Bus atei: primo bilancio della raccolta

La prima giornata della campagna dei bus UAAR ha registrato 111 donazioni, per un totale di 2.735 euro accreditati sul conto di Paypal. Gli accrediti sul conto postale saranno ovviamente registrati solo nei prossimi giorni.
E’ già una cifra significativa, ma confidiamo che la volontà di estendere la campagna ben oltre gli autobus genovesi spinga tanti altri sostenitori a dare il proprio contributo. L’UAAR ringrazia in anticipo chi ha effettuato la donazione e chi la effettuerà nei prossimi giorni.

Archiviato in: Generale, UAAR

79 commenti

Bruno Moretti Turri

Bisogna tener conto del fatto che la giornata del 12 non è completa perchè la notizia è stata pubblicata sui media solo tra il pomeriggio e la sera.

Ergo come inizio non c’è male.
Anche perchè molti non usano paypal, ma la posta.

Obiettivo?
Che domande!
Bagnare il naso agli anglosassoni!

Go guys, go!

antonello calabrese

MITICI!
mi sarebbe piaciuto vedere la faccia di b16 alla vista dei bus.

Thaumazo

Se raccogliamo molte donazioni, potremmo estendere la campagna su Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, ecc. Il che moltiplicherebbe le donazioni. Possiamo instaurare un circolo virtuoso! Forza e coraggio con i portafogli! La CEI diverrà verde di bile.

Calogero

Il mio circolo si attivera’ presto per farlo poure a Napoli ! Ci pare obbligatorio con un san Gennaro di gesso che guida tutta le facce di bronzo al potere in processione due volte l’anno 🙁

lumen rationis

La miccia è accesa.
Attendiamo che se ne discuta e che molti si pongano il problema: perchè do per scontato che dio esista?

Temo che provino a spegnerla ignorando la cosa per evitare il confronto sul terreno dei fatti.

maxalber

Io ho fatto un bonifico diretto sul c.c. bancario che quindi verrà accreditato solo oggi o domani.

10D Andrea

Perché mi dico agnostico (ed avrei preferito il probabilmente utilizzato dai nostri amici europei)…

Da un punto di vista logico, fede e ateismo sono esattamente la stessa cosa: una proposizione indimostrabile e il suo contrario. Ma prima ancora, sono due proposizioni che, per loro stessa natura, esulano dall’ambito della dimostrabilità: più esattamente, chi crede ingloberà la ragione in un quadro intessuto dal divino, chi non crede esaminerà la fede in base alla ragione umana. Che è il punto di partenza dal quale inizio anch’io.

Vorrei fare qualche osservazione sul significato che attribuisco al termine “agnosticismo”. Credo che il problema dell’esistenza di dio sia qualcosa di eminentemente umano. Quello che mi mette a disagio, però, sono queste tre letterine messe in fila: d, i, o. E’ un tentativo, o una convenzione, per dare una parola a quello che, per me, non può essere – logicamente – un concetto, un’idea, bensì soltanto una sensazione, un sentimento: io preferisco chiamarlo “sentimento del mistero”, o della trascendenza. Le tre letterine possono essere una possibile risposta, che però non mi soddisfa, perché non fa altro che spostare il problema. Il problema è che questo sentimento di trascendenza
non può essere tradotto in parole, non può essere oggetto di logos: ecco perché, tra l’altro, reputo la parola “teologia” una contraddizione in termini. O hai il teo- , o hai il -logos. Ecco, per me “agnosticismo” significa che il problema, per come viene posto, è quantomeno posto male, e che con ogni probabilità non si può neanche porre: nel momento in cui conosco me stesso, mi conosco in quanto conosco i miei limiti di essere umano, prima di tutto quelli speculativi. Quello che sta evidentemente al di fuori di questi limiti – perché se no sarei io dio – semplicemente non rientra nel mio ambito di conoscibilità. (C’è un pochino di Kant, lo so…). Ma nello stesso tempo non ho problemi a riconoscere, anche in me, un “sentimento della trascendenza” che forse deriva, non so, dal fatto che il confine tra me e l’esterno non è poi così netto: dopotutto, cosa sono anch’io, se non “un universo di atomi, un atomo nell’universo” (R.P. Feynman)? La soluzione di alcune religioni, cioè la rivelazione, non mi soddisfa per niente: non do retta ai pettegolezzi, se dio avesse voluto comunicarmi qualcosa d’importante lo avrebbe fatto di persona, non credo che uno come lui abbia bisogno di ruffiani…
Detto questo, naturalmente rispetto nel modo più assoluto chi ha dato un’altra risposta a questa domanda esistenziale così importante. Non è la mia risposta, perché non mi sono posto la domanda, perché penso che non abbia senso porsela, ma è ok… Però non posso esimermi, dati questi presupposti, dal fare una critica radicale e feroce al modo in cui questi sentimenti vengono cinicamente sfruttati e strumentalizzati, nel nostro caso dalle gerarchie vaticane, proprio come se quei sentimenti non fossero altro che un mezzo, forse il più potente, nella storia, proprio perché così elusivo, per ottenere il potere. Prendi Ruini: non sembra Sir Biss, il serpente dignitario di Re Giovanni Senza Terra nel Robin Hood di Disney?
Non è questa una delle peggiori offese alla dignità di un uomo? Secondo me sì…

