L’edizione milanese di E-Polis ha pubblicato lunedì un articolo del magistrato Guido Salvini, GIP nel capoluogo lombardo, dal titolo Tra asili e religione dell’obbligo. Il giudice, commentando l’accordo per l’assunzione di 46 educatrici pagate dal Comune ma scelte dalla curia di Milano, definisce l’insegnamento della religione “più che prematuro per bambini di 4 anni”, tale da trasformarsi in “precoce condizionamento”. “Sarà il consueto catechismo”, prosegue il giudice, “in contrasto con il principio per cui negli spazi pubblici si deve insegnare non tanto che cosa pensare ma come pensare”. Il messaggio, conclude il magistrato, “sembra comunicare che solo grazie alla religione cattolica è possibile integrarsi bene nella nostra società. Così le istituzioni laiche che si basano sul senso di cittadinanza e non sulla fede perdono un altro punto. Se l’associazione degli agnostici diffondessenegli asili una lettera sostenendo che è preferibile diventare adulti prima di avere idee su Dio e sulle varie fedi, accadrebbe un finimondo. Ma forse sarebbe bene che qualcuno ci provasse”.
Religione negli asili: un intervento del giudice Guido Salvini
25 commenti
Commenti chiusi.
“un uomo non dovrebbe ricevere nessun insegnamento religioso prima dei 16 anni, e deploro il comportamento di certi preti che riempiono la testa di bambini appena in grado di camminare con i loro dogmi e i loro misteri” – J.J. Rousseau
E proviamoci, no?
Proviamoci!!! 🙂
In realtà diventare adulti prima di prendere decisioni è quello che ogni persona razionale dovrebbe preferire… ma se gli togli l’indottrinamento infantile, le religioni sono praticamente senza speranza.
Segnalo due controobiezioni che riassume la linea di difesa della chiesa cattolica:
1) da grande sceglierà quello che più gli aggrada;
2) i genitori come danno da mangaire al piccolo, così hanno diritto ad educarli.
Educarli non imporgli una scelta, un’appartenenza che è una grave forzatura pedagogica, democratica, culturale.
Questo dobbiamo denunciare forte e sempre.
Proviamoci.
In fondo basta un documento condiviso
ed un pochino di volontariato
E la conoscenza ed il rispetto delle regole.
Dopo di che ognuno di noi potrebbe dedicare qualche ora della
sua preziosa settimana ad
“insegnare non tanto che cosa pensare ma come pensare”
nella propria comunita’
nelle scuole
negli asili.
Con poco dispendio otteniamo’ un polverone mediatico
che gli ateobus fanno sorridere.
riflettiamoci
Ma dove cacchio stanno i pedagogisti?
I grandi pedagogisti superavanzati italiani?
Qualcuno può diramare una vignetta, un de profundis?
BE’, se per caso muore un bamino, va con gli angioletti, hahahaha!
le solite toghe rosse…
Un individuo deve poter compiere le scelte riguardanti la sfera personale (e l’aderenza ad una confessione religiosa dovrebbe appunto essere inerente all’intangibile sfera personale) in modo cosciente, responsabile, libero e dignitoso, senza condizionamento o imposizione alcuna.
Né tanto meno dovrebbero al riguardo decidere i genitori (a loro volta battezzati e cresciuti cattolicamente essendo nati in Italia) nel fare le veci del figlio, innanzitutto perché la coscienza che si formerà non è loro, ma è quella appartenente in modo esclusivo all’infante che sarà futuro adulto e si deve tenere in conto la sua indole che non può certo risaltare in un bambino al di sotto dei 10 anni.
In secondo luogo, non si tratta di tutelare interessi patrimoniali di un soggetto giuridico che attribuiscono il diritto di esercitare la potestà.
Le religioni in generale, limitano il libero formarsi del pensiero sin dai primi anni di vita, ed in alcuni casi annullano completamente l’indole naturale degli individui, eliminando cioè all’origine lo spirito critico e la predisposizione a porsi delle giuste domande riguardo al fatto se alcuni eventi siano oggettivamente possibili e veri non da un punto di vista fideistico-emotivo di stampo onirico (che da questo punto di vista tutto è possibile), ma scientifico-razionale (ossia se esiste un creazionismo, se esiste una reincarnazione nel caso del buddhismo, se una persona possa resuscitare, se si possano moltiplicare pani e pesci, se una donna possa rimanere incinta senza alcun atto sessuale, se esistono gli angeli e i demoni con le relative “possessioni”, e un’altra miriade di stupide fantasticherie religiose).
Dunque si tratta fondamentalmente di una prassi invasiva e generalizzata, un quasi abuso, che limita dispoticamente il fiorire di un pluralismo dei pensieri, ed impedisce, reprimendola di fatto tramite un subdolo condizionamento sociale, ogni forma laica e razionale di educazione.
La Chiesa cattolica apostolica romana in particolare, per poter mantenere intatto il suo potere creato nei secoli, plasma le menti nate libere dei giovani tramite: l’insegnamento del catechismo, l’impartizione dei sacramenti, la crudele cultura del peccato e delle relative pene dell’inferno, la partecipazione coattiva (nel senso psicologico e sociale del termine) alle funzioni e ai riti religiosi, e la frequentazione dell’ora di religione in istituti scolastici pubblici che dovrebbero essere per legge a carattere laico (vedi anche crocifissi nelle aule; e non menziono le tantissime altre invasioni della vita pubblica).
La Chiesa cattura le proprie “vittime ideologiche” fra soggetti minorenni che, per il solo fatto di non possedere un grado di maturità e una capacità di discernimento adeguati per poter compiere una scelta così importante, non sono quindi in grado di opporsi o valutare la veridicità di alcune affermazioni. Non essendo ammessa, né tollerata, la confutazione degli argomenti religiosi, i giovani subiscono passivamente questa imposizione aprioristica di ideali e viene sfruttata la loro innocenza; di conseguenza viene impedito loro di formare una visione personale del cosmo, della morale, e dell’etica.
