Una telefonata è intercorsa ieri tra il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, e il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone. Si è parlato anche del caso Englaro. Secondo fonti del Quirinale, riprese dalla stampa italiana, il segretario di Stato avrebbe offerto rassicurazioni “sulla volontà del Vaticano di non interferire in vicende italiane”. Di tale passaggio non vi è però traccia nel comunicato della sala stampa della Santa Sede: vi si legge invece una manifestazione di “vivo apprezzamento per l’accelerazione data dal Parlamento all’approvazione del disegno di legge”.
La strana telefonata Napolitano-Bertone
24 commenti
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E’ strano sì.
Incidentalmente, trovo di pessimo gusto che anche in comunicati ufficiali, in cui si fa gran sfoggio di titoli, si parli della vicenda indicando la protagonista suo malgrado solo con nome e cognome. Se si incominciasse a chiamarla la “signora Eluana Englaro”, così come si farebbe anche con la vicina di pianerottolo, sarebbe forse un piccolo segnale volto a contrastare la reificazione di questa persona.
misteri della fede.
La sola affermazione che “la volontà del vaticano sia quella di non interferire nelle vicende italiane” è talmente ridicola in sè da non aver nemmeno bisogno di commenti.
Una risata la (e speriamo anche “li”) seppellirà.
come nascondere una montagna con un dito
Sono d’accordo con Maurizio D’Ulivo… Chi crederebbe mai a una frase simile, soprattutto in questi giorni?
Fanfaroni dice che la costituzione è stata scritta sotto l’ influenza filosovietica, se fosse vero ci sarebbe stato un articolo per cui lui e la sua cricca di ministrucoli filovaticanisti sarebbero già stati messi al muro ed gli omuncoli come bertone mandati in Siberia.
Saluti
avranno intimidito il povero napolitano, prospettandogli un girone infernale nell’aldilà….
avranno intimidito il povero napolitano, prospettandogli un girone infernale nell’aldilà….
Lo psiconano è ossessionato dai comunisti, li vede dappertutto: ora li vede anche, con la sua patologica immaginazione, dietro i lavori preparatori della costituzione. Se esistesse messer belzebù, sono convinto che lo psiconano in doppio petto, sarebbe di sicuro la sua longa manus. E’ una persona che mi fa orrore e schifo, ma più di tutto ignoro i motivi degli psicotici che l’hanno eletto. Cosa credono, che il nano li farà diventare “agiati” se non ricchi?
Si può essere così idio.ti a non capire la malvagità di un simil figuro, arrogante ed ignorante?
Misteri dell’idiozia umana!!!
era meglio se la ricoverava all’ospedale valdese di torino… almeno il vaticano non avrebbe rotto tanto le palle, e se ci avesse provato, i valdesi gli avrebbero risposto a tono…
Diciamo che se uno sente il bisogno di dire “noi non interferiremo”, vuol dire che ha la coscienza un pelino sporca.
Diciamo che se uno sente il bisogno di dire noi non interferiremo, vuol dire che ha la coscienza non troppo pulita…
Al di là di tutto, io su una cosa devo dare ragione alla Chiesa: è vero che loro mettono bocca su tutto, ma se i politici italiani – e gli italiani stessi – avessero il coraggio di NON ascoltarli non potrebbero, concretamente, mettere mano alle nostre leggi.
Guardate Zapatero nella Cattolicissima Spagna: ha fatto la legge sui matrimoni gay e sulle adozioni per le coppie gay.
La Chiesa ha gridato vendetta, hanno fatto manifestazioni su manifestazioni… ma Zapatero se n’è fregato ed è andato avanti.
Trovassimo anche noi lo stesso coraggio per le leggi che ci interessano…
Giustissimo Federica, cominciamo col guardarci dentro.
“il segretario di Stato avrebbe offerto rassicurazioni “sulla volontà del Vaticano di non interferire in vicende italiane”.”.
Che ipocriti.
Quoto Federica, la Chiesa fa il suo mestiere, è lo Stato che non sa fare il proprio. E quindi lascia spazi, troppi spazi. Non aspettiamoci un passo indietro delle gerarchie, non succederà mai: la fede come fatto squisitamente privato la intendono solo gli atei e gli agnostici, che non fanno proseliti, rispettano tutto e e tutti. Le grandi religioni monoteiste sono pervasive e invasive, gli zelanti fedeli non molleranno mai.
Effettivamente una strana telefonata. Forse riparatrice perché il Vaticano sente di essere andato troppo in là. Un pezzo grosso del Vaticano, non so più chi, si era infatti dichiarato “deluso” di Napolitano: un autentica offesa. Immaginate Napolitano che si dichiara deluso di Ratzinger: lo farebbero a pezzi, sia il Vaticano, che la sua quinta colonna in casa nostra (li sentite i Volonté Casini Buttiglione Gasparri gridare all’offesa, allo scandalo, al sacrilegio ecc.?).
Il Vaticano fa dunque un po’ la pace con Napolitano, ma commette subito un’altra gaffe assicurando che non è sua intenzione ingerire nelle nostre faccende (excusatio non petita).
E poi di Napolitano finora i corvi davvero non potevano lamentarsi, tutt’altro: ero io anzi deluso di Napolitano per la sua acquiescenza verso il Vaticano. Non parlava di perfetta intesa, per non dire simbiosi, col Vaticano?
Napolitano non ha firmato il decreto perché non poteva firmarlo come capo supremo della magistratura: il suo rifiuto era logico, inevitabile, necessario. Se l’avesse fatto si sarebbe squalificato per sempre (oserei dire ancora di più). Certo siamo stati contentissimi che l’abbia fatto (dunque non eravamo così sicuri che lo facesse) e lo ringraziamo. Ma non ha fatto che il suo dovere.
@federica
100×100
L’affermazione del Vaticano che non interferiranno nelle vicende italiane,non è ridicola,
è IPOCRITA,come sempre è stato costume di lor-prelati.
Già la telefonata è un’ingerenza.
Bertone, Bagnasco, Ruini, Benedetto 4×4….sono uomini liberi che hanno il diritto di dire quello che pensano…
Ma dove sta scritto che i nostri politici sono obbligati ad ascoltarli ed obbedire in maniera bovina ai loro ordini ?
Ma vi rendete conto a che razza di classe politica siamo in mano ??
E’ un classico del Vaticano: tirare la pietra e nascondere la mano!
Una grande ipocrisia e pagliacciata da parte del vaticano, di cui purtroppo il Presidente deve diplomaticamente barcamenarsi.Saluti sempre più laici Riccardo -Verona-
@Federica
Quoto in pieno la tua affermazione.