A dimostrazione del clima di amorevole fratellanza con le diverse fedi religiose, la moschea di Parma, dopo essere stata oggetto di atti vandalici, è stata sgomberata dalle forze dell’ordine.
Il pretesto? Un”tappeto a rischio incendio”, come i mobili di legno.
La moschea infatti ospitava un tappeto di 600 metri quadrati, dove 5 volte al giorno i musulmani di Parma si riunivano in preghiera. Ora è accatastato all’esterno della moschea, insieme ai mobili in legno: questo il risultato della denuncia di Cesare Piazza, artigiano 45enne da tempo in lotta con il comune perchè a suo avviso la moschea sarebbe stata costruita “in un’area che non prevede luoghi di culto”.
Dopo la denuncia i vigili del fuoco hanno fatto un sopralluogo, da cui è risultato che il tappeto contenente nylon, la mobilia e le sedie di legno costituiscono un pericolo.
I vigili del fuoco hanno così revocato il certificato di prevenzione incendi e l’assessorato all’urbanistica ha sospeso l’agibilità dei locali.
Il tappeto però sarebbe identico a quello presente nelle moschee di tutta Italia. “Ci sentiamo discriminati. Noi non cerchiamo conflitti, ma abbiamo l’impressione che dietro l’applicazione di alcune norme si nasconda un odio nei nostri confronti” ha dichiarato Farid Mansouri, presidente degli islamici. Senza considerare il danno economico: il tappeto incriminato è costato 6 mila euro e ce ne vorranno “almeno 21 mila per acquistarne uno in regola”.
Ad Azzano Decimo (Pordenone), invece, il sindaco leghista Enzo Bortolotti sta preparando un’ordinanza che vieta agli islamici di pregare in tutto il territorio comunale. Chissà a quale cavillo legislativo si appiglierà il sindaco per giustificare la sua decisione.
Parma: sgomberata la moschea per “tappeto a rischio incendio”
55 commenti
Commenti chiusi.
atti vandalici un corno…terra di fascisti
ps:ma è una scusa???????
Perchè non chiudono anche le chiese? le panche sono di legno.
E ho visto di quelle moquette vicino agli altari…
Io in casa ho un tappeto e diversi mobili in legno… rischio anch’io un sopralluogo?
Sapete tutti che non ho mai amato l’islam, che considero l’assassino delle libertà delle donne, la metà degli abitanti del pianeta Terra (insieme con gli altri due monoteismi: ebaismo e cristianesimo)…
Qui però siamo alla frutta: pur di salvare la “cattolica” ItaGlia si arriva al ridicolo. Tra l’altro non fanno un favore a Ratzy: adesso Ratzy si allea con i retrogradi ortodossi ed evangelici, cerca di reincorporare i protestanti transfughi, nonchè di allearsi coi mullah di turno per la sua lotta mortale con la LIBERTA’ di parola e di pensiero, con la LAICITA’.
Solo dopo averci sconfitti, solo allora, Ratzy darà inizio alla lotta contro l’Islam.
Credo che avete sufficiente intelligenza per capire che se ve la prendete troppo con i cattolici, non farete altro che provocare un vuoto e per la logica dei vasi comunicanti, scacciato un dio ve ne troverete con un altro che sarà molto più difficile da scacciare.
Non mescolate la politica con la religione. Trovo questa moda di dare addosso soprattutto alla chiesa cattolica un modo datato di affronatare i problemi (è più chic prendersela contro iL Vaticano, si ha più visibilità).
Mi spiace per questo atteggiamento..oscurantista da parte di persone che mettendo da parte dio, non dovrebbero mettere da parte almeno il cervello.
Provate a fare una manifestazione contro la costruzione di moschee ed una contro la costruzione di chiese, la seconda avrà qualche probabilità di successo.
Come dice la pubblicità vi piace vincere facile.
Questa è solo burocrazia della quale sono vittime tutti gli italiani tutti i giorni, l’ossessione kafkiana di normare tutto è una forma di oppressione è il regime dei burocrati. La mole di regolamenti leggi e leggine, la discrezionalità e l’arbitrio con cui vengono applicati, rivelano la loro vera natura di strumenti d’oppressione, da usare contro “nemici” e sudditi, ma chiaramente gli “amici” non sono sottoposti a tali vessazioni, anzi non sono proprio sottoposti a nessun controllo.
