“Il Pontefice sembra ‘proporre’ Gesù Cristo e la fede cristiano-cattolica come uno dei percorsi buoni (per quanto concerne il suo ministero, il percorso privilegiato) per ‘trovare la via verso il Futuro'”. Sono parole di Dario Fo, pubblicate sul Messaggero del 17 gennaio. Il 20 gennaio, invece, intervistato sul quotidiano del PRC Liberazione, ha detto di star lavorando a un’opera su sant’Ambrogio (per il quale ha parlato di “comunismo ante litteram”). L’intervista si è conclusa con questa affermazione: “Anche Tettamanzi mi sembra abbia scelto da che parte stare, e non da oggi. E’ rimasto solo lui a Milano a dire quello che bisogna fare. Imparasse un po’ dal cardinale, certa sinistra!”.
Dario Fo sembra essersi improvvisamente dimenticato che sant’Ambrogio è stato il teorico della ierocrazia cattolica e della conversione forzata dell’impero, nonché l’ispiratore nemmeno tanto occulto delle leggi liberticide di Teodosio e degli altri devoti imperatore del tempo.
All’ultima uscita di Dario Fo Francesco Burroni ha dedicato un sonetto, pubblicato su AprileOnline.
Un nuovo fan per Ratzinger e Tettamanzi: Dario Fo
89 commenti
Commenti chiusi.
🙁
Il sonetto di Burroni dice tutto.
(consiglio di ascoltarlo in mp3, letto dall’autore)
Bella scoperta: cristianesimo e comunismo derivano entrambi dal’ebraismo…
Più che altro il Pontefice ritiene la fede (e, soprattutto, la dottrina) cristiano-cattolica come l’unico percorso possibile, obbligatorio anche per chi la pensa diversamente (si ricordi l’invito agli atei a vivere “veluti si Deus daretur”, dove il Deus è evidentemente quello della tradizione cattolica)…
bè, il paraculismo è nell’indole degli italiani per cui i deliri del povero ex mangiapreti non mi stupiscono più di tanto.
in merito comunque invito tutti voi a leggere bene Nietzche; l’ebraismo è la culla ancestrale di cristianesimo e comunismo (non so se qualcuno lo ha già detto).
Gli sarà arrivato un assegno dallo I.O.R.?
ah bene… ci siamo giocati anche Dario Fo…
Faccio fatica a crederci, ho riletto il tutto (sonetto compreso) tre volte!
Certo un dubbio l’avevo da qualche anno, da quando ho saputo che Dario Fo’ fece parte delle Repubblica di Salò, sinceramente dopo tale scoperta la mia ammirazione, nei suoi confronti, si era parecchio ridimensionata. Ora, dopo tale notizia si è completamente azzerata.
Sto solo in attesa di vedere Dario Fo’ rivalutare Bonifacio VIII.
x ignazio
aspetta con fiducia e lo vedrai riabilitare anche Torquemada e perchè no Andreotti 🙂
Spero che Jacopo non faccia la stessa inversione a U fatta da suo padre.
Che delusione.
Ho la sensazione che Luttazzi sia l’unico rimasto in fatto di satira nei confronti del Vaticano.
bè anche il duo Guazzanti (Sabina e Corrado) non sono dameno di Luttazzi, il fatto è che son stati depennati dalla tv per ordini superiori…
Certo un dubbio l’avevo da qualche anno, da quando ho saputo che Dario Fo’ fece parte delle Repubblica di Salò, sinceramente dopo tale scoperta la mia ammirazione, nei suoi confronti, si era parecchio ridimensionata. Ora, dopo tale notizia si è completamente azzerata.Peccato.
che vergogna Dario Fo, io avevo sentore della sua conversione, in occasione di un intervista da Fabio Fazio, ai tempi della morte del polacco, lo sentii prodursi in un panegirico nei confronti del defunto.
Mi fece restare perplesso, ora la conversione e’ completa.
si vede che cominiava ad intravedre (data l’età) le fiamme dell’inferno, comunque non ci si può proprio fidare di nessuo
Ma il fatto che una persona come Dario Fo, certamente un uomo libero, che non ha bisogno di farsi certa pubblicità e che anzi può perdere consensi di fronte ai suoi estimatori, ecco il fatto che egli faccia certi discorsi sul Papa o su Tettamanzi non spinge a qualche possibile riflessione che non sia semplicemente il liquidarlo come uno che si è giocato il cervello.
Non credo che Fo diventi un Magdi Allam della sinistra, ma non è possibile, non è ragionevole che un uomo riveda il supo percorso? In un clima di libertà di opinione non è “razionale” essere cristiani o religiosi in genere?
Prego dio di non diventare credente.
incassato il premio nobel,chi lo obbliga andare controcorrente.Per fortuna che voleva(se vincitore alle elezioni comunali di milano) portare la fantasia in questa citta’ grigia.Citta’ grigia perche’ meta’ governata dagli ex democristiani di destra(leggi Lega) e meta’ dai neri(leggi fascio).Oggi se vuole girare il Paese per raccontare al popolino le meraviglie degli affreschi nelle chiese,non puo’ che inginocchiarsi:La dignita’ sicuramente l’ha persa.
Alla sua eta’ dovrebbe essere un saggio,visto e considerato il suo bagaglio culturale.Insegnare ai giovani il rispetto e la conoscenza della nostra Costituzione,che sia il morbo di Alzahimer?Magari!!Sarebbe piu’ che giustificato.
Guai in vista per la salute del giullare. E mistero buffo, dov’è andato a finire? Proprio quel porco di Ambrogio deve andare a pescare!
Fo è un’artista. L’arte è un’ispirazione potente! Molte persone sono giunte alla fede attraverso il linguaggio dell’arte e della bellezza.
