La Corte di Cassazione, con la recente sentenza 814/2009, ha respinto il ricorso di una donna che non voleva fosse riconosciuto la nullità del suo matrimonio concordatario, già sancito dalla Sacra Rota. L’ex marito della donna era affetto da una patologia sessualmente trasmissibile e la coppia aveva quindi deciso di avere solo rapporti sessuali protetti. Nel momento in cui la coppia si è separata, è ricorsa alla Sacra Rota, che ha annullato il matrimonio proprio perché non aveva finalità procreative.
Successivamente, la Corte d’Appello di Roma ha convalidato la decisione e la donna ha presentato quindi ricorso in Cassazione sostenendo che doveva salvaguardare il proprio diritto alla salute, riconosciuto dall’art. 32 della Costituzione.
Secondo la Cassazione, l’efficacia della sentenza ecclesiastica in questione “non trova ostacolo, sotto il profilo dell’ordine pubblico, nella circostanza che la legge statale non include la procreazione fra i doveri scaturenti dal vincolo matrimoniale”, dato che “non incide sui principi essenziali” dell’ordinamento giuridico italiano, “né sulle regole fondamentali che in esso definiscono l’istituto del matrimonio”.
Il fatto che nell’ordinamento italiano non sia menzionata la “procreazione tra i doveri nascenti dal matrimonio” non significa, scrivono i giudici, che “se un diverso ordinamento valorizzi tale circostanza, si verifichi un radicale contrasto con qualche principio fondamentale dell’ordinamento statuale”, considerando che quest’ultimo in ultima analisi “configura il matrimonio come fondamento della famiglia, finalizzato cioè alla formazione di quella società naturale comprendente anche i figli, quale normale, anche se non essenziale sviluppo dell’unione coniugale”. Tale impostazione è accettata in quanto lo stato ha concesso un margine di manovra più ampio in materia matrimoniale all’ordinamento canonico, “rispetto agli altri ordinamenti stranieri”.
Cassazione accetta sentenza della Sacra Rota: nozze nulle se non procreative
45 commenti
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Continuate pure a sposarvi in chiesa, pero` poi non fateci perdere tempo con le vostre lagne!
Così imparano a sposarsi in chiesa!
Da un certo punto di vista trovo ridicola questa interpretazione della cassazione, dall’altra poco me ne frega, non mi riguarda e credo mai mi riguarderà. E’ il tipico esempio del “te la vai a cercare”.
Vuoi il matrimonietto alla vaticaliana? Eccoti servita/o.
ma perchè la cassazione è dovuta intervenire su una bega religiosa? non potevano i giudici di cassazione semplicemente respingere il ricorso senza dare ragione o torto a una delle due parti, perche il fatto non li riguarda? perchè il fatto è roba(ccia) al di là del tevere? perchè han dovuto riunirsi e farci spendere soldi a noi?
Hai voluto la bicicletta? Pedala.
Si tratta di una semplice applicazione in Italia di una sentenza straniera ed in questo caso i criteri per l’applicabilità c’erano. Almeno non ci sarà obbligo di alimenti…
Sono favorevole al divorzio, ovviamente. Ma, pur essendo un antiproibizionista, sono contrario al divorzio da matrimonio religioso. Avete solo da pensarci bene prima, cari Kattolici. Una cosa è certa: le ingerenze vaticaliane non sono ancora arrivate al punto di puntare la pistola a una coppia per farla sposare nei loro luoghi di culto. Almeno, con me non ci sono riusciti. Ho dovuto solo ricordare a mia suocera che noi ci sposavamo in due, nè in quattro, nè in sei.
Per la terza volta nel giro di ventiquattr’ore una notizia ricorda agli Italiani quanto sia limitata la loro libertà.
Prima la clinica friulana disattende l’impegno di aderire alla richiesta del signor Englaro di farvi concludere l’odissea della figlia, secondo la sentenza della Cassazione. Poi l’agenzia pubblicitaria rifiuta la pubblicità dell’UAAR sugli autobus di Genova per tema di offendere il senso religioso. Infine la Corte di Cassazione respinge il ricorso di una donna contro l’annullamento rotale del suo matrimonio adeguandosi sostanzialmente alle ragioni del tribunale ecclesiastico.
Tre violenti strattoni di guinzaglio al corpo laico dello Stato. Ma pochissimi si lamentano per i guidaleschi, tanto ne sono avvezzi.
Una ragione in più per abolire il concordato; anche se, secondo me, chi si sposa in chiesa deve accettare certe regole ed autorità. Si vogliono i riti sfarzosi in ambienti ameni, il rispetto della tradizione, la perfetta integrazione sociale, però non se ne accettano gli oneri anche gravosi che coerenza imporrebbe. Bellini, deh! La botte piena e la mogle ubriaca.
