Riflessioni su un’eventuale scomunica di Beppino Englaro

Nei giorni scorsi, intervistato dal quotidiano online Petrus, mons. Albert Malcolm Ranjith, segretario della Congregazione vaticana per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha affermato che chi “si è mosso per la morte di Eluana” è da considerarsi scomunicato. Nulla di nuovo: già lo scorso luglio l’allora vescovo emerito di Como Alessandro Maggiolini (nel frattempo defunto), scrivendo del caso Englaro, si domandava retoricamente su Avvenire se “non sono lambiti dalla scomunica ecclesiale anche coloro che preparano l’opinione a coonestare un delitto che tale rimane, nonostante tutte le opinioni contrarie”.
Sono opinioni autorevoli e, peraltro, ampiamente giustificabili alla luce del Codice di diritto canonico, che contiene al suo interno un codice penale non certo tra i più moderati e garantisti. Ma sono opinioni che le gerarchie ecclesiastiche non hanno troppo enfatizzato, consci dell’impopolarità di una eventuale scomunica inflitta a Beppino Englaro (peraltro mai citato esplicitamente: come quando Marco Tarquinio, sempre su Avvenire, l’ha definito un “boia”).
Sulla questione è ritornato oggi Michele Serra su Repubblica, chiedendosi, “posto che la maggior parte delle persone coinvolte nella vicenda non risultano appartenere alla Chiesa di Roma, [se] espellerle dalla Chiesa ha un qualche senso. […] Non è lecito, né logico, che essi rivendichino un pur minimo potere di dissuasione, o peggio di sanzione, nei confronti fi chi ha altre autorità, e altri indirizzi etici, al di sopra di sé o accanto a sé”.
Michele Serra, solitamente così attento a certi dettagli, sembra non essere al corrente che al Codice di diritto canonico sono tenuti a conformarsi tutti i battezzati. E non si tratta di una velleitaria pretesa delle gerarchie ecclesiastiche, ma di un facoltà riconosciuta anche dallo Stato italiano, con la famosa sentenza della Corte d’Appello di Firenze sul caso dei “concubini” di Prato. E’ su queste basi che l’UAAR promuove l’invito a ‘sbattezzarsi‘: liberi tutti di restare formalmente nella Chiesa cattolica, ma quantomeno consci di cosa questo implichi. Poi, certo, ci si può anche infischiare di ricevere una scomunica, così come si può anche esporla in salotto a mo’ di trofeo: ma bisognerebbe anche ricordarsi che la coppia di Prato dovette chiudere la propria attività…

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68 commenti

nemo

Ma è ovvio… a blaterare sono bravissimi! A proclamare e minacciare sono ferrati. Ma scomunicare esplicitamente significa porre qualcuno fuori dalla grazia di dio e fuori dalla chiesa cattolica. A mio avviso la chiesa cattolica fa di tutto per non definirsi esplicitamente e chiaramente. Non ho mai trovato 2 cattolici che m’abbiano dato la stessa definizione di “essere cattolico”.
Alla fine faranno il massimo dell’ignobile, con il minimo costo d’impopolarità.

Bruno Gualerzi

Quasi quasi mi pento di essermi sbattezzato! Così adesso non potrò essere scomunicato e mi toccherà invidiare gli amici ancora battezzati che potranno gloriarsi di questo riconoscimento.
Pazienza, non si può avere tutto…

Sailor-Sun

hi “si è mosso per la morte di Eluana” è da considerarsi scomunicato.
Tanto io ho gia dato. XD

Ulv

Posta l’opportunità e anzi l’assoluta necessità della campagna di sbattezzo che l’UAAR porta encomiabilmente avanti, è chiaro che Serra intendeva riferirsi al livello sociologico più che legale della questione. In altre parole, e a mio avviso, il giornalista sottolinea acutamente le arroganti pretese di dominio proprie della chiesa cattolica, la quale ritiene ancora oggi inconcepibile (o almeno, ritiene inconcepile ammetterlo pubblicamente) che le vaste masse possano considerarsi in nessun rapporto di fedeltà con essa. Per il pretume esistono pochi e agguerriti atei che, come gli infedeli e gli eretici di qualche secolo fa, meritano di essere arsi (seppur solo in effigie), e ai quali si contrappone compatto il fronte cattolico, numericamente superiore e sul quale le gerarchie possono ancora spadroneggiare.
Serra ci apre gli occhi su quanto pochi siano oggi quelli che darebbero peso a una scomunica, anche espressa.

bruno dei

Ok, in salotto io ho già appeso la lettera del vicariato con cui si prendeva atto del mio sbattezzo.
Certo che appendere una bella scomunica, con tanto di anatema e odore di fiamme dell”inferno dev’essere una esperienza splendida.

aLE SINI

Non credo di sbagliare ma sbattezzandosi ci si macchia del peccato di Apostasia e per questo si è automaticamente scomunicati.