Arrivati a una certa età, la paura della morte manda in pappa quasi tutti i cervelli. Io non me la sento di giudicare Dario Fo. Penso invece agli avvoltoi che incassano il dividendo di queste conversioni. Stanno già volteggiando.
è l’età, s’è solo rincoglionito
che pena… comunque mai piaciuto Dario Fo.
@ don Mario
Ha già il suo sito dove – secondo lei – “gli uomini possono trovare colui che si lascia trovare”, perché viene a provarci qui?
Lasci perdre l’arte: il rinascimento, quando i committenti erano soprattutto papi e prelati, è finito da un pezzo e dopo il periodo illuminista l’arte si è progressivamente allontanata dalle tematiche religiose (anzi vi sono anche forme di arte blasfema).
Non faccia il troll su questo sito. Grazie
Ho sempre difeso Dario Fo di fronte a chi gli rinfacciava la sua giovinezza – in seguito più che ripudiata – di repubblichino. Poi recentemente l’ho visto in una serie televisiva tenuta insieme al mai pentito repubblichino Albertazzi in cui i due si scamabiavano continuamente riconoscimenti ed elogi. In nome dell’arte, cercavo di giustificare a me stesso questo duettare all’unisono, ma non potevo nascondere il disagio. Adesso (in seguito non mi sono mai interessato della cosa) ho visto dove è andato a parare.
Aspetto di vedere come reagirà di fronte alle tante critiche che gli provengono dai suoi ex-fan (tra i quali c’ero anch’io)… ammesso che li ritenga degni di una spiegazione.
SPERIAMO DI NON FINIRE PER L’ENNESIMA VOLTA IN QUARANTENA (SEMPRE)…
Fo non si è rincitrullito per la vecchiaia, non ha morbi disfacenti la corteccia cerebrale. Fo ha capito da che parte soffia il vento: è il vento clericale.
Perchè perdere gli agi, i soldi, le belle case, le comparsate in TV a dire quattro bestialità vuote sui monumenti?
Basta piegarsi un pochino, dare a dio (=clero) quel che è di dio (=clero).
Gli “artisti”, tanto cari al nostro sacerdos in visita, hanno sempre allungato la mano per prendere la pagnotta dal padrone.
E il padrone in Italia è il papa.
P.S.: avevo sempre pensato che il Nobel non lo meritasse. C’era sempre la moglie Franca a scrivere con lui e a passargli le idee.
Mai… mai la mia ammirazione per Dario Fo potrà essere ridimensionata. Non mi sembra poi che abbia appoggiato in toto l’operato di Ratzi, ha solo fatto una considerazione personale su di un singolo aspetto riguardo al papa, che non condivido. In ogni caso io dico: W il grandissimo Dario Fo, un artista vero!
(Acc. ci sono caduto ancora! Avrei dovuto scrivere giusti….are. Ma il ritardo nell’approvazione in questo caso non pregiudica certo il commento. Si tratta solo di una voce in più da aggiungere al coro quasi unanime dei rimpianti.)
Ambrogio, quello che aboli le Olimpiadi!
@ don Mario
Con serenità e tranquillità. Ognuno può scegliere di credere in quello che vuole e di cambiare idea. Figurati, io mi nutro di dubbi.
Però non crede con me che l’accostamento ad un personaggio come Gesù sia un pò troppo forte, visto che la sua opera era improntata sulla tolleranza, il perdono e la pietas umana che, per me, la chiesa ha perso da subito, cioè da quando è diventata potere reale. Non si dimentica che le guerre ancora oggi si combattono nel nome di dio, ovunque.
Nel merito faccio presente che il percorso del sig. Fo non può essere così ondivago e passare da mangiapreti tout-court fino ad affermare che l’attuale papa si può paragonare ad un nuovo Gesù Cristo. E’ un atteggiamento intollerante di un artista intollerante a cui il premio Nobel ha dato alla testa. Povera Italia.
@ Ernesto
Io non posso sapere che cosa passi per la mente di Dario Fo, e non ne voglio fare un testimone o una bandiera. Sono d’accordo con te: chissà se tra qualche giorno non dirà il contrario. Ma mi sorprende vedere quanta perplessità ci sia da parte di alcuni utenti sull’eventualità che un uomo come Dario Fo possa aver fatto semplicemente alcune dichiarazioni positive sul papa, su Gesù ecc. ecc.
Credere nell’esistenza di Dio non è sintomo di follia. Uno può non crederci, ma perchè considerare irrazionale un credente o un uomo semplicemente in ricerca? Anche un credente per altro si confronta continuamente con il dubbio e con l’incredulità. Anche dei discepoli nel vangelo si parla spesso come uomini che faticano a credere. Certo, questo è esaltante: atei o credenti…ci si sente comunque molto sfidati (nel bene e nel male) dalla questione religiosa.
IN effetti mi dava una cattiva sensazione… infatti eccolo lì. Devo sempre fidarmi di queste sensazioni, sono sempre vere. Non mi è mai parso questo granché, dargli il Nobel, poi! Certamente ho maggiore ammirazione per sua moglie.
@ don Mario
“Anche un credente per altro si confronta continuamente con il dubbio e l’incredulità”
Ecco, questa frase sempre ricorrente quando un credente non vuol passare per troppo pacificato nella propria fede, mi ha sempre lasciato perplesso, e non ho ancora sentito una risposta convincente a questo semplice – almeno per me – quesito:
‘Ma se si tratta di dubbio e increduità VERI, – non un puro esercizio propedeutico alla, o di rinforzo della, fede, cioè con lo sbocco obbligato – un credente PERCHE’ CONTINUA A CHIAMARSI CREDENTE? IN COSA VERAMENTE CREDE?”