Un’ultima cosa. Ho avuto occasione di provare diversi sentimenti nella mia vita, in alcuni casi molto forti, che hanno contribuito a fare di me quello che sono ora. Il più bello, il più forte, direi il più necessario alla vita, è lo stupore. Per il fatto di esserci, semplicemente. Si dice che la filosofia, l’amore per il sapere, nasca dallo stupore verso se stessi e verso il mondo. Non mi reputo certo un filosofo, almeno non più di quanto ciascuno di noi, semplicemente vivendo, lo è, però credo che una vita vissuta pienamente, che è ciò a cui aspiro più di tutto, presupponga un atteggiamento di stupore e di meraviglia.

Ok, probabilmente non sono stato molto sistematico, ma ho fatto del mio meglio per esprimere concisamente il risultato delle mie riflessioni al riguardo. Mi rendo conto che dovrei scopare di più, e mi riprometto di lavorare anche a questo problema: è tra i miei propositi per il nuovo anno… Suerte.

stefano

Scusate, ma non ne capisco l’utilità.
Le offerte fatele a qualche associazione di volontariato. (laiche, mi raccomando!)

Butch.er

Però ;D

E io i soldi li devo ancora dare ;D

Aspettatemi! ;D

Roberto59

“Dio esiste, ma non sei tu. E allora rilassati, cerchiamolo insieme tra gli ultimi.” Don ANdrea Gallo.

rego

Se parte delle donazioni all’UAAR andranno a finanziare inutilità del genere, penso che non donerò più un solo euro… penso siano soldi buttati! noi ci dobbiamo distinguere dal resto della credulità popolare.

Francesco M.Palmieri

Ma perchè affidarsi a Paypal (per fare un favore a eBay?)

Un sacco di gente non sa nemmeno cosa sia !!!!!!!!!!!!!!!!

Andrea77

Quante rosicate semplicemente perchè il pensiero non religioso acquista un granello di pubblicità…

Questa iniziativa ha già ottenuto grandi risulati ancor prima di essere messa in atto.

Thomas

Non condivido pienamente l’iniziativa. Uno scontro diretto con la chiesa cattolica, in Italia, è un suicidio mediatico! Anche in Inghilterra, che è già anni luce avanti a noi, hanno scelto una campagna decisamente più “soft”, usando la parola “probabilmente”. Sono daccordo su iniziative che portino a riflettere. In questo caso invece si spinge chi ha certe convinzioni, anche vacillanti, ad arroccarsi ancor di più su di esse. Si ottiene così l’esatto opposto di quello che una campagna pubblicitaria si propone. Probabilmente aderirò alla raccolta fondi, ma spero vivamente che il prossimo slogan sia più “pensato”.

Simone Blasetti

Mi scappa lo slogan, mi scappa lo slogan, attenzione: “Se Dio esistesse, non bisognerebbe inventarlo”.

Ma forse è stata già detta.

E’ un modo per sottolineare che le divinità nella storia dell’uomo ci appaiono assai poco verosimili, ancor di più se le confrontiamo. Forse un Dio vero sarebbe ben diverso da quello tante volte immaginato.

LucaRoberto

Perchè “la cattiva notizia?”, per chi è ateo il fatto che dio non esiste è una bella notizia.
lo slogan era più carino in originale. e anche più vero.

condivido il commento di 10D Andrea.
a questo punto all’italiana partirà una serie di contro-bus in stile “specchio riflesso” che si faceva alle elementari.

mah

Sydbarrett76

un po’di pubblicità non fa male, in fondo è un bombardamento continuo che bisogna contrastare.
se posso permettermi un consiglio, se volete fare una campagna pubblicitaria però dovete anche rendere il sito un po’ più accattivante dal punto di vista grafico, rendendo anche più evidenti certi contenuti fondamentali come la campagna per sbattezzo e 8×1000 (sono cose che dovrebbero letteralmente “saltare all’occhio” non appena si apre uaar.it).

