Latina, 15 febbraio, presentazione di “Uscire dal gregge”

Domenica 15 febbraio, ore 17
Sala Il Gabbiano, in via XVIII dicembre 124, Latina
Il segretario UAAR Raffaele Carcano e la responsabile delle iniziative giuridiche UAAR Adele Orioli interverranno alla presentazione del loro libro Uscire dal gregge, storie di conversioni, battesimi, apostasie e sbattezzi.
Si ricorda che alle 21 avrà poi luogo il Darwin Day locale.
Per informazioni: latina@uaar.it

Archiviato in: Generale, UAAR

37 commenti

robertus

CHI LASCIA E’ PROPRIO UN VILE:
LASCIRE IL GREGGE
PER ENTRARE NEL CANILE!!!

Raffaele Carcano

@Robertus
che splendido esempio di argomentazione, fai fare proprio una bella figura alla tua religione. Ti faccio notare che, se qualcuno non avesse cominciato a uscire dal gregge ebraico, il cristianesimo non sarebbe mai esisito. La tua religione è stata fondata da un apostata, che tu hai peraltro appena definito ‘vile’…

Bruno Moretti Turri

Chapeau! alla risposta di
Raffaele “Mercedes Obama” Bress.. ehmm Carcano!

Leggete e fate leggere “Uscire dal gregge”!
COCK! (che per chi sa lo slang inglese NON sta per “gallo”).

Sto proprio ora lavorando per immettere tale libro
tra i miei modesti “non crepate prima di aver letto…”
http://www.geocities.com/priapus_dionysos/letture.html

Entro 30′ è online.
Razionalistico vaffa…. alla modestia: il mio counter dice che,
grazie alla potenza del distributed computing,
http://cfivarese.altervista.org/SETI_ITALIA_Cocconi.html
almeno 300 persone al gg. in tutto il mondo lo leggeranno.
Tié con l’ombrello!
Lo linkerò doverosamente a http://www.uaar.it/ateismo/opere/198.html

Robertus: bel nome!
San Roberto ……..
onomastico Kattoliko = cardinale roberto bellarmino: torturatore e assassino di Giordano Bruno…. e altre migliaia di esseri homo “sapiens”

MAI chiamerei roberto un figlio!

eccheCOCK!

mocipenso

@Robertus

A parte che scrivere in maiuscolo significa urlare e non credo che ce ne sia bisogno, per favore, se non hai argomenti migliori visita i siti di Radio Maria.

Grazie.

ignazio

Non per rispondere a robertus, non ne vale la pena, ma in generale “uscire dal gregge” è un atto assolutamente volontario e personale ( che tal volta può comportare anche qualche problema di natura relazionale, è successo a me, ma pazienza) NON è un atto imposto da chicchessia a degli individui incapaci di qualsivoglia decisione e spesso solo “perché è una cosa che si fa”
Per cui ci si aspetta il normale rispetto che merita qualsiasi scelta personale, dettata dal proprio pensiero e dal modo di concepire il mondo, senza alcun riflesso (sia negativo che positivo) verso il prossimo.
Gli insulti denotano assoluta mancanza di argomentazioni valide. Ma parlando di religione è difficile trovare ragioni dimostrate se non con i dogmi. Io non ci credo e se c’è qualcuno a cui da fastidio, mi dispiace , ma non so che farci.
Di sicuro il mio pensiero non è finalizzato a insultare il prossimo.

Salvatore

@robertus
Per me i vili sono quelli che non hanno coraggio, quelli che preferiscono vivere nel gregge come le pecore, che come molti sanno non sono proprio un campione di coraggio. Io vivo ormai fuori dal tuo gregge, pecorella robertus, scelgo io dove andare e cosa fare. Ho il coraggio di fare questo, e tu di coraggio ne hai?
E’ molto meglio essere un cane sciolto che vive libero di pensare, scegliersi e vivere la propria vita, che essere una pecora che segue il suo montone con il campanaccio. Che intervento stupido e fuori luogo il tuo. Niente niente sei il maggiordomo di Fisichella?