Mah prima di crocefiggere (virtualmente) Dario Fo pensiamo a quello che ha fatto nella sua vita e che qui sono riportate frasette estrapolate.
Insomma prima di dargli addosso vorrei leggere per intero le sue dichiarazioni.
Ebbi modo di fare la stessa riflessione tempo fa anche su un post riguardo il Dalai Lama e la sua dichiarazione secondo la quale l’attività sessuale sarebbe fonte di squilibri e turbamenti per un uomo saggio. Se gli atei, gli agnostici e i razionalisti (noi insomma) scattiamo come cani da guardia non appena un grande personaggio, un intellettuale o un artista apprezzato dal mondo laico, SEMBRA (dico “sembra”, con tutto il beneficio del dubbio) avvicinarsi ad alcune posizioni “ufficiali” cristiane, non faremmo noi la parte dei fondamentalisti? Non è meglio giudicare DOPO aver esaminato, caso per caso, ogni dichiarazione nel proprio contesto?
@ don Mario
Io non generalizzerei. Io parlo per me e lei parli per lei. In ogni comunità, specie questa non inquadrata, ci possono essere tutti i pareri del mondo. E’ da sempre la diversità che ci contraddistingue. Io ho affermato che non provo fastidio verso le credenze di ognuno di noi. Prova ne è che sto civilmente dibattendo con lei. Non era questo il merito del mio intervento. Ho affermato che l’accostamento di Gesù a papa ratzinger mi sembrava molto debole. Ma lei su questo non ha risposto. Poi i miei giudizi su Dario Fo sono deltutto personali e, ci mancherebbe altro, non condivisibili da tutti.
Con l’età sono tornati i bollori giovanili che lo fecero arruolare nella decima o è arrivato l’alzheimer?
C’è da riconoscere a 16 che ha un gran bell’ascendente sulle persone di cultura. Li sta accaparrando tutti…. GP2 era un dilettante a confronto…
sono del parere che ogni uno ha diritto di pensare e di manifestare il suo pensiero come meglio li piace. Vediamo fra una 20 e piu di anni se Fo si ricorderà e si apprezzerà per le sue opere artistiche o per i suoi elogi a favore del tizio o del caio. Nel suo piccolo ogni artista spera di rimanere nella storia, magari qualcuno di noi avra il piacere di vedere cosa li riserverà la storia al sig. Fo.
e dire che tra lui e suo figlio hanno fondato la loro libera università di Alcatraz a S. Cristina, vicino ad un paese che si chiama CASA DEL DIAVOLO a Perugia…
Caro Dario forse ti sono stati promessi un po’ di fondi dell 8X1000?
(Avevo scritto un commento a don Mario, ma, essendo ancora una volta incappato evidentemente in un termine (paci….to) da censura automatica, non è ancora comparso. Poichè ci tenevo, lo riscrivo leggermente cambiato)
@ don mario
“Anche un credente per altro si confronta continuamente con il dubbio e l’incredulità”
Ecco, questa frase sempre ricorrente quando un credente non vuol passare per troppo paci….to nella propria fede, mi ha sempre lasciato perplesso, e non ho ancora sentito una risposta convincente a questo semplice – almeno per me – quesito:
“Ma se si tratta di dubbio e incredulità VERI – non un puro esercizio propedeutico alla, o di rinforzo della, fede, cioè con lo sbocco obbligato per cui il dubbio e l’incredulità sarebbero solo apparenti – un credente PERCHE’ CONTINUA A CHIAMARSI CREDENTE? IN COSA VERAMENTE CREDE?
Seneca a fronte di una rigida dottrina morale, nella vita faceva l’usuraio. Dovremmo quindi giudicarlo per il suo pensiero o per la vita che conduceva? Le persone sagge, e Dario Fo lo è senz’altro, sono abituate a non buttare via il bambino insieme all’acqua sporca. Insomma sono in grado di analizzare alla luce dei propri ideali e del pensiero moderno filosofi, scrittori, intellettuali di tutti i tempi. Dario Fo non è il tipo che mette su un piedistallo né personaggi attuali, né del passato. Io ad esempio non butto via Dante, Manzoni o Chesterton perché erano cattolici o Jorge Luis Borges per le sue simpatie conservatrici. Lo stesso Fo fu repubblichino. Dovremmo giudicarlo per quel che era in gioventù o per quel che è stato per il resto della sua vita? Insomma io inviterei tutti ad una maggiore elasticità mentale. C’è nell’aria una tendenza a criminalizzare tutto e tutti in base ad una parola, ad un verso, ad un gesto, che poco mi piacciono. Non farò come la Mussolini che accusa Gino Paoli di aver sdoganato la pedofilia. Non è razionale e non è da razionalisti. Lasciamo alla Chiesa il compito di sputare sentenze lapidarie e poco ponderate. Noi cerchiamo di essere un po’ più elastici, non mettiamoci nello stesso ordine d’idee.
Messaggio inviato oggi
24 Gennaio 2009 alle 7:56
in attesa di approvazione
(potete leggerlo in anteprima sul mio blog)
@Bruno Gualerzi
Io penso che nel giudicare una persona non sia giusto considerare solo un certo aspetto della sua personalità o dei suoi ideali. D’Annunzio ad esempio era un fascista ma aveva idee molto moderne sulla sessualità. Proprio mentre l’Italia attraversava uno dei suoi periodi più neri, in certi ambienti si sviluppavano idee molto moderne e oserei dire rivoluzionarie per quei tempi. Persino nella Germania di Hitler, la donna, pur non essendo quella di oggi, era tuttavia spronata all’emancipazione dallo stesso regime (nei modi e secondo i criteri di quei tempi ovviamente). La realtà è sempre molto complessa e ricca di sfaccettature.
