Beppe Pisanu, ex ministro dell’Interno, presidente della commissione Antimafia ed esponente del PDL, ha dichiarato al TG3 che non voterà il disegno di legge sul testamento biologico fatto proprio dalla maggioranza di cui fa parte. Due le ragioni per il no: la politica non “comprende appieno” tali questioni, anzi, “spesso è tentata di strumentalizzarle”; inoltre, “la pretesa di disciplinare per legge di fatto afferma la forza dello Stato sulla persona umana, una cosa che è in contrasto con l’articolo 2 della Costituzione che prevede il primato della persona sullo Stato”. Pisanu preferisce che non vi sia alcuna legge concernenti le scelte di fine vita: “è un tema così delicato – ha concluso – che va affidato alla volontà del paziente oppure alla valutazione in scienza e coscienza dei medici e dei parenti”.
Testamento biologico, Pisanu: “Non voterò la legge”
24 commenti
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Pisanu è un politico che ha detto (in tempi e modi distinti) sia cose intelligenti che cose assai sciocche. Stavolta ha detto una cosa intelligente. Bravo!
Bravo Pisanu. Chissà se Mussolini II sarà contento che qualcuno rompa l’unanimità e osi opporglisi. O forse sarà lo stesso Mussolini II che allunga ad alcuni cani il guinzaglio per far vedere quanto è magnanimo, che non è vero che sono tutti his master’s voice? Nel Pdl c’è infatti piena libertà di pensiero e parola, vedi Pisanu e persino Peramarcello.
@Sergio
Non mi pare proprio ci sia questa libertà di parola ed espressione nel Pdl comandato a bacchetta dall’unto del signore Berlusconi. Farei decine di esempi. Pisanu è davvero l’eccezione alla regola.
La foglia di fico del Casino delle Falsità ora Popolo di Sua Maestà.
Intanto questa schifezza di legge minaccia proprio di diventare cogente. Spaventoso.
L’assurdità è che un ex democristiano come Pisanu si pronunci contro questa legge mentre tacciono i Capezzone e i Della Vedova. La politica nell’Italia di Berlusconi è una commedia surreale.
@ Thors
Ero ovviamente ironico. Per il decreto legge non firmato da Napolitano Berlusconi ha preteso l’unanimità: nessuno aveva il diritto di recalcitrare e dissentire. La Prestigiacomo, che ci aveva provato, ha rimesso subito la coda fra le gambe, se no il dittatore la licenziava.
Credo di ricordare che quella è la posizione del nostro Bruno Gualerzi: meglio nessuna legge che una cattiva legge. MI fa piacere vederla accettata anche in modo ufficiale da qualcuno di quelli che purtroppo decidono per noi. Mi pare, però, che se non si ribadisce in qualche modo oggettivo la forza della volontà del paziente e la possibilità di considerare con il valore che meritano le decisioni prese dal paziente o da chi per esso, non si risolva nulla in quanto ci troveremo sempre davanti alle obiezioni di coscienza.
Forse basterebbe dichiarare nuovamente il valore dell’articolo 32 della Costituzione? Sarebbe ridicolo, ma siamo in Italia.
In definitiva la legge potrebbe essere fatta di una sola riga: comprensibilissima da chiunque!
Per fortuna dal PDL e dal governo si alza qualche voce di dissenso.
Ormai ero rassegnato al pensiero unico.
@Sergio
Ho letto di fretta, non avevo colto la tua GIUSTA ironia
Certo è una bella lezione per quel mercenario amorale di RuTtelli.
@ Marco. G
a onor del vero Della Vedova l’ho visto con il cartello al collo che manifestava contro il ddl Calabro’.
La voce del padrone Capezzone no
La cosa non mi entusiasma affatto.
Da bravo democristiano si comporta alla Ponzio Pilato.
Così la prossima volta che un povero disgraziato non muore sul colpo ci vorranno (altri…) 17 anni affinché possa concludere la propria esistenza dignitosamente.
@ignazio: “Così la prossima volta che un povero disgraziato non muore sul colpo ci vorranno (altri…) 17 anni affinché possa concludere la propria esistenza dignitosamente.” Diciamo “prontamente”, perche’ sul concetto di dignita’ esistono legittime opinioni diverse.
Allo stato attuale della legislazione e della giurisprudenza dovrebbe bastare un periodo molto minore, se un fiduciario presenta un atto notarlile con le volonta’ dell’ ammalato, precedentemente espresse, da maggiorenne, in condizione di certificata capacita’ d’intendere e di volere, e se trova struttura sanitaria e medici disponibili ad attuarle (beninteso in forma meramente omissiva). Francamente, anche a me pare la soluzione migliore, perche’ salvaguarda il “favor vitae” in generale, salvaguarda la liberta’ di coscienza (o anche semplicemente di sensibililita’) dei medici, e nello stesso tempo lascia aperta la porta alla liberta’ di decedere come meglio credono ai soggetti davvero convinti, come ad esempio gli iscritti all’ UAAR.
Saluti.
concordo con ignazio!
dichiarazioni che non devono illudere più di tanto, resta il fatto che il Dl sul fine vita sarà una realtà fra un mese o forse meno se non ci mobilitiamo affinchè una simile legge indegna di una democrazia non venga approvata.
che schifo Capezzone, e’ diventato un venduto peggio di RUtelli
Ah si’, Pisanu, quello che come ministro dell’interno aveva passato informazioni a Berlusconi in modo da poter rassicurare Cuffaro…ma guarda, adesso e’ presidente proprio della commissione antimafia. Pero’. Quando si dice i casi della vita. E la forza della mafia sulle vite umane, un pensierino l’avra’ dedicato, nella scalata?
Pisanu è (non era, è) un pidduista. Introdusse lui Berlusconi nella P2. Pisanu è un mafioso ed un nemico dello stato di diritto. Pisanu è un bastardo; un corrotto e un corruttore. Non me ne frega niente se una mezza volta dice di essere d’accordo con me. Mi fa talmente schifo che gli sputerei nel muso anche mentre compie l’azione più meritoria pensabile.
Mi chiedevo quanto tempo avrebbero impiegato i media che pure si definiscono di sinistra e laici ad accorgersi che anche il PdL è diviso sul testamento biologico. Finalmente si comincia a vedere qualche titolo.
Mmmmhh!
Pisanu e Fini “laici” e “super partes”?
Stanno forse studiando per andare al… Quirinale?
Buon discorso, sarebbe bene che i laici del PDL facessero sentire la loro voce….se gli viene permesso
@ Bruno Moretti Turri
mi sa che hai ragione anzi quello del quirinale potrebbe essere il più pulito degli scopi inconfessati potrebbero essercene di inconfessabili…
Questi privilegiati siti in quel di Roma non hanno ancora capito che la vita è nostra, pertanto, siamo “NOI” a stabilire la nostra dipartita tipo caso Eluana anche senza aspettare l’agonia di ben 17 anni mentre invito il vaticano di badare ai fatti suoi…cacchio!!!
e lo dice un ex democristiano…..che ha ben presente la distanza che ci deve essere fra uno stato e il vaticano!