Una buona notizia (ogni tanto!) arriva da Sesto San Giovanni (MI): il consiglio comunale ha infatti approvato, a maggioranza, un ordine del giorno (primo firmatario Andrea Scacchi, PDCI), con cui impegna l’amministrazione locale a creare una sala per i funerali civili. Non sono molte, in Italia, ma sono sempre più numerose, proprio perché sempre più numerosi sono i cittadini non credenti. E sempre più numerosi saranno in futuro, perché la percentuale di increduli cresce con l’abbassarsi dell’età. Si parla molto, e spesso a sproposito, di moschee; si parla poco, troppo poco degli spazi da riservare a coloro che non credono: nonostante siano, dopo i cattolici, il gruppo senza dubbio più numeroso.
Questo il testo dell’OdG approvato:
SALA PUBBLICA PER FUNERALI CIVILI
Il Consiglio Comunale della Città di Sesto San Giovanni
Considerato il numero crescente di funerali che si svolgono nella nostra città in modo laico o con rito diverso da quello cattolico;
Considerato che nei casi richiamati, i familiari sono costretti, con grande difficoltà, ad affittare sale private e spesso, purtroppo, non hanno altra scelta che far svolgere la cerimonia nelle pubbliche strade;
Ritenuto questo stato di cose non degno di un paese civile;
Ritenuto che ogni cittadino o cittadina, abbia diritto ad avere una cerimonia funebre coerente con le proprie personali convinzioni a prescindere dal credo religioso o dalla condizione di non credente ad alcun culto religioso;
Preso atto positivamente che l’amministrazione comunale intende attivarsi, come specificato nel Piano dei Servizi, per
predisporre nel più breve tempo possibile spazi idonei a fungere da “sale del commiato” nei cimiteri cittadini;
Ritenuto comunque che tale necessità non possa essere procrastinata secondo i tempi indicati nel richiamato Piano dei Servizi
impegna
l’amministrazione comunale ad individuare, predisporre ed attrezzare, immediatamente o comunque nel tempo più breve possibile, un sala pubblica da mettere gratuitamente a disposizione dei residenti che desiderino svolgere, per i propri familiari deceduti, cerimonie funebri laiche o di religioni che non dispongono di un luogo di culto in città.
Una sala per i funerali civili a Sesto san Giovanni (MI)
26 commenti
Commenti chiusi.
Ottima notizia!
Chissà quanto saranno contenti i morti.
ma dopo la sala, dove va il caro estinto? C’è uno spazio cimiterialelaico o aconfessionale?
Complimenti al consiglio comunale di Sesto san giovanni per l’atto di civiltà degno di uno stato laico.
Mi auguro che anche qui a Venezia(ed in OGNIcittà d’Italia) il comune metta presto a disposizione una sala pubblica per funerali civili!!!!!!
wwwww
ewwwwwiwa
Complimenti al consiglio comunale della ex-Stalingrado d’Italia.
Città che non a caso ha avuto come sindaco Filippo Penati, uno che vedrei molto bene alla guida del PD.
Sarebbe però, penso, molto utile preoccuparsi, oltre che della sala, anche della cerimonia, affinchè quello laico non sia visto come un “funerale di serie C”.
L’argomento non è dei più piacevoli, ma sarebbe forse utile concordare con le imprese che “conoscono il mercato”, sia a livello locale che ad altri livelli, una serie di cerimonie per laici.
Non so se sono riuscito a spiegare il mio pensiero.
@ N2RT
Quasi tutti gli atei razionalisti si fanno cremare.
Dato che si parla di Sesto San Giovanni, ne approfitto per ricordare a quanti in tv continuano la loro inutile discussione sul caso Englaro: in questa città cìè una ragazza in coma vigile da 17 anni. Lei e la famiglia sono stati lasciati soli, abbandonati a se stessi. I nostri parlamentari dovrebbero parlamentare meno ed agire di più…ma questo è il solito ritornello
Spero che il Comune di Valdagno (Vicenza) ed altri, annoti, per civiltà, il Comune di Sesto san Giovanni (MI)
p.s.
Comunque vada, io, in chiesa, non entro neanche da morto… ;o)
@ Bruno Moretti Turri
Le ceneri però non in tutte le regioni si possono disperdere o “portare a casa”. In quel caso come si agisce?