@ Ernesto
Scusa Ernesto, la mia considerazione sulla possibilità di credere non rispondeva a quello che dicevi tu , ma più in generale ad altri interventi.
Rimanendo nel merito della tua considerazione, il papa è chiamato ad annunciare il Vangeleo di Gesù, a guidare la chiesa perchè ne sia testimone, rappresenta anche il punto di vista sintetico delle varie chiese di cui i vescovi sono pastori e deve fare della Scrittura e della Tradizione (anche nel senso dinamico di un continuo approfondimento teologico) le fonti del suo magistero. Dunque, non è che quando penso al papa io debba vederci Gesù, non è un Gesù incarnato (anche il suo titolo di vicario non corrisponde a una identificazione diretta), piuttosto è la chiesa intera che deve lasciarsi continuamente generare dall’amore di Cristo.
La chiesa è costituita da tutto il popolo di Dio, dai battezzati che con consapevolezza cercano di vivere ogni giorno il Vangelo. Cercano…ovviamente.
Mi accorgo che del papa parlano molto di più le persone che non credono o che sentono di avere un’appartenenza più debole verso la chiesa…o anche qualche cattolico militante che ce l’ha sempre in bocca come per sentirsi continuamente confermato. Ma nella vita del credente c’è la preghiera personale, l’ascolto della Parola, i Sacramenti, il riferimento a una comunità parrocchiale o associativa. Ecco non è che ci si fermi sempre a dire “il Papa ha detto, il Papa pensa”.
Per altro le catechesi del mercoledì (lette nel testo completo) sono sempre molto ricche, molto pensate. Anche il discorso di ieri (ma pubblicato ufficialmente oggi) su Internet e la Chiesa offre un pensiero molto interessante. Anche sui temi della pace, con prudenza ma anche con franchezza, si è espresso in modo libero..dall’Iraq, all’Afganistan, a Gaza.
@ Ernesto
Un’altra cosa, il vangelo non usa mai il concetto di tolleranza. Gesù è misericordioso, è giusto, sprona continuamente alla conversione, il suo parlare è sì sì, non no. Non chiude mai la porta a nessuno, ma dice che la via per entrare nel regno dei cieli è stretta..non per escludere qualcuno ma per incoraggiare a seguire il suo percorso che si sintetizza nel dono di sè. Tolleranza è concetto moderno, concetto importante ma a cui non farei corrispondere lo statuto della verità. Direi così: se la Verità è una, la nostra possibilità di addivenirvi si misura con il nostro limite. Dunque la possibilità dell’Assoluto, che uno riconosce come orizzonte della sua vita, va inserita nel contesto psicologico e intellettuale dell’umile ricercatore. Ecco l’umiltà favorisce la tolleranza.
Non mi piace assolutamente il tono di alcuni interventi. Scusate, ma se processiamo anche noi le persone per le loro opinioni siamo alla frutta. Dare del venduto a Dario Fo, insinuare che sia in cerca di visibilità o di appoggi potenti è vergognoso. Cerchiamo di approfondire le notizie prima di sparare giudizi a casaccio e soprattutto informiamoci sulla persona. Dario Fo potrà non piacere, avrà anche idee che non condivisibili, ma sull’integrità e il disinteresse non ho alcun dubbio. Ricordiamoci che ha speso tutti i soldi del Nobel per i disabili, tanto per dirne una.
Dovrebbe poi essere pacifico che se anche si fosse convertito (ammesso che sia mai stato veramente ateo: chi conosce il cuore della gente?), sarebbero fatti suoi e chiamarlo “rimbambito” è puerile oltre che offensivo. Sembra quasi che qualcuno abbia vissuto la notizia come un “tradimento”. Ma la fedeltà in questa materia è dovuta solo a sè stessi.
Su Sant’Ambrogio infine ho anch’io molte perplessità, personaggio alquanto ambiguo, più uomo di potere che di Chiesa, teneva in poco conto la vita umana (ma quanti vescovi come lui….). Epperò che facciamo, mettiamo all’indice gli artisti e i letterati che se ne occupano?
E poi: qualcuno ha letto una riga di ciò che Fo ha scritto su di lui? Chi vi dice che sia un panegirico e non, invece, una dissacrante satira?
@ don Mario:
mi dispiace che qualcuno la consideri un troll. Io apprezzo molto i suoi interventi. Non ne condivido alcuno, ma li apprezzo. Occorre avere interlocutori all’altezza per discutere.
Scusa Donatella, ma devi anche tener conto che tanti giudizi, mio compreso, sono dettati più che da processo alle opinioni altrui dalla delusione per le prese di posizione di una persona molto ammirata e amata. Naturalmente ciò non giustifica insulti o insinuazioni meschine, ma non puoi condannare troppo severamente chi, a ragione o a torto… si sente tradito.
In quanto a don Mario, mi piacerebbe sapere quale ‘altezza’ è necessaria per essere degni di interloquire con lui.
Scusa Donatella, ma devi anche tener conto che tanti giudizi, mio compreso, sono dettati più che da processo alle opinioni altrui dalla delusione per le prese di posizione di una persona molto ammirata e mata. Naturalmente ciò non giusti…. insulti o insinuazioni meschine, ma non puoi condannare troppo severamente chi, a ragione eo a torto… si sente tradito.
In quanto a don Mario, mi piacerebbe sapere quale ‘altezza’ è necessaria per essere degni di interloquire con lui.
Mi spiace che i miei due interventi siano ancora in attesa di approvazione…da quasi 2 ore…
@ Donatella
1°. Ho dato del troll a don Mario perché considero una pura provocazione la sua domanda “in un clima di libertà di opinione non è razionale essere cristiani o religiosi in genere?”