Filippo

Qualche giorno fa stavo cercando “Uscire dal gregge” su ibs e a destra c’era la pubblicità della sacra Bibbia, un progetto di Gianfranco Ravasi, con la scritta “via, verità e vita”!
Un accostamento davvero singolare!

robertus

SALVATORE

IO SONO UNA PECORELLA
E SEGUO LA CAMPANELLA
DEL SAGGIO FISICHELLA
TU CARO SALVATORE
(OH CHE GRANDE ORRORE!)
HAI ABBANDONATO LA VERA VITA
PER SEGUIRE LA PIFFERAIA MARGHERITA!!!

Salvatore

Poverino robertus, ti hanno ammaestrato bene. Bisognerebbe chiedere ai poveri argentini se pensavano che il pastore Pio Laghi (azzo che nome pio) , conduceva alla vera vita. Forse loro sapranno dimostrarti tutto l’affetto che meritate. Ed ora vai in cucina che l’acqua bolle.

Bruno Gualerzi

Dai Robertus, se è il ‘gregge’ a ispirarti rime simili e se ami esprimerti, come sembra, in poesia, escine al più presto!
Male che vada troverai sempre ispirazione per qualche verso più decente.

Corbelli Riccardo

Roberto Grendene
Quello che mi sconvolge è su come vi piaccia stare al gioco di Robertus, come se fosse un provocatore-troll inventato per questo scopo.Se così non fosse lo mandereste subito a quel paese.
-“il battezzato non appartiene più a se stesso […] è chiamato […] ad essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa” –
Caro Roberto G., se mi posso permettere, non può uno ri-scegliere dopo “la scelta dei genitori,” ma anche in senso inverso?
Certo, è quello che avviene in tutte le istituzioni civili e militari.In fondo tutti si deve,purtroppo, obbedienza a qualcuno: capufficio, capitano, sindaco, preside e si appartiene a comunità o ditte. Ma nessuno ci obbliga a rimanerci.
In molte realtà però si entra da bambini:nessuno infatti decide, a causa dei genitori, di avere gli onori e gli oneri del nascere italiano, o di altra nazione, e quindi obbediente e sottomesso alle istituzioni italiane, alcune anche poco onorevoli.
Da adulto potrà decidere quel che vorrà.
E allora perchè questo non può avvenire con una comunità religiosa? Non ti sembra? L’importante è che sia sempre garantita la libertà di uscirne.

Bruno Rapallo

Chi è questo “Robertus”, che continua infantilmente a insultarci senza nemmeno avere il coraggio di siglare con nome e cognome ?
Abbia almeno la dignità di firmarsi e di uscire allo scoperto, così sapremo con precisione chi compiangere per il “vuoto pneumatico” che alberga nel suo povero cervello plagiato in tenera età.
Che ingenuità poi citare il viscido e bugiardo Mons. Fisichella, proprio quello (tanto per fare un esempio divertente) che poco tempo fa alla trasmissione televisiva Porta a Porta sulla Sindone di Torino (Rai 1, 29 marzo 2007), sostanzialmente senza contradditorio, ebbe la faccia tosta di citare a riprova dell’autenticità di tale falsa reliquia gli “pseudo-esperimenti” di “fantomatici” laboratori russi, con evidente riferimento al noto truffatore Dimitri Kouznetsov, sbugiardato persino da ricercatori cattolici intellettualmente più onesti.
Analoghe e peggiori fesserie sono poi state riprese più recentemente su RAI2 (inizio giugno 2008), sempre su una rete di Stato a spese dei contribuenti, in quel contenitore di “spazzatura pseudo-storica” chiamata Voyager, gestita (si fa per dire) da quel povero demente mitomane di Giacobbo… !
Ho citato solo due esempi eclatanti di “asimmetria informativa” (e potrei citarne centinaia) sulle reti televisive di Stato, che dovrebbero essere laiche e almeno agnosticamente equidistanti e invece ci bombardano giornalmente e a nostre spese di “pubblicità ingannevole” a sfondo religioso, quasi sempre senza uno straccio di possibilità di replica.
E poi i bigotti di tutta Vaticalia hanno avuto l’ipocrisia di “stracciarsi le vesti” per i due autobus atei, che per le loro CENSURE mai gireranno nella mia città !! Che facce di…!!
Il signor “Robertus” ha mai letto un testo serio di “esegesi biblica” e/o di “critica testuale” testamentaria (almeno conosce il significato di questi termini, o ha sempre studiato la storia solo sui testi agiografici con “imprimatur” della C.E.I., che sarebbe equivalente a studiare la storia dell’Unione Sovietica sulla PRAVDA degli anni di Stalin o di Brezhnev) ?
Bruno Rapallo, apostata genovese (“ateo pratico” dall’età di 15 anni)

