Indonesia: atei discriminati trovano rifugio online

Se in Italia, nonostante costituiscano la seconda concezione del mondo quanto a diffusione, agli atei non è pacificamente concessa la prerogativa di affermare pubblicamente che Dio non esiste, è immaginabile cosa possa accadere loro in Indonesia, dove ogni carta d’identità deve indicare l’appartenenza a una religione ufficiale e dove il primo ‘dogma’ dell’ideologia statale è la credenza in una divinità. Ma la secolarizzazione è ormai arrivata anche laggiù: il numero di atei è in crescita e, per loro fortuna, oggi c’è internet. Gli atei indonesiani possono dunque, mantenendo l’anonimato, ritrovarsi e discutere online su blog e social network. Il servizio è dell’Agenzia France Press.

Archiviato in: Generale

22 commenti

darik

l’interessante, pur se limitato sito:
http://www.yesnogod.com/index2.html
dà gli atei indonesiani al 10%….
in quanto il considerare il web un rifugium peccatorum;
pare proprio di no; stando a s.s. ratzy la rete, da invenzione demoniaca
qual era considerata,
secondo lui è diventata un dono di dio…..
valli a capire questi teo-utilizzatori!

darik

Alessandro S.

La libertà si delinea sempre più, ovunque nel mondo, come la libertà dalle religioni e dall’idea di dio.

alby

Certo, adesso che ratzy si è iscritto su gaydar, il net da demonio è diventato tecnologia molto necessaria… m’immagino il nick che usa…

Alessandro S.

darik scrive:
25 Gennaio 2009 alle 22:03

l’interessante, pur se limitato sito:
http://www.yesnogod.com/index2.html
dà gli atei indonesiani al 10%….

Ma il dato più interessante è questo:

Country Total Yes No
Vatican City State 2 50% 50%

🙂

Magar

Fino a quando non inizieranno a censurare i loro siti… l’anno scorso il parlamento ha bandito la pornografia!

luigi

interessante, anche se non ha un valore statistico assoluto, fare una statistica del 50 e 50 su 2 votanti non puo’ avere rilievo ma e’ curioso sapere che in vaticano c’e’ uno che non crede, magari e’ il papa stesso visto che si e’ appena avvicinato ad internet (anche se poi su youtube non accettano commenti di alcun genere), interessante il dato italia (50 e 50) e’ il dato repubblica ceca (57) che e’ molto vicino al 60 di cui si parlava nell’articolo sulla futura visita del crucco in quel paese, noto che comunque nei paesi col maggior numero di voti le percentuali di non credenti sono molto alte, la piu’ bassa e’ la turchia che con il 27% e un risultato inaspettato
ciao
Luigi

Claudio B.

Beh si sa che rispetto a ciò che accade loro nelle altre nazioni a maggioranza musulmana, gli atei indonesiani se la passano alla grande…

Claudio B.

Ad ogni modo, ha fatto incazzare molto anche me il veto sugli “ateo-bus”, tuttavia piuttosto che sostenere che in Italia non sia possibile sostenere pubblicamente l’inesistenza di Dio, affermazione che mi pare a dir poco esagerata visto che tra l’altro il divieto non proviene dalle autorità, ma da UNA concessionaria pubblicitaria, non si potrebbe cercare di proporre la stessa pubblicità altrove, in un’altra città?

Mun Rafun

Ricorda! Pagare il canone RAI significa soprattutto finanziare la propaganda vaticana e la disinformazione, oltrechè una moltitudine di programmi spazzatura
appositamente creati per mantenere la gran massa di parassiti servi di questo sistema di poteri.
Disdetta anche tu il canone RAI! Io l’ho fatto, fallo anche tu! E’ semplice e rapido, come “sbattezzarsi”.
Scopri QUI come fare.

Fate girare a mille in ogni dove. Grazie e scusate l’OT…non tanto OT 😉

Simone Blasetti

Riflessioni sull’esistenza di Dio:
Come mai fa tanto scandalo affermare una verità scientifica come “Dio non esiste”? Probabilmente perché oltre ad essere una verità di fede è anche una “verità sociale”. Lo stesso Nietzsche nell’affermare che “Dio è morto” sottolineava tale realtà sociale attraverso il suo mutamento. Dio esiste nella sensibilità collettiva e andare a negare tale luogo comune è infrangere un tabù. E’ una realtà che non interessa noi razionalisti, ma certamente molti non credenti che quindi in un certo senso esprimono devozione nei confronti di tale archetipico concetto. L’esistenza di Dio è una certezza come lo sono le tasse, la morte, la sofferenza e la stupidità umana. Per meglio dire assume un valore paragonabile a quello di altre certezze umane. Di conseguenza l’affermazione “Dio non esiste”, così vaga, così banalmente e universalmente vera e condivisa risulta insopportabile al pari di qualunque altra incontestabile verità. Ferisce il sentimento comune, decisamente più quello dei laici (come molte altre affermazioni “blasfeme”). Fa scandalo, ma non sorprende più di tanto. Se dobbiamo allora fare i conti con questa indiscussa, ma fastidiosa esistenza di Dio, penso che dovremmo lavorare sulla sua onnipotenza sociale. Un buon inizio sarebbe il ribaltamento della constatazione di Nietzsche: “Dio non è morto (non ancora!)”. Ed è da qui che occorre ripartire. Ucciderlo nel sonno non sarà facile, anzi direi che non è assolutamente possibile. Però mentre dorme dovremmo incatramarlo e impiumarlo. Lo stiamo già facendo con l’aiuto di Ratzinger, ma forse occorrono molte più piume e soprattutto molto più colorate. A questo punto dovrei esprimere il mio pensiero anche sul Dio dell’Islam, ma il discorso diventerebbe troppo lungo. Dirò solo che il Dio dell’Islam è sveglio e che è un osso duro. Non lo sottovalutiamo.

