Alla fine, anche il cardinal Angelo Bagnasco, arcivescovo di genova e presidente della CEI, è intervenuto sulla campagna UAAR per gli ateobus, definendola “una ferita alla sensibilità religiosa di tanta gente e non soltanto dei cattolici”. Il cardinale si è detto inoltre soddisfatto per lo spostamento della data di svolgimento del Gay Pride.
Segnaliamo anche il servizio sulla vicenda realizzato dal telegiornale di Primocanale, con un’intervista alla tesoriera UAAR Isabella Cazzoli e a don Gianni Baget Bozzo.
Segnaliamo infine anche l’intervento di ieri su Repubblica, edizione di Genova, dal titolo Se la Chiesa attacca la libertà: “La svolta è probabilmente avvenuta martedì, quando la Curia è intervenuta pesantemente con un articolo sul settimanale Il Cittadino. A quel punto la censura si è fatta strada attraverso le opinioni di uno studio legale consulente di una concessionaria pubblicitaria. Così gli azzeccagarbugli si sono sostituiti alla politica. Non vogliamo difendere il messaggio della Uaar, che molti ritengono di dubbio gusto. C’è qualcosa di più importante da tutelare: la libertà di espressione delle minoranze”.
Bagnasco: la campagna UAAR è “una ferita alla sensibilità religiosa”
85 commenti
Commenti chiusi.
“La notizia vera è che la chiesa cattolica con Cristo non c’entra nulla:
basta leggere il Vangelo”.
Questo slogan ferisce qualcuno cardinal Bagnasco???
Il messaggio UAAR è libertà d’espressione!
Non riconosco alcuna autorità ai cardinali. Se sono cittadini italiani, sono cittadini come tutti gli altri, dunque sono miei pari. L’opinione del sig. Bagnasco vale (e deve valere) tanto quanto la mia.
La Chiesa è mafia.
E’ interessante notare come la vicenda degli autobus atei abbia scosso alcuni opinionisti e articolisti, anche cattolici, dal loro torpore… Già il titolo dell’articolo “Se la chiesa attacca la libertà” sembra proprio derivare da una sorpresa: “non ci avevo mai pensato, ma la chiesa è contro la libertà di espressione, cavolo!”.
Molti si trovano in una sorta di torpore culturale, per cui la religione ed in particolare la chiesa cattolica sono incriticabili by default e essere anticlericali o, peggio, atei, è irraggionevole e di “cattivo gusto” (nel paese di padre pio questa è proprio buona!).
Forse, piano piano, si uscirà da questa inerzia culturale, la gente comincerà a pensare con la propria testa e finalmente a vedere la realtà così com’è. Il prossimo articolo sarà senza il “se”: “La chiesa attacca la libertà”.
E’ la prima volta che visito questo sito.
Ieri sera su raitre ho visto superquark dedicato a Michelangelo.
Mi si è accappponata la pelle quando Alberto Angela ha mostrato
gli strumenti di tortura utilizzati dalla chiesa cattolica, spiegando
nei dettagli come venivano utilizzati.
Non avevo mai visto tanto orrore, tanta crudeltà in vita mia!
I preti sono dei mostri!
Ho scaricato il modulo di sbattezzo dal vostro sito e non metterò
mai più piede in una chiesa! Grazie UAAR
Fabio Nardelli- Napoli
Volevo aggiungere che il ministero della pubblica istruzione, dovrebbe organizzare
una mostra itinerante e permanente di questo museo degli orrori (che io sino a ieri non conoscevo) in tutte le scuole di ordine e grado per mostrare il vero volto della chiesa cattolica. Altro che ora di religione!
Fabio Nardelli -Napoli
La sensibilità dei non religiosi, può tranquillamente essere massacrata ogni giorno su tutti i media e a reti unificate.
PARLA PIU’ PIANO CHE QUALCUNO SENTIRA’ FORSE ALLO JOR?? FORSE DON VITO CORLEONE???? FORSE IN VATICANO???MAHHH
Nifft
IO penso esattamente il contrario e cioè che le vostre iniziative ,pur legittime, risveglino ancora di più il fondamentalismo cattolico e non solo. Insomma diverrete la scusa per tanti estremisti per rifarsi avanti con gravi danni per tutti. Grazie.