Razionale e religioso sono due termini antitetici.
2°. Avrò risposto a decine di preti veri o finti che sono intervenuti sul blog per proporre l’ispirazione artistica come dono divino. Che senso ha dire : “Fo è un’artista. L’arte è un’ispirazione potente! Molte persone sono giunte alla fede attraverso il linguaggio dell’arte e della bellezza.” L’arte è un’ispirazione?!? Avrei dovuto proporre al don un elenco di artisti non credenti? Gli ho solo ricordato che l’arte sacra, nella stragrande maggioranza dei casi, è il risoltato delle committenze di prelati che navigavano nell’oro, accumulato nei modi che tu sai.
Tutto qui.
Per il resto benvengano i preti che si vogliono confrontare con noi (ma senza provocare o “trollare”)
Ciao
@ don Mario
Non credo si tratti di ‘censura’. Il mio intervento rivolto a te delle 7.43 è la riproposta di un intervento fatto alle 0.15 e ancora adesso ‘in attesa di approvazione’. C’è un dispositivo automatico (al quale non mi sono ancora adattato) per cui ogni termine che al suo interno contenga un parola giudicata ‘sconcia’ (quello in cui io cado più spesso, ad esempio, è ‘signi….re’) fa passare lil commento ‘in attesa di approvazione’. Che avverrà… prima o poi.
Aspetto con pazienza…era una risposta a Ernesto…
avevo letto sul tuo blog la stessa considerazione sul sistema di moderazione.
Adesso mi stacco dal pc…la mia giornata è fuori casa. Un saluto a tutti.
Dario Fo ha tutto il diritto di dire cio’ che vuole. Che sia incoerente o meno, credo siano fatti suoi, lo si deve giudicare per quello che scrive o recita. Certo il dubbio che si sposti a seconda del vento e’ legittimo, dopotutto e’ un attore, e il successo logora chi teme di perderlo, e Benigni ne e’ un altro esempio. Se in italia gli incoerenti fossero solo i personaggi dello spettacolo …
Comunque non e’ una novita’, gia’ nel 96 era uscito con dichiarazioni entusiaste sul papa polacco, al limite dell’ingenuita’. Pero’, affari suoi.
Certo e’ strana questa alleanza col cardinale nella sua Milano, che non l’ha voluto come sindaco. La sua Milano che si sta preparando a doversi spartire 20 miliardi di euro per l’expo2015. Dove gia’ gli amici della compagnia delle opere si stanno fregando le mani. Per quanto a me Tettamanzi, cosi’ come Martini, sembrino piu’ sinceri di tanti altri, hanno chiuso occhi e bocca di fronte a tanto marciume negli anni scorsi.
ci provo per la terza volta. Fo nel 1996 diceva:
http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/27/Dario_rivaluta_Papa_co_0_96032713006.shtml
L’ ammirazione mia per Dario Fo non dipende dalle idee politiche o religiose, ma dalla sua bravura. Per me è un Nobel meritato, ha inventato una nuova lingua e un nuovo linguaggio del corpo. L’ ho visto dal vivo diverse volte, quando aveva quaranta-trenta anni di meno: indimenticabile! RSI : non solo lui e albertazzi, non ancora 20enni, si arruolarono, ma anche l’ indimenticabile Gian MaRIA VOLONTè: PER QUESTO NON ERA UN BRAVO ATTORE? o FORSE è COLPA SUA SE SUO FIGLIO è DELL’ udc? Forse una notizie che non sapete è che Alessandro Fo, suo secondogenito, si è convertito a Medjugorje ed è amicissimo di Marja Pavlovic, la veggente cui la Madonna dà il messaggio del 25 di ogni mese. Quando viene a Milano, spesso va a casa di Alessandro. Forse questo spiega alcuni cambi di Dario, ma in ogni caso rimane un grande.
Tutti i discorsi che ha fatto Don Mario sulla CCAR come “popolo di Dio” in unione col Cristo ecc. presuppongono che la Chiesa di Roma sia la Chiesa di Cristo e non una congregazione semipagana IDOLATRA e dedita al potere, che ha trasfigurato l’originale messaggio del nazareno.
Io, “forte del privilegio di non essere cattolico” (come diceva Bismark) so che se esiste una chiesa veramente cristiana NON è certamente quella cattolica.
Saluti. GdL
Bruno scrive:
“In quanto a don Mario, mi piacerebbe sapere quale ‘altezza’ è necessaria per essere degni di interloquire con lui.”
Mi sono espressa male. Intendevo che sono i credenti a dover essere all’altezza del dialogo con noi, e don Mario secondo me non è un troll, ma è all’altezza di una discussione seria, cosa che non posso dire di molti preti che esternano in tv.
Opinione personale, sempre modificabile, discutibile, eccetera.
Bruno scrive:
“In quanto a don Mario, mi piacerebbe sapere quale ‘altezza’ è necessaria per essere degni di interloquire con lui.”
Mi sono espressa male. Intendevo che sono i credenti a dover essere all’altezza del dialogo con noi, e don Mario secondo me non è un troll, ma è all’altezza di una discussione seria, cosa che non posso dire di molti preti che esternano in tv.
Opinione personale, sempre discutibile.
Donatella scrive:
“Non mi piace assolutamente il tono di alcuni interventi.
Dovrebbe poi essere pacifico che se anche si fosse convertito (ammesso che sia mai stato veramente ateo: chi conosce il cuore della gente?”
Non mi pare che Dario Fo sia mai stato agnostico o ateo.
E’ sempre stato anticlericale.
