Concorezzo (MI): la scuola risponde all’UAAR

In data 18 dicembre abbiamo dato notizia di una benedizione natalizia che sarebbe stata impartita in una scuola di Concorezzo (MI). L’UAAR ha inviato alla scuola una richiesta di accesso agli atti con cui è stato autorizzata la visita del parroco, e nei giorni scorsi ha ricevuto la risposta dall’istituto. Secondo il dirigente scolastico, “non è avvenuto alcun atto di culto (preghiera, benedizione, atti simbolici, letture) ma si è svolto un semplice scambio sul valore del Natale oggi”. Il dirigente afferma inoltre che “gli organi collegiali si sono espressi a maggioranza favorevoli all’esperienza”. Dalla documentazione acclusa risulta che la proposta non era stata inserita all’ordine del giorno, ma presentata tra le “varie ed eventuali”, ed è stata in seguito “approvata in Consiglio d’Istituto con 6 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astenuti” (senza specificare se l’approvazione sia stata determinata o meno dal voto del presidente).

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29 commenti

Kaworu

a casa mia 6 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astensioni non fanno mica un’approvazione.

non che io sia particolarmente forte in matematica ma 6 – 6 fa zero fino a prova contraria.

per cui…

Roberto Grendene

Non solo, fare una deliberera esecutiva su punti non all’odg mica e’ una bella cosa
Nelle varie ed eventuali si mettono comunicazioni o cose su cui discutere ma da deliberare successivamente

RazioCigno

6 pro e 6 contro, alla faccia della maggioranza!

E poi che significa esattamente “un semplice scambio sul valore del Natale oggi”?
Un dibattito con tanto di contradditorio sulla dottrina cattolica? Non credo proprio.

Giorgio Villella

Cosa gli e’ stato risposto?
E’ stato avvisato qualche insegnante o genitore?

kefos93

Il dirigente scolastico dovrebbe essere ” invitato ” a trovarsi un lavoro all’estero; magari in Vaticano!!!!!!

Leo55

Comunque la risposta non sembra fugare le ombre.
Come al solito ci si arrampica sugli specchi utilizzando giri di parole per descrivere le cose, tentando disperatamente di reinserirle in un ordine corretto di competenze e normative.
Si è trattato o no di benedizione? Il sacerdote si è presentato nelle vesti di officiante un rito o no? Questo la risposta non lo dice. Diversamente una funzione religiosa potrebbe anche essere interpretata come un’assemblea in cui fosse ammesso il contraddittorio.

pling

@kefos96
Il dirigente scolastico dovrebbe essere ” invitato ” a trovarsi un lavoro all’estero; magari in Vaticano!!!!!!

Lavora già in Vaticano, cioè in Italia, che ormai è la stessa cosa.

denis_1

Tipico di questa italietta…GIOCARE CON LE PAROLE…volere dimostrare con le parole cio che NON E’ LA REALTA. UNA VISITA PASTORALE IMPOSTA, E’ “UNO SCAMBIO SUL VALORE DEL NATALE OGGI” … Ma roba da matti…..

Andrea77

Purtroppo, un certo tipo di pensiero è convinto che la religione e alcuni suoi riti siano parte dello stato, siano tradizione ed in quanto tale al di sopra di ogni disputa. Un pensiero così non arriverà mai ad abbracciare un senso laico reale.

Giovanni Bosticco

Può essere utile rovesciare la cosa.
Che succede se un preside chiede al parroco
di fare una vista didattica ai fedeli in chiesa?
Può fare il paio con la visita pastorale agli allievi…

Otto Permille

Visto le che chiese sono mezzo vuote è plausibile che i preti vadano a celebrare dove stazionano le persone (supermercati, scuole, uffici pubblici).

faidate

L’esito della votazione suggerisce che debba essere spazio per una voce alternativa: per esempio in occasione del Darwin day.

dv64

@ lorenzocer

Sui genitori non contarci, Concorezzo è una cittadina che più cattobigotta non si potrebbe immaginare. In Brianza perfino quelli di sinistra si genuflettono, figurati…

Barbara

Proprio non vogliono capire che lo stato ora è (o meglio dovrebbe)essere laico.Nella loro arroganza e sete di potere ogn ioccasione è buona per intromettersi:leggi preti presenti e pronti a benedire ad inaugurazioni varie !!

aTEO

@dav64
non solo in brianza quelli di sinistra si genuflettono, accade anche qui nella rossa toscana… 🙁

rosalba sgroia

Scusate, ma io so che se una cosa viene dicussa all’OdG NON può essere deliberata.

Potete controllare la veridicità di ciò che affermo?

Mattia Menchetti

Benedizione a scuola… mi è successo più volte alle elementari, alle medie e alle superiori…
Se passano anche quest’anno ve lo facico sapere…

lindoro

I miei ricordi di quando ero rappresentante d’istituto (ahimè vari anni fa) mi fanno dire che in caso di parità il voto del preside (o del presidente del consiglio d’istituto non ricordo) ha valore doppio.

#Aldo#

Rosalba, per quel che se so (vado a memoria) può essere prodotta una delibera su un punto non all’ordine del giorno solo se sono presenti tutti gli aventi diritto al voto e se una percentuale ben definita di essi (che non ricordo) approva l’effettuazione della votazione “estemporanea”.

giancarlo

@ dv64
Forse ti può consolare sapere che anche qui a Perugia, giunta rossa , o presunta tale, all’inaugurazione di una nuova scuola media abbiamo avuto il piacere di vederci impartita la benedizione dal vescovo, presenti sindaco ed assessore ossequienti, rappresentanti degli allora democratici di sinistra.
Anno 2755 ab urbe condita.

Giovanni Bosticco

@Giancarlo
Togliatti, sul finire degli anni ’40, ha accettato i Patti Lateranensi,
quando aveva un’occasione d’oro per rifiutarli. Bastava rispondere:
“Io non firmo i patti di Mussolini.”
Suo figlio Berlinguer, dopo il referendum del ’74, che mise in dubbio
la fedeltà degli Italiani al papa, non fece altro che parlare di “grandi
masse cattoliche”.

straccio2

WOW, certo che sono proprio fortunato…………….

Nella scuola di mio figlio hanno solo trovato un paio di ragazzi con delle lame, fumo a iosa e hanno rilevato continui atti di vandalismo……..

se ci fosse stata anche la benedizione nataliza non so proprio come avrei reagito…….

Giovanni Bosticco

Se le scuole sono ridotte così, lo dobbiamo al potere
che sugli allievi hanno i genitori, pronti a difendere il
loro tesoro, quando, poverino, è stato rimproverato
perché ha soltanto accoltellato un compagno.
Buttiamo a mare i “valori della famiglia”, predicati da
Benito-XVI, e restituiamo il potere agli insegnanti, che
almeno hanno una qualifica e rappresentano lo Stato.
Tra l’altro di quei “valori” non c’è traccia nei Vangeli.

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