Napolitano: Non c’è monopolio del dolore

«Nessuno ha il monopolio della vicinanza e della partecipazione verso le persone che lottano contro la malattia e verso quanti giungono alle soglie estreme della vita. Sono sentimenti forti in ciascuno di noi. E anche quando si debbono prendere delle decisioni delicate e con il necessario rigore nell’esercizio delle proprie funzioni, io conto sulla comprensione e fiducia dei cittadini». Queste le parole del Presidente della Repubblica Napolitano ad alcuni medici dell’Istituto Pascale di Napoli.
L’intervento è stato seguito da applausi e grida di «viva la Costituzione» sia all’ospedale che al teatro.
Secondo Napolitano sono state inoltre strumentali le versioni sulla lettera che anticipava il no al provvedimento: anche pochi giorni fa, in Lussemburgo, il Presidente ha specificato in conferenza stampa che nell’agenda della nostra politica «non c’è l’eutanasia ma il testamento biologico».
Napolitano ha inoltre aggiunto che i consiglieri giudirici hanno espresso perplessità sull’applicazione retroattiva di un eventuale decreto legge approvato in questi giorni. L’ultima decisione della Cassazione risale infatti al 13 novembre 2008.
Beppino Englaro e i medici starebbero applicando ora un diritto per il quale sono stati autorizzati. E non sarebbero perseguibili.

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10 commenti

l'infedele

Grazie Napolitano.
E’ di assoluta importanza che tutti i cittadini rispettosi delle leggi e della costituzione stiano vicini al Presidente in queste ore difficili.
Viva la costituzione, e viva l’Italia laica.

rosalba sgroia

Meno male! Pensate che anche Andreotti ha detto che:

«Credo che la contrarietà del Capo dello Stato (al decreto, ndr) sia pienamente motivata. Oggi […] secondo le regole giuridiche che sono in vigore, non c’è nessun diritto né dovere di intervenire d’urgenza da parte del Governo. Perciò condivido appieno la condotta del presidente Napolitano e non mi riconosco nelle critiche che ingiustamente gli vengono mosse».

«Ritengo che tutti dovrebbero fare un passo indietro di fronte al dolore della famiglia Englaro. C’è un dovere di rispetto e anche una delimitazione degli ambiti che occorre salvaguardare. E’ una tutela dalla quale non si può prescindere in una condizione così dolorosa. Qui non si tratta di una questione pubblica. Il calvario di Eluana non deve diventare un caso politico, altrimenti lo si snatura colpevolmente. Ci sono vicende nelle quali la politica deve fermarsi sulla soglia di casa delle persone. Abbiamo a che fare con una famiglia già duramente provata da una tragedia e nessuno può arrogarsi il diritto di decidere d’imperio».

ugaciaka

anche perché Andreotti si deve essere incazzato non poco quando berlusconi ha detto che la Costituzione, scritta dai democristiani+comunisti+altri, era di orientamento sovietico. De gasperi si starà rivoltando nella tomba poverino

Masque

“i consiglieri giudirici hanno espresso perplessità sull’applicazione retroattiva”
come se a questo governo abbia mai importato qualcosa di seguire le leggi…

Sandra

mmmm….scusate, ma Andreotti che dice qualcosa di umano, e contro la chiesa, il suo Casini e’ molto piu’ allineato, non posso fare a meno di chiedermi se c’e’ qualcosa che sta bollendo in pentola. Che abbia a che fare con il nuovo corso della politica USA, con obama che ignora berlu? Col cambio al vertice CIA? Andreotti che entra cosi’, la telefonata di Bertone per tirarsi indietro dalle accuse di interferenza. Non capisco perche’ questo dietrofront, ma lo apprezzo comunque.

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