@ Antonio
Se ‘vincere facile’ per te è dover resistere al bombardamento mediatico che ci propina ogni santo TG (Rai o Mediaset non c’è differenza) ogni starnuto di B16,
se trovi chic non sopportare le ingerenze di un potere tanto più subdolo quanto più in grado di menare per il naso milioni di persone,
se – e vengo alla notizia del post – tocca magari proprio a noi atei difendere i diritti dei praticanti di una religione non tanto diversa dalla vostra che invece gode di tutti i privilegi…
ebbene, se c’è qualcuno qui a cui piace ‘vincere facile’ cercalo in casa tua.
Sempre che, da povere vittime quali siete, non siate costretti a vivere nelle catacombe per sfuggire alla persecuzione di quegli oscurantisti di atei.
Antonio,
credo che la tua critica manchi il bersaglio di molti chilometri. Ben pochi qui sono contro la costruzione di luoghi di culto, o contro il riconoscimento della libertà di chiunque di vivere e pregare in modo conforme alla sua fede e alle sue convinzioni e usanze. Io personalmente non manifesterei contro la creazione di moschee o chiese (fatte salve questioni pratiche, tipo muezzin che strillano o campane che scampanano: stabilito, quindi, il reciproco rispetto).
Molti qui attaccano il vaticano non solo in quanto entità religiosa, ma soprattutto come istituzione che gode di smisurati privilegi e grande potere politico in questo paese, che pesa su di noi economicamente e anche nella produzione di leggi democraticamente accettabili. E che sostiene persone come formigoni che si rifiuta di dare applicazione a sentenze definitive, come se stesse a lui decidere quali sentenze applicare.
La nostra critica si articola su due piani sostanzialmente indipendenti: la critica filosofica alle religioni (io vorrei che sparissero anche le “religioni laiche”) e la critica politica alla multinazionale Vaticano spa.
Nessuno qui nega a nessuno la libertà di espressione, ma vedere che 4-8 MILIARDI di euro all’anno vengono sottratti inopinatamente alle risorse pubbliche per finire in tasche clericali è uno spettacolo inaccettabile. E’ come dici tu: è molto facile criticare questo fatto, e non è necessario essere né atei né anticlericali per capire che qualcosa non torna.
Antonio,
credo che la tua critica manchi il bersaglio di molti chilometri. Ben pochi qui sono contro la costruzione di luoghi di culto, o contro il riconoscimento della libertà di chiunque di vivere e pregare in modo conforme alla sua fede e alle sue convinzioni e usanze. Io personalmente non manifesterei contro la creazione di moschee o chiese (fatte salve questioni pratiche, tipo muezzin che strillano o campane che scampanano: stabilito, quindi, il reciproco rispetto).
Molti qui attaccano il vaticano non solo in quanto entità religiosa, ma soprattutto come istituzione che gode di smisurati privilegi e grande potere politico in questo paese, che pesa su di noi economicamente e anche nella produzione di leggi democraticamente accettabili. E che sostiene persone come formigoni che si rifiuta di dare applicazione a sentenze definitive, come se stesse a lui decidere quali sentenze applicare.
La nostra critica si articola su due piani sostanzialmente indipendenti: la critica filosofi_ca alle religioni (io vorrei che sparissero anche le “religioni laiche”) e la critica politica alla multinazionale Vaticano spa.
Nessuno qui nega a nessuno la libertà di espressione, ma vedere che 4-8 MILIARDI di euro all’anno vengono sottratti inopinatamente alle risorse pubbliche per finire in tasche clericali è uno spettacolo inaccettabile. E’ come dici tu: è molto facile criticare questo fatto, e non è necessario essere né atei né anticlericali per capire che qualcosa non torna.
@ Lapalisse
Tutta l’umanità, Mr Lapalisse, tutta l’umanità.
Nessuno escluso è vittima di tale sistema, ma nessuna forma di pensiero, nemmeno anarchica è capace di porvi rimedio.
Un motivo ci sarà, ma stavolta non è colpa di chi non esiste.
A turno ad ogni essere umano viene l’ossessione Kafkiana…di essere dio, nessuno escluso, nemmeno tra i presenti.
Corruptissima re publica plurimae leges = Le leggi sono moltissime quando lo stato è corrottissimo
(Tacito)
@ BRUNOGUALERZI
Vorrei capire che ruolo ha la tua volontà nel bombardamento mediatico a cui è facile dare tutte le colpe, guarda che le truffe sono diffuse sulla faccia della terra a tutti i livelli, e se dalle truffe religiose con un po di cervello ci si può difendere dalle altre no, perchè si è già è defunti prima di parlare.
Mi sembra un modo vecchio e ormai non adatto ai tempi che stiamo vivendo la tua disamina.
