata revocata dal suo successore.
Per la cronaca: le autorità religiose cattoliche locali (parroco) e diocesane si rponunciarono contro una sciocchezza di simili proporzioni.
Ti ringrazio della precisazione, ricordavo male.
Non capisco perché questa notizia non sia di competenza dell’UAAR. Anzi, ho letto nel redazionale dell’ultima rivista l’Ateo, che nel 2009 oltre che di Darwin si parlerà di diritti degli animali. E non per fare le anime belle, come penseranno alcuni, ma perché:
1) il pensiero cristiano e generalmente monoteista, considera gli uomini comunque superiori agli altri animali, per motivi strettamente teologico-filosofici, ocurando con ciò un’ideologia di dominio che ha portato, anche, al dominio del libero sullo schiavo, dell’uomo sulla donna, del credente sull’ateo, nel normale sul ‘non normale’ (in tutte le accezioni), ecc.
2) questa concezione di superiorità giustifica qualsiasi nefandezza ai danni degli animali, prima tra tutte l’utilizzo degli animali nei modi più vari, al pari di oggetti qualsiasi. Questo può sembrare normale, ma non lo è, io sostengo che eticamente non possiamo in alcun modo tirarci fuori da questo problema; cosiderate quello che mangiate, il piumino che avete sul letto, i colletti di pelliccia per il freddo inverno, le scarpe che indossate, gli spettacoli a cui assistete. Tutte modalità di un rapporto di dominio che pochissimi mettono in discussione, e invece bisognerebbe, soprattutto visto l’impatto devastante che la nostra specie ha sul pianeta. Mentalità, questa, che è diffusissima, immagino anche tra i migliori atei, e che ha giustificazioni appunto in gran parte di origine religiosa (anche se possiamo metterci pure Aristotele e altri rappresentanti filosofici ben più razionalisti, vedi Cartesio); tuttavia, la scienza da Darwin in poi ci ha ben detto cose diverse, ma il rapporto con gli altri animali è cambiato ben poco negli ultimi due secoli, in gran parte della popolazione sia italiana sia mondiale (con eccezioni che confermano le regola)
3) questa concezione degli animali porta a casi come quello citato: il cane è impuro e quindi va allontanato, non è degno di dio, contamina l’uomo che di dio è immagine. Stessa concezione nell’islamismo, in forme simili nei tabù alimentari degli ebrei (il maiale è impuro, la pecora no, però va macellata dissanguadola, ecc.)
La logica del dominio dell’uomo sul ‘creato’ è un concetto che dobbiamo analizzare più che bene, e con argomenti scientificamente supportati. Altrimenti rimarremo sempre dei paria, seppure, nostro malgrado, ‘figli di dio’.
Lo credo anch’io che il parroco fosse contrario: le candele all’aperto, a 16 metri dalle chiese, non stanno accese.
Il pretaccio aveva paura che il cane abbaiasse alla vista dell’uomo nudo appeso alla croce per avvertire le pecore (ehm i fedeli) di salvarlo, di chiamare l’ambulanza? 🙂
A parte gli scherzi: per i religiosi gli animali sono esseri inferiosi da sfruttare, quindi anche da unire in massa negli allevamenti e compiere genocidi. Nessuno però parla dei milioni di animali che l’uomo uccide.
Dobbiamo considerare gli animali nostri fratelli, anche loro soffrono infatti hanno un cervello e quindi un sistema nervoso. Perchè continuiamo a mangiare carne? Perchè pure i non religiosi fanno cosi?