Magari avessi una scomunica scritta, la scannerizzerei e ne farei una maglietta!!!!

Sbronzo di Riace

secondo me dovrebbero scomunicarlo

così si rendono ancora più ridicoli 🙂

ovviamente dovrebbero scomunicare anche tutti quei mafiosi, concubini, evasori, adulteri, bugiardi, corrotti, corruttori eccetera che ogni tanto vanno dal pontefice a baciargli l’anello del potere

mocipenso

Battersi per qualcosa vuol dire anche scendere in piazza, scrivere sui forum, iscriversi all’UAAR, eccetera.

IDEA!

Perché non semplifichiamo la vita al Vaticano facendo una lista alla quale ci si possa iscrivere via WEB e la inviamo a B16?

Io solo il primo iscritto!

@Bruno Gualerzi

Sono sbattezzato anch’io, ma (potrei sbagliarmi, ovviamente) credo che sia diverso dall’essere scomunicato perché con lo sbattezzo impediamo la diffusione della notizia del battesimo che abbiamo comunque ricevuto. Siamo (purtroppo) ancora battezzati e, quindi, popolo di Dio. Viceversa la scomunica è l’annullamento degli effetti del Battesimo.
Quindi, come vedi, abbiamo qualche speranza di guadagnarci qualcosa anche noi.

Leonzio da decimo

Nel caso che venissi scomunicato per aver difeso Englaro, il presidente della repubblica e la costituzione dichiarandomi in favore dell’interruzione dell’alimentazione di Eluana, potrei fare a meno di sbattezzarmi?
Sapete, a causa della mia inerziale pigrizia non ho ancora provveduto.

Non hanno capito che per chi non beve le loro panzane, la scomunica non è di alcun valore.

Raffaele Carcano

@ Ulv
La mia non voleva infatti essere una nota di critica a Michele Serra, ma soltanto una sottolineatura: nemmeno lui, solitamente così attento ai dettagli, è a conoscenza delle basi giuridiche su cui si fonda l’atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche. Mi spiego meglio: le gerarchie ecclesiastiche trattano i propri fedeli quasi come servi della gleba. Ma questa non è solo un’attitudine, che col tempo si potrà magari cambiare: è invece un comportamento imposto loro da un codice all’interno del quale i semplici battezzati hanno gli stessi diritti dei servi della gleba. E, cosa ancora più incredibile, tale codice è stato riconosciuto e in qualche modo ‘incorporato’ nella giurisprudenza italiana, circostanza che l’ha ulteriormente legittimato agli occhi di tutti. Sarebbe invece tempo, secondo me, di cominciare a dire in giro che gli statuti interni della Chiesa cattolica sono basati su una mentalità controriformistica. Beninteso: libera la Chiesa di averli, e liberi i fedeli di sottomettervisi. Ma che siano coscienti di quanto fanno.

Thors

Scomunica? Cosa significa una scomunica per chi è ateo ? SCOMUNICA = ZERO. Ma è gravissimo il fatto in sè, un ritorno al Medioevo, IO MI OPPONGO

Stef

“Ma che siano coscienti di quanto fanno”.

Grazie che ci volete salvare!

sandrat

Anch’io, un po’ per pigrizia ed un po’ perchè non l’ho mai ritenuto per me condizionante, non ho mai fatto lo sbattezzo… ma mi piacerebbe tanto farmi scomunicare!
Vorrei scrivere col massimo della pubblicità “alle autorità competenti” che poichè non hanno mai pensato di scomunicare i mafiosi ed i dittatori sanguinari (vedi Pinochet), ma ritengono di dover scomunicare Beppino Englaro, mi suggeriscano che cosa devo fare per essere ufficialmente espulsa dalla loro odiosa congrega.

frank

Io mi considero già scomunicato, ma avere un certificato magari in carta pecora con
tanto di bollo in ceralacca è un’altra cosa.
Propongo di istituire qualche insegna tipo ordine cavalleresco ed un distintivo da
mettere all’occhiello della giacca.
Bisogna fare domanda o lo danno d’ufficio tramite la parrocchia di appartenenza ?