Poi anche produrre magliette e adesivi con l’URL e magari qualcuno degli aforismi non è una cattiva idea per farsi pubblicità e per finanziare l’associazione, li potreste vendere sul sito

con stima
Syd 😉

Simone Blasetti

@Andrea77
Ma lo sai che l’idea non è male? La pubblicità ce la siamo fatta e alla grande, lo slogan è comparso su tutti i giornali… forse non conviene spendere soldi per quei due autobus che certamente saranno visti da un minor numero di persone ^_^

E’ un po’ come quando si vendono delle azioni prima di averle acquistate. Non mi intendo molto di borsa, ma so che cose simili sono possibili. C’era un film con la Loren dove la protagonista, una piccola imprenditrice nel campo della pasta, acquistava la farina utilizzando il previsto ricavato della vendita della pasta. Penso sia una cosa molto comune.

Io comunque verserò la mia quota per incentivare iniziative di questo tipo.

Kaworu

lo slogan secondo me era meglio prima, ma si è ancora in tempo per cambiarlo no?

(se ne discute anche sul forum della mia università)

Simone Blasetti

@LucaRoberto
Io direi che è addirittura il contrario o quasi. Gli atei razionalisti non desiderano che Dio non esista, semplicemente non hanno motivo per crederci. Potrebbero addirittura essere contenti di scoprire un giorno di essersi sbagliati (il giorno in cui Dio ci darà le prove della sua esistenza e la fede finirà). Viceversa i credenti a volte sono veramente assillati dall’idea di questo Dio che incombe come una spada di Damocle sulle loro teste e potrebbero sentirsi risollevati nell’apprendere che Dio non esiste.

fresc ateo

presto andro in posta e anchio mandero il mio contributo ewwiwa la revolucion.

Andrea Ortale

@10D Andrea: Il dibattito agnosticismo/ateismo che sollevi è una questione importante, così come la critica di chi avrebbe preferito il “probably” originale allo slogan che è invece stato scelto, ma qualsiasi frase troverà qualcuno non d’accordo, sia fra credenti che non credenti. Questa campagna non serve a promuovere le nostre opinioni e le loro motivazioni, ma a darci visibilità mostrando che c’è un apprezzabile numero di persone che si discosta dallo stereotipo di italiano cattolico che si crede essere così diffuso; Si parlerà di questa iniziativa, e si spera che questo spinga la gente ad informarsi e scoprire che gli “ateacci” non sono terribili come li si dipingono.
Dire che “Dio non esiste” è arrogante quanto asserire che esiste: ma questa è una pubblicità e non può contenere un trattato filosofico, una seria discussione dovrà essere cercata altrove, questa è una piccola provocazione che non dovrebbe urtare la sensibilità di nessuno.

Agostino Brivio

Spero che la vostra iniziativa abbia un grande successo e possa contribuire a contrastare l’ingerenza della Chiesa nella nostra vita.

Cristian

Mi dispiace ma da ateo non condivido questa idea. A mio avviso infastidira` inutilmente persone credenti; penso che UAAR dovrebbe concentrarsi su altre attivita` per promuoversi anziche` imitare quello fatto in Inghilterra e Spagne. Sarebbe stato piu` utile pubblicizare lo sbattezzo.

Stefano P.

Per il buon esito dell’iniziativa bisonga imparare da chi ha più esperienza. Ad esempio annunciare uno sciopero e non farlo, dire a tutti che si taglierà il costo del denaro per far volare le borse e poi non tagliarlo. Nel caso dei “bus atei” si dovrebbe annunciare a tutti i giornali locali che presto verranno comprati spazi pubblicitari nelle città (inviando anche dei fotomontaggi per rendere l’idea) e poi magari far partire la campagna pubblicitaria vera e propria in un secondo tempo. Infine vendere magliette, felpe e adesivi mi pare un’ottima idea.

DV staff

Vi segnaliamo l’uscita di Dolce Vita, rivista alternativa e indipendente, bimestrale, che sarà in edicola dal 15 GENNAIO e la cui copertina del nuovo numero, recita a caratteri cubitali: DIO PROBABILMENTE NON ESISTE, QUINDI SMETTILA DI PREOCCUPARTI E GODITI LA VITA.
All’interno della rivista articoli e servizi speciali sulla religione e la sua presenza sempre più invadente nella nostra società.
Sul sito http://www.dolcevitaonline.it è possibile vedere la copertina e leggere editoriale e contenuti.
Non perdetela!

Thomas

@AndreaOrtale: liquidare la questione dicendo che “qualsiasi frase troverà qualcuno non d’accordo, sia fra credenti che non credenti” è un pò troppo banale! Se la motivazione era quella di ottenere visibilità e spingere “la gente ad informarsi e scoprire che gli “ateacci” non sono terribili come li si dipingono” a mio parere il bilancio non è positivo. Il primo obiettivo è stato centrato ma proprio a discapito del secondo. Non si può valutare l’impatto dello slogan estrapolandolo dal contesto in cui si trova. Sarei pienamente in sintonia con te se l’autobus circolasse per la Filnadia (tanto per dire un paese non “profondamente” cattolico); lo slogan non sarebbe apparso affatto “prepotente”. Ma in Italia la questione è decisamente più delicata. Sicuri che in altre città lasceranno circolare autobus con questo slogan alla luce delle critiche che vengono e verranno scatenate?