@Sara
E’ vero che nella Bibbia Dio dà all’uomo il potere su ogni altro animale che gli sarà quindi sottomesso, ma come molte altre parti della Bibbia non si tratta di un “comandamento” ma di una constatazione. La leggenda di Adamo ed Eva ad esempio serviva a spiegare l’istintiva spinta dell’uomo verso la conoscenza. La libertà della conoscenza si paga con la sofferenza. Questa è la tesi. La supremazia dell’uomo sugli altri animali non ha origini religiose. Semplicemente l’animale più evoluto tende a ricavarsi una nicchia ecologica a spese del meno evoluto. Crea una distanza tra sé e le specie “inferiori”, le domina, le usa. L’uomo preistorico si copriva con le pelli degli altri animali, noi indossiamo scarpe fatte con la pelle di altri animali. Un progresso c’è stato perché tendiamo ad usare sempre più le fibre sintetiche. Se si può chiamare progresso… Credo che una pelliccia cosiddetta “ecologica” uccida più animali e persone di quante ne uccida una naturale. Oltretutto anche le piante sono esseri viventi e quindi dovremmo crearci dei problemi morali anche per l’utilizzo delle piante. Il punto è che non possiamo cibarci di oggetti inanimati, abbiamo bisogno di cibo vivo. Se vuoi allevare un pitone devi dargli da mangiare topolini vivi perché già morti non li vuole. E’ la cruda legge della natura che stride col nostro pensiero evoluto, ma non possiamo fare altrimenti. Cerchiamo almeno di non ammazzare né animali, né piante inutilmente e di valutare i pro e i contro anche di comportamenti che possono a prima vista sembrare rispettosi nei confronti della natura. Io ho un piumino in fibra sintetica. Forse avrei violentato di meno la natura con un piumino d’oca.
@Danx
Un’alimentazione vegetariana avrebbe certamente molti vantaggi. Se è equilibrata non è nociva per la salute, anzi… Mangiare carne significa mangiare animali che a loro volta si nutrono o di altri animali o di vegetali. Da un punto di vista energetico conviene mangiare direttamente i vegetali, sarebbe un grande risparmio di risorse. Da un punto di vista ecologico inquineremmo di meno. Da un punto di vista salutistico ingeriremmo meno schifezze perché mangiando animali ingeriamo sia le schifezze assorbite dalle piante che quelle assorbite dagli animali che si nutrono di quelle piante. Io di carne ne mangio poca, però la mangio.
@Danx
Un’alimentazione vegetariana avrebbe certamente molti vantaggi. Se è equilibrata non è nociva per la salute, anzi… Mangiare carne signifika mangiare animali che a loro volta si nutrono o di altri animali o di vegetali. Da un punto di vista energetico conviene mangiare direttamente i vegetali, sarebbe un grande risparmio di risorse. Da un punto di vista ecologico inquineremmo di meno. Da un punto di vista salutistico ingeriremmo meno schifezze perché mangiando animali ingeriamo sia le schifezze assorbite dalle piante che quelle assorbite dagli animali che si nutrono di quelle piante. Io di carne ne mangio poca, però la mangio.
@ Danx
(scherzi a parte)
Alcune citazioni animaliste al volo e a memoria:
L’uomo deve “coltivare e custodire” la terra (genesi 2)
L’originale vegetarianesimo dell’uomo (carnivori solo dopo il diluvio)
L’amicizia tra animali domestici, feroci e l’uomo, come simbolo dei tempi messianici (isaia 11)
Il precetto del riposo del sabato era anche perchè “il tuo asino e il tuo bue” si riposassero
Il Padre che nutre gli uccell i del cielo e i gigli del campo
“Anche se è sabato non tirate fuori il vostro asino da una buca” …
(e sicuramente dell’altro) …
@don alberto
Ok, ma come mai Dio comanda di sterminare uomini, donne, vecchi, bambini e persino il bestiame? Perché fa morire i primogeniti anche delle bestie? Perché col diluvio universale fa morire anche tutti gli animali? Che male avevano fatto?
@ Simone
1-E’ un modo per dire che non ci doveva essere nessun compromesso con gli idolatri (che poi sia andata così, è tutt’un altro discorso: probabilmente è una teologia della storia, fatta a posteriori, e comunque rimane valida la lettura allegorica).
2- … se si fa una cosa la si fa completa … (ma sarà, letteralmente, mai successo? e se fosse un modo per ricordarsi di fare pasqua: “guardate, che se non mangiate l’agnello, poi vi succede …?”)