Flavio

@ sandrat

Se può consolarti, ( 😉 ) lo sbattezzo comporta una scomunica ‘latae sententiae‘, come specifica la lettera che ricevi in risposta dal parroco.

fab

Englaro ha già scomunicato lui tutta la chiesa quando ha chiarito per bene che non gli poteva dettare i valori.

Ernesto

Come ha detto Michele Serra, il sig. Englaro è ateo, quindi la scomunica non ha alcun senso.

Popinga

Voglio anch’io la scomunica. La voglio! La voglio!
(Oggi mi sono finalmente iscritto all’UAAR).

Ulv

@ Raffaele Carcano

Ciò che dici è molto interessante, e meriterebbe una discussione più approfondita. Purtroppo ora sto per uscire di casa e non posso permettermi di intavolarla (cosa che farei molto volentieri, dal momento che ho grande stima di te e del tuo operato). Butto però sul tappeto una semplice domanda, dalla quale nasce il mio dubbio per la tattica che – mi pare – sostieni: si tratta di un progetto efficace, in considerazione del fatto che a nessuno interessano più questi aspetti “viziosi” (di una viziosità guiridica e burocratica) della chiesa cattolica? Dove può portare la sottolineatura dello spirito di sottomissione insita nella religione cattolica, quando tale sottomissione non è per nulla sentita dal fedele medio (il quale – si badi – continua a considerarsi fedele nonostante abbia preso coscenza delle divergenze di opinione con i suoi “superiori”)?
E’ questo quanto cercavo di esprimere. Il dato di fatto del codice normativo esiste, e fai benissimo a ricordarlo, ma credo che sia bene puntare su aspetti più propositivi rispetto a quelli denigratori.
Spero di essermi spiegato almeno un poco. Ora devo scappare… 🙂

Stefania

mi par di aver capito in tutta questa triste storia, che il sig. Beppino è ateo ..
Ora non mi permetto di interpretare il pensiero di nessuno…ma
nel caso in cui dovessero scomunicare me……………..ma un bel CHISSENEFREGA …….

( nonostante tanti anni fa abbia inviato r.r. al vicariato per il mio sbattezzo..
non ho mai ricevuto risposta……..ma anche qui chissenefrega, ho il tesserino UAAR )
anche se non propriamente attinente all’argomento, volevo segnalare 3 cose:

un’intervista di LEFT MAGAZINE SU RED TV Stefano Rodotà
visibile qui : http://videosegnalazioni.blogspot.com/2009/02/left-magazine-su-red-tv.html

un’ intervista audio su RADIO LEFT CON MASSIMO FAGIOLI
E CON STEFANO RODOTÀ, MARIO RICCIO
http://www.segnalazioni.eu/fileaudio/MP506074.mp3

il congresso che ci è stato oggi al TEATRO ELISEO a Roma dal titolo:

Verità e menzogne su eutanasia, Coscioni, Welby, Englaro sotto il dominio violento e antidemocratico della partitocrazia
la registrazione del congresso qui ..
http://www.radioradicale.it/scheda/272838

dura 3 ore, ma con ‘st’ aria che tira son 3 ore spese più che bene.

poi approfitto per fare una domanda che è da tanto che mi faccio, ed anche cercando su internet non sono riuscita a trovare:
Mi piacerebbe sapere chi pagava le suore misericordine che accudivano Eluana…

Stefano Bottoni

@ Bruno Gualerzi

Ho appena riletto la lettera con cui mi si comunicava il mio avvenuto sbattezzo. Dice chiaramente che con questo atto sono “uscito dalla piena comunione con la chiesa cattolica” (elencando tutto ciò che comporta… oh quanto mi dispiace!!!) e dunque ritengo di essere scomunicato in tutto e per tutto.
Per quel che riguarda l’eventuale scomunica al sig. Englaro, mi sono sempre chiesto cosa ci stia a fare dentro la ccar anche una persona sinceramente credente. Penso che lui lo sia, e giustamente ha agito secondo i dettami dell’amore.
Non del dogma.
E’ questo che dà fastidio a lorsignori monsignori.

Peppe

guarda se mi scomunicano per essere stato dalla parte di Beppino Englaro mi fanno solo un favore, cosi risparmio i 3.20 di raccomandata x lo sbattezzo

Otto Permille

Vadano a scopare il mare! Mi supisce solo come mai l’essere umano, al colmo del fanatismo, perda infine persino il senso del ridicolo.