Ora, è verissimo che ambrogio da Milano fu, dopo Paolo di Tarso, il vero fondatore della piu’ deleteria tradizione cattolica.
Ma non mi pare questo un buon motivo per bollare qualcuno come traditore…
Quel che conta non è la figura storica di Ambrogio.
Quel che conta è la lettura che ne dà Dario Fo.
Altrimenti, a far così, si potrebbe finire per dare a Freud dell’incestuoso solo perchè ha scoperto la necessità del complesso di Edipo quale fattore positivo nello sviluppo della personalità…
purtroppo la vecchiaia fa rincoglionire
Avevo mal valutato Dario Fo.
Me ne dispiaccio molto.
Ma chi l’avrebbe mai detto che Dario Fo sia un voltagabbana, una banderuola… ma forse non è lo stesso Dario Fo che conosco, intendo: quel Dario Fo fascista poi addirittura volontario parà, nella repubblica di Salò, poi diventato comunista, mangiapreti ed ora… non ci posso credere che si sia mutato ancora in un catto-taliban, lecca c. del vaticano, ma non è un voltagabbana, è che ama tutti i totalitarismi indiscriminatamente, adesso sta a vedere che mi ritorna fascista, sapete “il primo amore non si scorda mai.”
Dario Fo, Dario Fo……
Correggetemi se sbaglio:si tratta di quel famosissimo anarchico che tempo fa ha indossato
lo smoking e si e’ inginocchiato davanti al re di Svezia per ricevere un premio,comprendente anche una sommmetta sostanziosa,premio sponsorizzato da una
ditta,la Dynamit Nobel,che ha enormi interessi nel campo del munizionamento militare da
sempre.
Ma non lasciatevi ingannare dalle critiche dei maligni:e’ talmente anarchico da rifiutare
ogni regola,anche quelle dell’anarchia!
O No?
“Non mi piace assolutamente il tono di alcuni interventi. Scusate, ma se processiamo anche noi le persone per le loro opinioni siamo alla frutta.”
Le opinioni si possono anche discutere. Certo si possono usare toni diversi, dai più pacati ai più aspri a seconda dei casi, ma se ogni volta che qualcuno dice qualcosa e gli si risponde qualcun altro scatta subito a dire che non si possono processare le persone per le opinioni, si finirebbe per non discutere più di nulla, e allora sì che saremmo alla frutta! Oppure quando qualcuno dice qualcosa bisogna stare tutti zitti? Senza alcuna polemica con te, a scando di equivoci.
D’altronde, é senza dubbio vero che non si può estrapolare qualche frase da un’intervista o altro per giudicare una persona, il problema é il peso che hanno queste frasi: e qui mi sembra che parlino abbastanza chiaro e che ci sia poco da estrapolare. Quando uno dice certe cose, rischia di vanificare tutto il resto, anche se questo rimane. Comunque, sarei molto curioso di sentire le dichiarazioni successive di Dario Fo sull’argomento.
Adesso comprendo il comportamento alquanto “strano” di Fo, nella puntata de “Le storie” di Augias del 7 gennaio.
Guardatela e capirete. Soprattutto quando, ad un certo punto, afferra il braccio Di Franca Rame e la “invita” a tacere….Sì, ora leggendo questa “ultimissima” si spiega tutto.
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Lestorie%5E17%5E171053,00.html
Dario tu quoque???????????????
@Mun Rafun
Hai fatto la scoperta dell’acqua calda. In TV tutti si autocensurano, cercano insomma di non esagerare perché sanno che altrimenti non avranno altre occasioni per parlare. Augias ha sempre ironizzato anche sulla propria autocensura.
Dario Fo e Franca Rame in quella puntata sono stati semplicemente splendidi.
@ Simone Blasetti
Se la memoria non m’inganna, non ho mai visto un Dario Fo autocensurarsi in tv. Potresti offrirmi un altro precedente?
La vecchiaia fa convertire, poi l’italiano medio sale sempre sul carro del potente del momento…
Ma che devo scrivere qua!
La massa è ignorante, di lei non ci si può fidare perché corre dietro chiunque la solletichi; ma, perdio, chi ha studiato la frega, se poi è borghese…ma a quell’età che cosa temono a dire sempre ciò che pensano?
Mi sovviene Napolitano che giorni fa ha affermato che occorre un ringiovanimento della politica: ma allora perché s’è preso l’incarico?
Dio bosone e bosonissimo, ne ho le scatole piene!
C’è un dispositivo automatico che elimina ogni termine che al suo interno contenga un parola giudicata ’sconcia’, ad esempio, ’signi….re’? Sui siti cattolici non si potrebbe essere altrettanto severi. Altrimenti come dire che i Sacramenti sono (secondo noi, ovviamente) segni eff.caci della Grazia?
Mi viene in mente
Scusate l’interruzione. Mi viene in mente quel sindaco democristiano che non voleva si parlasse d’ er.zione d’un nuovo monumento, nonche’ quel mio professore prete che riusci’ a dettarci, per traduzione, un lungo brano sull’usignolo senza mai inserirvi quella parola che in latino avremmo dovuto tradurre “avis” (scrivo cosi’ per prudenza, non avendo sotto mano l’elenco delle parole pericolose).
Saluti.
Si capisce molto bene l’agonia della sinistra italiana se un premio Nobel come Dario Fo è giunto a questo punto.
Consoliamoci: ci rimane sempre Vauro Senesi (e per lui sul fuoco ci metto tutto me stesso, altro che solo la mano).
Dai, non giudichiamo in maniera troppo affrettata. Anche ammesso che Fo questa volta abbia preso una cantonata, nessuno è perfetto e tutti sbagliamo.
Se questa è una svolta clericale lo vedremo in futuro. Comunque io non penso.