3-il diluvio è una parabola (cfr “il papa e Galileo” ore 10.34, se non l’hai già letto. A proposito, chi vuole dimostrarti che Dio esista? io no di certo).
PS: non sono nè un teologo nè un esegeta, sono risposte ruspanti.
La signora in questione doveva , senza dubbio, essere una devota frequentatrice delle funzioni e quindi doveva essere a conoscenza di un qualche diniego della “sua” chiesa verso animali che presenziano ed assistano alle funzioni. Chi è fedele e devoto deve affidarsi alle indicazioni della “sua” chiesa e seguirle senza tentennamenti.
Dico questo perchè penso che la chiesa cattolica, in Italia specialmente, si sia alimentata utilisticamente di una sorta di sentire religioso personale, una “religione fai da te” che ha permesso fino ad oggi che quel sentire etico diffuso, di cui fa cenno Grendene, continuasse a prosperare e anzi facesse proseliti. Negli anni settanta, in piena era del Concilio Vaticano II, le chiese si erano via, via andate trasformando in qualcosa di simile alle discoteche (le famose “Messe Beat” per chi ha memoria) attirando giovani che nella funzione religiosa trovavano anche una ragione di svago e divertimento. In egual modo gli oratori , da sempre, sono stati dei centri sociali ricreativi, culturali e sportivi che hanno surrogato alla grande, alla mancanza di strutture pubbliche, attirando giovani e meno giovani col ricatto-pretesto che , dopo tutto, la chiesa era una organizzazione a fin di bene da rispettare e sostenere nelle sue opere pie…..con tutto quello che ne conseguiva.
Oggi , con questo papa, a cui auguro lunghissima ed attiva reggenza, si sta tornando ad un’idea antica della religione e delle ritualità. Io da ateo anticlericale ne apprezzo la chiarezza e il ripristino degli autentici contenuti della religiosità, messi dai suoi predecessori in ombra in maniera più o meno consapevole.
Credo che tutto ciò porterà, sicuramente, tanti giovani e meno giovani a fare scelte di campo obbligate ponendoli davant al dilemma di scelta tra i valori secolarizzati di cui è pervasa la nostra società e un modello di vita estraneo ai più.
Tanto per non esagerare con gli anatemi (anche se fa parte del folklore locale).
A cosa serviva il cane a chi è seduto in chiesa?
Non c’erano altre persone per eventuali piccoli spostamenti all’interno della chiesa? (Sono i cani a sostituire le persone o le persone i cani?).
Poi, si sa, quando ci si impunta … (a voi non capita mai?)
Bha……per una volta sono “quasi” daccordo col Don ……anche se insisto nel considerare la notizia non pertinente alle competense e agli scopi istituionali dell’UAAR, che di tutto si deve occupare fuori che a chi o a cosa è consentito l’ingresso in chiesa.
Bha……per una volta sono “quasi” daccordo col Don ……anche se insisto nel considerare la notizia non pertinente alle competenze e agli scopi istituzionali dell’UAAR, che di tutto si dovrebbe occupare fuori che a chi o a cosa è consentito l’ingresso in chiesa.
@Don Alberto
Volendo ben vedere Lei non ha tutti i torti.
In questo caso il prete in oggetto (o chi per lui) avrebbe potuto (non so se l’abbia fatto o quantomeno proposto all’interessata – ho appreso la notizia leggendo quanto riportato dal giornalista) o, meglio, dovuto prestare alla signora l’assistenza necessaria per poter continuare ad assistere alla funzione, provvedendo oltretutto a fare in modo che il cane, benchè allontanato dal luogo della celebrazione, venisse perlomeno custodito in ambiente al riparo dalle intemperie.