Andrea77

Torno a dire che è inutile star qui a disquisire sulla bontà o meno del messaggio: ciò che si è ottenuto va oltre ogni più rosea previsione, ovvero la visibilità. Non per motivi naricisisti o esibizionisti, ma per dar voce ad un messaggio che solo conoscendo l’UAAR si può approfondire.

MicheleB.

@10D andrea
In quello che hai scritto ho riconosciuto lo stesso percorso compiuto da me e molti altri (anche se ciascuno col proprio passo e le proprie scarpe). Per anni anche io mi sono definito agnostico, proprio per non “peccare” di presunzione. Poi mi sono reso conto di due cose: 1) la differenza non è così netta come molti pensano, fuori dall’obbligo di fede esistono miriadi di personalissime versioni delle due idee e ateismo non vuol dire necessariamente materialismo; 2) se il tuo obiettivo è conoscerti ed interpretarti riguardo ad una o più questioni-quindi sapere chi sei-non hai bisogno di darti definizioni, ma se miri anche a contrapporti (anche solo per coerenza intellettuale, quindi basta poco) all’idea e/o all’istituzione religiosa allora ti occorre una posizione dialettica più definita, sia per maggiore chiarezza verso i tuoi interlocutori, sia per più sicura base d’appoggio e maggiore sostenibilità. Nel momento del confronto ti traduci in ateo per porre dei paletti socratici di immediata comprensione, per non dover passare mezzo pomeriggio a spiegarvi tra di voi; tanto, nel rapporto con te stesso, sai bene di essere molto più di una definizione idealtipica.

Simplicius

Le rosicate rabbiose dei vari troll(ey) convoglianti retorica vaticana mostrano che l’iniziativa ha avuto effetto, way to go! 🙂

Franco

Non credo all’inutilita’ dell’iniziativa, anzi! Per la stragrande maggioranza delle persone l’ateismo non e’ in nessun modo tra i pensieri possibili, per quanto sono/siamo indottrinati a credere nelle favole dall’infanzia. Questo serve per aprire una porta, sicuramente non a spalancarla, ma “un lungo viaggio inizia sempre con un piccolo passo”.

TerrorSwing

Vi leggo da tempo e non ho mai scritto. Questa volta scrivo per dirvi che avete tutto il mio appoggio e presto anche una mia donazione.
Quando sono usciti i bus a Londra ero entusiasta, ho stampato lo slogan e l’ho attaccato in casa! 🙂 Credevo tristemente che in Italia una iniziativa del genere non potesse mai partire… e invece fortunatamente mi sbagliavo! Brava UAAR!

Lorenzo

Anche io ero effettivamente in dubbio sull’utilità mediatica di una simile campagna. Ma ora che è partita, mi sembra che il ritorno mediatico dell’iniziativa valga sicuramente lo sforzo, anche economico.
E mi ha fatto tornare la voglia di iscrivermi di nuovo all’UAAR, dopo un anno in cui – per pura pigrizia – non avevo fatto il versamento.

HCE

ho dato un contributo con paypal, che è molto comodo per pagare via carta di credito, ma è possibile usare anche la banca o la posta. i contributi sono specifici per questa campagna, percui sembra che non vengano tratti dalle casse dell’associazione”

è vero che lo slogan è forse troppo assertivo, non ha il “probably” degli inglesi.
però:
a) ci confrontiamo con affermazioni altrettanto nette (ve li ricordate i “dio c’è” scritti abusivamente a lettere cubitali in giro per il paese di qualche anno fa?), o addirittura con la percezione che l’esistenza di dio sia scontata, percui ci stà usare lo stesso livello di dialettica
b) la struttura frase ricalca quella di una battuta o una barzelletta, percui può anche essere interpretata con leggerezza, o come una ipotesi narrativa (immagina che…), che porta il lettore a porsi anche solo per un momento il dubbio (cosa succederebbe se…)

sicuramente positivo il fatto che anche solo l’annuncio abbia stimolato reazioni sulla stampa.

c’è già un contratto con chi gestisce gli spazi pubblicitari sui bus per la campagna di genova? non è detto che sarà facile ottenerlo anche per le altre città.

e poi per favore MAGLIETTE MAGLIETTE MAGLIETTE, con lo stesso slogan della campagna, e vendute a finanziamento della stessa.

gita a genova?