Grazie
N2RT
Personalmente non sono per niente interessato a cerimonie funebri, ne laiche ne altro.
Mio padre è morto in casa e da qui lo abbiamo spostato direttamente al forno crematorio.
Chi ci teneva, amici e parenti, è venuto a vederlo a casa e/o alla cremazione.
In Maremma abbiamo la tradizione della veglia funebre in casa. A me pare molto meglio di una inutile cerimonia; senza il bisogno di consacrazione, che ritualizzi a fare?! Ma naturalmente è solo una mia preferenza.
@ N2RT
scusa un secondo ma non essendoci piu` che te ne importa di cosa faranno delle “tue” ceneri? Considera che c’e` pure la cenere del “contenitore” che fa volume. Per quanto mi riguarda non ci saro’ piu’ e quindi ciccia…
Mi ricordo di una società per la cremazione che aveva come motto “La terra ai vivi”.
Lo trovo molto razionale e molto attuale.
Io ho intenzione di farmi cremare una volta scomparso (dopo aver donato gli organi, almeno quei pochi ancora utilizzabili… comunque il più tardi possibile). Ma l’unico luogo è Torino. Ora, non so chi di voi legga “La Stampa”, ma lo sapete che un servizio funebre costa qui più che a Montecarlo?
La mia idea è: cremazione e dispersione delle ceneri. Chi mi avrà voluto bene conserverà il ricordo di me, esattamente come io conservo il ricordo di persone ormai morte a cui ho voluto bene, senza bisogno di una tomba (dunque senza bisogno di assurde tariffe per il caro estinto).
Invece da queste parti la scomparsa di una persona cara diventa non solo un dramma personale: rischia seriamente di diventare un serio problema economico!
Ho visto una vignetta su un giornale locale. C’era s.pietro che accoglie un’anima.
-Come mai così in ritardo?-
-Eh… problemi con il prestito!-
E poichè oggi mi sento in vena, dirò un’altra cosa , goliardica ma seria (tenetela negli archivi, magari potrà servire come testamento).
Dono i miei organi.
Ma il mio basso e la mia Fender Telecaster saranno cremate con me!
La mia batteria non ci starà… donate pure quella.
Purtroppo se cerchi di risparmiare su funerale, tomba e quant’altro rischi di passare da cinico disinteressato. Credo che invece un morto non dovrebbe pesare economicamente su chi gia pesa la scomparsa. Dietro a tutto ciò c’è un buiseness enorme che sfrutta convinzioni ed obblighi morali iculcati sin da bimbi e mescolati a buone dosi di perbenismo, conformizzazione e cultura dell’immagine.
Ottima notizia. Bisognerebbe anche fare in modo che il funerale si svolga secondo quello che avrebbe desiderato il defunto, e NON la famiglia (classico esempio: l’ateo che proviene da famiglia cattolica, o la moglie cristiana di marito musulmano.)
Mi appello agli elettori UAAR della Sardegna. La situazione è pericolosa e difficile.
Se vince Berlusconi qui questa volta è davvero finita non solo per i sardi ma per tutta l’Italia: poveri noi. Il voto è disgiunto, ci sono due schede, siete liberi anche di non votare pd, ma con l’altra scheda :
Votate SORU !!!!
Così verrano a chiederci, visto che siamo del mestiere, anche di fare i funerali civili …
@Stefano Bottoni
Mi sembra che anche a Bra ci sia il crematorio
Si può avere un funerale incivile?
@ babaciu
Intendevo dire che Torino è l’unico luogo vicino a dove abito ove vi sia un crematorio.
Mi scuso, non c’entra con l’argomento in questione, ma faccio un appello per le prossime elezioni regionali nella mia isola. Mi rivolgo agli elettori UAAR della Sardegna. La situazione è pericolosa e difficile.
Se vince Berlusconi qui questa volta è davvero finita non solo per i sardi ma per tutta l’Italia: poveri noi. Il voto è disgiunto, ci sono due schede, siete liberi votare qualunque lista o candidato circoscrizionale, ma con l’altra scheda :
Votate SORU !!!!
@ MicheleB
beh, se vieni in chiesa, tra quelli che chiacchierano, quelli che masticano chewingum, quelli che sbadigliano (per non parlare di quelli che se ne vanno al bar) ecc, un funerale “incivile” dovresti riuscire ad averlo …