Ignazio La Russa, reggente di Alleanza Nazionale, intervistato da Libero ha dichiarato che “sarebbe il caso che il Pdl desse una risposta alla moschea a cielo aperto organizzata sotto li Duomo, magari con una grande messa a partecipazione popolare anche all’esterno, domenica, in quello che è un luogo simbolo per la nostra cristianità”.
La Russa: a Milano una messa riparatrice della “moschea a cielo aperto”
41 commenti
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e contro l’occupazione cattolica di un luogo pubblico quale rito riparatore si potrebbe fare?
La russa? E che è, una badante?
ma basta stanno rompendo, questi si fanno le ripicche come i bambini.
La Russa? brrrrr….
e a quando iniziative riparatrici per tutte le aggressioni perpetrate dai suoi amici fascisti in giro per il mondo?
no ma ha presente contro cosa protestavano gli islamici?e gli paiono fuffole??????
le belle messe riparatrici di forza uova e i cari bei tempi di benito e dell’olio di ricino,eh,la russa…
@Antonio
Un rito pagano non sarebbe male.
Scusate se mi ripeto, ma ogni volta che sento parlare di la russa mi è inevitabile sottolineare come, qualunque sia il contesto specifico, una nazione che ha un personaggio simile come ministro è una nazione destinata a morire…
Insomma vogliono l’esorcismo… ormai il luogo è profanato.
“… et in illo loco, lo quale fue bastamente profanato da li mori blasfemi che de Maometto son adoranti, noi tutti invocheremo in preghiera la giusta reparazione cum missa a lo nostro Signore.” Milano, anno Domini 2009.
Visto? Basta solo antichizzare un pò la grammatica per trasformare una dicharazione di un politico della attuale vaticalia, in un verosimile annuncio del medioevo.
Eh, la laicità! Questa sconosciuta…
Se Gesù sapesse che un larussa parla di “nostra cristianità”
chiederebbe l’iscrizione all’UAAR! 😉
Peccato che i progenitori di nazinger e larussa (hanna e kaifa)
l’abbiano fatto fuori 20 secoli fa.
Per l’UAAR sarebbe un testimonial mica male! 😉
La russa vuole ereditare la spada dell’islam,antichi fasti della terra libica.
A proposito,ma quelli della lega lo sanno che il colore verde e’ anche sacro all’islam?
luogo simbolo per la cristianità? pensavo che la piazza fosse area civica.
Ma perchè La Russa non se la fa a casa sua la messa??? Forse non sa che piazza duomo è un luogo pubblico, e neppure i suoi alfieri della cristianità hanno diritto ad occuparlo; altrimenti chiedo anch’io che venga utilizzata per officiare un rituale al dio azteco Techutli, strappando il cuore dal petto a qualche ministro di questo governo e offrendolo in dono al dio e poi in pasto ai randagi.
@ Il Fauno,
credo che nè dio nè i randagi gradirebbero un simile dono (ammesso e non concesso che qualche ministro abbia un cuore)!
Come sostengo io: la politica usa la religione per creare uno ‘scontro di civilità’, cioè ‘scontro di religioni’, che non è tale ma che serve a fini politici. Vedi la politica ostera USA, la Palestina, ecc.
Riparatrice di che?
ma basta!
1) Anche la Curia ha minimizzato
2) il Sagrato non è stato “violato”
3) anche i cattolici occupano suolo pubblico con altre iniziative e processioni
A ognuno il proprio diritto di professione religiosa, anche in pubbliche piazze, anche ai musulmani!
ma chi volete che vada alla messa?
qualche manciata di anziani, se continueremo a far entrare islamici, fra qualche anno avremo riti stanloni ovunque.
Manuela Cartosio
Gaza a Milano,
preghiera e imbarazzi
Luisa Morgantini, che da anni si batte per la causa della Palestina, dichiara (il manifesto di domenica 4 gennaio) l’«imbarazzo» – suo, dei pacifisti israeliani e dei palestinesi di sinistra) per le manifestazioni che si chiudono al grido di Allah Akbar, Dio è grande. Che cosa impedisce al manifesto di fare (almeno) altrettanto? Perché siamo ciechi, sordi e muti suicortei che sabato scorso nelle piazze italiane sono stati chiusi da una preghiera islamica? Non riempie questo vuoto il commento, su il manifesto di ieri, di Alessandro Dal Lago. Pur condivisibile, esso si limita a constatare che la religione è l’ultima risorsa dei diseredati. Guarda al problema dal punto di vista delle vittime, dei palestinesi, delle seconde generazioni musulmane immigrate in Europa (ovunque e sempre più fondamentaliste dei padri e delle madri). Tace su di noi che da un pezzo siamo costretti a allontanarci da manifestazioni per una giusta causa che usano un linguaggio sbagliato: manichini e bandiere bruciate, stella di David uguagliata alla svastica, ora le preghiere rivolte alla Mecca. Per la destra nostrana queste ultime sono un sacrilegio, una contaminazione dei sagrati e delle «radici cristiane».
Fatti suoi.