Chissà se Bagnasco avrebbe qualcosa contro lo slogan “LEGGETEVI TUTTA LA BIBBIA E DIVENTERETE ATEI”.
@ Corbelli Riccardo
Il pericolo che dici tu esiste ma allora cosa dovremo fare? Stare sempre in silenzio e subire? Spartaco si ribellò e gli andò male. L’Inghilterra si ribellò all’arroganza nazista e vinse. Non esiste cosa peggiore che gettare via la nostra vita. Se nessun uomo si fosse mai ribellato saremo ancora all’età della pietra. Tra l’altro sappi che tra i cattolici non ci sono solo gli estremisti ma anche persone intelligenti e rispettose delle idee altrui e sono sicuro che questa storia potrà essere utile a tutti quei credenti che vivono in buona fede le loro idee. Chi ti dice che invece non si apra un dialogo positivo e la chiesa non si liberi da quei sepolcri imbiancati a cui Giovanni XXIII° dette a suo tempo una bella ripulita?
Attenzione che si comincia a richiamare l’odore del sangue…
Corbelli, sono vere tutte e due le cose, ovvero da un lato la vicenda degli autobus risveglia qualcuno dal torpore, inducendolo a notare e a far notare come la chiesa sia contro la libertà di espressione. Contemporaneamente i militanti cristiani e non, per lo meno in rete hanno cominciato a parlare di atei, uaar e ateismo come del male e del demonio, il nemico da combattre ha un nuovo nome per loro adesso.
@Corbelli
Quali gravi danni potrebbero derivarne?
L’alternativa è rimanere una minoranza nascosta e solo per questo tollerata.
Qui stiamo parlando di libertà di espressione.
La campagna ha avuto il merito di svelare a tutti la situazione della libertà in Italia e del potere religioso.
Fra poco non ci si potrà più dichiarare socialisti per non ferire la sensibilità della maggioranza
@ Corbelli
Non sono assolutamente d’ accordo. E’ ora di smetterla di trattare la chiesa cattolica coi guanti di seta. Ci sono già troppi servi e maggiordomi in televisione e in politica pronti ad assecondare i voleri del vaticano, e ad andare anche contro le sentenze (vedi Sacconi) in alcuni casi.
L’ UAAR svolge una campagna di informazione e sensibilizzazione di qualità e nel rispetto della legge. Se c’è un problema, bè questo non è nostro, ed è segno di civiltà sollevarlo e provare a risolverlo.
Per quanto riguarda le parole di Bagnasco, sono come sempre incommentabili: sono la prova che il dialogo con residuati del medioevo come questi è impossibile.
caro prete, anche voi mi date fastidio ogni volta con le vostre carnevalete fuori stagione (sagre, processioni, ecc ecc) ma non mi permetterei mai di impedirvi di farlo, liberi…
ma visto che per fare quelle carnevalate usate anche i MIEI soldi, lasciami almeno la libertà di dire quello che penso.
E, se quello che penso, puo ferire la tua sensibilità, pazienza, fai come me, quando sfili con le tue gonnellone, e i tuoi iperanelli d oro, mi giro dall altra parte…
ti do una notizia: si chiama CONVIVENZA CIVILE… lo so prete che non ci sei abituato a sentirti dire ciò che si pensa veramente di te, ma stavolta sei cascato male con le tue uscite e vittimismi 😀
ma dove sarebbe il dubbio gusto della campagna? Che qualcuno me lo spieghi.
Ma il divieto dell’iniziativa è un offesa della dignità atea.
Ma di questo come al solito a Bagnasco e Gasparri e a tutti gli altri non importa niente.
@ Daniela
I benpensanti sono soliti giudicare di “dubbio gusto” tutto ciò che potrebbe turbare le “certezze” che la maggior parte delle persone per ignoranza o per pigrizia ritiene giusto e confortevole mantenere.