Mi sembra giusto!!!!
E’ una sentenza che colma un vuoto in uno stato (in)civile e (non)laico come il nostro.
l’uomo non divida ciò che dio ha unito..^^^===^^^
ps:basta un preservativo…^^==^^
Ragazzi guardate http://www.lexcivilis.blogspot.com, non ci sono commenti
Se ti sposi in chiesa vuol dire che sei cattolico, allora segui le regole del tuo pastore
http://www.lexcivilis.blogspot.com/ guardate il video
Al di là che sposarsi in chiesa ormai non ha più senso, ciò che colpisce e deve scandalizzarci e farci riflettere sono le logiche aberranti e perverse (quasi pruriginose, oserei dire) della Chiesa, che afferma che il matrimonio non deve essere fondato tanto sull’ amore tra 2 persone, quanto sull’ atto procreativo e, di conseguenza, la dignità della donna risiede soltanto nell’ atto animalesco e naturale del farsi ingravidare, una sorta di macchina biologica da sfruttare per mettere al mondo una quantità sempre maggiore di nuovi individui, magari solo da sfruttare fregandosene poi delle loro condizioni di vita.
E’ c’è chi dice che il cattolicesimo è uno dei pilastri fondamentali della ns. società.
Beh, se i risultati dopo 2000 anni e passa sono questi, forse vale la pena di pensare a buttarlo giù questo pilastro.
Proprio in questi giorni al parlamento europeo si dibatte il problema che riguarda i coniugi di nazionalità diversa: quale normativa dei due paesi di origine seguire?
All’interno di ogni paese poi le religioni ripropongono ed aggravano il problema. Deve uno Stato laico riconoscere le normative matrimoniali previste dalle varie religioni?
In Italia per il cattolicesimo la risposta è sì. Ma è sbagliata, come anche la vicenda in questione dimostra. E per le altre religioni? In particolare per i coniugi italiani musulmani, con tutti i problemi di divorzio unilaterale, poligamia, figli di più mogli, assegni familiari, graduatorie assegnazione casa, asili nido, ecc ?
L’unica soluzione è la seguente (la scoperta dell’acqua calda).
Se due coniugi, anche dello stesso sesso, vogliono contrarre matrimonio lo devono fare secondo la normativa prevista dal codice civile di quello Stato. Poi possono ripetere la cerimonia nel rito religioso che desiderano, ma lo Stato deve ritenere nulla ed ignorare a tutti gli effetti qualsiasi normativa matrimoniale religiosa.
Il matrimonio è tale solo se finalizzato alla procreazione? E’ una delle cose piu’ selvagge e primitive che abbia mai letto… bàh, cose da cattolici con tutti i loro feticci e rituali.
certi arrampicamenti con giravolta finale mi ricordano il “suicidio controsionistico morboso” attribuito dai giudici popolari di un processo per mafia in un film di Paolo Villaggio, quando la vittima era incaprettata in un modo particolare…
una volta di più si dimostra quanto sia squallida e materialistica la concezione cattolica del matrimonio…altro che spiritualità…
ma forse non ho capito… chi si sposa in” chiesa cattolica “non si sposa in uno stato estero
si sposa in italia…….
pardon 🙁
nel msg precedente volevo dire “suicidio contorsionistico morboso”.
Di solito quando si scambiano delle lettere in una parola viene fuori una parola inesistente ma comprensibile. In questo e’ venuta fuori una parola esistente e pericolosa (ovvio che io non sono ne’ sionista, ne’ antisionista).
Il matrimonio è tale solo se finalizzato alla procreazione?
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Già, salvo poi impedire di avvalersi di aiuti medici a tutte quelle coppie (comprese quelle regolarmente sposate in chiesa) che VORREBBERO procreare e non ci riescono.
Lisa
@Marco C.
sottoscrivo in pieno la tua idea ed aggiungo solo che non solo la donna e’ vista dalla chiesa come una macchina da procreazione, bensi’ anche l’uomo. Infatti la sacra rota considera causa di nullabilita’ del matrimonio anche l’impossibilita’ del maschio a procreare.
C’e’ da meravigliarsi? si tratta di regole importate da pastori del deserto e modificate (forse in peggio) nel medioevo.
I cattolici sono ossessionati dal sesso. E’ decisamente uno dei fondamenti della loro vita.
Chi ha detto che il cristianesemo sia sessuofobo? Lo definirei piuttosto sessuomane!
Con queste notizie, ci vado… a nozze!
Forse con piú bastonate, impareranno!
Sono d’accordo con la decisione.