Manuela Cartosio
Luisa Morgantini, che da anni si batte per la causa della Palestina, dichiara (il manifesto di domenica 4 gennaio) l’«imbarazzo» – suo, dei pacifisti israeliani e dei palestinesi di sinistra) per le manifestazioni che si chiudono al grido di Allah Akbar, Dio è grande. Che cosa impedisce al manifesto di fare (almeno) altrettanto? Perché siamo ciechi, sordi e muti suicortei che sabato scorso nelle piazze italiane sono stati chiusi da una preghiera islamica? Non riempie questo vuoto il commento, su il manifesto di ieri, di Alessandro Dal Lago. Pur condivisibile, esso si limita a constatare che la religione è l’ultima risorsa dei diseredati. Guarda al problema dal punto di vista delle vittime, dei palestinesi, delle seconde generazioni musulmane immigrate in Europa (ovunque e sempre più fondamentaliste dei padri e delle madri). Tace su di noi che da un pezzo siamo costretti a allontanarci da manifestazioni per una giusta causa che usano un linguaggio sbagliato: manichini e bandiere bruciate, stella di David uguagliata alla svastica, ora le preghiere rivolte alla Mecca. Per la destra nostrana queste ultime sono un sacrilegio, una contaminazione dei sagrati e delle «radici cristiane».
Fatti suoi.
Fatti nostri, invece, che manifestazioni organizzate anche dalla sinistra deviino dalle sue «radici laiche». Considero questo rassegnato codismo come l’ultima delle prove dell’impotenza di una sinistra a pezzi, incapace persino di contrattare le modalità di un corteo. Non si obietti, per favore, che di fronte ai cinquecento morti a Gaza queste sono argomentazioni accademiche. Riguardano lo statuto della sinistra. E non si liquidi chi solleva questo problema come il malmostoso di turno che, prima di schierarsi e di portare aiuto, pretende di potersi identificare totalmemte con le vittime. Noi siamo schierati con la Palestina. Ma questo non ci deve impedire di chiamarci fuori da un fondamentalismo che sta rovinando sia la Palestina che Israele. Da ultimo, vorrei far notare la triste incongruenza, per noi, di cortei di uomini e donne chiusi da masse di soli uomini inginocchiati a pregare. Ecco un caso in cui l’esclusione delle donne è benvenuta.
Fatti nostri, invece, che manifestazioni organizzate anche dalla sinistra deviino dalle sue «radici laiche». Considero questo rassegnato codismo come l’ultima delle prove dell’impotenza di una sinistra a pezzi, incapace persino di contrattare le modalità di un corteo. Non si obietti, per favore, che di fronte ai cinquecento morti a Gaza queste sono argomentazioni accademiche. Riguardano lo statuto della sinistra.
E non si liquidi chi solleva questo problema come il malmostoso di turno che, prima di schierarsi e di portare aiuto, pretende di potersi identificare totalmemte con le vittime. Noi siamo schierati con la Palestina. Ma questo non ci deve impedire di chiamarci fuori da un fondamentalismo che sta rovinando sia la Palestina che Israele. Da ultimo, vorrei far notare la triste incongruenza, per noi, di cortei di uomini e donne chiusi da masse di soli uomini inginocchiati a pregare. Ecco un caso in cui l’esclusione delle donne è benvenuta
Da ultimo, vorrei far notare la triste incongruenza, per noi, di cortei di uomini e donne chiusi da masse di soli uomini inginocchiati a pregare. Ecco un caso in cui l’esclusione delle donne è benvenuta.
Piuttosto sarebbe il caso di far passare un po’ sotto le forche caudine gli organizzatori e tutti quei facinorosi che hanno sfondato il cordone delle forze dell’ordine. A voler ben vedere, lì si che ci sarebbe stata bene una di quelle cariche alle quali la polizia ultimamente sembra essere piuttosto affezionata. Invece, caso strano (davvero?), tutti zitti e mosca: “Prego, signori, si accomodino pure”. Del resto, mica erano operai, studenti o casalinghe?
Ci andrò, con un porcellino al guinzaglio (Borghezio docet!).
Non so se è più triste avere ormai dei baciapile che si indignano più della ccar stessa o che questi si permettano di parlare, nello svolgimento di funzioni pubbliche quali l’essere ministro, di “nostra” cristianità…
Divide et impera.Religioni,ideologie,tifoserie servono al raggiungimento dello scopo.
io a sto punto dopo la messa riparatoria chiederei il permesso di celebrare un rito alla chiesa di star wars (non sto scherzando esiste davvero in america la chiesa che adora la forza!)
LOL
“grande messa a partecipazione popolare anche all’esterno, domenica”
… e se dovesse piovere? Dio – Allah 0-1 (l’eventuale rivincita si giocherà alla Mecca)
Adesso faccio il serio:
A Milano c’é una piazza che è il perenne ricordo della “cultura” di La Russa. (Piazza Fontana 1969).
Quella sì che è un’onta che non si cancellerà mai!
Ripeto sembrano scemo e più scemo.
La Russa?….ahahaahahahahahahah!
Con la faccia che si ritrova La Russa andrebbe bene per delle messe nere
ma la russa è cattolica o ortodossa?
E una cerimonia dell’UAAR per la purificazione da cattolicesimo ed islamismo di Piazza del Duomo non si fa?
@Dirladada
Potrei anche essere d’accordo con alcune tue osservazioni, ma dall’insisitenza e dal modo in cui sono formulate mi sembra che in la critica al fondamentalismo islamico sia solo un pretesto per criticare il tuo obiettivo principale: la sinistra italiana.
Mi spieghi la differenza tra la manifestazione dei musulmani in piazza duomo e la messa riparatrice di La Russa? quale delle due è peggio per la laicità? Pensaci bene però.
LA RUSSA…AAAAAHHHHH SENTIRLO E’ SEMPRE UN PIACERE!…
certo pure “libero” …da chi!!!
E pensare che feltri per un poco l’ho creduto uno serio, schierato ma serio, è destino che venga sempre disilluso per questo oramai ho una forma di misantropia…