L’ennesimo voto ONU contro la diffamazione della religione (cfr. Ultimissima del 21 dicembre) è stato criticato da Frank LaRue (UN Special Rapporteur on Freedom of Opinion and Expression), Miklos Haraszti (OSCE Representative on Freedom of the Media), Catalina Botero (OAS Special Rapporteur on Freedom of Expression) e Faith Pansy Tlakula (ACHPR Special Rapporteur on Freedom of Expression and Access to Information). In un documento congiunto, pubblicato sul sito OSCE, i quattro hanno infatti espressola preoccupazione che simili iniziative possano portare a gravi limitazioni della libertà di espressione.
Voci a favore della libertà di espressione in materia religiosa
19 commenti
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Non vedo che senso abbia la diffamazione di una religione. Posso capire la diffamazione dei religiosi che è sbagliata come la diffamazione di qualunque altro individuo. Ma diffamare una teoria? Dovrebbe essere lecito esprimere critiche su qualsiasi teoria. Spero che all’ONU legiferino in modo appropriato.
E’ un bel problema!
Ogni religioso ogni volta che apre il becco
diffama ogni altra religione diversa dalla sua.
… diffamare però è diverso che dibattere….
putroppo le religioni non dibattono mai anzi ognuna ha la verità in tasca quindi addio dialogo…
E’ finita una era di relativa pace,ecco che le religioni ritornano alla carica.
Ma che significa “diffamare”? Se io dico che non credo che Maometto abbia davvero colloquiato col padreterno alias Allah per i musulmani commetto sacrilegio e sono reo di morte.
L’Unione Europea vuole proibirmi di fare questa affermazione perché offende i musulmani. Se non credo che Maometto eccetera me lo devo tenere per me, non posso dirlo in pubblico (il che significa che la libertà di espressione è morta). L’ONU sembra incamminata per la stessa strada.
Ma, ci dicono le anime belle, libertà di espressione non significa libertà di offendere. E come stiamo con la libertà di pensiero? Posso pensare che Maometto eccetera eccetera oppure anche questo non mi è permesso? Perché anche se non dico quello che penso mi si legge in faccia ciò che penso ed è quindi come se lo dicessi. E poi se lo penso c’è il rischio che prima o poi lo dica e questo non va bene. Dunque non devi nemmeno pensare che Maometto eccetera eccetera.
La Chiesa cattolica invidia i musulmani perché sanno farsi rispettare (pena di morte per chi dice che Maometto eccetera eccetera). Com’erano belli i tempi in cui anche lei sapeva farsi rispettare. Dici che la terra gira intorno al sole? Eh no, caro, nei nostri libri sacri sta scritto che no e se tu insisti…
La Chiesa cattolica sta stringendo un’alleanza coi musulmani per reintrodurre anche in occidente il divieto di offenderla dicendo, per esempio, che Maria non concepì di Spirito Santo, come crede il famoso don Alberto, ma in modo più umano. Dicendo che Gesù non è la seconda persona della Trinità, anzi che la Trinità è pura idiozia, un rimasuglio di politeismo (come credono sprezzanti ebrei e musulmani – ma che d’ora in poi non lo diranno più perché anche a loro va bene una santa alleanza con la potente chiesa di Roma).
Immaginatevi se il povero Galileo, che sembra essere stato credente, avesse messo in dubbio una delle sublimi scemenze cattoliche: il rogo non glielo levava nessuno, come è toccato a tanti altri (volevo scrivere Bruno, ma poi arriva il solito fesso cattolico che dice: uffà, tirano fuori sempre le stesse storie, il solito Bruno. E i 40 milioni di morti ammazzati nel Nuovo Mondo – dai cattolicissimi spagnoli a cui il papa aveva attribuito le nuove terre?).
I nostri atei – Pera, Ferrara, Severino, Cacciari, Veltroni, Napolitano, d’Alema ecc. – per non rattristare Ratzinger si limitano oggi a dire che “purtroppo loro non hanno il dono della fede”. Loro mai e poi mai avanzerebbero pubblicamente qualche dubbio sulla verginità di Maria. Una volta quel fesso di Cacciari disse che è una volgarità chiedere se Gesù è veramente risorto…
Per una religione la più alta diffamazione è la negazione delle “sue” verità, dunque chi si definisce ateo è il più grande diffamatore.
Diffamazione della religione significa che i capi religiosi possono offendere chi vogliono in virtù del fatto che una religione proviene da Dio e a Dio tutto è concesso. Mentre nessuno può permettersi di esprimere critiche. E’ una grave violazione della libertà di pensiero e di espressione.
Diffamazione della religione vuol dire che i capi religiosi possono offendere chi vogliono in virtù del fatto che una religione proviene da Dio e a Dio tutto è concesso. Mentre nessuno può permettersi di esprimere critiche. E’ una grave violazione della libertà di pensiero e di espressione.
Se la Storia è in grado di dimostrare che una religione (non specifico, ma ne ho una in mente ben precisa) si è per lo più accompagnata al crimine di qualsivolgia tipo, anche ideologico, non vedo perché non si possa diffamarla: non è diffamazione parlare male a ragione del CCCP?
Inoltre, come sempre in queste situazioni la grande assente è la reciprocità.
Nessuno pensa di condannare le posizioni ad esempio del papa quando tratta gli atei da “minus habens” o degli islamisti che trattano gli “infedeli” o gli apostati da depravati degni di una condanna a morte.
Diffamare le religioni dovrebbe essere un dovere morale.
Perché stare a scomodare l’ONU quando nella nostra italianissima Italia…
http://www.anpi.it/fn_mancino.htm
Più che preoccupante io lo ritengo divertente.
A lume di naso la diffamazione dovrebbe consistere nell’affermare, dinanzi a più persone che l’offeso, assente, ha compiuto determinate azioni.
Es.:
Io dico: ” Quel prete dice delle falsità in merito alla storicità di GC “.
Ci vorrà un processo ed il prete dovrà addurre le prove che dimostrino che lui non dice il falso !
( Ovviamente in un Paese dove la Giustizia non sia condizionata da politici, religiosi e CSM ).
Insomma, c’è da qualche parte una divinità onnipotente e permalosa che non sa difendersi da sola e ha bisogno di tribunali umani.
Davvero non mi capacito di come gente che sostiene simili monumentali idiozie sopravviva fino all’età per riprodursi.
mantenere il potere è un compito gravoso e sempre piu’ difficile: dove non bastano i soldi , si ricorre alla legge che corrompi coi soldi.
Se manca la libertà di parola è dittatura. Anche la chiesa diffama i senza dio. Si sta tornando indietro, diamoci una mossa. mi sembra che parli più il papa che non il capo del governo, per quanto onnipotente anch’egli si senta.
@ Patrizia
“”Se manca la libertà di parola è dittatura. Anche la chiesa diffama i senza dio. Si sta tornando indietro, diamoci una mossa. mi sembra che parli più il papa che non il capo del governo, per quanto onnipotente anch’egli si senta.”””
Sei una cima, B16 parla almeno cinquanta volte al giorno, sia sulle reti RaiMediaset, sia sui televideo, sia sulla carta stampata!!! In parole povere, su 24 ore, 23 parla lui e nessuno, dico, nessuno gli dice che qualche cazzata, ogni 20 minuti, la spara !!!!!
Dove c’è fideismo dire il contrario è diffamazione.