Però ti piace vincere facile, dal momento che chi difendi non ha bisogno della tua difesa, si difende bene da solo.
Il complesso della crocerossina al chiar di mezza luna.
Attenzione che non facciano lo stesso anche con i circoli UAAR….
scusate l’ignoranza; ne chiese, ne moschee così ci comportiamo in modo equidistante.
@ Lindoro
Capisco bene il tuo punto di vista, tuttavia permettimi di esprimerti i miei dubbi e lo fa una persona che per ragioni professionali è agnostica da sempre.
Per poter esprimere una critica che possa avere un valore maggiore da quella delle opposte tifoserie sarebbe il caso di guardare i fenomeni in maniera più approfondita.
Il mio atteggiamento leggermente meno ..cattivo nei confronti della chiesa cattolica era di natura strategica.
Spesso in medicina la terapia non è priva di effetti collaterali spiacevoli, tuttavia non devono portare a morte un paziente, ecco in nome di un astratto principio di libertà religiose, si sta portando a morte un paziente: la cultura razionale e galileana, che non appartiene alla religione del profeta.
Inoltre e entrando nello specifico religioso insomma morto un dio ne sta arrivando un’altro (per i vasi comunicanti) purtroppo sempre dal medioriente.
I nostri bruciavano le streghe e gli eretici circa quattocento (400) anni fa, questi tagliano ed impiccano e lapidano per molto meno, ora e siamo nel duemilanove (2009) per chi lo ha dimenticato.
Comunque, a costo di ripetermi i vasi comunicanti colpiscono ancora.
Caro Antonio, personalmente mi difendo benissimo dalle violenze mediatiche e da quant’altro, però purtroppo vivo in un paese in cui il gioco facile è tutto nelle mani di imbonitori che, certamente sono più al passo coi tempi di me… ma perchè ‘i tempi’ se li costruiscono come piace a loro.
Inoltre oggi, credimi amico mio, difendere i diritti dei mussulmani, non l’islamismo, è tutt’altro che facile perfino in questo blog.
@Antonio
Primo, please usare i cognomi quando si partecipa a un dialogo. Una cosa è un post spot, dove si può perdonare l’anonimato, altra cosa è un dialogo dove voglio sapere chi ho di fronte.
Secondo, “A turno ad ogni essere umano viene l’ossessione Kafkiana…di essere dio”…
Beh, lo shintoismo risolve il problema alla radice. Siamo tutti dei, chi più chi meno.
@ stefano
Grazie per averci ricordato la bellezza della sintesi, condivido appieno la tua tesi.
E’ un po estremista, ma meglio di niente.
Grazie!
@ Antonio
trasudi integralismo filoclericale da tutti i pori e parli di modernità?
“li homini che vollero farsi sacerdoti dopochè inventori di un dio risibile…sono quelli che ora mi accusano di heresia…ma io so che dio è universo et lo globo Terra è parte del medesimo progetto e chi crede di possedere verità per ogni altro mezzo che non fosse la sapienza, per libbri o convinzioni ingenue e senza senso son li stessi preti che mi trovo di fronte, li più grandi asini di questo mondo…” – G. Bruno.
@ Giancarlo Niccolai
Perdonami ma non ero a conoscenza della problematica del post.
Tuttavia non credo di aver offeso nessuno, e se c’è sta qualche punta polemica dipendeva dal fatto che forse pretendo molto intellettualmente da chi fa da punto di riferimento solo la ragione e non un dio.
Ammettilo, ma depurati dalle ideologie una buona parte dei commenti è un pò..da tifo calcistico per usare un eufemismo.
Non so se dio esiste o meno.
Non lo so.
@ Antonio
Ho letto adesso tutti i post, e se posso darti un piccolo consiglio, visto che sei intervenuto molto, cerca di rimanere più calmo che c’è posto per tutti. Cerca di esprimerti con più calma senza dare l’impressione di fare una crociata o di sentirti accerchiato. E’ un consiglio che cerco, e spesso non ci riesco, di dare anche a me che odio tutte le intolleranze. Mi sembri una persona intelligente e quindi articola bene il pensiero e vedrai che va meglio.
Detto questo, non è che mi sto intellettualmente mettendo dalla tua parte. Quì ci sono fior di persone intelligenti e culturalmente elevate. Ed è anche vero che le comunità aperte sono anche molto variegate ed a volte si fanno molte battute. Ma immagina dove possiamo fare battute sulla/e chiese se non in questo blog. Tu non hai mai visto quanti don e frà vengono a portarci l’illuminazione?
