Darwin day, comunicato stampa UAAR

Duecento di questi Darwin Day: l’Uaar festeggia il compleanno dell’evoluzione

Tornano i Darwin Day Uaar, quest’anno con un doppio anniversario: duecento candeline per Charles Darwin e centocinquanta per la sua opera principale, l’Origine delle specie. Come ogni anno, l’Uaar organizza eventi e incontri in tutta Italia, ma il calendario di sempre, stavolta, si arricchisce di alcune novità: collaborazioni con atenei, spettacoli teatrali, momenti di intrattenimento per bambini.
«Come sempre – spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale dell’Uaar – festeggiamo il compleanno di Darwin intorno al 12 febbraio. Quest’anno ci sono molte iniziative in tutto il paese, per celebrare il doppio anniversario. Ma i Darwin Day Uaar sono stati i primi in Italia e le nostre proposte crescono di anno in anno: nal 2003 abbiamo cominciato con una sola tavola rotonda a Roma, poi piano piano abbiamo raggiunto e superato i venti. L’anno scorso ne avevamo in agenda almeno trentacinque, adesso abbiamo superato i quaranta, con cui copriamo molte province italiane, a conferma dell’interesse intorno a iniziative che celebrino la ricerca scientifica libera da condizionamenti di qualsiasi tipo».
I Darwin Day Uaar non sono infatti solo un’occasione per vedersi e ascoltare insieme una conferenza su temi scientifici, ma vogliono essere anche un segnale forte: «in questi tempi in cui lo Stato italiano sembra sempre più condizionato dalla religione, in cui la ricerca sembra l’ultima delle preoccupazioni dei governanti, riproporre con forza l’importanza dell’approccio scientifico nella società italiana è un dovere civico a cui non ci possiamo proprio sottrarre», conclude Carcano.

Comunicato stampa UAAR

Archiviato in: Generale, UAAR

18 commenti

Stefano Grassino

@ Manlio Padovan

Coraggio, ti siamo vicini e non è detto che non si riesca ad organizzare qualcosa a Rovigo venendo da fuori. Saluti da Roma Stefano.

ste

Ma sono l’unico che si è stancato di sentir parlare di Darwin su sto sito,
che non ne può più di Darwin Day,
che ogni volta che riceve un numero dell’atro con Darwin in copertina (quindi in media 1 volta ogni 2/3 mesi) gli cadono le braccia, e butta direttamente la rivista nella pila della carta da riciclo?

pony

Caro “ste” credo che la tua stanchezza sia sinonimo di ignoranza e/o mancata lettura esempio di “L’origine delle specie”.
Posso ammettere che alcuni articoli su Darwin – presi a se stanti e senza avere una visione complessiva del tema – siano non coinvolgenti mentre se leggi almeno un suo libro ti rendi conto di come possa veramente cambiare la tua vita ed il tuo pensiero.
Coraggio “ste” almeno provaci per sfatare quanto scrivo!.

Diego Milan

Nell’articolo si parla di cultura scentifica (meglio critica o noi umanisti siamo fuori, anche la nostra è cultura mica porcheria!) libera, della pericolosa validità politica dell’opinione religiosa (umana, troppo umana). Colgo l’occasione per evidenziare una questione (spero non troppo fuori luogo): con la legge 133 ed il decreto 180 è drammaticamente plausibile la privatizzazione delle università, pensate a quanti prestigiosi istituti potrà acquistare un regnante politicamente accorto come il papa. La tunichetta bianca ed il cappello biforco potranno farlo apparire un cretino ma sa il fatto politico suo. Un paese ignorante è un paese superstizioso, appoggiare noi studenti contro la legge 133 non può che fare bene, e non ditemi che siete a-politici perchè tutti i temi che trattate tangono la comunità e sono perciò politici, al più siete a-partitici come noi studenti.

SAPERE LIBERO!!!

calogero

Non se sei l’unico, ma quest’anno credo tu debba “arrenderti” visto che è l’anno del bicentenario…

wwf

per manlio padovan
festeggeremo noi due almeno, io ho già messo il ritratto di Darwin sulla porta del mio ambulatorio e mi sono mangiato un pezzo di torta.
Buon compleanno Charles Darwin!!!