Macklaus

Che bella la scomunica della chiesa cattolica! La vorrei anch’io da esporre, come se fosse una laurea! Sarebbe un vero titolo onorifico.

daigoro

tra scomunica e sbattezzo io preferisco lo sbattezzo mille volte, perchè non mi piace essere passivo e quando voglio qualcosa preferisco agire subito.

e poi che vergogna ricevere il 2 di picche, cioè la scomunica, da dei laidi preti, quando avremmo potuto essere noi a farlo con lo sbattezzo.

infine quoto macklaus nel caso dello sbattezzo ti resta uno splendido trofeo da esporre in salotto al posto del crocefisso.

MAC

Io mi onoro di essere scomunicato, in quanto comunista non pentito. Anche in questo, sono diverso da nazisti e fascisti, non scomunicati, chissà perchè………
Appena vado in pensione procedo allo sbattezzo.

Popinga

Daigoro, massimo rispetto per lo sbattezzo, ma vuoi mettere la storia, il significato, l’archetipo della parola scomunica? E il fatto che lo facciano loro è proprio quello che mi piace.

Otto Permille

Un tempo la scomunica era davvero un provvedimento terribile perché lo scomunicato era veramente gettato in balia alla pubblica violenza, e cioè ridotto quasi allo stato di un animale. Poteva essere preso a calci da chiunque lo incontrasse per strada. Adesso non vedo quale soddisfazione si possa trarre da un atto che comunque non viene più nemmeno notificato e in ogni caso è già un sola soddisfazione, riguardo alla chiesa e a suoi tentacolari rappresentanti, poterli mandare pubblicamente afc.

dysphoria_noctis

Enrico de Pedis invece è ancora seppellito in una chiesa consacrata… e pure Pinochet è stato sepolto cristianamente… che coerenza questi nazareni!

daniele renzi

In questo mondo di ladri e preti pedofili,riesco ancora a stare buono;appena avrà trovato lavoro mio figlio mi scatenerò in maniera plateale.se andrò in galera venitemi a trovare almeno voi dell’Uaar.

Stefania

# MAC

ti riferisci a quell’antico art. non ricordo il numero del PCI che
un comunista per ovvio motivo (coerenza) doveva , era, ateo?
La mia domanda non è assolutamente provocatoria, vuole essere solo
per saperne di più.
Perchè penso che il dramma della sinistra di oggi è aver “abiurato” a quel
principio …….perchè penso che non si possa essere cattolici di sinistra
e se mi perdonate ……neppure gay, visto come la chiesa tratta i gay ..
Spesso leggo voci di sinistra dichiarasi gay e cattolici.
Mi pare una contraddizione in termini
Sottolineo per non essere fraintesa…..che ciò che scrivo è solo per ragionamento deduttivo……non per offendere nessuno.

( non è facile tradurre in scritto ..e in un post il proprio pensiero…,
non è facile almeno per me)

darkzero

Chi segue il forum sa cosa intendo, quando dico che le scomuniche della chiesa sembrano le maledizioni di Sessio: la reazione di chi le riceve è “Sai chi se ne inc…”

Filippo

@ Bruno Gualerzi

Vero, ha ragione! Non mi sono ancora sbattezzato, posso ancora ambire alla scomunica. Qualcuno ha qualche suggerimento da darmi? Cosa devo fare per essere scomunicato? C’è un modo facile e rapido per essere scomunicati?

cartman666

Le uniche conseguenze che potrebbe avere Beppino sarebbe quella di essere dichiarato perdente in un eventuale azione giudiziaria per diffamazione. E non so se il precedente dei concubini di prato possa ancora fare giurisprudenza dopo piu’ di quarant’anni.
Il problama potrebbe essere indiretto, e cioe’ se hai un’attività commerciale o imprenditoriale, di perdere determinate commesse con la chiesa, oppure se sei esposto con determinate banche, che sono condizionatissime dagli ambienti ecclesiastici.

Steffen

magari farebbero un bel favore…vi immaginate che bello scomunicare il 60%degli Italiani?

Sandra

Bisogna mancare completamente della minima capacita’ di comprensione umana per pensare che gli interessi qualcosa della loro scomunica. Tronfi e imbecilli.

MAC

@stefania

No mi pare che l’iniziativa derivi proprio dalla ccar: scomunicati in qanto aderenti a dottrine materialistiche etc etc…..
Per il resto del tuo post sono assolutamente d’accordo con te.
Anzi, ti dirò di più : non penso che si possa essere cattolici e basta…..