Il matrimonio italiano non è tale solo se finalizzato alla procreazione, ma quello canonico sì.
Se decidete di sposarvi in Chiesa vi sottomettete alle regole di un ordinamento barbaro e incivile.
Poi non venite a piangere..pensateci prima!! (Poi peraltro avrebbero anche potuto fare matrimonio canonico+ matrimonio civile, invece di quello concordatario, così se la Chiesa dichiarava nullo quello canonico non c’era alcun effetto civle)
alla notizia di qualche giorno fa “il vaticano non recepisce più le leggi italiane” avevo commentato:
tanto l’italia continuerà a recepire quelle vaticane.
ci avevo visto lungo!!!è tutto così prevedibile
Ma sono l’unico a pensare che sia uno scandalo?
Il matrimonio religioso cattolico è riconosciuto nel senso che, per lo Stato, e un matrimonio civile come un altro.
Che poi sia anche religioso, allo Stato non deve interessare. Ergo, non gli deve interessare nemmeno che poi sia annullato – perchè a essere annullato (se le motivazioni non sono valide in Italia) è il matrimonio religioso – ovvero nulla, per lo Stato.
Questa sentenza mi sembra una eclatante e terrificante riproposizione della vicenda dei coniugi di Prato…
La vicenda va inquadrata nel regime concordatario dello Stato italiano, il cui superamento ci porterebbe a quanto afferma RollingStone.
Occorre poi considerare che il matrimonio, antropologicamente parlando, non è il fondamento naturale della società in astratto.
Ci sono civilità in cui vige la poliandria, la poligamia, ed entrambe unite – con complicatissime relazioni sociali e parentali.
Quello che l’ordinamento civile deve garantire non è che un uomo viva con 4 mogli o che una donna abbia 7 uomini, ma che i diritti del singolo cittadino siano garantiti, compresa anche la libertà di NON aderire a un matrimonio combinato, a una religione, a un credo politico, ecc. ecc.
All'”attivismo” di origine irridentista, poi fascista e comunista, occorre rispondere con il “non possumus” di tradizione democratica.
Tornando a bomba, l’ordinamento matrimoniale vigente non è in grado di integrare forme diverse di convivenza da quella appunto, legata tradizionalmente alla religione cattolica (e non solo ad essa): eterno e indissolubile salvo torture legali (da “torcere”, da cui anche tortuoso).
Di eterno, qui c’è soltanto l’ostinazione non democratica di IMPORRE comportamenti ai cittadini, laddove dovrebbe essere il contrario: che le leggi “apprendano” dalla società civile il massimo grado di libertà eservitabile senza danno per alcuno.
Concordo con Massimo Redaelli. Premesso che si dovrebbero avere più informazioni sul caso perchè così non mi è chiaro, ma posta in questi termini è come se la cassazione avesse detto che per lo stato italiano se non si vogliono o possono avere figli vengono ridimensionati i tuoi diritti civili, e alla donna “annulliamo ogni tuo diritto perchè non hai voluto procreare a costo di morire per una malattia sessuale”.
@massimo radaelli
no’ anche per mè è uno scandalo…………..
La sacra rota è un mostro giuridico è la negazione del diritto è dispensatrice d’ingustizie, le sue sentenze sono frutto dell’arbitrio ed il capriccio del giudice, che, per questo, è un sistema incline alla corruttibilità, probabilmente non insensibile alle “donazioni” alla chiesa… La sacra rota è uno zombie proveniente dal più cupo e triste medioevo, è una sconcio che le sue sentenze vengano accettate da uno stato di diritto. La cassazione è stata troppe volte motivo di vergogna per l’Italia, i magistrati di corte di cassazione con funzione di presidenza che hanno emesso questa ed altre sconcertanti sentenze (mi viene in mente ad es. quella circa i “jeans”) vengono pagati come se fossero dei geni del diritto, dei luminari della giurisprudenza, si “beccano” infatti lo stesso stipendio dei parlamentari (!!). La cassazione bisognerebbe abolirla e dare le sue facoltà alla corte d’appello.
Ma a questo punto tutti i divorziati senza figli possono chiedere l’annullamento del matrimonio? e se una coppia fa un figlio prima del matrimonio?
Credo che lo scandalo sia che la Repubblica italiana riconosca i matrimoni cattolici. I cattolici dovrebbero passare dall’anagrafe a sottoscrivere un contratto matrimoniale civile, in modo separato rispetto alla cerimonia religiosa. Matrimonio religioso e matrimonio civile dovrebbero essere rigorosamente distinti: così si eviterebbe che l’annullamento di un matrimonio religioso comporti anche l’annullamento dei suoi effetti civili. Comunque la cassazione, così facendo, rema contro la CCAR, perché questa sentenza sarà un disincentivo per le nozze cattoliche e i matrimoni civili aumenteranno di numero.