maxalber

Corbelli Riccardo scrive:
25 Gennaio 2009 alle 15:58
E allora perchè questo non può avvenire con una comunità religiosa? Non ti sembra? L’importante è che sia sempre garantita la libertà di uscirne.
—————————-
Ma infatti è proprio questa libertà che manca.
Gli atei la libertà se la sono presa con la forza del diritto dopo infinite resistenze.
Ma per la CCAR tu non hai neppure ora la libertà di uscire dal LORO ordinamento.
Per loro uno sbattezzato, seppur scomunicato, fa ancora parte del loro gregge e per le loro leggi (che possiamo fortunatamente usare come carta igienica, ma non certo grazie alla loro “giustizia”) noi scomunicati saremmo ancora tenuti a battezzare i nostri figli e ad ascoltare la messa.
Ti sembra libertà di uscita questa?

Bruno Gualerzi

@ Crbelli Riccardo
Ti dò ragione in merito allo stare al gioco di Robertus. Lo sono stato anch’io, ma concedi che ogni tanto ci si possa sbizzarrire senza troppo impegno contro un facile bersaglio… anche se pure a me a volte è venuto il sospetto che certi personaggi li abbiano inventati i moderatori. ^_^
Ma veniamo alle cose serie. Il gregge. E’ vero che comunque fino a che non si hanno gli strumenti intellettuali, culturali, e la necessaria esperienza per scegliere il più liberamente possibile (in assoluto naturalmente questa libertà non esiste, ma è sufficente asserne ben consapevoli per non farsi condizionare più del dovuto), si è necessariamente condizionati da altri che determinate scelte le hanno fatte per noi… e che ciò che conta è che la possibilità di scelta sia sempre salvaguardata. Ma io credo che queste considerazioni siano valide solo in parte per il pedobattesimo.
Intanto – e questo è un aspetto tutt’altro che secondario – il pedobattesimo viene ad assumere un rilievo statistico sfruttato dalla ccar per parlare di schiacciante maggioranza cattolica in certi paesi (naturalmente con in testa l’Italia), ma c’è anche l’altro aspetto, forse ancora più importante, quello che investe la sfera psicopedagogica.
E’ vero che molti fanno battezzare i figli per seguire più che altro una tradizione, e magari per evitare noie (e mi ci metto anch’io, ora sbattezzato assieme a mia figlia), ma tanti altri – credenti: non importa quanto profonda sia la loro fede – si comportano come se il sacramento del battesimo, in quanto sacramento, imprimesse quel marchio indelebile che – come richiama Grandene – fa del battezzato un appartenente ad una comunità ideale che impone un’educazione di un certo tipo. La quale, dovrai convenirne, rende operante ciò che il battesimo stabilisce astrattamente.
Questo vale per qualsiasi tipo di educazione impartita su basi ‘ideologiche’? Non c’è dubbio, ma nel battesimo entra in ballo un aspetto esplicitamente magico-religioso che forza più di qualsiasi ideologia l’educazione. Personalmente poi ritengo che pure l’deologia può avere questo carattere, ma quando è vissuta, appunto, ‘religiosamente’.
Quindi non è questione che ‘nessuno obbliga a rimanere nel gregge’, ma che, essendo educati come se l’uscire dal gregge fosse perdere la propria vera identità, in un certo senso fa sì che questo obbligo, questa violenza, siano già stati esercitati in precedenza.
Ripeto, io credo che si possa essere ‘battezzati’ anche ideologicamente, ma in questo secondo caso non c’è nessun atto solenne così ‘carismatico’ come il sacramento del battesimo.
Ora, il battesimo come scelta adulta di per sé non elimina certo un’educazione ‘ideologica’, ma per gli educatori può diventare meno vincolante di quanto invece lo è sempre un rituale iniziatico vissuto come tale.