LucaRoberto

e naturalmente adesso quei sempliciotti degli addetti stampa del Vaticano, della CEI, e dei blog Catto-rimba cadranno nel trappolone e creeranno un altro fenomeno Dan Brown.

oh mamma mia!
che tristezza la stupidità umana

Alessandro Bruzzone

Ho dato un piccolo contributo. Va detto che i “rumors” genovesi non sono proprio buoni: a parte gli ovvi strali dei vari Baget Bozzo e fascistume vario, il sindaco Marta Vincenzi, pur difendendo la legittimità dell’iniziativa, ha dichiarato in un’intervista su La Stampa nientemeno che la prima parte dello slogan “apre al dialogo” poiché comunque si mette in luce che la notizia della non esistenza di Dio è in sé negativa.

Mah.

Andrea Cuscela

Ciao a tutti,
come referente per la Provincia di Asti ho già provveduto ad effettuare la mia donazione, e mi sto muovendo affinchè iscritti e non, facciano altrettanto…….sarebbe bello cmq che si raggiungessero tutti i 110 capoluoghi.

Detto questo, siccome siamo l'”UAAR” e facciamo un mucchio di iniziative, vorrei da qui, ricordare quella dello SBATTEZZO, e se avete FACEBOOK, chiedo di aderire al gruppo “Sbattezzo” ( http://www.facebook.com/s.php?q=sbattezzo&init=q&sid=5a9ab1cb129a95c4074a9146f220503b#/group.php?sid=5a9ab1cb129a95c4074a9146f220503b&gid=38805751985 )….

ADERITE, E’ MOLTO IMPORTANTE, INVITATE TUTTI I VOSTRI AMICI AD ADERIRE, DOBBIAMO INNANZITUTTO INFORMARCI ED INFORMARE, DARE LA POSSIBILITA’ AD OGNUNO DI SAPERE CHE POSSIBILITA’ ABBIA.

IL GRUPPO IN POCO PIU’ DI 2 MESI HA RAGGIUNTO QUOTA 2.600 ISCRITTI, CERCHIAMO DI ESSERE DAVVERO TANTI!

Ciao a tutti!

salvatore

Sostengo con piacere l’iniziativa, pur non predicando dogmatismo nella mancanza di fede. Le pressioni religiose sono diventate ormai insostenibili.

Flaviana

per cio’ che mi riguarda vorrei farla direttamete nella sede uaar di torino, dovrebbe anche essere possibile, dove ci sono le sedi

rego

speriamo nessuno faccia ricorso alla corte europea dei diritti dell’uomo…
forse c sarebbero gli estremi, in quanto il diritto internazionale tutela sia la libertà positiva di religione che quella negativa… quindi se nessuno può essere discriminato in positivo altrettanto in negativo!
occhio…
è lo stesso del crocifisso nelle scuole però all’inverso!

Anticlericale

OTTIMO, OTTIMO, OTTIMO !!!

Dobbiamo renderci visibili, la gente deve rendersi conto che anche in Italia (per quanto la chiesa cattolica la consideri di sua esclusiva proprietà) si può essere, anzi, di deve essere ORGOGLIOSI di essere Atei o Agnostici.

Simone Blasetti

Debbo dire che questa iniziativa mi piace moltissimo. Sinceramente preferisco lo slogan in inglese perché mi sembra che abbia un valore umano più coinvolgente senza essere troppo tranchant. L’UAAR potrebbe stampare degli adesivi con questo o altri slogan e abbinarli alla rivista l’Ateo, in modo da inviarne un paio agli abbonati per ogni numero della rivista. Altri potrebbero essere messi in vendita in qualche libreria.

Simone Blasetti

@rego
Fammi capire… finché la gente parla di divinità varie per volere delle quali vanno impiccati i gay, tutto bene, se poi uno scrive che Dio non c’è (ed è una verità scientifika), dovrebbe andare in galera? Cos’è? Il mondo alla rovescia?

Kaworu

@rego

per quale motivo?

a me non sembra affatto la stessa cosa, non mi risulta che l’uaar imponga l’iscrizione, imponga di non credere o cose simili.

Giacomo Della Guardia

Gli Dei esistono: li hanno creati gli Uomini perché ne avevano bisogno.
Dopo aver mangiato tante mele, molti uomini quel bisogno non ce l’hanno più.

Un religionfree
Senza astio per chi crede ancora di crederci davvero

rego

@Simone Blasetti
@Kaworu
sia chiaro, non è la mia idea…
però giuridicamente il discorso che ho fatto fila liscio.

karamazov

Grandi! stamani quando ho letto la notizia non ci credevo!!!!!! continuate così!!!!!!!!

Peppe

Ma ancora a menarlo con ‘sta storia del “probably” mancante?