DONNE,NON DATELA AI CATTOLICI:SI ESTINGUERANNO DA SOLI!!!
@tutti
alcuni chiarimenti perchè vedo che la maggioranza, come al solito, spara a caso senza conoscere bene le cose:
1. Parlare di “annullamente del matrimonio” per la chiesa non ha senso. Perchè se il matrimonio era valido all’inizio, valido rimane e non c’è tribunale ecclesiastico che tenga. Si parla quindi di “dichiarazione di nullità” nel senso che se si riesce a dimostrare che il matrimonio è stato celebrato invalidamente (perchè mancava anche uno solo dei requisiti essenziali) allora il tribunale ecclesiastico non fa altro che prendere atto della cosa e dichiarare il matrimonio mai avvenuto (non annullato!).
2. La procreazione è solo uno dei fini del matrimonio, non l’unico (basta leggersi il catechismo). L’altro, essenziale, è il bene stesso dei coniugi. Indi per cui, se (prima del matrimonio però non dopo!) uno si sposa in chiesa con l’intenzione di sposarsi sì ma di non voler procreare per principio, ovviamente quel matrimonio – per la chiesa ovviamente – non è valido. E quindi si può dichiarare nullo (certo bisogna dimostrare – con testimoni – che si aveva quell’intenzione).
Una buona notizia per le donne che si sposano oltre una certa età e per gli uomini che le sposano. D’ora in poi non ci sarà più bisogno del divorzio! Evviva! ^_^
@fra pallino
l’uomo non separi ciò che dio ha unito…^^==^^
@ fra pallino
Ora finalmente abbiamo capito tutto!!!
Fatti sentire più spesso ed illuminaci sul cammino della verità!!!
Poichè Noi poveri illuministi ignoranti di cotanta altezza intellettuale del diritto canonico avevamo bisogno di illuminazione.
Noi poveri Umani che siamo soliti usare il buonsenso ed il pensiero critico.
A proposito, mi fai venire in mente che forse sarebbe il caso di usare solo il diritto canonico, visto che é la verità. E mi chiedo come mai sia stato abolito soltanto da pochi anni nel diritto canonico, la pena di morte? Non pensi sia il caso di ripristinarla?
@fra pallino
perchè la chiesa è contro il divorzio??????????????
@popkorn ernesto
Le vostre reazioni piuttosto isteriche mi pare rischino di farvi perdere l’atttributo di razionalità di cui amate fregiarvi…
l’uomo non separi cò che Dio ha unito…. esatto: è proprio quello che ho scritto: se un matrimonio è valido valido rimane. Se invece era nullo in partenza – e lo si dimostra- lo si può dichiarare nullo. Troppo complicato?
Non sto dicendo che il diritto canonico è l’apice dell’altezza intellettuale… sto dicendo solo che sarebbe logico conoscere la materia di cui si parla. Che senso ha lanciare invettive su cose che si ignorano e si travisano totalmente? non mi pare molto logico e razionale.
Tutto qui.
E ora gustatevi una sana camomilla.. non è successo niente. Take it easy..
@fra pallino
non hai risposto alla domanda ..perchè la chiesa è contro il divorzio??????
non religioso ..ma civile??????
bevi la coca cola che ti fa bene^^==^^
@fra pallino
@nella diciplina del matrimonio
L’art34 del concordato”riconosce al sacramento del matrimonio disciplinato dal diritto canonico,gli effetti civili”I cittadini non cattolici ,teoricamente uguali davanti alla legge,non godono di questo privilegio.
Rilevando l’attuale discriminazione a sfavore degli acattolici.affermiamo anche in questo caso la chiara distinzione di competenze fra lo STATO e la chiesa cattolica e la piena autonomia dello STATO nel disciplinare il matrimonio civile.senza condizionamenti.nè nel diritto nè nei fatti. da parete delle comunita credenti….
dal libro la comunità dell’ABATE FRANZONI…………
@fra pallino
ps :lo slogan ..l’uomo non separi ciò che DIO hà unito,,,,
DIO “separi”ciò che DIO hà ” unito”
non l’uomo!!!!!!!!
@le vostre reazioni piuttosto isteriche…….
io parlo per mè ……
non mi sembra se leggi bene quello che Ho scritto sia offensivo o isterico .a parte la battuta in risposta alla tua battuta(gustatevi una sana camomila)
bevi la coca cola che ti fa bene……non è successo niente…Taket al tram (battuta) ^=^senza la publicità bell’uaar………….ciao