Corbelli, da un lato sono d’accordo con te e forse i fatti un giorno ti daranno ragione. Ma spero di no e paradossalmente credo che lo speri anche tu. Ma valuta anche lo spot televisivo gratuito, per quanto manipolato che Rai e Merdaset hanno fatto all’Uaar. Quanti atei incerti non conoscevano la nostra esistenza? Sai benissimo che sentire un nome in tv è + altisonante che cercare un sito sperduto nei meandri del web.
Qualcuno riesce a tradurre in linguaggio comprensibile quanto biascica Baget Bozzo?
Io non sono riuscito a capire quasi nulla.
sulla carta, ma solo su quella, (e grazie al pedobattesimo) i cattolici sono intorno al 90% degli italiani. in realtà, volendo attribuire ai cattolici praticanti
un più corretto, ma sempre generoso 30% ed un altrettanto generoso 40% a coloro ke si dicono credenti ma ke della religione se ne fregano altamente,
rimane un 30% di italiani non credenti o comunque sensibili alle tematike atee.
ergo: dobbiamo lavorare con grande impegno.
darik
Sono daccordissimo con Nift: qualche “intellettuale” ha ricevuto un pizzicotto e si è asciugato il bavino che gli colava dall’angolo della bocca fin sul cuscino. Che quello stesso qualcuno, dopo 2000 anni, si stia accorgendo che l’orco è di tutt’altre fattezze?
Da chi e quando noi milioni di non religiosi, verremmo difesi dalle ferite alla nostra sensibilità che QUOTIDIANAMENTE ci vengono inflitte?
Caro Corbelli
Peggio di così ci sono solo i roghi Se arriveremo a questo li affronteremo con dignità come il “Credente” Giordano Bruno.
Peraltro, ironicamente, ha ragione Bagnasco. I cattolici hanno una sensibilità superficiale molto elevata ed è un grave peccato sconvolgere così la vita di milioni di italiani.
Non risvegliamoli dal loro beato torpore e ricordiamo perennemente che GOTT MIT UNS è il loro credo.
Trovo orrendi e deplorevoli sia l’intervento di Bagnasco che l’elemosina patetica che ci ha rifilato “Il cittadino”.
La pubblicità dell’Uaar è di dubbio gusto?
Non voglio attaccare le pubblicità cattoliche e-o filoreligiose perchè sarebbe troppo facile.
Comunque volevo sottolineare che siamo bombardati di pubblicità dementi e talvolta anche offensive e censurare la campagna dell’Uaar è davvero ridicolo al confronto.
Proprio ora in tv c’è la pubblicità della X, nota catena di supermercati in cui un povero psicolabile si avvicina al microfono di una cassa e canta davanti agli altri clienti esterrefatti e basiti: “X! X! spesa fantastica; X! X! è comodissima; X! X! grande ogni giorno di piùùùh”
Davvero il tripudio della demenza! Se questa pubblicità non è stata censurata allora si può dire davvero di tutto.
La Littizzetto aveva fatto notare che durante l’ora di pranzo c’è sempre o la pubblicità del cinesino che va di corpo (dicendo “che odore!”) oppure dei peli che si insinuano nello scarico della doccia. Non è facile mangiare con queste immagini.
Cardinal Bagnasco: queste pubblicità non offendono la sua sensibilità gastronomica?
ragazzi: il Latino e l’inglese sono molto belli, ma una semplice traduzione darebbe a tutti il senso del messaggio
Grazie!
Ragazzi guardate http://www.lexcivilis.blogspot.com, non ci sono commenti….
@daniela
dai!!…..daniela…
sono in liguria…bubbio gusto….ha ragione bagnasco……..
bisognava aggiungere allo “slogan” un po di “pesto &genovese”^^==^^
pardon
dubbio
http://www.lexcivilis.blogspot.com/ guardate il video
Continua meravigliosamente la distribuzione del file dell’adesivo “ateobus” in tutta italia per chi non l’avesse ancora…può richiederlo a:
stramaledettosedicesimo@yahoo.it
E’ una ferita alla sensibilità religiosa?
Sì…e allora?