E’ strano che di fronte ad atteggiamente nazi nessuno nella società civile si ponga il problema di mettere in atto qualche azione dissuasiva e di protesta, ad esempio un sano boicottaggio della produzione parmense, quali salumi e formaggi. Quando si tocca la gente nel portafoglio solitamente si ottiene moltissimo.
Le regole devono valere per tutti. Consiglierei agli islamici parmensi di visitare le chiese della zona segnalando le medesime infrazioni. Non credo che panche in legno e confessionali siano ignifughi, ci siano le uscite di sicurezza ecc..
Umm..ma sapete che non è affatto una cattiva idea? L’Uaar non può denunciare qualcuno per i reati contestati ai musulmani? io metto la mano sul fuoco che il 99,9% delle chiese non è a norma..dai, che abbiamo trovato il modo per mettere a posto le cose: i soldi dell’8×1000 vanno in opere “pubbliche”, che dovranno necessitare di lavoratori (non vorrete mica che sia il parroco a buttare giù muri e tirare su pietre?), e la crisi noi la prendiamo a sassate! altro che!
la cosa assurda e’ che noi cittadini paghiamo i luoghi di culto:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri
non solo con l’8×1000 o con allegre delibere degli enti locali, ma anche con le elargizioni che quasi tutti i comuni fanno ogni anno.
Bologna e Firenze circa 700.000 euro, Milano circa 3.000.000 di euro, Torino circa 2.000.000 di euro… ogni anno.
Vedere la banca dati che abbiamo costruito con la campagna oneri:
http://www.fileden.com/files/2008/11/4/2173585/Onus.zip
Ora oltre al danno (il fatto che chiese, oratori, abitazioni dei religiosi, campi sportivi annessi siano pagati con i soldi pubblici) anche la beffa che ogni confessione vuole il suo esclusivo spazio per il proprio esclusivo culto. Ma che condividano questi luoghi, un po’ per uno, sono spazio pubblico dedicato al culto, mica al culto di una divinita’ esclusiva.
Le attrezzature e i materiali per i luoghi pubblici devono avere caratteristiche ignifughe particolari per la legge italiana,anzi europea!!.Questo vale sia per luoghi come bar,negozi in genere e luoghi di culto.
La provincia di Parma ha su tutto il terrirorio solo 3 sindaci di destra…dire che sia una provincia nazista mi pare eccessivo,ma pure su questo sito da qualche mese ormai il raziocinio è sempre piu raro e i discorsi paiono quelli dei blog calcistici.
Se non volete mangiare i prodotti di Parma liberissimi,in fondo, son fatti con il maiale quasi tutti….cosi siete pronti a diventare bravi mussulmani.
Sapessero quante chiese ci sono a rischio d’incendio per quello che contengono…ma ovviamente, lì, stiamo parlando della nostra tradizione, delle nostre radici, della nostra identità, non si vorrà certo estendere uguali regole a tutti…eh no no…
quarto reich dico solo questo.
@Antonio, è tipico degl’ideologizzati, partire da presupposti errati e da li costruire castelli in aria, ma tu vai oltre… ad es. la tua prima affremazione è palesemente falsa, la seconda affermazione è falsa e denota ignoranza in cultura politica elementare, la terza affermazione è una domanda retorica basata su basi false ed è dunque irrilevante, la quarta affermazione è falsa e ne contiene una quinta circa le idee di Kafka come scrittore, il quale non ha mai narrato di “ossessione di sentirsi dio” anzi dio proprio non compare nelle ossessioni kafkiane. Dunque prima di cercare il dialogo dovresti arricchire la tua cultura politica, letteraria, antropologica… la tua fantasia non è una fonte attendibile.
-ho letto bene? un tappeto di 600 metri quadrati? chissa`quanti bambini hanno lavorato,
per realizzarlo! poi non ho capito..il motivo di pericolo d`incendio.
-è permesso fumare nella moschea?
L’eccessiva indulgenza verso gli ambienti islamici è tipica di una certa sinistra ottusa super-ideologicizzata e radical chic.
Par condicio: no al cristianesimo, no all’islam.
Le norme antincendio non sono da prendere alla leggera, nè possono essere trasgredite.
Ci sono 92 tipologie di attività (cito a memoria, eventualmente sono in grado di fornire notizie più precise) per cui è necessario avere i CPI (certificato di prevenzione incendi).
Fra queste rientrano le attività che prevedono la presenza in alcuni luoghi chiusi di un certo numero di persone contemporaneamente.