Nifft

@Sbronzo di Riace

La scomunca non è rivolta ai criminali. Essere scomunicati ha poco a che fare con le leggi e la morale. Si può essere bravi cristiani e contemporaneamente criminali, oppure scomunicati e contemporaneamente persone illuminate ed eticamente superiori (come Beppino).

Sbronzo di Riace

@Nifft

i criminali per forza di cose violano un po’ di regole della chiesa cattolica, un evasore ruba un mafioso uccide

quindi il linea teorica dovrebbero essere scomunicati se non si pentono e persistono nel loro peccato

un adultero o un bugiardo pur non commettendo un crimine violano altre regole della chiesa cattolica

quindi il linea teorica dovrebbero essere scomunicati se non si pentono e persistono nel loro peccato

poi che questo non avvenga dimostra solo l’ipocrisia della chiesa cattolica

la maggior parte dei cattolici vanno contro gli principi della loro chiesa e non danno alcun segno di ravvedimento o pentimento

ma se dovessero essere scomunicati tutti …..

Nifft

@Sbronzo di Riace

Non credo sia così. Non è questione se essere “peccatori” o meno. Essere poi pentiti o meno rimane una questione personale. Insomma se io rubo faccio peccato ma non mi scomunicano per questo. Dovrei forse dichiarare che il comandamento “non rubare” è falso e non dettato da Dio in persona per essere scomunicato. Ma potrei dichiararlo e comunque non rubare. Viceversa potrei considerare il comandamento come dettato da Dio in persona, e continuare a rubare in quanto peccatore.

Se Beppino verrà scomunicato non è perché “ha ucciso” Eluana. Ma perché ha dichiarato (nelle parole e nei fatti) che “la vita è disponibile dalla persona che la possiede”, mentre il dogma attuale della chiesa è “la vita è indisponibile da chiunque” (se non nelle pene capitali, ma questa è un’altra storia).

aLE SINI

@Bruno Gualerzi

NO Bruno, chiunque una volta battezzato lo rimane.
Però il peccato di apostasia comporta la scomunica (allontanamento dalla comunione e dai diritti del battezzati) Latae Sentenziae, cioè anche senza che gli venga comunicato.

Cerca Scomunica su Wikipedia…

In ogni caso, chissenefrega 🙂

ateismo

Credo che Beppino Englaro, nell’eventualità di questa ulteriore ridicola mossa da parte della chiesa (ovvero una scomunica), farebbe bene a sbattezzarsi immediatamente e rendere pubblica questa cosa. Una sua reazione anche abbastanza plateale sarebbe utile e degna di un paese civile, ed incoraggerebbe le persone a fare lo stesso. Chiaramente qualcuno dirà che si tratta di una strumentalizzazione: resta il fatto accettare supinamente l’espulsione dalla chiesa cattolica come se davvero fossimo suoi sudditi è semplicemente assurdo. Ovviamente il dolore della perdita potrebbe, al momento, controbilanciare qualsiasi pensiero di muoversi in tal senso.

Michelle

Ma la carità cristiana? Il perdono? Riavvicinare le pecorelle smarrite?
Ratzinger riammette gli antisemita ma vuole scomunicare un povero padre disperato e distrutto.
Io sia Beppino che Eluana ce li ho nel cuore, un cuore ateo, ma pieno di quell’amore che la Chiesa non conosce.

Maurizio D'Ulivo

Poichè, nel mio piccolo, le posizioni di Beppino Englaro le ho sostenute anch’io, posso dunque ritenermi scomunicato.

In tutta franchezza, tale notizia non cambia la mia vita di una sola virgola.

maria

E’ sufficiente avere rapporti sessuali al di fuori del Sacro Vincolo del Matrimonio per essere scomunicati?
Perché se è così siamo veramente tanti, ma tanti, ma tanti, ma tanti… anche fra i sedicenti cattolici!!

Flaviana

Io ho ricevuto la risposta al mio sbattezzo pochi giorni fa, ma non ti concellano dalle loro liste ! Con la scusa che il battesimo , che piaccia o no , é indelebile e che si limitano a porre una nota vicino al mio nome. Che si deve fare allora ?