Mi pare che storicamente la “sensibilità religiosa” abbia provocato fiumi di sangue, ora si lamenta per un’abrasione?
Ipocrisia.
Ecco, siamo giunti alla frutta del pantagruelico pasto clerical-fascista.
L’unico antidoto, per arginare tirannosaurica digestione, è, fuori da ogni
faciloneria sloganista, la capillare informazione di un diritto acquisito:
SBATTEZZIAMOCI TUTTI (o quasi!)
@ Daniela
“La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”.
Gaetano Salvemini
ma non e’ chiaro? nel linguaggio catto-mafioso questa e’ una fatwa.
Il messaggio del boss porporato e’ gia’ arrivato ai complici ed ai fiancheggiatori a cui doveva arrivare…
Per Roberto Grendene o qualche altro rappresentate UAAR:
perchè sui bus (e/o altrove) non diffondete questo slogan?
“Leggi il Vangelo: scoprirai che la chiesa cattolica non c’entra nulla con Cristo”
In attesa di una cortese risposta, mi è gradito porgere cordiali saluti.
la stessa campagna ateo razionalistica non si potrebbe fare in un altro modo? per esempio lanciando dei volontini da un aeroplano in una zona e in un momento di massimo affollamento, oppure, far sorvolare una zona con uno striscione “una cattiva notizia non è certo che dio esista, quella buona: la chiesa cattolica non ha niente a che vedere con dio, non ne hai bisogno”….comprando degli spazi pubblicitari su riviste, quotidiani, non è possibile che tutte le concessionarie di pubblicità siano serve del Vaticano, dov’è finito il libero mercato?
comunque tutti hanno diritto a fare propaganda e proselitismo per la propria religione o non-religione, la Chiesa non può pretendere il monopolio degli spazi mediatici dedicati alla religione, qui si sta violando l’art. 19 della costituzione
“TUTTI HANNO DIRITTO DI PROFESSARE LIBERAMENTE LA PROPRIA FEDE RELIGIOSA, IN QUALSIASI FORMA, INDIVIDUALE O ASSOCIATA, DI FARNE PROPAGANDA E DI ESERCITARNE IN PRIVATO O IN PUBBLICO IL CULTO….”
dunque se un gruppo di persone crede che dio non esiste, ha il diritto di fare propaganda e proselitismo alla propria fede…lo stesso vale anche per le preghiere pubbliche dei musulmani durante le manifestazioni e per la costruzione delle moschee…
@Stefano Grassino
Salvemini è stato un campione del senso dello stato e della moralità laica. I padri della patria andrebbero ascoltati. Negli insegnamenti di chi ha partorito la nostra costituzione sono contenuti i risultati di secoli di evoluzione culturale europea. QUESTE sono le nostre radici, altro che i vangeli.
Ieri sera ho visto Luttazzi al Politeama di Cascina (PI). Una frase in particolare mi è rimasta in mente: “se la risposta è Cristo, allora la domanda è sbagliata”.
@ Mun Rafun
grazie per il contributo
ne stiamo ricevendo centinaia
non possiamo rispondere puntualmente a tutti.
la risposta sara’ nelle azioni che intraprenderemo.
L’uscita di Bagnasco conferma la mentalità ipocrita e autoritaria del clero cattolico. Purtroppo è triste vedere il potere immenso di cui godono simili individui in Italia – un paese laico e democratico, almeno formalmente.
“una ferita alla sensibilità religiosa di tanta gente e non soltanto dei cattolici”
si feriscono perche’ vengono messi a conoscenza che altre persone la pensano diversamente?
e in nome di questa “ferita” si mette a tacere chi con soldi propri paga un messaggio che non contiene alcuna offesa in uno spazio pubblico?
Ricordate chi si lamentava del problema che li si voleva escludere dallo spazio pubblico???
Lo stesso signore che vuole tappare la bocca a chi non la pensa come lui.
Bene ha fatto Stefano Grassino a rtiportare la frase di Salvemini, che merita di essere ripetuta:
“La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”.