Non ho mai sentito il papa dire alla finestra “probabilmente dio esiste, dunque… preghiamo”

Alessandro Bruzzone

@rego

Beh, rovesciando il tuo discorso sarebbe bello se la Chiesa pagasse l’affitto delle aree di luoghi pubblici in cui sono affissi i crocefissi. 😉

Mog

Fatta la mia donazione.
Devo dire che la frase la preferisco a quella inglese perchè godersi la vita in sè non significa nulla
Sulle polemiche sull’utilità del’azione ritengo che molti siano malati di distinguosi (una malattia molto diffusa soprattutto a sinistra:-) ) e che se non è la perfezione (quella è solo divina 🙂 ) intanto è qualcosa che si muove, bisogna far rumore!!!!
Ciao

Simone Blasetti

Mi sono stampato la “tube card” con la frase di Emily Dickinson, mi piace molto.

http://www.humanism.org.uk/_uploads/imgpool/EmilyDickinsonAtheistBusCampaignTubeAdvert.JPG

Che non ritornerà è ciò che rende la vita così dolce!

Lo diceva anche Renato Zero ^_^ “Questi sono e resteranno per sempre i migliori anni della nostra vita”.

Quindi godiamoceli! Mi sovviene anche quel che dicevano nel film “L’attimo fuggente”: “Noi fummo quel che voi siete, voi sarete quel che noi siamo”.

Al Papa bisognerebbe dire: “Carpe diem!”

sondafox

Quando cerchi di scacciare Dio dalla porta te lo ritrovi, ancor prima di chiudere la porta, alle spalle e ciò vale per tutti .

Alberto C.

Ho dato il mio contributo per la campagna autobus.
Ora non vedo l’ora di potere anche pagare per una maglietta.
Poi probabilmente dovrò pagare per le spese legali quando qualche tutore dell’ordine ottuso mi metterà in galera per avere violato qualche legge Borbonica sul rispetto della religione cattolica.
Ma visto che probabilmente Dio non esiste, voglio prendermi le mie soddisfazioni dalla vita!

zen-man

sono un ateo zen, ho visto l’iniziativa… sono d’accordo nel merito ma non mi piace moltissimo lo slogan…

secondo me è un po’ infantile continuare questa contrapposizione con la chiesa cattolica e le religioni in genere… le religioni (e le filosofie) sono illusorie e visto che realtà e illusione non sono contrari ma due cose diverse, secondo me ha senso muoversi su un piano diverso, laterale… (nota qualcuno dirà che lo zen è una religione o una flilosofia – sbagliato – lo zen è soltanto una esperienza soggettiva della realtà – diversa dalla scienza che è una esperienza della realtà che vuole essere oggettiva – sic!).

io userei uno slogan del tipo..

“Credi in Dio? Non credi in Dio?
Non credi che vivere in armonia il nostro presente sia meglio di ogni altro credo?”

daltronde Dio è un nome, un concetto, … e come ogni concetto ci allontana dal vero, reale vivere… e l’obiettivo è riaprire alla realtà gli occhi di noi tutti, uscire dalla illusione!

Simone Blasetti

Ah, ecco spiegato il “probabilmente”:

As with the famous Carlsberg ads (‘probably the best lager in the world’), ‘probably’ helps to ensure that our ads will not breach any advertising codes Committee of Advertising Practice advised the campaign that “the inclusion of the word ‘probably’ makes it less likely to cause offence, and therefore be in breach of the Advertising Code.”

Alessandro

Mi dispiace ma, sebbene questa iniziativa abbia tutta la mia simpatia, razionalmente la trovo CONTROPRODUCENTE. Lo dico da agnostico. Essere agnostici o atei evidentemente non è una questione di lana caprina. Un agnostico non sarà mai un ateo entusiasta tanto quanto non sarà mai un fedele. Un agnostico è profondamente non credente. Non può quindi credere ad un argomento come la non esistenza di dio che, piaccia o no, resterà sempre materia di fede. Dire che dio non esiste è razionalmente un’affermazione debole e contestabile tanto quanto dire che esiste, con buona pace di Dawkins. Dirlo, per ciò che interessa a noi, è prestare il fianco ai religiosi. E poi sul relativismo questo papa ha ragione. Il cattolicesimo si sta a poco a poco spegnendo, come è naturale che sia aggiungerei. Ma perchè inventarsi questa evangelizzazione atea, offrire su un piatto d’argento questo bau bau ai preti, ottenere come reazione l’inevitabile coesione dei cattolici contro il nemico? Ai voglia a dire che ci faremo conoscere, che vedranno quanto siamo bravi ragazzi, che si può vivere felicemente senza dio. Per me è un passo falso che verrà usato contro l’unica giusta causa: quella di un mondo dove ognuno è libero di pensarla come vuole. Mi sembra che gli ateobus siano un errore dettato da un certo fanatismo ideologico che somiglia molto a quello religioso, una cosa politicamente stupida (la mia opinione, ovviamente).