Aldo

alla prossima manifestazione bisogna andare con lo slogan
SCOMUNICATECI TUTTI !!

senzadio

io sto ancora riflettendo sulla possibilità di farmi sbattezzare.
ho rinfacciato tante volte ai miei genitori questa loro scelta (politica) di farmi battezzare, tanto per proteggermi, dicevano loro, dalle assurdità di un mondo che viaggiava tutto nella stessa direzione; forse avevano anche ragione.
la scomunica è un sogno, un delirio, di ogni ateo….ma non è forse come attribuire importanza ai loro atti e alle loro convinzioni?

Camomil

Ma possibile che non lo facciate mai un pensierino alla vostra morte? In fondo voi stessi non siete sicuri che l’inferno non esista, perchè ogni tanto dite che siete atei solo perchè secondo voi le prove dell’esistenza del’inferno non ci sono e che pertanto sarebbero i credenti ad avere l’onere di dimostrarlo. Quindi come potete sentirvi sicuri se negate l’inferno e Dio solo per insufficienza di prove? In fin dei conti l’inferno potrebbe anche esistere visto che non è possibile dimostrare che non c’è, pensateci! Io stesso l’inferno lo temo, ammetto di esserne ossessionato perchè lo penso come un luogo terribile di sofferenze eterne.

Camomil

Per me è da considerarsi scomunicata anche la stessa Eluana Englaro, ma come può una ragazza giovane e piena di vita dire e ripetere continuamente a genitori ed amici che lei vorrebbe l’eutanasia in caso di incidente? Ma per caso questa qui si drogava? E’ vero o non è vero che è finita contro un muro con l’automobile alle quattro del mattino? Cosa faceva in giro a quell’ora? Era stata in discoteca ad impasticcarsi? E per caso quella notte guidava lei?

Thors

Per me non battezzato la scomunica non farebbe effetto. Io sono libero nei pensieri e nei comportamenti, sono limpido, non ho paura dell’ Inferno, se pure ci fosse. a differenza di Camomil ossessionato dai peccati che evidentemente è solito compiere quotidianamente.

fonzifox

Ma quanti Padreterni abbiamo! Uno in cielo e in ogni luogo e tanti in terra, ma talmente tanti e tutti hanno la pretesa di parlare in nome di Dio e di dare scomuniche. Ma quale scomunica e da chi poi. Essi sono già quasi tutti fuori dalla grazia di Dio. Scomunichiamoli noi salvando solo qualche buon cristo!

Opus Mei

@Camomil
io alla morte ci penso, ma “purtroppo” la mia ragione è altrettanto salda della mia dignità ed entrambe mi impediscono di “forzarmi” a credere perchè “mi potrebbe convenire” (per non finire all’inferno).

La tua sembra una versione ridotta e, ahem, … un pò “meno raffinata” della “scommessa” di Pascal (vedi qui cosa ne pensa Odifreddi: http://gabrielemartufi.altervista.org/teologia.htm).
Che personalmente (anche prima di leggere Odifreddi … 😉 ho sempre considerato quanto di umanamente meno dignitoso sia mai stato scritto da un filosofo (e forse da quasi ogni altra categoria di persone), oltre che logicamente fallace.

“Voi volete andare alla fede, e non ne conoscete il cammino; volete guarire dall’incredulità, e ne chiedete il rimedio: imparate da coloro che sono stati legati come voi e che adesso scommettono tutto il loro bene: sono persone che conoscono il cammino che vorreste seguire e che son guarite da un male di cui vorreste guarire. Seguite il metodo con cui hanno cominciato: facendo cioè ogni cosa come se credessero, prendendo l’acqua benedetta, facendo dire messe, ecc. In maniera del tutto naturale, ciò vi farà credere e VI IMPECORIRA’.”

Impecorirmi? No, grazie.

Stefania

Camomill
Per me è da considerarsi scomunicata anche la stessa Eluana Englaro, ma come può una ragazza giovane e piena di vita dire e ripetere continuamente a genitori ed amici che lei vorrebbe l’eutanasia in caso di incidente? Ma per caso questa qui si drogava? E’ vero o non è vero che è finita contro un muro con l’automobile alle quattro del mattino? Cosa faceva in giro a quell’ora? Era stata in discoteca ad impasticcarsi? E per caso quella notte guidava lei?