paola

ieri ho passato il pomeriggio facendo un cartellone con mio figlio di 8 anni: sceglievamo le cose su internet e le stampavamo: la foto del beagle, la mappa del viaggio, la foto in cartone animato di darwin vecchio. insieme a sua sorella di 6 anni hanno disegnato la tartaruga, la sula dalle zampe azzurre, i becchi dei fringuelli, la falena falco…poi abbiamo fatto dei giochi on line sul sito dell’amnh ( favoloso!). si sono divertiti tantissimo, hanno imparato un sacco di cose…non vedono l’ora di andare sabato al palaexpo alla mostra…il grande era un pò amareggiato, era andato a chiamare il suo amico x fare insieme questo lavoro, ma ahimè, doveva andare a CATECHISMO! “ma perchè perdono tempo a pregare, che non serve a niente, invece di imparare cose nuove?intanto lo so già che domani mattina a scuola sarò l’unico a parlare di darwin, gli altri non sanno nemmeno chi è!” (hanno accennato all’evoluzione, almeno quello!).
“noi festeggiamo il darwin day mamma x’ siamo atei?” mi ha domandato la piccola.
Ho privato i miei figli di riti in cui non crediamo, ma non volevo lasciarli nel vuoto, so che sono importanti i riti per la crescita, per la stabilità, ma non sono ipocrita come la maggior parte delle mamme che conosco, a cui non interessa niente di dio, ma guai a non fare i sacramenti! volevo spezzare questa catena, volevo essere onesta con loro: i valori universali si insegnano a prescindere dal credo, ma poca gente lo sa! sono contenta di aver scoperto grazie a voi che non sono sola a pensarla così: il mio viaggio alla scoperta della verità è cominciato proprio grazie a voi, e mi ha portato a conosce gli umanisti, Dawkins, ad approfondire i miei studi antropologici. A leggere ai miei figli la storia delle religioni, la dichiarazione dei diritti dei bambini e così mi sono ritrovata ad essere orgogliosa di avere un bimbo di 8 anni che a natale scrive una lettera così:”buon natale a tutti ai neri ai bianchi ai ricchi ai poveri agli atei ai religiosi agli amici ai parenti e certo a mamma e papà. il natale è una festa di felicità e di tanto amore una festa in cui tutta la famiglia sta insieme auguri a tutti”. e poi non mi vengano a dire che gli atei sono senza etica e morale!!!!AUGURI DARWIN E A TUTTI QUELLI CHE CREDONO NELLA PARTE BELLA DELL’EVOLUZIONE UMANA, QUELLA DELLA MENTE ARGUTA,CREATIVA,SOLIDALE,INGEGNOSA,LIBERA…

Stefano Bottoni

@ paola

Sei sicuramente una gran brava madre, e tuo figlio è molto fortunato.

Lionheart

x Paola

“i valori universali si insegnano a prescindere dal credo, ma poca gente lo sa!”

In questa frase ci sarebbe la soluzione di tutti i problemi di incomprensione fra credenti e non. Ma com’è difficile farlo capire!
Bravissima Paola! Posso stringerti la mano?

Ste

Sono quello del post 4,
quello che si lamentava della spropositata quantità di spazio dedicata a Darwin sulle pubblicazioni UAAR.

Credevo che ci fossero più persone che manifestassero stanchezza a sentire sempre parlare degli stessi argomenti, ma mi sbagliavo di grosso. E vabbé, si vive in democrazia, se Darwin tira (ancora dopo 150 anni) è giusto che ci sia attenzione nella vostra rivista.

Il motivo della mia lamentela non era per l’argomento, tanto per la ripetizione dell’argomento: alla fine, in tutte queste conferenze/dibattiti/editoriali/articoli si ripetono cose simili, che probabilmente ho già udito/sentito/letto/commentato/studiato.
E in fondo, per accontentare un pubblico non specialista (come me, che non ho una laurea in biologia, e i miei studi biologici si fermano al liceo + qualche lettura di Dawking) non si può approfondire troppo il discorso (e guai a scrivere un’equazione, il pubblico può avere attacchi di panico…).

In ogni caso, noto con sconcerto che per molti utenti è veramente facile dare dell’ignorante o del filo-padrepio-iano gratuitamente.

Ste

Errata: ho scritto “vostra” rivista, sarà un lapsus visto che sono abbonato da qualche anno.

Ulv

@ Ste

No no, la tua posizione si era capita benissimo, così come si era capito benissimo che sei abbonato a L’ateo.
Quello che non comprendiamo è la tua seccatura nei confronti di Darwin, uno scienziato ancora troppo osteggiato nel senso comune, e nella diffusione seria delle sue scoperte. A titolo esemplificativo: stasera al tg1 a Darwin è stato dedicato un minutino scarso verso la fine del telegiornale (8.30 circa), mentre la notizia di apertura è stata, come al solito, il lungo sproloquio del papa, con tanto di collegamento da piazza san Pietro. Gli esempi sono purtroppo innumerevoli, e ben più gravi, per altro (ricordi la Moratti?). In un tempo in cui la scienza è sempre più tenuta a difendere la propria posizione contro i crescenti attacchi della fede, non c’è davvero bisogno di un fronte interno agli atei che metta in forse i risultati conseguiti. Difendere la razionalità e il pensiero scientifico è il dovere di ogni socio UAAR, il quale non può – non deve – stancarsi della ripetizione delle lezioni. Repetita iuvant, e saranno addirittura indispensabili fino a quando la lezione non verrà appresa.

Commenti chiusi.