La chiesa si basa su questa massima che non ricordo di chi è: “Datemi una persona nei suoi primi anni 10 anni di vita, e sarà mia per sempre”.
Ai ragazzi, con l’attuale situazione in Italia, la libertà di coscienza viene garantita solo dal caso e non dal diritto, cioè dal caso di nascere in una famiglia di genitori razionali. In caso contrario la sua vita, la sua coscienza e il suo pensiero, saranno segnati e condizionati per sempre nel 90% dei casi.
Ma l’inversione di tendenza a me pare proprio che sia iniziata…
Condivido le tesi del magistrato Salvini : peccato che telefono azzurro risulti sempre occupato per questi contesti.
ad arginare in qualche misura l’eterna prassi criminosa dell’indottrinamento gesuitico dell’infanzia non abbiamo purtroppo né pedagogisti, né puericultori, né maestri, tanto meno genitori con adeguata cultura e “schiena diritta”, quasi tutti conniventi nell’odioso plagio praticato sui loro rampolli … e quindi, più ancora dell’articolo 7, più che per lo sbattezzo, sia questa la “missione” liberatrice della nostra Unione!
Condivido pienamente la domanda indignata di Giacomo Grippa.
Una così palese offesa ai più elementari principi della pedagogia dovrebbe far sollevare il mondo accademico così ricco di professorini e professoroni di questa materia… ma forse viene loro più comodo insegnare ben chiusi nelle loro aule senza mettersi troppo in discussione.
Questo lo dico anche in funzione di un supporto ‘scientifico’ ad una eventuale iniziativa UAAR.
sarebbe più opportuno dal mio punto di vista sensibilizzare i genitori più che i bambini
se una lettera aperta ci deve essere, e ne sono convinta, è da indirizzarsi alle famiglie
Insegnare la religione ai giovani è la fondamenta della religione, i cattolici lo sanno bene, prepara i futuri schiavi a pagare l’8 x mille
Mi pare un ottimo pensiero quello del “diventare adulti prima di credere in Dio” per l’uaar e per gli ateobus.
Il Vaticano ormai è all’ultima spiaggia, visto che senza vergogna cerca di influenzare le menti dei bambini di quattro anni. Ma dimentica che questi bambini cresceranno nell’epoca di internet e della globalizzazione e non nel Medioevo e probabilmente in età adulta non saranno “sufficientemente ignoranti” per i gusti del Vaticano. Inoltre con un click potranno conoscere tutte le schifezze antiche (Inquisizione) e recenti (soldi della mafia nelle casse dello IOR, copertura dei preti pedofili ecc…) della Chiesa.
Mi pongo una domanda: ma io avendo frequentato i corsi di catechismo , potrei denunciare i preti che mi hanno inculcato idee senza fondamento ?
Penso che sia un mio diritto ?? qualche esperto di leggi mi sa rispondere
Forse è una cavolata ,,, però !!!!! *-)
Ripeto perché troppo importante la citazione che ho riportata sul post per Beppino Englaro:
Noi, che siamo testimoni della nostra temperie, possiamo apprezzare quanto sia vero per l’oggi ciò che la citazione affermava allora:
“…approfondendo l’argomento, oggi mi sono dovuto convincere che la soluzione di tutti i problemi –anche di quelli che riteniamo più spiccatamente economici e tecnici– della convivenza civile, è funzione del modo in cui si riesce a risolvere il problema della libertà di coscienza, cioè del modo in cui vengono regolati i rapporti fra lo Stato e la Chiesa.” (E. Rossi Il manganello e l’aspersorio)
Condivido pienamente i contenui dell’appello del giudice Guido Salvini (contenuti che mi sembra debbano impegnare ogni libero cittadino).
I suoi assunti sono così semplici e trasparenti che fa meraviglia l’opposto.
Eppure l’opposto è lo stato di cose presenti in questo nostro povero Paese.
“Segnalo due controobiezioni che riassume la linea di difesa della chiesa cattolica:
1) da grande sceglierà quello che più gli aggrada;
2) i genitori come danno da mangaire al piccolo, così hanno diritto ad educarli.”
Non ho mai capito per quale motivo la prima argomentazione dovrebbe valere solo in un verso. Anche i miei figli, non battezzati e non iscritti a religione, saranno ugualmente liberi di diventare cattolici da adulti, se dovessero sentirne l’esigenza, come pure saranno allo stesso modo liberi di aderire a qualsiasi altra religione, o di dichiararsi atei o agnostici.
Da dove arriva questa buffa idea per cui un bambino educato religiosamente sarebbe PIU’ libero di scegliere rispetto a uno educato da laico? :))))
Lisa
…dalla loro sempreverde falsità
..si ragazzi tutto giusto ma muoviamoci con qualcosa di concreto altrimenti le nostre argomentazioni rimangono chiuse in questo sito……
I miei complimenti al Giudice Salvini, che usa senza mezzi termini il termine “condizionamento” nel criticare l’insengamento della religione negli asili.
Non posso che sottoscrivere. E sono cristiana. (Protestante e non valdese, però. :-))
SIA HITLER CHE STALIN USAVANO METODI SIMILI, CATTOFASCINAZIONALSOCIALIMO??
LAVARE IL CERVELLO DICENDO SIN DA PICCOLI DIO CE’ E IL PAPA E’ RE,
E IN LOMBARDIA FORMIGONI E’ IL CONDOTTIERO CON SPADONE E CROCE …..
ECCO UNA REGIONE X LA SANTA BINETTI.