Se la moschea non ha rispettato le norme è giusto che la si chiuda e la si adegui alle norme; se anche altre moschee o chiese o sinagoghe non sono in regola si chiudano anche quelle, finchè non siano terminati i lavori di adeguamento.
Come avviene spesso, le regole ci sono.
Non volerle rispettare per motivi religiosi, qualunque sia la religione, mi sembra la vera assurdità.
Dalle 22.13 di ieri sera in attesa di essere approvato?
Vorrei solo sapere cosa c’è che non va.
Mirko:
“Se non volete mangiare i prodotti di Parma liberissimi,in fondo, son fatti con il maiale quasi tutti….cosi siete pronti a diventare bravi mussulmani.”
Infatti hai giusto scritto una frase da nazista nonchè da italiano medio di centro destra. Se come tu ritieni hanno fatto bene a sgomberare la moschea di Parma perchè contiene materiali incendiabili, perchè non proponi un sopralluogo anche a tutte le chiese della città, così da farle sgomberare tutte, visto che contengono panche, sedie e molti altri mobili di legno o materiali cartacei facilmente incendiabili??? Nel caso delle chiese, però, se si facesse una cosa del genere il Parlamento espoderebbe in strali del tipo “deriva zapateriana” e “atteggiamenti di stampo sovietico”…Perchè ovviamente i cattolici non si toccano…E a proposito di discorsi da blog calcistico, la tifoseria del Parma su quale fronte è schierato?? Cerca di non nasconderti dietro un dito, siete una città di estrema destra. Punto e basta.
@Antonio (scusate tutti il post lungo, ma l’argomento è complesso)
comprendo la tua paura, ma trovo che sia infondata. Di certo la visita del papa in turchia è stato un fatto notevolissimo da un punto di vista della democrazia occidentale (tanto che infatti i lefebvriani se ne sono lamentati) ma no mi pare l’archetipo di ciò che dovrebbe essere in generale.
Credo che il tuo timore che questo vuoto di “assoluto” porti alla ricerca di riempimento da altre religioni sia infondato. Mi spiego.
(1) chi si dice ateo o agnostico (e la percentuale aumenta con la cultura e la ricchezza) è perché è pervenuto a quella convinzione autonomamente, ed è improbabile che da questo stato riceva improvvisamente un’illuminazione (ci saranno anche, ma sono statisticamente irrilevanti). Questo è il frutto diretto della libertà religiosa: non è imposta una religione (se non sottilmente) o l’ateismo, quindi le persone possono trovarsi la propria dimensione con sufficiente autonomia
(2) le persone con minore educazione o ricchezza (senza offesa, mi vengono in mente le portinaie che tappezzano con la faccia di padre pio il loro gabbiotto) sono molto attaccate alla sicurezza che la religione tradizionale dà loro, e di certo non la scambierebbero per un’altra religione. Anche casi come Magdi Talebano Allam, che è passato da un estremismo a un altro, sono statisticamente irrilevanti.
(3) la componente più forte del rischio che descrivi è legato all’immigrazione. Ma credo che in una cultura ormai relativistica (parlo del popolo, non dei politicastri che ci troviamo) non potrebbero prendere il sopravvento. Che ognuno abbia il suo spazio senza invadere quello altrui è un fatto talente acquisito che dubito potrà essere messo in discussione.
La minaccia più sostanziosa a questi principi viene invece proprio dalla chiesa cattolica, che giustamente farebbe pensare ai componenti delle altre religioni “perché loro sì e noi no?”. La domanda sarebbe legittima, e in uno stato di diritto la risposta non dovrebbe che essere “avete ragione”. Proprio come il bigotto ha trovato il pretesto del tappeto per disturbare la preghiera nella moschea, i “disturbati” ora avranno non solo il diritto, ma anche la giustifi_cazione morale a reagire con le stesse armi. Che però in mano loro sarebbero spuntate (figuriamoci se i pompieri chiudono una chiesa!) e questo alimenterebbe il reciproco odio e la chiusura sulle posizioni di ognuno. Ottimo pretesto per le guerre di religione.
Solo insistendo su una sana cultura relativistica sarà possibile contrastare l’invadenza religiosa, di qualunque matrice essa sia.