Dario Fo si è rincoglionito.
Cosa ci si può aspettare da gente come il Fo e la Rame che hanno votato per il finanziamento delle missioni di guerra dopo aver sbandierato la bandiera della pace….
Lui, Napolitano, Bertinotti ed altri sembrano usciti dal capolavoro di Moravia: “Gli Indifferenti”..
Gente, incominciate a pararvi il deretano…
I cattocomunisti non li ho mai capiti, né mai li capirò.
TETTAMANZI è un grande!!!
@ don Mario
Messaggio ricevuto, grazie
Senza voler approfondire le letture su gesù, ho piacere che ci troviamo d’accordo sul concetto di tolleranza e ben vengano le letture del mondo così varie. 2 cose che mi piacerebbe approfondire, ma so benisimo che non è questo il luogo, sono i concetti di “Assoluto” e di “Verità”.
L’assoluto cui lei fa riferimento è Trascendente (significa senza prove) mentre esiste un assoluto Immanente che possiamo verificare (esempio lo stesso Michelangelo che affermava che le sue sculture erano là, lui le ttirava solamente fuori).
Sul concetto di Verità, a mio personale avviso, abbiao ereditato un concetto tipicamente romano e ciceroniano. Infatti per i romani, popolo pratico forse un pò troppo, il concetto di Verità è un concetto giuridico, che non perde tempo su disquisizioni filosofiche. Io, invece, per formazione culturale e scientifica credo nelle verità parziali che possono essere smentite da nuove scoperte (per esempio la gravitazione di Newton smentita, nel suo significato profondo, dalla relatività einsteniana).
Sicuramente ci unisce il fatto che crediamo ambedue che l’uomo abbia un’anima e che ci sono delle leggi Etiche che sono patrimonio di tutti. A presto.
“Il Pontefice sembra ‘proporre’ Gesù Cristo e la fede cristiano-cattolica come uno dei percorsi buoni (per quanto concerne il suo ministero, il percorso privilegiato) per ‘trovare la via verso il Futuro’”.
Non mi sembra che questa frase denoti l’adesione di D. Fo al cristianesimo o plauso all’operato dell’attuale pontefice (papa e pontefice sono parole comuni che si scrivono con la minuscola secondo la grammatica).
Non ho mai letto e visto Fo in azione, so solo chi è. Direi che molti giudizi qui espressi sono affrettati e ingenerosi.
Apprendo invece dai commenti due cose sorprendenti (e per me sconvolgenti, scusate l’ingenuità): essere Luca Volonté il figlio di Gianmaria (stento a crederci, anche se quel cognome qualche dubbio me l’aveva già istillato) e essersi convertito a Medjugorie il secondogenito di Dario Fo. Ma che padri sono stati costoro?
Don Mario è una persona civile ed educata con cui è possibile scambiare amichevolmente alcune opinioni. Ma anche lui dice cose incomprensibili, da prete. Esempio:
“Direi così: se la Verità è una, la nostra possibilità di addivenirvi si misura con il nostro limite.”
Chi ci capisce è bravo. Crede, don Mario, che lei potrebbe rivolgersi con queste parole alle sue pecorelle? O forse parla solo a persone con almeno due lauree e un Q.I. superiore alla media?
E subito dopo:
“Dunque la possibilità dell’Assoluto, che uno riconosce come orizzonte della sua vita, va inserita nel contesto psicologico e intellettuale dell’umile ricercatore.”
Io non capisco (vedi anche mia precedente critica). Non mi piace questo modo di esprimersi.
Abbiamo qui due tipi di prete che cercano di dialogare con noi: don Mario e don Alberto. Personalmente preferisco i discorsi in parte comprensibili del primo alle battute dell’Alberto (che non risponde mai, fa solo battute criptiche, semi o del tutto incomprensibili – eh già, siamo, o meglio – sono – un povero di spirito – nel senso di fesso, non povero in spirito come Berlusconi).
Caro Sergio, dici di non aver mai letto o visto in azione Dario Fo, e quindi analizzi quanto ha affermato nell’intervista non trovandovi una sorta di sua adesione al cristianesimo. In questo senso hai ragione, ma devi considerare che Dario Fo – al quale comunque lo straordinario talento ‘giullaresco’ andrà sempre riconosciuto – è stato per tante generazioni il talento, appunto, messo al servizio delle lotte sociali più avanzate. E fra i suoi strali c’era indubbiamente la chiesa. Ora, che proprio in questo momento di rigurgito reazionario della ccar se ne esca con un giudizio positivo sull’operato dell’attuale pontefice, tu capisci che, come minimo, sconcerta.
Certamente certi giudizi – siamo in un blog – possono essere affrettati e ingenerosi, ma, come ho già avuto modo dire, più che per negare una libertà di scelta che deve essere riconosciuta a chiunque, credo che esprimano solo una profonda delusione,
Birraeilgobbo, hai scritto delle falsita’.
1)Gian Maria Volonte’ e’ nato nel 1933, non puo’ essersi arruolato nella RSI!! Poi ha avuto una sola figlia.
2)Alessandro Fo e’ il nipote di Dario il quale ha un solo figlio, Jacopo.
Ho posto, più sopra (Dario Fo era un pretesto), un quesito a don Mario che molto probabilmente non ha letto. Nel caso rifrequentasse il blog, riassumo quanto una sua affermaziome mi ha indotto a chiedergli:
“Si può essere disponibili al ‘dubbio e all’incredulità (come lui afferma di essere) e nello stesso tempo continuare ad essere credenti, uomini di fede”?
Diciamolo francamente, questa Ultimissima è proprio una sciocchezza madornale e molti commenti ne sono la debita cornice.
