Umberto Veronesi ha scritto una lettera a Repubblica, che è stata pubblicata sull’edizione online. In questa missiva il medico parla di un argomento a lui molto caro: l’eutanasia.
La forte ondata emotiva che accompagna la vicenda di Eluana rischia di sviare l’attenzione dal cuore del problema. L’ordinamento del nostro Paese prevede per tutti il diritto di rifiutare i trattamenti. Anche i trattamenti cosiddetti “di sostegno”, come la nutrizione artificiale o la trasfusione di sangue, ma ora si vorrebbe calpestare questa norma fondamentale, violando il diritto di autoderminazione delle persone, che è sacrosanto per ognuno di noi.
La lettera completa è raggiungibile su repubblica.it
Sono del tutto d’accordo col prof. Veronesi
Sono del tutto d’accordo col prof. Veronesi
Caro Veronesi, sono d’accordo con te, ma oggi se non hai quelche velina intorno non ti scolta nessuno.
Grandissimo Veronesi.
Resistenza, Resistenza, Resistenza!
Veronesi?
Nonostante l’età, IMVHO sarebbe un ottimo segretario del piddì.
Questa volta mi trovo d’accordo con lui . Strano.
La lettera di Veronesi sarebbe da stampare e da attaccare sui muri di tutte le città italiane.
@Barbara: e nelle chiese, soprattutto!
Come non essere d’accordo con queste parole?
una volta tanto ne dice una giusta,ottime argomentazioni,bravo Veronesi!
Purtroppo, ormai è certo, il testamento biologico che approverà la destra fascistoide e vaticaliana, contemplerà l’idratazione e alimentazione obbligatoria per tutti, e l’ultima parola spetterà al medico (obiettore, fintocattolico, opportunista, con famiglia, ricattabile).
L’autodeterminazione dell’individuo è inaccettabile per la Chiesa cattolica e in Italia comandano ancora la Chiesa e i suoi sgherri (tra cui certi personaggi simpatici e arguti a cui si dà qui troppo spago).
Io non ho ben capito una cosa. Se l’idratazione e l’alimentazione diventassero obbligatorie per legge, allora anche chi facesse uno sciopero della fame e della sete sarebbe costretto a subire il trattamento? O varrebbe solo per chi non può esprimere la propria volontà. E se uno che fa uno sciopero della fame finisce in coma? In quel caso varrebbe l’autodeterminazione?
Speriamo che questo governo si astenga da mostruosità legislative.
sarebbe ora di mobilitarsi perchè con le parole sono indispensabili per dar voce ai nostri pensieri ma se non ci facciamo sentire continueremo a scrivere le stesse cose senza che nulla cambi! manifestazioni, sit-in, mobilitazione! con le sole parole non si è mai risolto nulla.
Sono d’accordo con Stefano, facciamo qualcosa. Vi rendete conto che siamo in piena dittatura catto-fascista?
inizio a stampare la lettera…la attacco dappertutto! grande veronesi.
Se mi faccio tatutare sulle sciena il testamento biologico con il rifiuto di date terapie per i teopitechi sarà considerabile come espressione della mia volontà?
Nella home page dell’Unità si può firmare a favore di Napolitano (che, qualunque sia il nostro giudizio su di lui, è la sola, unica carica istituzionale, in questo momento, al di sopra dell’ unto del signore!)