Questo credo, tra l’altro, sia l’obiettivo di fondo dall’UAAR. Non tanto diffondere ateismo e agnosticismo (mica siamo una religione!) ma promuovere e spingere le persone ad avere la massima consapevolezza e lucidità delle proprie idee, attraverso dibattiti e confronti anche duri ma sereni (come stiamo facendo noi!). Ci vorrà un po’ di tempo, ma anche gli islamici, dopo qualche generazione che vivono qui, scopriranno che è possibile essere atei. Non potrbbero scoprirlo invece se si trovassero in un paese pregno di religione, contro la quale si dovranno costantemente contrastare e confrontare. E fare una piccola e silenziosa guerra quotidiana che rafforzerà le loro convinzioni, anziché metterle in discussione.
Sta a noi dare il buon esempio, dimostrare che si può essere buoni cittadini (direi anche “migliori” cittadini, se mi passate un po’ di vanità 😉 ) anche e soprattutto senza una granitica religione. E diffondere le nostre idee perché trovino sempre più spazio nella vita di tutti i giorni, anche attraverso quei piccoli-grandi gesti che leggiamo qui. Ricordo soprattutto quello del prete che non ha benedetto la scuola, dimostrando che si può essere presenti senza essere invadenti. E dando a tutti una grande-piccola lezione di civile convivenza e rispetto reciproco. Quasi quasi gli scrivo, ho visto che si trova l’indirizzo della parrocchia su internet…
Le norme antincendio non sono da prendere alla leggera, nè possono essere trasgredite.
Ci sono 92 tipologie di attività (cito a memoria, eventualmente sono in grado di fornire notizie più precise) per cui è necessario avere i CPI (certific@to di prevenzione incendi).
Fra queste rientrano le attività che prevedono la presenza in alcuni luoghi chiusi di un certo numero di persone contemporaneamente.
Se la moschea non ha rispettato le norme è giusto che la si chiuda e la si adegui alle norme; se anche altre moschee o chiese o sinagoghe non sono in regola si chiudano anche quelle, finchè non siano terminati i lavori di adeguamento.
Come avviene spesso, le regole ci sono.
Non volerle rispettare per motivi religiosi, qualunque sia la religione, mi sembra la vera assurdità.
… una piccola nota… ho parlato di cultura relativistica. Questo vuol dire che disprezzo il relativismo di chi “se ne frega”. I genitori dovrebbero essere in grado di tramandare i loro valori (eventualmente poi rielaborati dai figli) in modo consistente. Una volta lo si faceva mettendogli una bibbia in mano e dicendo “leggi qui che ci sono le istruzioni” (anche se ci sono eccezioni notevoli in questo, ricordo Luttazzi, di persone educate civilmente E religiosamente e non religosamente QUINDI civilmente). Ora è necessario spingere verso una consapevolezza migliore e più profonda.
@ crebs
Assolutamente d’accordo
@crebs
il fatto è che MAI per nessuna chiesa o ristorante si pretenderà così fermamente il rispetto delle norme antincendio.questo è fascismo sotto altro nome.beh ma cos’altro ci si può aspettare da dei leghisti?
Dubito che la maggior parte delle chiese italiane abbiano il CPI, non è forse un pericolo una chiesa affollata nei giorni festivi con unica uscita il portone principale, con vie di fuga ostruite da sedie aggiunte a fianco delle panche quando a Natale e Pasqua c’è il pieno?
I locali che io sappia, hanno un limite di capienza ammesso.
@Antonio
Lo ammetto apertamente: sono d’accordo con te che buona parte dei commenti hanno il tenore del tifo calcistico, e a leggerli pare quasi che l’ateismo sia solo un’altra religione.
Ammetto anche che alcune notizie sono date su questo sito con un taglio un poco “di parte”, tale da scatenare una reazione nello spirito ateo un po’ sopra le righe, rispetto alla realtà dei fatti che è poi facile scoprire andando in profondità. Ad esempio, sulla polemica col giornalista di Micromega di qualche tempo fa, andando a leggere l’articolo in oggetto mi sono reso conto che, mentre qui veniva presentata come una critica a 360° dell’ateismo, si trattava in realtà di un commento, relativamente pacato, anche se con un filo di pepe, di un ateo sull’efficacia del mezzo di comunicazione scelto. In effetti, l’unica cosa davvero offensiva nell’articolo era la mancata citazione della sigla dell’UAAR, ma vi possono essere molti motivi per questo.
Può capitare di leggere un articolo e intenderlo con un taglio differente da quanto inteso dall’autore; sono normali incidenti di percorso anche per chi fa dell’onestà intellettuale la propria bandiera.
Per quanto riguarda l’esistenza di Dio… beh, ogni risposta è un atto di fede. Quindi, permettimi di citare un Koan Zen:
Zen è non pensare.