A chi ritiene che la provocatoria scritta sugli autobus possa risultare deleteria in quanto fa scattare la reazione cattolica va ricordato che chi non combatte ha già perso in partenza.
10, 100, 1000 autobus con aforismi uaar!
Per quanto mi riguarda l’iniziativa del “bus ateo” era un autogol prevedibile per due motivi:
1) usare come mezzo di propaganda un cartellone pubblicitario, dà poi l’idea all’avversario di fare altrettanto e ci si ritrova quindi in una querelle pusillanime che sembra solo battibecco tra due bambini che litigano a chi ce l’ha più lungo
2) era prevedibile che una fase così perentoria che “dio non esiste” (e sappiamo tutti com’è pernicioso affermare con sicumera un qualcosa che sappiano bene non essere logicamente indimostrabile) avrebbe suscitato un vespaio tale da bloccare tutto e fare poi gongolare i credenti come nient’altro al mondo.
Si potevano fare tante altre cose molto più efficaci e non così facilmente attaccabili, come una campagna pubblicitaria per lo sbattezzo in nome della coerenza di ciò in cui si crede o meglio non si crede, in questo caso si sarebbero irritati molto di più le curie e i credenti nel vedere spronate quel sottobosco di gente che solitamente rimane inerme, a muoversi per chiedere lo sbattezzo. E’ vero che ridicolizzano anche lo sbattezzo, ma si vede che gli rode molto di più come movimento, perché coglie molto di più nel bersaglio e nel segno delle persone
ricordo che qualche mese fa è stata bloccata in Inghilterra una campagna promossa dalla chiesa che insultava gli omosessuali citando versi della Bibbia e giustamente è stata bloccata perché provocatoria, denigrativa e lesiva della dignità di una parte della società; quindi non mi stupisce che lo stesso sia stato fatto con questi messaggi di questa campagna.
Insomma non possiamo plaudere quanto vengono giustamente stoppate delle iniziative offensive da parte della chiesa e poi lamentarci se la stessa cosa viene fatto con le nostre, anzi sapendo bene questa cosa dovremmo essere i primi a evitare di infilarci in cul-de-sac del genere
da i vari commenti dei “liberi pensatori” cristicoli sembra che un grave pericolo sia stato scampato con la decisione di vietate i bus atei…..non bisogna assolutamente mollare la presa.questa sara’ una dura battaglia perche’ e’ molto grave e pesante l’infestazione virulenta rappresentata dal cristianesimo che non ha paragoni in nessun paese al mondo…..spero che l’uaar possa ribaltare cmq la decisione presa a genova con i suoi legali.chi dura la vince!
questi, con la scusa della ferita alla sensibilità religiosa, ti impediscono di parlare, complimenti!
come al solito, Cagnasco, nasconde in un belato il suo ringhio.
@ Michele B.
@ Roberto Grendene
Dalla “Vita di Galileo” di Bertold Brecht.
Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all’ infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all’infinita ignoranza.
Questo è uno dei compiti della nostra associazione. Siamo solo all’inizio di una lunga guerra contro l’oscurantismo; vedo molte sconfitte e poche vittorie per il momento. Esiste però un’orizzonte oltre il quale abbiamo il dovere morale e culturale di dover guardare, e là vedo la fievole luce dell’alba.
PERCHE’ NON SCRIVIAMO:
DIO ESISTE?
NOI PENSIAMO DI NO E ABBIAMO TUTTO IL DIRITTO DI DIRLO
SE ANCHE TU LA PENSI COME NOI
VISITA IL NOSTRO SITO
http://WWW.UAAR.IT(UNIONE ATEI E AGNOSTICI RAZIONLISTI)
“una ferita alla sensibilità religiosa di tanta gente e non soltanto dei cattolici”
Frottole. E’ la Chiesa che è una ferita alla laicità dello Stato e al libero pensiero.
Proposta, scriviamo .:
QUALCUNO E’ IN GRADO DI DIMOSTRARE CHE DIO ESISTE?
RESTIAMO IN ATTESA
DIO NON C’E’ E SE CI FOSSE DAREBBE L’ 8X1000 ALLA RICERCA E NON AL VATICANO.
