Archivi Giornalieri: domenica, Febbraio 8, 2009

Shoah, telefonata tra il Papa e la Merkel

Il Papa ha risposto all’invito del cancelliere tedesco Angela Merkel di chiarire la propria posizione riguardo all’Olocausto. «È stato un colloquio cordiale e costruttivo, segnato dalla comune e profonda adesione al monito sempre valido della Shoah per l’umanità» spiega una nota scritta da Federale Wilhelm e padre Lombardi. Lo scambio telefonico sarebbe avvenuto nei giorni scorsi.

Berlusconi: «È condanna a morte»

«C’è un divario tra due culture: da una parte la cultura della libertà, dall’altra quella di uno Stato che prevale sui cittadini. E ancora la cultura della verità contro la cultura della mistificazione e probabilmente, andando in fondo, la cultura della vita contro una cultura che non è la cultura della vita» ha dichiarato Berlusconi nel corso di un’intervista.

L’avvocato Campeis: “Nessun presupposto per la sospensione”

Giuseppe Campeis, l’avvocato che difende la famiglia Englaro, ha riferito che «nell’iniziativa dei Nas non ci sono i presupposti penali per il blocco della procedura» in atto alla Quiete di Udine. «I Nas rilevano che alla Quiete si è di fatto “aperta una struttura ad hoc” che deve avere una autorizzazione» ha spiegato l’avvocato. «Ma nel rapporto intercorrente tra La Quiete e l’associazione “per Eluana” è previsto che, per l’attuazione della procedura stabilita sulla base del decreto della Corte d’Appello… Leggi tutto »

Napolitano: Non c’è monopolio del dolore

«Nessuno ha il monopolio della vicinanza e della partecipazione verso le persone che lottano contro la malattia e verso quanti giungono alle soglie estreme della vita. Sono sentimenti forti in ciascuno di noi. E anche quando si debbono prendere delle decisioni delicate e con il necessario rigore nell’esercizio delle proprie funzioni, io conto sulla comprensione e fiducia dei cittadini». Queste le parole del Presidente della Repubblica Napolitano ad alcuni medici dell’Istituto Pascale di Napoli. L’intervento è stato seguito da applausi… Leggi tutto »

Beppino Englaro: «La Chiesa non può impormi i suoi valori»

«La Chiesa non ha nulla a che vedere con questo problema, non mi può imporre i suoi valori. Può esprimere la sua opinione, però ciò che dice non ha nulla a che vedere con me o con Eluana» ha riferito Beppino Englaro al quotidiano spagnolo «El Pais». «Della Chiesa non parlo. Sento un sacro rispetto per essa e spero che da parte della Chiesa ci sia lo stesso sentimento. Spero che sappiano ciò che dicono e ciò che fanno, quindi… Leggi tutto »

Sacconi: «La clinica non è idonea. Andremo a Udine, se il padre autorizza la ripresa dell’alimentazione»

Il ministro Sacconi ha fatto subito sue le parole del rapporto dei Nas in cui viene spiegato che ci sono problemi amministrativi alla clinica “La Quiete” di Udine. Secondo Sacconi, tutta la vicenda «si sta svolgendo in una situazione irregolare perché la sentenza della Corte d’appello parlava di un hospice, una struttura sanitaria, mentre qui ci sono solo delle stanze prestate a un equipe di una associazione. La struttura non è idonea». «Condivido l’appello di Schifani. Nel momento in cui… Leggi tutto »

Ora i Nas provano a bloccare Eluana: “la clinica non è in regola”

Dopo 12 ore di controlli da parte di tre ispettori-medici del Ministero del Welfare e dei carabinieri del Nas, il verdetto sarebbe che la clinica “La Quiete” di Udine non sarebbe in regola. Le irregolarità sarebbero di tipo amministrativo. Secondo i Nas le stanze destinate a Eluana sono state “locate” all’associazione di volontari che si è assunta la responsabilità della donna, creando una nuova «struttura sanitaria non autorizzata». Inoltre, sempre secondo il rapporto, nel decreto della Corte di appello i… Leggi tutto »

Su “Liberazione” un inserto speciale sul Concordato

Un inserto speciale di quattro pagine sugli ottant’anni del Concordato è stato pubblicato oggi su Liberazione. Interventi e articoli di Giovanni Franzoni, Sandro Podda, Vera Pegna (già vicesegretaria UAAR, ora ambasciatrice della Federazione Umanista Europea presso l’OSCE) e intervista a Piergiorgio Odifreddi.