MetaLocX

L’iniziativa di questi autobus mi piace, ma certo non per far venire l’invidia a b16 o alla CEI.
Mi piace molto anche il messaggio: “non hai bisogno di Dio.” E’ molto luminoso e soprattutto vero.

stanzacentouno

…anche a me lo SLOGAN non piace.
Innanzitutto da un punto di vista prettamente TECNICO e’ una affermazione non dimostrabile al 100%. In secondo luogo e’ un tipo di approccio molto violento, che va a toccare nel vivo chi invece crede e che comunque va rispettato. Non si puo’ pretrendere rispetto con la polemica.
E poi il fatto della cattiva notizia….non lo trovo nemmeno particolarmente spiritoso.
Posso capire , da ateo, l’ironia della cosa, ma mi sembra un approccio errato.
E poi proprio la UAAR che dice di voler essere PRAGMATICA nelle proprie azioni, si mette a fare slogan di questo tipo.
Condivido l’iniziativa, ma doveva essere gestita in altro modo.

Giuseppe Murante

Un mondo dove chiunque e’ libero di pensarla come vuole, implica che non ci sia un pensiero unico su alcun tema.
Data la scarsa (eufemismo…) diffusione mediatica delle visioni del mondo atee ed agnostiche, secondo me l’iniziativa e’ piu’ che positiva (anche se continua a non piacermi quella “cattiva notizia”).
Si tratta di far passare alla gente il messaggio che un buon numero di persone non sente il bisogno di (un) dio, e quindi una visione del mondo non teista (e neppure deista) e’ concepibile.

Quanto al presunto fideismo di chi si dichiara ateo, non mi stanco di insistere:
e’ chi afferma che deve provare la sua affermazione.
Personalmente, sono a-teo come sono a-unicornico ed a-babbonatalico.
NON sono agnostico rispetto a babbo natale, non vedo perche’ dovrei esserlo rispetto a(d un) dio. Se non per un malinteso conformismo rispetto alle credenze della maggioranza… esattamente come sostiene Dawkins, altro che buona pace.

edo

cosa pressochè ridicola quest’ideaa dei bus degli atei. MI sa tanto di discriminazione religiosa, va bhe….

Triceratops

Avessimo dovuto essere tutti d’accordo sullo slogan ci saremmo messi d’accordo tra un paio di secoli. Si puo’ discutere di tutto ma intanto ora si parla di un’associazione di atei e agnostici. Nessuno si e’ mai scandalizzato quando il papa e la CEI parlavano dei pacs come di “amore debole” o degli atei come minorati rispetto ai credenti.
Si’, il “probabilmente” ci stava meglio ma non ho voglia di spaccare il capello in quattro mentre fuori c’e’ movimento.

Giuseppe Murante

scusate se imperverso… ma leggendo la notizia riportata da Agenore apprendo che secondo azione cattolica, dio non puo’ non esistere dato che il 90% degli uomini che sono vissuti sulla terra ci ha creduto…

adesso corro in agenzia di viaggi a disdire il mio viaggio in america: cadro’ sicuramente giu’ dal mondo passate le colonne d’ercole, la terra non puo’ non essere piatta!!!! 🙂

popkorn

@edo
non è un bus degli atei………..è publicità fatta su un bus….capito!!!!!!
su quasi tutti i bus c’è publicità….bella &brutta……….
discriminazione religiosa????????
mamma mia……….

Giuliano Ferrari

Bel colpo!
Ha fatto più notizia un bus che cento conferenze.
E’ un’iniziativa da allargare ad altre città.

Alessandro

Per Giuseppe:
anche gli atei affermano. Affermano che dio non esiste. Anche tu affermi. Dici che dio e babbo natale sono la stessa cosa. Per dire questa cosa bisogna crederci. Un agnostico invece non lo sa. L’argomento dio è oltre le sue possibilità di discuterne. Può pensare che la Bibbia sia pura mitologia, che non esistano verità rivelate, che le chiese di tutto il mondo approfittino della credulità e delle paure della gente ma, rispetto all’esistenza o meno di una causa che abbia originato l’ Universo, tace ed ha rispetto del sentimento religioso delle persone (del sentimento religioso individuale, molto meno delle religioni istituzionalizzate). Sono d’accordo con te sul far sapere che ci sono molte persone che non sentono il bisogno di un dio. Penso anche però che sia corretto pubblicare libri e riviste in proposito, partecipare a dibattiti televisivi e radiofonici, esprimere ovunque pareri lontani dagli indottrinamenti del vaticano, far presente che un vivere sereno si concilia anche al di fuori della chiesa cattolica. Dire che dio non esiste sugli autobus punta solo allo scontro.

N2RT

… certo è che la possibilità di pubblicizzare sui bus ha pubblicizzato meglio dei bus!

paolo

Che bella sorpresa stamattina!
Complimenti per l’iniziativa e per la scelta dello slogan che trovo molto più divertente e profondo dell’originale (piuttosto banale).