Ma pensare di non pensare è ancora pensare.
Allora, lasciami provare
a non pensare
di non pensare.
@ lindoro
Bravo, molto bello e ben articolato. E’ giustissimo a volte ribadire certi principi.
@agnese l’apostata
Mi sono documentato meglio
le tipologie di attività per cui è necessario avere i CPI (certific@to di prevenzione incendi) sono 97; quelle che sembrano più vicine al caso in esame sono:
83 Locali di spettacolo e di trattenimento in genere con capienza superiore a 100 posti.
84 Alberghi, pensioni, motels, dormitori e simili con oltre 25 posti-letto.
85 Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti.
Per quanto riguarda i luoghi di culto, mi risulta che gli edifici destinati al culto non sono locali di spettacolo e trattenimento secondo i chiarimenti contenuti nella circolare n. 52 del 20 novembre 1982 punto 4.1, e pertanto non sono compresi nel punto 83) sopra riportato. Sono comunque salve le altre disposizioni di legge (ad esempio il D.P.R. 29 luglio 1982, n. 577.)
Diverso il caso delle comunità religiose; le comunità religiose rientrano negli obblighi dell’attuale normativa di prevenzione incendi in tutti i casi in cui, da parte e nell’ambito della comunità, siano esercitate attività specifiche contemplate nell’elenco delle 97 attività cui accennavo
A titolo esemplificativo l’obbligo di osservanza delle norme di prevenzione incendi sussiste ove, nell’ambito della comunità religiosa, siano operanti scuole con più di 100 persone presenti oppure posti letto in numero maggiori di 25 utilizzati come albergo, pensione, dormitori e simili, oppure locali di spettacolo o trattenimento con capienza superiore a 100 posti letto oppure depositi di merci pericolose nonché impianti tecnologici e servizi (centrali termiche o di condizionamento, autorimesse, ecc.) aventi caratteristiche tali da rientrare tra le attività pure soggette al controllo di prevenzione incendi.
In conclusione, per le comunità religiose, in quanto tali, non si ravvisa alcuna necessità di prevedere una normativa specifica di prevenzione incendi, essendo estranea al problema la particolare qualificazione di chi esplica l’attività soggetta (estratto della Circolare n. 14 del 28.05.1986).
La chiesa come luogo è soggetta a specifiche norma di prevenzione incendi se presenti (es. impianti termici x riscaldamento).
Questo per far rilevare come la normativa sia abbastanza complessa; dalla notizia riportata è difficile stabilire se vi sia stato un qualche abuso o meno.
Se per esempio il locale è adibito anche a scuola o per conferenze (sala riunioni) è necessario il C.P.I:, cosa probabile perchè la notizia riporta “I vigili del fuoco hanno così revocato il certificato di prevenzione incendi”.
Si dovrebbe arguire che il C.P.I. era stato chiesto ed ottenuto e successivamente le condizioni di progetto erano state modificate.
Scusa se sono stato pedante, ma alcune cose bisogna conoscerle per evitare di dire cose non esatte.
Ti assicuro che l’esame de progetti presentati per ottenere il C.P.I. non è accomodante per nessuno e periodicamente vengono fatte visite di ispezione.
Le norme antincendio sono giuste e vanno rispettate. Il punto (grave) è che si fa o meno i fiscali a seconda delle convenienze, e in questo caso mi pare evidente una discriminazione verso i musulmani. Consiglierei vivamente a tutti gli islamici e all’UAAR di denunciare, speriamo con relativo ordine di sgombero, tutte le chiese italiane in cui ci sia materiale potenzialmente infiammabile.
Per quanto riguarda le critiche all’Islam, sono solo un po’ più indietro di noi, per certi aspetti di secoli, per certi altri solo di pochi decenni. Purtroppo non hanno avuto, dalle loro parti, una Rivoluzione francese e una Porta Pia… Ma se stanno in Italia devono essere trattati come tutti i cittadini, senza discriminazioni (e ovviamente ubbidire alle nostre leggi).
Quanto all’aspetto religioso… ben vengano i musulmani! Così mettono i bastoni tra le ruote alla Chiesa! Lasciamoli avere il loro 8×1000, le loro scuole private, le loro moschee… poi mi diverto a sentire cosa dice B16 riguardo all’istituzione dell’8×1000 e alla richiesta di finanziamento alle “scuole private”!