E’ la dimostrazione che noi progressisti, avvolti da un narcisismo senza pari, riusciamo sempre a segare il ramo sul quale siamo seduti.
Se poi la situazione è quella che è non possiamo dire di non essercela cercata.
Difatti:
1) Io non trovo affatto che la frase di Dario Fo esprima un apprezzamento positivo per l’operato di Ratzinger.
2) Se invece esprime apprezzamento per l’operato di Tettamanzi non vedo che cosa ci sia di strano: e che, non esistono credenti o esponenti della ccar che abbiano delle posizioni assolutamente condivisibili sul piano morale o politico?
Ognuno di noi non conosce forse almeno UN cattolico (indù, musulmano) degno di stima per le sue azioni nei confronti del prossimo?
E non è forse vero che rispetto ad un attivismo positivo di taluni cattolici questa sinistra imbelle e frammentata, settaria e gelosa, impotente e sconfitta, avrebbe solo da imparare?
Non foss’altro per capire come si parla alla gente?
3) Tirare di nuovo fuori la storia dell’RSI è decisamente VOMITEVOLE!
Daro Fo ha pagato personalmente le sue posizioni politiche nel dopoguerra con l’ostracismo ed anche con la galera!
Franca Rame fu violentata dai fascisti negli anni settanta.
Ambedue sono sempre stati in prima fila in ogni campagna sui diritti civili: il divorzio, l’aborto, la liberazione della donna.
La storia personale di Fò non è certo quella di un opportunista pronto a saltare sul carro del piu’ forte.
E di una cosa si puo’ esser certi che, giuste o sbagliate che siano certe sue posizioni e certe sue analisi, sono SICURAMENTE le opinioni di un uomo la cui onestà intellettuale è fuori discussione.
4) Dari Fo non credo proprio che sia laico od agnostico. Viceversa credo, (ma è solo una mia opinione) che sia il fervido credente di un dio non condanna i peccati del corpo ma che viene bestemmiato dall’ingiustizia sociale.
Se quanto sopra esposto è vero anche solo in parte, questa polemica cattiva, maliziosa e pettegola sulle dichiarazioni di Fo serve solo per continuare a farci del male.
E allora non stupiamoci se poi i reazionari d’ Italia si possono permettere,con tanta nonchalance, di conculcare i nostri diritti e di fare strame della laicità: il nostro settarismo sarà la nostra fine.
Dario Fo, 1996: “Avra’ capito anche che tra le truffe c’ erano quelle di mettergli sul palco, di fianco, a stringergli la mano, autentici banditi, gaglioffi, farabutti. Per tutti questi motivi oggi Karol ci e’ piu’ simpatico.”
Woityla, 1993: “«Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d’oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine», scrive senza imbarazzo il Sommo Pontefice, «con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II.»
Caro Woland, io sono uno di quelli che non da adesso ha manifestato disagio di fronte a certe prese di posizione di Dario Fo. Disagio, non accusa di opportunismo o altro di infamante. Mi riferisco al suo atteggiamento nei confronti del Nobel e, per quanto mi riguarda, soprattutto ad una trasmissione televisiva in cui duettava scambiandosi complimenti col mai pentito repubblichino Albertazzi. Disagio proprio perchè ho sempre ammirato e seguito Dario Fo quando ha messo il suo straordinario talento al servizio di importanti lotte sociali.
Ebbene, per questo sarei settario e narcisista? Non credo. Ho solo inteso manifestare una certa delusione che sarebbe ipocrita nascondere in omaggio ad una appartenenza che, così come non deve negare a Fo di esprimere i suoi giudizi liberamente, allo stesso modo deve lasciarmi libero di fare altrettanto.
Ho letto con più attenzione la notizia. Confermando quanto da me espresso in merito al giudizio di Dario Fo su B16 (comunque inteso, non si tratta certo di un giudizio negativo su questo papa, come invece in un’intervista pubblicata su un quotidiano nazionale da un laico mi sarei aspettato), mi ha sconcertato anche il Sant’Ambrogio ‘comunista ante litteram’. E non tanto, o non solo, per ciò che questo personaggio – come molti qui hanno richiamato – evoca, ma per il fatto che Fo in questo si è allineato con la moda che certa cultura particolarmente sofisticata sta attualmente cavalcando: l’aver per esempio ‘letto’ Paolo di Tarso come – anche lui! – una sorta di ‘rivoluzionario ante litteram’.
Tutti giudizi legittimi, ci mancherebbe, ma penso sia altrettanto legittimo prendere le distanze da chi li pronuncia.
@ bruno Gualerzi.
“Tutti giudizi legittimi, ci mancherebbe, ma penso sia altrettanto legittimo prendere le distanze da chi li pronuncia.”
Questo è eattamente il punto del problema: I giudizi di Dario Fo su Paolo di Tarso e Ambrogio da Milano posso essere discutibili ma a mio parere solo in quanto giudizi ed entrando nel loro merito.
Il che vuol dire comparando le proprie opinioni con quelle di Fo.
Invece mi pare poco accettabile fare del pensiero di Fo su questi argomenti, una “notizia” di sapore cronachistico.
Etichettarlo come “fan di Ratzinger e di Tettamanzi” su queste basi, mi pare meschino, oltre che riduttivo, data la complessità, l’autorevolezza e la storia personale di Dario Fo.
Mi pare chiunque possa prendere le distanze dalle sue opinioni, dalle sue interpretazioni storiche ed anche dalle sue riletture.
Ma che le stesse debbano apparire come “news” utili per giudicare un personaggio con la sua storia mi pare, nel migliore dei casi, ingeneroso.
Nel peggiore, vile.
Ma, in ogni caso, indicativo del regresso culturale della sinistra.