Come scrive Carlo Gulotta per l’edizione bolognese di “Repubblica”, la Questura della città non ha concesso l’autorizzazione per la preghiera islamica di massa, prevista per il 24 gennaio. Per questa giornata è prevista infatti una manifestazione pro-Palestina, che doveva iniziare nel primo pomeriggio per culminare alle 17:00 in Pazza XX Settembre con la preghiera islamica del tramonto. La Questura ha invece concesso l’autorizzazione per il corteo solo nel tardo pomeriggio, proprio per impedire la preghiera di massa in piazza. Con un comunicato ai giornali, la Questura ha anche invitato gli organizzatori della manifestazione a “tenere forme diverse da quelle preannunciate” cioè “individuando un percorso che non investa il centro cittadino al fine di evitare la concomitanza con altre iniziative programmate e lo svolgimento della stessa dinanzi ad alcuni dei luoghi maggiormente simbolici per la comunità cattolica bolognese”.
La Questura invita a tenere “distinti e scissi gli elementi religiosi dalle motivazioni poste alla base dell’iniziativa”, cercando un accordo con gli organizzatori e gli esponenti della comunità islamica bolognese, divisi tra coloro che rivendicano la libertà di pregare all’aperto (come Riccardo Parracini, vicedirettore del centro culturale locale) e quelli che accettano le disposizioni della Questura e la distinzione tra manifestazione e preghiera (come l’imam Said Mahdy, della moschea di via Pallavicini). La sinistra cittadina critica il questore, mentre plaude il centrodestra.
Bologna, no della questura per preghiera islamica in piazza durante manifestazione
25 commenti
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Ragazzi guardate http://www.lexcivilis.blogspot.com, non ci sono commenti
http://www.lexcivilis.blogspot.com/ guardate il video
Ma la Costituzione se la sono mai letta? Non sto nemmeno a elencare quali e quanti articoli della costituzione sulla libertà di culto e la parità di diritti sono stati violati, mi sembra superfluo.
Si dovrebbero chiedere provvedimenti disciplinari per la decisione della questura!
Non mi ricordo di aver visto al Family Day degli sbirri che tentano di dividere politica e religione usando il manganello…
Anche a me pare legalmente discutibile la proibizione della questura (nonchè viziata da pavidi pronostici di critiche leghiste e clericali), ma è vero che mescolare finalità confessionali con la causa nazionale ed umanitaria della Palestina è un percorso funesto.
Se fossi nei panni di ENTRAMBI farei marcia indietro.
Perchè le stesse cose non le dicono per altre manifestazioni visto che in quelle si mischia sistematicamente la religione cattolica con le altre motivazioni all base della manifestazione??
@ MicheleB.
Ti quoto. Che manía è questa sempre di unire il politico con il religioso, come se l’uno confirmasse e rafforzasse la bontà dell’altro! Tipico comunque delle religioni monoteiste con trascendenza verticale del potere.
Non sembra molto , ma molto strano che, in un sito dedicato all’ateismo, ci si spenda tanto a difesa del diritto di preghiera in pubblica piazza da parte di fanatici religiosi??
Non è, che per caso, quel diritto , sottintende solo la ragion di una parte, gli islamici, che si servono di questa preghiera per rimarcare proditoriamente e provocatoriamente, il loro sentirsi superiori all’occidente. Nessuno si sogna di vietare l’esercizio dei loro culti se questo non è usato in chiave politica ed in maniera pericolosamente esacerbante.
Prima di tutto non è affatto vero che la maggioranza degli italiani è schierata a favore degli islamici di palestina, come qualcuno ha asserito tempo addietro su questo blog; in secondo luogo queste manifestazioni provocatorie e di contenuto violentemente aggressivo verso i valori di libertà e democrazia del nostro e di paesi liberi e democratici come Israele, se non tenute debitamente sotto controllo, non tarderanno a suscitare reazioni di stampo contrario ugualmente violente, con quali risultati è facile immaginare…….o è questo che si vuole ottenere??