Ernesto 50

Dai ragazzi, non esageriamo col loro gioco. Entrare? Uscire? Mi sembra sbagliato il confronto. Io sono stato battezzato, cresimato e mi sono sposato in chiesa, più per convenzione e per tradizione che per convinzione. Ciò non mi ha impedito di percorrere la mia strada e diventare Ateo convinto. Ma non lo considero un percorso religioso. Semplicemente la religione non corrispondeva più ai miei bisogni di valori. Chi ha ragione? Non lo so e non me ne importa nulla. Semplicemente credo nei velori dell’uomo (quando li ha) in questa vita. Quello che succede dopo non me ne può infischiare di meno. Mentre le religioni invocano il ruolo di un’altra vita per sconfiggerela paura della morte. La fregatura e che l’uomo si sente al centro dell’universo e non accetta di avere un ruolo marginale.
Tutto quì, niente di più, niente di meno. Ne consegue che non sento il “bisogno” di sbatterzarmi o altro. E’ solo la vita che scorre. Di cosa dovrei incolpare i miei genitori che mi hanno educato anche ad altri valori Etici della vita, se sono oggi quello che sono, pregi e difetti, compreso l’essere Ateo.

Ernesto 50

Dai ragazzi, non esageriamo col loro gioco. Entrare? Uscire? Mi sembra sbagliato il confronto. Io sono stato battezzato, cresimato e mi sono sposato in chiesa, più per convenzione e per tradizione che per convinzione. Ciò non mi ha impedito di percorrere la mia strada e diventare Ateo convinto. Ma non lo considero un percorso religioso. Semplicemente la religione non corrispondeva più ai miei bisogni di valori. Chi ha ragione? Non lo so e non me ne importa nulla. Semplicemente credo nei velori dell’uomo (quando li ha) in questa vita. Quello che succede dopo non me ne può infischiare di meno. Mentre le religioni invocano il ruolo di un’altra vita per sconfiggerela paura della morte. La fregatura e che l’uomo si sente al centro dell’universo e non accetta di avere un ruolo marginale.
Tutto quì, niente di più, niente di meno. Ne consegue che non sento il “bisogno” di sbatterzarmi o altro. E’ solo la vita che scorre. Di cosa dovrei incolpare i miei genitori che mi hanno educato anche ad altri valori Etici della vita, se sono oggi quello che sono, pregi e difetti, compreso l’essere Ateo.

Perchè non viene registrato? E’ un errore software? Non viene registrato nemmeno sub iudice, risulta inoltrato ma non compare.

fabio

Ernesto 50, giustamente sei libero di fare quello che vuoi, ma sappi che il tuo essere battezzato dà diritto alla chiesa di dire che tu sei “aderente alla confessione religiosa denomnata chiesa cattolica apostolica romana”, quindi conteggiarti tra le sue fila e sentirsi perciò leggitimata a far pesare il suo punto di vista, che per quanto detto sopra, tu condividi.

Se tuo padre ti avesse iscritto ad un partito politico alla tua nascita, tu terresti quell’iscrizione attiva, pur avendo cambiato totalmente idea? Vedi tu…

Paolina

A Roberto consiglierei di leggere “Noi vittime dei preti pedofili” sul sito deicida.splindeer.com per conoscere bene coloro che difendi. Quanto devi ancora crescere!

maxalber

Ernesto,
non ti converrebbe leggere il libro prima di fare le tue affermazioni?
Sono convinto che rivedresti alcune delle tue convinzioni.