Vedo che anche la uaar ha la brutta abitudine di censurare chi dice delle verità, vist che il mio commento è stato tolto, noi non siamo come loro!
I deliri di Bagnasco sono una ferita per la civiltà.
Sembra di capire dai vostri commenti che lo slogan ateo sui bus doveva essere una provocazione al Vaticano e ai Vescovi perche'(in un paese democratico) hanno osato pronunciarsi sui temi etici. MA CERTI VALORI PRIMA DI ESSERE CRISTIANI SONO UMANI E UNIVERSALI infatti molti non credenti sono d’accordo con la Chiesa .
SE IN PARLAMENTO NON ESISTE UNA MAGGIORANZA IN LINEA CON LE VOSTRE IDEE DOVETE RASSEGNARVI.
Cmq ho sentito che molti non credenti non erano d’accrdo con lo slgan sui bus perche’ ritenuto offensivo verso i credenti di tutte le religioni e anche controproducente.Pensate se tutte le religioni presenti in Italia avessero fatto la stessa cosa.La Uaar con appena 3000 soci non potrebbe certamente competere. A Londra e Barcellona é succeso questo.
@eric
una campagna per lo sbattezzo e’ stata fatta, abbiamo indetto una giornata, siamo stati sulle piazze e fatto comunicati stampa.
Non ci ha ripreso nessuno (se non alcuni giornali locali o edizioni locali di testate nazionali)
Una campagna pubblicitaria sull’8×1000, pagando di tasca nostra una inserzione sul corriere della sera, l’abbiamo fatta:
http://www.uaar.it/laicita/otto_per_mille/uaar-pubblicita-otto-per-mille.pdf
Anche in questo caso non siamo stati molto considerati
Stavolta il caso e’ esploso. E la questione ruota tutta intorno al fatto che non si puo’ dire che gli dei non esistono. Qualcuno si sente offeso e allora tu che la pensi diversamente sei messo a tacere.
LA VERA PAURA DEI PRETI E’:
CHE NOI ATEI CI CONTIAMO E CAPIAMO DI ESSERE TANTI !!!!!!!!!!!!!
dobbiamo contarci contarci contarci !!!!!!!! alzare la voce: dire che esistiamo e contarci !!!!!
La democrazia funziona solo quando ci si conta
@rododentro scrive:
“Vedo che anche la uaar ha la brutta abitudine di censurare chi dice delle verità, vist che il mio commento è stato tolto, noi non siamo come loro!”
Succede sovente anche a me, forse è il sistema di “filtraggio” automatico troppo rigido.
Saluti
Ho scritto un articoletto pubblicato su Cronache laiche che parla proprio di rispetto, rispetto NEGATO agli atei.
RISPETTO A SENSO UNICO PER LE VIE DELL’ATEOBUS
http://cronachelaiche.blog.kataweb.it/2009/01/18/rispetto-a-senso-unico-per-le-vie-dell%E2%80%99ateobus/#more-16
@carlo
ti sei mai letto il significato del termine “democrazia”?
se no, fallo.
potresti scoprire che (ohibò) è ben diverso da quello di “teocrazia” (ma anche “dittatura”) con cui lo confondi tu.
facciamo lo sbattezzo bus:
USCIRE DALLA CHIESA é POSSIBILE, FARSI CANCELLARE DAGLI ARCHIVI PARROCCHIALI è UN DIRITTO.
@ Roberto Grendene
Ora che avete l’attenzione mediatica puntata verso di voi perchè non pubblicate la stessa pubblicità che avete messo sul Corriere su quei autobus? I giornali in Italia non li legge nessuno, invece autobus e tg li vedrebbero in parecchi. Potreste anche pubblicizzare il NO-VAT DAY, manifestazione che non conosce nessuno e a cui probabilmente parteciperanno quattro gatti. Non vi possono impedire pubblicità di questo tipo, e continuerete a concentrare l’attenzione sul UAAR. Se adesso lasciate perdere tra qualche settimana (forse meno) nessuno si ricorderà più cos’è il UAAR.
l’esistenza delle religioni sono un’offesa alla razza umana.