@San giovese: la libertà di culto citata nella costituzione non c’entra nulla, se centinaia o migliaia di persone vogliono riunirsi per pregare (o per qualsiasi altra attività) su un luogo pubblico, devono avere il permesso delle autorità ed è la stessa costituzione a stabilirlo, si può criticare il fatto che la questura abbia concesso l’autorizzazione per il corteo e non per la preghiera, ma la libertà di culto qui non c’entra nulla…
@Vash
Forse perchè ancora non si bruciano le bandiere dell’UAAR, inneggiando al “santo fuoco puricatore” per gli atei ed i miscredenti brandendo scudi crociati e spade………
Leo: “[…] non tarderanno a suscitare reazioni di stampo contrario ugualmente violente, con quali risultati è facile immaginare…….o è questo che si vuole ottenere??”
Chissà perché, mi viene in mente Cossiga…
@Leo55
No Leo, non è strano per niente. Da razionalista ti dico che, pur essendo anitclericale, non accetterei mai che qualcuno non possa esprimere le proprie idee anche se in forma di preghiera. E proprio perchè le grandi religioni cercano da sempre di sottrarci il diritto di esprimere liberamente le nostre idee, dovresti comprendere quanto sia importante garantire che ognuno possa tirar fuori quello che gli passa per la testa.
Tutto le altre affermazioni sui palestinesi e l’esaltazione aprioristica di Israele “baluardo della democrazia” in medioriente, poi, lasciamelo dire, lasciano il tempo che trovano.
@hyxcube
Su Israele possiamo anche discutere molto a lungo….sono situazioni createsi per una molteplicità di eventi storici, economici, dove di volta in volta si sono avvicendate ragioni delle varie parti, tutte degne di attenzione e comprensione.
Sulla libertà di espressione esplicabile anche sotto forma di preghiera ho il mio punto di vista, che, guardacaso, si differenzia fortemente dal tuo .
Anch’io da libertario non mi sognerei mai di vietare a chicchessia di esprimere il suo personale parere o modo di sentire. Ma, come il diritto ci insegna, la mia libertà termina dove comincia quella dell’altro.
Non è ammissibile che “ognuno possa tirar fuori tutto quello che gli passa per la testa”, se quello che gli passa per la testa è il proclamare la “Jiad”, la “guerra santa”, la soppressione violenta di chi non si identifica nel dettato delle scritture.
Anche perchè, il più delle volte, non ci si limita a semplici affermazioni esaltate, ma si passa ai fatti, come numerosi episodi di cronaca ci dimostrano.
Quindi reputo assolutamente pretestuosi gli appunti che mi vengono rivolti circa la “mia” intolleranza: io non mi sognerei mai d’impedire a chicchessia di proclamare la superiorità di Allah…….salvo che poi non dovessi essere costretto a difendere la mia libertà di ateo e razionalista da aggressioni e discriminazioni che , inevitabilmente, si accompagnerebbero ad una visione assolutistica e medioevale del mondo.
Immaginate se applicassero lo stesso rigore per tutte le manifestazioni politiche cattoliche italiane… In fondo, anche in piazza san Pietro insieme alla preghiera si è parlato della situazione in Gaza. Ah!
Non sia mai, meglio prendersela con 4 sfigati musulmani distogliendo l’attenzione del popolino da chi in Italia il potere ce l’ha veramente…
L’invito a tenere “distinti e scissi gli elementi religiosi dalle motivazioni poste alla base dell’iniziativa” lo condivido… in quanto invito.
@Nifft
Certamente……quattro poveri “sfigati” mussulmani che in piazza hanno dimostrato di che cosa sanno essere capaci in quanto a violenza, arroganza e mancanza delle più elementari doti di rispetto verso un paese che li ospita.
La polizia, molto solerte a manganellare operai, donne e studenti che , di solito manifestano im maniera più che pacifica, questa volta, si è guardata bene dall’intervenire con la stessa solerzia…….potenza del rispetto verso le religioni.
Comunque , ti posso assicurare, che l’insoddisfazione e la rabbia dei cittadini italiani (la “vera” stragrande maggioranza) sta rapidamente montando……….teniamone conto prima che sia troppo tardi.
Nifft: “[…] 4 sfigati musulmani […]”
Ehm… conta meglio, ‘ché sei fuori strada.
@Leo55
Leo, capisco la tua osservazione sulla intrinseca violenza presente nella matrice culturale islamica. Anch’io sostengo la libertà delimitata dalla sfera di libero arbitrio del prossimo. Tuttavia trovo difficile capire come una preghiera di massa con un corteo possano costituire una invasione della libertà altrui.
Penso che nel corteo vogliano protestare perchè (giustamente) uno stato sta massacrando centinaia di persone davanti all’immobilismo più vile dei sedicenti paesi civilizzati dell’occidente.