Federico

Allora è chiaro. Le concezioni del mondo sono due, quella atea e quella religiosa. E gli atei costituiscono la seconda quanto a diffusione.

Simone Blasetti

@Federico
Io direi che le concezioni del mondo sono quella materialista e quella magico-mistica. Penso che al di là della fede religiosa vi sia comunque la cultura del sovrannaturale, del trascendente. E tale cultura è sicuramente la più diffusa (unitamente ad un agnosticismo scaramantico). In minoranza abbiamo la fede autentica e il materialismo. Il razionalismo occupa un posto purtroppo molto basso nella classifika. Quindi una prima buona idea sarebbe quella di diffondere il razionalismo presso i materialisti. Poi riuscire a farsi strada tra gli agnostici scaramantici (che appartengono alla cultura magico-mistica).

Simone Blasetti

@Mun Rafun
Sono costretto a pagare il canone, altrimenti non mi fanno più vedere Maurizio Milani con la sua barba da lupo mannaro, non potrò sapere se il suo cane è ancora depresso, non potrò ammirare Philippa Lagerback che è più bella di Carla Bruni e i capelli in via di celentanamento di Fabio Fazio. Adoro anche Leo Di Sanfelice e Strabioli con le loro canzoncine impertinenti. Seguo RAI3 da una vita. Lo so che c’è anche molto Vaticano, ma è dappertutto. Mi piacerebbe che la Littizzetto fosse un po’ più aggressiva nei confronti della Chiesa, ma tra censure e autocensure c’è poco da essere ottimisti. Adesso scusatemi ma ho un appuntamento con Alda Merini al Leoncavallo, dobbiamo ritinteggiare le pareti.

robertus

alessandro

infatti l’ateismo scientifico praticato in larga scala per decenni dell’est Europa ha generato società molto evolute sotto il profilo morale ed economico….Complimenti!!!

Andrea

x robertus delle 13.49:

non confondere ateo con ateo per imposizione governativa.
ma che te lo dico a fare?
che ne sai tu dio ragionamento logico?
lo so, non crederesti altrimenti ad uno morto, sepolto ma vivo e volante.

robertus

Andrea
Chi afferma che tutte le religioni sono uguali, deve per par condicio accettare che tutti i sistemi ateistici sono uguali!

gloria

@robertus
sono contenta che tu ti diverta a stare con noi…ma forse mamma ti cerca!!!

chris

Una idea (qualunque idea) vale quanto le ragioni che la sostengono.
Se non ci sono ragioni, quell’idea non vale nulla.
Se le ragioni sono irrazionali quell’idea non vale nulla.

Se credo in Dio perché così riesco a dormire la notte e a non essere continuamente ossessionato dalla consapevolezza che un giorno morirò, quell’idea è utile, ma non necessariamente vera.

Per affermare l’esistenza di Dio come verità dovrei trovare prove ragionevoli che la dimostrino. Ma non solo tali prove non esistono, ma ogni prova va nella direzione esattamente opposta.

Quindi, @ Robertus e tutti i religiosi

Se voi ritenete che l’idea di Dio aiuti a mantenere la pace sociale, la convivenza civile, spinga la gente a maggiore serenità, felicità, amore, morale, allora potrete considerare quell’idea utile, ma non necessariamente vera. Allo stesso modo se ritenete che l’ateismo spinga all’individualismo, all’egoismo, all’immoralità, alla violenza ecc… potrete ritenere quell’idea dannosa, ma non necessariamente falsa.
E’ possibile, dovete ammetterlo anche voi religiosi se avete un minimo di onestà intellettuale, che l’idea “dannosa” possa essere vera e quella “utile” falsa, creata ad arte per la sua utilità più che per la sua verità.
Io ritengo che Dio non esista perché le prove razionali di cui disponiamo vanno nella direzione della negazione della sua esistenza. Mentre le “ragioni” che ne dovrebbero provare l’esistenza sono a dir poco puerili.
E’ poi possibile che le persone religiose siano molto migliori di noi atei e che quindi sia utile credere in Dio da un punto di vista sociale, voi ne siete convinti e lungi da me l’idea di far cambiare opinione a dei religiosi.
Ma chi cerca oggi la Verità in modo puro, coraggioso ed incondizionato non può che essere ateo.

Commenti chiusi.