Su “Liberazione” un inserto speciale sul Concordato

Un inserto speciale di quattro pagine sugli ottant’anni del Concordato è stato pubblicato oggi su Liberazione. Interventi e articoli di Giovanni Franzoni, Sandro Podda, Vera Pegna (già vicesegretaria UAAR, ora ambasciatrice della Federazione Umanista Europea presso l’OSCE) e intervista a Piergiorgio Odifreddi.

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18 commenti

BackDream

Però è triste che un giornale che ha il coraggio di pubblicare cose come questa debba avere un colore politico.
Anzi, è triste che tutti i giornali abbiano un colore politico. Triste e profondamente ingiusto. L’informazione dovrebbe essere acromatica (leggasi: apolitica)!

serio

No, l’informazione deve avere colore eccome! Piuttosto non deve dipendere da nessuno e deve riportare fatti veri, di reale interesse e in modo corretto. Stop.

In Italia siamo arrivati alla demonizzazione delle sacrosante opinioni politiche, allo schifo dei partiti, ma ci rendiamo conto? I partiti sono essenziali alla democrazia. I veri partiti, ovviamente, non quelli costruiti a tavolino come PdL o Pd.

Stefano Grassino

L’informazione in uno stato composto da cittadini seri e maturi dovrebbe avere ogni tipo di informazione: apartitica e partitica, religiosa e atea demandando poi al lettore, maturo e consapevole, la scelta. Scusate se non parlo mai dell’Italia.

Lapalisse

I comunisti in assemblea costituente, votarono per l’art. 7 che senza di loro non sarebbe mai stato approvato, fornendo un mirabile esempio di ipocrisia e doppie verità. Con simili trascorsi, ora mi vorrebbero insegnare la storia del concordato, con la medesima obbiettività dell’osservatore romano, immagino, no grazie, preferisco consultare altre fonti meno faziose, più attendibili.

MicheleB.

L’informazione non può essere apolitica, prchè è fatta da persone e solo i menteccatti (a volte) riescono ad essere apolitici. Può solo essere apartitica, che è una cosa totalmente diversa.

piersky

@Lapalisse
Mi sembra molto sciocco accusare Liberazione degli errori commessi 60 anni fa dai dirigenti del PCI…. Non e’ che i “comunisti” (come molte altre categorie) siano un’unica entita’ che agisce all’unisono nello spazio e nel tempo…Qui siamo ancora all’idea infantiale “aiuto arrivano i comunisti che mangiano i banbini!”

ateismo

Mi permetto di sostenere lo “schifo ai partiti” sostenuto da qualcuno nei post precedenti. Rifondazione, alleanza nazionale, PD, PDL, cosa cambia? I partiti condizionano la vita degli italiani: lottizzano università, posti di lavoro, sindacati e scuole. Non vedo cosa ci sia di democratico nell’idea italiana di partito: se poi sentiamo parlare come oggi al TG esclusivamente di “teodem” o “cattolici del PD” o italia dei valori (…quali valori?), c’è davvero da schifarsi.

Una politica seria andrebbe riformata con pochi schieramenti compatti ed abolendo, nel contempo, la gerontocrazia ed il nepotismo dei “signori” che attualmente si autoproclamano leader, si auto-assolvono dai reati che commettono e chinano il capo al volere della chiesa 9 volte su 10.

Utopico, lo so…

Giacomo Grippa

Un giornale può anche avere un colore politico, organizza un servizio su un tema centrale che interessa tutti, almeno tutti i laici, con l’intervento di vari esponenti e dobbiamo guardarci bene dal guardarlo, perchè la rappresentanza comunista il ’46 votò per l’art. 7.
Allora oggi, se serve spuntarla sul tema del Concordato, dovremmo contare sull’apporto di tutti i laici, compreso i comunisti veramente laici.
Li dobbiamo escludere se non sono veramente laici, oppure escluderli comunque perchè comunisti?
Dobbiamo prendere le distanze solo dalla ideologia comunista?

Cristofobico

@BackDream
io direi che sarebbe triste se un giornale di “quel” colore politico non avesse il coraggio di pubblicare cose come queste…

Pasquale Palladino

Si chi chiede all’opposizione che vi siano delle parole chiare contro l’offensiva clerico-fascista di governo e vaticano e per fortuna queste parole chiarissime vengono dal PRC che è stato eliminato dal parlamento italiano e si pensa di eleminarlo anche da quello europeo perché pecoron pecoroni, si è andati e si pensa di andare a votare qualcun altro, o non si andrà a votare, mentre gli ex-comunisti dell’apparato PCI sono tutti nei giornali, nel governo, nel PDL e nel PD.
Qualcuno si sente costretto, con disagio, ad ammettere che Liberazione guida una lotta condivisibile e allora si cerca di sminuirne i meriti con riferimenti antichi e scrivendo che è il minimo per un giornale comunista o, come lo si chiama evidentemente per non avere un crampo alle dita, “di quel colore politico”.

Se esiste la Costituzione italiana, la libertà di cui godiamo, i diritti ormai cancellati e la coscienza che la mafia esiste e bisogna combatterla, lo si deve anche a tanti comunisti che lottarono e morirono mentre quelli che ben pensano si vestivano di nero o tacevano.

Lapalisse

@piersky a me sembra molto sciocco continuare a credere a dei contaballe “figli” di contaballe. Il tuo argomentare inoltre non è convincente: secondo te dunque, anche la chiesa non può essere ritenuta responsabile degl’errori commessi etc… e non può essere considerata un’unica entità etc… come vedi come le tue argomentazioni non stanno in piedi… infine concludi con una frase retorica, sarcastica ed assolutamente fuori luogo, non argomentata, che non ho mai pronunciato, ne lontanamente ricordato, una palese forzatura solo per fare un po’ di dozzinale retorica e per darmi ingiustificatamente dell’infantile (un insulto gratuito) …a proposito di “cose” infantili “bambini” si scrive con la “m”.

anticlero

io penso che il contributo fornito dal quotidiano liberazione sia un ottimo contributo, avendolo consultato proprio oggi.
sinceramente non capisco perchè non si è mai contenti.
se non si parla di pensiero laico, ci si lamenta perchè non se ne parla.
se lo si fa, si critica lo stesso.
io penso che da quante più fonti provenga una richiesta di STATO LAICO tanto meglio è!
anzi mi auguro che i quotidiani della sinistra (unica e sola speranza!) possano allacciare con l’uaar un proficuo e costante rapporto…
arrivando magari a diffondere inserti con le problematiche giuridiche che comportano i diktat della chiesa.
oppure allegando i libri segnalati su questo sito!
vi immaginate 30-50 mila lettori (manifesto più liberazione più left più carta) che leggono di stato laico e di ateismo?
io la vedrei molto bene!

tomaraya

la totalità dei dirigenti di rifondazione e dei fuoriusciti ai tempi della Costituente non era ancora nata. è pur sempre l’unico partito che ha portato un transessuale in parlamento. a Gela il sindaco Crocetta, gay dichiarato è stato candidato dal pdci, gli eredi di quelli che hanno fatto fuori Pasolini dal partito. l’importante è non rifare gli stessi errori.

Leo55

Non è che, per caso, siano gli effetti di certi allontanamenti e di certe segreterie mancate??
Se è così si può anche ricominciare a sperare nella rinascita di una sinistra italiana forte, chiara e determinata negli scopi e nell’identità…..a dispetto dei Sansonetti e dei Vendola.

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