Questo (sempre da mia presunzione) dovrebbe essere di pertinenza di coloro che forniscono il servizio (messa), ammetto di non essere ferrato in materia.
si, va bene, ha sbagliato ed ha chiesto scusa !
uno allontana il cane guida, l’altro mette il minareto (0 la moschea ) nel presepio,
l’altro non mette il bambino gesù nel presepio perchè i fedeli non sono degni, un
altro è stato scoperto a letto con una donna, mamma di due bambini dal marito, un’altro ha un figlio e vuole sposarsi ma vuole continuare a dire la messa, un’altro è iscritto al prc di un paese ( mi sembra in friuli ) come sindaco per il suo paese , un’altro è capo dei no global, un altro è stato trovato con una stamperia di soldi falsi in canonica, un’altro è accusato di pedofilia,un altro ancora……… quì si va avanti all’infinito ! forse ho omesso qualcosa o forse ho detto qualche imperfezione….. ma ogni giorno ne leggi una nuova su questi benedetti preti. no è forse ora che qualche assiduo frequentatore di chiesa chieda al proprio prete: come mai le vocazioni sono sempre di meno ? come mai predicate in un modo e razzolate in un altro ? altro che chiedere scusa, forse un pò di vergogna e di coerenza ! abbiate il coraggio di cambiare mestiere. non dite agli altri cosa e come devono comportarsi.
……….. ecco perché si dice da che pulpito viene la predica !
ragazzi calma…il parroco ha applicato la norma che vieta l’accesso agli animali dove si si somministrano alimenti… è solo una questione d’igiene… 🙂
@don alberto.Se anche fosse come dici,cioè che la regola riguardasse solo i sacerdoti,sarebbe comunque indicativa dell’opinione del tuo dio.
@ babaciu
I destinatari della norma sono i discendenti di Aronne che sono i sacerdoti.
Il corpo è l’intera dimensione della persona: tutto deve essere perfetto (forse quando sono state date queste norme, era passata l’idea che la malattia/deformità era un castigo per i peccati).
Bisogna ricordare anche che un cieco magari avrebbe avuto qualche difficoltà ad affettare una pecora o un bue, o uno zoppo salire i gradoni dell’altare.
Ma soprattutto va notato che “Egli potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose santissime e le cose sante” (le carni sacrifikate), per cui, alla fine risulta che costoro erano esonerati dal lavoro, ma avevano diritto allo stipendio (vitto).
L’opinione del mio dio quindi è: da ciascuno secondo la sua capacità e a ciascuno secondo il suo bisogno (l’hai già sentita …? ecco, lui l’aveva detta moolto tempo prima)
@don
a cosa serviva il cane………
il cane serve a rendere indipendente la signora….caro don…..
anche il cane credo sarebbe rimasto male se fosse stato allontanato….
che problema c’è ammettere che il prete a “sbagliato”…punto…….poi si è scusato….
sarebbe come dire a cosa serve una carrozzina…
si potrebbe lasciare fuori dalla chiesa la carrozzina e portare in braccio la persona.farla sedere ..ecc
sono le carrozzine a sostituire le persone o le persone la carrozzine….
mi maraviglio di te…..
questo discorso avviene spesso quando si parla coi “disabili”in carrozzina..
riguardo alle barriere architettoniche…
perchè si dovrebbero abbattere la barriere..architettoniche..
basta che chiedano una mano. per salire o scendere ..qualche gradino……
sono anni che si lotta per rendere il più possibile autonomi e indipendenti “queste PERSONE”
poi sento questi ragionamenti……….daiiiiiiiii…..non ho parole………….
@ saibaba
Ho detto qualcosa perchè si esagerava con i crucifige, la cosa era diventata grottesca da un pezzo.
In chiesa basta una sedia per essere “indipendenti”.
Poi se, per rimanere in tema, l’importante è: “Dagli a quel cane!” fate pure.
io penso che fra i tanti handicap, quello della cecità sia il più grave.
per questo penso che per una cieca quel cane, il suo cane guida, rappresenta la cosa più ( sacra ) al mondo. con che coraggio ha potuto osare ? ha ordinato di fare uscire la Signora col suo amico fedele cane guida.
anche se ha riconosciuto di aver sbagliato penso che il rimorso lo perseguiterà per tutta la vita.
Riconoscenza al Cane Guida, alla sua padrona e a tutti quei fedeli solidali che hanno abbandobnato la cerimonia della messa.