è come dire…………che una ragazzina in minigonna merita di essere stuprata.
Permetti Camomill ?………ma va’ a cagher…

Detto questo, in altro post mi ero chiesta chi pagava le suore misericordine…. ho trovato questo articolo su Aprile on line
Carità o quattrini?
Nane Cantatore, 12 febbraio 2009, 12:38
etroscena La veemenza con cui il fronte clericale e vaticano si è mobilitato sulla vicenda di Eluana Englaro fa pensare a un’offensiva sulle emozioni per ottenere una legge fortemente addomesticata, che faccia i poco limpidi interessi delle strutture sanitarie private, che non poco guadagnano dalle degenze croniche

La storia che viene raccontata dai fautori della cosiddetta “vita” (non la vita di qualcuno, che ne dispone liberamente, ma la “vita” in generale, che non è di nessuno, tanto che nessuno ne può disporre) è che Eluana è stata sottratta alle amorevoli cure delle suore misericordine, che l’avrebbero protetta e coccolata fino alla fine “naturale” dei suoi giorni. Proprio in nome di tale carità si sono sprecati gli insulti a Beppino Englaro e a chiunque sostenesse il diritto di interrompere la non vita, in nome di un’autodeterminazione sulla propria vita e il proprio corpo che ogni Stato laico dovrebbe tutelare.

Potrebbe essere allora significativo esaminare un po’ più a fondo come si esprima e che cosa sia davvero questa carità, visto che siamo alle soglie dell’approvazione di una legge sul testamento biologico che ha tutte le probabilità di essere scritta secondo i più sfrenati sogni bagnati dei cosiddetti difensori della vita. C’è infatti da pensare che l’intera vicenda di Eluana, la chiamata alle armi della maggioranza, la mobilitazione di tutto il mondo cattolico ossequiente con il suo corollario di atei devoti, servano proprio a definire in questo nome una normativa estremamente stringente sul fine vita, con modalità fortemente prescrittive.

Sembra già chiaro, insomma, che i trattamenti nutrizionali non potranno in alcun caso essere sospesi, e che andranno protratti nel tempo senza alcuna possibilità di metterli in discussione. Ciò significa che, visto che la legge dello Stato ne imporrà l’erogazione, saranno le finanze pubbliche a farsene carico, attraverso i servizi sanitari. Servizi che agiscono ormai da tempo in pieno regime di sussidiarietà, secondo il principio per cui, nella fornitura di un bene o di un servizio di pubblico interesse, il pubblico e il privato possono erogarlo allo stesso modo, atteso il loro adempimento rispetto a standard di qualità e di costo.

In altre parole, visto che la nutrizione assistita di un paziente in stato vegetativo permanente non è un’operazione particolarmente complessa dal punto di vista medico, e che non richiede personale particolarmente qualificato, c’è da aspettarsi che, seguendo questa legge, la domanda di strutture per l’accoglienza di questi pazienti registri una forte crescita, anche perché non ha molto senso tenerli in strutture mediche ad alta intensità, destinate a bisogni più urgenti e più complessi. Del resto, quella che è la prassi comune, anche se non sancita da leggi, in tutti gli ospedali italiani, si troverà improvvisamente illegale: non sarà più possibile decidere di interrompere un trattamento medico e, per evitare guai e denunce da parte dei numerosi colleghi ansiosi di fare carriera grazie all’obbedienza ai dettami religiosi, saranno ben pochi i medici in grado di fermare forme ben più invasive di accanimento terapeutico.
Torniamo allora alle suore misericordine e alla loro carità, che resterà per poco prive di oggetto, e chiediamoci come potrebbe funzionare la questione con la nuova legge.

Stando a indiscrezioni raccolte in rete , la degenza di Eluana costava circa 3.800 euro al mese; un paio di riscontri con medici e dirigenti sanitari stimano comunque in più di 100 euro al giorno il costo di ospedalizzazione in una residenza sanitaria assistita di un paziente in stato vegetativo. È, del resto, noto che le suorine, i fraticelli e i tanti volontari che si prodigano a mostrare il loro amore non prendono stipendio, tanto che i religiosi risultano essere tra i maggiori destinatari della celebre social card dell’amato Tremonti (e chissà se anche le loro carte sono completamente vuote, o se nel loro caso la Provvidenza ha provveduto a dotarle di fondi), come è noto che contributi, straordinari e tutela dei dipendenti, per non parlare di corsi di formazione permanente e verifiche della qualità, sono poco meno che bestemmie di fronte a tanta carità.