Ernesto 50

@ fabio

Scherzando ma non troppo, magari mi chiamassero in parrocchia a dibattere, ne uscirebbero con le ossa spezzate, a parte, come ho detto altre volte, mettermi(ci) sul rogo.
Scusami, ma di quali diritti parli? Io sono quì non per fare la pecora ma per far rispettare i miei diritti civili, che sono personali e non cedibili. Non porto il marchio d’ infamia perchè sono battezzato, ma per favore…. Ognuno, porta il marchio d’infamia per i suoi eventuali conportamenti. Altrimenti perchè non chiediamo di abolire tutte le feste religiose, a partire dal natale. Dobbiamo fare anche delle considerazioni pratiche sul nostro retroterra culturale e storico che, volente o nolente, ci appartengono.C’è quindi, caro Fabio, un piano ben più alto su cui discutere. Il discorso sulla religione lo ritengo una scelta personale e soggettiva. Il piano sociale è un’altra cosa. Ti faccio un esempio: visto che quì abbiamo, più o meno, un percorso ideale e politico (genericamente) di sinistra e progressista, come prenderesti il post di un Ateo di destra se non addirittura fascista? Sarebbe ipocrita per costituzione? Io non lo so, ma non ho risposte precostituit ad ogni dilemma. Rispondo quando mi si presenta il caso. E caso per caso. L’ho fatta lunga e chiudo con un’altra considerazione: il discorso sulla religione è come un discorso sull’Amore. Dammene una definizione precisa, valida per tutti. Tenendo conto che nell’anima, nella mente e nel comportamento dell’uomo c’è dell’irrazionale il rischio è sempre quello di arrivare a conclusioni paradossali del tipo di quella che tu attribuisci alla chiesa nel mio caso.

Ernesto 50

@ maxalber

Il libro lo leggerò senz’altro, così come ne leggo tantissimi altri anche di religione. Interessanti quelli di Augias, di Callimani e quelli della Pagels sui vangeli gnostici.
La mia non era una critica a priori del libro, ci mancherebbe altro. Se così si legge me ne scuso. La mia posizione in generale è rivolta, per molto di quello che leggo nei post, ad evitare guerre di religione, altrimenti siamo come loro. Ritengo talmente alta la mia posizione intellettuale che non vorrei porre un dibattito serio come questo a livello delle polemiche sul calcio. Preciso, sono nato romanista e questo tarlo me lo porterò sempre ognuno lo prenda come vuole, ma due battute al lunedì bastano e avanzano.
A proposito di libri, il piccolo saggio di Giulio Gioriello, con cui concludo ed il cui titolo è emblematico, è. “Di Nessuna Chiesa – La libertà del laico”. Ecco noi siamo Altro. Non siamo un partito e mai lo vorrei essere.

Corbelli Riccardo

@ Bruno Gualerzi
A parte una minoranza di credenti e non credenti, che non saprei quantificare, il problema dell’Uaar (e anche della chiesa se vuoi) è e sarà, secondo me, la superficialità di una massa informe di gente che questi problemi che ci poniamo noi, almeno per ora, non si vuol proprio porre e si disinteressa.Non vedo poi tutta questa formazione alla religione e tutti questi limiti:la gente fa come vuole e tutto ciò che è presa d’atto e di responsabilità tende a sfuggirlo. Certe scelte, in un senso o in un altro, se autentiche, sono impegnative e per questo si sceglie il quieto vivere.

oxiuranus

Chi lascia lo fa di testa propria, tu invece Robertus ce l`hai una testa?

Uruz7

il libro non l’ho ancora letto ma sono troppo felice, ci vado di sicuro……a Latina il gregge è veramente vasto……..

robertus

paolina

l’affermare, come appare spesso in questo sito, che tutti i preti sono pedofili è solo uno di quei luoghi comuni in cui certo non dovrebbero cadere dei “razionalisti”, ma al massimo i frequentatori di bettole ; luoghi comuni del tipo: tutte le donne sono mignotte, tutti gli avvocati ladri, tutti i politici corrotti, tutti i modelli froci, tutti i genovesi tirchi, tutti gli ebrei usurai, tutti i marocchini superdotati, tutti i dipendenti statali fannulloni, eccetera eccetera….

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