La proposta di Zagorba è una delle migliori che ho letto.
zagorba, pubblicità perfetta quando i creduloni diranno “Dio esiste? Noi pensiamo di sì e abbiamo tutto il diritto di dirlo. Ecc. Ecc.” quindi MAI
complimenti a carlo per la sua visione di democrazia, per il suo senso di tutela delle minoranze e per la sua originale interpretazione dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.
La campagna pubblicitaria sui pullman deve continuare con uno slogan più leggero a prova di azzeccagarbugli, tipo: “Pensa Liberamente – UAAR.org” meglio sostituire il suffisso .it che sa troppo di stato pontificio.
Servirebbe anche un logo con lo stesso slogan da usare su banner, adesivi. gadget etc etc.
Io avrei scelto uno slogan diverso
qualcosa come una frase più buonista tipo
“non c’è bisogno di scomodare un dio per fare buone azione o per vivere bene”
La scandalosa vicenda degli autobus atei dimostra soltanto l’ipocrisia di voi atei quando criticate tanto le religioni perchè fanno proselitismo che a vostro dire sarebbe una forma di violenza o di intolleranza o di fanatismo vattelapesca. Se fate pubblicità all’ateismo usando gli autobus a mo di cartelloni pubblicitari fate proselitismo anche voi, quindi con che coraggio condannate il proselitismo delle religioni? A quando gli oratori atei per bambini con tanto di campetto di calcio e sala giochi con calciobalilla, ping pong e flipper?
@ Camomil
Di scandaloso c’è solo l’arroganza del clero.
La cattiva notizia è che l’Italia è sempre più bigotta
La buona notizia è che trattasi solo di becero perbenismo
finalmente qualcuno che ammette che gli oratori* servono a fare proselitismo e non come qualcosa che svolge una funzione sociale
*spesso sostenuti da leggi che prevedono finanziamenti pubblici
Citando Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi, possiamo affermare che Bagnasco & Co. reclamano la loro libertà in nome dei nostri principi per negarla agli altri in nome dei principi loro
@camomil
ci sono già. si chiamano centri aggregazione giovani e sono aconfessionali e statali.
non in tutti i comuni ovviamente sono presenti ma in alcuni si.
Finché perdeva teneva i toni bassi, non sia mai di fare pubblicità a certi argomenti diabolici. Ora invece si scatena con tutto il suo livore… Ah, l’amore cristiano!
l’esistenza di bagnasco è una ferità alla sensibilità di ogni persona ragionevole (non religiosa quindi).
@camomil
camomilla………….
Signori, stiamo facendo il loro gioco. Lo slogan andava benissimo, era come doveva essere, efficace e diretto, non ha senso una pubblicità sottovoce.
Infatti ha ottenuto il massimo clamore: la censura.
Ora si tratta di insistere in altre due, cinque, dieci città, vediamo dove si arriva con i fondi, e se in tutta Italia nessuno lo vuol pubblicare, torno della mia idea:
“LA BUONA NOTIZIA E’ CHE DIO NON ESISTE. LA CATTIVA E’ CHE IN ITALIA NON SI PUO’ DIRE”.
Diffondere in Svizzera, Francia e Austria.
La buona notizia è che abbiamo sollevato un bel polverone.
Quella cattiva è che praticamente nessuno, fra editorialisti e lettori di giornali, hanno capito (ma forse… hanno solo fatto finta di non capire) il significato dell’iniziativa.
Altrimenti si sarebbero risparmiati un bel po’ di castronerie.
Addirittura un lettore si domandava se fossimo una setta satanica, un altro quale sarebbe stato il prodotto commercializzato…
Ovviamente un saltino sul sito dell’UAAR era troppo disturbo.
Ma forse, appunto, il significato è stato capito ma dall’alto è stato dato ordine di confondere le acque e ridicolizzare il più possibile. E’ un vecchio trucco ma funziona sempre.
vabbè dai , non lamentiamoci:
noi abbiamo lanciato il sasso nello stagno.
E che razza di onda!!!