Insomma, tra esenzioni fiscali, immobili di proprietà, donazioni e il dumping sociale esercitato dalle strutture sanitarie religiose, è chiaro chi si prenderà cura dei pazienti e a vantaggio di chi saranno i nuovi oneri sanitari. Anche una piccola struttura con una dozzina di letti, come quella magnificata recentemente in una trasmissione del limpido Bruno Vespa, insomma, potrà tranquillamente raccogliere cinque-seicentomila euro all’anno; mettiamoci uno di quei medici di chiara fama presso la parrocchia locale, che faccia da direttore sanitario e magari anche da direttore amministrativo e, perché no, da imprenditore a capo della struttura, un po’ di glucosio e soluzione fisiologica, ed ecco che ci troviamo con un guadagno netto sui due-trecentomila euro puliti.
Moltiplichiamo il tutto per il boom di ricoveri garantito da una legge ad hoc, ed ecco che viene quasi la voglia di diventare caritatevoli anche noi.

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=10979

e questa delibera della Regione Lombardia
http://www.famiglia.regione.lombardia.it/dis/allega.asp?file=1859

Le strutture che ospitano pazienti in stato vegetativo permanente ricevono dal SSN da 105 a 180 euro al giorno a secondo delle loro condizioni. Un paziente come Eluana ha garantito, nei 15 anni di assistenza, quasi 900.000 euro (160 euro al giorno)

novecentomilaeuro alla faccia della misericordia delle suorine

amen !!

Matteo

@ camomil

le tue quattro righe insulse e disarticolate non sono degne di una risposta.

mocipenso

@Camomil

“Il Paradiso è da preferirsi per il clima; l’Inferno per la compagnia” (Oscar Wilde).

In merito al fatto che Eluna si impasticcasse, a parte il tuo cattivo gusto (peraltro tipico di integralisti cattolici come te), non mi pare che la CCAR abbia una sensibilità particolare a che il suo “gregge” ragioni (non per altro lo chiama, appunto, “gregge”): c’è chi si impasticca (e io non so se Eluana fosse una di quelle: so che io non mi impasticco e che io ho sempre detto della mia vita, che non vorrei vivere come un vegetale), chi ascolta le farneticazioni di certi preti, e chi non fa nè l’una nè l’altra cosa, ma rispetta e difende le proprie e le altrui opinioni.

Ti difenderò se vorrai tenerti il sondino (con tanto di scongiuri, ovviamente), ma voglio che tu mi rispetti se io deciderò di non farlo.

popkorn

@camomil
(io stesso l’inferno lo temo..ammetto di esserne ossessionato perchè lo penso come un luogo terribile di sofferenze eterne)
Basta fare quello che dice la chiesa cattolica …(don albert holl aiutalo) è non andrai all’inferno stai tranquillo……..
non farti tutte quelle seghe mentali………non è che per caso tu ti fai???????
magari prenditi una camomilla……..stai tranquillo……se anche per caso l’inferno ci fosse ci troverai anche qualche papa…….
ti consiglio un bel libro ( IL DIAVOLO NON ESISTE) di GIOVANNI FRANZONI prefazione di ernesto balducci RUBBINO EDITORE

darth wanax

Riguardo la scomunica, ne abbiamo già discusso, basta che abbiate fatto una delle seguenti azioni (anche se probabilmente qui non tutti sono di sinistra):
iscrizione al(ai) partito(i) comunista(i).
Chi ne fa propaganda in qualsiasi modo.
Chi vota per esso/essi e per i suoi/loro candidati.
Chi scrive, legge e diffonde la stampa comunista.
Chi rimane nelle organizzazioni comuniste: Camera del Lavoro, Federterra, Fronte della Gioventù (l’originale, non quello neofascista), CGIL, UDI, API, ecc.
La scomunica non è stata abolita. Essa si applica latae sententiae a chi, per esempio, fa richiesta di non essere più considerato membro della Chiesa cattolica apostolica romana (Codex Iuris Canonici, can. 1364, § 1).

Nicla

Scomunica? E che ti cambia nella vita? Io in quanto apostata sono automaticamente scomunicata. Anche se la Chiesa non lo sa. Me ne frega qualcosa?

Giulianol'apostata

Ma volevo sapere: se si è scomunicati, si va diritto all’inferno e c’è qualche speranza di finire in Purgatorio

Dujihlios

….siamo nell’era di internet dove non solo anche delle pratiche amministrative vengono sbrigate… ed hanno valore … vi chiedo, scusatemi: è possibile redigere un elenco inviando i dati anagrafici necessari alla UAAR (iscritti e non) ed autorizzandola a presentarlo di chi di competenza… a nome di tutti?
Forse la mia esposizione non è chiara …è possibile migliorarla sono sicuro che potremmo avere dei risultati anche …facendo ricorso alla Stampa… per essere più visibili. che ne dite?

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