Bisogna distinguere tra anticlericalismo e ateismo: è necessario essere non anticlericali, ma ferocemente anticlericali!!! L’ateismo, invece, resti un aspetto personale, assieme all’innegabile libertà religiosa. E’ vero, sarebbe meglio nessuna religione piuttosto che due (Cristianesimo e Islam), ma in questo caso… lasciamoli pure “scannare” tra di loro e godiamoci lo spettacolo!
La Toscana è piena di migranti, come altre regioni; però certi reati che finiscono nei notiziari
perchè compiuti da stranieri, avvengono soprattutto in Lombardia e Veneto, cioè dove i migranti sono discriminati quotidianamente (conosco la situazione e so di cosa parlo).
Sono fermamente convinto che quei subumani incivili e violenti che la stampa chiama simpaticamente “sindaci-sceriffo” stiano esasperando le potenzialità di un conflitto etnico-religioso. Non ci si può limitare a dire che gli stupidi ed i pazzi sono da tutte le parti, quando una parte tiene il coltello per il manico e l’altra ha la lama alla gola. Oppure qualche anima superficiale ha la sfacciataggine di dire che nel NordEst comandano i negri?
belàroba, Perma!
effettivamente, però, il tappetone se non è a norma è un bel canchero da madar giù. ma mi chiedo: i VdF non li avevano già fatti prima i sopralluoghi? aspettano un can che abbaia per accorgersi che c’è un tappeto 20X30 non a norma?
vorrei vedere, poi, nelle varie chiese, se tutti i panneggi e panchine varie sono a norma. Ho i miei dubbi, ma si sa, con il pretume si chiude sempre un occhio, anche due.
per quanto riguarda i finanziamenti per le loro moschee, i musulmani hanno pieno diritto a ricevere soldi dai comuni, dagli oneri di urbanizzazione secondaria. questo almeno finchè sarà in vigore la Legge Bucalossi, che prevede finanziamenti per costruire parchi, qualcosachenonmiricordo e luoghi di culto.
fintanto che “luoghi di culto” significava “cristiani” (e qualche sinagoga) nessuno diceva niente, ora che significa anche islam, ci sarebbero dei culti di serie A e dei culti di serie B.
sarebbe ora che li si considerasse tutti uguali, tutti fuori classifica e tutti a spese dei cultori, non degli altri cittadini.
@Leonardo
Forse non sono stato chiaro o forse sono stato troppo prolisso.
Le chiese e i luoghi di culto in generale non hanno bisogno del CPI.
Dalla notizia riportata sembra invece che la moschea era dotata di CPI (segno che venivano svolte attività per cui questo è necessario). Successivamente, o in difformità al progetto, hanno introdotto un tappeto sintetico i cui fumi sono velenosi e quindi non può stare dove vi sono attività normate ai fini antincendio. Pertanto i VVFF hanno revocato il CPI.
Che abbiano pagato 6 mila euro e ce ne vorranno “almeno 21 mila per acquistarne uno in regola” dimostra solo che non erano in regola, probabilmente in modo doloso visto che è una questione di soldi (6 mila euro il tappeto non idoneo e almeno 21 mila per acquistarne uno in regola).
Se la notizia riportata è corretta mi sembra uno dei casi in cui ci si lamenta senza ragione alcuna, facendo solo del vittimismo.
Prove tecniche di fascismo.
Farisaicamente, due pesi e due misure nell’applicare cavilli burocratici.
“Ad Azzano Decimo (Pordenone), invece, il sindaco leghista Enzo Bortolotti sta preparando un’ordinanza che vieta agli islamici di pregare in tutto il territorio comunale”
Pura incostituzionalità nazista. Poi si lamentano che dove sono in minoranza non gli stendono i tappeti rossi.
fascismo inoltrato,mica prove tecniche.quelle le hanno fatte e rifatte più volte
@crebs
no no don’t worry non sei stato affatto pedante anzi ne farò tesoro nel caso volessi aprire una moschea 😉 o un’altro tipo di attività commerciale
Credo sia chiaro a tutti che la motivazione sia stata pretestuosa.
Qualcuno di voi pensa che una chiesa sia mai stata verificata sotto l’aspetto della prevenzione incendi?
O della sicurezza in genere?
Se fosse stata una chiesa nessuno si sarebbe azzardato a ficcanasare.
Ciao a tutti
@Ivo Mezzena
Prove tecniche? Durano da un po’ troppi anni e sono un po’ troppo operative per esser solo prove. No no, qui siamo in pieno fascismo operativo e gli elementi ci sono TUTTI.
@ Asatan
Nel suo blog, per altro molto interessante, deve sostituire una “s” con una “g”.