Non puoi vietare un corteo in via del tutto preconcetta, anche se si tratta di invasati musulmani (che però non ledono nessuno con la loro protesta). I processi si fanno ai fatti, non alle intenzioni.
Io mi ritengo agnostico e in genere considero la religione un insulto alla dignità umana. Non vorrei sbagliarmi, ma ho l’impressione che l’UAAR si cachi sotto quando si tratti di Islam…
Per quel che mi riguarda chiunque puo’ pregare dove piu’ gli aggrada.
Però trovo, per una volta, non sciocco l’invito della questura a ““distinti e scissi gli elementi religiosi dalle motivazioni poste alla base dell’iniziativa”.
Di partiti su base confessionale in Italia ne abbiamo avuti anche troppi.
Un partito islamico sarebbe insopportabile.
laicità significa separazione della sfera religiosa da quella politica, che niente ha a che fare con la libertà di espressione di tutti i culti, che dev’essere garnatita in modo paritario, a tutte le confessioni e a tutte le visioni del mondo; una preghiera durante una manifestazione politica non è certo segno di laicità; il problema è che se non si applica questo principio facendo argine all’esondazione della religione nostrana autoctona, è difficile applicarla alle altre, pena discriminazione e privilegi alla prima.
Da quel che so, la questura ha semplicemente fatto posticipare di qualche ora la manifestazione. Lo può fare, per motivi di ordine pubblico. La preghiera in piazza Maggiore, visti gli ultimi sviluppi, avrebbe creato questi problemi.
Certo è che se loro vogliono andare a pregare sul Crescentone ogni giorno (senza comunque manifestazioni “ufficiali”) allora nessuno gli può dire nulla, nemmeno la questura.
Quindi, vista la circostanza, è stato chiesto di posticipare la cosa a dopo le 17. Ripeto: CHIESTO, non OBBLIGATO (nessuno può vietarti di manifestare, certo è che se manifesti e sai che qualcuno potrebbe ferirsi o farsi male, allora cerchi di fare in modo che ciò non accada). LA cosa più saggia secondo me è quella di manifestare dopo la preghiera: forse loro non capiscono che pregare in piazza, visti i media che abbiamo, va proprio contro il loro interesse…..
Da quel che so, la questura ha semplicemente fatto posticipare di qualche ora la manifestazione. Lo può fare, per motivi di ordine pubblico. La preghiera in piazza Maggiore, visti gli ultimi sviluppi, avrebbe creato questi problemi.
Certo è che se loro vogliono andare a pregare sul Crescentone ogni giorno (senza comunque manifestazioni “ufficiali”) allora nessuno gli può dire nulla, nemmeno la questura.
Quindi, vista la circostanza, è stato chiesto di posticipare la cosa a dopo le 17. Ripeto: CHIESTO, non OBBLIGATO (nessuno può vietarti di manifestare, certo è che se manifesti e sai che qualcuno potrebbe ferirsi o farsi male, allora cerchi di fare in modo che ciò non accada). LA cosa più saggia secondo me è quella di manifestare dopo la preghiera: forse loro non capiscono che pregare in piazza, visti i media che abbiamo, va proprio contro il loro interesse…..
Comunque sia, la richiesta è stata fatta per la manifestazione, non per la preghiera.
quoto Antonietta dessolis e hyxcube. Ho l’impressione che in questo sito ci siano alcuni finti atei che cercano di far passare l’idea che l’Islam sia il problema principale in Italia di oggi, e non il Vaticano.
Tra l’altro, se io fossi un immigrato ci rimarrei male ad essere considerato un “ospite” dopo aver vissuto quindici anni in un paese chiedendo solo di poter continuare a praticare la mia religione. Penserei che la persona che mi dà dell'”ospite” è un razzista ignorante, con un senso un po’ nazista dell’appartenenza “razziale”.
E se poi mi contestasse la strumentalizzazione politica della mia religione, gli risponderei con le parole di Gesù: “Guarda un po’ la ratzi-trave nel tuo occhio, fratello…” Pace e bene!
Lorenzo: “E se poi mi contestasse la strumentalizzazione politica della mia religione, gli risponderei con le parole di Gesù: “Guarda un po’ la ratzi-trave nel tuo occhio, fratello…”
Questa è curiosa. Che senso avrebbe quella frase rivolta ad un ateo?