… quante menate per quel probably …non vi prenderete troppo sul serio?

io intanto corro ad associarmi all’UAAR.

Giuseppe Murante

@Alessandro…
babbo natale e dio sono uguali dal punto di vista fenomenologico, in quanto corrispondono a concetti privi di manifestazioni misurabili. Vedi la teiera cosmica di Bertrand Russel.

“il sentimento religioso” spiegami un po’, perche’ va “rispettato” a prescindere? ..qualunque sia? …qualunque affermazione ne discenda, non importa se sensata o no o quanto? perche’ si chiama “religioso”?
Allora esigo lo stesso rispetto per il mio sentimento ateo. Nessuno tiri in ballo dei e religioni in pubblico, e ciascuno pensi quello che vuole nel chiuso di casa sua. Sarebbe un grandissimo risultato, intendiamoci.

Comunque, io chiudo qui perche’ siamo pesantemente OT, se vuoi continuiamo a discutere sul mio sito, mi interessa.

Cornelia

da quello che leggo c’è chi si è indignato, vuoi per la spesa, vuoi per un presunto attacco al mondo credente.

per la spesa, credo che non ci potesse essere modo più economico per dare visibilità alla realtà dell’ateismo, per il semplice fatto che proprio gli indignati hanno dato grande risalto ad un evento del tutto innocente come una dichiarazione sul bus.

Il mondo dei credenti è molto più aggressivo di quanto non creda, propinando messe in tv, sottraendo contributi alle nostre tasche in vario modo, occupando gli spazi dell’istruzione che dovrebbe essere laica e via dicendo.

Alessandro

Giuseppe:
non ci crederai ma ho le prove che babbo natale non esiste: era mio padre.
Quanto al sentimento religioso degli altri, lo rispetto perchè non posso pretendere che tutti riescano ad affrontare le malattie e la morte (sue o dei suoi cari) in termini puramente meccanicistici. Se una persona non ce la fa a vedere queste cose come Natura mica posso biasimarla. Ovviamente chiedo rispetto anche io. Vorrei un vaticano che indicasse ai suoi fedeli ciò che è peccato e lasciasse in pace gli altri senza imporre la propria etica a tutti. Vorrei un papa meno presente in televisione (altrimenti perchè non posso sapere anche come la pensano a San Marino o in Andorra?). L’unico vantaggio di questo papa è che è così totalitarista nei modi che sta diventando odioso a tutti, anche ai credenti. Non facciamo la stessa fine.
Passo e chiudo anch’io

Max

Quando ho letto la notizia, non mi e’ sembrato vero… credevo di dover aspettare 20 anni prima di poter vedere quella iniziativa in Italia! Ho fatto la mia donazione via Paypal con tutto il cuore!

fresc ateo

SI CI SONO LE PROVE CHE DIO ESISTE:
E SONO LA FAME NEL MONDO ,LE MALATTIE TUTTE, IL DEGRADO AMBIENTALE LA CRIMINALITA’ A TUTTI I LIVELLI , I POLITICI CORROTTI ,I PRETI CHE HANNO NEL MONDO USATO E ABUSATO DEI BAMBINI , LE GUERRE, L’UCCISIONE DI TUTTE LE SPECIE ANIMALI,
LA RICERCA DEL SEMPRE PIU’ POTERE DA PARTE DEI RELIGIOSI.
E POTREMMO CONTINUARE …….. MA FORSE IL LORO DIO ; VISTO CHE QUI SU QUESTO PIANETA GLI E’ ANDATO MALE TUTTO ,NEANCHE FAR UCCIDERE IL SUO UNICO FIGLIO ,
A CAMBIATO LE COSE A DECISO DI EMIGRARE NELLA GALASSIA DEI JEDI.

RazioCigno

Tutti i telegiornali hanno citato l’Unione Atei Agnostici Razionalisti, mi pare già un ottimo risultato. Quanti in Italia conoscono l’UAAR?

Per quanto riguarda il denaro, è sicuramente ben speso e ho contribuito. Nel caso vincessi al Superenalotto giuro sinora di pagare per estendere l’iniziativa al resto dello Stivale 🙂

A chi si lamenta dello spreco di denaro vorrei chiedere: cosa proponete in alternativa? Un bel convegno sull’ateismo, di atei per atei? Per sentirsi dire ciò che già si pensa? Davvero utile!

Un solo appunto: l’indirizzo uaar.it lo farei stampare in maniera più visibile, in fondo l’iniziativa deve servire a portare traffico al meraviglioso sito.

Ruggero Ruggeri

E’ iniziata una nuova era. L’ateismo, da Voltaire in poi, si era diffuso prevalentemente tra gli intellettuali; ora si diffonderà tra il resto della popolazione. E’ un’iniziativa giusta e opportuna.

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